Buongiorno, buon pomeriggio e buonasera. Oggi parliamo dell'umanesimo e del rinascimento. Prima però vi ricordo di lasciarmi un mi piace qui sotto, di iscrivervi al canale e di seguirmi anche su Instagram. Mi trovate come Diario di Charlotte.
Innanzitutto dobbiamo dire che umanesimo e rinascimento sono due periodi intrecciati tra di loro, però possiamo anche definirne, delinearne le peculiarità principali. Quando noi parliamo di umanesimo pensiamo all'uomo al centro e anche alle discipline umanistiche. Infatti quando si parla di umanesimo di solito ci si riferisce a quel periodo alla fine del quattrocento durante il quale abbiamo la riscoperta dei classici e per delle umane littere. Quando invece parliamo di rinascimento parliamo dunque di un processo vero e proprio trasformativo per quanto riguarda la cultura, l'arte che occupa i primi decenni del Cinquecento.
Andiamo ora però più a fondo. Quando parliamo di umanesimo dunque ci rifacciamo a un termine coniato da un pedagogista, Immanuel Niethammer, il quale conia questo termine a partire proprio dalla parola umanista, quindi colui che si occupa delle discipline umanistiche, letterarie. L'umanesimo è ispirato da Petrarca e anche da Boccaccio. La cultura classica nel Medioevo e la cultura umanistica presentano delle differenze. Infatti, quando parliamo di Medioevo, direi in particolare Alto Medioevo, con cultura classica intendiamo studio del latino.
Immaginiamo gli scrittori a dove i copisti riproducono, ricopiano le opere manoscritte della cultura latina, però le copiano senza valorizzarne il... contenuto. Abbiamo quindi questo contrasto tra le divine littere e le umane littere. Le divine littere in quanto durante il medioevo gli artisti avevano proprio il compito di avvicinare l'uomo a Dio, quindi la vita terrena era solo un passaggio verso il paradiso e anche lo studio della teologia era fondamentale.
Invece nell'umanesimo lo dice la parola stessa, è l'uomo al centro della ricerca, dello studio, della letteratura e dell'arte. Con l'umanesimo ritorniamo agli antichi ed è proprio il nostro Francesco Petrarca, a cui ho dedicato una video lezione che vi lascio qui, a parlarci proprio della necessità di ritornare allo studio degli autori antichi, modelli di stile, di eleganza, esempi di virtù morale. Vi ricordo che...
Petrarca era un filologo oltre che uno scrittore e un chierico e Petrarca durante i suoi viaggi perché andava in giro per le biblioteche a cercare codici, a cercare nonoscritti, riesce anche a recuperare l'orazione proarchia di Cicerone per esempio in una biblioteca di Liegi. Nell'umanesimo infatti si sviluppa la filologia, la scienza che consente di ricostruire un testo il più possibile vicino all'originale, al cosiddetto archetipo. Perché? Perché durante le varie copiature dei testi naturalmente i copisti commettevano anche degli errori e dunque il testo si allontanava sempre di più dall'originale e quindi dalla volontà dell'autore. Quindi filologi si ho.
occupano di ricostruire il testo e di ritornare all'originale. Dovete sapere, per esempio, che nella Commedia di Dante noi non abbiamo un testo autografo scritto di suo pugno, invece del Petrarca, sì. In ogni caso, la filologia si afferma proprio con gli studi di Petrarca e anche grazie al contributo di Lorenzo Valla, che era un umanista romano, il quale, ve ne avevo già... parlato, vi avevo accennato nella video lezione dedicata alla letteratura umanistica che vi lascio qui, aveva scoperto la falsità della donazione di Costantino, questo documento con cui l'imperatore Costantino lasciava Roma al Papa e con il quale la Chiesa legittimava il suo potere temporale.
Lorenzo Valla, basandosi proprio sull'analisi filologica, dimostra che si tratta di un'analisi di un falso medievale. La cultura umanistica deve essere una cultura universale, come dice Pico della Mirandola nel suo discorso sulla dignità dell'uomo, che sottolinea anche i temi centrali dell'umanesimo, quindi la libertà dell'uomo, la possibilità di definirsi, cioè definire la propria esistenza, un'apertura verso il mondo, verso l'altro e l'affermazione del valore delle attività umane. Durante l'umanesimo infatti nasce anche una nuova pedagogia, ovvero si inizia a pensare che i metodi repressivi non siano i migliori per educare e quindi si cerca di plasmare le capacità critiche e dialettiche degli allievi attraverso metodi non repressivi e attraverso anche quel confronto diretto proprio dei testi stessi, quindi si abbandonano.
i castighi, le percosse e le privazioni, o meglio dire, si iniziano ad abbandonare, perché in realtà sappiamo che i castighi, i percosse e le privazioni continueranno in ogni caso durante tutta l'età moderna e anche durante l'età contemporanea per molto tempo. Quando parliamo invece di rinascimento, dobbiamo dire, lo abbiamo già detto, che questo concetto è fortemente intracciato all'umanesimo. Sono i pensatori del 300 e del 400 che vivono l'età contemporanea come una rinascita, rispetto ai tempi bui del Medioevo. Io ho dedicato una video-lezione all'Alto e al Basso Medioevo, in quanto il Medioevo è un periodo lunghissimo e non è un periodo... buio come sappiamo semmai l'alto medioevo un periodo di crisi di difficoltà perché poi il basso medioevo vede una rinascita quindi dobbiamo fare attenzione però la sensibilità dell'uomo del 300 400 il medioevo appariva come un periodo buio e quindi qui abbiamo una rinascita rinascita che come dicevo e nella letteratura nella scienza nell'arte e in italia c'è proprio una concentrazione di ingegni, no?
Veramente prolifici nella pittura, Raffaello, Botticelli, Leonardo, Michelangelo, Tiziano, Tintoretto, nella scultura Donatello e Michelangelo, nella letteratura, ne abbiamo parlato e abbiamo approfondito, per esempio, Ariosto, Machiavelli, Guicciardini, a cui ho dedicato una video-lezione per autore almeno, e nella filosofia come Ficino e Pico della Mirandola. Quindi abbiamo veramente... una rinascita in tutte le arti.
Vi faccio qui vedere per esempio il ritratto di Leonardo e la venere del Botticelli, per esempio, che si può ammirare agli uffizi insieme alla primavera. Durante quindi questo periodo abbiamo anche delle nuove visioni del mondo, visioni nuove nella politica di Machiavelli e di Guicciardini, come vi dicevo per Machiavelli l'opera significativa e il principe a cui abbiamo dedicato proprio una lezione. riassuntiva che vi lascio qui. Nella scienza con Copernico il modello cosmologico e gliocentrico e abbiamo recuperato questi concetti anche con il Seicento poi e con Galilei stesso, ma anche nella cultura e nella religione.
Nel 1455 inoltre viene inventata la stampa con Johannes Gutenberg il quale combina sei invenzioni, la carta, i caratteri mobili Inventati in Asia, arrivati però in Italia grazie all'influenza araba, la metallurgia di precisione, il torchio che veniva usato per ottenere olio e vino, l'inchiostro e l'alfabeto europeo. Quindi combina queste sei invenzioni, in più chiede un finanziamento al banchiere Fuss e allestisce la prima tipografia. Per produrre velocemente le lettere necessarie, Gutenberg crea la macchina per la colata.
E dato che la matrice è riutilizzabile, si potrà produrre un numero infinito di lettere identiche. Il lavoro del compositore inizia a questo punto, disponendo le lettere in righe e servendosi della balestra per mettere insieme le righe sulla pagina da stampare. Per la stampa Gutenberg ha creato una pressa speciale che si ispira alle macchine usate dai viticoltori.
Gutenberg dunque riesce a stampare la Bibbia in latino, come vedete una Bibbia in caratteri gotici. divisa, vedete la pagina divisa in due colonne di 42 righe e i capiletteri erano aggiunti dopo la stampa e venivano proprio realizzati dai miniaturisti specializzati. Durante l'umanesimo e il rinascimento abbiamo luoghi della cultura che fioriscono, università, corti, centri della cultura, ma anche accademie, quindi proprio dei centri di elaborazione intellettuale.
Spero che dunque questa video lezione vi abbia chiarito un po'più le idee su questo periodo, l'umanesimo e il rinascimento, periodo a me molto caro e vi lascio alla prossima video lezione.