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Esplorazione del Dolce Stil Novo

Ciao a tutti, bentornati! Iniziamo con eleganza, con raffinatezza e con amore, soprattutto questo nuovo ciclo di video lezioni di italiano, in questo caso per la terza superiore. Parliamo infatti del dolce stil novo che qui abbiamo definito come la filosofia dell'amore sublime. In realtà questa è una definizione che avevamo dato io e la mia carissima collega Carla quando stavamo studiando l'esame di italiano all'università.

Il dolce stilnovo ragazzi è proprio la filosofia dell'amore, tant'è vero che per noi non è facilissimo da comprendere, così come non è facilissimo da comprendere l'opera cardine dello stilnovo, cioè la vita nuova di Dante, perché è un concetto dell'amore molto distante da quello che abbiamo noi oggi, per cui è molto molto invece più terreno. Andiamo con ordine però e schematizziamo un po'. Allora il dolcestinovo è un movimento letterario che parla di un amore spirituale più che di un amore terreno, meglio della spiritualizzazione dell'amore terreno se vogliamo essere più precisi e lo fa con uno stile estremamente raffinato. È un movimento che si sviluppa nella Toscana della fine del 1200 e vedremo nelle prossime slide chi sono i suoi principali rappresentanti e si presenta e anche questo lo approfondiremo.

come un'evoluzione, nel senso della sublimazione, dell'amor cortese. E quindi dovete avere ben presente cosa sia l'amor cortese, se non ce l'avete presente lo ripassiamo un pochino, ma soprattutto dovete tenere presente il concetto di sublimazione. Cominciate a pensarci che cos'è per voi qualcosa di sublime.

Ci veniva da fare così, no? Andiamo con ordine. Vediamo chi sono i principali rappresentanti del dolcestinovo.

E più o meno ce li abbiamo tutti qua, nel senso che qua abbiamo Dante, Cavalcanti, poi c'è Petrarca, c'è anche Boccaccio lì nascosto, ecco loro non sono esattamente stilnovisti. Comunque, i principali rappresentanti dello stilnovo sono Dante, Dante Alighieri, Guido Cavalcanti, Lappo Gianni e Cino da Pistoglia. Perché il primo Guido Guinizelli lo abbiamo inserito tra parentesi?

Beh perché Guinizelli muore prima che nasca il movimento del dolce stilnovo. Non era neanche toscano, poi lo vedremo appunto, il Dolce Stil Novo si concentra per lo più in Toscana, però Dante e i suoi amici, perché questo erano gli intellettuali comunali, lo, come dire, lo eleggono come principale predecessore, quasi come loro mentore, cioè ritrovano nelle poesie di qualche decennio precedenti alle loro di Guido Guinizelli gli elementi fondamentali. Del dolce stil novo, tant'è vero che il manifesto del dolce stil novo, cioè l'opera più rappresentativa, la prima, la più rappresentativa, è da loro considerata la canzone di Guinizelli al coro gentile, il re impara sempre amore. Intellettuali comunali cosa significa?

Se non ce lo ricordiamo, facciamo un po'di memoria. Gli intellettuali comunali sono appunto tutti quegli intellettuali che vivono, operano e lavorano nei comuni della... del medioevo in queste meravigliose entità statuali, in queste città-stato, potremmo definirle così, contado piuttosto esteso spesso, spesso avevano le dimensioni di una provincia, quasi di una regione alle volte, i comuni italiani. Sono quasi tutti giovani, quasi tutti di buona famiglia perché, ragazzi, al tempo chi sapeva leggere e scrivere?

che aveva un'istruzione di un certo livello, per forza proveniva dalle leve medio-alte, diciamo così, dalle classi medio-alte della società. E sono tutti impegnati in politica, sono anche dei patrioti, Dante è il nostro primo patriota, credono nel contributo che loro possono dare alla loro patria, al loro Stato, quindi appunto al loro comune, non solo con il loro rapporto culturale ma anche con... Il lavoro politico con la partecipazione politica attiva da svolgersi in prima persona.

Sono quasi tutti o Guelfi o Ghibellini, per lo più in questo caso Guelfi. Dante ad esempio era un Guelfo bianco. Dante prese parte alle più importanti assemblee politiche, anche cavalcanti e fiorentine, tanto da arrivare a diventare priore, che era la carica più alta al tempo nei comuni.

gli intellettuali comunali sono legati appunto tra loro da questi quattro elementi che sono anche grandi ideali che loro coltivano con amore, passione e dedizione, la letteratura, la politica, la filosofia e l'amicizia. Eh, l'amor cortese, ve lo ricordate? L'amore, quella concezione dell'amore che si sviluppa soprattutto nelle corti della Provenza, cioè della Francia meridionale, eh, dopo l'anno mille, ok?

Verso il millecento. L'amor cortese è un amore... Ragazzi l'ancillotto è Ginevra per intenderci, tutto il ciclo bretone ma anche tutto il ciclo arturiano e tutte le poesie dei trovatori provenzali sono intrise di questo ideale d'amore. L'amor cortese era quell'amore... Molto classista, potremmo definire, perché potevano provarlo solamente coloro che appartenevano alla corte, per quello si chiama cortese.

Poi c'è stata l'evoluzione da qui dell'aggettivo cortese verso la sfumatura di significato di gentilezza, di gentile, ok? Però cortese letteralmente vuol dire della corte. Potevano provare quest'amore appunto fondamentalmente solo le dame e i cavalieri, ne erano biecchemente esclusi.

Si pensava che lo fossero insomma, i contadini, i servidella glebe, insomma i laboratores, solo appunto i bellatores potevano provare questo tipo d'amore che provavano serenamente anche gli oratores però non si poteva dire, così come non si poteva dire spesso quali fossero insomma i protagonisti destinatari di quest'amore perché se vi ricordate bene è praticamente sempre un amore extra coniugale che scatta tra due cuori che per contratto diciamo sono già impegnati in un matrimonio con qualcuno, questo perché nelle classi alte della società alto medievale, medievale anche, basso medievale anche, i matrimoni erano per lo più combinati. Che tipo di amore è l'amor cortese? Lo vediamo qua nella prima colonna diciamo così.

L'amor cortese è un amore fortissimo tra un uomo e una donna, è un amore esclusivo tra loro due che ha una funzione fondamentale perché tende a ingentilire l'uomo, a migliorarlo moralmente, è sublime e appassionante, tende a ingentilire l'uomo tramite la donna, la donna è il centro dell'esaltazione da parte del cavaliere, la donna migliora l'uomo moralmente, lo raddolcisce proprio, questi uomini immaginatevi Bella Torres sempre in guerra. sempre violenti che poi magari nei periodi di pace tornavano nei castelli a vedevano queste dame puliti, puliti insomma, non è che si lavasero tanto, però insomma, tutte ben agghindate, fine, raffinate, eleganti, che ricamavano, che suonavano l'arpa e chiaramente loro stessi provavano un senso di relax, si rasserenavano, rasserenavano la propria brutalità tramite il rapporto con questo tipo di donna, ok? Con la donna.

elegante con la dama di corte non che la contadina non fosse in grado di provare l'amore però i cavalieri la vedevano forella sporca distrutta dalla fatica invecchiata dalla dallo sfruttamento perché erano tutte persone sfruttate e chiaramente non poteva vedere in lei il simbolo dell'elevazione morale ok L'amor cortese ragazzi è un amore sublime vi ho detto prima Provate a pensare al concetto di sublime, sublime è sotto il limite, è tutto ciò che è appena appena appena sotto il limite, quindi è tutto ciò che arriva in altissimo, che arriva al limite. Qualcosa di sublime è qualcosa di eccezionale, qualcosa che è più vicino al cielo che non alla terra, quindi è qualcosa di meravigliosamente alto. Ed è questo l'amor cortese, un amore esclusivo, un amore che dura per tutta la vita, un amore unico. E diciamo che è quello che ci hanno insegnato, diciamo così, no?

A noi appartenenti alla società occidentale. L'amore è così, il vero amore è questo. Ognuno di noi, ognuno di voi deciderà qual è o quali sono i veri amori per loro.

Non fa mai la qualità, per carità, però ognuno è libero di avere la propria concezione dell'amore. Però ricordatevi che certe concezioni dell'amore, tanto esaltate dall'arte, Hanno sorpassato i limiti dei secoli, si sono radicate nelle nostre abitudini, nei nostri costumi e sono diventati familiari, quasi scontati anche a volte per noi oggi. È vero, è un amore così sublime, a volte neanche vissuto perché ci si può innamorare anche per sentito dire il cosiddetto amore di lontano, ma è il più delle volte l'amor cortese un amore appassionato e che allo stesso tempo spirituale è carnale, è carnale perché è realmente vissuto.

E insomma, Tristano e Sotta, Lancelotto e Ginevra non è che si stringessero solo alla mano, non è che si salutassero da lontano, ok? Se non c'è stilnovo non c'è nessun tipo di contatto tra uomo e donna, se non lo sguardo è il saluto, basta. La donna diventa una sorta di idolo, la donna dello stilnovo è un'evoluzione della donna correse, della dama del castello, meravigliosa che ingentilisce l'uomo.

La donna dello stilnovo è una donna angelicata, appunto, è la cosiddetta donna angelo, è una creatura. dotata di un tale spirito religioso di un tale amor divino cioè dio la propria scelta per farla risplendere del suo amore che l'uomo l'ama perché resta stupito da questa incredibile non santità proprio religiosità che lei emana amore di dio che trasuda da lei stessa, ma dai suoi occhi, dai suoi capelli, dal suo atteggiamento, dal suo modo di sorridere. La donna angelo dello stil novo, ragazzi, è talmente eccezionale che sembra quasi camminare ad un metro da terra, però è sempre molto serena, è molto serafica, è molto leggera, è molto elegante.

Sembra quasi avere un'aura intorno. Non solo ingentilisce l'uomo, ma lo purifica, lo migliora non solo moralmente, cioè eticamente nel suo comportamento di tutti i giorni ma lo migliora spiritualmente talmente tanto che lo rende degno di Dio. Il top ragazzi del dolce stil novo è il paradiso di Dante in cui sarà una donna beatrice, con lei che dà la beatitudine, ad accompagnare lui Dante l'uomo verso la visione di Dio, verso gli ultimi stadi diciamo per poter poi godere della visione di Dio. L'amore stilnovista è un amore sublime e religioso perché è sublime soprattutto perché perché sublime l'avete già capito di sicuro ma perché è religioso è religioso perché innamorandosi della donna ci si innamora di Dio perché si vede Dio in lei è un amore appunto spirituale platonico non c'è un rapporto non c'è una relazione tra i due tra lei e lui lei è un idolo di odio sembra un po'una bestemmia questa è un po'un'eresia forse però insomma è una creatura scelta dal signore a miracol mostrare dice un certo Dante intanto gentile e tanto onesta pare poi la vediamo quella poesia lei appunto ha la funzione di trasmettere in terra l'amore di Dio E quindi lo stilnovista si innamora di Dio innamorandosi di lei. È un concetto difficile per noi ragazzi, riesce a capirlo chi ha in sé molta spiritualità.

Probabilmente le persone che hanno una qualunque religiosità, soprattutto magari così spirituale, sono in grado di capire più facilmente questo discorso, che per carità possono capire tutti, capiscono tutti, però magari per qualcuno può essere un po'più ostico. Un po'più difficoltoso proprio perché si tratta di una concezione dell'amore completamente slegata da terra, dalla fisicità, dal rapporto interpersonale tra i due protagonisti, che sono lei che si fa adorare, così serafica, perché la sua funzione è quella di trasmettere Dio agli altri e lui che le dedica appunto l'esclusiva all'ode. D'accordo? parleremo nel prossimo video della donna angelo e del cor gentile che sono i due protagonisti di questa modra e vedremo la poesia di dante arrivederci