sapida ma è proprio anche quasi comincia ad essere, comincia ad essere gustativa comincia a essere una sensazione di gusto, di sale, di salato, no? Non così netta come quando arrivo a dire che è salato. Salato è proprio una percezione salina, no? Come quando ho del sale, un cucchiaino di sale in bocca, no?
Cioè mi aiuta un po'a dettagliare meglio questa descrizione. L'effervescenza è anch'essa una durezza del vino, un elemento di durezza che quindi ovviamente ha poi dei rapporti sinergici e divergenti soprattutto con le morbidezze. La descrivo come delicata, moderata, vivace, esuberante o incisiva.
E da cosa dipende? Da quanta CO2 ho. È normale che un vino frizzante, prendete un moscato d'Asti, una Barbera al Monferrato, una Buonarda dell'Oltrepo Pavè, una Fresa di Chieri, non avrà un'effervescenza incisiva. Avrà un'effervescenza magari delicata o moderata. A volte le farbiscienza delicata, quei vini, quei Petit An Natural dove appena appena sento un po'di CO2 che mi da, quei vini che hanno un po'di CO2 la definisco delicata, moderata già un vino fresco.
in cui ho una moderata sensazione di CO2. Potrebbe essere anche vivace nei vini frizzanti, ma come anche potrebbe essere nel caso dei vini spumanti da lunga evoluzione dove ho avuto una perdita di CO2. quindi ce l'ho solo bilaceo, se no molto spesso in un vino vicino alla sboccatura con 5-6 bar di pressione come un metodo classico quindi dove la sboccatura è recente più verosimilmente userò un esuberante.
L'incisiva è quasi un po'eccessiva cioè quando sono molto vicino alla sboccatura dove ho questa CO2 che mi dà pungenza, mi dà una sensazione tarda. anche così incisiva quindi quel caso lì quindi a seconda della quantità della co2 utilizzerò questi termini quindi da quella che è delicata moderata c'è superante e incisiva A questo punto valuto l'intensità, la struttura, l'equilibrio e la persistenza. Abbiamo modificato anche qui l'ordine.
Intensità, struttura, equilibrio e persistenza. Un modo per ricordarseli, io dico sempre l'acronimo ISEP, l'intensità, struttura, equilibrio e persistenza aiutano. In quest'anno mi ha aiutato anche a ricordarlo.
Perché abbiamo modificato l'ordine? ordine, per un discorso anche qui di sequenza nella diversa percezione. Metto il vino in bocca, la prima cosa qual è? L'intensità. Poi la pienezza, la densità, quindi la struttura, quindi l'equilibrio tra le varie componenti e per ultimo, dopo deglutizione, la persistenza.
Quindi è un discorso di sequenza, è un po'più logico questa sequenza. sull'intensità ci siamo non è cambiato niente è solo una semplificazione anche qui dei termini moderatamente intenso che come dicevo prima raccoglie il vecchio poco e abbastanza e intenso molto intenso sulla struttura che cos'è la struttura la densità del vino la componente solida più il vino è anche molto collegata alla consistenza visiva la struttura più ho consistenza, più ho viscosità, più lentamente il vino si muove nel calice, più lentamente si muoverà in bocca, più lentamente scorrerà in bocca il vino. Quindi la struttura ovviamente dipende. da quello che è la quantità di sostanze che danno solidità al vino, dallo zucchero, ovviamente anche all'alcol, i tannini, tutto quello che insomma concide, quindi medio corpo, corpo pieno e robusto. Qui siamo andati a utilizzare il medio corpo che è da sempre utilizzato nella terminologia anche internazionale di descrizione del vino, medio corpo, corpo pieno e robusto.
Ci siamo fin qua. equilibrio l'unica cosa che vi voglio dire è questo ricordatevi che l'equilibrio non è un discorso matematico scordatevi il concetto della bilancia che magari Qualcuno ha visto, prima ha sentito parlare prima di bilancio, non è una bilancia l'equilibrio. L'equilibrio dovete vederlo come un'amalgama, una sinergia delle varie componenti, perché d'altronde non è solo un equilibrio, equilibrio di durezza e morbidezza non è che se in un vino io ho lo zucchero e l'acidità allora ho un vino che ho equilibrato è una piacevolezza gustativa e tattile data dall'insieme delle componenti di durezza e di morbidezza, sì ma anche per le interazioni che hanno tra di loro quello che dicevo prima, la sciita e il tannino hanno una insomma Un insieme, creano un insieme di sensazione dovuto alla loro stare insieme. Quindi che cos'è l'equilibrio? L'equilibrio è la piacevolezza, la piacevolezza gustativa e tattica.
data dall'interazione, dall'amalgama di tutte queste componenti. Vi capita, vi faccio degli esempi molto pratici, a volte di avere dei vini che hanno lo stessa quantità di acidi, la stessa quantità di alcol, la stessa quantità di zuccheri, ma la percezione dell'alcol, la percezione della acidità non è uguale. In alcuni casi è molto ben integrata, in altri sembra che l'alcol viaggi da una parte e la acidità dall'altra. Magari sento un eccesso di tannino e nell'altro non lo sento, ma anche solo perché è come le percezioni dell'insieme vengono percepite.
Quindi è la piacevolezza del vino. più che altro da un punto di vista gustativo e tattile, senza considerarla retroalfattiva. Gustativo e tattile, la piacevolezza al sorso, del gusto e del tatto.
Questo è l'equilibrio. Ci siamo su questo concetto qua. Poi la tecnologia è semplice, poco, mediamente, equilibrato. Sulla persistenza il concetto è anche qui, non è cambiato nulla, l'unica cosa che abbiamo leggermente aggiornato, ma solo per metterlo un pochettino a posto, è il riferimento in secondi, fino a 9. Il tempo è moderatamente persistente, da 10 a 14-15 è persistente, sopra i 15 è molto persistente. Ma di per sé il concetto della persistenza vi è chiaro?
La persistenza è... giocata soprattutto sulle componenti retrofattive cioè quando finisce l'aroma di bocca il vino è finito se avete perso il frutto, il floreale, il richiamo il vino è finito non è che se grandino di Montefalco lì ha un tannino che vi portate dietro per mezz'ora e persiste, no quella non è la persistenza la persistenza è dovuta soprattutto agli aromi di bocca, alla retroalfattiva quella è la persistenza, d'accordo? ma non è cambiato niente la raccontavamo già così anche qualche mese fa non è cambiato niente Qualità gusto olfattiva, anche qui stesso concetto di prima, non è soltanto un discorso di valutazioni, di intensità, di struttura, di quantità oggettiva di certi parametri ma subentrano poi anche i parametri soggettivi data dall'esperienza del degustatore soprattutto subentra anche quella componente anche retrofattiva tutta la componente anche di eleganza, di carattere, di attrattiva, di sorso, di piacevolezza di beva, di quanto venite invogliati anche ad assaggiare, a riassaggiare.
Ci sono dei vini che dopo il primo sorso non vi fanno venire voglia di riassaggiarli. Ci sono dei vini che dopo un sorso ne volete un altro, un altro e un altro ancora. Quella era attrattiva, la voglia la richiama anche al calcio.
il vino in bocca, quella è l'attrattiva accettabile, buono, distinto, ottimo, eccellente cambiato niente ok, nulla considerazione finale prima che cosa c'è? l'armonia più alto, lo stato evolutivo e l'armonia Lo stato evolutivo rimane lo stato evolutivo, ma molto semplificato, cioè due soli termini, pronto o maturo. E'un gioco che non era utile a volte.
Eh! Sono d'accordo, anche il vecchio. Anche il vecchio forse, però il giovane... Allora, voglio solo dirvi questo.
Non è che siano delle condizioni che nel vino non esistano più. Perché ad esempio esistono anche i vini che sono oltre il maturo, che sono vecchi. Ma sono dei vini che di solito... sono andata oltre.
Cioè il vino quando io lo degusto, cioè se io ho un vino ce l'ho lì in degustazione. E perché un vino? Prima di tutto in una condizione generale.
generalmente di bevibilità, quindi è già quantomeno pronto, e non è in una condizione di vecchio, di essere ormai andato. Quindi di solito la domanda che io mi devo porre nello stato evolutivo è questa, perché alla fine dietro la valutazione dello stato evolutivo c'è una sola domanda, che è questa. Questo merita di essere lasciato lì un po'di tempo.
avrà un margine di miglioramento oppure anche se lo bevo oggi o lo bevo domani o tra un anno comunque non migliorerà questo vino ha senso essere ancora conservato in cantina lasciandolo lì oppure è un vino che che io lo bevo oggi o domani tanto vale più di così o migliora no questo era il concetto di pronta matura che l'unico che è stato conservato il giovane l'immaturo e tutto quello che c'era prima erano dei concetti che venivano prima dei vini che non sono neanche pronti poi esistono questi vini qua certo se io domani vado in cantina e assaggio il Barolo del 21 e dì che quantomeno è pronto Esatto, infatti per quello che abbiamo tagliato i termini abbiamo conservato solo il pronto e il vinto. Il vino che è vecchio o altro, bravo, non c'è dubbio, è pronto, in quel caso lì sarà un vino pronto che ha un margine di miglioramento. Anche perché per questo assolutore se lo fa uscire lo rende già. No. quando lo fa uscire è perché lo reputa vendibile è che uno dice no, è che uno su certi vini...
attenzione vi faccio gli altri esempi se voi prendete, non lo so, il brachetto Bracchetto, conoscete il bracchetto d'attico? Bene, il 99,9% dei bracchetti sul mercato escono sul mercato che sono maturi, cioè che sono già... ok?
Prendete ad esempio il barolo. Il 99% dei barolo che escono sul mercato sono pronti. Salvo magari dei baroli dove il produttore dice lo tengo in cantina io 10 anni, 15 anni, lo voglio far uscire quando diventa maturo. Perché non lo fanno tutti e solo uno su cento produttori fa un ragionamento del genere?
Perché ovviamente vuol dire tenere bloccati tutta una serie di investimenti, soldi, non incassare, lavorare per 10 anni prima di poterli dare. Qui non è semplice questo ragionamento, però che lavoro deve fare il degustatore? Capire se quel vino lì che sta assaggiando ha bene o male un margine di miglioramento, che è quello che posso capire.
Poi attenzione, capire quanto ne ha di margine di miglioramento, gli serve un anno, due anni, cinque anni, dieci anni, quello è un qualcosa che va oltre questa scheda e che può essere solo un qualcosa che l'esperienza del degustatore ti può arrivare a fare grazie a dei parallelismi con dei vini già assaggiati delle annate già assaggiate questo vino qua mi sembra l'annata di tre anni fa che poi ci ha messo due anni ma quello è una roba che va un po'oltre però il capire così se quel vino ha un margine di miglioramento lo posso fare pronto o maturo? sono pronto Ora invece abbiamo un po'scisso, poi coi vini ci siamo quasi, tanto dico proprio due cose, due sui punteggi, abbiamo scisso l'armonia dalla valutazione complessiva finale, cioè l'armonia che cos'è? È la coerenza.
Ricordatevi che prima dicevamo che l'armonia era un concetto di coerenza ma che presupponeva poi anche un certo valore qualitativo. Vi ricordate? dicevamo così no? bene, abbiamo diviso le due cose l'armonia rimane soprattutto un discorso di coerenza ovviamente una coerenza che deve avere almeno un minimo di valore qualitativo cioè perché, ripeto, il vino che visivamente è terribile, olfattivamente è pessimo e dal punto di vista olfattivo fa schifo non può essere armonico, ok?
siete d'accordo su questo? però l'armonia diventa solo più legata alla coerenza, all'armonia, avere tutte le tessere al loro posto nel mosaico, mentre invece la qualità complessiva è un po'la somma finale della valutazione qualitativa, accettabile, buono, distinto, ottimo ed eccellente, del vino. Quindi è qui, è questa valutazione qui che poi sarà legata al punteggio.
e poi io tiro la riga e faccio le somme al fondo. Quindi l'ultima valutazione con gli stessi termini, accettabile, buono, distinto, ottimo, eccellente, mi fa dare una valutazione complessiva del vino. È vero che voi avete già dato una valutazione all'olfatto, all'olfattiva, al gusto olfattivo. Quindi è normale che questa valutazione complessiva, che prende in considerazione anche il visivo, anche l'armonia, a tutto non possa discostarsi più di tanto dalla valutazione che avete fatto del visivo e dell'olfattivo cioè se avete detto che visivamente era buono che olfattivamente era buono che gusto olfattivamente era buono non potete uscirvene con una valutazione complessiva ottimo siete d'accordo?
cioè deve essere più o meno in linea però ovviamente può aiutarmi a dare una valutazione complessiva e sopra soprattutto può essere legata al punteggio, perché il punteggio, come dicevo prima, per chi ha già fatto il secondo livello, vi racconto due cose velocissime mentre ci portano i vini. Il punteggio complessivo della qualità complessiva finale è collegato poi al punteggio della scheda a punti. Accettabile, buono, distinto, ottimo, eccellente, secondo questo schema.
Ci siamo? Tutto chiaro? Vedrete che adesso facciamo qualche minuto insieme e sarà tutto chiarissimo. Vado subito al sole. Vado subito al sole.
Questa è la nuova scheda punti che avete. Vi ho dato anche una copia cartacea. Avete 5 schede per fare i vini di stasera, poi c'è anche una copia cartacea della scheda punti che trovate anche nel libro e c'è anche ovviamente nei quaderni nuovi per chi deve fare il secondo livello.
Allora. Cosa è cambiato rispetto alla precedente? Andiamo da una condizione generale.
Si parte da 70. Per chi ha fatto il secondo livello si ricorderà, o meglio spero che non si ricordi, che la scheda precedente andava da 0 a 100. Cosa vuol dire da 0 a 100? Che voi vi ritrovavate sostanzialmente... Allora, nel mondo del vino, i vini vengono valutati in un range che va da 70 a 100. Avete mai visto recensioni di vini sotto i 70 punti? No.
No, no, non li vedrete, va, i vini sotto i 70 punti non vengono recensiti, cioè se un vino non vale neanche 70 punti non viene neanche recensito. Quindi il mondo del vino prevede che il vino abbia un valore di 70 punti. punteggio del 70 e 100 quindi che senso aveva avere da 0 a 70 vi occupava un sacco di spazio inutile poi alla fine per chi ha già fatto il secondo livello vi trovavate a mettere solo le crocette sulle caselle 4, 5 raramente 3, 4, 5 il fatto di aver detto partiamo da 7 da 70, 80, 90 e 100 vi consente di utilizzare tutte le caselle tutte le colonne quindi per ognuna di queste valutazioni noi assegniamo un punteggio che va da 7 a 10 cioè l'aspetto visivo... Quanto vale?
7, 8, 9, 10 L'intensità olfattiva quanto vale? Ah, mentre io parlo guardate il bicchiere è fra le scienze guardate l'esame visivo che se no poi dopo le bollicine ve le giocate Quindi noi diamo una valutazione da 7 a 10 per ogni passaggio. Intensità, purezza ed eleganza olfattiva, complessità ed attrattiva olfattiva. Intensità e struttura gusto olfattiva, equilibrio.
espressività ed eleganza, persistenza e attrattiva, armonia complessiva, qualità e carattere complessivo per ognuna di queste diamo un punteggio da 7 a 10 abbiamo dei parametri anche qui degli scostamenti come avevamo prima per 1, per 2, per 3 adesso abbiamo per 1, per 0,5 per 1, per 1,5 e in questo modo andiamo a costruire il punteggio dove se io vado a mettere tutte le crocette sulla colonna del 9 arrivo a 90 punti se vado a mettere tutte le crocette sulla colonna dell'8 arrivo a 80 punti 70 e 100 Questa ve la faccio vedere, ma noi non è che mettiamo i numeri. Cosa vuol dire i fattori correttivi? Che se io faccio per 1, se metto 7 qua, qui vale 7. Qui per 0,5 vale 3,5.
Per 1,5 vale 10,5. Ma questa è solo una rappresentazione numerica. Ma noi mettiamo le crocette sulla scheda.
Viene molto semplice da fare. Perché se io, come in questo caso, metto tutte le crocette sul 9 e metto qui complessità trattiva sul 10, equilibrio sul 10, espressibilità sul 10, l'eleganza su 10 quanto fa il punteggio parto da 90 e sommo 1 e mezzo più 1 più 1 93 mezzo c'è lo scostamento ti consente di fare un calcolo se io faccio come in questo caso parto dalla colonna dell'otto e più metto 9 l'aspetto intensità struttura equilibrio armonia 80 più 1 più più 0,5 più 1 più 0,5 83 è facile come prima basta facile da compilare però questa scheda con questi coefficienti il fatto di partire da 7 a 10 10 e di avere delle colonne e un range che va da 70 a 100 diventa molto più fruibile con molto più spazio di utilizzo rispetto alla scheda di prima che era molto limitata e alla fine vi consentiva di giocare su solo 2-3 colonne e quindi era anche molto meno facile da utilizzare. Per chi non ha ancora fatto il secondo livello, che comincia il secondo livello la prossima settimana, insomma quando comincia la prima lezione sarà sulla scheda punti, quindi avrete modo di vedere la scheda. Per chi ha già fatto il secondo livello, sarà facile andandosi a vedere il libro, capire come questa scheda sia molto più facile e fruibile della precedente. Primo vino!
Il primo vino è lo spumante. Allora, proviamo a fare la scheda insieme? Allora, prendiamo una scheda al fondo ci dovrebbe essere una bella scheda eccola allora, dai Prima di tutto è un vino fumato, quindi valutiamo, secondo questa scheda, valutiamo la limpidezza, il colore e l'effervescenza. Voi fate una pausa, eh? No, no, questo serve, poi dopo aspetta che ti dico.
L'impidenza, giusto? Cosa mettereste? Brillante, qui ci sta!
Che dite? Cioè qui c'è questa riflessione della luce data anche dal colore dorato più l'effervescenza, ci sta il brillante qua? Sì!
Colore? Dorato? Pieno?
Ci sta il dorato per voi? Nella descrizione? Solo dorato? Giallo paglierino di buona fittezza con dei riflessi, o degli intensi riflessi dorati, secondo me funziona meglio.
Giallo paglierino di buona fittezza con riflessi dorati e poi... una bella vivacità di colore quindi potete scrivere paglierino di buona fittenza con riflessi dorati e per quanto riguarda l'effervescenza possiamo dire che sia anche un vino con numero di catenelle numerose Mediamente numerose, velocità di ascesa io direi anche qui media, bollicine mediamente fini, non le trovo finissime, mediamente fini e anche però persistenti. Va bene?
Vi torna? Ma io... Da voi si è fermato? Continua?
Quindi direi mediamente, media, mediamente e persistenza. Vi torna? Ora, sotto il naso.
Prima cosa che valutiamo qual è? L'intensità, possiamo dire che sia intenso? Certo, anche perché questa CO2 spinge l'intensità.
Intenso? Ci siamo sull'intenso? Facciamola tutti insieme, così se avete dei dubbi chiedete, non fidatevi di quello che vi dico, facciamola insieme, non prendete giusto le mie parole e basta, cercate voi di essere, di farla voi come...
Scusa, una domanda sulla valutazione dell'intensità, io ricordo dei tempi che si teneva il naso distante dal bicchiere per valutare quanto era intenso, questo si fa ancora? cioè nel senso che se lo percepisco a una distanza di... Allora, l'intensità vi consiglio anche in questo caso di continuare a valutare in questo modo voi prendete il bicchiere e vi avvicinate Quando cominciate a percepire i profumi vi fermate.
E in questo caso non dovete arrivare vicino al calcio, quindi potete anche dire che sia intenso e sentite già i profumi. Se volete fare così molto intenso, intenso, moderatamente intenso quando dovete cominciare a mettere il cinaso proprio dentro. Ok?
Va bene come idea? Ci siete? Intenso.
Descrittori. Qual è il primo dei descrittori? Famiglie e descrittori in ordine di importanza.
Famiglie e descrittori in ordine di importanza. Qual è il più evidente? Le famiglie che maggiormente, secondo voi, rappresentano questi prodotti? La pasticceria?
Poi il frutto? Prima la pasticceria. Stava bene?
Sì, sì, quel mondo lì. Poi non ho specificato bene il profumo, ma quella famiglia lì. Poi come famiglia direi dietro il fruttato e poi che cosa abbiamo? Floreale?
L'empiromatico, robe di tostature, di... sì. Un po'di frutta secca, leggermente tostata, però non è proprio tanto il suo. Allora, possiamo dire che sia... Tu la faccia, dove la mettiamo?
Fruttata! Fruttata? Certo! Frutta secca, frutta passita, frutta fresca, al di là dello stato della frutta si tratta comunque di...
E invece le marmellate? Sempre frutta, comunque fa parte del mondo. Allora, sui descrittori, ci siete un po'sui descrittori?
Sul fruttato che cosa mettereste? Io metterei più una frutta un po'più tropicale, no? Un po'di papaya, ananas maturo, sul...
sì, anche quasi una sfumatura che va verso la banana. Qui io sento molto... più d'impronta dello chardonnay qua, questo è un metodo classico italiano zona Trento, quindi questo è il Trento Doc qui l'evidenza un po'dello chardonnay è maggiore rispetto a quello che è il Pinot Noir d'altronde e prevalentemente chardonnay. Ora l'assaggio anche qui che cosa facciamo? bicchiere ferme in questo caso uno spumante non facciamo rotazione del bicchiere sugli spumanti ma la retroolfattiva sì.
Piccola quantità di vino non ne serve tanto non vi dovete riempire troppo la bocca basta poco deglutite ed espirate al nage. Quando faremo l'esame gusto olfattivo ne metteremo anche di più in bocca di vino ma qui basta solo un pochettino di vino per aiutare la retro olfattiva a sentire la parte retro olfattiva dei profumi. In alcuni casi il varietale lo senti lo stesso, cioè quando hai un vino che è 80% Sauvignon Blanc, 10% Pinot Bianco, 10% Ribolla Gialla, cioè lì il varietale lo senti, che il varietale è il Sauvignon. Qui è difficile. Per dire varietale devo sapere esattamente...
No! E quello è il fatto, io dico varietale quando riesco anche alla cieca a individuare il vitigno. Ma se individuo un Syrah posso dire che è un varietale?
Certo. Occhio però ad individuare il vitigno e non il vino, non lo stile del vino. No, no, no.
Però assolutamente sì, sento quel pepe tipico del Syrah, è varietale. Poi ce ne sono, magari un tonno, magari un litro. Certo.
Ora, quindi la retroalfattiva aggiunge qualcosa a questo vino? No, direi non più di tanto, forse non più di tanto. Poi a quel punto lì possiamo valutare la complessità e la qualità.
Come complessità? Cosa possiamo dire? È complesso?
potrebbe essere anche complesso e come qualità potremmo anche definirlo Distinto se si distingue come qualità del 30 è distinto assolutamente sì ci siamo fin qui ora l'assaggio in bocca qui adesso ne mettiamo un po di più di vino in bocca una quantità maggiore Lo faccio scorrere bene in bocca per andare a stimolare tutti i punti della mia bocca e cosa dico? Che è secco, che è moderatamente caldo, che è moderatamente morbido Siete d'accordo? Vado a dire che è fresco o vibrante? Mi fermerei, io mi fermerei in questo caso al fresco non andrei più di tanto sul vibrante Ah, ecco, scusate, una cosa importante, mi stavo dimenticando di una cosa fondamentale. Nel nuovo libro scoprirete come abbiamo sdoganato il ghiaccio.
il tannino, i bianchi tannici cioè non è più un tabù cioè non è che neanche prima lo era siamo seri però prima dicevamo i tannini li valutiamo solo nei vini rossi adesso diciamo i tannini li valutiamo dove ci sono cioè che è un umano cioè se un vino è poco tannico perché anche se è bianco o rosato lo valuto cioè qui ci sono i tannini sentite quindi no non lo valuto non lo valuto non lo valuto però sappiate che se avete un vino bianco che ha fatto legno macerato piuttosto che un rosato sentite Il tannino lo valutiamo, punto. Quindi qui saltiamo a pie pari i tannini, possiamo definirlo sapido? Non andrei oltre il sapido.
Sì, moderatamente sapido, forse Andrea perfino è moderatamente sapido, effettivamente non ha grande sapidità. L'effervescenza, possiamo definirla esuberante? No, no, esuberante. Potremmo anche pensare, non so, sul discorso del vibrante, la acidità c'è, è anche molto presente, la salivazione è costante. Potremmo anche utilizzare il termine vibrante.
Tutte e due, però qui è tutta acidità, di sapidità non ce n'è molta. Quindi vibrante e moderatamente sapido, esuberante, intensità, possiamo definirlo anche intenso, di medio corpo. Ecco, mediamente equilibrato. Avete notato che l'equilibrio e l'armonia sono colorati di rosa, chiaro? Questo perché anche per quanto riguarda l'equilibrio come l'armonia dobbiamo andare ad individuare, a valutare all'interno almeno della sua tipologia, quindi non è che dobbiamo capire, vuol dire, per essere uno sfumante l'equilibrio e la piacevolezza di uno sfumante in Trento in questo caso, ma uno sfumante brutto.
questo vino qua ha equilibrio non molto cioè è un po'poco diciamo legato c'è l'acidità che viaggia su un canale un pochettino suo manca un po'di integrazione in bocca quindi mediamente equilibrato può andar bene moderatamente persistente non è neanche molto lungo chiude, sfuma rapidamente moderatamente persistente qualità di solfattiva non oltre il distinto potrebbe essere potrebbe essere sostanzialmente si un distinto stato evolutivo migliora questo vino maturo può essere definito vino mediamente armonico perché Ma forse perché in bocca mi son perso qualche profumo rispetto al naso, mi aspettavo qualcosina in più sulla retroolfattiva dal vino. Il naso alla fine mi dava qualcosina in più rispetto alla bocca. quindi mediamente armonico qualità complessiva distinto meglio al naso o meglio in bocca questo vino?
siete d'accordo che sia meglio al naso questo vino? sia per un discorso di equilibrio che un discorso anche di che un discorso anche di così di persistenza e di retrofattiva. Cos'è che possiamo...
qual è il punteggio di questo vino? Se ho detto che è distinto, vuol dire che è un vino che sta tra gli 85 e gli 80 punti. Questo vino che sta...
che potrebbe stare sugli 86... dove li prende i punti questo vino qua? partendo dagli 80 punti dove li può prendere? sicuramente più al naso Il colore è molto luminoso, dorato, potrebbe essere anche un 10, no? Quindi potrei andare a 82 punti già solo qua, perché ne prende uno, più uno, arriverei già a 82, perché questo è per uno, per uno, quindi arriverei già da 80, arriverei già a 82. Poi che cosa potrebbe avere?
L'intensità, la purezza ed eleganza e eventualmente anche una certa complessità attrattiva qui quindi volendo potresti prendere altri tre punti, saremo già a 85 Tutti gli altri 80, se vogliamo un pochettino sull'intensità potrei avere un punto in più qui però non di più, 85 e mezzo, 86, quello è il suo punteggio No, no, no, no, no, è un vino che da 85-86 punti, non c'è dubbio, è distinto, quindi va un po'sopra, va sopra quella che è una media, però non è un vino che vada tanto oltre, è più di naso che di bocca, siete d'accordo? Ci siamo su questo primo vino. Proviamo col secondo.
Trento Doc, Brut, azienda Letrari, alcol 12,5. Sboccatura fine 22, quindi è già una sboccatura di un anno e mezzo, 12 e mezzo l'alcol, sì. Secondo vino, è un Sansanè, non ce l'ha, ha indicato la sboccatura ma è un vino che non ha l'annata, non è un...
Pronti con il secondo vino? Allora, il secondo vino è un vino fermo, bianco. Facciamo il gioco del varietale. Facciamo il gioco del varietale.
Io non vi dico... Di che vino si tratta? Vi dico che è un vino da monovitigno, quindi comunque il vitigno è uno solo. Se riconoscete la varietà potete dire che varietà.
Andiamo per ordine però. Cristallino, giallo paglierino, riflesso. Il riflesso è un oro verde, non è proprio un erbolino, ma è un paglierino con un riflesso oro verde, cioè sia l'oro che il verde. Poi facciamo anche il gioco dell'annata, mi dovete dire di che anno. Ricordatevi che il carico e scarico non è mai bellissimo per un vino.
Usate piuttosto fitto, ricco, intenso, perché carico e scarico fa un po'passo. carabine, no? Come si usa, anche quello è come l'unghia, è un altro termine che è molto utilizzato va beh quindi allora possiamo dire consistente?
sì, anche secondo me possiamo dire consistente intenso grazie Descrittori, se mi dite varietale vi dovete dire che vitigno è. Allora, che somignoneggi un po'. Io potrei anche essere d'accordo con voi, che abbia qualche riferimento.
Provatelo anche sulla retrofattiva. Ha lì per lì una leggera sfumatura vegetale che sembra quasi... ma se vi dicessi che questo vino qua è un vino grigio, direste varietale.
Poi che magari questo pino grigio che dovrebbe essere il pino grigio 100% anche perché è previsto che tu possa usare Chi ha già fatto il secondo livello, questo qua è un Friuli DOC Pinot Grigio dove tu puoi usare l'indicazione del vitigno qualora tu usi almeno l'85% del vitigno stesso. Il produttore magari dichiara di averne messo di più, però fino al 15% di altre uve possono subentrare. Io qui non sentirei proprio il varietale del Sauvignon, anche perché è pieno grigio.
Quindi, allora, su dei scrittori io partirei col frutto. Il frutto è un frutto che va sia su una pesca, una bicocca, ma anche una frutta leggermente più, diciamo, al naso ha una nota un po'più di pompelmo, di avrume, un po'di pompelmo. La pera anche, sì, sì, sì. Poi, che cos'altro sentite? Qui una nota vegetale e floreale.
Il floreale sembra quasi un gelsomino. Cioè, è un floreale intenso. Sentite altro? No.
Boh. La retroalfattiva vi conferma, vi aggiunge qualcosa? Frutta, molto frutta, matura, matura.
Complesso? Abbastanza non lo usiamo più, potremmo usare moderatamente. Ok, avete visto?
Sono spariti tutti gli abbastanza, tranne quello della... per il resto sono spariti abbastanza e quindi moderatamente. Qualità? Qualità anche distinta, per un filo grigio del Friuli, assaggiatelo. Mettetelo in bocca, fatelo girare.
secco possiamo dire che sia in questo caso caldo potremmo definirlo anche morbido avvolgente morbido sì sull'acidità Non ha tantissimo, vedete? Moderatamente fresco. Però!
No, tannino non ce l'ha proprio. No, no, tannino saltiamo. Non c'è, non c'è la battaglia.
Non c'è, non c'è. Sapido. Sapido pieno.
Ai limiti del saporito, quasi. Sarà un po'questa... Ricordatevi che anche la sapidità diventa più evidente al diminuire dell'acidità.
Cioè, io meno acidità, più la sapidità diventa qualcosa di evidente. Quindi potrebbe essere... Però sapido qua va bene.
Moderatamente fresco, sapido. Eh? Eh sì, ma è tutta di sapidità. Saporito, saporito, mettiamo il saporito. È tutto a sapidità, moderatamente fresco e saporito.
Poi, l'eternicenza la si sa, anche qui, non c'è. Andiamo sull'intensità. Potrebbe essere intenso? Sì. struttura medio corpo anche qui quando volete andare col prossimo vino ci siamo sì avete quando mettete in bocca al di là della sapidità che rimane Questa nota leggermente di finale amarognolo che rimane, ma di per sé scorre rapidamente, non dà grande densità di bocca, comunque è un vino di medio corpo.
Ma questo è un Pinot Grigio classico, sono tutti così Pinot Grigio. Sì è vero, non sono tutti così più di un giorno. Sa proprio a una nota di erbe aromatiche.
Sulla retro olfattiva si sentono, sulla diretta non si sentono, ma sul finale ti rimane sì questo finocchietto, questa vegetale. Il fino grigio tende a dare queste note anche più di erbe. ma non sempre, ma non sono sempre tutti così.
Considerate anche l'annata, questo è un fino grigio del 2018, è anche un po'l'evoluzione che tira fuori questa notte qua. Sì, sì, una nota un po'di gioco. Ecco, questo vi aiuta un po'per andare ad arricchire dalla retroolfattiva, vedete, la retroolfattiva arricchisce la descrizione, perché queste note di erbe aromatiche, di zolfo, le mettiamo nella descrizione, anche se le abbiamo percepite solo alla retroolfattiva, le inseriamo. Sì, perché si sta scaldando anche un po'il vino. Allora.
Abbiamo detto intenso, di medio corpo, equilibrato? Sì, sì, equilibrato. Quanto dura dopo deglutizione? Allora...
Dura più di dieci secondi? Certo Quello di prima è più grande Sì, perché questo invoca proprio una maggiore piacevolezza data da questo insieme dato dalla sapidità dall'arco insieme, dalla componente anche diciamo tattile La acidità non è eccessiva, la sapidità, l'alcol che non esce fuori in maniera così esagerata, tutte le sue componenti danno piacevolezza e sono ben amalgamate insieme. Il vino di prima, sarà anche per una struttura un po'più esile, aveva questa acidità che era molto evidente, viaggiava sul canale un pochettino. Ed era molto spigoloso per anche quello che poteva essere un po'la sua tipologia. Cioè, ogni vino va valutato ovviamente dalla sua tipologia.
Quanto è brutto, non mi aspetto questa acidità, così un po'aggressiva, questa mancanza di piacevolezza. Perché normalmente è mediamente equilibrato, diciamo che è il stesso... quello di mezzo, deve essere poco prima, l'equilibrato mi sembra...
L'equilibrato mi dà un concetto di equilibrio completo, mediamente equilibrato manca qualcosina, sembra ancora darmi lappia, è comunque una valutazione qualitativa di piacevolezza, l'equilibrio. Quindi è comunque in funzione del vino, della categoria del vino, non puoi valutarla in valore assoluto. Sulla soggettività sì e no, nel senso che comunque sì è chiaro che c'è un discorso. di piacevolezza quindi comunque c'è un minimo di soggettività ma comunque un fattore oggettivo di come insomma tutte le componenti anche del vino stanno bene insieme e creano questa piacevolezza e il sorso a livello di sorso di piacevolezza in bocca Per esempio percettire di più le morbidezze, è vero che non è una bilancia però io ad esempio soggettivamente lo tolgo Beh c'è questa sapidità che ti fa salivare, che ti tira, che senti anche sulle gege. L'equilibrio è giocato tra la parte sapida e la parte morbida, le due, che poi effettivamente non prevalgono neanche più tanto una sull'altra.
Quindi è persistente? Quindi è persistente, a livello di qualità possiamo anche in questo caso definirlo distinto, maturo, armonico e distinto, con un punteggio che si orienta verso gli 88-89 punti. Dov'è che stanno gli 88-89 punti?
Ma qui è abbastanza semplice il concetto Cos'è che partendo dai 90 punti andiamo a togliere qualcosina rispetto ai 90 punti dove andiamo a togliere qualcosina? Beh, forse proprio A livello di? Struttura Struttura Mezzo punto, ma forse anche un pochettino a livello di espressività e di eleganza.
Questa cosa qua in bocca, anche qui, potrebbe essere espressività e eleganza, e la struttura, un punto e mezzo in meno, 88 punti, 88 e mezzo, quello potrebbe essere un punteggio di questo libro. D'accordo? Sul prossimo vino il gioco principale per cui vi ho fatto servire questo vino è che voglio che voi mi diciate di che colore è il vino. Il vino è lì. Questo qua era Zuani, vino grigio Sodeo 2018, Zuani, azienda Zuani.
Con la Z, Zuani. Era un Friuli Doc, vino grigio del 2018, alcol 13. Ora, il terzo vino è una schiava. Terzo vino è una schiava, Rosè. Schiava? Ne manca solo più una di Regione in mezzo a tutte quelle.
Vedete che è di... Pruzza! Quindi Scaldaro, lago di Scaldaro, siamo al confine tra la parte Trentino e la parte Alto Adige, quindi siamo al confine tra il Trentino e l'Alto Adige, la Schiava è il vitigno principale, il vitigno principale più tipico di questa zona, in zona di Bolzano, Scaldaro, Santa Maddalena, quella è la zona della Schiava, quella che è chiamata anche Bernas, quindi è il nome con cui viene chiamato anche questo vino, in questo caso vinificato. in rosato a volte in questa zona insieme alla schiava usano anche un po di pino nero ma la schiava è la sua zona principale quindi il caldaro è sostanzialmente schiava.
Caldaro ha lo stesso nome come denominazione, in questo caso esce come IGT dolomiti ed è una schiava al 100%. cristallina colore il riflesso ramato c'è potremmo dire che un fiore di pesco con riflesso ramato mi piace è tutto puro rame? se il fiore di pesco è quella roba che ha il bianco allora potrebbe essere un ramato è un ramato chiaro, un ramato tenue ramato tenue ramato tenue vi piace?
Ma di sicuro ramato perché ha questo riflesso più sul ciallognolo, sull'arancione. Sarebbe un salmone molto molto molto molto chiaro. No, per me... No, i colori rosatici sono talmente tante sfumature che non è semplice.
però il fiore di pesco è il vecchio rosatelli ci siamo divertiti abbastanza moderatamente consistente intenso Descrittori, non dovete arrivare col naso nel bicchiere, l'intensità c'è. Ci avete messo fra di consistenza, ne ha appena detto moderatamente consistente. In che senso? Nella consistenza, si.
Ha appena detto moderatamente consistente. Non è scorrevole. Ah scusate, scorrevole, scorrevole, ho sbagliato io.
Ho sbagliato io, è tardi anche per me. Mettere in crisi. Sì, Ma allora, io devo dirvi la verità, muovendo questo bicchiere, io già da qua i profumi li sento, l'intensità c'è.
Quello di cui ha di meno questo vino qua, permettetemi, ma poi adesso andiamo sui descrittori però... C'è un... cioè, allora, guardate, quando io prima vi dicevo la complessità non è un discorso di numero di descrittori, ma di progressione, di come li sentite.
Guardate questo vino, no? Questo vino è emblematico. Voi lo potete tenere fermo. Girare.
Rigirare. Sempre gli stessi a questo punto. Cioè, progressione...
No? Siete d'accordo? Vedete come al di là dei descrittori è evidente.
I vini qui non si apre. No, quello vi dà quei due profumi, quei due riconoscimenti, quel profumo monocorde, su quei due riconoscimenti basta. rimane lì l'intensità ce l'ha quei due profumi mescono fuori ma sono sempre quelli su che cosa come lo descrivete?
più il floreale forse un po'il vegetale e poi un po'di piccolo frutto sì ma quello tutti, attenzione praticamente tutti i vini hanno il fiore, il frutto e se sono Ma il floreale che cos'è? Una rosa? Il fruttato che cos'è? Un profumo di...
Sì, di lampone, di... ma neanche, potrebbe essere una ciliegia... E poi c'è questa sfumatura appena appena leggermente sul vegetale...
poco di più anche la retroolfattiva se lo provate sulla retroolfattiva non aggiunge niente così un po'di più ma è sempre quello quindi non aggiunge nulla quindi ad ogni modo andiamo lì sul moderatamente complesso e come qualità olfattiva Buono? Ma come calore, sì, moderatamente caldo può anche andare bene, ma anche caldo, non ha tanta morbidezza, moderatamente morbido. Acidità, moderatamente fresco può andare bene.
Tannino ce l'ha? Cioè... Quindi non lo mettiamo o mettiamo pure? No, se non si sente si salta. Ah, non si sbaglia proprio via?
Se si sente si valuta, se non si salta. No, sapidità ce l'ha, è la cosa che ha di più, la sapidità. Sapido o saporito? Per me può essere anche saporito, proprio io la sento sulla lingua, la sento sulle... Su me è saporito.
Quindi, abbiamo detto che secco, caldo, moderatamente morbido, moderatamente fresco, saporito. moderatamente intenso, era più intenso il vino di prima, ad esempio, quando entra in bocca questo vino qua Non ha gran importanza. Poi bisogna anche pensare che è un rosè, quindi magari...
Sì, ma l'intensità comunque è in valore assoluto. Vedi che è colorata di bianco, quindi non è come l'equilibrio che è colorato di rosa. Tutto quello che è colorato di bianco va valutato in valore assoluto, senza valutare che è un rosè. Quindi moderatamente intenso, di medio corpo. Mediamente equilibrato, sentite che c'è un post-alcol che esce fuori, che va un po'per i fatti suoi l'alcol.
Mediamente equilibrato, moderatamente persistente. Quanto dura questo vino? Un po'meno. Tre secondi, quattro, poi...
Ma il punto è che sia moderatamente caldo, no? No, non fate questi ragionamenti qua, non c'è una regola, non c'è una matematica, non c'è niente perché poi dipende dalla tipologia di vino se io prendo un 5 terre, un vino delle 5 terre, bianco che magari non ha tanto arco, non ha tanta morbidezza però è molto saporito, fa parte un po'del suo, magari è perfettamente equilibrato non fate dei ragionamenti matematici quindi qualità buono, stato evolutivo maturo, armonia mediamente armonico quando vuoi servire anche l'altro vino vai pure fermi pure anche l'unello all'altro e qualità complessiva buona. Secondo voi il vino del genere rispetto agli 80 punti quanto si discosta?
Un po'di 80, forse va di 78, forse va giù a 79. Si, diciamo che partendo dagli 80 punti del vino che può essere questo vino qua però magari l'aspetto gli dai un punto in più, gli dai un punto in più sull'aspetto, gli togli un punto in meno sulla complessità attrattiva e volendo, e volendo, sull'intensità gli puoi dare quel mezzo punto in più, alla fine è un milione e 80 punti questo questo è un milione e 80 punti nel punto più e nel punto meno buono Eh sì, dai, dai. Vedete la scheda? Cinque minuti.
Certo. E'anche facile. Un nebbiolo d'alba.
Poi vi mettiamo tutte le bottiglie. Mi raccomando, poi dopo, come consiglio, cercate poi al di là del corso, che magari qualcuno di voi adesso farà il secondo, qualcuno di voi farà il terzo, al di là del corso, fuori dalle aule, cercate sempre comunque di fare pratica, di usare la scheda, per fare, quando assaggiate i vini, anche fuori dalle lezioni dell'AIS. Per chi adesso deve fare il terzo livello di voi, poi l'obiettivo sarà anche quello di imparare bene questa scheda e non averne più bisogno.
Ok? Giusto? Sì, sì, lo so. All'esame finale, il foglio sarà bianco, non sarà con la traccia così come quello che avete voi, avrà solo le righe, anzi nel quaderno del terzo livello non ci sarà scritto l'impidenza, colore eccetera.
Nel quaderno nuovo del terzo livello che stiamo dando alle stampe in questi giorni abbiamo tolto anche proprio quella traccia lì sarà la bianca è un esercizio nemoico, soprattutto se uno non lo... Allora, inizialmente, potrei... non sono d'accordo, perché inizialmente è vero che richiede uno sforzo mnemonico, ma al di là di quell'iniziale sforzo mnemonico, diventa un automatismo. Siamo in abito dal follicolo che gli fa piede, i termini, la critica.
Questa è un esercizio, un democra, se uno sa cosa vuol dire la sua scuola. No, no, ma ho capito, ho capito il concetto. Sì, c'hai capito.
Capisco non poter guardare i termini, saperli, ma avere la stessa nitidezza, colore, consistenza, non mi sembra una... No, ma è uno sforzo che richiediamo perché riteniamo che imparandola uno entri quasi in uno schema, cioè al di là del fatto di conoscere i singoli termini e tutto quanto, ma è proprio un approccio, no? Un visivo, un fattivo, cioè un metodo di approccio al bicchiere che diventa poi quasi automatico nell'andare quasi a fare queste imprese. nel vino in maniera automatica passo passo.
Sì è vero che inizialmente richiede uno sforzo mnemonico che a volte uno dice beh io non è che assaggio vini tutti i giorni però poi l'obiettivo è quello che alla fine di questo corso diventi un approccio al bicchiere quasi automatico. No, quello no, quello no, quello no. Era la cosa memoria.
Quello no, quello lì è meglio. Il giorno dopo, forse, è diventato... No, ma infatti le doc a memoria, no, quelle lì te le vai a vedere.
Cioè, rispetto a quello che diceva lui, le doc anche lì... Te le vai a vedere, perché sai che esistono, sai che ci sono, te le vai a ripassare. Io non mi ricordo, anche se ripeto, faccio questo tutto il giorno, ma non è che io mi ricordo...
Non mi richiesti di sapere nelle doc, nelle video cg... Qual è la percentuale che c'è di un vitigno rispetto a un altro nella doc, ma chi... Io so che più o meno in quella...
...lì c'è, che ne so, quel vitino, quell'altro, poi devo andare a vedere, ma non è possibile quello. Ma l'approccio al bicchiere invece lo facciamo, di farvelo imparare a memoria, perché diventa un gesto... quasi automatico che prendi il bicchiere la tua indagine papà papà viene fatta in maniera quasi automatica però sulle docche non è allora dai corregiamo questa scheda allora limpido per tutti il colore potete scritto mio Mi raccomando la fittezza potrebbe essere in questo caso un colore carminio di media fittezza con dei riflessi granato?
Sì. Consistente? Granato. Intenso? Sì.
Descrittori? Primo? Frutto?
Sì. Per me spezzetto. Allora, com'è più importante?
Frutto. Il più importante secondo me è qui, è speziato poi quando lo dopo lo... Allora, voglio andare contro quello che avete detto, perché il più evidente qua è il floreale.
Il floreale qua, la viola, è molto evidente, poi c'è il frutto e poi c'è la spezia. Il frutto è una susina, il frutto potrebbe essere qualcosa tipo anche del ribes, ma soprattutto questa susina. La viola è il primo e poi c'è questa spezia che cosa avete messo come riconoscimenti speziati? Sì, sì.
Pepe, qualcosa di un po'pungente tipo... pepe ma anche forse si capisco il discorso del chiodo mi viene in mente anche un po l'anice stellato questo va bene poi complessità complesso qualità distinto come nel biolo d'alba sicuramente distinto in bocca Se non mi avessi detto che era nebbiolo, avresti ricordato come nebbiolo? Ma chiedo, se non mi dicevo che era nebbiolo, avresti scritto varietale perché era sfacciatamente nebbiolo?
va bene, tutto può andare bene allora, secco, caldo, morbido molto caldo non c'è tanto? no, no secco, caldo, morbido ...anche il morbido, in quest'ottica in cui anche ricordatevi che morbido e vellutato spacchettato in due il vecchio termine morbido, quindi la prima metà è morbido la seconda metà è vellutato di quel termine vecchio, e è morbido sulla parte di fresco tannino tannico no tannico tannico moderatamente fresco no no fresco e tannico fresco tannico moderatamente sapido poi intensità Colpo, cioè intenso e intenso, di corpo pieno, equilibrio, equilibrato. Persistenza. Molto persistente. No, no, no.
Secondo me è dove cede un po'. È proprio sulla lunghezza. Sulla persistenza.
Provate a deglutire e contare i secondi dopodiché, fino a che dura il floreale e il frutto. Quando si ferma. Non arriva a 10. Quindi moderatamente persistente.
Si ferma in persistenza e quello forse il suo più grosso limite in bocca è sulla persistenza. Ma il tannino non è la persistenza. Quando finisce la retroalfattiva, quando finisce il frutto, il floreale, è finito il vino.
Perché un vino tannico magari vi rimane il tannino per due ore. Se non mangi o bevi niente, ti continua a... ma quello non...
Non è il tannino, no? Quindi, cioè non è la persistenza. Quindi, moderatamente persistente. Poi che cosa abbiamo?
La qualità? Distinto, maturo. Cosa ci aspettiamo di più da questo vino? Allora, c'è solo un problema, che è una cosa che va sempre valutata.
Come valutate voi lo stato evolutivo? Voi dite, qual è il primo parametro per lo stato evolutivo? Il naso.
Perché, attenzione, il naso corre sempre più veloce anche rispetto al tannino, alla parte di... ammorbidimento tattico il rischio quale di un vino del genere che per aspettare una maggiore morbidezza del tannino il naso finisca per peggiorare il naso qui è già maturo sentite che per carità io non voglio dire che questo vino qua io non voglio dire che questo vino quasi al limite della sua vita della sua shelf live la sua diciamo durata ma Cosa posso aspettarmi di più? Il tannino, sì, un filo si potrebbe ammorbidire, un pochettino potrei lasciarlo lì, ma il rischio è quello che questo naso finisca per peggiorare. io posso capire, poi io ripeto oggi siamo qui per discutere per parlare tutti insieme attenzione, un vino del genere quale margine di miglioramento ha? Ha veramente un margine molto limitato di miglioramento con un rischio di peggioramento quindi Io accetto, se voi adesso mi spiegate, guardate, io penso che possa essere un filino più morbido il tannino e questo naso comunque non mi dà ancora un'idea di dove...
Io posso capirvi, posso capire la vostra valutazione, ma attenzione, che questo... vino qua rischia poi, visto già questo stato di maturità del naso, di finire per peggiorare effettivamente perché alla ricerca di un miglioramento tattile che c'è perché è equilibrato, è piacevole comunque, c'è il tannino sì. ma c'è anche la morbidezza, è morbido, è tannico, è equilibrato, quindi perlomeno la piacevolezza in bocca ce l'ho già, ho già piacevolezza di bocca a livello gustativo e tattile, non sono fastidiosi questi tannini, sono piacevoli, il rischio è poi solo quello che il naso mi porti verso...
peggioramento della qualità olfattiva questo è un po ragionamento per cui vi dico occhio potrebbe essere anche maturo armonico valutazione complessiva distinto ed un vino che si potrebbe orientare, giusto per darmi una valutazione, intorno a 87-88 punti, come il Nebbiolo d'Alba, di tutto rispetto, per quello distinto, e il Nebbiolo d'Alba di Marsaglia, Marsaglia, Nebbiolo d'Alba 2021, si chiama San Pietro come vino. Ultimo vino! L'ultimo vino dovrebbe aiutarci ad andare verso alcune sensazioni. Allora, l'ultimo vino è limpido.
Non ve lo dico. Didattica. Non ve lo dico. Non ve lo dico.
A parte che dovreste dirmelo voi abbastanza cantando, però... Allora, possiamo dire che sia... Limpido.
Limpido, colore... Carminio Fitto riflessi granato Carminio Fitto è luminoso no, secondo me è solo il riflesso che è sul granato Carminio Fitto riflesso granato che dite? consistente o viscoso? viscoso molto intenso molto intenso descrittori fruttato, frutta sotto spirito, frugna disidratata, ma anche frutta secca, fiore secchi, spezie, cuoio, spezie, qui un po'più il chiodo di garofano, la parte più... scura, con le spezie un po'più scure ma anche allo stesso tempo quasi una nota di cannella Poi abbiamo, anche se non c'è più la famiglia, non vuol dire che non ci siano delle note, un po'di smalto, un po'di vernice, non è che se non c'è più la famiglia dell'Etereo non c'è più il profumo.
No, dici profumetti, vai direttamente sul profumo, senza la famiglia. Provate sulla retro... ciliegia sotto spirito?
Provate, andate sulla retroolfattiva. Poco vino, eh? Non ve ne serve tanto.
Vedete come sulla retrofattiva si evidenzia maggiormente questa parte di frutta secca, queste note anche un po'di legno, di liquirizia. Vedete la liquirizia sulla retrofattiva, come viene fuori in maniera evidente. Queste note anche di scatola di tabacco.
Potrebbe essere anche ampio, mi fermo al complesso. Sì? Sì. Floreale no. C'è un po'di purpurri, di fiori secchi.
La progressione, la progressione che non mi porta all'ampio. Tanti riconoscimenti ma non grazie alla progressione. Cosa vuol dire la progressione?
Cioè, il fatto che poi alla fine dal bicchiere non... non cambia così tanto nel bicchiere, ogni volta che metto il naso dentro non sento così tanti profumi diversi, certo è un vino ricco, è un vino complesso, è un vino articolato, ma non arrivo fino all'ampio. Ora, attenzione, attenzione, la qualità può essere anche distinta, serenamente, non di più. In bocca! assaggiatelo bene e mettetelo un bel po'in bocca, fatelo girare dolce molto caldo se non alcolico l'alcol qui è evidente, potrebbe essere anche alcolico vellutato vellutato, qui c'è alcol e c'è zucchero quindi dolce, alcolico, vellutato Moderatamente fresco.
moderatamente fresco moderatamente fresco tannino moderatamente tannico no no c'è c'è sentitelo mettetelo mettetelo schiacciatelo schiacciatelo tra lingua e palato fate questo fate a schiacciare la lingua e palato moderatamente tannico e anche la sapidità c'è Ok, sapido, molto intenso, robusto, equilibrato, molto persistente, dura. Che vino è questo? È un porto.
chiaro per tutti che un porto è spacciato e che tipologia di porto secondo voi potrebbe essere? E'rubi? E'rubi? Guardate, è rubino?
Abbiamo definito carmino granato, abbiamo trovato note di legno, di spezie, tutto E'un tavolo E'un tavolo Tony, scusami, però... Pronuncia... E... Quindi abbiamo detto qualità anche in questo caso una qualità anche distinto non è un vino non è un non è un porto di altissimo livello però è un porto di assoluta matura. No, no, è preciso, è coerente.
Occhio a non fossilizzatevi più sul discorso dell'armonico, non punteggio, non... cioè... E'armonico.
Tutto al suo posto, distinto, ed un vino anche qui, su 87 punti. 37-88 punti se li merita tutti, molto preciso, non ha particolare eccellenza ma tutto molto a suo. Però sentite, vedete come questo vino qua, perché ve l'ho messo? perché al di là della struttura all'alcol quindi da molto caldo se non alcolico è vellutato, vedete come l'alcol lo zucchero vi danno questa sensazione che non è solo morbido quel vino prima, è vellutato cioè è avvolgente, è vellutato Vuoi portargli le bottiglie?
Così intanto? Ah, sono lì le bottiglie. Allora signori, io so che nonostante vi abbia tenuti qua un po'di ore no, però Sono andato veloce lo stesso e capisco anche che magari, insomma, buttata lì questa scheda così rapidamente sia... Ma date le fiducia! provate a utilizzarla provate a far degustazione adesso soprattutto per chi magari ha già fatto il primo il secondo livello insomma provate a usarla stampatevi un po di schede fate fate un po'di pratica anche nei vini che assaggiate a casa e vedrete che questa scheda rapidamente vi entrerà in testa e sarà anche molto facile da utilizzare.
Quindi datele fiducia, mettetevela lì, provate a utilizzarla e vi entrerà in testa facilmente. Per chi deve ancora fare il secondo livello, la prima lezione prevederà la scheda punti, quindi un piccolo ripasso sulla scheda di degustazione e un approfondimento sulla qualità del vino. sulla scheda punti mentre invece chi comincerà il terzo livello anche nei prossimi giorni si comincerà anche con scheda di abbinamento cibo-vino e quindi che sarà costruita sulla base di questi questi ok si Sì, schede bianche ne abbiamo, ce ne stampate ne abbiamo un po'. Queste qua del punteggio ne avevamo poche stampate, ma le altre ne abbiamo. Ne abbiamo, ne abbiamo.
Prima di uscire magari ve ne diamo qualcuna. le bottiglie si manca prendere sì sì eh qual'altro devo dirvi eh ci vediamo ai corsi mi raccomando cercate di darci subito dentro con lo studio soprattutto lo studio sul secondo livello avete capito che c'è tante cose da ricordare quindi quella è sicuramente la parte più impegnativa dall'altro lato insomma con la pratica, con l'esercizio, la degustazione insomma va a posto la pratica vi consente di seguire bene la parte di degustazione ma anche poi di abbinamento vedrete che l'abbinamento cibo-vino è molto a pratica, non c'è tantissimo da studiare, è molto più pratica come capitolo, mentre invece il secondo livello è tante cose, tutto il mondo del vino da studiare e ricordare, c'è un mondo. Signori, se non avete domande, le bottiglie di vini ve le appoggiamo lì, lì ci sono le schede. Ultimo avviso, sono molto prato.
quando uscite dalla porta, adesso usciremo dalla porta di là, l'hanno appena verniciata oggi, quella rossa fuori, non vi appoggiate perché se no c'è vernice fresca, l'hanno verniciata oggi pomeriggio, quindi non vi appoggiate al portone rosso perché se no tornate a casa rossa. Grazie a tutti e buonanotte.