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Origini della Vita Umana e Evoluzione

La prima lezione di storia da affrontare alle superiori, alle scuole elementari, all'università riguarda l'origine della storia stessa, cioè l'origine della vita umana sulla faccia della Terra. Oggi facciamo questa lezione cercando di capire quando è comparso l'uomo, che cos'è l'uomo anche perché parliamo di diverse specie umane e daremo un po'di periodizzazione per orientarci soprattutto sugli inizi, sulla preistoria, che cos'è questa preistoria. Che caratteristiche ha avuto? Come viene divisa dai vari studiosi che si occupano di questo ramo per introdurci poi alla vita umana e un po'alla volta arrivare verso le prime evoluzioni della specie, la prima vita associata, le prime organizzazioni. Andiamo a cominciare.

Non sono solo di caffè nella tazza, appunto, con la scritta andiamo a cominciare che è la frase d'ordinanza di ogni apertura di video, come ci sono, come sempre, in ogni apertura di video, Topolino, Tostoi, Batman, Dendè, il mostro per il cuscino e un altro mostro anche qui e poi ci sono ovviamente io. Mi chiamo Ermanno Ferretti, sono un insegnante di storia e filosofia su internet, uso spesso il nickname di Scrip e qui su questo canale YouTube da ormai tre anni e mezzo, da 2020, realizzo quotidianamente... video spiegazioni di storia di filosofia ed educazione civica utili alle scuole superiori, utili all'università, utili anche per chiunque non stia studiando per superare esami o prove, ma voglia creare una propria conoscenza ampia, riflette su alcuni temi importanti della vita umana, sia dal punto di vista filosofico sia dal punto di vista storico.

Quindi, Se vi interessano tutte queste cose, date un'occhiata già in descrizione a questo video oppure nella home page del canale dove trovate molte informazioni che potrebbero interessarvi. Oggi vi dicevo prima lezione di storia. In realtà io faccio lezioni di storia su questo canale da tre anni abbondanti. C'è una playlist che si chiama Corso di Storia che conta centinaia e centinaia di video su ogni epoca. Ma quando ho iniziato a farlo, essendo un insegnante delle scuole superiori che insegna al triennio, ho iniziato dal medioevo e poi sono andato avanti con l'età moderna e poi con l'età contemporanea.

E dopo aver finito queste parti, che sono quelle che mi trovo a spiegare giorno per giorno a scuola, sono ritornato indietro, però prima ho fatto la storia romana, un po'di storia greca, un po'di medieval, e non ho mai fatto l'inizio della storia, o meglio della preistoria, cioè l'origine della vita umana sulla Terra, perché di fatto non insegnando il biennio non mi sono mai trovato ad affrontare questi temi. Oggi però bisogna rimediare, bisogna dare un punto d'avvio. alla playlist Corso di Storia. Allora lo facciamo, iniziamo a farlo perché ci saranno varie puntate dedicate appunto alla preistoria ma iniziamo dalle origini proprio.

Intanto dall'origine della vita umana sulla Terra perché quello che c'è prima dell'uomo non è storia, non è preistoria, è archeologia, è studio eventualmente della geologia, delle pietre, dell'evoluzione del pianeta Terra, eccetera. È interessante ovviamente però. Non viene affrontato generalmente nei programmi di storia, neppure di storia antica.

Invece noi riguardiamo la storia dell'uomo sulla Terra. E però bisogna fare qualche premessa. Intanto, questa storia delle origini della vita umana sulla Terra, dovete sapere che è una disciplina molto recente, un argomento molto recente. Nell'ambito dei studi storici è forse la parte più recente, è un po'paradossale, no?

Noi abbiamo studiato di più prima la storia contemporanea della storia antichissima. Perché questo? Perché... Intanto la storia più antica è anche quella più difficile da studiare, nel senso che abbiamo meno fonti, meno documenti, anzi non abbiamo proprio documenti scritti in molti casi, abbiamo dei reperti che vanno studiati, inquadrati, servono anche capacità tecniche per datarli, per vedere a che epoca risalgono, per interpretarli eccetera. E quindi chiaramente anche tecnicamente solo in epoca recente ci si è potuto occupare di certi reperti, di certi ritrovamenti.

Ma poi bisogna anche dire che fino al 700-800 la storia è stata molto più difficile da studiare. storia dell'origine del pianeta Terra e dell'origine della vita umana non interessava quasi a nessuno perché si riteneva che la Bibbia avesse già chiarito tutto quello che c'era da capire, almeno nell'ambito del mondo cristiano, che era comunque il mondo che interessa a noi perché è quello di cui noi facciamo parte. In quell'ambito fino, diciamo davvero, al 1700, si riteneva che l'origine del pianeta Terra e l'origine della vita umana su questo pianeta Terra fossero già descritti in maniera sufficientemente affidabile dalla Bibbia, dalla Genesi, secondo cui Dio ha creato il pianeta, ha creato il cielo e le stelle e ha creato anche l'uomo durante questa creazione prima di riposarsi. E quindi l'uomo, secondo questa visione, è nato ed è comparso sulla Terra così com'è oggi.

Adamo ed Eva, i progenitori dell'umanità, erano uomini e donne a tutti gli effetti, non diversi da come siamo noi oggi. Questa visione che si fondava sulla credenza religiosa ovviamente, ma non era l'unica, abbiamo visto come in filosofia queste credenze religiose anche in ambito astronomico eccetera abbiano resistito saldamente fino proprio al 600, però nel 700 si inizia a dire beh, intanto la Bibbia ci ha raccontato una cosa non del tutto vera riguardo ai pianeti, perché i pianeti in realtà, secondo le teorie copernicane, newtoniane, non stanno come stanno sulla sulla bibbia eccetera ma poi chi lo sa se è proprio vero quello che c'è scritto nella genesi potrebbe anche darsi avanza qualcuno timidamente questa ipotesi che la genesi sia un racconto metaforico che non rappresenti la vera e sequenza di creazione delle cose e questo sospetto inizia ad allinearsi nella mente di alcuni studiosi proprio tra 700 e 800 man mano che si fanno nuove esplorazioni del pianeta il pianeta Inizia ad essere ormai esplorato quasi in toto, scoperta dell'America lo sapete, 1492 con Cristoforo Colombo e poi ovviamente nei decenni successivi l'esplorazione del continente, poi arriva la scoperta dell'Oceania, in generale la scoperta o comunque la conoscenza più approfondita del continente africano, i grandi viaggi del 600, insomma si inizia ad esplorare un po'tutto il mondo, si scoprono anche archipelaghi, isole più remote o zone più diverse e si nota che ad esempio ci sono delle specie che sembrano molto simili tra loro, quasi uguali, ma con lievi differenze l'une dalle altre. E qualcuno inizia a sospettare che queste specie si siano in un certo senso differenziate da antenati comuni. Cioè, forse, forse, e si vede con le testugini, con certi uccelli, eccetera, può darsi che questi uccelli che oggi noi vediamo nel cielo derivino, sono diversi tra loro ma simili, derivino da un uccello primordiale comune da cui poi si sono in qualche modo differenziati lungo il tempo e quindi si inizia a diffondere sottovoce l'idea che forse le specie non siano immutabili, fisse come si è sempre pensato, che il pianeta Terra non sia stato creato così come oggi da Dio, quindi con i pappagalli, con i cani, i gatti, gli uomini così come sono oggi, ma che forse queste specie siano cambiate lungo il tempo e se questo riguarda ovviamente i pappagalli e i testugini potrebbe riguardare qualsiasi specie. anche la specie umana.

Questa idea, ripeto, timidamente si fa avanti, poi ci sono varie ipotesi che adesso non stiamo ad approfondire, le studierete forse in biologia, fino a che appunto a metà dell'Ottocento, in particolare nel 1859, il famoso biologo Charles Darwin, di cui abbiamo parlato in filosofia, vi metto il link in descrizione, pubblica un libro che si chiama L'origine delle specie, in cui propone una nuova teoria per spiegare questo sospetto, per dare sostanza a questo sospetto. avanzando l'ipotesi di una evoluzione delle specie un'evoluzione che porta alla sopravvivenza del più adatto e quindi delle mutazioni che meglio si adattano all'ambiente circostante come sapete come vi rimando al link sotto ma per farla breve per darvi giusto una programma in calatore darvi nella seguente nel corso dei millenni dei milioni di anni Le specie che sono presenti sulla faccia della Terra, che siano specie animali ma anche specie vegetali, non cambia molto, possono presentare delle mutazioni, mutazioni spontanee, casuali. Ancora oggi sorgono delle mutazioni di tanto in tanto. Queste mutazioni vengono normalmente riassorbite, cioè sono mutazioni che non danno origine di solito a una nuova specie, ma può capitare che alcune di queste mutazioni, per motivi puramente di casualità, risultino più adatta all'ambiente o per via di un mutamento ambientale erutta un vulcano, non ci sono più certi alimenti, mille motivi o per circostanze fortuite questa specie si rivela più adatta dell'altra a sopravvivere in quel dato ambiente questo fa sì che nel corso di migliaia e migliaia e migliaia di anni la specie derivata mutata si riproduca con maggior frequenza e la specie non mutata che è però meno adatta alla sopravvivenza si riduca di numero, si faccia più faticare a prodursi o sopravvivere, fino a che la specie mutata soppianta la specie di partenza. E quindi la specie di fatto si evolve, diventando un po'diversa da prima.

Se poi, come poteva accadere, questa specie si diffonde su due territori che poi non hanno più contatto tra di loro, si separano, eccetera, può darsi anche che si arrivi nel corso dei millenni a evoluzioni diversificate, quindi a due specie che si evolvono in maniera diversa partendo da un ceppo. poco comunque originario e comune. Secondo queste teorie ovviamente anche l'uomo però si sarebbe evoluto lungo i millenni, i milioni di anni e non sarebbe così come è, non sarebbe sempre stato così come è oggi.

Quest'ipotesi viene inizialmente duramente Attaccato ovviamente perché, contrario alla tesi della Bibbia, Dio ha fatto Adam e Eva a sua immagine e somiglianza, non è che li ha fatti mezzi e scimmie. Darwin invece ipotizza che l'uomo derivi dalle scimmie tramite una serie di evoluzioni successive. Questa teoria di Darwin inizia appunto in una teoria con qualche osservazione, qualche dato a supporto, ma ancora tutto sommato abbastanza poco, nel corso di questo secolo e mezzo, quasi due secoli, che ci separano dalla pubblicazione Del libro di Darwin ha avuto però notevoli confermi perché si sono fatti scavi, si sono trovati molti reperti, moltissimi esempi, moltissimi fossili, sia dell'evoluzione delle piante, sia dell'evoluzione degli animali, sia anche dell'evoluzione dell'uomo.

Perché si sono trovati nel corso di tutte le ricerche paleontologiche, della paleontologia, tracce di diversi ominidi che si sono... soppiantate anche ma che hanno abitato sulla faccia della Terra lungo milioni di anni fino ad arrivare a noi. Quindi noi siamo solo l'ultimo step di un percorso piuttosto lungo.

E allora facciamola velocemente la storia di questi ominidi per vedere la successione degli eventi. Intanto devo dirvi qualche cifra per darvi un'idea delle questioni. Oggi la scienza ritiene che il nostro pianeta Terra abbia circa 4 miliardi e mezzo di anni, cioè esista da 4,5 miliardi di anni che è... Tanto non è tantissimo rispetto all'universo perché l'universo è ancora più anziano, però 4,5 miliardi di anni, attenzione, miliardi, vi invito a, non è sempre facile parlando di grandi numeri, ma vi invito a pensare a cosa voglio dire.

Noi, la nostra età, noi viviamo 80-100 anni, noi abbiamo memoria storicamente di cosa? 2000 anni dalla nascita di Cristo? 2100?

20 volte 2000. Potremmo andare indietro, certo, ma in fondo le grandi civiltà greche, eccetera, 400-500 anni prima di Cristo, 600-700, questa unità di misura, eh? Andiamo all'età di Omero, 1000 anni prima di Cristo, ok, siamo sempre nell'ambito di 2000-3000 anni, ma io sto parlando non di 1000 anni, neanche di un milione di anni, che sarebbe 100 volte tanto, 1000 volte tanto, scusate, 1000 volte tanto, ma di 4,5 miliardi di anni, quindi capite? che la nostra civiltà, che possiamo datare 2-3 mila anni, è piccolissima cosa rispetto alla storia del pianeta Terra, non solo. La Terra a 4,5 miliardi di anni si pensa, si ipotizza in base agli studi, eccetera, ma la presenza di specie umane o proto-umane, di umaniti diciamo, sulla fase della Terra è ancora più recente.

Non risale certo a 4,5 miliardi di anni fa, ma si stima che possa risalire a 3 o 4 miliardi di anni. milioni di anni fa, la Terra ha 4 miliardi e mezzo di anni, gli ominidi 4 milioni, quindi tanto rispetto alla nostra civiltà, perché noi abbiamo parlato di 2-3 mila anni, qua stiamo parlando di 4 non mila, ma milioni di anni, però 3-4 milioni di anni fa. I primi ominidi che si ritiene abbiano solcato, si ritiene perché in base a quello che abbiamo scoperto, magari c'è ancora tanta altra roba da scoprire, ma quello che abbiamo scoperto fino ad ora ci dicono che i primi ominidi a solcare Le lande della Terra furono gli cosiddetti australopitechi, che erano praticamente, potremmo dire quasi delle scimmie volute, che avevano imparato rispetto alle scimmie antropomorfe a camminare sostanzialmente per lunghi tratti su due piedi e quindi a potersi alzare senza bisogno del supporto delle mani. Questi australopitechi si ritiene abbiano avuto come prima zona di sviluppo e di comparsa la Grande Rift Valley, che è una zona dell'Africa. Tutte le prime civiltà o quasi tutti i primi gruppi di ominidi e di omo, come vedremo, hanno origine in Africa, tant'è vero che l'Africa è considerata giustamente la culla dell'umanità.

L'Africa orientale, in particolare questa valle, vi mostro anche una cartina. Questi australopitechi erano in grado quindi di camminare in postura sostanzialmente quasi eretta, ma soprattutto alzandosi da terra senza dover usare le mani come supporto, potevano fare due cose importantissime. Uno... vedere. Nella savana dell'epoca riuscire ad alzarsi e vedere un po'più distante era fondamentale per salvarsi ovviamente, perché i predatori, perché gli animali, perché le bestie potevano arrivare appunto quatti quatti in basso.

Stare abbassati al livello del terreno era problematico, alzarci permetteva di avere una visuale più ampia ed era fondamentale per sopravvivere. Prima cosa. Seconda cosa, la capacità di stare per molto tempo in piedi liberava le mani e permetteva l'utilizzo delle mani per altri scopi. Le scimmie invece possono usare anche le varie per altri scopi in certi casi ma pochi scopi non possono usarle troppo. a lungo perché per muoversi hanno bisogno delle mani.

Questi primi australopitechi, la capacità di muoversi senza utilizzare le mani permetteva di poter usare le mani per altre cose e quindi ad esempio per scopi di difesa e quindi ad esempio per iniziare a lavorare degli oggetti. Sono ancora cose molto molto spartane ma una volta si assiste quindi a un'evoluzione. Quindi australopitechi 3-4 milioni di anni fa, i primi casi di hominidi.

Passano diciamo pure due milioni di anni, si arriva a circa due milioni di anni fa, non è poco, non sto parlando di mille anni, duemila anni, due milioni di anni, circa due milioni di anni fa e compaiono altre specie, sempre ominidi, però si può già usare un appellativo nuovo, si parla di Homo habilis, usando una terminologia latina, habilis vuol dire abile perché ci sono resti fossili che documentano che questo tipo di Homo, pur essendo ancora piuttosto vicino agli australopitechi, piuttosto vicino alle scimmie, sapeva usare le mani con una certa abilità. E poi c'è sempre più nel stesso periodo l'homo ergaster. Ergaster vuol dire lavoratore, perché l'uomo inizia obiettivamente a lavorare, a usare le mani in maniera più forte. L'homo ergaster è il primo ominide completamente bipere, sostanzialmente che non ha più bisogno, mentre gli australopitechi potevano camminare in postura eretta, ma ogni tanto le mani le usavano.

per darsi supporto, l'armour gaster non ha più bisogno e poi soprattutto l'armour gaster è documentato che sapeva usare dei primi ciotoli piuttosto rudimentali che però venivano usati come strumenti sia per tagliare, per spezzare come leve in un certo senso, per tagliare pelli, per tagliare ossa, per tagliare oggetti. Pelli che permettevano poi anche di creare qualcosa con cui coprirsi e proteggersi. Ossa perché... pare che riuscissero a spezzare le ossa degli animali morti per succhiarne il midollo. Quindi le mani iniziano ad essere utilizzate, iniziano a portare miglioramenti eccetera.

Tenete conto che l'Homer Gaster è rinvenuto in Africa, però viene rinvenuto anche al di fuori dell'Africa, segno che l'Africa è sicuramente il terreno d'origine di queste prime specie, ma poi iniziano anche a spostarsi altrove, iniziano a popolare un po'alla volta anche altri continenti. Questo siamo a 2 milioni di anni fa circa, circa 1,8 milioni di anni fa, quindi tutto sommato poco dopo rispetto a queste aree così ampie, però molto tempo fa rispetto a noi, compaiono altre specie che sono quelle dell'Homo erectus e dell'Homo antecessor. L'antecessor compare ad esempio anche in Europa, ci sono ritrovamenti ad esempio in Spagna e in Asia, segno che queste specie iniziano a ampliarsi di numero e a spostarsi anche in cerca ovviamente di condizioni favorevoli. L'ultima specie, prima di quella che interessa a noi, compare circa 780 mila anni fa, quindi siamo meno di un milione di anni fa, anche se molto rispetto alle nostre epoche attuali. Questo uomo si chiama Uomo Heidelbergensis, che deriva da Heidelberg, il luogo in cui è stato trovato la prima volta, e questo uomo si trova sia in Africa, sia in Cina, sono stati trovati reperti, sia in Europa.

Tra l'altro si chiama Homo heidelbergensis perché Heidelberg è in Europa, in Germania, quindi lì è stato ritrovato un esemplare importante. Questa specie era particolarmente abile rispetto alle precedenti perché sapeva lavorare la pietra scheggiandola su due lati, cosa che era importante perché una pietra scheggiata su due lati la rendeva particolarmente appuntita e particolarmente pericolosa e utile per strumentazioni, per anche cazze, eccetera. E poi sapeva governare il fuoco.

Cosa che è importante per l'alimentazione, per il riscaldamento, sono i primi casi di governo nel fuoco, gestione del fuoco, che porta anche un'evoluzione successiva e pare avesse anche la capacità di costruire prime capanne e protovillaggi. Segno che si sta andando verso una serie di specie di evoluzioni diverse che vanno verso una maggior socialità, che vanno verso una capacità di creare gruppi. e di lavorare anche insieme. Ma da questo punto di vista gli step successivi, quelli più importanti, quelli che poi sono passati anche maggiormente nella storia, sono da un lato l'uomo di Neandertal e dall'altro l'uomo sapiens. Queste due specie sono diverse tra loro ma convissero per un certo periodo nel mondo in parallelo.

Mentre tutte le specie che vi ho citato prima, un po'alla volta si stinsero, queste due specie sembrarono dividersi il mondo fino a che l'uomo sapiens non prevalse, l'uomo di Neandertal. non venne spazzato via e cancellato dalla storia. L'uomo sapiens si ritiene si sia originato circa 200.000 anni fa, sempre in Africa, in Africa orientale e meridionale, e si è rimasto in Africa circa fino a 100.000 anni fa. si è iniziato a spostare anche altrove e quindi diffondere sul pianeta. L'uomo di Neandertal si ritiene invece sia originato più o meno nel stesso periodo 250.000 anni fa e sia rimasto sulla Terra fino a circa 30.000 anni fa, quindi tenete conto che da 200.000 fino al 30.000 le due specie vivevano, non proprio spalla a spalla ovviamente, ma sulla Terra entrambe.

Si assomigliavano abbastanza, diciamo che l'uomo lineare era generalmente un po'più tozzo, un po'più robusto, l'uomo sapiens per quanto ne sappiamo un po'più slanciato, tenendo conto che noi siamo uomo sapiens, quindi noi siamo derivati dall'uomo sapiens che alla fine è la specie che si è evoluta. Le dimensioni del cervello erano simili, tra di loro è simile anche alla nostra, mentre le prime specie di umini di cui abbiamo parlato avevano un cervello ancora tutto sommato piccolo. quindi anche con meno potenzialità, la specie dell'Homo sapiens, chiamata non a caso Homo sapiens, ha un cervello paragonabile tutto sommato a quello dell'uomo attuale e quindi potenzialmente dominante sulla faccia della Terra.

In più l'Homo sapiens aveva oltre un cervello, ma anche l'Homo linandet aveva un cervello simile al nostro, aveva anche una dentatura più piccola all'Homo sapiens, cosa che... dimostra, secondo gli studiosi, anche un'alimentazione più variegata, non aveva più bisogno di denti, di molari molto grandi per addentrare la carne che era l'alimento principale delle prime specie di minidi, ma poteva variegare il proprio consumo anche grazie all'uso del fuoco che permetteva di cucinare, di cuocere e quindi di mangiare una carne anche più morbida ovviamente. e poi soprattutto aveva anche un crano irrotondato eccetera e una certa abilità manuale. L'Homo Sapiens si distinse subito per la capacità di creare non solo la pietra scheggiata da due lati ma anche una serie di attrezzi e strumenti molto più pericolosi ed efficaci come punte ruole, come lame, cose di questo genere.

Diciamo che l'Homo Sapiens non solo aveva le capacità ma sapeva anche utilizzarle. La più grande differenza infatti tra Homo sapiens e Homo reneander non è tanto nelle dimensioni del cervello ma nella conformazione del cervello perché gli studi sembrano dimostrare che nonostante l'ampiezza, i centimetri cubi del cervello fossero simili, l'Homo sapiens aveva più sviluppata l'area del linguaggio, l'Homo reneander aveva più sviluppata l'area visiva e meno l'area del linguaggio, poi anche differenze sulle corde vocali eccetera. Questo ha fatto ipotizzare, ci sono vari elementi a supporto.

che l'uomo sapiens abbia imparato a comunicare prima a lavorare un linguaggio più elaborato e più strutturato e più efficace dell'uomo di Neanderthal che invece non aveva un gran linguaggio e quindi questo abbia favorito nell'uomo sapiens la creazione di comunità, ovviamente il linguaggio se ci pensate è fondamentale oltre vabbè anche il fuoco e le capacità tecniche di lavorazione della pietra e degli strumenti ma il linguaggio è fondamentale perché se tu elabori un linguaggio inizi intanto a creare una cultura Inizia a creare una unione perché puoi parlare con gli altri, puoi legarli a te, ma puoi anche lavorare, che sono strategie di attacco, quando si va a caccia ci si può coordinare molto molto meglio, si può collaborare molto molto meglio, sia nella caccia, sia nella difesa, sia nella creazione di comunità. Non solo, creare anche una cultura vuol dire anche tramandare quello che si è imparato ai propri discendenti. Se c'è un linguaggio io posso raccontare ai miei figli come si va a caccia, posso spiegarglielo. Posso raccontare ai miei figli come abbiamo fatto guerra all'altra comunità, come siamo sopravvissuti, che tecniche abbiamo usato e i miei figli accumulando la sapienza che la mia generazione ha prerisposto e passandola poi aumentata ulteriormente alla generazione successiva si crea una serie di generazioni, un aumento della conoscenza, capite no?

Mentre se tu non hai un linguaggio non puoi raccontargli niente. Per quanto tu possa capire, magari sfruttare e trovare delle tecniche, queste tecniche muoiono con chi le ha viste. Tu non puoi trasmetterle a chi non le ha sperite, viste, eccetera.

Non puoi raccontare come è andata quella guerra, come vi siete difesi, o puoi farlo con grandi difficoltà. Con un linguaggio è molto più facile. Questo, alla lunga, insieme alle altre caratteristiche, ma proprio quella del linguaggio è probabilmente la più importante. ha permesso all'uomo sapiens di svilupparsi in maniera più forte rispetto all'uomo di Neandertal.

L'uomo di Neandertal, per quel che ne sappiamo, non era affatto una specie così arretrata come a volte ci viene ripinta. Quando pensiamo all'uomo di Neandertal pensiamo al cavernicolo, un uomo stupido, inferiore. In realtà, ripeto, dal punto di vista cognitivo, le due specie erano paragonabili.

C'era questa differenza di capacità che ha fatto la differenza. Raoul Neandertal, da quel che ne sappiamo, si peneva cura dei malati, si peneva cura dei vecchi, seppelliva i morti, e lì tutto sommato con una certa reverenza, segno che c'era anche... Qui una tendenza alla socialità, anche a un ambiente culturalmente evoluto da un certo punto di vista, ma l'incapacità di trasmettere quello che si era capito, quello che si era esperito, fa la differenza, fa la differenza e porta un po'alla volta, appunto attorno al 30.000 a.C., al 30.000 anni fa, scusate, che però più o meno il 30.000 a.C.

non cambia molto, alla scomparsa dell'uomo di Neandertal e alla... al trionfo dell'unica ormai specie esistente sulla faccia della Terra, l'Homo Sapiens. L'Homo Sapiens d'altrone, vi ho detto, era più aggressivo, aveva alcune capacità che lo rendevano più forte e, ripeto, importante anche, oltre al linguaggio, il fuoco.

Il linguaggio permette di trasmettere la conoscenza, il fuoco permette anche di creare comunità, perché un fuoco permette di cucinare, permette di riscaldare gli ambienti, permette di creare anche situazioni sociali davanti a un fuoco. Il fuoco era davvero un elemento che cambiava la vita, ovviamente il suo setup di mordiali era fondamentale e questo diventa uno strumento importante anche per stabilizzare in parte questi uomini che grazie al fuoco possono cambiare il loro stile di vita, possono anche creare dei villaggi e quindi dei gruppi. Bisogna dire che il fuoco era particolarmente importante anche perché scaldarsi era fondamentale anche in epoche. che non hanno sempre poi così calde, voi avrete sentito parlare mille volte delle ere glaciali.

In realtà nella preistoria si alternavano, i studi hanno dimostrato l'alternarsi di ere di glaciazione e periodi chiamati interglaciali, meno freddi. Ce ne sono stati vari nel corso della storia, però ecco, l'Homo sapiens si è diffuso proprio durante, su tutta la faccia della Terra, durante l'ultima glaciazione. L'ultima era glaciale viene datata.

con molti approssimazioni, però veniva trattata all'incirca tra 110.000 anni fa e 12.000 anni fa. E in questa fase fu la fase appunto in cui si arrivò all'estinzione dell'uomo di Neandertal e al trionfo dell'uomo sapiens che si diffuso. Quindi alla fine di questa ultima era glaciale circa 12.000 anni fa, l'uomo sapiens era l'ultima specie rimasta sulla Terra ed era quella che mirava in fondo a dominarla. E in effetti questo sarebbe accaduto perché poi... Siamo arrivati fino ai giorni nostri.

Finora abbiamo parlato di preistoria, però per chiudere il video di oggi, che è puramente introduttivo, bisogna anche distinguere cos'è preistoria e cosa è storia, e soprattutto come gli studiosi tendono a dividere i due periodi, e soprattutto tendono a dividere la preistoria. Allora, voi sapete, ve l'avranno detto fin dall'elementare, che la preistoria in genere è l'età che viene così chiamata perché è quella che precede l'invenzione della scrittura. Una volta si faceva un grandissimo conto su questa scrittura che era considerata quasi il punto di svolta dell'umanità.

C'era una pre-storia prima che l'uomo scrivesse e poi c'era una storia dopo che l'uomo ha cominciato a scrivere. Oggi si dà meno enfasi alla scrittura, certo la scrittura è importante, ha cambiato soprattutto per gli storici, è importante perché da quando abbiamo documenti scritti riusciamo a fare un lavoro più facile per lo storico se abbiamo delle fonti scritte e non solo fonti dalle rocce o dai fossili. Però non è più solo la scrittura a fare la differenza, grazie allo studio dei fossili, grazie al lavoro degli archeologi, dei paleontologi e di tutti questi specialisti si è fatta grande luce su alcune cose della preistoria. Tant'è vero che ormai è assodata anche una certa periodizzazione della preistoria che si basa soprattutto sugli strumenti usati dai primi uomini, dagli uomini di prima e dagli uomini veri e propri poi. per svilupparsi, per creare queste comunità.

In genere la preistoria viene dunque divisa in due grandi epoche, due grandi età. L'età della pietra da un lato e l'età dei metalli dall'altro e lì discrimina appunto l'introduzione dei metalli. L'età della pietra a sua volta si divide in tre grandi fasi e adesso magari vi mostro anche a schermo una tabella così che non vi disperdiate. La prima fase è il paleolitico, la seconda il mesolitico, la terza il neolitico.

Mentre l'età dei metalli a sua volta si divide in età del rame, età del bronzo ed età del ferro. Vi ho messo anche in questo schema qualche data, ma prendetele proprio con beneficio di inventario, sono per farsi un'idea, perché ogni libro che consultate vi dà qualche piccola differenza. Però il paleolitico all'incirca va dai 2 milioni di anni fa a circa 12 mila anni fa, quando appunto finisce l'ultima fase glaciale. Il mesolitico, una fase di passaggio tra 12 mila e 10 mila anni fa, il neolitico dei 10 mila circa.

5.500 anni fa. Si passa all'età dei metalli con il rame dai 5.000 ai 3.000 anni avanti Cristo. Attenzione qui c'è uno scarto, poi in realtà diciamola che il rame neolito...

convivono in certe fasi cioè in certe zone perché in certe zone siamo già nell'età del ramio in certe zone siamo ancora nel neolitico poi c'è l'età del bronzo da circa 3000 avanti cristo a 1100 avanti cristo poi l'età del ferro che è dal 1100 in poi a stavolta in particolare il paleolitico viene diviso in tre sottofasi il paleolitico inferiore con l'homo habilis e l'homo erectus di cui abbiamo parlato prima il paleolitico medio quando compaiono neandertal e sapiens e convivono e poi il paleolitico superiore quando incontrano Dopo il 30.000 a.C., 30.000 anni fa, il sapiens domina perché l'uomo di Neandertal è scomparso. Il paleolitico all'epoca viene chiamato anche della pietra scheggiata perché è caratterizzata appunto dall'uso di questa pietra ancora poco lavorata ma già scheggiata grazie alle prime tecniche. Il mesolitico è una fase di transizione in cui si creano tecniche nuove ma il neolitico all'epoca. della pietra levigata come viene chiamata a volte perché si inizia a lavorare bene la pietra e questo implica soprattutto lo sviluppo dell'allevamento e dell'agricoltura e quindi un tipo di alimentazione per l'uomo che non è più quella di vita, che non è più quella del raccoglitore, del cacciatore e basta, ma inizia ad essere istanziale, in parte istanziale con l'agricoltura e con l'allevamento e si inizia a lavorare la terra. Poi ovviamente le tarne in metalli, prima il rame...

poi il bronzo, poi durante l'età del bronzo sono anche le prime iniziali forme di scrittura in alcune società, e infine l'età del ferro, che è già storia sostanzialmente, perché siamo già al 1100 a.C., e abbiamo già le prime civiltà e ne parleremo. Questo per darvi una panoramica il più possibile completa della situazione, magari questo schema se dovete studiare, se dovete memorizzare, ricopiatevelo, fermate con la ferma immagine del video e tiratevelo giù, Ne riparleremo perché nel prossimo video approfondiremo queste fasi, vedremo meglio cosa succede, perché poi il neolitico è così importante e così via. Però intanto mi interessava farvi capire come la specie umana sia l'ultimo passaggio di una serie di progressi, di percorsi, di strade evolutive che a volte hanno portato da qualche parte, a volte si sono estinte. di percorsi anche complessi legati a come l'uomo si relaziona col mondo, come inizia a lavorare, come inizia a gestire la realtà che lo circonda e che in fondo la storia dell'umanità è molto lunga rispetto a quella che siamo abituati a pensare però molto corta rispetto alla storia del pianeta Terra, alla storia dell'universo.

Insomma noi siamo da poco su questo pianeta ed è da pochissimo che siamo capaci di scrivere, comunicare, creare civiltà. Insomma... noi siamo portati sempre a esagerare il nostro ruolo, il nostro contributo a crederci padroni dell'universo in realtà siamo gli ultimi arrivati siamo davvero l'ultima virgola di una storia che è enorme una virgola importante perché abbiamo cambiato la faccia della terra sicuramente nel bene e nel male, però una virgola a livello storico a livello di periodizzazione e nella prossima puntata approfondiremo come abbiamo iniziato a modificare questa faccia della terra con tutte le difficoltà del caso ecco questo primo video di storia dell'umanità finisce qui è interruttivo, serve un po'a darvi una panoramica ma presto torneremo ad approfondire poi passeremo alla storia, iniziamo a vedere le prime civiltà le prime aggregazioni, i primi grandi imperi insomma c'è tanto da dire ma per oggi basta vi ricordo come sempre che in descrizione trovate i titoli che sono comparsi qui per dividere il video in capitoli se volete recuperare qualche parte trovate anche le playlist principali trovate anche i link ai social network e alla newsletter gratuita settimanale che consiglio chiaramente è gratis e poi sempre in iscrizione trovate infine i modi per sostenere questo progetto questo progetto è possibile grazie all'aiuto e sostegno di tanti piccoli sostenitori se volete andare a far parte di questo gruppo se vi piace quello che faccio se lo trovate utile trovate tutte le informazioni in descrizione tra le tante cose consiglio particolare l'abbonamento al canale youtube che in cambio di pochi euro al mese davvero potete scegliere voi la taglia pochi o anche tanti se volete non ci offendiamo potete anche avere in cambio alcuni vantaggi esclusivi tra cui dispense di filosofia video riservati talmente dirette esclusive canale telegram dedicato possibilità di chiedere talmente sondaggi video particolari insomma varie cose, dateci un'occhiata, c'è tutto spiegato in descrizione. Ora è tutto, ci vediamo presto per altri video di storia, pre-storia anche, e poi più tradizionali anche di filosofia educazione civica e tutto il resto. Ciao!