Ciao, oggi approfondiamo la figura di Gertrude, la monaca di Monza. Allora, innanzitutto c'è da dire che la Gertrude di Manzoni è un personaggio storico, cioè non è inventato totalmente da Manzoni dal nulla, come può essere Renzo, Lucia, Donna Bondio, eccetera, eccetera, ma è un personaggio che ha un preciso riferimento in una persona realmente esistita. Allora, chi era la figura storica che sta dietro la Gertrude di Manzoni? La figura storica che sta dietro Gertrude è quella di Maria Anna di Leiva.
Siamo verso gli anni settanta del 1500. Chi era questa donna? Era la figlia innanzitutto di un potente personaggio, personaggio di Monza, di un potente signore feudatario, quindi colui che possiede delle terre e le dà da lavorare ad altri. Inoltre considerate che suo padre era il nipote del primo governatore spagnolo di Milano quindi aveva dei contatti molto potenti con i personaggi politici importanti del tempo.
La madre invece era una donna ricchissima di origine genovese che però muore presto e quindi la nostra Marianna o Marianna dipende il nome poteva anche essere scritto appiccicato rimane presto orfana di madre. Il padre nel frattempo si sposa una seconda volta quindi si dice che passa a seconde nozze e ha altri figli tra i quali un maschio che ovviamente è destinato a ereditare sia il titolo quindi il titolo di successore della famiglia insomma e anche tutte le proprietà tutti i beni della famiglia. Inoltre il padre che evidentemente era un uomo molto scaltro si adoperò in modo così un po'ambiguo per far sì che la cospicua eredità della moglie della prima moglie quella che vi ho detto essere ricchissima e la madre di marianna non venisse lasciata alla figlia marianna così come doveva avvenire insomma in modo giusto ma si adoperò perché questa eredità finisse nelle mani del figlio maschio da qui deriva l'imposizione a marianna da parte del padre di farsi monaca infatti nel caso lei avesse voluto sposarsi e quindi avesse trovato marito lei avrebbe dovuto portare le sue ricchezze indote al marito quindi diciamo che questo passaggio che il padre ha architettato dell'eredità dalla figlia al figlio non sarebbe stato possibile.
In questo modo quindi lei si trova priva dell'eredità di fatto e si trova a entrare nel convento benedettino di Santa Margherita a Monza all'età di 13 anni. A 16 diventa monaca a tutti gli effetti e prende il nome di Suor Virginia. Andiamo avanti con la storia perché si fa interessante. Allora, come appartenente alla famiglia più potente di Monza, vi ho detto anche delle parentele che ha il padre con personaggi molto potenti, la nostra Marianna barra Suor Virginia viene nominata, anche se è giovanissima, come maestra delle educande. Maestra delle educande vuol dire che praticamente si deve...
occupare delle giovani che entrano delle giovani fanciulle che sono le nuove entrate insomma al convento tutto cambia però nel momento in cui compare un nobile chiamato giampaolo osio allora chi è questo giampaolo osio allora questo giampaolo osio era un giovane che abitava innanzitutto in una casa vicina al convento era ben intro presso le famiglie altolocate importanti di Monza e conobbe appunto questa suor Virginia anche data la vicinanza dell'abitazione. Cosa fa? Conosce suor Virginia e però seduce una delle educande che erano da lei istruite.
Suor Virginia si arrabbia moltissimo e giunge a chiedere ovviamente l'arresto di quest'uomo. Allora il nostro Osio che nel frattempo aveva anche anche peraltro commesso un omicidio, anche se non sappiamo per quale ragione, fugge e resta lontano da Monza per un anno, quindi un po'per fare calmare le acque. A quel punto Virginia, per le insistenze sia dei parenti di lui, sia della madre Badessa, quindi della superiore, ne concede il perdono, insomma sapete il perdono, ne abbiamo anche già parlato, quanto sia importante per la fede cristiana, per il credo cristiano.
Allora il nostro Giampaolo Osio può tornare a Monza perdonato da sua madre. or A quel punto attenzione però perché la storia non è finita, a questo punto l'uomo insidia direttamente Suor Virginia, quindi capite un uomo depravato, un uomo veramente malvagio e veramente di cattivi costumi. I due, quindi la nostra Marianna barra Suor Virginia, con Paolo Osio intreccia una relazione epistolare, vuol dire via lettera, che poi mano a mano diventa anche un rapporto molto più diretto e sempre più profondo. profondo. L'osio come in seguito poi dirà la stessa suor Virginia giunge addirittura a violentare la monaca.
Gli incontri si ripetono con frequenza e puntualità finché addirittura la nostra suor Virginia partorisce un bambino che nasce morto e viene portato via da osio di nascosto. Poco dopo pensate un paio di anni dopo addirittura nasce una bambina una figlia che viene data a osio il quale anche lui la... anche in questo caso la porta via insomma. A questo punto però una domestica del convento chiamata Caterina minaccia di rivelare la relazione che lei è venuta a scoprire. La donna, questa Caterina però viene uccisa dall'uomo che ne trasporta il corpo via dal monastero durante la notte inventandosi anche tutto un sistema molto complesso per così occultare il cadavere.
I sospetti però e le voci ormai divengono forti. Osio si è spinto troppo in là perché naturalmente avete visto come ne ha combinate un po'di tutti i colori anche con azioni molto violente e veramente oltre l'accettabile. Alla fine intervengono le autorità. sia civili, quindi polizia, eccetera, eccetera, sia quelle ecclesiastiche, che vuol dire religiose, e dopo un processo di cui abbiamo gli atti, ma ci arriviamo tra un attimo, Suor Virginia viene incarcerata in un convento dove termina la propria vita in penitenza molto rigida.
Invece... L'osio viene arrestato dalle autorità civili, quindi dalla polizia, e poi viene processato e infine addirittura decapitato. Questa è la vicenda storica, il personaggio storico di Marianna di Leiva. Come fa però Manzoni a conoscere tutte queste notizie che avete visto che sono anche abbastanza dettagliate, insomma sono piene di particolari, sappiamo molto di questi personaggi. Allora, la prima fu...
fonte dalla quale lui ricava queste informazioni si chiama Istoria Patria ed è scritta da un milanese chiamato Ripamonti. Questo Ripamonti era un uomo molto affidabile perché era uno storico, era uno storico ufficiale del cardinale di Milano, quindi capite che non è insomma il primo che passa. Ripamonti racconta questa storia all'interno di quest'opera chiamata Istoria Patria.
Attenzione però perché innanzitutto lui non cita il nome di Osio, quindi parla di un uomo genericamente ma senza dire il nome. Poi non fornisce neanche il nome della monaca, quindi di Marianna, e inoltre non indica neanche con precisione il periodo in cui si svolsero i fatti. Quindi diciamo che racconta tutte le vicende il nostro Ripamonte.
Ma non mette i dettagli. Perché queste omissioni? Credo che ci siate già arrivati.
Tutte queste omissioni sono dovute a ragioni di prudenza. Naturalmente il fatto che, avete capito, Marianna fosse figlia di Conti e appunto appartenesse a una famiglia potentissima e addirittura, attenzione, fosse ancora in vita nel momento di pubblicazione dell'opera di Storia Patria, risulta impossibile per lui. citare tutti questi dettagli.
Attenzione però perché nonostante appunto manchino questi riferimenti il testo poi in sé per sé è molto affidabile cioè nell'insieme le vicende sono fedeli al vero. Ad esempio Ripamonti ci dice che Virginia era chiamata Domina dalle sue compagne, Domina in latino vuol dire signora ed è esattamente la stessa. stessa parola che poi riutilizza anche Manzoni.
Aggiunge anche tanti altri particolari che sono proprio ripresi fedelmente da Manzoni. Oltre però che dalla storia patria Manzoni attinge anche delle notizie di prima mano, pensate un po'direttamente dai verbali degli atti, dei processi. Quindi diciamo che lui lavora sia sulle fonti dello storico Ripamonti ma anche sulle fonti illegali proprio.
Lui poté consultarli per concessione dell'arcivescovo di Milano quindi grazie anche alle amicizie insomma i contatti importanti che ha a Milano può accedere proprio a questi documenti che altrimenti ragazzi non è che li trovate insomma per strada sono documenti importanti che non tutti possono naturalmente consultare. Una cosa però vi faccio notare che è importante vi prego di notare innanzitutto che comunque anche se le fonti di Manzoni sono storiche. quindi ho appena spiegato che si basa su documenti.
Mi raccomando, non tutto ciò che avete letto della monaca di Monza è storico, non è una semplice trascrizione e basta. Manzoni prende spunto da una vicenda storica e poi ci costruisce intorno un personaggio di invenzione, quindi mi raccomando, un conto è la base e un conto è il risultato. Ad esempio, un aspetto così giusto per farvi capire di che cosa parlo, io ho detto che la storia di... di Suor Virginia, si sviluppa alla fine del Cinquecento. La storia della nostra Gertrude manzoniana ha luogo all'inizio del Seicento, siamo tra il 1628 e il 30, quindi mi raccomando, ripeto, un conto è lo sfondo storico a cui Manzoni attinge e un conto è la rielaborazione poi artistica che ne fa.