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Esplorazione delle Generazioni e Loro Caratteristiche

Generazione X, Y, Z. Quali sono le differenze e qual è la tua? Hey ciao! Visto che ti trovi su internet in questo preciso momento e assumendo che non sia la tua prima volta, avrai notato già quanto la rete sia pressoché dominata dalle generazioni più giovani. Forse ne avrai sentito parlare come Millenial o come Generazione Z. E qual è la differenza con le generazioni X e Y?

E cosa sono tutte queste sigle, anzitutto? Per capire a quale generazione si appartiene, cosa bisogna fare, testa o croce? Non ci capisco più niente. Calma.

Secondo il sociologo Karma Naim, tutto comincia dal concetto di posizione generazionale, che indica come i membri di una stessa generazione condividano esperienze e riferimenti simili. Tra poco andremo a vedere quali sono per la tua generazione. Prima però ti chiediamo solo un momento per iscriverti al nostro canale e abilitare le notifiche, così avrai sempre un posto in prima fila per i nostri nuovi video.

Bene, dove eravamo? Ah già, veniamo catalogati in diverse generazioni a seconda del periodo in cui siamo nati. Anche dove siamo nati è un fattore importante per formare le esperienze collettive. Nel video di oggi ci baseremo su ricerche condotte negli Stati Uniti.

Secondo la loro catalogazione, comunemente accettata anche da noi, ci sono al momento cinque generazioni. I tradizionalisti, noti anche come generazione silenziosa, quelli nati prima del 1945. Vengono poi i baby boomers, nati tra il 1946 e il 1964. I nati tra il 1965 e il 1979 fanno parte della cosiddetta Generazione X. Mentre i famosi Millenial, o generazione Y, sono nati tra il 1980 e il 1995. Ultimi arrivati, i giovani della generazione Z, detti anche Centennials, nati tra il 1996 e oggi. Si tratta di confini approssimativi, ovviamente.

Potreste essere nato tre anni prima, o dopo l'inizio o la fine di una certa generazione, e farne comunque parte. La cosa che conta di più è l'insieme delle esperienze collettive condivise dalle persone nate in ognuno di quei periodi. La generazione tradizionale.

ormai composta a minimo da 73 anni, condivide parecchie esperienze collettive. Alcuni ricordano di aver vissuto la seconda guerra mondiale, in rari casi anche la prima. Hanno vissuto le grandi crisi economiche e tutte le grandi invenzioni del ventesimo secolo.

Come risultato di queste esperienze, i tradizionalisti pongono come loro principali valori il lavoro duro, l'abnegazione, il pragmatismo e odiano vedere risorse sprecate. Questo non significa che siano valori unici solo della loro generazione. È solo che la scarsità dei risorsi in cui sono cresciuti ha forgiato una cultura in cui è il lavoro duro a permetterti di sopravvivere. I tradizionalisti mostrano anche molto più rispetto per l'autorità. Sono la generazione del portare rispetto per gli anziani, quella insomma dei vostri parenti più in là con gli anni.

I figli dei tradizionalisti sono i baby boomer, ovvero coloro nati durante l'esplosione demografica seguita al termine della seconda guerra mondiale. I baby boomer hanno avuto un profondo impatto sulla società occidentale, in pratica plasmando le moderne industrie pubblicitarie. Essendo una fetta così grande della popolazione, sono stati loro a crescere in epoca di prosperità e consumismo, con grosse conseguenze sull'economia una volta fatto il loro ingresso, e la loro uscita dal mondo del lavoro.

La situazione politica mondiale dopo la seconda guerra mondiale è stata piuttosto tesa, quindi anche loro condividono parecchie esperienze generazionali segnanti, la guerra del Vietnam e i movimenti di protesta internazionali che ne sono seguiti. la guerra fredda e la paura del nucleare, la conquista dei diritti civili, il movimento hippie, la controcultura, il primo uomo sulla luna e il terrorismo politico e così via. Tutte esperienze che hanno orientato i valori e le caratteristiche dei baby boomer.

Una generazione inizialmente aperta e liberale, in gioventù animata dai più grandi ideali sociali e politici, trasformatasi poi in forza conservatrice man mano che invecchiava. Ci sono disaccordi tra i sociologi sul confine che separa i baby boomer dai loro figli, la generazione X. Molte persone in atto. nate tra il 1961 e il 1964 non si identificano nei boomer e non sentono alcuna connessione emotiva alle esperienze che li hanno plasmati.

Secondo alcuni studiosi quindi la generazione X andrebbe catalogata come coloro nati tra il 1961 e il 1981. La generazione X ha vissuto gli effetti di tutti i cambiamenti sociali originati dai baby boomer. I primi ad avere di norma entrambi i genitori a lavoro, i giovani della generazione X sono cresciuti con meno controllo da parte degli adulti rispetto alle generazioni precedenti, il che li ha portati ad orientarsi più verso l'interazione tra gruppi di coetanei. È nei loro anni che inizia l'era dei computer, infatti la generazione X si caratterizza per lo spirito imprenditoriale molto maggiore rispetto ai loro padri e ai loro nonni.

Le esperienze segnanti della generazione X includono la proliferazione delle droghe pesanti e l'emergenza del light nei primi anni 80, eventi che li hanno resi di natura molto cinica e distaccata già da adolescenti e da giovani. in adulti rispetto ai loro padri e nonni. La musica ha avuto un ruolo centrale nel definire l'identificazione generazionale, con la nascita dei video musicali e la popolarizzazione di hip hop, rap e grunge. Ed eccoci a loro, i millennials, centro di un'infinità di dibattiti, anche su quando la loro generazione inizia e finisce. Alcuni sociologi affermano che i millennials sono nati già nel 1977. altri invece affermano che sono durati almeno fino al 1999. C'è poi naturalmente un popolarissimo genere che potremmo chiamare tiro al millennial.

Le altre generazioni amano lamentarsi di come i millennials siano egoisti, egocentrici, narcisisti, schiavi degli smartphone, pigri, impazienti, impulsivi, ultrasensibili, deboli e qualsiasi altro insulto vi passi per la mente. Per quanto sia vero che i millennial abbiano avuto di questi tratti, lo stesso si può dire di chiunque altro. Non c'è bisogno di demonizzare un'intera generazione perché si aspetta di godere di tutti i vantaggi che le rivoluzioni tecnologiche hanno reso possibili attorno a loro.

Anzi, gli straordinari progressi dell'era digitale hanno reso i millennials incalcolabilmente più altruisti e orientati alla condivisione rispetto ai loro predecessori, cosa che spiega le loro convinzioni progressiste e la tendenza a supportare politiche sociali di sinistra. La generazione Z è invece quella nata già nel XXI secolo. I loro genitori possono essere sia della generazione X che dei millennials, una differenza che influenza non poco il loro rapporto con la tecnologia che li circonda già alla nascita. Se i genitori vengono dalla generazione X e dunque sono cresciuti in epoca pre-internet, è probabile che saranno più severi e dividute ristrette sull'accesso dei loro figli al mondo digitale.

Se i genitori sono millennial invece, cresciuti quindi già con le tecnologie digitali a disposizione, per quanto ancora in via di sviluppo, tenderanno ad essere più lassisti e comprensivi verso l'uso di smartphone e social da parte dei figli. L'era digitale plasma totalmente lo spirito imprenditoriale del XXI secolo, ma come nel caso della generazione X, anche la generazione Z tende a valorizzare molto. molto la cooperazione sia a scuola che sul lavoro. I centennial sono nati in un mondo in cui i gadget digitali sono alla portata di tutti e ogni presenti e la loro relazione con la tecnologia è totalmente diversa rispetto alle generazioni precedenti. Per intenderci il 40% dei centennial intervistati in un sondaggio afferma che una connessione wifi stabile è per loro più importante dell'avere buoni servizi igienici.

Poi magari scopri che il wifi gli serve proprio per cercare il bagno pubblico più vicino ma comunque ci siamo capiti. Millennial e Centennial hanno molto più in comune delle altre generazioni per quanto riguarda le esperienze collettive. C'è dunque un acceso dibattito sui reali confini di queste due generazioni.

Ad ogni modo, quello che è certo è che queste due generazioni hanno condiviso gli stessi momenti spirituali. La maggior parte dei millennial ricorda dove si trovava quando gli attacchi dell'11 settembre 2001 hanno avuto luogo. Si ricordano quando hanno avuto il loro primo telefono cellulare e ricordano con nostalgia il loro account su MySpace. Si commuovono al suono della sigla di Friends.

sono cresciuti con i Simpson e tanti altri show popolari degli anni 90. Chi è nato nel 1996 potrebbe non ricordare bene o non aver particolari reazioni emotive davanti all'11 settembre 2001 ed è su questo punto in particolare che i sociologi si orientano per segnare il confine tra generazione Z e millenials. L'era digitale che ha segnato il cambio di secolo e la generazione più giovane ha influenzato decisamente anche il modo in cui si comunica. Online tutto succede velocemente anzi all'istante.

Quindi, millennial e centennial tendono ad aspettarsi risposte e risultati in tempi rapidi, soprattutto nel caso di messaggi ed email. Tutto questo ha portato anche un umorismo tipico delle generazioni Y e Z, totalmente criptico per le generazioni precedenti. Molto di questo umorismo è autoreferenziale, e chi quindi non ha visto certi episodi di qualche sitcom, film o cartone, non ci capirà niente.

Un'altra esperienza collettiva condivisa da queste due generazioni è la cultura dei meme. Insomma, è davvero complicato andare a tracciare i confini generazionali. Sono concetti arbitrari quanto i confini politici che vediamo sulle mappe.

Non hanno importanza reale. Sono solo concetti astratti che ci aiutano a catalogare meglio il mondo che ci circonda e a identificare noi stessi. Ma alla fine, quello che abbiamo capito è che puoi identificarti in qualsiasi generazione vuoi.

Allora, cosa definisce la tua generazione? Quando pensi che sia il suo inizio e la sua fine? Quali sono le esperienze collettive condivise dalla tua generazione?

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