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Chiacchierata con Antonio Cassano

E io, siccome vengo dalla strada, e mia madre mi ha sempre detto Antonio, noi veniamo dai marciapiedi, dalla merda, ma non ci torniamo più. E io l'ho imparato questa roba qua, perché io so cosa significa star giù lì. E lì non ci torno più.

Bella raga, nuovo appuntamento, nuovo passa dal basement, ci siamo, questo vuol dire che sta per iniziare una nuova super chiacchierata, ciao a tutti, intanto io sono Gianluca Gazzoli, se ancora non l'avete fatto, iscrivetevi a questo canale se ci state ascoltando, guardando in quel di YouTube, se ci state ascoltando invece in qualsiasi altra o su qualsiasi altra piattaforma, grandi, continuate a farlo, ci fa molto piacere, siamo sempre di più, ci guardate in TV, in treni, in aero, meglio ho visto dappertutto i vostri tag, questa è una cosa bellissima. attenzione a dove vi trovate in questo momento a sentire questa puntata perché non so quali saranno quali potranno essere le vostre reazioni perché attenzione sta succedendo Antonio Cassano è passato dal basement ciao Gianluca ciao Antonio grazie mille per essere qui davvero il piacere è solo mio l'unica cosa speriamo che oggi non ci arrestano anticipiamo il problema sono dimenticato di salutare tutti quelli che ci ascoltano dalle caserme è un pubblico che ci ascolta e qua li parliamo e a cui raccontiamo storie in realtà questo è un caso in cui prima di questa puntata in realtà abbiamo già fatto una mezz'ora abbondante di puntata all'ingresso perché la vostra energia perché siete arrivati e la vostra energia si è sentita subito all'ingresso abbiamo parlato di un po'di sport che tu ami tanto io lo amo ma non sono tanto competente, parlavamo del più forte giocatore della storia MJ, Michael Jordan tu e Lele siete competente Filo Lebroniani Abbiamo comunque riconosciuto Lo status di divinità Stavamo parlando tra i giocatori Anche se oggi tu mi dici Antonio scegli un giocatore nella storia Del basket NBA Stephen Curry Curry ha rivoluzionato Il campo da basket Tu lo saprai meglio di me Perché prima si tirava difficilmente Da tre punti, adesso lui tira da casa sua Fa il riscaldamento da vicino allo spogliatoio Nel riscaldamento tira la palla dentro il canestro e poi in campo tutti hanno iniziato a fare come lui a tirare sempre da più lontano l'unico che un pochettino lo imita è Lillard un po'che gli altri fanno fatica ma la cosa incredibile è che lui gioca spesso senza palla in mano lui si va a liberare con l'orso ballerino Draymond Green che gira a destra e a sinistra lui è spettacolare sempre va a cercare qualcuno che lo blocca poi ovviamente c'è la seconda bocca di fuoco se non marchi lui se marchi lui c'è Thompson che la butta dentro c'è chi dice che ovviamente l'ha anche rovinato il gioco con questa cosa del tirare da tre punti secondo me no l'ha rivoluzionato perché è un qualcosa di unico adesso prima andavi a fare a sportellate ai tempi dei Detroit Pistons mi ricordo i Bad Boys ti menavi, ti spaccavi la testa adesso è più qualità comunque sei molto più sul pezzo di quel che pensassi sull'argomento anche prima hai tirato fuori delle chicche che anche chi è molto appassionato magari sa però non è così scontato a me piace tanto ma da sempre sei stato appassionato anche di altri sport sì assolutamente, mi piace tanto anche guardare delle storie seguo tanto gli sport che mi appassionano per esempio non capisco niente di golf zero ciclismo poca roba baseball ancora zero vado Però a me piace, che ne so, tennis. Io avevo il dubbio se chiamare il mio figlio piccolo Lionel o Roger. Ho scelto Roger per via di Federer. Ho scelto Lionel che per me, per te se Jordan è una divinità, per me va oltre la divinità.

Però lì come hai fatto a convincere tua moglie? Perché ti spiego, a un certo punto succede, chi è diventato papà o chi è papà la sa questa cosa, che devi andare, magari la moglie in quel momento, o comunque la compagna, la madre, ecco, è ancora lì che ha appena partorito e tu padre hai... il compito di andare a firmare questo foglio all'anagrafe con il nome, quindi hai tu il potere in quel momento di scegliere gli errori, io ho detto cavolo se adesso scrivessi Lebron nessuno potrà dirmi, solo che Lebron Gazzoli per mia figlia, forse poi alla fine abbiamo detto teniamo Rachele, tu invece l'hai dovuta convincere tua moglie per chiamarlo Laini. C'è poco da convincere, lei era lucida anche durante il parto, a casa mia come dico sempre ai miei amici, a Lele in particolare, a casa mia io conto come due a coppe e brisco la bastona, io conto zero. arrivato a un certo punto mi dice eh no mi piace Samuel, Samuel, Samuel, dico vabbè perché io volevo Lionel, arriva a un certo punto e lei mi dice ok vai, mentre ero uscito fuori, mi dice ho deciso dai vai a mettere Lionel.

Ero l'uomo più felice del mondo, però con un problema. Siccome quando poi nascono i bimbi, lo saprai che anche te hai avuto una bambina, io cosa ho fatto? Ho detto ai dottori, io vengo su con voi, ancora me lo cambiate. Io voglio guardarlo, mio figlio.

Ho firmato Lionel, ero l'uomo più felice del mondo. Ho avvisato il mondo intero. E poi è venuto a saperlo anche lui direttamente.

Per me Lionel è un qualcosa... è sulla mia pelle. Io mi sono buttato con due gradi nella mia piscina quando ha vinto il mondiale.

Stavo morendo. Ho visto, ho visto. Stavo morendo, però ne valsa la penna. E lì, scusami, qual è stata la sua reazione? Come ha fatto a sapere che hai chiamato tuo figlio Laione?

Gli l'ha riferito qualcuno? Esatto, ha chiamato tramite Zanetti. Ah, ok.

Pupi. Sì, sì, sì. Perché?

Ma gli ha fatto piacere, perché lui è molto discreto. Io poi, quando lo vedo spesso, ci abbracciamo, io lo ricordo sempre. Abbiamo un rapporto stupendo. Per me, sì, dare il nome di Lionel, però anche se non gli davo il nome di Lionel, lui rappresenta per me come calciatore un qualcosa di magico, speciale, inarrivabile, ma non per me, per il mondo del calcio, perché lui ha sdoganato un qualcosa che sta solo lui, vive solo lui in quel pianeta lì. come Jordan nel basket.

Lui è così nel calcio, è andato oltre tutto e tutti. È inarrivabile. Ma infatti poi su questo ci torniamo, perché questa tua passione sfegatata ti ha portato anche a discutere, a fare grandi discussioni su questo tema, perché poi quel dibattito sempre...

in ogni sport tra chi è il più grande di tutti i tempi è sempre quello che accende. Messi, Maradona, Jordan. Lo puoi fare cento volte, tutte e cento volte tutte le persone dovranno dire la sua. Intanto profitto ringrazio tua moglie che ti ha consigliato di venire qui.

Oltre che mi ha consigliato mi ha dato ordine di andare perché io da Genova e dintorni non mi muovo. E lei che ha detto Gianluca Gazzola è il numero uno, il suo lavoro lo fa benissimo eccetera. Grande, grazie, la ringrazio molto.

Com'è adesso in questo momento la tua giornata? giornata la giornata la mia giornata i nove mesi io mi sveglio alle 7 della mattina che accompagno bimbi a scuola poi 8 un quarto faccio colazione dalle nove e mezza 10 così faccio 2 barra 3 ore di padel al giorno partite di un certo tipo e poi faccio partite indegne con dei miei amici che sono veramente i pipponi poi pranzo fare i nomi che sono i pipponi si conoscono Sì, Ottavio, Carruba, Barabino, Peghini, fanno schifo. Ok, giusto diglielo. No, no, glielo diciamo in faccia, anche se mi denunciano li vado a prendere a casa loro. Fanno schifo.

E quelli forti chi sono però, quando devi competere ad alto livello? Io ho fatto, dalla serie D sono arrivati in serie B. Perché tu l'hai preso seriamente questa cosa del padre?

Sì, però sono una pipa, ho paura a giocare. Io gioco con una sinistra che mi risolve i problemi. Il problema è che nel calcio io non pensavo, agivo perché avevo grande talento.

Nel padel sono un gattuso della situazione, che io lavoro, lavoro, lavoro, poi arrivo a un certo punto con l'acqua alla golo deve entrare golo di sinistra che mi deve aiutare a risolvere i problemi, altrimenti tutto il giorno muoio Sono un gattuso, però sono utile alla causa E nel giro, perché poi è diventato uno sport dove tanti ex sportivi, non solo ex calciatori hanno ritrovato una grande passione, secondo te perché? Ma perché noi... Quando finiamo di giocare a calcio non sappiamo da dove siamo girati, non sappiamo fare niente, questa è la realtà dei fatti. Tutti adesso dicono il padel, il padel è un divertimento per noi, ci divertiamo però devi fare qualcos'altro, devi fare qualcos'altro nel nostro mondo perché se giochiamo ci diamo un tono al padel, siamo dei pipponi, però se tu senti tutti gli ex calciatori sono tutti forti.

Tutti sentono? Zero, tutti, non sentirai mai uno che è scarso Beh perché lì c'è comunque sempre la competizione Ma competizione, se sei scarso sei scarso, di che discorso è fammi capire E invece io mi sono buttato, adesso sto prendendo un circolo bellissimo per sta roba qua E mi diverte, mi diverte sta roba qua, mi dà passione, mi dà impegno, faccio dei tornei, mi diverto però poi la mia più grande passione ti sei ripreso qualche rivincita nel padel con qualche ex calciatore tuo compagno per me il padel è un divertimento è un qualcosa di meraviglioso però poi vi prendete anche tanto in giro dopo sì perché tanti per esempio l'altro giorno ho fatto un torneo da Nicola Morusa a Tolcinasco dove io giocavo col numero uno italiano Cassetta e dall'altra parte c'era Totti e giocava con Coeio il numero uno al mondo il problema è che l'altro giocava da solo contro noi due e Totti esultava io gli dicevo cretino cosa esulti che sei una pipa e lui rideva mi prendeva in giro vabbè che devo fare ho accettato la sconfitta però ci divertiamo ma come mai al di là dei motivi legati diciamo alla tua famiglia come mai hai scelto di restare a Genova che cosa ti dà Genova che le altre città non ti danno o hai semplicemente scelto tua moglie e tu non hai detto niente? No, no, lei dipendesse da lei domani andrebbe via perché lei vivrebbe in altre città, che ne so, andrebbe a Parigi, andrebbe a Londra, andrebbe a Milano, andrebbe in altre città. Genova per me è bellissima come città, i genovesi sono pesanti, sono pesanti veramente perché è la città con più vecchi in Italia. E se tu fai qualcosa a Genova e te lo menano, e te lo menano.

L'unica cosa buona per me è che non mi rompono le scatole. Sono con la puzza sotto il naso, non ti danno importanza. Genova è bellissima sotto tutti i punti di vista.

adesso per fare tre campi da paddle due anni e mi rompono le scatole e questo non devi farlo, è quello su e quello giù motivo? non c'è motivo hanno tanto di quel grano che possono vivere per dieci generazioni però devono rompere i coglioni a me e però hanno beccato la persona giusta quindi rompono perché sei Cassano o sarebbe stato Prescindere? Cassano è un valore aggiunto che rompono i coglioni però altrimenti lo rompono lo stesso Il Genovese è Mugugna, Mugugna sempre, però io amo Genova e starò tutta la vita a Genova, a meno che i bimbi e il boss a casa decidano di...

Perché io sono a disposizione, sono un umile lavoratore della casa. Chiaro, chiaro. Ma prima hai citato alcuni giocatori NBA, nella storia dell'NBA chi è il tuo alter ego? insomma con quale giocatore nella storia c'è più analogia?

chi è il Cassano dell'NBA? ma guarda ai tempi anni 2000 quello che in campo si avvicinava per le follie è quello che tu hai disegnato qua Dennis Rodman era un folle in campo faceva delle robe allucinanti solo un folle come lui in campo al basket e io nel calcio si potevano fare oggi mi rivedo molto in Draymond Green grande personalità, grande qualità, litiga con tutto e a rischio squalifica e si fa squalificare, non gliene frega niente, quando parla dice il suo pensiero a grande personalità, a due huevos come si dice in Argentina. Lui è un caso molto particolare perché comunque ha un podcast, per chi non lo sapesse è un podcast anche molto seguito, dove parla un po'di tutto dell'NBA e non si fa problemi a dire nulla e ce l'ha mentre è ancora un giocatore ed è anche un giocatore ancora molto importante per la sua squadra.

appunto anche con tutte le cose che ci fa che fa intorno se i podcast fossero stati inventati quando ancora tu eri giocatore o comunque se in qualche modo ci fosse stata quella possibilità così come i social tu ti saresti fatto qualche problema nel dire le cose guarda Gianluca io ti dico la sincera verità io se devo parlare col presidente dell'America o con un ragazzo che fa il cameriere per me cambia poco io se devo dire il mio pensiero lo dico in un podcast lo dico direttamente alla persona non ho problemi io ho avuto degli allenatori, dei giocatori quando li vedo gli dico il mio pensiero non ho paura, siamo in democrazia io dico quello che penso, se tu sei scarso ti dico che sei una pippa quando ti rincontro, se mi vuoi salutare è bene altrimenti è un problema tuo perché altrimenti viviamo nella mediocrità e io non sono abituato a vivere nella mediocrità, io dico quello che mi pare non ti manco di rispetto poi ovviamente io dico sempre Lele Adani Grazie È un genio sotto questo punto di vista. Abbiamo lo stesso pensiero, solo che io dico sei una pippa, lei invece ti dice sì, puoi migliorare. Te l'articola meglio, te l'espone meglio. E lui è più bravo di me a parlare.

Però abbiamo lo stesso pensiero. Io dico sei una pippa, arrivo al dunque veloce. Io sono così, perché devo avere paura di dire qualcosa a qualcuno? Questa cosa ti ha portato...

C'è qualcosa per cui ci sei rimasto veramente male, di conseguenze che hanno avuto le tue parole? assolutamente no l'unica cosa della mia carriera calcistica l'errore che io tornando indietro non rifarei più è la mancanza di rispetto nei confronti del presidente Garrone alla Sampdoria dove lui per me era come se fosse veramente mio padre gli ho mancato di rispetto e dopo due minuti mi son pentito però ormai il disastro l'avevo fatto poi il resto ho litigato con allenatori con giocatori con presidenti con giornalisti mancando anche delle volte più volte rispetto però poi arriva un certo punto ti ho detto il mio pensiero io ho litigato con gente tipo Gagliani oggi quando lo vedo Gagliani io mi abbraccio perché ho detto il mio pensiero Anche in un modo forte Quando poi volevo andare all'Inter Abbiamo discusso, lui ha fatto il suo, io il mio Io però ho sbagliato Poi a distanza di tempo ci abbracciamo Eh dottore ti ricordi quando ti ho mancato Sì beh quando passa il tempo Esatto, però ho detto in quel momento là Quello che per me mi sembrava giusto Poi non è la verità È il mio pensiero E con Garrone subito quindi ti eri accorto di aver Dopo esattamente 20 minuti Gli ho mancato di rispetto Lui è sceso giù mi ricordo ancora l'immagine tremando, è andato via, ed era a casa sua Bogliasco, lui è andato via, dopo 20 minuti l'ho chiamato per tre volte, lui mi ha detto di sì, tranquillo Antonio non c'è problema, è andato a casa sua, l'ha detto ai figli, hanno preso la palla al balzo. questa è una cosa che non ho mai raccontato che ha avuto l'incontro con i figli che i figli non vedevano loro, hanno preso la palla al balzo perché loro... per spiegare anche un po'il contesto tu giocatore della Sampdoria molto importante anche il più importante e che cosa succede in quel momento praticamente è un post partita che tu fai mi ricordo che la settimana prima di Inter-Sampdoria lui mi cerca e mi dice la prossima settimana c'è la da ritirare della stagione precedente il miglior giocatore della stagione dico non mi vado ad andare non mi vado ad andare esattamente il martedì dopo dopo la partita con l'Inti io faccio una grande partita assisto a Guberti 1 a 1 e viene fuori che lui il martedì mi richiama per l'ennesima volta e mi dice Antonio devi venire in quella settimana c'era il mio caro amico Gigi D'Alessio che aveva il concerto al Carlo Felice E io prendo la palla al basso e dico io non vengo da nessuna parte perché non ho voglia di venire uno e due c'ho da andare a vedere il concerto di Gigi D'Alessio. Cioè tu dovevi andare a ritirare un premio, lui voleva che tu andassi a ritirare questo premio.

Esattamente, la rete d'argento, il miglior giocatore dell'anno precedente, quando siamo arrivati in Coppa dei Campioni quarti, io ho detto io non vengo. Avevo preso anche la palla al basso dicendo ho già un impegno vado a vedere il concerto del mio amico Gigi D'Alessio. Lui cosa ha fatto?

Viene il martedì e mi dice Antonio... Adesso allora ti impongo non più da padre e figlio, ti impongo da presidente, tu devi venire. Io mi ricordo che era seduto alla sedia, lui vicino alla porta, c'erano le sedie con la rotella. e io con la mano ho fatto così, l'ho spinto, questo non l'ho mai detto a nessuno, te lo dico a te perché mi sei simpatico, non devi ringraziare perché mi va di dirlo, l'ho spinto, lui ci è rimasto talmente male, io sono andato via e ho iniziato a insultarlo dicendo tantissime parolacce, ma solo che lui mi ha detto devi venire perché sono il presidente, mi è calato davanti agli occhi un velo nero e sono andato su tutte le furie. Da quel momento là alla Sampdoria per me era un capitolo chiuso perché lui era buono e caro, mi aveva anche perdonato però ho sbagliato ed è l'unica cosa che nel mondo del calcio...

E lì però è accontato tanto il fatto che lui poi sia andato a parlarne con i suoi figli. La sera quando lui ha fatto una cena con i suoi figli l'hanno visto un po'così, lui mi aveva perdonato il pomeriggio, il problema è che poi quando è andato a casa che l'ha raccontato i figli hanno preso la palla al balzo e il giorno dopo mi avevano già fatto la rescissione del contratto, siamo andati in causa. E la causa, ti racconto un altro particolare, che dovevo, l'avevo perso, di mezzo all'ingaggio. E lì non avevo problema, ho detto non è problema, io rimango alla Sandò, però c'era una clausa, un cavillo, dove io, se negli anni che mi rimanevo di contratto mancavo di rispetto a un magazziniere o al presidente, dovevo pagare la clausa recisor di 20 milioni. Io ci ho pensato, però ho detto...

Conoscendomi che sono un cretino, vuoi che io a cagare non mando uno? Eh sì, ho detto evitiamo se no faccio un bagno di sangue. Poi è venuto il Milan, sono andato al Milan.

Sarei rimasto con un altro carattere, con un'altra testa, dico ho fatto un errore, ci sta. Invece sapevo che... L'importanza di conoscere se stessi Assolutamente Ti ha salvato da una tragedia Da una tragedia Da un dramma Da un dramma Cazzo Ma eri lì perché i figli Non vedevano l'ora Secondo te di farti fuori Assolutamente Perché non aveva un rapporto Con i suoi figli Perché il presidente Antonio fai quello che vuoi Scegli scegli quello che vuoi, l'allenatore ti va bene, tu allena, mi faceva fare quello che volevo. I figli detestavano un pochettino questo rapporto mio col padre, che era un figlio aggiunto, e arrivato a un certo punto hanno preso la palla al balzo, ci hanno messo il carico e sono andati in causa, ho perso la causa e poi è venuto fuori quello che è venuto. Però prima della sua morte ho richiarito, ci siamo riabbracciati.

almeno un pochettino il peso me lo sono tolto però è l'unico errore nel calcio di cui ti sei pentito tu sei convinto di tutto quello che hai fatto no, ho fatto e rifarei ma non sono convinto che ho ragione sono errori che hanno fatto parte del percorso assolutamente anche perché prima all'interno facendoti vedere alcuni cimeli, cose che magari sono state lasciate anche dagli altri ospiti c'è un tapiro lasciato da un ospite non dico chi che me l'ha lasciato il dono... e tu ne hai detto beh io ne ho presi 23 23 23 tapiri eh sì esattamente ne potrei avere 50 60 70 perché Valerio Staffelli è un mio caro amico ogni settimana mi dice Antonio potrei potrei tu calcola che io con Valerio il primo è stata una rissa il 2001 a Roma dove lui si è buttato in un prato da solo, a rischio che si spaccava la testa, perché avevamo litigato io e lui. Io non volevo farlo passare, c'erano due miei amici che l'hanno bloccato. Lui, pur di inseguirmi, nessuno se ne accorse, si è buttato a 20 metri giù.

su delle foglie cioè pur di arrivare da te sì è arrivato però io ero già in macchina da quel momento io con lui sono diventato molto amico perché hai detto cavolo se uno arriva a fare questo pur di portarmi un dalio no perché lui è un bravo Cristo ah ok lui sa fare no no su quello è un campione è un fenomeno grande determinazione lui è un fenomeno io quando vedo quelle scene insomma della consegna del tapiro dico cavolo cioè dall'altra deve avere una veramente una grande determinazione è una grande personalità sì sì sì lui va poi anche a me è un show per carità e Shaw però tante volte lui ha rischiato una volta a Sgarbi gli ha tirato una roba in faccia rischi delle volte però con me c'è stato questo problema qua e adesso a distanza di più di 22 anni siamo rimasti in buon rapporto ogni tanto mi chiama Antonio tu lo sai che io potrei venire domani dopo domani perché ogni giorno ce n'è una io faccio qualcosa dico qualcosa non mi frega niente a me c'è una descrizione adesso non so se se posso dire alla riporta che mi aveva dato Lele tempo fa di te che mi ha colpito molto mi dice Cassano è come un pugno che ti arriva forte in faccia tu sei lì confuso non capisci bene che cosa è successo però poi dici ancora dammene ancora dammene un altro perché effettivamente il tuo impatto è sempre molto grande molto forte poi però se uno prova lo so che è sempre difficile andare un po'oltre in generale in Italia quando succede una cosa tutti si fermano sempre alla prima però ci sono magari tante cose che effettivamente magari tu hai fatto che chiaramente hanno avuto magari delle modalità non proprio correttissime che però dietro avevano un qualcosa di di sensato magari anche di corretto comunque era quello che sentivi tu di base è qualcosa che pensi anche tu questo si guarda questa è una cosa bellissima che Lele non mi ha mai detto bellissimo una roba meravigliosa dove vero ad impatto io difficilmente do confidenza e corda alla gente, sono un pochettino molto distante, molto scorbutico, però poi quando le poche persone che io do l'opportunità di conoscermi, io ho avuto una grande fortuna nella mia vita di conoscere Lele, perché lasciamo stare il professionista che per me è il più bravo di tutti, il lavoro che fa, è un ragazzo dobbio. Come me siamo generosi, l'amicizia per me è fondamentale e io ho incontrato lui e Nicola, due ragazzi fantastici perché la pensano come me, con modalità diverse, molto diverse. Io come ha detto lui sono un pugno in faccia, vero?

poi col passare del tempo che io mi faccio conoscere diventano carezze e poi diventa che io per te mi posso buttare nel fuoco. Se tu mi dimostri che sei mio amico io non ti tradirò mai. Per me il tradimento è la cosa peggiore che si può fare.

Io per mio amico mi butto nel fuoco senza problemi e questa è una cosa che io mi accorgo di avere però sono anche complicato da affrontare perché in questo mondo qua dello sport e soprattutto nel calcio c'è tanta gente che vuole venire a essere... tu amico perché sei cassano perché hai soldi perché li dai visibilità perché ti vuol perché tanta gente nel calcio e mediocre e anche che non vedono l'ora di metterlo a quel posto non so se posso dire la parola certo ok perfetto si può dire tipo non vedono l'ora di incularti e io siccome vengo dalla strada e mia madre mi ha sempre detto antonio noi veniamo dai marciapiedi, dalla merda, ma non ci torniamo più. E io l'ho imparato questa roba qua, perché io so cosa significa star giù lì. E lì non ci torno più.

Io non sono uno che sperpa dei soldi, uno che tradisce le persone. Quello che ho guadagnato me lo sono guadagnato. ha dannato, io i pochi miei amici che ho, per me sono contento di aver quelli, non ho bisogno di avere l'amico giornalista, l'amico calciatore o l'amico che mi fa lavorare io non ho bisogno di niente, io ho bisogno dei miei amici i miei amici sono Lele Nicola, poi quelli di Genova che sono miei amici, io vivo bene nella mia quotidianità, non ho bisogno di apparire di andare a fare adesso, io sono questo nel mondo del calcio chi sono rimasti i tuoi amici sinceri?

Guarda, adesso sono diventato amico di Lele e Nicola, è come se li conoscessi da 30 anni. Nicola è di Bari, io li facevo da raccata a palle, ma l'ho conosciuto tramite Lele e di quello che siamo andati a creare 4-5 anni fa. Per me Lele e Nicola non sono calciatori, per me sono miei amici. Però nel mondo del calcio ho un rapporto stupendo e meraviglioso con Totti, con Candelà, con Insigne, con Tiago Silva.

con Tiago che adesso è tornato in Brasile, c'ho tante persone alla quale io voglio bene perché sono persone che le posso anche sentire, con lei le mi sento ogni quarto d'ora, con gli altri anche se li sento dopo un anno, sei mesi o quattro mesi, io so che posso andargli a trovare, loro possono venire da me, qualsiasi cosa hanno bisogno perché l'amicizia è anche quella. non ti senti da tanto, ma se hai bisogno ci sono. Tra l'altro prima parlavi del fatto dell'essere partito, di avere origini umili.

Come hai affrontato? Prima parlavi di non sperperare i soldi, no? Qual è il tuo rapporto col denaro e qual è stato all'inizio? Quando una persona che davvero arriva dal niente, come nel tuo caso, quando a un certo punto inizia a essere milionario? Come vive questo?

Cioè ci sono stati dei momenti in cui tu hai perso la testa, dei momenti in cui invece hai avuto delle persone a fianco che ti hanno aiutato a gestire questa cosa? Ma guarda, io fino a 17 anni c'avevo zero soldi. Non è che ero una famiglia umile. Io avevo mia madre e basta e non c'avevo neanche un euro. All'epoca c'era la lira.

Non c'avevo mille lire o cinquecento lire. per mangiare, questa è la verità mi ricordo dopo un Bari-Inter questo l'ho raccontato da qualche parte non mi ricordo dove e Ninaia che giocava con me in attacco fa il primo gol 1-0 poi fanno 1-1 l'Inter e arriva un certo punto e io dico gli sta cambiando la vita a lui e aveva avuto tante occasioni da gol quel giorno quando io ho fatto gol c'è un'immagine al novantesimo dove io faccio così Io in quel caso là, la gioia, la prima cosa che ho pensato, divento ricco. Divento ricco grazie al mio sogno che era giocare a calcio.

Quello è la risultanza del gol, quello clamoroso. Ma io ho una grande fortuna. Io non ho mai avuto vizi nella mia vita.

Mai ubriacato, non mi sono mai drogato, non ho mai acceso neanche una sigaretta. Mai. Niente. Io ho solo un vizio, mangiare tanto.

E mangio, sono un animale. Perfetto. L'unica follia che ho fatto al primo anno di contratto... che Sensi mi fece, all'epoca c'era ancora la lira il 2001, ho comprato nove macchine nove? nove, perché sono un cretino tutte insieme, hai comprato nove?

due Ferrari, due Mercedes, tutto in poco tempo ti sei comprato nove macchine in un anno da zero a nove macchine nove macchine, c'avevo una Golf che mi aveva regalato la buonanima di Vincenzo Matarrese, il presidente il fratello di Antonio Matarrese che mi aveva promesso dei soldi Poi si è presentato con una golf Lasciamo stare Sì sì Lele ridi ridi Ma ha detto a me Fidati che se tu non vai alla Juve Mi ricordo e vai alla Roma ti faccio un regalo mi ricordo ancora ti do 2 miliardi dico mamma mia vado alla Roma volevo andare perché volevo giocare con Totti mi aveva anche raddoppiato l'ingaggio la Roma Moggi mi sta ancora aspettando ad Avellino dico si tranquillo che vengo corcazzo arrivato a un certo punto e mi ha detto a me se tu vai da una parte invece che all'altra 2 miliardi sei presentato a Giun mi ha regalato una golf volevo morire a me non è stato no no non sei non ha andato non costa 2 miliardi la golf aspetta assolutamente niente e io non ho mai sperperato i soldi perché io sono convinto che se si ha una grande fortuna, puoi essere forte, meno forte, discreto, mediocre, se tu guadagni dei soldi, che nel calcio si guadagnano tanti soldi, ma parliamo già dall'epoca mia, sei un privilegiato e sei fortunato, invece c'è tanta gente che oggi non ha più soldi e a me quella gente là non mi fa tenerezza e pena. Te li sei sperperati? Sei un coglione, sei un cretino, perché c'è gente che con 2000 euro si svegliano alle 6 della mattina. Io non ho vici, faccio una bella vita, posso andare a mangiare al ristorante buono, posso comprarmi una macchina.

Non vado a sperperare, chi sperpera i soldi sono solo dei coglioni. Perfetto, io quelli là, niente. Ma c'è qualcuno che ti ha consigliato lungo la strada? Assolutamente no, perché quando poi tu...

Mi ricordo che io dopo il gol di Bar Inter mi sono presentato a casa fino a quel momento là. Se non mia madre e gli altri non mi cagava nessuno, niente, oltre 3.000 persone, sono entrato in casa Cioè ti aspettavano sotto casa? No, dentro casa, perché c'erano le case abusive all'epoca, io ho detto via tutti di qua, l'ho cacciato via tutti Non me ne frega niente, chi siete voi?

Cioè improvvisamente tu fai il gol, quel gol comunque è il gol che ti ha cambiato la vita Diventi bello, diventi affascinante, diventi ricco, diventi famoso, sono sempre stato tuo amico, tuo aiutato, via Sciacquatevi dai coglioni, via, l'ho cacciato via tutti E io non mi sono mai fatto... perché poi, come si dice a Bari, le terres fashion vedelle ciucate. I soldi fanno anche vedere i ciechi.

e io non mi faccio aiutare da nessuno i soldi che io guadagno e me li tengo io so come gestirmeli non li vado a sperperare, me li metto in saccoce e compro le case beh insomma comunque per sono comunque dei valori che hai sempre avuto praticamente assolutamente da tua mamma in questo caso da mia mamma è anche la fortuna ha voluto di essere anche intelligente ma allo stesso tempo furbo perché poi in un ambiente dove È particolare viverci, perché se non facevo il calciatore che cosa facevo? Buh! Andava a rubare? Non lo so, non ho più palida idea. Ho avuto l'intelligenza e la furbizia di dire ho un grande talento, guadagno i soldi.

Perfetto, e me le metto in saccoccia, compro le case. Oggi, il giorno che io fra dieci anni, cent'anni o mille anni muoio, tutti i soldi sono dei miei figli e di mia moglie, delle persone che mi amano. E secondo te, oltre al discorso economico, da quando hai smesso di giocare, o comunque, insomma, ogni calciatore, cioè i calciatori sono tanti, cioè ogni anno, non so in un campionato di calcio quanti calciatori poi ci sono, però che vengono ricordati nel tempo.

Ce ne sono pochi. Tu sicuramente verrai ricordato nel tempo per le imprese che hai fatto, per la tua personalità, per tutto quello che sei e per quello che stai facendo anche adesso che hai smesso di giocare. C'è una cosa in particolare che tu vorresti che le persone, insomma, avessero sempre bene in mente di quello che è stato il tuo percorso? Ma guarda, io Gianluca, ti dico la sincera verità.

È bello quando delle volte sento parlare Chiellini, Buffon, Totti, che dicono è un pazzo scatenato per un bravo ragazzo. Per me quello è fondamentale, è stato un grande calciatore, mi importa poco. Oggi io faccio, se vogliamo chiamarlo lavoro, o una roba che ci siamo creati io, Nicola e Lele, è un qualcosa in più. Però a me quando io sento le interviste di questi ragazzi qua, che dicono Antonio è pazzo, è un pazzo scatenato, però è un bravo ragazzo. Gli piace sempre ridere, scherzare, essere felice.

per me quello è fondamentale credo che ci sia anche il contrario nel calcio chi magari invece si comporta molto bene almeno alle apparenze poi in realtà è un grande... ce ne sono 70-80% che poi smettono di giocare leccano il culo ai giornalisti alle trasmissioni per andare a lavorare gente che vive solo per per metterlo a quel posto e prendere il grano ma c'è tanta gente a me quando senti i Chiellini i Totti e... e... I Daniele De Rossi, esatto, Daniele, grazie Lel, i Daniele De Rossi che è un mio caro amico, che prima non l'ho detto, ma Daniele è un mio caro amico, che dicono Antonio, ragazzo favoloso, fantà, generoso, di cuore, per me quello è fondamentale, non voglio sentirmi dire era un fenomeno, sì lo so, però poi resta poco, tanti fenomeni all'epoca o anche oggi, poi smettono, smetteranno, si ricordano cosa, di quello che è stato, però...

oggi, perché poi quando smetti di giocare a calcio non ti caga più nessuno se non sei Maradona, Messi, Ronaldo il fenomeno Zidane, la buonanima di Cruyff quelli che hanno fatto veramente la storia, io non ho fatto la storia ero forte, ma non sento niente con loro loro sono un'altra roba io voglio essere ricordato come un bravo ragazzo a modo mio, pazzo scatenato però un ragazzo per bene con i miei valori, giusto o sbagliato che sia con la mia testa, però sono così e su questo c'è ovviamente quando poi si parla si parla anche di Antonio Cassano molte volte magari capita qualcuno che dice cavolo però se avesse fatto questo se si fosse impegnato di più se avesse tu come convivi con questa cosa è un qualcosa che tu dici non lo so io sono così ho fatto così non ci penso neanche o invece ogni tanto dici anche tu cavolo magari se in quella situazione fossi stato più non so mi ci fossi messo di più, ti capita di fare questi pensieri? Ma Gianluca, io penso una cosa fondamentale che la sto imparando con gli anni quello che ho fatto è quello che mi son meritato quello che è stato, io son così, son contento avevo un talento incredibile ho vinto soltanto quattro trofei Sono contento lo stesso, non mi importa. Io non vado avanti che ho vinto, ho fatto, rimango nella storia per questo.

No, perché poi i calciatori o gli sportivi devono capire che dopo, fino a 35-40 anni, poi ci sono altri 40 per vivere e la vita è altro. io sì potevo fare di più, non lo so probabilmente sì o probabilmente no allora se avevo un'altra testa potevo avere la genialità o la follia che io non ci pensavo non lo so questo, sono contento di quello che ho fatto tu ti senti meglio adesso in questo momento della tua vita o quando giocavi? Sono due robe diverse. Sicuramente molto meglio adesso. Tu mi dirai che significa?

Ho due figli che sono la cosa più bella che il mondo mi potesse regalare. Più dei miei figli... Quando parlo dei miei figli mi emoziono. 11-13 anni sono qualcosa di unico.

Molto meglio adesso che ho i miei figli. Calcio bellissimo, lo sport bellissimo, ero giovane. Era vent'anni fa, no.

Da quando sono nati i miei figli è il momento più bello della mia vita, sono la mia vita. Tu l'avresti mai previsto? C'era una cosa nella tua vita in cui ti eri immaginato il tuo futuro con una persona, con dei figli?

Assolutamente sì, però ho sempre avuto paura, dico, come essere genitore? È una grande responsabilità, perché sì, uno prende e fa un figlio, ok, va bene. È una grande responsabilità, perché tu devi cercare in modo di aiutarli ad andare sulla giusta strada, a dargli la giusta educazione, cercare in modo di fare meno errori possibili, non di non farli, perché è impossibile non farli, cercare in modo di essere un buon padre. Io tante volte mia moglie a casa mi insulta come se non ci fosse un domani, perché io sono uno che dice sempre sì ai miei figli.

E io gli dico sempre a loro, bimbi ricordatevi, io sono buono. Vostra madre è la giusta, perché chi fa il bene, il bene vostro, è soprattutto vostra madre che vi bastona, vi suona come un tamburo. Io non sono buono a dire una volta no.

Ogni volta i miei figli possono fare quello che vogliono di me, però è il troppo amore che io ho. nei loro confronti che gli dico sempre io sono il buono vostra madre è la giusta e ti sei ritrovato a dare loro dei consigli che mai ti saresti aspettato di dare cioè di cose che magari avevi vissuto tu adesso ci sono le pagelle quando io vado da loro ovviamente siccome loro sanno morte vita e miracoli di me vanno a vedere mi raccomando loro mi dicono 11 e 13 anni C'è poco da darmi consigli papì, perché tu sei stato bocciato sei volte. Fagliela spiegare. Eh sì bimbi, però io non voglio che voi venite come me che sono stato stupido.

Cerco il modo di tamponare. Tu non preoccuparti, mi dicono. Tu sei stato bocciato sei volte, noi ancora niente. cosa gli dici? bimbi l'importante è che venite a casa almeno con un 6 va bene?

promos con un 6 sono contento lo stesso e loro cosa pensano di te secondo te? perché poi i bambini credo che non è che si mettono a parlare di certe cose ma per loro sono suo papà, per farti capire io l'anno scorso il grande che adesso quest'anno andrà in terza media l'anno scorso inizia la prima media grazie Il primo giorno che io vado ad accompagnarlo a scuola, papi accompagnami a 20 metri da scuola. Perché? E non salutarmi.

Ma siamo già a quel punto. Tua figlia quanti anni ha? No, 5. Vedrai, quando inizierà a dirti papi, non mi accompagnare vicino a scuola. Perché sarà quello che gli piace, eccetera.

Oppure per far vedere che lei è già grande. E mi dice, papi non avvicinarti. per far vedere che lui va da solo a scuola oppure torna a casa da scuola.

Sono andato via piangendo, io sono andato via piangendo. Dico capisco che piano piano iniziano a crescere e poi sono figli del mondo. Chiaro, certo. Io per quello dico, io spero di essere un buon padre, che è la cosa più difficile di fare il genitore, cercare in modo di fargli fare meno errori possibile.

Loro sanno che io sono... sempre dietro di loro a loro disposizione questa tua vicinanza ovviamente nei loro confronti e questo grande amore che vuoi ai tuoi figli può essere anche un po'figlio del fatto che tu invece da parte paterna quando eri piccolino non avevi avuto non l'ho mai avuta io ho vissuto solo con mia mamma tuo papà non l'hai mai conosciuto? sì assolutamente quando ero piccolo che non mi cagava, semplicemente arriva un certo punto, io ho detto a mia madre perfetto sceglio di là o di qua, avevo 12 o 13 anni, questo non l'ho mai detto a nessuno però te lo dico qua tranquillamente perché è come se siamo in un bar però lo sentirà il mondo intero, però mi fa piacere perché lo dico e io non ho mai avuto non ho mai avuto un genitore, io a 12 13 anni ho detto a mia madre fai una scelta allora o vai di là o di qua, perfetto mia madre ha scelto me E lui si è rifatto vivo il giorno dopo che io ho fatto il gol all'Inter, il 19 dicembre.

Io il 18 ho fatto il gol e lui si è rifatto il 19 vivo. Ho detto c'è poco da farti vivo. Tu prendi la tua strada e io la mia. A quel giorno là io non l'ho mai più visto. Mai più?

Mai più visto né interessato ad andarla a vedere. Non mi è mai importato niente perché il genitore è semplice. Quando poi si ha bisogno vai dal figlio.

E no, non sono mica un coglione. Mia madre ha fatto tutto e di più. lavorando facendo i fritti per la strada non avendo soldi quando pioveva non si poteva vendere i fritti e si restava che dovevo andare a chiedere alla salumeria mi dai un po di mortadella per mangiare o un panino che costava 200 lire parliamo di 25 anni fa 30 anni fa bene dal momento che è solo mia madre per quello l'amore grande che ho per i miei figli è probabilmente perché non ho mai vissuto e avuto un genitore maschio Perché tu a 12 anni vedevi tua mamma un po'in difficoltà In difficoltà Con tuo papà anche Ma c'era poche volte C'era zero volte C'era zero volte Tu hai avuto la maturità di prendere in mano la situazione Gianluca quando tu vivi nella città vecchia In una città con mille difficoltà Devi O cresci o cresci O sei fottuto Non c'hai alternative Quando tu cresci in un ambiente dove i miei amici, ognuno hanno fatto le proprie strade, strade diverse, chi si è rovinato, chi è a destra, chi è a sinistra, ognuno fa la propria strada, sceglie la propria vita.

Io ho arrivato a un certo punto, bene, avevo questo talento, però allo stesso tempo, a 12-13 anni, dovevo crescere, perché in quell'ambiente là o cresci o sei finito, o sei morto, finito. Io ho deciso di crescere, velocemente, ho detto a mia madre, mamma cara, o scegli da parte di tuo marito. Ho scelto la parte mia.

Tre giorni sono andato via di casa. Sono andato via di casa e mia madre non mi ha più trovato. Dopo tre giorni mi sono presentato e ho detto Allora hai scelto?

Che fine hai fatto? Niente, sono affari miei. Hai scelto?

Sì. Da quel momento là, in casa nostra, io e mia madre? Finito. Si è rifatto vivo il 19 di dicembre, il giorno dopo il gol che ho fatto contro l'Inter.

Da quel momento là, perfetto, finito. Non voglio più avere a che fare. E poi sei andato dritto per la tua strada. Sono sempre andato dritto, da quell'epoca là ad oggi è sempre per la mia strada.

Però col passare del tempo si migliora, si cerca il modo di migliorare nella vita e oggi io sono obbligato a crescere perché voglio dare una strada migliore di quella che sono stato io ai miei figli. è difficile ripeto fare il genitore molto difficile però credo che tu li faccia anche molto divertire i tuoi figli ho questa sensazione il problema che mi bullizzano a casa ho visto anche qualche video qualche cosa una volta mi hanno prendevo il sole un uovo in testa spaccato un'altra volta mi fanno i gavettoni sì sì lele tu ridi eh sì sì ridiamo tanto tanto se tu lo vai a dire alla gente lele non ci credono sai perché dici no non è possibile che a questo questa casa viene bullizzato e non conta un cazzo sì E invece sì. E invece no, uno soprattutto dopo che ha visto tutto quello che hai fatto tu. Quella partita dicevamo, quella contro l'Inter, quella che probabilmente ha cambiato la tua carriera, hai fatto un gol della madonna.

Sono andato a rivedermi il video dieci volte prima che vedessi qui perché c'è quello stop che fai di tacco. Bellissimo. Per rotta l'unico lancio che ha fatto nella sua vita, meraviglioso. Io lo ricordo sempre a lui.

E tu ogni tanto ti rivedi le tue cose? No, poco. Zero, poco.

Non vivo di ricordi. Non vivo di ricordi ma un ricordo sì. Quale?

18 dicembre 2021, cosa c'è stato? Lele? 22? No no, 18 dicembre Lele, 20-22 scusa, ma il 18 dicembre, lui era lì Lionel Messi che vince, bravissimo, Lionel Messi, 18 dicembre 2022 Cioè sei più attaccato alla carriera di un altro giocatore rispetto a...

alla tua no no di un Del Sì sì il secondo è Lionel però loro si divertono, si stuzzicano Poi Lionel è un bel nome, a prescindere è un gran bel nome Quindi diciamo dopo quella partita come cambia la tua vita, cosa succede? Cambia tutto velocemente perché tu calcola che fino al giorno prima facevi fatica ad andare a mangiare Facevi fatica perché mi ricordo che guadagnavo, il rimborso spese era 80 mila lire che io giocavo nella prima veia poi mi avevano fatto il contratto a quell'inizio stagione a luglio 2700 mila lire che era oggi 1300 euro che erano già soldi per me ti ritrovi che dopo quel gol lì fai un contratto clamoroso e ti ritrovi pieno d'oro da tutte le parti cosa fai, cosa non fai e lì devi velocemente metabolizzare quello che ti sta succedendo e quello che ti sta capitando lì mi è cambiata la vita velocemente grazie E quell'aiuto di essere nato in un ambiente particolare e difficile mi ha aiutato molto in un ambiente difficile e particolare come può essere il calcio o soprattutto nello sport quando tu dal niente diventi tanto. e c'è tanti squali nei dintorni perché tu sei un pesce che loro ti vogliono mangiare è semplice voglio guadagnare, voglio essere suo amico però tu avevi già gli anticorpi cioè già tu sapevi come comportarti come dice mamma quando noi sentiamo puzza di merda quando la risentiamo un'altra volta l'abbiamo già sentita E lì poi le proposte che ti sono arrivate sono arrivate immediatamente le proposte delle altre squadre. Mi ricordo che iniziamo la stagione dopo e io mi ricordo che infatti ogni tanto quando incontro Moggi prima che l'ho attaccato l'anno scorso perché me frega in cazzo a me. Quando l'ho incontrato avevamo un accordo con lui e lui mi dice sempre beh t'avrei cambiato la vita se se mi cacciavi dopo due giorni perché avevo l'accordo con la Juve dovevamo incontrarci.

Io e il mio ex procuratore ad Avellino, quando mi ha chiamato la Roma, mi ha raddoppiato l'ingaggio, andava a giocare con l'idolo che all'epoca avevo, Totti, in una città meravigliosa, perché a mamma gli avevano detto, Lele, non so se te l'ho mai raccontato, mi diceva sempre, Antò, mi hanno detto che a Torino quando tu stendi la roba, perché a Bari tu stendi la roba per le strade, lei pensava che andavamo a Torino e si stendeva la roba fuori, sndostn, diventano dure. la roba quando tu la stendi diventano dure dico no no no ma andiamo a Roma io però avevo detto a mamma ascolto te vai tranquillo c'è il sole, la città bella avevamo vinto lo scudetto mi davano il doppio del grano vado a giocare con tutti ma tranquilli non si indossa la roba siamo via le tre reese è così che si decidono le trattative importanti in realtà sono questi dei tagli che fanno la differenza di un contratto vai sereno sono questi a Roma poi è andata subito bene o c'è stato un po'di assestamento? ma no allora bellissimo e meraviglioso che io quando sono arrivato mi ricordo che Totti e la sua famiglia mi hanno preso in casa sua mi hanno preso in un attimo io vivevo a casa loro i primi 4 mesi ho vissuto in casa di Fiorella e la buonanima di Enzo che mi hanno fatto sentire come il loro terzo figlio perché loro hanno due figli Francesco, Riccardo e io ero il terzo figlio mi davano da mangiare mi pulivo, di tutto e di più poi io siccome sono un folle un giorno ho litigato con lui perché non trovavo questa è una roba che spesso si dice non trovavo un assegno che all'epoca lei si dava l'assegno quando tu andavi a prendere e io ho detto voi mi avete rubato l'assegno invece l'assegno dove era sotto il sellino della macchina e perché secondo te hai fatto questo ma non lo so perché avevo paura della mia stessa ombra di cazzo sono tanti soldi guadagnavo grano vero vero vero i primi il primo mese una valanga di soldi porca puttana mi hanno rubato i soldi non li trovo più dove stanno non sapevo neanche dove si mettevano io delle volte Lele ero contento di tenermi l'assegno con questi soldi qua tantissimi soldi dentro il portafoglio capisci la follia che non capivo una minchia avevo paura pure che la banca mi rubasse certo e te ridi credo adesso anche dal tuo racconto ma mi cagavo sotto da quello che avevi passato prima e quindi tu hai fatto questa accusa diciamo abbastanza infamante si assolutamente a tutta la famiglia, a Totti praticamente a lui direttamente quello giustamente guadagnava 3-4 volte più di me guadagnava, dico ma sei scemo quando poi l'ho trovato non sapevo che dire dico vabbè l'ho trovato, tu sei un coglione, un cretino poi abbiamo litigato e siamo andati a c'è posta per te dove perché anche lì vado all'epoca io ero una promessa e c'avevo 19 anni 25 già era già l'imperatore aveva già fatto il gol a scavino il 2000 era già era già totti era già uno dei più forti al mondo e io sono andato lì giustamente quando vai a trattare che già luca è più importante di me prende 10 euro casano antonio ne prende 5 che meno importante e io invece nella mia follia dico perché quello ha preso 10 euro e io 5 euro, 6 euro dico ma hai preso per il culo, ma hai rubato i soldi quindi addirittura sul contratto della squadra poi è arrivato a un certo punto ci siamo richiariti perché era un cazzone.

Quando è che avete fatto la pace davvero? Allora abbiamo rifatto pace tramite Vito Scala, Vito Scala è stato il suo uomo di fiducia, il suo fratello, il suo manager, il suo preparatore. Ho fatto pace dopo un annetto, un annetto e mezzo, poi ho rilitigato con lui perché dovevamo rinnovare il contratto, io, Montella e Totti.

Io avevo un accordo verbale con la buonanima di Franco Sensi, ci siamo stretti la mano e mi ricordo che poi c'è stato quel periodo là, poverino, che aveva avuto un problema grave e aveva preso la figlia in mano. E quell'accordo là svanito, perché io con la figlia avevo litigato, a una del miliardo di persone che avevo litigato. Il problema è che pareva che sia Totti che Montella avevano rinnovato, però non lo avevano ancora ufficializzato. Io lo vengo a scoprire, vado nello spogliato e insulto tutti e due. Montella, da napoletano furbo, io ti dico la sincera verità.

Sì, ho trovato l'accordo, sto per firmare, ma ancora non l'ho firmato. Ci hai alzato subito bandiera. L'altro, che è molto introverso, più timido, mi ha girato attorno. Li avevamo litigato e sono stato, senza parlare con lui, sei, sette anni.

Sì, perché vedevo tutto il mondo a modo mio. Poi loro hanno rinnovato E io poi l'anno dopo Sono andato a Madrid E lì un altro capitolo incredibile Adesso mi dirà sicuramente La giacca Una rottura di coglione con sta giacca Le cose le ho sentite Chiedimi quel che vuoi La pellice No sto scherzando Quel momento in cui tu vivevi a casa Di Francesco Totti Quanto quella vostra complicità Ha influito Francesco Totti in campo, cioè tu hai dichiarato più volte che sei il giocatore con cui ha giocato meglio nella sua vita quanto ha influito il fatto che voi fuori dal campo foste molti... per me è la stessa roba, io ho giocato calcolo a calcolo penso che tra i cinque giocatori più grandi della storia devi mettere Ronaldo, il Fenomeno e Zidane però se tu mi dici Antonio scegli uno al tuo fianco che hai giocato meglio e ti sei trovato meglio di tutti Totti punto, io con Fra in campo non lo so se ha influito, secondo me c'era un'alchimia proprio tecnica, qualitativa in campo, perché anche il periodo che noi non ci parlavamo 2002, 2003, 2004, noi abbiamo fatto delle robe stratosferiche, perché in campo... Cioè giustamente poi tu dovevi comunque giocare con lui, quindi lì da professionista.

Assolutamente, ma io guardavo l'opzione numero uno, dov'è lui per imbucare me, oppure il contrario. Ci trovavamo, avevamo un'alchimia pazzesca, sapevamo senza chiamarci oppure con un semplice fischio si capiva già dov'è che si doveva giocare, come giocare, era un qualcosa di unico. L'amicizia fuori dal campo ha influito, probabilmente sì, però avevamo un legame calcistico unico secondo me, non lo so in Italia.

un'altra coppia che ha fatto quello che abbiamo fatto noi a livello proprio estetico di bellezza di unicità non parlo di trofei perché ripeto a me trofei non mi frega niente proprio di dare emozione alla gente non ci si divertiva tanto veramente tanto a cercarci se dovessi pensare a un'azione a un qualcosa che racconta più di tutti la vostra il vostro rapporto secondo te La partita con la Juve 4-0 Un qualcosa di unico A me fa un po'più male Hai avuto cosa? No, ho avuto un mancamento Tira fuori i coglioni È quella delle quattro pere Esatto, hai capito bene 4-0 Vi abbiamo disintegrato Però poi alla conclusione Sai chi ha vinto? Il campionato, la Juve, sì sì, mi ricordo anche quello. Sì sì, gira e rigida.

Però quella partita, tu dici, è stata l'esempio lampante. Noi, quegli anni dopo il primo scudetto, 2001, 2002, 2003, 2004, avevamo la squadra più forte in assoluto. Il problema è Roma, Napoli. Firenze sono città che se tu vinci una volta per i prossimi dieci puoi stare tranquillo in eterno puoi anche cagare sopra San Pietro per farti capire sì sì è chiaro è così è una mentalità la Juve vinci quest'anno fra un giorno abbiamo vinto no no dobbiamo rivincere è un'idea diversa è una mentalità diversa e noi avevamo una squadra clamorosa quegli anni là ci siamo divertiti abbiamo goduto tanto in campo e fuori quello era uno spettacolo una roba pazzesca Lì insomma eravate in purezza, molto bello.

Prima abbiamo, vabbè, al di là della pelliccia eccetera, però il periodo di Madrid oggettivamente è da storia, da film, no? Cioè da Bari vecchia, da tutto quello che hai raccontato prima, al club più prestigioso e importante del mondo. No, no, della storia.

Della storia, chiaramente. Della storia e del mondo, ovviamente. E quest'anno l'hanno dimostrato di nuovo ampiamente.

Assolutamente. Ma... Tu come vivevi quel periodo lì, quando sapevi che c'era la possibilità di andare a giocare a Real Madrid? Mi ricordo che c'è stato un periodo dove l'Inter di Moratti mi cercava. C'era il periodo di Natale dove, siccome il mio numero di telefono...

Lele, quanti contatti ho? 220, le lezioni a 5.000, 5.000 capisci cosa significa la differenza? Io non do numero a nessuno quel giorno mi chiamava Moratti, Moratti ma non al mio telefono, al telefono di mio cugino siccome mio cugino un giorno si e l'altro pure, Nicola, lo chiama, Moratti lo chiama? salve buonasera sono Moratti il cretino di mio cugino cosa dice? si io sono Berlusconi, ha chiuso il telefono chiama il mio procuratore a me e dice ma voi siete scemi, che è successo?

sta chiamando Morate ma Morate, ah era Morate veramente parliamo incomprensioni no incomprensioni un cazzo perché siamo due cretini io e mio cugino parliamo, mi offrono una barcata di soldi ma veramente tanti arrivo a un certo punto e quei giorni là si fa vivo la buonanime di Ernesto Bronzetti uno dei procuratori di agenti più importanti di quell'epoca là. E mi chiama, lui era molto amico di Florentino Perez, dove dice c'è Real Madrid che ti vuole. Non ci ho pensato una volta, anche se io sono interista.

Quando ti cercano i Galatticos, quel periodo là c'erano i giocatori più forti al mondo ed è stata, penso, la squadra più forte della storia in quel momento là. eravamo non si sa quanti giocatori uno più forte dell'altro ho accettato là mi ricordo avevo sei anni di contratto sono andato lì con un entusiasmo e una voglia pazzesca Poi è andato tutto a rotoli perché sono andato lì, ero già 10 kg sovrappeso, discuto, litigo, non ho fatto veramente una... All'esodio ho fatto gol. Subito.

Lo fai veloce. Il problema è poi la continuità. Se guardi Messi, sono 20 anni, l'ultima volta che ha sbagliato una partita...

Parliamo della lira, che lui non aveva neanche fatto l'esordio, per farti capire. E lì, scusami, qual è la cosa che ti impressiona di più quando arrivi a Madrid? La valanga di giornalisti che c'erano a Baracas all'aeroporto.

Quando ti hanno aspettato. Una roba folle. Ma come ti vedevano loro?

Ma come vede la prima... Perché ormai non siamo più abituati al fatto che il calcio estero ammiri così tanto un... calciatore italiano o lo aspetti così tanto? Calcola che fino a quel momento là l'unico che era stato lì era un difensore ed era Panucci era stato solo Panucci il 96 97, 97, 98 che era andato lì e io ero a quel periodo là, parliamo del 2006, uno dei giocatori più in vista a livello europeo che venivo fuori da un 2004 a 21 anni barra 22 un campionato europeo clamoroso dove Svezia e Danimarca hanno fatto il biscottone che siamo andati fuori e stavo attraversando un periodo incredibile andavo a scadenza di contratto sono andato a Madrid e c'erano talmente tanti giornalisti Era un qualcosa inimmaginabile che non si poteva immaginare.

Penso che 500-600 giornalisti, telecamere, non lo so, c'era il mondo lì. Sono arrivato lì e mi ricordo, con questa pelliccia qua, giuro a distanza di tempo mi vergogno, giuro Gianluca, che roba era. E mi ricordo la follia che il giorno dopo io dovevo fare la conferenza stampa.

Ovviamente io la sera incontro Emilio Butraghegno. Sai chi è? No, non lo conosco.

Emilio Butraghegno, vedi? Chi è Emilio Butraghegno? Lui conosce i giocatori di basket e pippe.

Emilio Butraghegno me lo sono perso. È una leggenda del Real Madrid. Ah ok, scusami.

Una leggenda del Real Madrid, Emilio. Ed era all'epoca il direttore generale, una delle persone più importanti. Mi incontra, ci abbracciamo, mi dice come Antonio, siamo contenti, eccetera, eccetera.

Antonio mi raccomando, non me l'ha detto in un modo elegante, mi raccomando domani un abito bene, vai tranquillo, io non avevo l'abito. Io il giorno dopo, prima della conferenza stampa, dico nella mia follia, questi mi hanno preso per quello che sono. E mi son presentato con quel giubbotto lì, con 500 persone. Tu vedevi che quando sono entrato in conferenza stampa si guardavano tra di loro i giornalisti. Dici che abbiamo preso?

Questo prima o poi l'arrestano. Avevo, mi ricordo, un orologio qua, un orologio qua. qua è vero il duetto orologio due bracciali due collane due anelli c'aveva una panza così sembravo più un pappone che un calciatore Lele ridi Sembra più un pappone Ma che cosa sto combinando qua A distanza di tempo Io non mi rivedo Lasciamo stare A me non hai preso coscienza Oggettivamente quella è stata un'immagine Iconica Un'immagine di merda Gianluca Lo dico io Ma chi te l'aveva dato quel giubbotto L'avevo comprato Ne avevo tre di diverso colore E pure quando ti dico sono un cretino sono un cretino Gianluca non è che lo dico tanto per fare cinema posso avere un po'd'acqua naturale? che sto morendo?

sto sudando come un matto quindi insomma diciamo che l'avventura a Madrid parte con questo piede con questo piede di porco a livello di organizzazione però ti ha impressionato Real Madrid è un qualcosa di unico e inimmaginabile calcola che se un ragazzino della primavera veniva allenarsi con te in prima squadra e poi eventualmente lo convocavano... Lui come tutti gli altri, parliamo di Beckham, di Ronaldo, Cassano, Raul, Vanister Roy, Roberto Carlos, Cassi, Ias, Sergio, mille ne posso, Guti. Ognuno aveva la propria suite solo, anche il ragazzino della primavera. I ragazzini che si allenavano con noi avevano a disposizione la macchina che poteva avere Cassano, Beckham, Ronald, tutti uguali. Ma era un qualcosa di...

si andava in giro 3-4 della sicurezza a persona. Ripeto, dal ragazzino a quello più importante. C'è il Real Madrid e poi c'è niente.

Il Real Madrid è un qualcosa di stratosferico. Ma scusa, secondo te perché Mbappé ci ha messo così tanto ad accettare la proposta del Real Madrid? Questo non ha più paura. L'anno scorso gli hanno, da quello che leggo, alla firma l'anno scorso, 180 gli hanno dato.

Poi è normale che dal momento che tu ti riempi di soldi e sei pieno pieno pieno zuppo di soldi, uno come Mbappé, è giusto che vanni alla squadra più gloriosa e forte della storia. Però perché non ci vai prima quando sei ancora più in forma, non che adesso sia messo male per carità? Io ho una convinzione che lui in questi anni ha tentato in tutte le maniere di riuscire a vincere la Coppa dei Campioni.

Secondo me se si vinceva la Coppa dei Campioni lui non si spostava da Parigi, perché secondo me l'obiettivo suo è vincere la Coppa dei Campioni e poi vincere il Palone d'Oro. Perché poi alla conclusione devi aspettare ogni due anni, europeo o mondiale, se ti va bene per vincere il palo d'oro. Io penso che un giocatore come lui, una Coppa dei Campioni, devi portarla a casa. Ed è complicata che se tu con Messi, Neymar e Mbappé non hai vinto per due anni la Coppa dei Campioni...

continuare a Parigi è sempre complicata. Soprattutto perché poi, soprattutto nell'ultimo periodo, sono uscite tutte le sue foto di lui, con la cameretta piena delle foto del Real Madrid, la maglia del Real Madrid. Gianluca.

C'era un qualcosa, secondo te cambiano un po', sono cambiate un po'le motivazioni nei giocatori, nei giovani giocatori di oggi rispetto a quelle della vostra generazione? Gianluca, oggi è più business, sono più soldi, tu vai a guardare più i soldi. C'è della gente che ha 20 anni, ha 22 anni, ha 30 anni, vanno a giocare in Arabia Saudita per i soldi.

Per i soldi. Questo è un dato di fa l'altro giorno sentivo una dichiarazione di De Bruyne dove dice in Arabia Saudita mi danno quello che io ho guadagnato in tutta la mia carriera. Sono soldi però io parlo per me.

Io sono andato via da Madrid che guadagnavo una valanga di soldi. Sono andato alla Sampdoria, guadagnavo tantissimo lo stesso ma molto meno. Io ho sempre giocato per passione.

ovviamente la gente può dire però tu in banca ci avevi già tanto però potevo avere ancora di più oggi la gente gioca solo ed esclusivamente per il grano Per me non c'è più Paolo Maldini, non c'è più Totti, non c'è più Del Piero, non c'è più Zanetti. Gente che rimane 20 anni al proprio posto. Oggi se ti arriva l'offerta, tu guadagni 10 e domani te ne danno 20, tu vai a prendere 20. Non è più il calcio di una volta dove c'era passione, divertimento, c'era un'atmosfera magica. Oggi...

Non c'è più passione. Tra l'altro nel Real Madrid di cui parlavi prima c'erano alcuni dei giocatori più forti del mondo in quel momento storico. C'era Ronaldo e Penone.

C'era Ronaldo. Qual è il tuo rapporto con loro? Come ti hanno accolto?

Meravigliosamente bene, perché se guardi il primo gol che io ho fatto, subito dopo vado a abbracciare Zizou in panchina. Zidane. perché era in panchina con me, col Betty Siviglia sono andato a abbracciare lui, mi volevano bene tutti infatti a distanza di tempo poi ho incontrato Beckham quando ero alla Sampdoria lui al Milan ho incontrato Zizou quando ero al Milan che è venuto a Milano, è venuto a trovarmi a casa Ronaldo l'abbiamo visto un po'di volte la cosa bella, un pazzo scatenato abbiamo incontrato con Lele Nicola tempo fa tramite video abbiamo incontrato Pipa Higuaín...

altro giocatore favoloso e raccontava degli aneddoti quando io ho fermato allenamento che avevo perso un orecchino che avevo perso un capello che avevo fatto casino ci si divertiva c'era più divertimento c'era più aggregazione tra calciatori oggi se tu vai a vedere questi ragazzi qua cosa fanno? finiscono l'allenamento mettono finito l'allenamento su Instagram finito l'allenamento su TikTok delle robe che io non capisco una minchia zero oggi si vive molto grazie Per apparire e soprattutto per guadagnare più soldi possibili. Il calcio oggi è un mondo che io amo sempre, amerò sempre, però è un mondo diverso dall'epoca mia. Negli ultimi dieci anni è cambiato tanto.

Molto. Da quel punto di vista molto questa cosa del post allenamento Post partita me l'hanno raccontato anche altri tuoi colleghi Cioè che magari quello era il momento in cui poi la squadra Invece faceva molto più gruppo Si andava a cena, cosa fai, tu dove sei Lo scherzo, la presa per il culo Quella cosa lì è un po'diminuita A Real Madrid ritrovi capello? No, io sono andato prima a Madrid a madrid trovi sono andato a gennaio scusami lui è arrivato dopo a luglio è arrivato dopo e poi a un certo punto una delle perché poi vengono ribattezzate cassanate a un certo punto è l'imitazione di fabio capello e io lo costo tanto credo no allora guarda che mi costò tanto sicuramente sì ma che io lo continuo a dire a distanza di tempo c'era tan credi il suo preparatore dei portieri c'erano altri due ragazzi io siccome Stavo giocando poco perché un giorno si e l'altro pur litigavo, facevo casino. E mi ricordo che io stavo facendo queste imitazioni dicendo è anche stasera un'altra serata e andiamo.

Finito. E'venuta fuori l'imitazione di capello. Io potrei dirlo a distanza di quasi vent'anni e glielo ho detto anche a lui.

Io non l'ho imitato. Il problema è dopo nello spogliatoio che mi ha fatto riscaldare 45 minuti. Che ho litigato e gli ho lanciato delle robe Ero Sono stato messo fuori rosa per quello Non per l'imitazione Poi a Madrid facevano uscire quello che volevano Ma lui aveva visto quella cosa lì prima Ma anche se L'aveva vista a distanza di giorni Però dopo che aveva Quello riscaldamento lì di 45 minuti 45 minuti Non era perché aveva visto l'imitazione Ma assolutamente no Io non l'ho imitato Non l'ho imitato Anzi, io facevo degli scherzi, ancora per... Ti racconto uno scherzo?

Non so, Lele, se te l'ho mai detto. Un giorno, la buonanima di Italo Galbiat, che è morto qualche mese fa, era il secondo allenatore. E vado a fare la sauna.

Giù a... allo stadio del Real già che la dici ridendo mi viene da ridere perché ovviamente la sauna prima o poi devi buttare l'acqua mi rompevo la minchia ad uscire a far l'acqua gli dico a Italo Galli Italo vai a riempire l'acqua, no no no io prendo un po'di aria qua fuori e poi rientro un'altra volta dentro, io che siccome sono un coglione ho pisciato dentro alla cosa della sauna, santo dio, ho pisciato, è entrato dentro Io mi sono messo davanti alla polluzza Stavamo morendo per la puzza Stavamo morendo Ho fatto la pipì Sopra la cosa bollente Stavamo morendo Sei un cretino, sei un coglione E mi hanno fatto la multa Quelle sono le cose reali che ho fatto Però questa non era uscita sui giornali Questo ti dico Io per questo andavo fuori rosa Ma non per le imitazioni però lì invece viene fuori sui giornali mettono l'imitazione eccetera era una gag a prescindere ma io secondo te che vengo dalla strada sarò stupido che io faccio l'imitazione davanti a Capello a Cannavaro e Tancredi che erano uomini di fiducia di Capello sono così stupido ricordiamo che tu non so se l'hai inventata tu però comunque il parlare in campo con la mano davanti nasce Credo che tu sei stato uno dei primi in campo tra i giocatori. Parliamo di vent'anni fa.

Però nessuno aveva avuto questa astuzia. Ma lui mi diceva a me sempre se ci dobbiamo dire qualcosa, buono o non buono, e ci insultiamo, ce lo diciamo così. E da lì è nata la cosa che io mi coprivo la bocca. Ma a distanza di tempo, ancora oggi lo faccio delle volte, quando vedo delle telecam... parlo così è una roba utile viene presa, ripresa poi nel vostro caso viene utilizzata spesso contro di voi e con lui adesso che rapporto hai con Capello?

stupendo, ogni tanto dice un po'di cagate sul calcio che è stato e il calcio d'oggi però io ancora oggi dico che per me è stato molto importante uno dei pochi allenatori alla quale ho litigato tanto e mi sento ancora oggi è lui qual è l'allenatore che ha avuto più impatto o su di te? Lui? Lui? In assoluto, proprio a livello di persona.

Se avessi ascoltato lui proprio a livello di professionalità, non a livello qualitativo, a livello di gioco, a livello di professionalità e di comportamenti Quello mi sarebbe servito nell'arco degli anni. Mi ha disintegrato sempre, ogni volta. Mi ha sempre fatto pagare anche le minime cazzate per farmi capire, però a vent'anni non riuscivo. Lui ha avuto un grande impatto su di me, come persona. Perché mi voleva far capire e migliorare.

È arrivato un certo punto dopo Madrid, non se ne è più fatto niente perché... ero un cane sciolto, ero libero per gli affari miei. Il rapporto con la nazionale invece in tutti questi anni com'è stato per te?

Bellissimo, bellissimo, mi sono sempre trovato bene, ho fatto l'esordio nel 2003, o 2002, 2003, avevo 21 anni, ho fatto con Trapattoni, con il Trap, che anche lei ha fatto l'esordio con il Trap. Mi sono sempre trovato bene, è normale che poi in nazionale stai un mese, infatti Gigi due mesi fa gli hanno fatto l'intervista a Buffon, Antonio un mese in nazionale. da ridere, le risate, però allo stesso tempo gli ho sempre detto, lui all'intervista, Antonio un anno non t'avrei sopportato, t'avrei ammazzato perché un mese ti diverti, ogni giorno è sempre problemi a creare, diventa dura, però sono sempre stato bene, ho sempre avuto un rapporto meraviglioso Lì in quel caso è chiaramente credo unico per un giocatore perché hai tutto il paese davvero che è con te quindi anche quelli che hanno un minimo di simpatia o antipatia per la squadra che tifano, in quel momento lì diventano i più grandi tifosi E lì tu lo sentivi il calore di tutto il paese? Io avevo una grande fortuna che se giocavo contro una squadra, contro l'Ichtestein, o giocavo contro il Brasile, mi cambiava poco. C'erano dei giocatori che si dovevano concentrare tre ore prima, dieci ore prima, due giorni prima.

Io invece, prima del riscaldamento, continuavo a cazzeggiare. La vivevo un pochettino come giocare nel campetto di giù a casa con i miei amici. Avevo un carattere un po'... tra virgolette me ne freghista che vado on off prendo accendo prendo spengo era come un divertimento per me però c'erano altri giocatori per esempio Gattuso il giorno della partita tu non li potevi parlare Rino non guardava in faccia a nessuno non parlava con nessuno era una macchina un robot accendeva on fino a dopo la partita era lì ti mangiava boom boom boom ognuno era abituato a modo proprio Sì, anche perché con la Nazionale ne sono successe tante, poi c'è sempre chi invocava il metti a Cassano, come l'hai vissuto quel periodo lì? Io sapevo che dovevo esserci in quel momento là, mi ricordo che era il periodo 2006, quando l'Ippi poi non mi chiamò, però lì è stato onesto lui, quando io stavo a Madrid e lui mi disse se tu vai a Madrid e hai dei problemi, mi chiamò.

prima del mondiale mi dispiace che non ti chiamo perché non stai giocando io dico ti ringrazio il 2010 poi quando è venuto a posto Meta Cassano lui andava con la forza del 2006 con qualche calciatore che ha fatto il furbo infatti a questo calciatore ogni volta che lo vedo io lo ricordo sempre che hanno fatto un pochettino i mastruzzi per cercare di non far venire assolutamente sì scusami senza non però quando glielo rinfacci cosa ti dicono queste persone lui dice di no è una sola persona e lui dice no no no non è vero però a me importava poco perché non è che devo andare a chiamare per dire chiamami o non chiamami non me ne frega niente lui veniva da quella forza del 2006 che aveva vinto un mondiale bellissimo il 2010 ha deciso lui di chiamare chissà che che poi è andata male però lui aveva la forza di fare quello che gli pareva Nel 2007 ti è dispiaciuto anche far parte? Ripeto, non devi vivere di ricordi. Sono contento per i ragazzi che hanno vinto il mondiale. Però sì, vinci.

Per me non è vincere. Per me è emozionare la gente. Che sia allenatore, che sia un giocatore o che sia un semplice tifoso.

Io voglio vedere un qualcosa che mi emoziona. Io voglio vedere, io con Lele discutiamo di sta roba qua per far capire alla gente, non è vincere. Poi se vinci è anche meglio ed è bello per tutti. Però io vedo allenatori come Murini e Allegri, due allenatori che sono finiti, e perché non devo vedere Bielsa che ha vinto zero e loro hanno vinto tanto?

Io Bielsa mi diverto, l'altro giorno ho visto col Messico fare un gol clamoroso. partendo dal basso facendo un'azione bellissima lui in Europa non ha vinto niente però se tu chiedi a Guardiola, a De Zerbi o a Dainze o a altri giocatori allo stesso Milito chi è l'allenatore più forte che hai mai visto in vita tua? Ti dicono Bielsa, perché lui lascia emozione alla gente, ai ragazzi. Quello è spettacolo. Vinci.

Questa è una delle tante cose su cui dibattete, perché poi a un certo punto, al di là di tutto, quando smetti poi di giocare, nell'ultimo periodo, si apre una nuova fase della gioia. perché ti segue, inizia a conoscere un sacco di gente che probabilmente tutte le cose che abbiamo raccontato adesso non le ha vissute, io mi ricordo quando ci siamo visti a vedere la partita dell'Italia un paio di anni fa una quantità di ragazzini di ragazzi che sono nati in alcuni dei momenti che tu hai citato probabilmente non mi hanno mai visto hanno iniziato ad apprezzarvi ad amare tutte le sfaccettature anche quelle che poi sono diventate dei tormentoni dei meme, tu come vivi questo momento? A me fa piacere soprattutto quello che io dico e loro te lo riportano, mi fa piacere perché è un pensiero, giusto o sbagliato che si chiama, è un pensiero, però voglio far capire a questi ragazzi qua o anche le persone che hanno un'idea diversa l'emozione. Parliamo nel tuo sport, Stephen Curry, Lebron, Kobe, Messi, Neymar, Chavi, Iniesta, Pirlo, Totti, Baggio.

Come un denominatore, far emozionare la gente, grande qualità. Allenatori, quando mi parlano, Allegri, Mourinho, per me sono allenatori che non mi danno niente. Hanno vinto tanto, come dico io stesso, chapeau, e allora cosa me ne frega. Bielsa ha vinto solo due campionati in Argentina.

Un fenomeno. De Zerbi, che adesso sta facendo spettacolo col Brighton, ha allenato il Benevento, ha allenato il Palermo, ha allenato il Foggia. A me mi emoziona. Quando Guardiola e Klopp, che sono i due più forti allenatori, uno della storia, Guardiola, e l'altro uno dei più forti al mondo oggi, dicono che De Zerbi è un fenomeno. Non lo dico io, perché ha un buon rapporto, o Lele che è suo amico.

Perché emoziona la gente per il lavoro che lui fa. Io quando vedo giocare il Brighton, con tutto il rispetto dei giocatori del Brighton, vedrai che l'anno prossimo faranno fatica a salvarsi. Sono dei giocatori normalissimi, li ha elevati e gli ha dato una convinzione e gli ha dato delle trame di gioco e di passaggi impressionanti.

A me l'emozione è quella. Cosa mi importa a me che uno vince un titolo? Ancelotti ha vinto, bene, allora cosa me ne frega?

Beh, però è comunque il valore di... Cosa? Insomma, il valore di un allenatore si misura anche dalle vittorie, non solo da quello. Te l'ho detto prima, se Guardiola è il più forte allenatore della storia, lui dice che il più forte allenatore che lui ha visto nella sua vita è stato Johan Cruyff, che ha rivoluzionato il calcio, e Marcello Bielsa. Non lo dico io.

E ripeto, Bielsa ha vinto due titoli in Argentina. E tanti giocatori, chiedi a Diego Milito, chiedi a Dainze, chiedi a Zanetti, chiedi a tutti questi giocatori qua, chi è il più fuori di tutti? Ti dicono Bielsa, perché? Ti fa divertire, ti fa giocare e tre anni avanti agli altri...

perché? Tutte queste esternazioni anche molto forti che fai durante le live eccetera ti hanno mai dato dei problemi che ti ha poi dispiaciuto aver avuto da ridire con qualcuno? Assolutamente no assolutamente no un giorno stavamo, questo di Cristiano Ronaldo, Cristiano Ronaldo arriva a un certo punto parlavamo del più del meno e si parlava di Ronaldo ce n'è uno e del brasiliano 1. Cristiano Ronaldo io non lo metto neanche nei 5 giocatori più forti dell'Astoma, neanche nei 10, perché per me la qualità del giocatore è un'altra roba, ok? E vedo, finisce il lavoro che stiamo facendo con l'Ele, vedo...

più 34, più 34 è Spagna, che mi chiamo, che cazzo è che mi chiamo qua, più 34 e vedo una sfilza di tutti i trofei, dei gol, delle statistiche eccetera e mi manda un messaggio vocale dove lui mi dice ah mi hai mancato di rispetto, non devi fare più una roba del genere, hai fatto soltanto 150 gol, hai vinto solo 4 titoli perfetto, gli rispondo dico caro Cristiano Ronaldo ascoltami, il problema sai cos'è? Che se tu pensi che io ti ho mancato di rispetto dicendo questo ti ho mancato di rispetto non mi piace come giocatore e il problema dov'è? fammi capire cioè Cristiano Ronaldo dal suo telefono si è preso la briga di no ha chiamato prima l'addetto stampa della Juve, quando era la Juve, e questo addetto stampa ha chiamato un giocatore che non voglio dire e io il giorno dopo quando ho chiamato... Che però è testimone di tutto questo Io cagate le faccio ma non le dico, sempre, ho chiamato e ho detto, e lui mi dice la mattina alle 8 ho capito perché mi chiami sì ho dato io il numero, mi hanno rotto i coglioni ieri sera e questo si è preso l'abit per farti capire, immagina come la...

come lui che non ha bisogno di niente e nessuno però ci tiene tanto a cosa a cosa a ribadire la sua posizione credo non lo so il suo ma la tua posizione la decidi te per te credo sia orgoglio non lo so ma importa poco a me tu la tua posizione puoi dire io come basement sono il più forte di tutti bene è una tua opinione Mi puoi portare le statistiche, ti seguono quello, quello, quello, perfetto. Se io ho un'idea diversa, tu devi accettare la mia. Se tu vieni a cercarmi, significa che tu non sei sicuro di te stesso.

Io me ne sbatterei i coglioni. Quando dicono Totti, Baggio, quello e stato più... Sì, bene. Io non so...

L'unico che posso dire che era al di sopra di me è Messi. È la mia parola contro la tua. Eh, ma tu sei un cazzo... Bene.

Io ho detto semplicemente quello che io penso e ancora oggi. Per me c'è tanta gente più forte di lui qualitativamente perché, come ho detto prima, il calcio è emozione. Non prendere, vivere solo per il gol, calciare.

Altrimenti vado avanti con Inzaghi che non sapeva stoppare la palla, di faccia faceva gol e era buono. Ma tu non l'hai mai conosciuto? Cristiano Ronaldo non l'avevi mai conosciuto?

Mai, neanche giocato contro. Comunque significativa come cosa questa. Quello ti fa capire? che mi ha cercato.

Allora qual è il problema? A me mi possono cercare in tanti, io non ho problema. Ma tu ci resti male delle critiche? Non parlo del percorso della carriera da calciatore, ma insomma le critiche che magari ti fanno oggi quando esprimi le tue opinioni? Ma dove le vedo io?

No, non lo so, le vedi? Eh ma... Lele, gli spieghi per favore che io non so usare Instagram No, tu non entri, non usi proprio Non c'ho la password, c'è la Carolina Per sicurezza l'ha tenuta lei No, c'è la lei e non so usare niente Io non uso niente Quindi tu non sai nulla di quello che magari uno ti scrive Non so usarlo, non sono interessato e non me ne frega niente Secondo me non in questo ordine, non sei interessato Ok, mettila come vuoi, però queste sono le tre cose che ti voglio dire questo che è successo denota anche una certa importanza di quello che avete fatto in quel periodo storico per arrivare al di là della tua persona e del fatto che comunque che a una persona piaccia o no quello che dici, che dice Antonio Cassano fa comunque eco per giorni anche tante volte io penso che come dico sempre a quel ragazzo che sta lì sulla mia sinistra, Leila Dani io gli dico sempre grazie Adesso noi il 19 agosto partiamo con, adesso faccio una marchetta. Falla, falla, perché infatti io devo dire questa cosa. Partiamo con la nostra trasmissione, viva il football, il 19 di agosto.

E io dico sempre a Lele, e glielo ho sempre detto dal primo giorno, che io e Ventola, senza di lui, non possiamo fare questo tipo di lavoro. Lui senza di noi può farlo, perché lui a livello lavorativo sotto questo punto di vista non ha rivali, non ha proprio paragoni con niente e con nessuno, perché come lo fa lui questo lavoro qua? Lui è un fenomeno.

E io gli dico sempre, Lele ricordati, e c'è stato un periodo di una discussione con delle persone che, ah perché dopo non faccio nomi. Quando io dicevo davanti a tutti quanti e Lele è testimone, Lele tutto sta in baradano, può andare avanti se ci sei te. Se tu ti rompi i coglioni domani, è questa roba qua è finita.

Io però questa cosa te la volevo chiedere perché chiaramente abbiamo parlato prima eccetera però la dico prima dal mio punto di vista perché ovviamente tutto quello che è successo con la BoboTV lo sanno tutti in prima persona al di là di quello che è successo diciamo nel dietro le quinte, la parte più lavorativa... A me è dispiaciuto vedere questa cosa da fuori perché ho avuto modo di conoscervi, di vedervi insieme, di vedere quello che era successo e quindi dico dal punto di vista umano è stata una cosa che mi è dispiaciuto tanto. Ho detto cacchio, come può succedere una cosa di questo genere? Anche perché avevate creato...

una cosa che realmente aveva cambiato e rivoluzionato il mondo dell'intrattenimento legato al calcio e allo sport in generale dal punto di vista umano, tu come hai vissuto tutto questo, tutto quello che è successo con Bobo e tutto quanto ma guarda io ti dico semplicemente in parole proprio strette strette perché io ho usato prima una parola fondamentale con te prima Il tradimento è la cosa che io detesto di più al mondo. A me non me ne frega niente. Tutto quello che si è creato è grazie a quel signore là, che sta sulla mia sinistra. Quello che è andato avanti, che ha portato avanti, era sempre grazie a lui. Io stavo a Genova e me ne sbattevo i coglioni.

Nicola faceva quello che diceva lei. Tutto quello che si è andato avanti era grazie a Lele. Il problema è quando poi si arriva a un certo punto che tiri, tiri, tiri, tiri e poi spacchi e non si può più ricucire e mettere insieme. Siccome a quella persona là io non voglio più dare importanza, è per me un capitolo chiuso, per me, non lo chiamerò neanche più per nome, perché lei lo sa, io sono una persona buona, generosa, di cuore, per me è un capitolo chiuso.

Adesso partiamo, Nicola, Antonio e Lele, finito! Quella persona là, io ho usato una parola prima, in generale, il tradimento è la cosa peggiore... che io possa accettare nella mia vita è una cosa che io non accetto perfetto tu caro Gianluca Gazzoli pensavi di essere te il basement più forte di tutti e invece ti sbagliavi eravamo noi tre sei convinto vai da solo non ti seguono anche tua madre a casa adesso penso che Ho capito chiaramente quello che intendi ed è proprio per questo che poi insomma è dispiaciuto a chi vi seguiva proprio perché...

No no io ti dico la verità a me non è dispiaciuto meglio prima accorgerci di determinate cose che dopo perché dopo è già troppo tardi ci siamo accorti prima? perfetto, prendiamo la nostra strada felicemente felicemente ti è capitato, storicamente anche dei racconti che abbiamo fatto di di riappacificarti nel tempo con tanti altri tuoi compagni o di altre cose che sono successe secondo te, adesso chiaramente è difficile da dire oggi, però ci fosse mai un riavvicinamento in futuro, è una cosa che non prendi neanche in considerazione assolutamente per me è un capitolo chiuso quante persone siamo 8 miliardi e una persona al mondo Da novembre ho solo 8 miliardi Ho fatto un esempio di quante persone sono al mondo Per me è capitolo chiuso, finito Probabile che se tu domani Litighiamo e tu mi dai un pugno in faccia Così che abbiamo litigato Fra 10 giorni o 20 giorni Io posso anche riparlare con te Riappacificarmi e diventare anche amico Perché è una cosa Abbiamo litigato, ci siamo dati dei pugni E finita là Ma la parola che ho usato prima capitolo chiuso via il tradimento per me non esiste ma lì è stato perdonami ci sei rimasto proprio male dall'oggi al domani cioè è proprio stato un momento on off è un qualcosa anche che hai sofferto per quello che si era creato zero io la mia grande sofferenza era che poi per tanto tempo con Lele e Nicola non si poteva fare un qualcos'altro perché poi parliamoci chiaro la trasmissione era in tre e non in quattro era in tre C'era Messi, Lele, io il suo braccio destro e Nicola che stava con noi, il braccio sinistro. Il problema eravamo sempre in tre, perché poi vogliamo dire il nome della televisione, di quello o di quell'altro.

Sono chiacchiere. Il dietro le quinte, chi faceva tutto? Lele.

Chi metteva su? Lele. gestiva la situazione.

Lele. Questo però l'ha detto anche adesso quando ne abbiamo parlato qua un anno fa ha sempre riconosciuto il tipo di valore soprattutto in quello che diceva Lele. Quando si è tutti insieme è facile dire la roba. Poi sì, chiaramente evidentemente ci sono state delle altre dinamiche. Però insomma ti è mancato in questo periodo poter parlare e dire la tua?

Zero. Sono stato sei mesi e Lele mi ha detto Antonio devi venire a parlare dalla Domenica Sportiva. Vai Lele, vengo.

Sono sei mesi, io posso stare sei mesi, sei anni, 60 anni senza parlare, non ho bisogno Però ti diverte un po'adesso questa cosa che ti sei creato, ti sei divertito Mi diverto perché con Lele e Nicola mi diverto, perché abbiamo il tempo che vogliamo, siamo liberi, siamo amici perché poi l'amicizia è quello che fa andare avanti tutto, è la benzina di una macchina Ma è questo ti dico, al netto di tutto, è l'amicizia Come avevo visto questa amicizia anche prima Mi sa che non hai visto un cazzo Gianluca, bravo Insomma di cose ancora Ce ne sono tante Perché so che avete ripreso E continuerete a fare A raccontare il vostro mondo La vostra passione C'è un sacco di gente che non vede l'ora E noi anche non vediamo l'ora Che non so se ti ha detto che mi ha colpito molto Non so se tu sei fan degli Avengers Del mondo dei film Con i miei figli l'ho visti tutti C'è una scena molto epica In cui mi sembra Tony Stark Con la sua moglie Qualcuno va da Tony Stark da Iron Man e gli dice guarda che Thanos che è super cattivo, c'ha questo, questo, questo e quest'altro e poi Iron Man dice ma noi abbiamo Hulk che è quello che cambia tutto. L'altra volta parlando con Lele si parlava di tante altre realtà, di tante altre cose e Lele come Tony Stark disse noi abbiamo Iron Man e mi ha detto. ma noi abbiamo Cassano nooo sei un po'l'ulk la metafora l'ho fatta io sei un po'l'ulk che spacca tutto e che in qualche modo manda in cortocircuito il sistema, nel bene e nel male ti ama, che invece magari ti ha qualcosa da dire però io la cosa, e anche per cui ti ringrazio tanto per essere qui oggi è che sei autentico 100% così e io ti sono grato per le cose che hai raccontato che sono anche molto personali assolutamente sono stato benissimo l'unica cosa fa un caldo cane qui dentro sto morendo 73 gradi fanno però grazie a te della disponibilità in questo momento in cui noi stiamo parlando non ci sono ancora stati gli europei come vanno secondo te gli europei poi ce la rivediamo nel caso la tagliamo se la becchi però io spero per l'Italia perché sono italiano spero per Spalletti però io se l'Inghilterra sto giro qua toppa un'altra volta io poi nei pronostici mi butto però andando nello specifico la Francia probabilmente è la più forte ma io sono convinto che l'Inghilterra c'è un conto in sospeso può vincere e se non vince a sto giro qua la vedo molto complicata però vediamo io spero nell'Italia in spalletta e nei ragazzi e scusami poi so che nel vostro format farete un sacco di analisi un sacco di commenti su un sacco di cose ma la situazione italiana oggi in generale com'è secondo te? Di talenti, siccome abbiamo parlato di una generazione da tua in cui ci sono stati grandi talenti, fenomeni eccetera, recentemente non ricordo chi ha detto, forse Murigno proprio, ha detto, lei mi fa accenno di sì, quindi me la so ricordata giusta, ha detto non ci sono talenti in questo momento italiani, quindi la vedo un po'difficile per l'Italia.

L'unico giocatore secondo me che può spostare gli equilibri se sta bene Chiesa. Ed è l'unico giocatore che ha passo a qualità a uno contro uno, perché poi il calcio d'oggi difficilmente tu vai a vedere dei giocatori che fanno l'uno contro uno. In Italia c'è poca roba in questo momento qua.

Dobbiamo pensare all'organizzazione che Spalletti può dare, però l'unico giocatore che può fare la differenza è solo Chiesa. E poca roba, roba da zero a zero. Quindi vedremo un po'come andrà.

Tra i vari amici invece che hai, che è venuto sempre qui a trovarmi, c'è Pierluigi Pardo. Ah, grande Pier! Che parla sempre super bene di te. E vedi te! È lui che in qualche modo ti ha lanciato nel mondo dell'opinionismo.

No. Non so se si dica così. No, non ha detto lui, è una mia pensiera. Non ha iniziato Tiki Taka. Pier, io li voglio bene, lo conosco dal 2001. Da 25 anni.

A Tiki Taka lui mi ha chiamato perché c'era il periodo Vandanari-Cardi, Cardi-Vandanara e nessuno, nessuno voleva dire A. Lui mi ha detto... Cioè avevano tutti paura di parlare. E vedi te, mi ha chiamato a me e in 4-4-8 finito il giochino.

Ho detto quello che pensavo. Finito. Vandanara, via. Riccardo ha detto quello che pensavo e avevamo risolto il problema. E io che gli ho fatto un favore a lui e non lui a me.

No, cioè, ma non l'ha detto questo. Eh, ma questo te lo dico io. Però in qualche modo, quando c'è qualcosa da dire e qualcuno non ha il coraggio di dirlo...

Aspetta. Ah. Io non accetto di andare da tutti No questo non sto dicendo Lo decido sempre io Perché a casa mia comando io Sì infatti su questo ti ringrazio Perché non ti ho visto in tanti altri contesti Antonio grazie Gianluca grazie a te Il tuo soprannome preferito dei tuoi qual è?

Fantantonio il pibe dei Bari Fantantonio perché mettono fantastico Antonio Però mi è sempre piaciuto Peter Pan Perché io sono un Peter Pan a 40 anni E voglio ridere e scherzare E essere sempre un bambino E così deve essere la vita. Un saluto alla family. Un saluto alla family che...

Sempre. Lei comunque dove l'hai incontrato? In una trattoria.

In trattoria? Dove lei ha deciso di prendere me e non io lei, perché poi decidono sempre le donne. Quindi lei ci ha provato con te, no?

No, lei aveva 17 anni, io 25. Io ho cercato il modo di approcciarla, però la mamma ha detto, occhio che quello ti fa di un son boccone. E'il primo ragazzo che ero io, in quel caso là, ho detto se io però questa ragazza qua mi dà corda, questa sarà la donna della mia vita. E mi ha dato, con lei io sarò in eterno, sempre in debito, perché mi ha dato le due cose più belle della mia vita, che sono i miei figli. ti ha dato anche un equilibrio sì molto molto molto cioè la tua vita è un po'cambiata da quando stai con lei assolutamente sì ma siccome tu da cinque anni hai una bambina lo capirai te sulla tua pelle che ti cambiano i f***i i fili ti cambiano, non vedi l'ora di svegliarti la mattina, poi ti fanno arrabbiare, ti fanno di tutto e di più, però ti cambia in positivo, in tutto. E lei secondo te cosa ha trovato in te?

Non lo so, che cazzo ne so. No vabbè, ci sarà una cosa che te l'ha detto anche lei, questo cuore anche magari che hai. Un cuore enorme e soprattutto perché io dalla mattina alla sera cazzeggio sempre. Sono un bambino, sono un bambino da 20 anni, 25, 40. Io dalla mattina alla sera non sono mai serio. Cazzeggio, cazzeggio.

Solo in poche volte, quando devo fare le cose come Cristo comanda, sono una persona lì dritta, con le mie decisioni e le mie idee. Però mi piace sempre essere felice, contento e sorridere. Anche perché in quel periodo in cui dicevi che tutti venivano da te a volere qualcosa, ci sono state anche tante donne che hanno cercato di fregarti. A 17 anni, giuro, neanche mia madre a casa mi voleva. Però a quel periodo l'appena avevo fatto gol sembravo il nuovo Brad Pitt e mi facevo cagare da solo, mi guardavo e dico mamma mia come cazzo faccio?

Se non c'avevo una lira neanche mia madre a casa mi voleva. E come ci provavano nei locali? Quando si è famosi è molto più semplice, molto più semplice stranamente ti vedono belli, affascinanti, cammini bene, mamma, tutto. Io se non c'avevo una lira e non ero calciatore famoso...

Però tu non sapevo di questa cosa? Te lo sto dicendo. Eh certo. No beh adesso sei più grande.

Ma no adesso sembravo Brad Pitt all'epoca. Lasciamo stare. Avevo una cicoria in testa, avevo i capelli, adesso delle robe. Lasciamo stare. Vabbè.

E il gol all'Inter mi ha cambiato la vita Brava il gol quello posso dire È un gol della Madonna E andiamo carichiamo È successo davvero attenzione Un inedito Antonio Cassano è passato dal basement Grazie grazie davvero E ci andiamo a vedere una partita di basket o di calcio Scegli tu Grazie a te Gianluca