buongiorno buon pomeriggio e buonasera oggi leggiamo e na liberamente me lavandare di pascoli prima però mi piace iscriviti al canale attivare la campanella e iniziamo [Musica] [Applauso] [Musica] lavandaia stata composta tra il 1892 il 1894 e fa parte di merce nella sezione ultima passeggiata lavandare è un madrigale formato da due terzine e una quartina di soli endecasillabi dopo le 23 fine segue una chiusa di due listi c che cos'è un madrigale dal punto di vista etimologico viene dalla parola matri khalis dell'iva infatti e relative proprio all'utero della madre è un componimento che di solito è costituito da terzine di endecasillabi e di settenari però qui non abbiamo questa costruzione troviamo salvando gli endecasillabi dal punto di vista delle rime rimano tra loro i versi estremi di ogni terzina e i due centrali delle due terzine tra loro non preoccupatevi anche dal punto di vista grafico lorenzo con i colori nella quartina finale abbiamo dei versi e rime alternate però tra il primo e il terzo a quasi rima vedete in blu trovate quindi il primo verso della terzina che rima con il terzo quindi nero leggero trovate invece il verso centrale di ogni terzina che in rima con il verso centrale quindi che pare delle lavandare no troviamo la rima hare hare e poi troviamo la quasi rima nella cartina finale frasca rimasta perché non è una vera e propria rima quasi ci prova iniziamo ora la lettura nel campo mezzo grigio e mezzo nero restano un aratro senza vuoi che pare dimenticato tra il vapor leggero un aratro senza buoni giace come se fosse abbandonato il campo e mezzo grigio e mezzo nero l'aratro pin solca il terreno e scopre la terra fiume da nasconde quella arida quindi la terra più umida e la terra nera mentre la terra arida e la terra grigia teso a qui abbiamo un impressione di colore nero pascoli gioca sempre con i colori l'immagine e dunque visiva era prenda la solitudine l'abbandono fine anche qui abbiamo il simbolismo pascoliano la vista quindi di questo aratro abbandonato circolato e proprio l'esperienza umana dell'abbandono e perché no anche della perdita del nido e del rapporto privilegiato con la famiglia d'origine e cadenzato dalla gore viene lo sciabordare delle lavandare con tonfi spessi e lunghe cantilene dal canale quindi arriva all'orecchio rumore ed acqua che fanno le lavandaie e questo rumore come se fosse ritmato dai colpi dei panni che sono battuti nell'acqua e dall'ente cantine nei non so se vi sentite anche voi troviamo in questa terzina la liberazione della r e qui vediamo anche dimenticato che rimarrà con cadenzato della terzina successiva dal punto di vista delle figure retoriche troviamo e cadenzato dall'agorà viene che è un iper bateau loro ma tropea lo sciabordare quindi già questo verbo un verbo all amato palco come il google i o lontano sono tutti i verbi che danno proprio l'idea del suono anche il tonfo qualcosa fatto uno nato palco troviamo poi un chiasmo tonfi spessi e lunghe cantilene infine la sinestesia tonfi spessi perché il tonfo è appunto una sensazione uditiva qualcosa di spesso qualcosa che tocchiamo con mano vediamo ora la quartina il vento soffia e nevica la frasca e tu non torni ancora al tuo paese quando partì sti come son rimasta come l'aratro in mezzo al matese il vento quindi sofia e fa cadere come neve le foglie dagli alberi mentre la persona amata non può più tornare a casa quindi è sola e mezzo al campo incolto mangia del maggio avrete studiato a scuola sicuramente parlando della rotazione triennale knockhill campo veniva diviso in parte una parte veniva lasciata incolta in modo che riposasse fosse più fertile ebbene un campo incolto in questo caso in questa quartina troviamo tira luvienne e nevegal i frutta è una canzone marchigiana che probabilmente ha ispirato proprio al pascoli perché questa canzone dice quando che io mi parti dal mio paese povero a bellamy ha come rimase come l'aratro in mezzo alla maggese e anche tira louvière nevegal i frulla de qua a darvene fedeli amante troviamo proprio di fatto una riscrittura quasi no un'ispirazione diciamo molto forte da questa canzone marchigiana il vento soffia e nevica la frasca è un chiasmo allo stesso modo però ne avrà anche una metafora perché chiaramente la ferrari cannes nevica e troviamo inoltre la similitudine potentissima come l'aratro in mezzo al macef anche qui troviamo una rappresentazione impressionistica la prima terzina idea visiva l'aratro abbandonato in mezzo al campo grigio e nero la seconda terzina sensazione invece uditiva noi sentiamo il canto delle lavandaie nella cortina invece partecipano tutti i sensi la rappresentazione della realtà è infatti simbolica nelle prime due terzine sembra apparentemente oggettiva ma poi vediamo che nella quartina abbiamo quegli elementi che illuminano al quadro precedente mi c'è una chiave di lettura la solitudine dell'esistenza umana quindi questa è anche la fede a circolare che si chiude di fatto l'ultima partita è una rivelazione epifanica l'epifania che cos'è è un momento spirituale profondo di risveglio che ci dà proprio un elemento che noi vediamo figlia in questo caso l'aratro e mezzo la maggese l'uomo quindi è destinato alla solitudine all'abbandono e questo lo vediamo in 10 agosto ma anche nella cavalla storna che voglio analizzare prossimamente la poesia infatti per pascoli e come un canto funebre e lo vediamo sempre di più nelle sue raccolte rimangano rimangano questi canti sulla tomba di mio padre sono frulli d'uccelli stormire di cipressi lontano cantare di campane non disdicono a un camposanto ma l'uomo che da quel nero a oscurata la vita ti chiama benedire la vita che bella tutta bella cioè sarebbe se noi non lagos tassi ma a noi e agli altri ma gli uomini a marano più le tenebre che la luce è più il male altrui che il proprio bene e del male volontario danno torto biasimo alla natura madre dolcissima che anche nello spingerci sembra che ci culia dormenti o lasciamo fare a lei che sa quello che fa e ci vuol ben troviamo qui anche un riferimento leopardiano alla natura e vi diamo l'idea della poesia per pascoli appunto canto funebre in onore dei suoi morti che la morte torna tantissimo in pascoli spero che questo video vi sia piaciuto di ricordo di continuare a seguire le mie video lezioni al prossimo video [Musica] [Applauso] [Musica] [Applauso] [Musica] [Applauso] [Musica]