bentornati in questa lezione parleremo del sistema endocrino ci troviamo a parlarne solo ora dopo aver trattato tutti gli apparati del corpo umano perché il sistema endocrino si compone di varie ghiandole sparse in tutto il corpo e quindi bisogna avere una conoscenza di anatomia di base per questo vi suggerisco di guardare tutti le lezioni nella playlist di anatomia prima di dedicarvi a questo video. Andiamo quindi a vedere che cos'è il sistema endocrino. Allora innanzitutto il sistema endocrino comprende ghiandole e cellule che secernono ormoni e la sua funzione di regolazione ormonale agisce su crescita, riproduzione, difesa immunitaria, metabolismo energetico, temperatura ed equilibrio idrosalino quindi agisce veramente su tantissime funzioni corporee direi sostanzialmente su tutte che cosa sono però questi ormoni e cioè queste sostanze prodotte da queste ghiandole del sistema endocrino gli ormoni sono dei messaggeri e cioè sono delle molecole che si comportano da messaggeri vengono secrete da queste ghiandole rilasciate nei vasi sanguigni e vanno a dire a varie cellule del corpo cosa fare Andiamo a vedere quindi le caratteristiche principali di questi ormoni.
Innanzitutto, come già detto, sono secreti nei fluidi interstiziali o nel sangue. Agiscono solo su cellule bersaglio, vengono chiamate, dotate di recettori specifici, cioè la cellula deve capire quel messaggio, deve recepire quell'ormone, se no non farà partire nessun segnale. e operano all'interno di queste cellule, chiamate appunto bersaglio proprio perché possono recepirli, regolandone il metabolismo, e cioè la cellula recepisce l'ormone e fa partire alcune risposte all'interno della cellula stessa che vanno a modificarne il metabolismo. E allora andiamo a vedere un parallelismo con il sistema nervoso. Questo perché il sistema endocrino lavora in stretta sinergia con il sistema nervoso.
Non è possibile infatti regolare l'ambiente interno del corpo se non si tiene conto delle informazioni che provengono dall'esterno. Tra i due sistemi però ci sono ovviamente delle differenze e qua nel disegno a destra già se ne intravedono alcune. Prima di tutto il sistema endocrino e il sistema nervoso come detto cooperano.
per coordinare le attività dell'organismo e permettere così l'omeostasi, che ricordiamolo è sostanzialmente l'equilibrio del nostro corpo nell'ambiente. Il sistema nervoso svolge una funzione regolatoria a brevissimo termine, mentre il sistema endocrino ha effetti a medio e lungo termine. Il sistema nervoso utilizza dei messaggeri chimici, che chiamiamo neurotrasmettitori, che agiscono solitamente su brevissime distanze, nelle sinapsi.
Per chi volesse approfondire, può andare nella playlist di neuroscienze, in cui tratto effettivamente cosa sono i neurotrasmettitori e cosa sono le sinapsi. Il sistema endocrino, invece, è caratterizzato dalla capacità di produrre messaggeri chimici, però questi sono in grado di agire a distanze molto elevate, perché viaggiano nei vasi sanguigni. e vengono appunto chiamati, questi messaggeri chimici, ormoni.
Quindi abbiamo detto rapidità di azione diversa e anche la durata degli effetti diversa. La cosa molto interessante è anche il bersaglio della risposta, perché il sistema nervoso controlla in modo puntuale un singolo muscolo o una singola ghiandola, mentre l'azione del sistema endocrino è altrettanto specifica, ma è più diffusa, perché può influenzare più organi contemporaneamente. e questa cosa è molto interessante. Ecco come vanno a coordinarsi questi due sistemi? Grazie all'asse ipotalamo-ipofisi che andremo a vedere tra poco.
Prima dobbiamo andare a differenziare i vari tipi di ormoni, quindi i vari tipi di molecole messaggero. Gli ormoni potrebbero essere innanzitutto endocrini. Gli ormoni endocrini vengono trasportati dal sangue e agiscono su cellule distanti dal luogo di produzione.
Lo si vede bene nell'immagine, una cellula produce questo messaggero chimico, lo rilascia nel sangue, ecco che questo ormone viaggia nel sangue fino a contattare varie cellule. Solo le cellule dotate di recettore, come vedete nell'immagine, potranno recepire il messaggio e quindi dar luogo poi a una risposta. Ecco, questi sono gli ormoni che noi vedremo maggiormente, però non bisogna dimenticarsi che esistono anche degli ormoni paracrini e autocrini. Gli ormoni paracrini e autocrini sono ormoni ad azione locale, e cioè agiscono rispettivamente su cellule o vicine o addirittura sulla stessa cellula. È un po'come se la stessa cellula si automandasse, si autoinviasse un messaggio.
Ovviamente i sistemi di comunicazione tra cellule sono molto complessi e molto vari, Di conseguenza questi sono due metodi di collegamento tra cellule, di comunicazione tra cellule. Quindi tramite il rilascio di sostanze anche tra cellule vicine o addirittura sulla stessa cellula. Altra cosa molto interessante da vedere degli ormoni è la loro natura chimica.
Perché gli ormoni possono essere classificati in tre diverse categorie chimiche. Prima categoria, ormoni peptidici idrosolubili. Peptidici vuol dire che hanno natura proteica. Idrosolubili vuol dire che si sciolgono bene in acqua e vedremo poi questo cosa comporta.
Qua nell'immagine io vi ho inserito l'insulina, uno dei tanti ormoni peptidici idrosolubili. Seconda categoria, ormoni steroidei. Ecco che questi sono liposolubili.
Li abbiamo già visti quando abbiamo trattato le biomolecole. Qua nell'immagine io vi ho inserito il testosterone, ma anche gli estrogeni possono essere inseriti nella stessa classe. E l'ultima classe sono invece gli ormoni derivanti da amminoacidi.
Possono essere in questo caso idro-o liposolubili. Io vi ho inserito l'adrenalina. La cosa molto importante da dire è che la natura chimica, noi la stiamo guardando, perché condiziona il meccanismo di azione in maniera molto specifica.
E ora lo andremo a vedere. Infatti, se gli ormoni sono... idrosolubili quindi se ci troviamo davanti un ormone che si scioglie ben in acqua lui si lega al recettore presente sulla membrana plasmatica della cellula bersaglio cosa vuol dire abbiamo detto che la cellula per recepire l'ormone deve avere un recettore lo vediamo bene in figura ecco l'ormone idrosolubile non entra dentro la cellula questo perché non può passare la membrana fosfolipidica lo sappiamo bene solo piccole molecole e apolari possono passare questa membrana, se no si fermano fuori. Ecco, gli ormoni idrosolubili sono molecole che si fermano fuori dalla membrana, però possono essere recepite.
La ricezione da parte appunto di questa cellula bersaglio fa partire una risposta. La risposta è interna alla cellula stessa che ne modifica il metabolismo e poi potrebbe far partire un'ulteriore risposta o la secrezione di qualche sostanza. In ogni caso le risposte possono essere molto varie a seconda della cellula bersaglio, che tipo di cellula è.
Gli ormoni invece liposolubili si legano al loro recettore, attenzione, all'interno della cellula bersaglio. Questo perché essendo liposolubili possono oltrepassare, passare attraverso la membrana fosfolipidica, fino addirittura ad arrivare dentro il nucleo della cellula. La cosa molto interessante è che il recettore per questo ormone si trova già dentro il nucleo.
Quindi quando il recettore che è già dentro il nucleo recepisce questo ormone farà partire dei segnali di risposta che molto spesso, la maggior parte delle volte, si trattano di andare a trascrivere un determinato o dei determinati geni sul DNA e quindi poi far partire una risposta metabolica partendo appunto da questo presupposto. Quindi vediamo due sistemi d'azione nettamente differenti. Uno si ferma sulla membrana e quindi va a far partire partire la risposta semplicemente connettendosi a un recettore che si trova sulla membrana della cellula.
L'altro tipo di ormoni invece entra dentro la cellula, entra addirittura dentro il nucleo e fa partire la trascrizione del DNA. Adesso però dobbiamo parlare di un meccanismo chiamato meccanismo a feedback. Questo perché la produzione degli ormoni non è continua e viene modulata in risposta a particolari stimoli.
ed è soggetta a quello che noi chiamiamo meccanismo a feedback o a retroazione. Ma cosa si intende? Lo vediamo abbastanza bene in figura.
È la capacità di un sistema di autoregolarsi, quindi tiene conto degli effetti che scaturiscono dal sistema e a quel punto poi si autoregola. Negli esseri viventi, ad esempio, i sistemi a feedback negativo e positivo, quindi ci può essere una risposta negativa o positiva, sono ampiamente utilizzati per per regolare appunto l'omeostasi quindi l'equilibrio dell'organismo intero vediamo in questa immagine come determinate condizioni esterne possono far partire uno stimolo all'ipotalamo l'ipotalamo va a determinare una risposta quindi va a far rilasciare dei fattori di rilascio ipotalamici che vanno a contattare l'ipofisi poi vedremo come questo meccanismo l'ipofisi rilascia degli ormoni che vanno a contattare altre ghiandole, queste ghiandole rilasciano degli ormoni a cascata a contattare altre ghiandole, il tutto che va a determinare determinate risposte. Ma ecco che l'ormone finale può determinare un meccanismo, lo vedete qua, di inibizione sull'ipofisi o addirittura sull'ipotalamo. Quindi abbiamo che la produzione finale dell'ormone può andare a determinare uno stop proprio nella produzione dell'ormone stesso.
Questa cosa è molto importante perché abbiamo un feedback positivo nel momento in cui la cascata continua, ma poi abbiamo un feedback negativo nel momento in cui la cascata viene terminata, stoppata, proprio dall'ormone che è stato prodotto da quella cascata di segnali. Questa cosa è molto interessante perché giustamente se l'ormone è tanto, è troppo addirittura, ad un certo punto conviene che quell'ormone stesso vada a stoppare la sua produzione. Ecco, questo si chiama meccanismo a feedback, in questo caso negativo. Esistono ovviamente meccanismi a feedback positivo dove l'ormone che viene prodotto va a stimolare un ulteriore rilascio dello stesso.
In quel caso però ovviamente dovrà essere poi successivamente tenuto sotto controllo da altri sistemi di regolazione, solitamente altri sistemi a feedback negativo. Infatti la maggior parte dei sistemi a feedback nel nostro corpo sono sostanzialmente negativi. E adesso andiamo a vedere le varie ghiandole e quello che producono.
del nostro sistema endocrino. Qua vediamo ipotalamo, ipofisi, epifisi, tiroide, timo, pancreas, ghiandole surrenali e gonadi. Le andiamo ad esaminare uno ad uno. Partiamo da ipotalamo e ipofisi. Allora, il sistema nervoso raccoglie informazioni dall'esterno, abbiamo detto, mentre il sistema endocrino regola l'organismo dall'interno.
L'interazione tra i due sistemi è possibile grazie al complesso ipofisi ipotalamo e lo abbiamo detto appunto a inizio lezione. Andiamo quindi a vedere che cos'è l'ipotalamo. È una struttura del sistema nervoso centrale, la vediamo ben evidenziata qua, la parte superiore di questa zona rossa è proprio l'ipotalamo.
Regola numerose funzioni autonome e endocrine e di conseguenza regola l'omeostasi. Cosa molto importante controlla una ghiandolina che si trova sotto di lui, eccola vediamo qua questo peduncolo rosso. che si chiama appunto ipofisi. E allora andiamo a vedere che cos'è l'ipofisi. L'ipofisi è una piccola ghiandola localizzata alla base del cranio sotto l'ipotalamo da cui essa è controllata, come abbiamo detto.
L'ipofisi ha le dimensioni di una piccola bacca ed è divisa in due lobi, lo vediamo bene qua in figura. Abbiamo due lobi, il lobo anteriore o adenoipofisi e il lobo posteriore o neuroipofisi. Entrambi però sono connessi all'ipotalamo e, parentesi, c'è anche un grosso sistema vascolare che irrora tutta l'ipofisi. Andiamo a vedere l'ipofisi anteriore o adenoipofisi perché è una vera e propria ghiandola.
Infatti produce vari ormoni, tra i quali l'ormone della crescita, chiamato anche GH, l'ormone tireotropo, TSH, che va a stimolare la sintesi e la secrezione degli ormoni tiroidei. Questa cosa è molto interessante, vediamo che l'ipofisi produce degli ormoni che vanno a stimolare la produzione di altri ormoni. Poi abbiamo l'ormone follicolo stimolante, FSH, che stimola lo sviluppo dei follicoli ovarici.
L'ormone luteinizzante, LH, che induce l'ovulazione, ecco, sul maschio invece avranno altre risposte. La prolattina, che avvia e mantiene la produzione di latte delle ghiandole mammarie. E poi produce anche l'ormone adrenocorticotropo, ACTH. che controlla la produzione e la secrezione degli ormoni glucocorticoidi che vedremo tra poco. E invece, cosa va a produrre la neuroipofisi, quindi l'ipofisi posteriore?
Allora, innanzitutto la cosa molto importante da dire è che essa non è una vera e propria ghiandola, ma contiene i prolungamenti delle cellule neurosecernenti, quindi dei neuroni dell'ipotalamo, che rilasciano i neuroormoni. Ecco, li chiamiamo neuroormoni. Perché, ecco, ve lo faccio vedere in figura, perché in realtà sono proprio questi neuroni presenti nell'ipotalamo che vanno a prolungarsi e far arrivare i loro assoni in questa parte dell'ipofisi, nell'ipofisi posteriore, e vanno a rilasciare, lo vedete qua nel sistema sanguigno, nei vasi che si trovano qua nell'ipofisi posteriore, vanno a rilasciare dei neurotrasmettitori. Questa cosa è molto interessante perché non rilasciano i neurotrasmettitori all'interno del cervello come siamo abituati a pensare.
e a immaginare quando pensiamo appunto alle sinapsi, ma loro vanno a rilasciare i neurotrasmettitori nel circolo sanguigno e quindi poi verranno sparsi per tutto il corpo. Per questo noi li chiamiamo neuroormoni perché sono degli ormoni ma sono anche dei neurotrasmettitori. E quali sono questi neuroormoni? L'ossitocina che stimola la contrazione dell'utero durante il parto. Non fanno solo questo, ovviamente io vi ho messo le caratteristiche principali, le dovevo ovviamente sintetizzare, ma chi dovesse approfondire ognuno di questi ormoni può scrivere banalmente su internet ossitocina e vi viene fuori tutto quello che questi ormoni possono svolgere.
Banalmente, se invece non vi fidate tanto delle fonti che si trovano su internet, vi lascio in descrizione dei libri. a cui voi potete fare riferimento. Quindi trovate tutte le fonti che come detto più volte possono anche banalmente essere dei libri della scuola superiore perché questi argomenti li tratto in maniera abbastanza sintetica e trovate tutto quello che tratto sui libri di scuola superiore. Io ovviamente vi lascio anche dei libri di livello universitario così che chi volesse approfondire ulteriormente può farlo o chi magari deve dare degli esami di livello universitario può studiare tutto. questo in maniera molto approfondita ecco dicevamo oltre l'ossitocina la neuroipofisi produce anche l'ormone antidiuretico adh che abbiamo già visto quando abbiamo fatto l'apparato escretore l'adh trattiene l'acqua diminuendo l'emissione di urina ed ecco che io vi ho riassunto il tutto in questo bello schema voi potete mettere pausa e guardarlo tranquillamente vediamo come l'ipofisi anteriore la danipofisi produce sei tipi di ormoni Mentre invece la neuroipofisi, l'ipofisi posteriore, ne produce due, che tutti questi ormoni tra l'altro vanno ad agire su varie ghiandole anche in maniera diversa.
Vediamo appunto come FSH e LH agiscano in maniera diversa a seconda che l'individuo sia maschio o sia femmina. Ma adesso torniamo al nostro schema principale e andiamo a vedere l'epifisi. Che cos'è l'epifisi? Viene chiamata anche ghiandola pineale perché aveva una forma di una piccola pigna, ecco. È una piccola struttura situata al centro del cervello, lo vediamo bene qua nell'immagine, qua a destra, vedete pineal gland, cioè epifisi, e si c'è nell'ormone chiamato melatonina, che contribuisce alla regolazione dell'orologio biologico, cioè sostanzialmente regola le fasi di sonno e veglia.
Quando voi siete svegli partono determinati segnali, quando voi vi dovete addormentare ne partono altri. E quindi va a determinare il ritmo circadiano. Vediamo qua nell'immagine...
come la luce solare va a inibire la produzione di melatonina mentre invece l'assenza di luce solare va a stimolare la produzione di melatonina. Andiamo ora a vedere la tiroide, organo molto importante perché è una ghiandola a forma di farfalla e si trova come vedete in figura sotto la laringe. Produce due ormoni il T4 e il T3. L'ipofisi tra l'altro tramite l'ormone TSH che abbiamo visto prima promuove, va a stimolare il rilascio degli ormoni tiroidei, quindi serve il segnale da parte dell'ipofisi.
Quando arriva il segnale da parte dell'ipofisi tramite il TSH vediamo che la tiroide può produrre T3 o T4. In generale questi due ormoni vanno a regolare il metabolismo cellulare, importantissimi, ma anche importantissimi per la crescita e lo sviluppo. Altra cosa da dire è che la tiroide non produce solo questi ormoni, produce anche la calcitonina che riduce la concentrazione di ioni calcio nel sangue, come dice il nome appunto.
Stimola, per diminuire ovviamente la concentrazione degli ioni calcio nel sangue, l'assorbimento da parte delle ossa. Quindi se c'è troppo calcio nel sangue, la calcitonina viene rilasciata in circolo e sostanzialmente va a dire alle ossa, prendetevi un po'di calcio. Le ossa lo prendono e si costruiscono, perché poi alla fine sappiamo che... l'osso è un deposito di sali minerali. Questa cosa però è interessante vederla in contrapposizione alle ghiandole paratiroidi che come vedete in figura si trovano effettivamente sulla tiroide, sono quattro ghiandole e sono inserite proprio nel tessuto tiroideo.
Esse producono l'ormone paratiroideo che attenzione agisce in contrapposizione alla calcitonina, quindi se c'è troppo calcio nel sangue l'ormone tiroideo, la calcitonina, va a dire a tutto il corpo prendetevi il calcio perché non può starci tutto questo calcio nel sangue. Ma se ce n'è poco cosa succede? Che l'ormone paratiroideo o PTH va a dire alle ossa rilasciate un po'di calcio perché nel sangue ce n'è troppo poco, perché comunque in giro per il corpo il calcio serve. Qua nello schema vedete varie risposte che danno sia la calcitonina sia il PTH, quindi potete, ve lo lascio ovviamente a schermo, potete guardarlo bene. La cosa molto interessante sulla quale io invece punto l'accento è proprio il fatto che molto spesso questi ormoni agiscono in maniera contrapposta e cioè sono antagonisti.
Tutto questo serve, come abbiamo visto, per regolare l'omeostasi, cioè se noi avessimo solo un tipo di ormone e non quello che agisce in maniera antagonista rischieremo di squilibrare le risposte del nostro corpo. In questo modo il nostro corpo, a seconda di quello che serve, riesce a rimanere sempre in equilibrio. Quindi a mantenere si dice l'omeostasi.
Bene, adesso andiamo a vedere il timo. Il timo lo facciamo un po'rapidamente, lo abbiamo già citato quando abbiamo fatto il sistema immunitario, perché il timo, oltre a essere implicato nella maturazione dei linfociti T, produce anche vari ormoni come timosina e timopoietina, che stimolano la maturazione ovviamente dei linfociti T, ma sono anche implicati nella regolazione della risposta immunitaria. Passiamo quindi al pancreas. Il pancreas è un organo, anzi, importantissimo, che ha anche funzioni endocrine, ma ha anche funzioni esocrine. Cosa vuol dire funzioni esocrine?
Vuol dire che ha una parte ghiandolare che secerne anche verso l'esterno, principalmente verso il tubo digerente. Il pancreas endocrino, quindi quello che interessa a noi, quindi quello che emette molecole nel sangue, produce, è sbagliato dire quello che è, la parte del pancreas che... emette che secerne molecole nel sangue quindi che secerne ormoni che viaggiano nel circolo sanguigno ecco ho voluto precisare questa cosa perché il pancreas ha varie cellule varie quindi porzioni ghiandolari che possono secernere vari ormoni o possono secernere varie sostanze che poi vengono immesse nel tubo digerente dicevamo appunto che il pancreas endocrino controlla la concentrazione di glucosio nel sangue in che modo la controlla Prima di tutto con l'insulina.
Abbassa le concentrazioni di zucchero nel sangue l'insulina. Quindi voi mangiate, arriva dello zucchero in circolo nel sangue, il pancreas rilascia l'insulina così che questo zucchero venga assorbito dalle cellule. Però c'è anche, come abbiamo visto più volte, un ormone antagonista dell'insulina.
Il glucagone. Il glucagone è proprio un ormone che è antagonista e cioè determina un aumento dello zucchero nel sangue. Tra poco andremo a vedere come.
Poi bisogna ricordare che il pancreas produce anche la somatostatina che però ha tantissime funzioni perché va a regolare la secrezione di altri numerosi ormoni. E allora andiamo a vedere quello che dicevo proprio prima, cioè come funziona questo antagonismo tra insulina e glucagone. Lo vediamo qua.
Partiamo dal punto 1, e cioè noi mangiamo e la glicemia aumenta. Cosa vuol dire? Aumenta lo zucchero libero nel sangue.
sostanzialmente aumentano le molecole di glucosio nel sangue il pancreas lo percepisce perché ha dei sensori che lo percepiscono e le cellule beta che sono delle particolari cellule secernenti producono l'insulina l'insulina cosa fa va a immagazzinare il glucosio sotto forma di glicogeno nel fegato oppure va a farlo assorbire semplicemente dalle cellule che lo utilizzano la glicemia si abbassa quindi Ma che succede se ad un certo punto la glicemia si abbassa troppo, magari perché non stiamo mangiando da tanto? Ecco che il pancreas lo percepisce. Le cellule, in questo caso invece alfa, che sono sempre dentro il pancreas, producono il glucagone, che va dal fegato e gli dice, senti, ma perché non mi rilasci un po'di quel glicogeno sotto forma di glucosio? Allora il fegato spezzetta il glicogeno, che ricordiamo è una biomolecola di riserva, fatta da glucosio.
Il glucosio ritorna in circolo e la glicemia torna ad alzarsi, fino ad arrivare al nostro livello giusto, medio, normale, che è questo che vediamo scritto qua. E ora andiamo a vedere le ghiandole surrenali, importantissime. Questo perché sono situate sopra i reni innanzitutto e sono formate da due regioni. Una porzione corticale, quindi esterna, possiamo dire, lo vediamo anche in figura. La porzione corticale secerne glucocorticoidi, minerali corticoidi e steroidi sessuali, che influenzano il metabolismo degli zuccheri e la formazione di androgeni, quindi ormoni maschili, che a loro volta permettono lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari appunto tipicamente maschili, esaltando per esempio l'anabolismo muscolare.
La ghiandola surrenale però ha anche una porzione midollare, lo vediamo nell'immagine, quindi una porzione centrale, che secerne... adrenalina e noradrenalina molto importanti questi due ormoni tra parentesi questi due ormoni vanno ad agire anche a livello del sistema nervoso centrale e ora vediamo l'ultima delle nostre ghiandole o meglio Due delle nostre ultime ghiandole che sono appunto le gonadi. Perché? Perché nel maschio sono i testicoli mentre nella femmina si tratta delle ovaie. Perché le chiamiamo gonadi in modo generale?
Perché vanno a produrre i gameti. Questa cosa l'abbiamo già specificata, ve lo lascio nelle schede, nell'apparato riproduttore ma anche quando abbiamo parlato di meiosi. Ovviamente le gonadi femminili vanno a produrre gli ovociti. mentre invece le gonadi maschili vanno a produrre gli spermatozoi. Ecco che però questi due organi, e cioè le ovaie e i testicoli, vanno a produrre a loro volta degli ormoni, quindi loro recepiscono degli ormoni, così che fanno partire determinate risposte come la produzione appunto dei gameti, ma loro stessi poi vanno a produrre degli ormoni che possono agire sulle ghiandole stesse o possono agire anche a distanza.
Infatti le ovaie producono estrogeno e progesterone. Mentre le gonadi maschili producano il testosterone. Le gonadi sono quindi la sede in cui vengono sintetizzati gli ormoni sessuali, quindi estrogeni, progesterone, testosterone, che controllano lo sviluppo dei genitali esterni, ma anche i cambiamenti puberali e la riproduzione, e quei caratteri che vengono definiti sessuali secondari, e cioè sostanzialmente, facciamo un esempio, immaginiamo i testicoli che secernono testosterone, il testosterone è un messaggero abbiamo detto è un ormone andrà sulle cellule della pelle della faccia e gli dirà producete la barba e le cellule della faccia recependo se hanno un recettore per il testosterone recependo il testosterone inizieranno a produrre i peli in faccia e ci verrà la barba ovviamente ho semplificato in modo estremo però ecco giusto per dare un'idea di cosa fanno gli ormoni come agiscono e per finire vi voglio proiettare questa immagine questa immagine va proprio ad indicare come tutto sistema endocrino sia connesso. Infatti il rilascio degli ormoni ovarici o degli ormoni da parte del testicolo avviene solamente dopo che l'ipotalamo secerne un particolare neurormone chiamato GNRH e cioè l'ormone di rilascio delle gonadotropine che va a stimolare l'adenoipofisi a produrre FSHLH. Ora questi due ormoni FSHLH che abbiamo già visto vanno dall'ovaio o ad esempio al testicolo e gli dicono senti producimi gli estrogeni o il testosterone e in più induci la spermatogenesi o la follicologenesi.
Come vedete quindi in questa lezione ci sono alcuni ormoni e neurormoni come ad esempio il GNRH di cui non abbiamo parlato, questo perché già la lezione diventa molto lunga in questo modo, però dovete immaginare che il nostro corpo è regolato da numerosissimi ormoni e neurormoni. che vengono rilasciati soprattutto a livello dell'ipotalamo, che vanno poi a contattare l'ipofisi e che servono, come abbiamo detto, a regolare tutto il nostro organismo. E da qua capite perché seguire questa lezione senza aver fatto tutta la parte precedente degli apparati diventava molto difficile, perché se no non riuscivamo neanche ad andare a collocare queste ghiandole dove si trovavano in quale reparto corporeo.
Va bene, io questa lezione la termino qua. Ovviamente... Usiamo la sezione dei commenti per andare a completare questo video.
Sicuramente ci saranno delle cose che si potranno aggiungere o precisare maggiormente. Se vi è stato utile io ovviamente vi sprono sempre a lasciare il like e se vi va a fare una piccola donazione che per me vale tanto perché mi permette di continuare con questo bellissimo lavoro che serve anche a voi e io sono contentissimo quando mi dite che riuscite a passare una verifica, un esame grazie ai miei video. Ovviamente iscrivetevi al canale così vedete tutti i video precedenti ma anche...
quelli futuri che usciranno e detto questo vi saluto e vi do appuntamento alla prossima lezione.