Buonasera, iniziamo questa seconda parte del primo soccorso. Cause di arresto respiratorio. L'aria non arriva ai polmoni, paralisi muscoli respiratori, una compressione toraco-addominale esterna o un trauma. L'aria che arriva è alterata, carenza di ossigeno, eccesso di anidride carbonica, gas tossici o un arresto cardiaco. L'aria non arriva ai polmoni, quindi abbiamo un'ostruzione da corpo estraneo.
Se l'ostruzione è incompleta, il soggetto tossisce e, piano piano, dovrebbe riprendere a respirare normalmente. Se l'ostruzione è completa, il soggetto non respira, non tossisce, non parla, si porta le mani alla gola, diventa cianotico e perde la conoscenza. Quali sono le manovre che possiamo utilizzare? 5 colpi dorsali, come vediamo dalla figura, o la manovra di Emlich, che consiste in 5 compressioni addominali. Si continua alterando 5 colpi dorsali a 5 compressioni addominali, fino a quando non viene espulso il corpo estraneo.
L'annegamento, molto simile a quello che abbiamo detto fino ad ora. Chiamare prima possibile il 118, procedere secondo l'indicazione BLS, se la vittima non respira, verificarlo con la manovra gas, eseguire il massaggio cardiaco e le respirazioni nel classico rapporto 32. Nelle linee guida recenti non hanno invece alcuna indicazione certe manovre, viste spesso nel film, eseguite per rimuovere l'acqua ai polmoni. Ricordare sempre di agire in sicurezza.
Per quanto riguarda... Paralisi muscoli respiratori, una delle motivazioni dovrebbe essere la folgorazione. Cosa fare? Autoprotezione, non toccare l'infortunato, se non si è staccato la corrente mai avvicinarsi e toccare i fili, con l'alta attenzione di retrocedere e dare allarme, se respira posizione laterale di sicurezza, se non respira iniziamo la RCP.
In caso di avvelenamento da farmaci, da alcol, da droghe, possiamo trovare una depressore bulbaria. Cosa fare? Non far addormentare la persona, farla vomitare solo se è ben cosciente, chiamare il 118, se è inconsciente che respira posizione laterale di sicurezza RCP se necessaria. Un'altra motivazione è l'arresto cardiaco, che è un evento traumatico, quindi violento colpo sul torace, cause tossiche.
Cause ambientali, quali folgorazione, sincope da tuffo in acqua e gelide, evento patologico, attacco cardiaco. Emorragie, da classificazioni possono essere esterne, interne e sterilizzate. Esterne, quando il sangue esce attraverso la ferita.
Interne, quando il sangue rimane infiltrato fra i tessuti o all'interno delle cavità. Esteriorizzate, il sangue esce attraverso orifizi naturali del corpo, come potete ben vedere, arteriosa, venosa, capillare. in quella arteriosa abbiamo proprio il sangue che schizza fuori segni e sintomi cosciente o incosciente agitato pallido o sudato dolente tachicartico o tachipnoico un respiro molto lento Ridotta pressione arteriosa cosa fare quando abbiamo delle emorragie esterne?
se abbiamo i guanti usati con pressione sulla ferita sollevare la parte se non vi è frattura e applicare del freddo attenzione vita a rischio Abbiamo delle emorragie arteriose gravi, non basta comprimere sulla ferita, bisogna comprimere l'arteria principale fra il cuore e la ferita, carotide, suclavia, ascellare, omerale, femorale. Tra le emorragie interne abbiamo quelle semplici, ecchimiosi, lividi, ematomi. Risultato di contusioni, ghiaccio nelle prime 12-24 ore o gravi, sangue in cavità, troviamo irrequitezza, ansietà o torcuore, debolezza, pallore, pelle fredda e umidità, senso di freddo, respiro superficiale affannoso, polso piccolo e frequente. Cosa che fare?
Chiamare immediatamente il 118. e dire la dinamica dell'incidente, patologia in atto, storia clinica. Dal naso, trauma cranico o facciale, il sangue che esce è rosso o misto al lipido trasparente, non muovere e chiamare il 118. Dall'orecchio, è un trauma locale o un trauma cranico, rosso. Misto al libido trasparente, non muovere, chiamare immediatamente il 118. Dalla bocca, cavo orale, misto a saliva, apparato respiratorio, embuttisi, roseo, schiumoso, apparato digerente, ematemesi, vomito sanguigno, ma anche da intestino, apparato uro genitale. La conseguenza dell'emorragia qual è?
La diminuzione del volume dei liquidi, quindi avremo uno shock ipovolemico, come anche nei casi di ustioni gravi ed estesi, disidratazione o poliuria. I sintomi dello shock sono pallore spesso concianosi delle labbra, sudorazione fredda, freddo anche con tremore, può esserci nausea, vomito, vertigo può presentare sete intensa, pozzo piccolo e frequente, respiro superficiale affannoso o liguria fino ad anuria, può evolvere in coma e portare fino alla morte. Cosa fare?
Stendere l'infortuna dal suolo? Bloccare le emorragie o agire sulle cause delle emorragie? Posizione anti-shock, più posizione laterale di sicurezza se incosciente, coprire l'infortunato, rimuovere gli indumenti imbagnati, attenzione al vomito, no alcol, no caffè, soccorso psicologico, monitoraggio delle funzioni vitali, eccezione alle posizioni anti-shock, trauma cranico incosciente.
Fratture gravi arti inferiori, posizione orizzontale. Per la posizione semieseduta, trauma cranico soggetto cosciente, traumi toracici, dispnoici, viso congesto. Dove si trova e come si trova?
Sospetto fratture della colonna, sospetto fratture pelviche, sospetto frattura o lussazione dell'anca. Si generano le ferite? Si generano quando la pelle perde la sua integrità e pericolo possono essere le emorragie, quelle che già abbiamo visto e le infezioni, che possono provare, provocare dolore, gonfiore, rossore, calore. Si differenziano per profondità, estensione, presenza di corpi estranei.
Qui troviamo... La ferita da taglio, la lacero contusa, da punta, abrasioni, d'arma da fuoco, lacero contusa. Medicazione delle ferite, lavarsi bene le mani, far sanguinare la ferita, lavare bene la ferita con acqua corrente dal centro alla periferia, disinfettare, coprire con garze sterili.
Avvertenze, non usare mai cotone idrofilo, non disinfettare con alcol, non mettere pomade cicatrizzanti, non estrarre eventuali corpi estranei. Non strappare le medicazioni rimaste attaccate se non prima di averle inumidito con acqua ossigenata. Le ustioni. Le ustioni possono prendere diversi organi, quale pelle, muscoli, basi sanguigni, nervi e ossa.
Si differenziano per caldo o freddo, per esplosioni, sostanze chimiche. radiazioni e elettricità si dividono in primo, secondo e terzo grado a seconda della sua gravità nel primo stadio troveremo un arrossamento cutaneo cosa fare? acqua fredda o un ghiaccio Nel secondo stadio possiamo trovare il flittene, raffreddare sotto acqua corrente, non togliere i vestiti se sono incollati alla pelle, coprire con garze sterili. Stavo giocando all'interno del rinnovato parco Cervi quando ho toccato una piastra decorativa di rame resa rovente dal sole. Così un bambino di due anni ha riportato opzioni di secondo grado che hanno reso necessario il ricovero al Santa Maria Nuova.
Un esempio. Terzo grado, troviamo la compromissione di derma, grasso e anche muscolo. Arvolgere in un panno se la persona è in fiamme, trasporto urgente con ambulanza in ospedale e se possibile la posizione anti-shock.
Nel caso invece di uscire da agenti chimici, lavare abbondantemente con un getto violento di acqua corrente per asportare la sostanza senza che abbia il tempo di reggere con l'acqua. Togliere eventuali indumenti contaminati. Congelamento. Che cos'è? È una lesione locale da freddo che avviene generalmente alle estremità.
Mani, piedi, naso, orecchie. Cosa fare? Trasportare la vittima in un luogo riparato. Allentare e togliere indumenti costitutivi.
Somministrare bevande calde e zuccherate non alcolici, massaggiare delicatamente, non a fonte di calore diretto. Nell'esposta i monconi o i frammenti comunicano con l'esterno. Cosa fare con le fratture? Evitare i movimenti inutili, immobilizzare la parte della posizione in cui si trova, bloccando le articolazioni a monte e a valle.
Utilizzando anche mezzi di fortuna, non fare diagnosi, non tentare di ridurre la frattura, su quelle esposte coprire con un telo pulitissimo senza disinfettare e senza manipolare, chiamare il 118. Con sospetta frattura della colonna vertebrale può esserci la lesione del mitollo spinale, non muovere l'infortunato, no posizione laterale di sicurezza e chiamare il 118. In caso di distorsione invece abbiamo una fuoriuscita di un capo articolare dalla sua sede con successivo rientro immediato, impacchi freddi ed immobilizzazione. In caso di lussazione abbiamo una fuoriuscita definitiva di un capo articolare dalla sua sede naturale, non tentare di ridurre la lussazione, immobilizzare e portare in ospedale. Mentre lo strappo è una rottura di uno o più fasci di fibre muscolari, impacchi freddi, dopo 24 ore impacchi caldi e tanto tanto riposo.
Il crampo invece è una contrattura improvvisa del muscolo con dolore, rilassare il muscolo, allungarlo dolcemente, dare di bere acqua e sale. Crisi convulsive. Le convulsioni sono contrazioni violente di involontari dei muscoli accompagnate da perdita di coscienza, improvvise e transitorie, e possono comparire come conseguenza di epilessia, ictus, lesioni cerebrali, febbre alta, malattie infantili, crisi ipoglicemica o regioni ignodi. Durante una crisi convulsiva l'infortunato può presentare o perdita di coscienza, convulsioni febbrili nei bambini, generalmente fra i 6 mesi e i 5 anni, simili alle crisi epilettiche. L'ipilessia è una scarica improvvisa eccessiva e disordinata generata da un gruppo di neuroni.
Tali episodi possono coinvolgere una regione di sistema nervoso centrale oppure essere crisi generalizzate. Per quanto riguarda il grande male, abbiamo una fase tonica che dura all'incirca 30 secondi, con corpo rigido, mani chiuse a pugno, occhi verso l'alto. Fase cronica, 1-2 secondi, convulsioni vere e proprie o ancora apnea, al termine profonda ispirazione. E una fase di rilassamento che dura all'incirca 5 secondi, immobile, inerte, a volte perdita di feci urine, poi sonno. Se dura di più o se ripete di seguito, stato male epilettico ed è bisogno di un'estrema urgenza.
Cosa fare? Mantenere la calma, adagiare il paziente a terra e rimanerti vicino, allentare gli abiti stretti, allontanare oggetti che potrebbero ferirlo, non tentare di tenerlo fermo durante le convulsioni, non mettere niente in bocca al paziente. potrebbe finire con l'ostruzione delle vie aeree. Un malore dovuto al diabete, il coma ipoglicemico, frequente nei pazienti con diabete di tipo 1, come conseguenza di un errore nella terapia. Troviamo una perdita di coscienza, cute sudata, respiro normale, mentre il coma iperglicemico, possibile in entrambe le forme di diabete come grave complicazione.
Abbiamo una perdita di coscienza, aumento frequenza del respiro, cute secca, alito acetonico. Cosa fare? Se c'è perdita di coscienza chiamare subito il 118. Valutare i parametri vitali, attenzione al vomito, eventualmente posizione laterale di sicurezza.
Se ancora il paziente è cosciente sarà collaborativo e ci darà indicazioni, zucchero se si sospetta o nipoglicemia. Per quanto riguarda l'assideramento si ha ipotermia quando la temperatura corporea scende sotto i 35°C. I segni visibili sono l'alterazione dello stato di coscienza, pallore cianosi diffusa, bradypnea bradycardia, ripotenzione e arresto cardiorespiratorio.
Portare in ambiente caldo, togliere gli abiti bagnati o freddi, riscaldare con coperta e ospedalizzare. Il congelamento è un raffreddamento di una singola porzione corporea, prognosi migliore dell'ipotermia ma spesso con gravi conseguenze permanenti. Vaso con sezioni localizzate, ischemia, cancrena, amputazione di un arto. I segni cute inizialmente arrossata, poi bianca e cerea, poi acchiazze bianche e blu, cianosi, con superficie rigida, poi linea. Stessa indicazione dell'assideramento, non manipolare in modo troppo energetico, bevande calde, ma non alcol, no sbalzo eccessivo di temperatura.
Il colpo di sole avviene dopo una lunga esposizione ai raggi solari, i raggi ultravioletti e i raggi di solare. sono causa della stimolazione meningia che provoca la sofferenza cerebrale, si può arrivare fino alla morte. I sintomi cefalea, vertigine e spostatezza, febbre, sudorazione abbondante, nausea, cute calda ed arrossata, uscione di primo e secondo grado e può esserci shock, ipovolemico, perdita di coscienza e coma. Cosa fare? Valutazione dei parametri vitali, portare il paziente all'ombra.
Stracciare indumenti stretti e rinfrescarli il capo con impacchi umidi. Posizione semi sdraiato. Il colpo di calore si ha con le alte temperature e con elevate umidità in assenza di ventilazione. Sintomi, cefalea, spostatezza, alterazione dello stato di coscienza fino al coma, segni di shock, dispnea, comportarsi come per il colpo di sole ma in posizione anti-shock.
Giosicazione di alcol I segni dell'intossicazione sono in funzione della quantità di alcol assunto, della toleranza individuale, della modalità di assunzione. Nel primo stadio abbiamo euforia, vertigine, disinibizione, parlare rapido e continuo ad alta voce, cara alla percezione del rischio, difficoltà a coordinare i movimenti, campo visivo ridotto, si riduce la percezione di stimoli luminosi e sonori. secondo stadio Abbiamo una nausea, vomito, visione doppia, comportamento irrascibile e violento, tempi di reazione fortemente compromessi, scarso adattamento all'oscurità.
Nel terzo stadio abbiamo ebbrezza, franca e manifesta, ipotermia, confusione mentale, soffore e sonnolenza molto intensa, delirio, polso lento e depressione del respiro, coma edilico. Cosa fare? Evitare che metta in pericolo se e gli altri.
Attenzione se si dimostra aggressivo. Attenzione al vomito se perde coscienza. Se respira posizione laterale di sicurezza, PLS, e coprire per evitare ipodermia.
Se sono alterate o compromesse respirazione o circolo, chiamare il 118 e iniziare la RCP. Gra