Analizziamo i frammenti di Eraclito. Eraclito sono tutti frammenti intorno ad un concetto fondamentale della filosofia di Eraclito, il concetto di Logos, pagina 81. Frammento numero uno. Di questo Logos...
che sempre gli uomini non hanno intelligenza, sia prima di averlo ascoltato, sia subito dopo averlo ascoltato. Benché infatti tutte le cose accadano, secondo questo logos, esse assomigliano a persone inesperte, pur trovandosi in parole, in opere, tali quali sono quelle che io spiego. Distinguendo secondo natura ciascuna, cosa e dicendo come.
Ma agli altri uomini rimane celato ciò che fanno da svegli, allo stesso modo che non sono coscienti di ciò che fanno dormendo. Il Logos ovviamente è la verità, il Logos è il discorso razionale, il Logos è la spiegazione, logica razionale, e Deracto vuole darsi una spiegazione logico-razionale dell'universo, del cosmo. della natura e in questo frammento ci dice che la verità, il logos come verità, è di difficile raggiungimento.
Il logos è il principio che regola tutte le cose. Il logos è il discorso logico-razionale che governa il mondo e questo discorso sapete è il fuoco poi, cioè tutto scorre, tutto diviene, la verità è che tutto diviene, pantarei. verità è che il cosmo è retto dall'eterno scontro caotico tra opposti, freddo-caldo, amore-odio, secco-umido, che genera equilibrio, perché per Eraclito dal caos si genera l'armonia, l'armonia, l'ordine del cosmo è prodotto dall'eterno scontro tra opposti. Ma questa verità È difficile da trovare, è difficile da accettare che sia il caos, che sia la lotta, che sia la guerra, che sia il conflitto a generare l'ordine, l'armonia, l'equilibrio.
È una verità difficile, pertanto questa verità è accessibile a pochi. Gli svegli, ecco sotto, gli svegli. Tutte le cose del mondo accadono per un principio che è il pantarei.
Ma accettare che tutto diviene, che noi diveniamo, accettare che... La verità è una, è questa verità unica, è che tutto diviene, tutto si trasforma, tutto è in eterno conflitto. È difficile da raggiungere, è difficile da accettare.
Accettare la regola dell'accadere delle cose è complesso. E allora gli svegli sono pochi, la maggior parte degli uomini continuano a dormire. Chi dorme non coglie la regola.
dell'universo. Chi dorme non coglie che le cose sono come sono perché prodotte dall'eterno scontro tra opposti e così senza la sconfitta non c'è la vittoria e così senza la malattia malattia non c'è ovviamente la salute e la salute in lotta con la malattia, la vittoria in lotta con la sconfitta, il giorno con la notte, il caldo con il freddo, l'amore con l'odio che generano l'armonia. del tutto, non della singola parte. Pantara è tutto scorre, il tutto scorre, l'ordine è del tutto. Una singola parte dentro il tutto può non essere in ordine, ma la somma di tutte le singole parti che compongono il tutto dà, la somma, un ordine, un tutto ordinato.
Il tutto è ordinato anche se nelle singole parti c'è un ordine. c'è il caos, le singole parti sono in scontro e dunque sezionate potrebbero presentare la disarmonia, sezionate, divise in piccole parti, ma viste nella totalità queste singole parti in scontro producono l'armonia e questa è una verità che alcuni uomini, i dormienti, non vogliono vedere, questi alcuni uomini però per Eraclito sono la maggioranza. Frammento 2. Da questo logos, con il quale soprattutto continuamente sono in rapporto e governa tutte le cose, essi discordano e le cose in cui ogni giorno si imbattono essi le considerano estranee. Anche in questo caso il logos con cui noi siamo in rapporto ovviamente è un rapporto complesso, è un rapporto difficile.
È un rapporto ostico, proprio perché? Proprio perché ovviamente prevale l'ignoranza, l'ignoranza umana, l'incapacità degli uomini e delle donne, l'incapacità degli esseri umani di cogliere la verità. E dunque le cose, anziché conoscerle, anche se sono vicine a noi, ma tu parli stupendo questo, sono estranee, le cose che sono intorno a noi, Le cose con cui noi ci rapportiamo, le cose che dovrebbero più che mai essere da noi conosciute, in realtà ci sono estranee perché prevale l'atteggiamento di ignoranza tipico del dormiente. E dunque non cogliendo il logos, non cogliendo questa verità eterna, gli uomini e le donne rimangono nella ignoranza.
Frammento 3. Bisogna dunque sentire ciò che è comune. Ma pur essendo questo logos comune, la maggior parte degli uomini vivono come se avessero una loro propria particolare saggezza. Il logos di Pantarai è tutto ed è comune a tutte le cose. Ma cosa fanno gli uomini?
La maggior parte degli uomini invece separa il tutto e pensa di possedere una propria verità, una propria saggezza. Noi parcellizziamo il mondo. Parcellizzare il mondo significa togliere la comunanza del mondo e la comunanza è il logos. Vedi quell'io di astrazione?
E'astrazione questa. C'è una cosa che accomuna tutto il cosmo, è il logos. Cioè questa razionalità, questa spiegazione logico-razionale. Tutto scorre, ecco, se noi esercitiamo bene la ragione ci accorgiamo che tutto scorre, che tutti gli elementi sono intrecciati.
che tutto è intrecciato nella nostra vita, le cose di un tempo si sono trasformate in quello che noi siamo oggi, ma noi deriviamo da quelle cose che si sono scontrate, dunque c'è un'evoluzione che è lo scontro, ma noi abbiamo una comunanza con quello che eravamo ieri e una comunanza con quello che saremo domani, così tutto il mondo, dall'ambiente, dalla natura, gli esseri umani, il cielo, le stelle, gli astri, i pianeti, tutto è intrecciato. in comunanza del Logos. 4. Ascoltando non me ma il Logos è saggio convenire che tutto è uno. Non ascoltando me, non ascoltando me, non i miei discorsi, non è quella la cosa importante, ma se ascoltiamo il logos, non è il logos individuale, non è la ragione individuale, Bia, di Valeria, di Camilla, di Sofia, no, è il logos, questo è universale, se ascoltiamo il logos universale e lo cogliamo, ci rendiamo conto che tutto è uno, le parti ci sono in funzione dell'uno.
Il molteplice rimanda all'unità, l'unità è fatta di molteplicità, ma la molteplicità si riconduce all'unità, l'unità del logos. Uno e molteplici sono due facce della stessa medaglia. Ci sembra che le cose siano singole, molteplici, separate, ma tutto è tenuto insieme dal logos. Tutto e tutto insieme, dunque, da questa prospettiva di scontro razionale.
Frammento 5. Un'unica cosa è la saggezza. Comprendere la ragione per la quale tutto è governato attraverso tutto. Cosa vuol dire? Vuol dire che la saggezza ci porta a capire che tutto è governato, tutto è governato dal Logos, ma tutto è governato attraverso tutte le cose, perché tutte le cose concorrono all'equilibrio.
Dunque c'è una razionalità in tutte le cose, le cose avvengono all'interno di un discorso logico-razionale, dunque c'è il tutto. La prospettiva è il tutto, non prendete una parte per comprendere il tutto. Una parte deve essere l'inizio per andare poi verso il tutto.
Per comprendere il tutto serve il tutto, non basta una parte. Frammento 6, ecco qui infine. È necessario che coloro che parlano, adoperando la mente, si basino su ciò che comune a tutti, come la città sulla legge, in modo ancora più saldo. Tutte le leggi umane infatti traggono alimento dall'unica legge divina. Già che essa domina tanto quanto vuole, basta per tutte le cose, ne avanza di più.
altro parlo stupendo per parlare dobbiamo usare una cosa che ci accomuna il logo dobbiamo dialogare interfacciarsi dovevo interfacciarci attraverso il logo perché ciò che ci accomuna il buon esercizio del logo si porta dunque ad una possibilità di comunicazione va bene È vero che è una verità per pochi perché la maggior parte delle persone non vuole arrivare al logos perché costa fatica, perché è complesso, va bene? È una verità, quella che sostiene Raiuto, che ci porta a dire che c'è una prospettiva unitaria come dentro la legge di una città noi possiamo dialogare, la legge. stabilisce quello che possiamo e non possiamo fare e rispettando la legge c'è il dialogo, c'è l'interazione corretta, c'è la possibilità di stare insieme.
La legge rende possibile vivere insieme, altrimenti lei è più alta, lei è più bassa, più forte, più ricca, più potente, più veloce, parlo meglio. Se non c'è la legge che stabilisce una comunanza... C'è la prevalenza dell'amor proprio perché tutti innanzitutto pensano a salvare se stessi. Si chiama conatus, amor proprio, desiderio di vivere, di stare bene innanzitutto noi.
Senza la legge che ci rende cittadini comuni, cioè con una comunanza, non è possibile chiaramente comunicare, vivere insieme, relazionarsi. Così, per accedere alla verità, dobbiamo discutere. dentro il logos.
Il logos, la razionalità universale, è ciò che ci permette di arrivare ad una conoscenza vera ed universale. Altrimenti c'è l'opinione di Matilde, l'opinione di Alessandro, l'opinione di Adelaide, l'opinione di Ciobo, le opinioni, va bene? Ma le opinioni per Eraclito non sono il punto di arrivo della filosofia, io devo arrivare alla verità.
E la verità è accessibile con il Logos, non con la DOXA. La DOXA è l'opinione relativa, ognuno alla sua. Il Logos è la verità universale. La scienza, oggi, è il Logos, ma è quella che si avvicina di più.
Però, tutti i problemi che sappiamo, e anche le verità scientifiche, devono sempre rimanere dentro il nostro mondo. una apertura, cioè possono essere messe in discussione, perché non è detto che siano le verità ultime. Però di sicuro quando facciamo scienza ci appelliamo al logos, a una ragione universale, non ci appelliamo alle emozioni singole o alle opinioni singole, ci appelliamo a delle caratteristiche logico-universali per poter spiegare l'universo, le stelle, i pianeti, le particelle atomiche o quelle appunto stellari, va bene? ci appelliamo va bene, questi per la prossima settimana gli altri a pagina 83 sono molto più facili ve li fate voi frammento 7 la malattia rende piacevole e buona la salute senza la malattia non c'è salute la fame rende la sazietà e la fatica il riposo ragazzi, qual è il riposo più bello? è quello dopo un compito in classe dopo una partita Quando c'è stata la fatica, si apprezza il riposo.
Al quindicesimo giorno sul divano, anche se voi dite sarebbe bello, non c'è più riposo. Frammento 8. Una è la stessa via all'insù e la via all'ingiù. Il logos è unico.
Sia che io percorra una via all'insù, sia che io percorra la via all'ingiù, la via del logos è una soltanto. Si sale e si scende, ma alla fine si arriverà nello stesso punto. Il cronamento 9, comune infatti il principio e la fine nella circonferenza del cerchio. Partiamo, percorriamo la circonferenza, che io la percorra da destra a sinistra, sinistra a destra, io percorrerò la stessa strada e raggiungerò lo stesso punto, perché il logo se urla. Il mare è l'acqua più pura e...
più impura, bellissima, per i pesci è potabile costruire la loro vita, per gli uomini è sembevibile e esiziale l'acqua del mare, per i pesci è la vita, i pesci vivono nell'acqua del mare, gli uomini già solo berla, fanno male ciò che è fonte di vita per i pesci è fonte di morte per gli uomini, l'acqua del mare Il frammento 12 di Salturno, l'opposto concorde e discorde bellissima armonia. Da dove deriva la più bella armonia? Da ciò che è opposto e da ciò che discorde.
E il frammento 13? Non comprendono come i dormienti, nel bicchiere orale, chi è non comprendono i dormienti, come pur discordando in se stesso e con corde, armonia contrastante come quella dell'arco e della lira. I dormienti non capiscono che una cosa che è discordante produca l'armonia, il fuoco che è caos ed è logos. Il fuoco che scontro apposti è di ordine. I dormenti non capiscono come possa nascere dalla discordia e dall'armonia, ma è semplice.
Esattamente come quando le nostre dita percuotono le corde di un'arpa, qual è il risultato? È un suono. Così come quando le dita tirano le corde di un arco, il risultato è la freccia scoccata e colpisce il bersaglio.
C'è tensione tra le mani, le braccia, le dita e la corda. La tensione, ma il risultato è l'armonia. C'è tensione nel suonare, ma il risultato è l'armonia. L'armonia è il prodotto dello scontro. E chiudo con il mio preferito.
Frammento 15 Polemos la guerra e il padre di tutte le cose padre che produce l'armonia ma attraverso la guerra e così Polemos è di tutti i re il re più potente e il dio più potente perché? perché dalla guerra alcuni sono dei e altri sono uomini Alcuni sono liberi e gli altri sono schiavi. Lo scontro è ciò che produce l'emancipazione di alcuni, la schiavitù degli altri. Lo scontro è ciò che produce la dignità di alcuni e l'umanità degli altri. Poi in questo mondo ci sono i liberi e gli schiavi, gli dèi e gli uomini, il totale e l'armonia.
Certo, io non preferisco essere libero e non essere schiavo, ma l'armonia non è del singolo, l'armonia è del tutto. Gli schiavi più liberi fanno l'armonia, gli uomini più idei fanno l'armonia, così come un anno è dato dalla primavera, dall'estate, dall'autunno e dall'inverno.