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Giuseppe Ungaretti e le Avanguardie Artistiche

[Musica] ciao a tutti continuiamo con le nostre lezioni oggi parliamo di giuseppe ungaretti solo che prima di parlare di ungaretti dobbiamo fare una doverosa un doveroso preambolo dobbiamo parlare delle avanguardie perché ombretti l il più avanguardista degli scrittori italiani quindi se non capiamo cosa sono le avanguardie non possiamo capire giuseppe ungaretti le avanguardie letteralmente vuol dire in francese avangard cioè dire guardare avanti e sono un grande movimento artistico che coinvolge qualunque campo del sapere la pittura la scultura l'architettura la musica la poesia e sono un ed è un movimento che erompe completamente con la tradizione tutto ciò che era classico tutto è ciò che era antico viene distrutto e si deve creare una un'arte nuova un'arte forte positiva che non abbia più compromessi che non scende a compromessi con l'arte del passato si diffuse in tutta europa e nacque soprattutto in francia ed è ed è un movimento che nasce all'interno del diciamo la parola scusatemi dei movimenti nazionalistici che animano l'europa quindi le avanguardie richiamano alla forza alla visione antidemocratica al nazionalismo anche molti di questi poi saranno fascisti e interventisti per quanto riguarda l'italia quindi è un inno alla forza la velocità addirittura de filippo tommaso marinetti che era il la personalità di spicco del futurismo che ora vedremo sostiene che la ma una macchina in velocità era più bella della miche di samotracia ma c'è bisogno di commentare questa definizione perché si commenta da se non c'è bisogno che andiamo avanti è una società che rompe col passato è un'arte che rompe col passato addirittura si arrivava alle estreme conseguenze che saltavano i musei per distruggere i musei e abbiamo tra le più grandi avanguardia il futurismo e surrealismo il cubismo limitatamente alla poesia quella più importante è appunto il futurismo o il futurismo non raggiunge grandi limiti poetici anche perché bisogna capire se veramente poesia però ha una funzione importante ha una funzione importante perché cambia completamente addirittura non c'è più verso non c'è la strofa non c'è la punteggiatura i verbi in qualche caso vengono messi vengono messe all'infinito ora bisogna anche vedere la poesia futurista non leggere questa è una poesia futurista si chiama marcia futurista vedete come sono messe le parole parole in libertà come dice filippo tommaso marinetti che è quello che pubblica nel 1908 il manifesto proprio te nè le figarò il giornale parigino il manifesto del futurismo vedete sono parole buttate lì ma gava ranza e vanno ad occupare il foglio fisicamente in in maniera così spontanea quindi capite bene che se leopardi bove lettone lecce mi sarebbe venuto un infarto ora è chiaro che questa non è una poesia almeno come la intendiamo noi nella tradizione poeti o almeno come la intendo io scusate però il futurismo ha una grande importanza per la storia della letteratura quindi è una poesia che dedica dedica delle poesie scusate una corrente che dedica delle poesie al treno alla macchina in corsa all'aereo alla metropoli è una poesia che rompe con l'anima per dedicare il corpo per dedicarsi al corpo perché la poesia precedente una poesia lirica che si dedicava dedicava troppo spazio all'anima e non ha la fisicità ora dopo aver fatto questo preambolo possiamo parlare di ungaretti diretti non è futurista però coglie molte cose delle avanguardie europee e ora lo vedremo un letti nasce ad alessandria d'egitto nel 1888 da una famiglia lucchese suo padre lavora alla costruzione del canale di suez un'opera per i temper quel tempo un'opera importantissima solo che muore molto presto quando lui aveva due anni lui con la madre la famiglia rimane ad alessandria d'egitto studia league e dopo nel 1912 si trasferisce a parigi come abbiamo più volte detto che parigi il centro culturale in quegli anni centro culturale europeo qui conosce appunto le avanguardie e le apprezza e conosce apollinaire conosce picasso conosce i grandi del novecento nel 1915 lui tornò in italy di un interventista gli interventisti nelle altre elezioni abbiamo parlato a proposito di d'annuncio ma lo ripetiamo sono quando l'italia deve entrare quando c'è lo scoppio della prima guerra mondiale l'italia non entra in guerra perché i trattati che aveva firmato erano trattati difensivi quindi non era obbligata dal punto di vista del diritto internazionale ad entrare in guerra faceva parte della triplice alleanza però appunto erano trattati difensivi non deve entrare non è così trend wrangler solo che l'opinione pubblica si divide interventi se neutraliste chi vuole entrare chi non vuole entrare ungaretti era uno tra i più grandi interventiste la guerra viene vista come pulizia del mondo come qualcosa che possa appunto ripulire e creare un mondo e cenere del mondo corrotto creare un nuovo un nuovo mondo infatti si arruola volontario e tra gli interventisti conosce ne diventa anche amico e benito mussolini nel 1916 al fronte sul caso le montagne del carso e quindi l'idea che lui aveva della guerra si scopre essere del tutto falsa la guerra non è eroica la guerra non è una pulizia del mondo la guerra e morte distruzione si ritrova nelle trincee si ritrova a dormire nel fango si trova a stare col compagno morto 50 centimetri più in là senza poter fare niente senza poter uscire dalla trincea quindi lui stesso lo ammette che la guerra non è quella che aveva pensato e sperato non è un atto eroico [Musica] e qui paradossalmente comincia a scrivere le poesie proprio al fronte quando finisce la guerra nel 1918 ritorno a parigi ai scrive qui pubblica la sua prima raccolta allegria di naufragi poi nel 21 si trasferisce a roma con la moglie dalla quale avrà due figli aderisce subito al fascismo immediatamente nel 21 uno tra i primissimi che aderisce al fascismo e nel 28 si converte al cristianesimo ed è una conversione importante perché riversa in questa nuova visione del mondo anche nella sua produzione nel 33 pubblica il sentimento del tempo un'altra sua opera diversa rispetto allegria di naufragi ora lo vedremo nel 36 nonostante lui sia stato fascista della prima ora nonostante lui conoscesse mussolini personalmente non si integra bene né all'interno non prende parte alla politica culturale del fascismo e infatti negli anni più feroci del fascismo il fascismo nel 36 lui se ne va dall'italia e va in brasile e ci rimane fino al 42 e insegna letteratura italiana all'università di san paolo e il 42 è costretto a tornare perché il brasile entra in guerra nella seconda guerra mondiale contro l'italia quindi la sua presenza lì non era granché gradita dopodiché viene nominato professore di letteratura alla sapienza e viene nominato questa volta dal fascismo membro reale accademico d'italia nel 45 dopo la fine del fascismo alla fine della seconda guerra mondiale viene sospeso dall'insegnamento ma lì a poco nel 47 meghni reintegrato per motivi artistici nel 47 sempre pubblica la sua terza raccolta il dolore che è ispirata una grande tragedia perché no muore il figlio di nove anni dopo di che diventa una personalità molto importante insegna viaggia non gli sarà mai dato il il premio nobel in quanto fascista della prima ora è di fatto lui non ha mai rinnegato questa adesione e quindi per questo non è stato mai premiato con il premio nobel ovvero è uno dei più grandi poeti del novecento e rende la poesia pura per comprendere ungaretti come abbiamo già detto bisogna partire dalle avanguardie perché lui soprattutto nella sua prima raccolta prima porto sepolto che poi viene inserita all'interno di allegria di naufragi rivoluziona la poesia i versi sono brevissimi anche di una sola parola in una poesia dice digrignato un verso massacrato un verso la poesia è fortemente evocativa la caratteristica cosa vuol dire la caratteristica principale della poesia di ungaretti e la brevità e lui stesso dice perché sono poesie di guerra scritte in guerra in guerra non c'era tempo non c'era tempo nemmeno di pensare non c'era tempo di dilungarsi doveva essere essenziali lì c'è un attimo dopo io potevo essere morto ucciso da una mina da un proiettile e quindi in guerra non c'era tempo le poesie per questi dovevano essere brevi brevissimi solo che dovevo usare pochissime parole ma le parole dovevano essere fortemente evocative senso dovevo far nascere una sensazione nella brevità chiaramente la poesia più famosa e m'illumino d'immenso ora lo vede e lo vedremo quando parleremo di allegria di naufragi non c'è la rima non c'è la strofa non c'è il verso non c'è la punteggiatura e questo queste innovazioni grandi fortissima innovazione sono li prende dall'avanguardia qualcosa anche dal futurismo non arriva alle estremizzazioni del futurismo non mette il verbo all'infinito non abolisce la struttura della scrittura che nella poesia come abbiamo visto però molto lo prende dal futurismo lui può essere avvicinato ma la corrente che si chiama ermetismo o soprattutto i poeti ermetici poi si richiameranno a lui anche l'ermetismo diciamo è un avanguardia la poesia il medico ma poi sia chiusa difficile non è difficile da capire ma una poesia che con poco deve riuscire a suscitare vorrebbe suscitare le sensazioni a proposito della brevità c'è una poesia che dice si sta come ora io la parole esatte non me lo ricordo l'avevo scritta si sta come d'autunno le foglie basta finisce qua si sta come d'autunno alle foglie pochissime parole solo che lui parla della condizione del soldato come sono le foglie in autunno fragili precarie stanno per cadere basta un po di vento un po più forte e cadono la condizione del soldato e quella da un momento all'altro potrebbero essere uccisi ma non è soltanto la condizione del soldato e la condizione del genere umano il soldato viene presa a simbolo della precarietà del genere umano e per esprimere la precarietà parla di con pochissime parole parla e diciamo deve educare la sensazione della precarietà ed è completamente all'opposto di d'annuncio di annuncio scriveva tante tante parole riempiva fogli fogli interi per descrivere un oggetto lui esattamente all'opposto si sta come d'autunno le foglie [Applauso] ora le poesie la produzione di ungaretti può essere divisa in tre parti la prima parte allegria la seconda parte sentimento del tempo la terza parte il dolore sono le tre grandi opere di ungaretti ma rappresentano tre momenti fondamentali allegria di naufragi rappresenta la parte innovativa a rivoluzionare la distruzione del verso della strofa della punteggiatura piano piano con sentimento del tempo comincia la ricostruzione del verso negli anni 30 negli anni cinquanta con il dolore c'è il verso si ricompone completamente abbiamo la strofa abbiamo una rima abbiamo addirittura in qualche caso anche il sonetto addirittura quindi chiaramente un poeta che scrive per 50 anni non può scrivere nello stesso maniera ma anche un cantante un artista un pittore non può esprimersi nella stessa maniera quando parliamo di ungaretti ermetico possiamo parlare la prima e la seconda ha raccolto poi chiaramente cambia cambia il mondo cambia la visione artistica cambia la società e cambia anche il modo di fare poesia la prima raccolta poetica e porto sepolto porto sepolto sono anche queste poesie di guerra il porto rappresenta la vita un punto d'arrivo una salvezza sepolto però in quel momento la vita era sepolta era sepolta dalla morte dal dolore dalla guerra e la vita è come se non si vedeva si vedeva la morte questa raccolta porto sepolto va a confluire nell'altra grande raccolta allegria di naufragi che poi si chiamerà soltanto allegria a me piace molto di più allegria di naufragi allegria di naufragi un ossimoro cioè una figura retorica ed è l'accostamento di due termini contrapposte allegria e vuol dire una cosa naufragio invece rimanda al campo semantico della morte della sconfitta l'allegria e la vita naufragio e la guerra lui dice nel proprio nel momento in cui io sto per perdere la vita sono ancora più attaccato alla vita solo nel momento come diceva leopardi la vedete dopo la tempesta nel momento in cui sto per perdere la vita allora mi aggrappo e spero in tutte le sue poesie c'è la parte dell'allegria la parte del naufragio e c'è la morte ma c'è la speranza di vita c'è la voglia di vivere la voglia di rimanere in vita durante la guerra ed è la voglia anche del genere umano che nonostante il dolore si aggrappa alla vita la poesia mattina famosissima prodotti gli studenti m'illumino d'immenso c'è soltanto l'allegria la parte del naufragio non esiste più e rimane soltanto l'alba la vita la speranza della vita m'illumino d'immenso ma si intitola mattina quindi è l'alba nonostante la guerra lo salvi il dolore nonostante la distruzione c'è la voglia di illuminarsi la voglia di di godere della vita abbiamo detto allegrie di naufragi e parla della condizione del soldato a me la raccolta più innovativa c'è la punteggiatura non c'è la rima i versi sono formati da una sola parola come abbiamo detto non c'è tempo in guerra e quindi è una poesia molto breve la seconda raccolta e sentimento del tempo sentimenti del tempo e meno innovativa la guerra ormai è lontana siamo negli anni 30 non siamo più sul fronte non siamo come al porto sepolto che parla della sandra d'egitto siamo nella roma fascista e meno innovativa c'è la conversione religiosa e ungaretti diciamo è fortemente influenzato da quel periodo quella corrente artistica che qualche storico dell'arte chiama ritorno all'ordine cosa vuol dire prima della guerra abbiamo le avanguardie la rottura l'innovazione la forza il delirio anche la violenza dopo la guerra si deve ricostruire l'europa deve essere ricostruita dalle macerie dalle distruzioni e anche l'arte deve essere ricostruito e quindi si ritorna all'ordine si ritorna alle cose semplici alla tradizione e anche ungaretti lo fa il verso comincia a ricostruire a ricostruirsi c'è in qualche caso anche la rima la punteggiatura ritorna un po all'ordine alla tradizione la guerra ormai è lontana e un recupero della memoria sentimento del tempo e appunto anche la lingua del risente richiama si richiama alla grande tradizione letteraria italiana alle opa hardy e a petrarca nella terza raccolta di ungaretti il dolore abbiamo detto ispirata dalla tragica dal tragico evento e la morte del figlio di 9 anni e la restaurazione diciamo si compie cosa voglio dire prima innovativo rompe col passato poi mezzo e mezzo poi nel dolore invece recupera completamente il la tradizione c'è il verso c'è addirittura il sonetto 15 sono i bears ci sono le rime c'è la punteggiatura è una poesia è un linguaggio più classico ormai siamo negli anni 50 e le avanguardie sono lontanissime la prima guerra mondiale è lontanissimo nella seconda non l'ha fatto perché era era vecchio essendo dell 88 nel 38 aveva 40 anni 40 50 quindi c'è la ricostruzione completamente della poesia il percorso di ungaretti e il percorso della poesia italiana se uno capisce ungaretti capisce buona parte della poesia italiana dalla poesia di rottura delle avanguardie alla il sia del ritorno all'ordine tra le di guerre alla poesia del del secondo dopoguerra grazie a tutti [Musica]