Transcript for:
Analisi dell'opera di Pasolini "Edipo Re"

Mini recensione richiesta tramite donazione Patreon da Emanuele Mandelli e Nicola Fladiano, due Patreon diversi che mi chiedono di parlare dello stesso film del 1967, il primo film girato a colori da Pasolini, molto autobiografico per il suo complesso di Edipo, comunque è Edipo Re, con un grandissimo Citti come protagonista nel ruolo del giovane Edipo, che credo sia crede di essere il figlio di Polivo e di sua moglie, Reddi Corinto, e poi invece un giorno scopre di essere semplicemente stato adottato e scopre anche una profezia terrificante nella quale praticamente si dice che lui ucciderà il padre e giacerà con la madre. E quindi decide praticamente di scappare e inizia a fare un... viaggio e lo permetterà a diventare il re di Tebe.

Durante il suo viaggio però uccide delle persone e poi tutto gli si rivolterà contro. Insomma la storia di Viporè è attualizzata e sistemata da un Pasolini completamente come al solito geniale a livello di scrittura, la sceneggiatura perfetta. Per questa rilettura delle Viporè di Sofocle fatta in maniera completamente folle in un certo senso a livello visivo, tutto è ricostruito in Marocco, perfette le parti in Grecia, ma il film inizia comunque negli anni 20 con un bambino che viene messo al mondo e poi finisce negli anni 60 con un cieco che chiede soldi, che è lo stesso Citti, che praticamente è quello che si acceca alla fine dell'edipo. Per un film che è scritto veramente benissimo, ha una regia fantastica, una fotografia di Giudrea Peruzzolini che veramente leva di sentimento, un ottimo montaggio di Nicola Baragli e poi ha la regia di Pasolini che diventa colorata.

diventa con dei quadri veramente potentissimi a livello proprio visivo la macchina apriva si muove quando si deve muovere i colori si accendono quando si devono accendere ci sono anche un paio di scene sanguinolente niente male e le scenografie di scaccianoce funzionano alla stragrande per un film bellissimo per me è un film che adoro un film che guarda 6.000 volte guarda caso ce l'ho proprio qui guardo 6.000 volte al giorno perché Edipore è un film straordinario sotto il punto di vista proprio estetico, sotto il punto di vista di ciò che racconta, una poesia incredibile, una crudeltà incredibile, il tutto viene girato e giocato attorno a un'idea autobiografica del nostro che cerca di inserirci le sue cose viste attraverso comunque il mito greco e quindi con un inizio assurdo negli anni 20 e un finale negli anni 60 per un film che poi appunto dopo l'inizio degli anni 20 parte con la Grecia, parte con questo bambino che viene trovato, appunto questa coppia che non può avere figli, questa Eurè, che se lo prende e poi di lì appunto tutto quello che succederà ma naturalmente Pasolini regala delle grandissime idee di regia, di messa in scena proprio di narrazione, di poesia dello sguardo con una Silvana Mangano a fare Giocasta che è al di poco eccezionale con un Franco Citti a fare Edipo che è perfetto Alida Valli a fare Merope, incredibile abbiamo anche un Carmelo Bene che fa Creonte in modo assoluto così come Julian Beck a fare Tiresia per un cast completo per un film che è rimasto nella storia in un certo senso e ondegli classici film che insomma io a Pasolini guardo tutto ma questo è uno dei miei preferiti anche se forse è uno dei capolavori però è uno di quelli che mi prende di più, subito dopo ci sarà il teorema di Pasolini che è un capolavoro in mare, quello dopo con Terence Templin incredibile, ma già qui insomma il colore ha dato un altro sguardo a Pasolini uno sguardo anche in un certo senso più magnetico, uno sguardo antiborghese che appunto colpiva la borghesia però attraverso un mondo dove la stessa non esisteva come l'antica Grecia, ma però all'inizio e alla fine sono lì particolarmente interessanti proprio perché ci raccontano in realtà... un inizio di una certa tipo di vita agli anni venti quando è nato Pasolini è una fine in un certo senso il periodo in cui Pasolini si trovava ora quindi un suo viaggio è quello di un uomo che diventerà cieco quindi che dire di più è Pasolini e di Poiré secondo me uno di quei classici film che andrebbero visti a priori Pasolini qui raggiunge una maturità estetica e ha un sistema proprio narrativo che di ricostruzione anche scenografica veramente ottimo ed ha un modo in cui ci prende uno dei film forse più veloci in quel senso di Pasolini, forse più in un certo senso assimilabile nonostante le follie, chiaramente la scena bellissima dove va a giro col bimbino legato al palo in quel cappello assurdo, per un film che ripeto, secondo me è l'ennesima dimostrazione che Pasolini era un grande regista, al di là di tutti quelli che dicono che è poca roba, un cazzo, è un regista che riusciva a raccontare perfettamente con le immagini, seppur la tecnica fosse abbastanza semplice, in realtà quella che non è così semplice ogni tanto viene nascosta dallo stesso Pasolini, per me è un film che è un po'più Veramente un filmone, uno di quei film che, ripeto, ho la mia copia in DVD, come avete visto, me la sparo, me lo guardo e Pasolini per me rimane e resta uno dei migliori registi italiani mai esistiti, anzi probabilmente il poeta migliore italiano degli ultimi 150 anni e nessuno mi mette fuori dalla testa che sia stato anche un grande regista. proprio perché sia nei documentari che nei film è riuscito sempre a fare cinema personale, che aveva qualcosa da dire e che riusciva sempre a colpire del segno, anche come in questo Edipo Re, che insomma è un po'andato a scomparire, ma che, ripeto, rimane una delle visioni di Pasolini più interessanti in un certo senso, proprio perché cambiava dal colore, dal bianco e nero al colore, proprio perché in quel momento si riusciva a muovere attraverso un cinema che porterà ancora più avanti con l'attacco antiborghese di Teorema. Per me è assolutamente bellissimo uno di quei film con un citticlamoroso che dovrebbe, insomma...

essere proiettato nelle scuole per far capire come si può fare una rilettura di un mito assolutamente antico come quello di Sofocle e riattualizzarlo attraverso una visione totale e pazza di un poeta che ogni cosa che faceva riusciva a trasformarla in oro, c'è poco altro da dire. Il link è qua sotto, donate su Patreon, iscrivetevi al canale, qui sotto c'è anche il pulsante del super grazie per donare direttamente su Youtube, seguitemi su Facebook e su Instagram per sapere che cazzo faccio al giro per l'Italia e questo è un film del 67, è un film che non è invecchiato, secondo me è un film poeta. è un film crudele, è un film sull'animo umano, è un film anche autobiografico nel senso proprio che Pasolini voleva tirar fuori appunto tutto quello che c'aveva dentro anche in questo senso a livello edipico e lo fa attraverso un film che mette insieme tantissimi grandi artisti come Carmelo Bene come ha detto e via dicendo, dei grandissimi attori e riesce a trasformare tutto grazie anche ai mezzi tecnici utilizzati bene dalla sua troupe in un film assolutamente come ho detto da non perdere.