l'arte greca subì un grande mutamento nel periodo ellenistico di cui troviamo tracce nelle opere più famose dell'epoca una di queste è un altare della città di pergamo eretto intorno al 160 anticristo è oggi ricostruito nei musei di berlino con quanto rimane delle sculture originali su 5 gradini si eleva uno zoccolo potente dove tra un'alta base sagomata e un cornicione fortemente sporgente sta la fascia scolpita maggiore con scene della gigantomachia realizzata ad alto rilievo. Lo zoccolo forma due spalle che racchiudono una scalinata di 20 metri la quale conduce a un cortile pavimentato. Soprattutto la fascia scolpita è una fascia che si rilieva in un modo molto più forte e non è una fascia che si rilieva in un modo molto più forte.
lo zoccolo e davanti alla scalinata c'è un colonnato ionico con un muro di fondo ornato da un secondo fregio minore continuo in cui sono raffigurate le scene della vita di Telefo, l'eroe fondatore di Pergamo. Nel Fregio Maggiore si sviluppa un complesso racconto cosmico-mitologico. Esso inizia nel lato occidentale con le divinità del mare e della terra, continua nel lato settentrionale con gli dei della notte e nel lato meridionale con gli dei del giorno.
e della luce per concludersi infine nel lato orientale con le divinità dell'Olimpo. Sullo sfondo liscio le figure divine si stagliano in alto rilievo raggiungendo effetti a tutto tondo in un ricco movimento di scassi e di scassi. e senza un ritmo regolare.
Sullo sfondo liscio le figure divine si stagliano in alto rilievo raggiungendo effetti a tutto tondo in un movimento ricco di scatti e senza un ritmo regolare. Il contrasto tra ombra e luce è forte ottenuto anche con l'uso del trapano che crea effetti di notevole drammaticità. La battaglia è in furia terribile e violenta, i goffi titani vengono sopraffatti dagli dei trionfanti e il loro sguardo è molto più forte.
guardo esprime tutto il tormento dell'agonia la scena è movimentatissima e svolazzante di drappeggi e il suo limite forse sta in una certa dispersione dei particolari nell'eclettismo e nell'eccessivo manierismo Il fregio minore, realizzato in seguito, racchiude le storie di Telefo, figlio di Heracles e mitico fondatore della città di Pergamo. Quest'opera rappresenta il primo esempio di una composizione narrativa continua. cultura derivata probabilmente dalla pittura e costituisce il precedente più importante del racconto continuo che verrà utilizzato nell'arte romana. Il fregio si sviluppa in un seguirsi di episodi ambientati in modo preciso e accurato ponendo le figure su diversi piani.
Le immagini nella parte alta sono più piccole di quelle nella parte bassa e in questo modo l'autore raggiunse un bellissimo effetto prospettico. La decorazione marmorea dell'altare fu rinvenuta frammentaria, murata in gran parte delle fortificazioni bizantine realizzate nei pressi dell'altare. La ricomposizione del fregio della gigantomachia si deve a Pushtain e Bonn.
che furono aiutati dagli scultori italiani Freres e Possenti. Essa fu resa possibile dal fatto che le lastre del freggio della gigantomachia erano numerate con cifre accoppiate. Al di sotto del freggio, sulla base, erano iscritti i nomi dei giganti e quelli degli artisti. Sulla cornice, al di sopra del freggio, i nomi degli dèi. L'arte ellenistica amava opere veementi e violente.