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Psicologia della Gestalt nel Design Grafico

Uuuuh, in questo video sono molto emozionato perché andiamo a parlare di una cosa che mi piace tantissimo, ovvero la psicologia della Gestalt, che cos'è la Gestalt? È la Gestalt applicata al graphic design. Questo video è una lezione estratta direttamente dal corso ABC Graphic Design, che è il corso avanzato sulle basi del graphic design. Attualmente è chiuso perché abbiamo fatto un prelancio a dicembre che è andato strabene, ma lo stiamo per riaprire, lo riapriamo probabilmente settimana prossima, quindi... Se guarderai questo video in futuro troverai sicuramente qua sotto il link per accedere a quel corso.

Detto ciò, torniamo subito, velocemente, a parlare di Gestalt. Allora, innanzitutto ti voglio dire che Gestalt non è una parolaccia, ma è una parola in tedesco, quindi... Quindi vabbè, è praticamente una parolaccia, visto che è in tedesco, vabbè.

No, in realtà significa forma, e la psicologia della Gestalt è una corrente psicologica nata circa negli anni 10, negli anni 20 del 900 in Germania, che è una corrente psicologica che studiava principalmente la percezione delle forme e... l'esperienza. Alla base della psicologia della Gestalt c'è una frase che è famosa, pronunciata da questo psicologo tedesco, che dice Questa frase viene spesso detta come il tutto è maggiore della somma delle singole parti, ma in realtà è una locuzione sbagliata.

Perché il tutto non è maggiore della somma, ma il tutto è diverso. Questa sì, vabbè, magari ti può sembrare una sottigliezza da psicologi, però diciamo che non mi andava di diffondere una cosa sbagliata all'interno di uno dei miei video. Detto ciò, il concetto che cosa significa?

Significa sostanzialmente che noi esseri umani percepiamo degli elementi, quando vengono messi insieme, come un qualcosa di diverso. Quindi non percepiamo i singoli elementi messi uno a fianco all'altro, ma percepiamo un... un qualcosa di differente. Se non hai capito niente di quello che ti ho detto, ti faccio un esempio al volo, così risolviamo la cosa. Allora, hai presente, ad esempio, le linee che separano le corsie in un'autostrada, in una strada?

Sono delle linee tratteggiate. Ma quelle linee tratteggiate sono composte da dei singoli rettangolini, ma noi non percepiamo quei rettangolini come degli elementi separati tra loro, li percepiamo come una roba unica, quindi come una linea tratteggiata, appunto. Un altro esempio ancora è, ad esempio, le lucine di Natale, le lucine di Natale, sai, quei fili con tutte quelle lucine messe una dietro l'altra, con una luce che passa da una lucina all'altra.

Anche lì noi percepiamo una lucina che scorre lungo un filo, ma non percepiamo le singole lampadine che si accendono e si spengono. E questo è un esempio che mi piace molto, perché fa capire come la gestalt non è qualcosa legato solamente alle classiche forme, ma è un qualcosa che si lega a qualunque ambito della percezione. Però noi all'interno di questo video andiamo a parlare principalmente dei principi della Gestalt, dei sette principi principali, bello, principi principali, della Gestalt applicati al graphic design. E quindi come sfruttare la Gestalt per... creare immagini, creare loghi, lavorare con i testi e con i layout.

Quindi, insomma, bene, partiamo con i principi della Gestalt. Ok, il primo principio della Gestalt è il principio di vicinanza e è un principio che afferma che all'interno di una composizione oppure di un'immagine gli elementi che sono vicini tra loro vengono percepiti come un elemento unitario. In questo esempio, ad esempio...

Noi vediamo un quadrato che è formato da questi nove cerchi. Vediamo la forma del quadrato, questo qua, ma se li si separa con un po'di spazio tra loro, diventano tre colonne. Noi vediamo questi tre elementi, li vediamo sempre come uniti, ma separati tra loro, quindi diventano tre elementi. Se si aggiunge ancora più spazio e non gli si dà nessun ordine, beh, semplicemente vediamo nove cerchi disposti. sullo schermo.

Questo sostanzialmente è il principio della vicinanza. Un altro esempio classico è quello delle colonne di testo. In questo caso vediamo un testo che è unico, che è compatto e lo vediamo come un qualcosa di unito, perché tutte le rime sono uniche. righe sono disposte alla stessa distanza sono disposte vicine tra loro ma già aggiungendo un pochino di spazio tra i vari paragrafi vediamo appunto i paragrafi e aggiungendo ancora più spazio quindi staccando tantissimo le righe una dall'altra semplicemente perdiamo la compattezza del testo e non riconosciamo più una colonna di testo pensiamo magari che le righe siano degli elementi separati tra loro e quindi non riusciamo anche a leggere bene e questi principi sono anche alla base della buona leggibilità di un paragrafo di testo di una colonna di testo la stessa cosa ovviamente avviene con lo spazio tra le parole noi riconosciamo le varie parole perché le lettere di quelle parole sono più unite rispetto allo spazio che c'è appunto tra una parola e l'altra. Quindi lo spazio tra una parola e l'altra e la vicinanza delle lettere all'interno di una parola permette che il principio della vicinanza ci faccia leggere quella parola come un elemento unico.

Tutto ciò può essere ovviamente applicato anche ad altri ambiti del graphic design, come ad esempio nel logo design. Questo è il logo di Unilever, una multinazionale che vende e distribuisce una marea di prodotti di vario tipo. Ed è... questo logo è stato progettato nel 2004 dalla Wolf Hollins, una grandissima agenzia, e all'interno di questo logo sono mostrati un po'tutti quei prodotti.

tutti quei vari prodotti che vendono, ma sono mostrati uno vicino all'altro in modo che vadano a formare la lettera U. Lo stesso principio di vicinanza poi viene applicato anche ad altri loghi, ad esempio questo è un famoso logo progettato da Paul Rand per la IBM, e qua le lettere vengono formate dalle linee orizzontali che noi uniamo, percepiamo come unite, e che quindi vanno a formare delle lettere. C'è poi il principio della somiglianza, ed è un principio che afferma Come all'interno di una composizione oppure di un'immagine, gli elementi che sono simili tra loro vengono raggruppati e percepiti come un elemento unico e unitario. Questo è un esempio classico. Noi percepiamo cinque righe diverse.

Se fossero tutti... dei cerchi neri, la nostra percezione ci direbbe che la forma sarebbe un rettangolo, un po'come l'esempio di prima del principio di vicinanza, ma il fatto che sono elementi diversi ma somiglianti tra loro ci trasmette invece un'idea di cinque linee, di cinque righe composte da cerchi neri o di quadrati bianchi. Tutti i pattern e tutte le texture si basano su questo principio qua, ma non solo, anche ad esempio quando si va a costruire una serie di icone.

Perché le icone devono essere simili tra loro per funzionare all'interno di un insieme che sia coerente e visivamente coerente. Devono avere lo stesso colore, la stessa tipologia di forme. Qua ad esempio le forme sono molto curve, le linee sono tutte della stessa dimensione, il colore è lo stesso.

E questo dà un'idea generale di coordinato, quindi di qualcosa di unito e unitario e coerente da un'icona all'altra. Lo stesso principio poi si applica anche. anche al branding.

Quando si va a costruire l'immagine coordinata di un logo, si vanno a utilizzare determinati elementi e si ripetono quegli elementi in ogni applicazione di quel logo o del coordinato aziendale. Questo, ad esempio, è il caso del logo di Slack progettato dalla grandissima agenzia Pentagram, qualche settimana fa da quando sto registrando il video, che sostanzialmente utilizza gli elementi contenuti all'interno del logo Elia applica in vari modi, ripetendoli e quindi sfruttando il principio della somiglianza per mantenere coerenza all'interno delle varie applicazioni di quel logo. Quindi dovunque c'è qualcosa che ha a che fare con Slack, vengono ripetuti questi elementi che generano nell'osservatore somiglianza e che quindi fanno ricordare quel logo e quella brand identity.

C'è poi un altro principio all'interno della Gestalt, che è quello del destino comune. Un principio secondo cui gli elementi con un movimento uguale tra loro e diverso dagli altri, vengono raggruppati tra loro. Il classico esempio da manuale è questo qua, in cui noi vediamo tre colonne verticali e una linea diagonale che gli passa dietro, mentre in realtà sono tutti dei segmenti spezzettati tra loro.

Ma noi vediamo le colonne bianche, vediamo queste tre colonne bianche e dietro una linea. E questo è proprio il principio del destino comune. questa linea diagonale qua dietro perché gli diamo a tutti questi vari segmenti un destino comune appunto e questo può essere applicato in vari modi anche nel graphic design ad esempio se si prendono tre icone tre silhouette di un aereo visto dal basso si può trasmettere l'idea di una flotta di aerei che vola verso la stessa direzione e questo si lega anche al principio di continuità che è molto simile appunto a quello del destino comune ma il principio di continuità dice che gli elementi vengono percepiti come uniti Secondo la loro apparente direzione. Questo è un altro esempio da manuale in cui noi percepiamo queste due linee curve, ma in realtà magari potrebbero essere quattro linee completamente separate tra loro, ma semplicemente visivamente poste nello stesso punto.

Ma noi non percepiamo, ad esempio, questa linea che arriva qua, fa una punta e poi... torna indietro percepiamo questa linea curva perché gli diamo una continuità e questo appunto è l'applicazione del principio di continuità ti ricordi l'esempio che ti avevo detto di cui ti avevo parlato delle linee tratteggiate all'interno delle carriggiate delle strade ecco questo è esattamente rispetta il principio di continuità. Noi percepiamo la linea continua tratteggiata come un elemento unico, quindi anche applicando il principio di vicinanza, ma lo percepiamo come un elemento unico e che va in una direzione proprio per il principio di continuità.

Ecco, una cosa su cui voglio insistere è che i principi della Gestalt non è che sono separati uno dall'altro, spesso vengono applicati insieme. In questo caso possiamo vedere il principio di continuità e anche quello di vicinanza, perché se ad esempio aumenti... Se aumentiamo la distanza tra i vari segmenti, il principio di vicinanza va un po'a perdersi perché perdiamo un pochino il concetto di linea tratteggiata, ma non quello di destino comune e non quello di continuità. Perché noi comunque vediamo un qualcosa di continuo e gli diamo un significato come qualcosa di unico e di unitario. Anche questa cosa può essere applicata ad esempio all'interno del logo design.

Questo è il logo per l'association des hôtels du Canada, e scusate, devo un po'sfoggiare il mio francese, in cui ad esempio l'asta orizzontale della H viene trasformata come la traiettoria della foglia in volo, e quindi lo sguardo dell'osservatore viene direzionato proprio su questo. elemento qua, la foglia, che è il simbolo del Canada, la foglia d'acero. C'è poi il principio dell'esperienza passata.

Allora, questo è un principio abbastanza complesso, però con qualche esempio pratico lo si capisce al volo. Allora, sostanzialmente, secondo questo principio e secondo la psicologia della Gestalt, l'esperienza modella la nostra percezione. Cioè, praticamente, noi, quando vediamo gli elementi di un insieme che riescono a far rivivere determinate esperienze di un determinato oggetto, quegli elementi vengono percepiti come quell'oggetto. Qua noi non percepiamo, o meglio, non dovremmo percepire tre segmenti separati.

Noi vediamo una E maiuscola, perché noi sappiamo che cos'è una E maiuscola, abbiamo un'esperienza passata. della E maiuscola e quindi noi qua percepiamo l'asta verticale e le tre aste orizzontali della E maiuscola. Questo perché la nostra esperienza ci dice che quella è una E e questo principio può essere applicato in vari modi.

Ad esempio questo è un altro logo progettato dallo studio Pentagram nel 2018, se non sbaglio, per un'azienda di illuminotecnica, quindi che fa lampade e illuminazione, cose di questo tipo. Si chiama Vibia e noi leggiamo senza problemi Vibia, anche se praticamente è tutto bianco e grigio, ma lo facciamo, lo percepiamo grazie alla nostra esperienza. esperienza passata in realtà grazie anche in particolare sulla b al principio successivo che è quello di chiusura o di completamento che afferma che il nostro cervello tinde a percepire determinate forme come chiuse come complete anche se in realtà non lo sono per niente quindi va a completare determinate forme come ad esempio in questo famoso caso noi percepiamo un cerchio qua non percepiamo due linee curve una di fronte all'altra ma percepiamo un cerchio quindi andiamo ad unire questi due due segmenti e lo vediamo anche in quest'altro esempio qua. Noi qua percepiamo un quadrato e quattro cerchi neri dietro quel quadrato bianco. In realtà le forme sono semplicemente questi tipo pacman messi uno di fronte all'altro ma noi andiamo a completare quei pacman e ne facciamo quattro cerchi e completiamo allo stesso modo il quadrato.

E questo si può applicare ancora una volta all'interno del logo design e dell'illustrazione e della grafica perché questo famoso logo del WWF noi percepiamo il panda, completiamo il disegno del panda, quindi percepiamo la sua testa per intero andando a fare questa roba qua, quindi completiamo le varie forme che in realtà non ci sono e non sono complete. Ecco, anche in questo caso noi andiamo ad applicare due principi della Gestalt nello stesso momento, perché c'è sia il principio di chiusura, di completamento, ma c'è anche il principio dell'esperienza passata, perché se noi non avessimo idea di che cos'è il panda non comprenderemmo bene il... questo logo non capiremmo bene che si tratta di un panda e penseremo a qualche animale a caso, ma essendo il panda bianco e nero, e noi sapendo che il panda è bianco e nero ed è fatto così, lo capiamo al volo e allo stesso tempo chiudiamo le linee che in realtà sarebbero aperte.

Poi c'è l'ultimo principio che è forse quello più interessante come applicazione nel graphic design perché è quello che permette forse una maggiore creatività, ovvero il principio di figura sfondo. È un principio secondo il quale noi in una composizione tendiamo sempre... a percepire alcune figure come un'immagine e altre figure come uno sfondo.

Ma se ci pensi è una cosa assolutamente normale. Noi quando parliamo con una persona o guardiamo lo schermo di un computer vediamo il viso di quella persona o lo schermo di quel computer e dietro di esso c'è... è uno sfondo, e lo distinguiamo tranquillamente. E questo principio è la base di alcune delle illusioni ottiche più belle, probabilmente, della Gestalt, come questa, che è il famoso vaso di Rubin, in cui noi vediamo, osservando la parte nera, vediamo un vaso.

la silhouette di un vaso. Osservando la parte bianca invece vediamo il profilo di due persone che si osservano. Le applicazioni della Gestalt, del principio figura sfondo della Gestalt, sono un po'tutte fatte a questo modo.

Giocano tutte sul rapporto figura sfondo, dando allo sfondo e alla figura due significati diversi che, a seconda di che cosa si osserva, possono essere compresi oppure no. Questo è un altro classico famoso esempio. È il logo dello Zodi.

di Pittsburgh, in cui si mostra una silhouette di un albero. e il profilo di un gorilla e di una leonessa, direi. Ecco, anche in questo caso figura sfondo. Lo sfondo trasmette un determinato significato, la silhouette della figura un altro.

In realtà questo non è un logo che sia progettato proprio meravigliosamente, è ottimo come esempio di Gestalt, come illustrazione, come illusione ottica, però come logo lascia un po'a desiderare. Un altro esempio veramente interessante è questo famoso logo di un golf club chiamato Spartan. in cui nello stesso momento si vede la figura di un golfista che ha appena tirato il suo colpo, non so, sto usando probabilmente termini sbagliati di golf, tirare un colpo, non penso che sia il giusto termine, comunque, ha appena colpito la palla e allo stesso tempo si vede il profilo di un guerriero spartano. Questa è la criniera e questa è la silhouette del profilo, il naso, la bocca, eccetera. Questo è un logo geniale.

Comunque, quando si progetta un logo... Non devono per forza essere complessi a livello visivo come questi due, come Spartan e questo dello zoo di Pittsburgh. Anzi, solitamente è meglio che siano più semplici.

Come ad esempio questo logo che ho progettato come progetto personale l'anno scorso, lavorando sul concetto della lettera H collegata alle parole inglesi Help e Humanities. In questo caso si vede la silhouette della lettera H e si vedono anche le due mani che cercano di aiutarsi, quella mano in alto che cerca di dare appunto una mano a... quella di sotto.

E questo fa parte di un progetto che avevo realizzato e che puoi vedere ad esempio sul mio profilo Instagram, di una raccolta di loghi, ogni logo una lettera per tipo 25 giorni di fila, ho fatto un logo al giorno su una lettera. Alcuni di questi proprio utilizzano il principio figura sfondo della Gestalt, ad esempio questo qua a sinistra utilizza il principio della Gestalt applicato con la O con la goccia di olio, quindi è una O di olio d'oliva, qua è la U di... usb e si vede la chiavetta usb e qui la p di pappagallo o parent e anche qua si vede la figura del pappagallo e la lettera P allo stesso tempo.

E praticamente è questa l'applicazione della Gestalt del principio figura a sfondo all'interno del logo design. Deve essere qualcosa di semplice, di efficace e di chiaro. Poi c'è ovviamente l'applicazione di questo principio all'interno dell'illustrazione e il grande maestro in questo settore è sicuramente Nomabar, un artiste e illustratore israeliano formidabile.

Questa ad esempio è una delle tantissime copertine che ha realizzato in cui si vedono allo stesso tempo due volte di due. due persone che si guardano ma anche una persona che tiene in mano un cellulare. E le illustrazioni di Nova Bar sono sempre veramente interessanti e belle da vedere proprio perché trasmettono due significati nello stesso momento a seconda di che cosa si osserva. Ad esempio qua si vede sia un cane che un gatto, che sono diciamo uno parte dell'altro, e qua è un bellissimo poster che va realizzato sul The Fallen Man, poster commemorativo dell'11 settembre. Quindi si vedono le due torri, si vede l'11 e si vede anche l'uomo che si getta.

da una delle due torri che stavano per crollare. Bene, ok, abbiamo finito questa lunga lezione sulla Gestalt. Ti ho dato un sacco di spunti, ti ho dato un sacco di informazioni e di applicazioni di questi principi all'interno del mondo reale, della grafica e del logo design.

Quello che ti consiglio di fare per capire bene come funzionano questi principi, in particolare l'ultimo, quello del principio figura a sfondo, è andarti a studiare i grandi maestri che li hanno applicati, tipo Paul Rand nel logo design, tipo Noma Barr nell'illustrazione, e provare a realizzare qualcosa di tuo. Bene, questo video si è concluso, se ti è piaciuto mi raccomando schiaccia quel pulsante dei mi piace, lasciami un commento qui sotto e beh, ovviamente iscriviti al canale!