Patologia che mima un addome acuto ma non lo è e quindi si fa una laparotomia bianca
Non sempre il paziente che si rivolge dal medico con dolore addominale è affetto da addome acuto di pertinenza chirurgica. Infatti possono mancare dei segni propriamente chirurgici che, alla semeiotica gastroeneterologica, possono dirigere le ipotesi di lavoro verso altre affezioni.
Il riconoscimento del falso addome acuto si basa su alcuni rilievi di estrema importanza diagnostica.
Per esempio nel falso addome acuto:
- Manca il dolore in sede di elezione, in quanto non vi è l’irritazione circoscritta del peritoneo parietale; - Manca ugualmente il dolore da brusca decompressione, cioè il segno di Blumberg;
- Manca la contrattura della parete addominale, data la mancanza di irritazione peritoneale;
- Non si verifica un franco ileo paralitico.
Fra le cause più comuni di falso addome acuto vi sono:
- Affezioni cardio-vascolari:
- Infarto miocardico: il dolore epigastrico, in sede atipica, senza irradiazioni caratteristiche, sino a che non sono comparse alterazioni tipiche al tracciato elettrocardiografico, può far nascere dubbi con l’addome acuto.
- Pericardite acuta: la febbre precede il dolore, che si accompagna a sfregamenti pericardici e compare una caratteristica alterazione ECG (sopraslivellamento a bandiera del tratto S-T).
- Fegato da stasi acuta: i segni dello scompenso destro orienteranno correttamente: ovvero turgore delle giugulari, reflusso epato-giugulare, aumento della pressione venosa centrale.
- Affezioni respiratorie:
- Infarto polmonare: se interessa le zone polmonari basali può provocare dolore nell’ambito addominale
superiore. La dispnea, la tosse, l’espettorato emoftoico, il quadro semeiologico a tipo cuore polmonare
acuto serviranno a orientare correttamente.
- Pneumotorace spontaneo e pleuropolmonite basale: la dispnea, la tosse ed il reperto obiettivo toracico
valgono a farli riconoscere.
- Malattie infettive:
- Epatite virale: nella fase antitterica ad esordio brusco può aversi dolore ai quadranti superiori dell’addome, con nausea, vomito, febbre. Il dubbio andrà risolto in base all’astenia profonda che precede le manifestazioni addominali ed ai rilievi forniti dal laboratorio.
- Mononucleosi infettiva: il dubbio può nascere nelle localizzazioni a livello delle ghiandole addominali e della mucosa intestinale: coesistono, però, angina, adenopatie periferiche ed epatosplenomegalia.
- Spesi acuta con apoplessia surrenalica: si possono avere dolori addominali e vomito, ma l’alvo è aperto,
coesistono febbre, manifestazioni emorragiche, con il quadro dell’insufficienza surrenalica acuta
(adinamia, ipotensione, rapida insorgenza di shock) e talora con impegno meningitico.
- Emopatie:
- Emofilia: può causare ematomi retroperitoneali, con dolori addominali, vomito ed alterazioni dell’alvo; vi è una storia di emorragie da microtraumi, specie in sede articolare.
- Anemia depranocitica: nel corso della crisi di anemia emolitica possono comparire violenti dolori addominali, con vomito; coesistono ittero, dolori articolari e muscolari, splenomegalia e c’è una storia di crisi di anemia, che di solito rimonta all’infanzia.
- Affezioni metaboliche:
- Chetoacidosi diabetica: si può accompagnare a difesa addominale ed a dolorabilità dei visceri addominali,
conseguente agli squilibri idroelettrolitici; importanza orientativa hanno i precedenti di diabete e il
riscontro di iperglicemia e chetonuria.
- Iperlipidemia: soprattutto le ipertrigliceridemie possono provocare dolori addominali e difesa della parete;
l’equivoco può essere favorito dalla presenza di febbre e leucocitosi. L’epatosplenomegalia, la xantomatosi
cutanea e la lattescenza del siero servono a chiarire la situazione.
- Porfiria acuta intermittente: può provocare quadri di falso addome acuto con dolori addominali localizzati
o diffusi, chiusura dell’alvo, resistenza parietale e talora febbre; sono caratteristiche di queste forme le
neuropatie periferiche e il colore rosso scuro delle urine dopo esposizione all’aria.
- Affezioni endocrine:
- Insufficienza surrenalica acuta: può causare dolori addominali, nausea e vomito, ma l’alvo è sempre aperto, con feci diarroiche. Inoltre, poiché suole sopravvivere nel corso dell’insufficienza surrenalica cronica, validi elementi discriminanti sono la pigmentazione cutanea, la storia di adinamia e di ipotensione arteriosa, l’iponatremia e l’iperkalemia.
- Porpora di Schonlein-Henoch: possono aprire la scena i dolori addominali, con vomito, diarrea e talora melena; in genere si associano petecchie e dolori articolari. Si tenga presente che la sindrome può complicarsi con invaginazione intestinale.
- Saturnismo: le coliche saturnine non provocano contrattura e la pressione sull’addome attenua il dolore; l’alvo può essere chiuso o diarroico e la pressione arteriosa è aumentata.
Ai fini diagnostici costituiscono elementi importanti la presenza dell’orletto gengivale di Burton, di colore azzurro scuro, il notevole aumento nelle urine di urobilina e di coproporfirine, la presenza di punteggiature basofile eritrocitarie e l’anamnesi professionale di esposizione al rischio di intossicazione di Pb.
- Affezioni neurologiche:
- Crisi gastralgiche dei tabetici: crisi dolorose addominali violente, con vomito e con alvo aperto; coesistono
incontinenza urinario, abolizione dei riflessi rotulei e di quelli pupillari alla luce. - Intossicazioni alimentari e parassitosi:
- Sindrome sgombroide: può simulare un addome acuto per via dei forti attacchi dolorosi, tutta via può anche essere presente eritema e perdita della vista.
- Anisakidosi: accompagnata da un dolore addominale violento, nausea e vomito (talvolta delle stesse larve). Può anche essere presente un’importante risposta immunitaria eosinofila e granulomatosa.