e se nella busta che sorteggerà te prima di iniziare il colloquio vi capitasse una fotografia delle trincee il fungo della bomba atomica sganciata su hiroshima e nagasaki o se dovesse esserci una poesia di guerra sulla guerra contro la guerra quali collegamenti potreste fare di filosofia dodicesima pillola di maturità dedicata alla guerra nel pensiero di kant hegel e marx e con alcuni accenni ovviamente ai futuristi partiamo da canti il quale il suo capolavoro intitolato per la pace perpetua si sforza ed è uno sforzo titanico di costruire una confederazione di pace una confezione di fatto europea in cui gli stati che si uniscono rimangono autonomi indipendenti con le loro costruzione ma rinunciano al diritto di fare la guerra la guerra è ceduta e alienata alla confederazione in denominata per la pace dal vetro la confederazione di pace dunque kant liberale pensa che così come gli uomini hanno abbandonato lo stato di natura e hanno prodotto una società politica civile per evitare che la guerra di tutti contro tutti portasse morte e distruzione così come gli uomini sono usciti dalla condizione naturale di guerra di tutti contro tutti dovuta alla libertà assoluta di cui tutti gli uomini godono così come gli uomini sul natura così ora gli stati devono abbandonare lo stato di natura tra stati tra regni tra comunità politiche perché questo stato di natura che persiste tra stati conduce alla guerra dunque stati con costruzioni autonome indipendenti stati con tradizioni usi costumi diversi debbono unirsi mantenere i loro governi nazionali ma dare vita a un governo della guerra la confederazione di pace non è un superstato ma è un'unione debole tra stati per quanto concerne i governi che produce un'unione forte per quanto concerne la guerra b la super aree la guerra perché cannes considera la guerra un flagello morte distruzione rallentamento sviluppo economico di commercio il progresso intellettuale delle arti e delle scienze la guerra va messa al bando e camp ribadisce con il suo pacifismo giuridico che si tratta di un accordo che debba stabilire che cosa che la pace articolo 1 è diversa da una tregua bene che bisogna evitare articolo 2 tappa si perpetua che i sovrani considerano come delle merci i territori e vengono scambiati in alleanze impatti in accordi ma dell'assoluta the dei territori come le comunità politica in cui vivono uomini donne bambine bambini anziani anziani articolo 3 per costruire la pace indispensabile arrivare al progressivo superamento degli esiti permanenti bisogna abolire progressivamente le armi e bisogna evitare di corsa agli uomini come dei mezzi ma semplice per come dei fini e poi va avanti cannes ci dice indispensabile mantenere la mente una politica sana non di debito perché fare debiti con la guerra porta ad altri debiti e dunque a ricercare poi alleanze che ti conducono a nuove guerre bisogna evitare di intromettersi nella costruzione di altri stati rovesciare governi portare al potere di stati vicini uomini partiti fazioni amiche che possono ridare i nostri interessi interessi particolari per così intervenendo i suoi altrui si creano tensioni che sfoceranno in guerre e più easy evitare di condurre la guerra con qualunque mezzo in tendenzialmente con omicidi assassini avvelenamenti torture e scorrettezze perché in guerra con questa modalità si generano gli odi futuri e dunque si gettano le basi per nuove guerre le guerre vanno condotte con delle regole di tortura uccidere prigionieri o civili perché altrimenti si segnino un odio da cui poi sorgerà a nuove guerre poi ancora gli articoli definitivi per fondare la pace perpetua cannes ci ricorda che è indispensabile appunto che ci sia una costruzione di fatto non assunti stia c'è alcuna divisione dei poteri e indispensabili che ci sia appunto la divisione della divisione i poteri e poi indispensabile ovviamente che dunque questa divisione dei poteri porti ad un accordo e non ho superstato ma devono rimanere gli stati autori indipendenti alla vita una confederazione di stati in cui si entra volontariamente senza coercizione e se ne esce quando si vuole ma si subiscono poi le conseguenze della fuoriuscita un accordo di pace e poi per favorire la pace indispensabile il principio di ospitalità i cittadini degli stati della confederazione di pace devono poter non viaggiare e spostarsi da uno stato all'altro con l'obbligo di essere accolti frati bene e l'obbligo di rispettare però le costituzioni dei paesi che ospita dei paesi ospitanti questo è il mastodontico progetto di un altro per la pace perpetua la pace dunque va ad essere un orizzonte dev'essere un orizzonte di vita per gli uomini di vita dagli stati la guerra va progressivamente superata messo al bando per arrivare a una situazione di pace perpetua dentro cui gli uomini possono svilupparsi come persone dove può crescere l'economia del pozzo che cresce di scambi culturali possono crescere dunque le generazioni anche future e la grande politica lungimirante di cannes che troverà compete fare i collegamenti parziale ma infruttifera anzi fallimentare concretizzazione assad e nazioni proposti da uil su cui sui celeberrimi 14 punti nella pace di versailles durante appunto lì parte la prima guerra mondiale la pace poi corretta punitiva contro contro la germania voluto soprattutto dalla francia la sua delle nazioni figlie dell'idea della pace per di cannes così come sarà figlia della pace perpetua nasce delle nazioni unite selle sulle nazioni sono immediatamente falliti hanno determinato dal vento poi di dittature violente e hanno determinato tali fallimenti anche poi lo scoppio da ii guerra mondiale così non si può dire immediatamente da si unite le quali hanno vissuto sempre delle contraddizioni all'interno della guerra fredda ma che un certo pro story con avuto anche un peso per cercare di gestire le crisi internazionali oggi nazioni the sembrano francamente messe all'angolo nel ritorno di più stati e ad inizio neanche imperiale o macro regionale che stanno spartendo si l'accesso alle risorse del pianeta il dominio sui mercati e anche sono spartendo nelle con i conflitti per le aree circo nomi camente geopoliticamente decisiva per il controllo del pianeta dunque per la pace perpetua oggi è molto molto molto malato veniamo ad es siamo agli antipodi di cannes anzi hegel potremmo dire che risponde in maniera polemica kant secondo e della pace perpetua porterebbe al declino dei valori della morale i popoli degli stati vi ricordo che per hegel la costruzione di uno stato deve rispettare attraverso di un popolo stato nasce sullo spirito di un popolo attraverso spia di un popolo dunque le costruzioni non sono scritte a tavolino non so tratteggiata tavolino tra intent elettorali da da politici da giuristi le costruzioni nascono a partire dalla terra del sangue a tradizioni del fall del popolo e la tradizione un popolo e dunque ha forse uno stato sarebbe minacciata una pace perpetua perché la pace perpetua porterebbe degrado porterebbe un mare a diventare più tre linee a diventare palude 2 cos'è la guerra la guerra è quella tempesta che rende il mare terzo la guerra è lo strumento che usa la storia per essere tribù tale nel tribunale della storia al tribunale della storia si presentano stati popoli i quali quando giungono alla guerra stabiliscono chi è più forte chi più debole chi più razionale e chi è più invece irrazionale dunque la guerra è una manifestazione tendenzialmente un'antitesi di una negazione della tesi e un'antitesi indispensabile per arrivare una sintesi dunque la guerra porta progresso razionalità svecchia il mondo rende i valori forti rende terzo il mare evitando la putredine la pace invece determina staticità determina appunto decadenza affievolimento degli antichi valori in questo ovviamente c'è proprio una discordanza totale tra immanuel kant e hegel dunque tra i due autori b è una vera mente la distanza notevole per hegel nessun accordo tra stati ma più simile ad homs lo stato ha il diritto e il dovere di portare avanti di una politica di beck guerra per preservare se stesso per mostrarsi forte per essere forte e una guerra tra stati tra imperi sopravvive il più forte così come la guerra ha fatto cadere gli imperi più vetusti liberi dunque meno razionali meno all'interno di un percorso sconosciuto sullo spirito oggettivo di risalita del con lo spirito collettivo della ragione collettiva secco mi sulle politica all'interno di questa risalita dell'idea che su di sé a sé come oggettività politica all'interno di questa di questo ritorno dell'idea se la guerra stabilisce quale forma di stato sta maggiormente ritornando alla ragione e dunque la guerra stabilisce chi sta arricchendo si da un punto di vista di spiritualità razionale potremmo anche dire che la guerra è un'astuzia della ragione per selezionare gli stati più forti per far visti più forti per eliminare stati più deboli per linea gli imperi in decadenza alla fine presso il timone della storia i popoli gli stati più forti vincono e questo di più forte che vinco e utile che solo la manifestazione più elevata della ragione lungo c'è un esaltazione della guerra che un pieno diritto dovere di uno stato che rientra nelle peculiarità di uno stato ogni soldi tore fa la guerra già come sosteneva house del leviatano equa in elementi più c'è il diritto del c ribadisce che la guerra è nelle mani dello stato e la guerra selezione di stati selezionali imperi stabilisce che forte irrazionale e dunque porti in decadenza in declino chi è meno forte chi è appunto meno razionale dunque rientro la guerra nella corsa nell'affermazione dello stato la guerra permette gli stati più forti di prevalere su quelli più deboli dunque indirizzare poi le relazioni internazionali a fare la sua interazione non sugli accordi pace ma sono gli accordi che seguono ad una guerra veniamo a marx hanno già fatto kant abbiamo visto e vediamo marx per mar la guerra è uno strumento nelle mani degli stati dei governi dunque la guerra è tendenzialmente una guerra orizzontale tra i cittadini tra lavoratori per ai contadini braccianti mandati a morire mandate a guerre jrs ucciderci per gli interessi di gestisce lo stato per mar lo stato una sovrastruttura per macro stato è il comitato d'affari della classe dominante e l'impero romano la classe dominante dei senatori la classe dominante dei militari la classe dominante dei commercianti sa bene dunque la classe dominante di roma la classe dominante dei carolingi la classe dominante nel mondo dei banchieri svizzeri la classe dominante olandese dei mercanti degli degli inglesi la classe dominante occupa lo stato lo stato il comitato d'affari per mar della borghesia e la borghesia utilizza la guerra per realizzare o per scopi ma manda a morire in guerra i figli operai gli operai contadini fini contadini manda le classi alterne le classi i contadini e dei lavoratori degli operai le classi bar terne più deboli e marginali vengono mandate a morire senza però senza realizzare un vero interesse di classe a per realizzare l'interesse della classe dominante dunque la guerra è uno strumento le mani della classe dominante paralizzare interessi della classe dominante dunque fuori dai fini della classe operaia la classe operaia momento i lavoratori ha tutto da perdere attraverso una guerra anche solo stato promette pensioni terre al solo se promette la grandezza di una parte dentro cui il lavoratore sarà più ricco sarà più forte e alla guerra tra stati strumento nelle mani della classe dominante per preservare il dominio per continuare il dominio e alla guerra come guerra tra stati caste dominanti mars contrappone la luna class war la guerra di classe cioè non più una guerra orizzontale tra lavoratori tra i contadini tra operai tra cittadini ma una guerra tra le classi levate l'upper class e la classe appunto marginale il proletariato il sottoproletariato bisogna trasformare la guerra da orizzontale una guerra del t verticale di chi è sotto contro chi sta sopra questa guerra si chiama lotta di classe e quando vince la classe subalterna e abbia una rivoluzione così come la borghesia ha soppiantato la nobiltà così giunto il momento che il precariato la classe di lavoratori la classe operaia sovverta l'egemonia il dominio della della classe appunto borghese e dunque in questo consiste la guerra come lotta di classe la guerra come lotta di classe da marx ed esaltata perché emancipa la classe ball terna emancipa al momento operaio e il prezzo comunista ha come obiettivo con anger nel manifesto del partito comunista di organizzare la lotta di classe delle classi sfruttate contro appunto gli sfruttatori la storia è lotta di classe la storia è la lotta degli istruttori contro gli sfruttati la lotta di classe termina con la vittoria di una delle due classi con la comune rovine di entrambe le classi in lotta alla guerra tra stati tra imperi alla guerra con lo strumento né mai a classe dominante mal contrappone da guerra come lotta di classe rivoluzione emancipazione delle classi subalterne del momento operaio della classe che prende coscienza di essere classe una volta oggettivata una coscienza di classe c'è la rivoluzione ci sono le condizioni paralizzare la rivoluzione veniamo ai futuristi futuristico sostengono i frutti riprendono hegel siamo alla vigilia prima guerra mondiale e trasforma la guerra come igiene del mondo la guerra è ciò che toglie diciamo il vecchiume vecchia al mondo toglie la malattia è una malattia all'apparenza ma che fa guarire da una malattia ben più grave appunto a più 3 di nilmar che diventa paludoso l'immondizia la decadenza dunque la guerra come igiene del mondo la guerra esaltata da marinetti la guerra esaltato dei futuristi perché la guerra ed elogio perché la guerra tecnologia perché la guerra forza e vigore come liceo per altri video marinetti alta in guerra ci va ben poco vista e trincee ma poi appunto non sta lì a combattere e dunque esalta la guerra senza prendersi le pallottole le granate colpi di mitraglia è un intellettuale borghese che esalta la guerra con igiene del mondo senza sta sicuramente nel campo di battaglia vedere agli orrori le sofferenze come ad esempio fa ungaretti per tornare al tema alla traccia appunto a 16 per fare i vostri collegamenti coi futuristi esaltano la guerra come velocità come dinamismo come appunto il gene del mondo come appunto progresso tecnologico così faranno anche alcuni socialisti massimalisti italiani tra cui spicca la figura di benito mussolini la guerra tra stati in questo caso può portare al sovvertimento dell'ordine interno degli stati dunque si può rovesciare un ceto dirigente la classe liberale borghese che sta governando l'italia si può rovesciare a partire dall'ingresso in guerra dell'italia invece poi comunque classe borghese un quel ceto borghese e liberale moderato mussolini farà degli accordi pur di avere all'inizio un governo nelle proprie mani per poi arrivare al governo monocolore dentro cui però vivranno molti i liberal conservatori della nostra della nostra italia chiudo così queste fare veramente il super collegamento con l'articolo 11 della produzione a cui gli dicono comunque un video in solitaria perché è più maneggevole per voi nel ripasso in vista dell'esame di stato la nostra costituzione l'articolo 11 dei primi 12 articoli fondamentali della repubblica sancisce in maniera netta che l'italia ripudia la guerra come strumento di chiaramente superamento dei conflitti delle tensioni e si propone d'italia di operare all'interno del diritto internazionale delle organizzazioni sovranazionali dunque italia ripudia la guerra non scelgo uno stupa di nostre ma vicino con un verbo molto soft ma un verbo hard un verbo di netto rifiuto l'italia ripudia la guerra come strumento di offesa dunque la guerra giusta solo la guerra di difesa ma anche per risolvere incupiti internazionali se ad operare aveva all'interno degli organismi sono nazionali che nascenti nazioni unite all'interno degli accordi poi presa lidl internazionale l'italia poi nel 49 prenderà la via della nato della della nato di cui quest'anno appunto ricorda anche 70esimo a ricorrere 70 anniversario la nato cioè il tratto nord atlantico l'italia entrò nella nato in parte sembra contraddire all'epoca l'articolo 11 planato nasce come alleanza si difensiva ma poi contro il comunismo a cui poi energetica risponde a col patto di varsavia ma la tensione è un'escalation crescente e sempre al limite della guerra adoro il vero l'italia in tutti gli anni della guerra fredda e dunque sino al collo del muro di berlino 1989 nel novembre e alcune sovietica ecco che simbolicamente avviene con la bandiera rossa che viene a maya dal cammino e siamo appunto il 1991 ebbene d'italia sino alla all'epoca non combatte nessuna guerra ma sulla ho partecipato missione militare nel congo e nel libano negli anni 60 miglia e fine anni settanta dunque fedele l'articolo di chip all italia comincerà a entrare a far parte di un gioco in totale fatto anche di guerra che combinazione chiaramente esploda leader regionali macromicro regionale proprio con l'implosione della guerra fredda perché in un mondo cristallizzato dal terrore del della guerra fredda bipolarismo e il terrore usa e urss qualunque guerra appunto era in maniera diretta messa al bando o di o era di hera è vietata dai veti reciproche riunisce viti che cina da un lato stati uniti inghilterra e francia dall'alto con il rumor berlino con il colonia su di etica col venir meno il patto di varsavia nato la posizione egemone dominante e spesso usa questo tipo e leggeremo dominante che per espandersi militarmente per far entrare altri paesi dell'est dentro dentro di essa e aumentando nel tale dimissioni in modo particolare alla russia prendo al di terni con altri stati appunto come come ad esempio la serbia o verso appunto i paesi come come l'iran duca e tensione verso questa parte del mondo a partire dall'alleanza atlantica su cui la francia a pignone spesso diverse gli stati uniti su cui anche la germania volte movie di scetticismo ha tendenzialmente regge questa alleanza militare in nome appunto di un'egemonia militare tecnologica monetaria sicuramente degli stati uniti e del dollaro questo è un breve percorso da kant hegel a marzo i futuristi all'articolo 11 eventualmente ci poetico a collegare ancora i poeti i poeti wars americani i nostri poeti coscritti del della guerra potete fare un riferimento al barone von klaus che sosteneva appunto che nell'opera sulla guerra appunto che la guerra era il proseguimento e la politica con con altri mezzi all'autore come cannes che invece dicono che non è assolutamente presente la politica ma è la fine della politica dove c'è po le mostre cvr scontro non c'è più polis noi non c'è più la politica se ne arrivare alle condanne morali totali della guerra come fa tolto io come fa gandhi per torto dei gandhi la guerra è immorale la guerra immorale come tale va rifiutata è una posizione chiaramente di diverso da guerra per carl schmitt è invece rientra nell'azione politica del nemico amico poiché in politica le categorie d amico nemico la fanno da padrone spesso la guerra diventa diventa appunto il mezzo attraverso cui si vanno a accendere le inimicizie e allacciandolo sfondo tra nemico amico questo mi sembra un breve percorso assolutamente maneggevole che chiudo con il linguaggio punto simon ico con la neolingua orwelliana in 1104 la guerra e pace e dunque il grande fratello è riuscito a inculcare nei cittadini l'idea che c'è sempre la guerra ma quella guerra permanente tra i grandi macro stati del mondo svegliano e di fatto una condizione di pace forse anche in questo orwell ha veramente anticipato l'epoca che non stiamo vivendo