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Misteri delle Città Scomparse in Italia

[Musica] in Italia un grande mistero archeologico è rimasto tale per oltre 1600 anni è la leggenda di antiche città una volta ricche e Vitali rimaste sepolte per secoli nelle viscere della Terra Il mistero di queste incredibili città scomparse ha alimentato la fantasia di generazioni di studiosi e di archeologi dal momento che numerosi testi Latini confermavano la loro Antica esistenza ogni traccia materiale sembrava però irrimediabilmente scomparsa il documentario che state per vedere è la storia di una di queste città e di ciò che le capitò in un'epoca molto molto indietro nel tempo [Musica] Italia regione prima sede di Roma Caput Mundi capitale dell'impero dei Cesari il più grande e potente della terra è l'anno 79 dopo Cristo della nostra epoca 832 del calendario Romano una strana neve grigia sta cadendo su alcune zone dell'estrema periferia sud della città è un fenomeno fuori dal normale Anche perché è estate e la neve è grigia e calda ma non si tratta di un insolito fenomeno meteorologico è il risultato di una tremenda eruzione avvenuta a 200 km più a sud l'eruzione del vulcano Vesuvio [Musica] l'eruzione fu apocalittica gli abitanti di Pompei Ercolano e di decine di ville residenziali disseminate lungo L'incantevole Baia del Golfo di Napoli vennero condannati a una fine tremenda asfissiati dai gas bruciati da nubi ardenti seppelliti sotto metri di fango ardente e scorie vulcaniche che lentamente sommersero tutta la zona seminando morte e distruzione mai nel mondo antico a memoria d'uomo un simile cataclisma aveva colpito una zona così densamente abitata [Musica] col tempo scese l'oblio e lentamente i luoghi della catastrofe scomparvero dalla memoria degli uomini di queste città l'unica traccia rimasta fu per secoli solo un nome su un'antica tavola geografica nacque così uno dei più incredibili misteri della storia per più di 1.600 anni i tesori delle città sepolte e citarono la curiosità di regnanti studiosi e di amanti delle Arti si sapeva che la soluzione al mistero era nascosta nelle viscere della terra ma un giorno dall'aratro di un contadino ebbe inizio uno dei più grandi ritrovamenti della storia dell'Archeologia agli studiosi Accorsi sul luogo siamo agli inizi del 1700 si presentò l'incredibile spettacolo di una voragine aperta nel terreno venne organizzata immediatamente una spedizione nel sottosuolo e la curiosità divenne entusiasmo quando la torcia di un esploratore illuminò una lapide Incisa con caratteri Latini questa fu facile decifrarla dalla scritta herculanenses gli archeologi si resero conto che erano penetrati nel teatro di Ercolano una delle città distrutte Dal Vesuvio la scoperta si rivelò incredibile ancora oggi ha quasi Tre secoli di distanza quando gli archeologi rimuovono il fango indurito appaiono oggetti di vita quotidiana come questo contenitore di vetro e assieme agli oggetti gli archeologi fanno altre scoperte più drammatiche questi scheletri appartenevano ad alcuni abitanti di Ercolano che non fecero in tempo a mettersi in salvo [Musica] Ercolano era una città ricca lo testimonia la bellezza delle case l'atrio di molte case era lussuosamente decorato in molte ville sono state ritrovate decine di statue di bronzo conservate oggi al Museo Nazionale di Napoli una vera e propria galleria di opere d'arte come questo piccolo maiale [Applauso] o Queste teste e decine di altri bronzi meravigliosi Ma la scoperta più importante fu quella avvenuta all'interno della cosiddetta Villa dei papiri un'intera biblioteca con migliaia di papiri conservati sotto forma di rotoli carbonizzati ma integri questi rotoli vengono oggi srotolati con pazienza certosina dagli esperti per decifrarne il contenuto Il ritrovamento dei papiri fu un evento che commosse il mondo intero e che preparò alla scoperta dell'altra città perduta Pompei anche questa ritrovata casualmente qualche anno dopo Ercolano esattamente nel 1756 Pompei è ancora oggi parzialmente sepolta sotto le scorie vulcaniche ma la maggior parte dei suoi tesori è stata riportata alla luce partiamo Allora da uno di questi frammenti per andare alla scoperta dell'antica Pompei il volto dipinto di questo pompeiano riemerso alla luce Dopo secoli di Tenebre che costituisce un altro nuovo enigma Durante gli scavi di una casa situata tra via stabiana e la celeberrima via dell'Abbondanza gli archeologi fecero Un incredibile scoperta su un muro di una stanza trovarono Il Ritratto del padrone di casa un curioso dettaglio colpi gli archeologi la donna ritratta al fianco del marito aveva in mano una tavoletta cerata che all'epoca era usata per scrivere gli studiosi hanno dedotto che fosse usata dalla donna per tenere i conti della Bottega che gestiva con il marito vacuo propulo re dei Fornai di Pompei un uomo molto ricco oggi si direbbe Tutto Casa e bottega infatti la casa di paquio funzionava anche da forno per il pane e da bottega per la vendita ma adesso cominciamo la visita della città in compagnia di paquio camminando per le strade che lui avrebbe percorso si sarebbe trovato immerso nel traffico che allora come oggi nelle nostre città era un grande problema ma 2000 anni fa era stato risolto in maniera intelligente creando usiamo un termine moderno una grande isola pedonale proprio nell'area del Foro Come in ogni città romana anche a Pompei il foro era il centro della vita religiosa politica e commerciale era qui che baquio proculo veniva per partecipare alla vita pubblica e sociale o anche solo per una camminata con la moglie o gli amici i gradini rialzati del porticato non avevano solo uno scopo ornamentale servivano ad impedire A scanso di equivoci il passaggio dei carri in questa Piazza c'erano gli uffici dell'amministrazione cittadina l'archivio della città e nelle vicinanze il comizium dove i pompeiani E naturalmente anche pacqueo andavano a votare A proposito solo lui poteva votare la moglie no Le donne non avevano il diritto di voto potevano al massimo influenzare i loro mariti sul lato destro del Foro si apriva l'edificio costruito dalla ricca nobildonna e umachia sacerdotessa di Venere proveniente da una famiglia di Pompei molto ricca con i suoi 60 metri per 40 come dire la metà di un campo di calcio era uno dei più grandi edifici del Foro gli archeologi pensano che fosse una specie di grande mercato dove si veniva ad acquistare vestiti articoli di abbigliamento e soprattutto lana molta meraviglia suscitarono Durante gli scavi queste strutture poste all'entrata dell'edificio sembrerà incredibile ma gli studiosi sono convinti che fossero degli orinatoi utilizzati per raccogliere l'urina dei visitatori che veniva poi usata per rendere più chiare e soffice la lana al centro del foro in posizione predominante si elevava il tempio di Giove il più grande della città con la facciata formata da sei colonne alte Più di 12 metri delle statue del tempio ci è rimasta solo questa testa di Giove il cui originale si trova al Museo Nazionale di Napoli [Musica] è la computer grafica a restituirci questo monumento il più importante di Pompei in tutta la sua solenne maestosità [Musica] l'intera area del Foro appariva Invece così con i porticati a due piani e Sullo sfondo il tempio di Giove sembrerà incredibile ma è stato dimostrato che sotto questi porticati c'era una delle scuole più frequentate di Pompei lo testimonia questo affresco che raffigura un alunno frustato dal maestro proprio sotto il porticato del Foro Mentre gli altri alunni osservano pensate gli alunni si accomodavano per terra e il maestro teneva le lezioni all'aperto esposti ad ogni sorta di intemperie vento freddo caldo afoso E come se non bastasse tutto attorno c'era sempre una folla di passanti e venditori a sinistra del Foro c'era il Tempio di Apollo era un luogo sacro molto frequentato perché Apollo era il nome tutelare di Pompei qui tutti venivano a controllare l'orario su questa colonna ancora oggi si può vedere l'orologio solare che scandiva le ore e che era utilizzato dai sacerdoti del tempio dedicato al culto di Apollo il Dio che regolava l'armonia e l'equilibrio delle cose e quindi anche il passare del tempo la computer grafica ci permette di fare un viaggio nel passato e rivedere come appariva questo tempio [Musica] un posto che il nostro paquio probabilmente amava frequentare erano le terme alle spalle dell'area del Foro costruite dopo l'80 avanti Cristo Uomini e donne avevano ingressi diversi e facevano il bagno in locali separati all'interno del locale chiamato tipidarium gli archeologi hanno ritrovato intatta una grande vasca per l'acqua calda era un gentile dono di un industriale del bronzo Capuano tale Marco Egidio vacula Chissà se paquio avrà mai pensato di fare un regalo simile in questa stanza dalla volta aperta verso il cielo c'era invece la piscina del frigidarium con l'acqua fredda in cui i bagnanti si immergevano dopo la sauna calda [Musica] ma continuiamo la nostra visita all'uscita delle Terme all'incrocio tra la via del Foro e la via di Nola ci si imbatteva nel Tempio della Fortuna Augusta dedicato alla buona stella degli Imperatori questo scorcio di Pompei appariva così con il tempio che imita nella forma quello più maestoso di Giove che abbiamo visto nel foro a fianco si trovava un Portico con alcune abitazioni e in fondo c'era l'arco onorario dedicato all'imperatore Caligola come ogni città romana anche Pompei aveva il suo anfiteatro dove si svolgevano i combattimenti fra i gladiatori e quello di Pompei è uno dei più antichi del mondo romano fu proprio in questo anfiteatro nel 59 dopo Cristo che avvenne un fatto destinato a provocare l'intervento niente meno che dell'imperatore Nerone durante uno spettacolo ci fu una violenta e sanguinosa rissa con morti e feriti tra pompeiani e abitanti di Nocera una città poco distante che Ebbero la peggio lo scandalo fu tale che Nerone decretò la chiusura per 10 anni della anfiteatro pompeiano con squalifica del campo provvedimento poi sembra ritirato Per intercessione dell'imperatrice Poppea di origini pompeiane una fortuna perché il gladiatori godevano a Pompei di una grande fan erano Ammirati persino dai bambini che erano soliti scarabocchiare sui muri l'immagine dei loro eroi in combattimento i gladiatori vivevano e si allenavano nella grande palestra ricavata nel quadriportico era un corpo unico con il teatro grande e lodeion il teatro piccolo o sala dei concerti Paco proculo sarà venuto anche lui qui con la moglie ad assistere a una rappresentazione teatrale o a un evento musicale come quelli che si tenevano nell'odeion grazie a una serie di iscrizioni gli archeologi hanno identificato i suoi costruttori Marcus porcius e quintus baldus supremi magistrati della città il Teatro Grande invece all'uso Greco fu costruito sul dislivello della collina non si pagava un biglietto per entrare gli spettacoli erano offerti dai candidati alle cariche pubbliche in cerca di voti le rappresentazioni si svolgevano sempre di giorno e per ripararsi dalla luce e dal caldo del sole si usava un velario sostenuto da Grossi Pali grazie alla computer grafica possiamo vedere come appariva quest'area agli occhi di vacuo [Musica] un collega di paquio era a modesto titolare di questa Bottega di cui si sono conservate Le Macine per il grano e il forno per cuocere il pane gli antichi abitanti di Pompei erano grandi consumatori di pane che era alla portata di tutte le tasche c'era persino il cosiddetto pane dei cani canis furfureus destinato alla mensa dei più poveri ogni giorno paquio attraversava questo punto della città siamo Infatti all'incrocio tra via dell'Abbondanza e via stabiana dove c'era la sua bottega la colonna collegata a un grande serbatoio centrale serviva a distribuire l'acqua la restituzione virtuale ci dà un'idea di come era questo incrocio con la fontana una delle tante disseminate agli incroci della città [Musica] per avere un'idea di come potesse essere una casa ricca di Pompei come quella di paquio ad esempio possiamo visitare alcune tra le più famose case di Pompei Questa è quella dei Vetti due fratelli discendenti da una famiglia di schiavi liberati diventati ricchi con il commercio i venti con un gusto Non sempre felice avevano collocato numerose statue nel peristilio del giardino rinnovando completamente la decorazione con affreschi come questi gli amorini che sono tra i più amati dai turisti che visitano Pompei un'altra splendida residenza era la cosiddetta casa del fauno all'epoca della sua distruzione questa lussuosa residenza si estendeva su una superficie di 3000 metri quadri in pratica un intero isolato Urbano belle statue adornavano la villa come questo bronzo che decorava l'impluvium dell'atrio possiamo rivedere come appariva l'atrio di questa casa dove viveva una certa Cassia È qui che gli archeologi hanno ritrovato accanto al suo corpo carbonizzato gli orecchini l'anello e altre gioie raccolte in un sacchetto fuori delle Mura sorgeva invece la Villa dei Misteri prima dell'eruzione del Vesuvio era una fattoria specializzata nella produzione dei Famosi vini della zona come il vesuvino Questa è la copia ricostruita dagli archeologi di un torchio di legno identico a quelli usati 2000 anni fa per pressare l'uva Ma gli ultimi abitanti della Villa dei Misteri famosa per gli affreschi da cui ha preso il nome oltre all'uva da vino avevano anche alberi da frutta e molti tipi di verdure e cereali che andavano a vendere al mercato di Pompei gli archeologi della soprintendenza di Pompei hanno scoperto Ancora perfettamente conservati i semi di molte piante coltivate a Pompei da indizi come questo hanno capito che l'agricoltura per i pompeiani Era un affare di vitale importanza ogni casa aveva il suo orto [Musica] Questo ad esempio è il giardino della casa detta del profumiere il suo proprietario aveva sistemato alberi da frutta e soprattutto Ulivi in maniera ordinata con siepi molto curate di mirto e di altri arbusti coltivava anche foglie radici e fiori di molte piante che servivano come rimedio contro i malanni più diffusi all'epoca è il caso del papavero di cui si conosceva la proprietà di sonnifero dei semi di lino impiegati come cataplasmi per curare le bronchiti o della Ruta l'assenzio e il finocchio usati Allora come oggi contro il mal di stomaco il basilico invece non trovava impiego in cucina ma era usato per ottenere un profumo molto delicato e molto apprezzato dalle donne dell'antichità molte piante e naturalmente i fiori erano coltivate Non tanto per la loro bellezza quanto per ottenerne dei profumi che venivano diluiti con olio estratto da olive ancora Verdi di cui si conosceva la proprietà conservante e riposti in piccoli recipienti di vetro a Pompei i vari vini prodotti nella zona giungevano in luoghi come questo una antica taverna in tutta Pompei che contava poco meno di 10.000 abitanti ce n'erano 118 come dire all'incirca una Taberna ogni 85 abitanti una famosa osteria di Pompei era quella di asellina lungo via dell'Abbondanza la restituzione virtuale ci dà un'idea di come si presentava agli occhi dei frequentatori questa Antica Locanda era molto angusta e probabilmente a Pompei non era famosa solo per la qualità del suo vino quanto per le ragazze che la frequentavano si chiamavano smirina Maria ed Elena ragazze Ben disposte a Offrire ai clienti anche prestazioni di natura sessuale che probabilmente venivano consumate in una stanza al piano di sopra [Musica] conosciamo i loro nomi grazie a una scritta scoperta sul muro esterno del locale si trattava di un manifesto elettorale votate per Caio l'olio fresco come dire addetto alle strade agli edifici sacri e pubblici chiedono il voto le ragazze di asellina e soprattutto la smilina per fare un paragone con Oggi era una specie di assessore alle opere pubbliche gli storici hanno dimostrato che nell'antica Pompei vino e politica andavano perfettamente d'accordo nel senso che proprio gli introiti dovuti alla vendita del vino oltre che di olio cereali e tessuti permettevano ai ricchi pompeiani di partecipare alle dispendiose campagne elettorali che si disputavano almeno 20 volte all'anno per le varie cariche i candidati per farsi eleggere offrivano Grandiosi banchetti oppure organizzavano combattimenti gladiatori nell'anfiteatro di Pompei ai quali erano invitati tutti i potenziali elettori naturalmente si affidavano anche ai manifesti elettorali scritte dipinte in rosso o nero sui muri in cui si invitava il passante a votare questo o quell'altro candidato con frasi non prive di una certa fantasia votate trevio come edile lo chiedono i venditori di focacce vota Celio secondo come dunviro lo sostiene il papà oppure votate Caio Giulio Polibio come edile è quello che dà il pane buono Insomma ogni sistema andava bene Caio Giulio Polibio altro fornaio arricchito Come il nostro paquio proculo all'interno della sua lussuosa residenza su una parete della casa aveva fatto mettere una scritta che invitava tutti gli ospiti a votare proprio lui il padrone di casa e di Caio Giulio Polibio conosciamo il volto e quello di due suoi probabili parenti sono stati ricostruiti dopo la scoperta dei loro teschi avvenuta Durante gli scavi dal laboratorio archeo ambientale di Pompei una struttura in cui lavorano tecnici ed esperti di varie discipline [Musica] Eccolo Caio Giulio Polibio aspirante dumbino alle elezioni politiche del 79 dopo Cristo naso aquilino bocca sottile fronte ampia e scoscesa e questo è il volto di uno dei familiari circa 30 anni naso Largo folte sopracciglia un metro e Settanta di altezza quasi un gigante per i suoi tempi e per finire una ragazzina un metro e 52 di Grazia volto Ovale occhi di meraviglia capelli raccolti a crocchia Chissà passando forse lasciava una scia di profumo al basilico ma conosciamo le fattezze e il volto anche di altri antichi pompeiani Questo ad esempio è Lucio Cecilio Giocondo un banchiere molto esperto in contratti di compravendita i suoi pareri erano tenuti in grande considerazione tutt'altro mestiere era quello di caio norbano sorice l'espressione la dice lunga norbano era un affermato attore di un certo Rufo invece intendente della Villa dei Misteri conosciamo una sua divertente caricatura [Musica] di altri abitanti di Pompei Sappiamo anche cose molto intime grazie alle scritte rimaste sui muri decifrate dagli archeologi ne esistono di ogni genere scherzose amorose caustiche rivelano una società mordace che sapeva cogliere il lato grottesco della vita ironica e sensuale Salvini è una Come si fa ad amarla era scritto sul muro di una fullonica una Antica lavanderia un'altra malelingua fa sapere di un certo su Avis che non sognava che le brocche da vino Insomma Pompei era una città viva operosa i suoi abitanti sapevano cogliere gli aspetti migliori di una vita semplice Provinciale diremmo oggi lontana dai contrasti e dalle difficoltà che caratterizzavano l'esistenza quotidiana della vicina Roma Capitale dell'Impero dei Cesari Ma un giorno d'estate passioni amori gioie e sofferenze furono cancellate tutte di un colpo [Musica] è già buio quando arriviamo in uno degli Scavi più importanti e non ancora ultimati di tutta Pompei quello della casa dei Casti amanti Come si può vedere dagli scheletri degli animali ancora sul posto dagli orci e dalle anfore rovesciate lo scavo è una specie di libro aperto sul drammatico momento dell'eruzione del Vesuvio prima del disastro qui c'era un forno per il pane Con annesse immagine per il grano magazzini stalle per gli animali e casa del proprietario con le pareti affrescate alla moda Pompeiana anche grazie a questo scavo gli archeologi della soprintendenza di Pompei hanno risolto L'enigma della data esatta e dell'ora dell'eruzione erano le ore 13 del 24 agosto del 79 dopo Cristo quando dal Vesuvio si scagliò verso il cielo una nube di cenere e lapilli incandescenti [Musica] non fu questo però l'evento più drammatico verso le sette e mezza di sera al tramonto i lapilli non vengono più emessi dal Vesuvio da quel momento per tutta la notte violento scosse di terremoto scuotono Pompei provocando altri crolli e nonostante le scosse molti abitanti decidono lo stesso di fare ritorno alle loro case per cercare di salvare almeno i beni più preziosi le prime luci dell'alba illuminano così una città fantasma di case vuote in cui si aggirano migliaia di disperati Ma l'orrore così hanno dimostrato le ultime drammatiche scoperte degli studiosi sembra non avere fine tra le sei e le sette della mattina del giorno dopo il 25 agosto sia all'evento più drammatico la prima di una lunga tremenda serie di nubi ardenti masse di ceneri vulcaniche e gas ad altissima temperatura spesse centinaia di metri che rotolano giù dalla sommità del vulcano a più di 100 km all'ora sarà una nube ardente quella che ucciderà a sfissiandoli e bruciandoli vivi tutti gli abitanti di Pompei nella sola Pompei morirono più di 2000 abitanti i cui resti continuano ad affiorare Ancora oggi ancora dopo 250 anni dagli inizi degli Scavi questo coperto da una lamiera è il corpo forse di un ragazzino doveva avere neanche 12 anni questi altri avevano cercato scampo alla Furia del vulcano la morte li aveva bloccati Così mentre tentavano di sfuggire alla nube ardente Ma è possibile che Paco proculo e tutti gli altri pompeiani non sapessero che il Vesuvio era un vulcano pericoloso Eppure strabone famoso scienziato Greco aveva intuito già un secolo prima il pericolo rappresentato dalla vera natura del Vesuvio che per i pompeiani evidentemente Come appare in questo affresco era solo una pacifica montagna da coltivare a viti e ulivi oggi percorrendo le strade di Pompei il fascino e la meraviglia della scoperta prendono il sopravvento sulla tragedia è una strana sensazione che proviamo a descrivere con le parole del grande poeta tedesco Wolfgang che al termine di una visita avvenuta nel Settecento così Ebbe a dire mai una simile tragedia ha procurato tanta meraviglia alle generazioni seguenti una meraviglia che viene rivissuta ogni giorno da migliaia e migliaia di persone sono i visitatori più di 2 milioni ogni anno che affrontano lunghi viaggi per venire ad ammirare Pompei la città ritrovata uno dei luoghi più incredibili e affascinanti del mondo intero laddove è dato di incontrare il passato e vivere un'esperienza unica e meravigliosa [Musica] [Musica]