Transcript for:
Carlo VIII e l'invasione dell'Italia

[Musica] oggi abbassate presente parliamo di Carlo VIII il re francese che nel 1494 scese in Italia la conquistò tutta andando verso Napoli da dove voleva partire per fare una crociata 200 anni dopo l'ultima Ma poi fu costretto a tornarsene indietro nel 1495 anno della battaglia di Fornovo in un certo senso si può dire come Vedremo che carlottavo fece l'Italia coalizzando contro di sé tutti gli stati italiani Di questo parliamo oggi col professore Alessandro Barbero Grazie di essere venuto e con i tre storici in erba adanardacchione Marco borriglione e Camilla Andreassi professore Carlo VIII Perché è così importante perché un re nel 1494 decide di venire in Italia e poi lo vedremo in qualche modo unificare dare un inizio all'unificazione però lui o contro di lui non è che voleva bonificarla si è unificata contro di lui ma si è subito visto che unificare L'Italia non è tanto facile quando noi eravamo bambini si chiamava la calata di Carlo VIII e c'era questa idea dei barbari che scendono nel nostro Prospero e civile paese e lo trovano in difeso si studiava anche che quando arriva a Firenze minaccia di suonare le trombe per dare l'assalto alla città e l'eroico Pier Capponi dice se voi suonate le vostre trombe suone tutte le nostre campane come per dire faremo insorgere il popolo ma è per dire che si studiava un Italia in difesa rispetto a questa casa lo chiamò un italiano a carlottavo ma chiamò Ludovico Sforza Lodovico il Moro da Milano perché lo chiamò ma lo chiamò perché negli intrighi tra i vari stati italiani da sempre ci si appoggiava con gli stranieri c'era anche che si alleava col Grand turco per dare fastidio al suo vicino sembrava una cosa normale si fa un'alleanza e poi questi stranieri prima o poi se ne tornano a casa loro la domanda delle domande siccome queste caratteristiche poi ha interessato tutti gli studiosi che l'Italia chiama sempre Lo straniero è una cosa tipicamente italiana o più o meno in quegli anni tutti facevano così ma non lo si fa quando si è divisi nella Spagna musulmana dell'ottavo secolo un Emiro Chiama in aiuto Carlo Magno contro l'altro Emiro Invece quando si è uno Stato nazionale compatto queste cose non si fanno Va bene Entriamo nel merito della questione facendovi vedere il primo capitolo 1494 Il re di Francia Carlo VIII scende in Italia e il suo esercito terrorizza la penisola [Musica] 3 settembre 1494 Carlo VIII Re di Francia entra in Italia alla guida di un'armata di 30.000 soldati una potente moderna macchina da guerra sta per seminare il terrore sulle terre d'Italia [Musica] Carlo VIII è sceso nella penisola per conquistare il Regno di Napoli lo Rivendica il nome di una lontana parentela vuole strappare Napoli agli aragonesi Carlo VIII è spinto da motivazioni che sono sia militari che religiose a sud vuole costituire una piattaforma per organizzare la riconquista della Terra Santa È tempo di riprendere il progetto del crociate le armate di Carlo conquistano Napoli Senza colpo ferire Ferdinando II d'Aragona detto Ferrandino è fuggito con la sua corte per preparare la resistenza i nobili napoletani filo francesi accolgono trionfalmente Carlo in città Intanto però le cose cambiano i signori ditalia che hanno invocato l'arrivo del sovrano francese ora sono spaventati dai saccheggi E dai massacri E dalla distruzione dei borghi toscani e laziali che si sono opposti all'avanzata francese i potenti ditalia si alleano il papato Milano Venezia a cui si aggiungono le potenze europee e distrugge i presidi francesi nella penisola e la situazione a Napoli peggiora le truppe francesi sono state colpite da un morbo misterioso probabilmente arrivato dalle Americhe la sifilide l'epidemia parte da Napoli e quello che viene chiamato il mal francese si diffonde in Italia e poi in Europa Carlo capisce che le cose volgono al peggio [Musica] Napoli si ribella al nuovo Re Ferdinando II d'Aragona Ferrandino pochi mesi dopo la fuga riconquista La città Carlo VIII deve lasciare il sud e si ritira nel nord Italia ma le armate della Lega antifrancese sono decisi a chiudergli il passo distruggono la sua flotta a Rapallo e lo aspettano sull'Appennino nella Val di Taro sotto Parma vogliono sconfiggere il suo esercito e catturare il re per porre termine definitivamente a questa guerra d'Italia che invece è solo all'inizio [Musica] Io voglio farle subito una domanda lei ha studiato in particolare la questione delle Armi gli armamenti Sì perché stavo pensando che all'epoca l'Italia Era considerato un paese all'avanguardia nell'arte della guerra quindi fa effetto vedere come l'artiglieria mobile di Carlo VIII gettò a tutti nel panico Eh ma l'arte della guerra questa caratteristica che ogni tanto arriva qualcosa di nuovo e rimette tutto in discussione e chi primeggia per troppo tempo non sempre è quello che poi inventa le cose nuove perché ti abitui Come dire alla compiacenza al senso di superiorità gli italiani erano i migliori per l'organizzazione delle compagnie di ventura perché erano dei grandi capitalisti e le compagnie di ventura erano delle imprese delle aziende però sull'artiglieria mobile non ci avevano ancora pensato più di tanto lei ad annardacchione invece approfondito il tema delle Crociate di questo re che si muove dalla Francia nel 1494 cioè Dopo secoli e dalla fine Certo è strano vedere come ha quasi 200 anni dalla fine delle Crociate ci sia ancora un sovrano che pensa di compiere una crociata a Riconquistare la terra santa e mi domando se questa sia una trovata di propaganda e non sia piuttosto una copertura possibile che un re 200 anni dopo la fine dell'ultima crociata ancora pensasse e facesse una guerra lungo tutta l'Italia per venire fino a Napoli per creare una base per partire per una crociata io faccio la stessa domanda della nardacchione È colpa dei nostri manuali che ci fanno credere che le crociate erano finite ma non erano mica finite ora continuavano a farne Non più verso la Terra santa perché prima c'era Appunto nuova puntata dei Turchi E comunque anche verso la Terra santa avrebbero voluto farle perfino Giovanna D'Arco che noi consideriamo come dire quella che agisce in una prospettiva Nazionale moderna la Francia ma lei vuole buttare fuori gli inglesi dalla Francia in modo che finalmente il re di Francia posso andare a Gerusalemme a fare la crociata e pochi anni prima un papa umanista moderno come Pio II Enea Silvio Piccolomini uno che prima di diventare Papa aveva fatto elicotteri crude quindi poteva sembrare il prototipo della modernità rinascimentale muore ad Ancona aspettando che arrivi la flotta che lui si illude che verrà per fare la crociata quindi carlottavo ci credeva Tenete conto che carlottavano e diciamo il re di Francia è un ragazzino di 24 anni che siccome è debole di salute il papà ha detto a questo qua è meglio non mandarlo a scuola non ha studiato niente ha solo letto poemi cavallereschi in vita sua cosa può avere in testa quello che era il succo dei poemi cavallereschi cioè andare a riprendersi Gerusalemme però vuol dire questo che le crociate non avevano lasciato un ricordo di sé come un immane fallimento una cosa che andando e ritornando poi alla fine si era conclusa in un niente cibo quindi è inutile farle No no anzi ostinatamente si voleva continuare Chi avesse vinto una crociata sarebbe passata alla storia come il re del millennio perché questa ambizione individuale Sicuramente c'era però loro comunque erano abituati a pensare che la cristianità ha alcuni scopi che Dio ha segnato e uno di questi è liberare Gerusalemme Comunque adesso tornando alla riflessione che faceva Camillo Andreassi le faccio vedere un filmato l'artiglieria mobile arma segreta di Carlo VIII e a partire dalla metà del Trecento che in Europa comincia a diffondersi l'uso di cannoni portatili le Bombarde la loro apparizione sui campi di battaglia crea panico Negli eserciti nella guerra dei 100 anni per espugnare le città in mano agli inglesi i francesi usano un artiglieria mobile di piccolo calibro nel 1494 Carlo VIII porta in Italia una batteria d'artiglieria mobile con 50 cannoni sono il meglio della tecnologia dell'epoca Ah no castello dei fiorentini lo presero per forza e sa che giorno ammazzando tutti i soldati Forestieri che virosi e sanguinose Marco Corigliano lei ha studiato le fortezze effettivamente cambia il paesaggio all'epoca di Carlo VIII Beh inevitabilmente per riuscire a poter difendersi da questi da questi attacchi per riuscire a resistere sono stati dovute fare delle modifiche necessarie per per effettuare i vari modifica chiamato grandi architetti dell'epoca che necessariamente vanno a modificare l'assetto e mi chiedevo quanto ha influito questo Noi adesso questi magnifici Castelli fortezze le valutiamo anche da un punto di vista estetico quando in realtà sono state fatte proprio per Mary Mi vien da dire fini pratici insomma Sì c'è questo mistero non si capisce perché in passato costruivano a fini Pratici e tuttavia facevano edifici meravigliosi mentre noi quando Costruiamo a fini pratici in generale Ecco non c'è quel valore aggiunto Sì tenete conto di un discorso di vocabolario Quando uno va in giro a visitare un pezzo del nostro nostro paese e gli dicono c'è il castello di Fenis per esempio Allora quella è una cosa medievale prima della rivoluzione dei Cannoni quando invece ti dicono c'è la Rocca La Rocca di Sarzanello La Rocca Ecco allora La Rocca è precisamente la cosa che imparano a fare una volta che bisogna che i muri resistano ai cannoni Quindi queste strutture più basse ma con le mura molto più spesse con le torri arrotondate coi Bastioni e dopodiché quelle cose erano disegnate da ingegneri che nel tempo libero erano anche grandi artisti magari forse per quello che che venivano bene ecco ed è questa all'epoca in cui avviene il passaggio [Musica] alla stagione dei Cannoni chiamiamola così Eh sì sì sostanzialmente Le Rocche sono cose da fine 400 e da 500 Poi diciamo anche che sono così numerosi in quel periodo perché ormai gli stati italiani non sono più repubbliche democratiche sono come dire stati principeschi E allora un Cosimo granduca di Toscana Fa costruire La Rocca vicino a ognuna delle sue città non solo per difendere dai francesi o dagli spagnoli ma per difendere dagli abitanti stessi in generale non interrompo professore vediamo come la nuova guerra dei Francesi modifica i sistemi di difesa si passa dai Castelli alle fortezze [Musica] per difendersi dalle Bombarde francesi utili per impedire la scalata dei nemici ma troppo fragili per resistere ai colpi di cannone [Musica] per l'architetto Leon Battista Alberti le fortificazioni sarebbero più efficaci se costruite in linea irregolari come i denti di una sega le mura delle città si abbassano si fanno più spesse e per deviare i colpi di cannone diventano Oblique il castello si trasforma nella Fortezza a forma triangolare con meno lati esposti al nemico senza merlature ma con Possenti parapetti che assorbono e deviano i proiettili nemici mentre i Torrioni ospitano postazioni per le bocche di fuoco alla progettazione di queste fortezze partecipano grandi architetti come Michelangelo e il nuovo sistema difensivo viene chiamato trans italiano e dopo il 1530 si estenderà in tutta Europa ritorniamo un attimo il tema precedente gli stati italiani divisi che si fanno la guerra l'un l'altro chiamando in soccorso Lo straniero diventerà poi nel Cinquecento una leggenda un modo di dire pranzo Spagna perché si magna e nel senso che noi abbiamo questa piccola abitudine certo lei l'ha spiegato perché divisi di appoggiarci sempre allo straniero chiamare sempre Lo straniero in fondo diciamocelo faremo anche il Risorgimento in questo modo o comunque lo penseremo in questo modo e questo il momento in cui ha una sorta di battesimo lei citava le analisi di Guicciardini Machiavelli è questo il momento in cui questo difetto degli italiani viene fuori ma c'era già prima eh perché se pensiamo a tutte quelle cose che Noi studiamo a scuola e che non si capisce bene cosa vogliono dire la calata degli angioini per esempio dal gioco con questo è il Regno di Napoli e anche lì anche lì si vede che questa Italia comunque formata da stati contrapposti Chiama aiuto fuori ma prima ancora il Papa che chiama Carlo Magno contro i Longobardi poi poi non è più successo da quando l'Italia è stata unificata siamo ancora riusciti ad allearci con alleati sgradevoli che ci hanno provocato ogni sorta di guaio specialmente nella Seconda Guerra Mondiale Però se non altro l'Italia come dire interveniva da Potenza individuale Questo è molto giusto per coloro che sottovalutano quanto è importante avere un paese unito un paese una nazione come l'Italia Oggi prima gli staterelli sono portati a fare quello che facevano come dice lei da 1.500 anni quindi da parecchio tempo cioè di non potersi pensare in guerra da soli doversi sempre pensare in guerra con un Carlo VIII del momento Certo ora la nostra generazione è cresciuta Immaginando che la guerra fosse un problema del passato e che quindi si vivesse in un'epoca nuova di zecca da quel punto di vista lì adesso forse non ne siamo più così sicuri e quindi Certo ma Entriamo adesso nel secondo capitolo di questa storia e quello decisivo con la battaglia di Fornovo Fra Carlo VIII e la lega antifrancese [Musica] ci troviamo sul greto del fiume taro che è all'assoluto protagonista insieme all'esercito francese di Re Carlo VIII e a quello della Lega Italiana per lo più comandata dai Veneziani della battaglia di Fornovo del 6 luglio 1495 Qui dove mi trovo io e dove erano le posizioni proprio del campo della Lega Italiana e mentre sull'altra arriva del fiume la riva occidentale erano le posizioni dei Francesi perché la battaglia è stata combattuta qui perché Carlo VIII sta scappando da Napoli per tornare in Francia e abbassa il attraverso il Passo della Cisa e sbuca qui a Fornovo qui a Fornovo c'è l'esercito degli stati italiani che gli vuole bloccare la fuga impedirgli di tornare in Francia e sconfiggerlo definitivamente quindi non c'è altro verso che combattere Carlotta o si deve aprire la strada combattendo italiani hanno oltre 20.000 uomini Mentre Carlo arriva sia no a 10.000 uomini però Carlo ha degli assi nella manica gli assi nella manica di Carlo sono la sua fanteria Svizzera che non ha un contraltare nell'esercito italiano e il suo parco d'artiglieria che è quello che letteralmente ha fatto impaurire gli italiani quando lui è sceso Nel 1494 in Italia la sera del 5 luglio piove moltissimo quindi il livello del fiume taro che normalmente piuttosto basso si alza di molto la mattina smetta di piovere però quando gli eserciti italiani si mettono in movimento per dare battaglia ricominciano nuovamente a piovere e quindi il Taro si alza di nuovo molto con il livello delle acque e i guadi che da Fornovo fino a Giarola erano stati individuati dall'esercito italiano per bloccare l'esercito francese diventano ipercorribili il resto della Battaglia purtroppo non volge a favore degli italiani che si vanno a attraversare il fiume perdono impeto nelle loro cariche risalgono la riva opposta si ritrovano impantanati in mezzo alla vegetazione E quando arrivano a contatto con i francesi sono troppo pochi di numero nonostante il loro esercito sia molto più numeroso per poter influire sul l'esito della Battaglia e in un'ora e mezza la battaglia praticamente è finita Nonostante che in un solo ora e mezzo ci sia uno spargimento di sangue notevole con più di 3.000 morti tra tutte le due le fazioni circa 1000 tra i francesi e quasi 2.000 tra gli italiani 1495 la battaglia di Fornovo nei libri nei manuali ci dicono essere una delle battaglie più importanti per la Storia d'Italia Allora io prima non ho mai ben capito come è andata Com'è andata a finire Chi ha vinto chi ha perso Abbiamo appena sentito delle cifre vere le ho controllate io stesso noi gli italiani la Lega Italiana abbiamo perso i 2000 lui ne ha persi mille Eppure noi ci raccontiamo come vincitori di quella battaglia mi spiego un attimo che è successo esattamente i sovietici Stalingrado Credo che abbiano perso molti più uomini che erano i tedeschi e non importa hanno stravinto Bisogna vedere cos'è che si voleva fare allora il re di Francia voleva tornarsene in Francia e c'è riuscito di conseguenza torna in Francia dicendo Avete visto sono andato in Italia Ho preso Napoli sono tornato chiunque può andare in Italia e fare quello che vuole E questa la cosa grave gli italiani volevano fermarlo e Quindi avrebbero perso Però naturalmente Dipende come comunichi la cosa al popolo se al popolo dice Abbiamo affrontato i francesi gli abbiamo preso il loro bagagli li abbiamo messi in fuga siamo rimasti padroni del campo di battaglia Allora al popolo puoi dire che hai vinto e far suonare le campane e farete Deum in realtà abbiamo perso disastrosamente perché Pensate cosa avrebbe voluto dire se il re di Francia venuto a invadere l'Italia fosse stato catturato dagli italiani e messo in gabbia e invece non è successo per cui che curiosità quella battaglia Ah sì perché guardando il filmato mi era venuto in mente il fattore maltempo che stavo pensando fu importantissimo nella battaglia forma di Fornovo al punto che impedì a Carlo VIII di usare l'artiglieria mobile che abbiamo visto prima che era la sua arma fondamentale e quindi forse avrebbe potuto essere decisivo questo fattore non fu capito bene non fu sfruttato al massimo da Francesco Gonzaga già quelli in realtà vinsero se non ci fosse stato il maltempo traduco peggiorando le volgarizzandolo la domanda intelligente di Camilla Andreassi ci avrebbero fatto neri ma chi lo sa teniamo conto che i francesi la battaglia in realtà non la voleva no Loro avrebbero voluto cavarsela evitando di combattere a un certo punto Racconta un cronista francese Qualcuno consiglia addirittura al re dici fermiamocene un momento spariamo qualche cannonata e poi ce ne andiamo il cronista che è un vecchio Uomo d'armi dice becco soltanto un civile poteva dare un consiglio del genere ti fermi a sparare qualche cannonata quegli altri non è che stanno Fermi quindi Piuttosto cerchiamo di svignarsela di notte Qualcuno dice Insomma loro non volevano combattere e se il fiume non fosse stato gonfio d'acqua probabilmente per gli italiani sarebbe stato ancora più facile attaccarli e sbarrargli la strada quindi forse il maltempo ha aiutato loro il maltempo aiuta sempre quelli che preferiscono farla finita presto e tornare a casa diciamo Ecco senta un'altra curiosità che ci rimane che 1494 sostanzialmente tutti gli stati italiani che più chi meno favoriscono carlottavo il gestrizzano l'occhio non lo ostacolano insomma la discesa non è che sia così complicata 1.495 passando per un anno Anzi meno di un anno ed eccoci alla battaglia di Fornovo dove vediamo gli stati italiani contro gravità ma mi può spiegare bene Qual è la ratio di questi stati italiani posso dirlo in un modo che non sembrerà tanto accademico Io quando guardo la politica italiana di quell'epoca mi viene sempre in mente il gioco del RisiKo di questo non appassionato a RisiKo si gioca in 4 a 5 appena uno comincia a vincere tutti gli altri si coalizzano contro di lui e una volta che l'hanno demolito viene fuori uno che ne ha approfittato più degli altri E allora tutti sicolizzano contro quello succedeva così davvero il re di Francia Sembrava che venisse a dare una mano a spostare certi equilibri quando si vede che ha vinto ha vinto in fretta e allora rischia di essere lui quello che nel Risiko si mangia tutti gli altri si qualizzano essere stati amici fino al mese prima non vuol dire niente nella posizione non conta mai senta il papa Borgia E chi è l'altro protagonista italiano di questa storia dei tempi di carlottavo Eh appunto Intanto è spagnolo l'altro protagonista italiano e quindi avrebbe già più simpatia per la Spagna se mai da un certo punto di vista però anche lì bisogna vedere papa Borgia Come si sa è un papa intraprendente che fra l'altro fa fare i figli e figlie uno è Cesare Borgia e il papa Alessandro VI Prima pensa di fargli fare carriera nella chiesa e lo fa Cardinale poi decide che in un'Italia così disordinata e agitata Ci sono migliori speranze se uno è un principe laico E allora Verrà il momento di lì a poco che il giovane è come dire figlio del Papa diventerà Vassallo del re di Francia diventerà il duca Valentino perché ha ricevuto il feudo del Vallo antidoir in Francia e quindi anche qui il papa è spagnolo ma gioca su vari tavoli e si mette con quello che gli serve campione italiano ma gran campione italiano non era neanche lui forse l'unico stato italiano che avrebbe potuto unificare davvero l'Italia a un certo punto e Venezia come forza come ricchezza come prestigio internazionale Infatti fra poco si metteranno tutti contro Venezia Pochi anni dopo dopo la caduta di Costantinopoli a metà del secolo Venezia è diventata una potenza vera e propria Il problema è che non è tanto l'impero americano perché ha Pezzi di Grecia di Balcani Cipro cresta sugli Aragonesi sono italiani lo diventano tutti quanti anche i Borboni di Napoli Alla fine erano napoletani naturalmente perfino I Savoia sono diventati italiani però comunque sì è tutto mescolato Allora sono italiani eh leggono libri italiani poesie italiane e Dante Petrarca però però in politica sono uno contro l'altro in quel momento storico qualcuno esiste qualcuno anche intellettuale che ha una vocazione alla formazione di uno Stato italiano tutti se gli dicessero ti permettiamo di conquistare l'Italia e diventarne il padrone senta Entriamo nel terzo e ultimo capitolo di questa vicenda ed è quello della fuga di Carlo VIII [Musica] è il pomeriggio del 7 luglio 1495 dopo la violentissima battaglia che ha provocato circa tremila morti in solo due ore di combattimento i comandanti dei due eserciti stremati si ritirano nelle loro postazioni ognuno a modo suo Deve fare il punto della situazione i soldati sono stanchi nessuno se la sente di attaccare di nuovo il livello del fiume continua a salire e sta per calare la notte tra le fila francesi prevale la preoccupazione gli italiani pur provati dalle numerosissime perdite rimangono circa il doppio di numero e non intendono in nessun modo abbandonare la posizione ma Carlo VIII ha fretta vuole tornare in Francia al più presto e forse consapevole della propria inferiorità numerica decide di sfruttare il favore delle tenebre la notte stessa in silenzio abbandona l'accampamento ordina la fuga attraverso i boschi e le campagne di Fornovo fino ad arrivare dopo molte ore nei dintorni di Fidenza fuori pericolo dagli assalti dell'esercito italiano che ignaro delle mosse francesi aspettava la luce del giorno per intavolare trattative di resa o per attaccare nuovamente l'esercito straniero gli italiani abbandonano il campo solo 48 ore dopo vogliono raggiungere il re francese e dare ancora battaglia ma invano La Ritirata notturna di Carlo VIII ha avuto successo Carlo VIII se ne va nottetempo con il suo esercito scavalca le colline e si dirige prima a Tortona e poi ad Asti gli italiani si dichiarano vincitori in modo particolare Francesco II Gonzaga e tutto sembra tornare alla normalità che c'era prima della Calata di Carlo VIII in Italia tutti i piccoli stati è stato eletto italiani ritornano i loro governanti sul trono e sembra che tutto sia uguale a quando era stata fatta la Pace di Lodi del 1454 in realtà non è così perché spagnoli e francesi si sono accorti che l'Italia Non solo è piena di ricchezze ma è anche difesa da un esercito che si numeroso sia tecnologicamente abbastanza all'avanguardia ma è diviso politicamente e quindi gli italiani sono deboli [Musica] Scusate vorrei farvi una domanda secca questa cosa che ha appena spiegato il professor Barbero che gli italiani hanno questa storia di divisioni e anche di opportunismo se possiamo chiamarlo Secondo voi secondo quello che vi è venuto fuori dagli studi è una cosa ancora attuale sia pure in modo diverso per le parti politiche oppure una casa di quell'epoca No Penso sia una cosa purtroppo ancora attuale che poi stavo pensando appunto che in quel periodo come anche adesso in realtà c'è un forte divario tra cultura e politica cioè da un lato c'è una classe dirigente che non è capace di uscire dai confini ristretti delle città delle singole città dall'altro invece ci sono artisti uomini di cultura che sono capaci di proiettarsi in un ambiente molto più ampio va bene questa è una seconda casa e le risponderemo anche su questo briglione secondo lei è una cosa che i partiti della politica oggi le sembra che talvolta si comportino come gli stati dell'Italia di fine Quattrocento ma inevitabilmente Probabilmente perché l'attenzione ovviamente è sempre rivolta al personale purtroppo questa è stata una costante del nostro paese sia nelle varie zone in particolare metabolismo italiano secondo lei nardacchione ma secondo me in un certo senso sì e si riflette nella politica come nella politica attuale come in quella degli stati moderni degli Stati dell'Italia del tempo perché è un momento difficile in cui se appunto la Francia o la Spagna sembravano prendere il sopravvento inevitabilmente poi tutte quante le potenze cambiavano partito purtroppo Allora come oggi mi permetto di non essere d'accordo con voi nel senso che nei secoli successivi però lascio dirimere la questione al professore è intervenuto un criterio non così con gente perché è quello della coerenza Mentre l'Italia del 1494 mi sembra che nessuno abbia problemi di essere coerente con scelte fatte poche settimane prima o addirittura pochi giorni prima mi sembra che dopo L'Ottocento in tutto il mondo e anche in Italia per i partiti per le parti Ecco chiamiamo così c'è un problema di giustificare le scelte precedenti di darsi una coerenza per cui è vero che ognuno egoista in politica sia nella grande politica che nella piccola politica però una differenza c'è ma il mondo è cambiato e io credo che i partiti politici italiani di oggi assomigliano di più ai partiti politici di un altro paese europeo che non agli stati italiani di fine 400 Però in quello che dicono loro secondo me c'è un'intuizione Invece ed è forse non è tanto e non riuscire a mettersi d'accordo perché non ci si fida gli uni degli altri la battaglia di Fornovo è quello l'esercito noi diciamo un esercito francese e un esercito italiano Certo ma l'esercito francese risponde al suo re Poi ha I Mercenari Svizzeri ma questa è un'altra faccenda l'esercito italiano lo chiamiamo così noi era l'esercito della Lega che fra l'altro in teoria comprendeva anche la Spagna L'impero di cose è un esercito reclutato da vari stati italiani Ognuno dei quali paga i suoi mercenari e ha come prima preoccupazione Ma non è che quegli altri poi ci mollano è come seconda preoccupazione Ma non è che poi Paghiamo tutto noi e quegli altri la loro parte non la pagano e poi quando si tratta di dare battaglia chi va dentro per primo spendiamo prima noi la nostra preziosa Cavalleria oppure aspettiamo che quelli pagati dai milanesi si veda un po' se vanno sotto anche loro o invece non restano indietro io credo che quella battaglia gli italiani l'hanno persa perché nessuno alla fine si prendeva la responsabilità di dire io mi impegno anche se gli altri ho paura che rimangano un po' indietro L'osservazione faceva Camillo Andreassi sugli intellettuali è un'occasione quella fra la fine del Quattrocento all'inizio del 500 in cui viene fuori questa nuova figura Infatti come lei abbiamo detto poi all'inizio i grandi intellettuali italiani rifletteranno molto Guicciardini un nome per tutti su L'esperienza di Carlo VIII Perché vengono fuori allora in quel momento l'Italia Al di là del fatto che non sempre è facile sapere come mai a un certo punto un paese brilla enormemente cioè perché nella disgraziata Inghilterra della fine del Cinquecento c'è una tale concentrazione di geni del teatro musicisti neanche uno ma geni del teatro l'Andrea si ipotizzava un interscambio fra l'Italia e la Francia con l'occasione Sì Certamente la Francia impara perché il punto è appunto non si sa perché basta essere il paese più ricco del mondo Forse basta il fondo oggi a New York c'è una concentrazione di Grandi scrittori e grandi pensatori l'Italia del 400 è New York che Londra messa insieme lì ci sono i soldi lì ci sono gli affari ci sono gli interessi internazionali quindi l'ampiezza di orizzonti ci sono le conoscenze scientifiche e guarda caso lì ci sono i grandi letterati i grandi scienziati non si sa bene perché non ci sono i grandi politici o meglio Qualcuno c'era non dimentichiamoci che Lorenzo il Magnifico è morto da due anni quando Carlo VIII scende in Italia magari ci fosse stato ancora Lorenzo a Firenze un po' più di difficoltà ci sarebbe stata per un attimo perché se non ricordo male gli anni di Carlo VIII nel 1494 e 95 sono anni fondamentali sono quelli di Leonardo Da Vinci a Milano e l'inizio della predica di Savonarola Firenze quindi non sono anni qualsiasi forse anche per questo che quella fine del Quattrocento è rimasta così potente nei manuali di storia tanto che le si dedica un capitolo sono anni di crisi di crisi nel senso di cambiamento ma anche di concerto Eh però avere un papa come un personaggio come Ludovico il Moro Carlo VIII Leonardo da Vinci Savonarola abbiamo citato Cristoforo Colombo è ancora vivo in quel momento Attivissimo Sta viaggiando avanti e indietro dall'America e non abbiamo citato Vasco de Gama che in quegli anni scopre che si può andare a prendere le spezie Cerco navigando l'Africa e così a un certo punto le flotte veneziane che vanno a prendere le spezie ad Alessandria d'Egitto e Scoprono che non ne arrivano più perché se le prendono tutti i portoghesi andando direttamente alla fonte e lì sono anni di grande cambiamento per l'economia italiana si può dire che siano so che un discorso difficile ma anni particolarmente importante nello stato dell'umanità comunque dell'Europa di quel momento quelli a cavallo fra la fine del Quattrocento inizio del 500 Sì forse anche per questo perché io mi sono anche molte volte domandato Ma perché carlottavo una spedizione una underianda vieni giù in un anno torna una battaglia sanguinosa ma non di grande momento ma perché l'Italia sia così sempre fermata a riflettere sulla figura di questo sovrano ma lui poveretto a lui non era un'aquila credo e muore Pochi anni dopo non ha fatto nient’altro senta Grazie Professore come sa io non posso lasciarlo andar via senza citarmi un libro qualcosa che ci racconti bene la storia di Carlo VIII Ma guardi gli storici hanno scritto moltissimi libri articoli approfondendo singoli aspetti di quell'epoca ed è così che bisogna fare ma se uno vuole una narrazione unitaria straordinaria della politica e delle battaglie di quegli anni il libro migliore è ancora un libro vecchio di 500 anni e la Storia d'Italia del Guicciardini Oggi siamo storici fino in fondo e io ringrazio il professor Barbero storici fino in fondo perché ci rifacciamo a un libro si può acquistare un editore a cui non faccio riferimento però c'è Einaudi credo che sia ringrazio moltissimo ad annardacchione Marco borriglione e Camilla Andreassi erano davvero molto preparato su questo argomento [Musica] dice Alessandro Barbero che per capire la vicenda di Carlo VIII dobbiamo leggere con attenzione La Storia d'Italia di Francesco gibucciardini ha ragione Francesco Guicciardini racconta come quando carlottavo arrivò a Napoli a tesserne Le lodi a fargli un poema di elogio fu chiamato un grandissimo umanista Giovanni Pontano solo che Pontano fino al giorno prima era stato istruttore amico segretario del re Aragonese di cui tornerà a essere amico quando il re agaragonese tornerà a Napoli in questo Guicciardini vide un tratto caratteristico degli intellettuali italiani quelli di essere disponibili a cambiare bandiera dalla mattina alla sera o dalla sera al mattino senza vergognarsi di tessere le lodi del nemico del signore che avevano adulato precedentemente [Musica]