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Foscolo's Analysis of Political Disillusionment

il colloquio comparini la delusione storica analizziamo questo testo tratto dalle ultime lettere di jacopo ortis abbiamo iniziato con la prima lettera e jacopo a lorenzo l'abbiamo analizzata l'ultima volta adesso andiamo avanti presumibilmente faremo ancora solo qualche testo di foscolo e poi abbiamo finito il programma e non so quanti ancora tratto da tratti dal romanzo vediamo presumibilmente ancora un paio compreso questo dovrà siamo pagine del testo 606 e 607 però io scansionato tutte le pagine iniziamo allora il colloquio con farini da parte di con con jacopo ortis si è svolto a milano voi sapete che a un certo punto jaco poi costretto a scappare e andare ad andare via dal vento e ha già un po per tutta italia poi a un certo punto si ferma a milano o per un po di tempo dove incontra parini lo avevamo già raccontato quando avevamo un po parlato in generale della trama di questo romanzo infatti qui vedete prendo l'evidenziatore nell'incipit e jacopo nel suo peregrinare per l'italia è giunto a milano capitale della repubblica cisalpina qui incontra il vecchio poeta parini cui avete i temi chiave che troviamo nel testo la degenerazione della libertà rivoluzionaria la mancanza di valori che caratterizza i sentimenti di ortis l'abbandono dello spirito eroico il pessimismo sulla possibilità di agire politicamente e la morte come unica alternativa vedremo che ci sarà un confronto tra parini che ormai anziano tanta avuto tante esperienze in ambito politico adesso ne parliamo il giovane invece intrepido ortis che animato da uno spirito eroico ma vedremo un po appunto disilluso e diciamo fermato così un po avvertito di quello che che rispetto a quello che sta facendo che è un po impossibile e sbagliato dalla prospettiva di farini adesso vediamo io sera dunque io passeggiava passeggiavo con quel vecchio venerando con quel vecchio autorevole sta parlando di farini nel sobborgo orientale della città sotto un boschetto di tigli e gli riferito parini si sosteneva da una parte sul mio braccio dall'altra sul suo bastone e talora guardava gli storpi suoi piedi ricordiamoci che parigi ormai anziano era anche un po zoppo era ormai vecchio malaticcio siamo proprio negli ultimi anni della sua vita camminando invece con questa scena no con il giovane e impetuoso poeta e artista jacopo ortis che al suo fianco è appunto il vecchio parini pensiamo sotto un bosco di tipi e talora guardava e gli storpi i suoi piedi e poi senza dire una senza dire parola volgeva quasi si dovesse di quella sua infermità e ringraziata della pazienza con la quale io lo accompagnava tassi sopra uno di quei sedili ed io con lui insomma sulla panchina il suo servo ci stava poco discosto il parini è il personaggio più dignitoso è più eloquente che io abbia mai conosciuto e d'altronde un profondo generoso meditato dolore a chi non la somma eloquenza mi parlò a lungo della sua patria di celano e fremeva e per le antiche tirannidi e per la nuova ricetta allora raccontiamo pochino adesso che cosa vuole dire questa frase qui mi parlò a lungo della sua padri fair e fremeva e per gli antichi tirannidi e per la nuova licenza innanzitutto bisogna dire qui che foscolo si sente molto legato alla generazione dei poeti precedenti e quindi soprattutto a parini all'alfieri che non abbiamo fatto che appunto vento in questo caso farini rappresenta è un esempio di rigore morale pensate al testo rita dell'area no quindi ecco perché lo inserisce all'interno del suo romanzo parini con questa frase vuole dire righe 8 che è deluso e insoddisfatto anche lui come del resto lo è a volte immaginate vino parini assistito in prima persona al passaggio del regime asburgico all'attuale dominio francese ricordiamoci che prima del big c'erano gli spagnoli no vi ricordate insomma quando dice quando parla di nuova licenza alla riga 8 intende dire questa repubblica filo francese che purtroppo non ha portato niente di nuovo non ha portato dei grandi cambiamenti cioè anche i francesi violano i diritti fondamentali dell'uomo avrebbero potuto portare una nuova democrazia e invece hanno portato un'altra tirannide poi va avanti dice sempre parini le lettere prostitute tutte le passioni in ambienti e degenerate in una indolente vivissima corruzione non più la sacra ospitalità non la benevolenza non più l'amore filiale e poi mi tesseva gli alunni annali recenti e i delitti di tanti amici atto ii io degnerà di nominare delle loro sceglierà se le loro celle raggini mostrassero il vigore d'animo non virò vestirla e di caterina ma di cogliamo di di quegli animosi mazda nieri che affrontano il misfatto quantunque e si vedano presso il patibolo malade roncelli saccenti più onesto insomma e tacerne ecco questa finisce di parlare il nostro pari adesso vi racconto che cosa vogliono dire queste parole allora le lettere prostitute cui fa riferimento no a i vari letterati che adulavano i potenti di turno scrivendo poesie per esaltarli e quindi per per sopravvivere anche no questo discorso questo questo fatto di scendere a compromessi con i potenti di turno è inconcepibile per parigi che aveva un'idea della letteratura come indipendente dal potere e poi dice tutte le passioni indebolite e degenerate in una indolente vivissima corruzione ci siamo in un periodo che è caratterizzato dalla corruzione cioè sta dicendo spa come i tempi siano cambiati e che adesso in questo periodo c'è voluta pare amarezza in questo in queste parole di parini che parla delle vicende recenti parla dei tempi recenti di quello che sta accadendo in italia milano e nord italiano in italy generale parla qui alla riga 14 vedete che dice ha un tempo di lag roncelli tremanti saccenti cioè di cui sarebbe meglio che non parlare di questi fatterelli storici recenti parini e racconta jacopo ortis parla di questi ladron celli crema anti che fanno dei piccoli furti piccole storie di cui è meglio tacere cioè persino nel male del periodo non c'è più quale altezza morale che c'era una volta per esempio fa un riferimento erudito quando c'erano silla e e cattivi nano e anche se non sapete non conoscete l'allusione a storica insomma questi qui quando volevano fare del male lo facevano in grande stile con delle congiure cioè qui siamo di fronte a uomini da poco davanti dice cioè perso invece la reazione di o artist a quelle parole io mi infiammava di un sovrumano furore e sorgeva gridando che non si tenta vorremo la frontera del nostro sangue il vendicatore cosa quindi a quelle parole di carini ortis e vedete che è sempre iperbolico e passionali nei suoi sentimenti nelle sue reazioni e dice che non si tenta perché non proviamo a cambiare io sarei disposto anche a morire per questi ideali no perché non ci ribelliamo [Musica] lui è disposto a morire anche per i suoi grandi ideali e poi dice ma frattura frutterà dal nostro sangue il vendicatore dice ci sarà qualcuno che ci indicherà se ci sarà qualcuno che farà sì che questi sforzi non siano vani allora parini lo guardò attonito parito guarda attonito gli occhi miei in quel dubbio chiarore scintillavano spaventosi e il mio dimesso e pallido aspetto si rialzava un'area minacce vole io taceva ma si sentiva ancora un fremito rumoreggiare co poco cupamente dentro il mio petto cioè di fronte al silenzio diciamo la reazione di parini l'animo tormentato passionale di artisti e inquieta un attimo però rimane comunque un fremito no e poi riprende a parlare sempre ortis dice non avremo salute mai a sé gli uomini si conducessero sempre al fianco la morte non si non servirebbero similmente dice pari riguarda un po attonito questo giovane entusiasta così voglioso di cambiare le cose come dire dice ma non ti sei ancora reso conto che è impossibile cambiarle e a quel punto siccome noi sappiamo che jacopo sta raccontando a lorenzo no alderani quello che sta vivendo in prima persona sente ancora un fremito ma ha smorzato abbiamo detto dalla reazione di parini e dice noi non avremo non avremo mai la salvezza cioè quando dice qui non avremo alla riga 19 non avremo salute mai non avremo mai la salvezza cioè se ognuno pensasse gloriosamente di morire da un momento all'altro forse non si piegherà via servire i potenti come stai facendo tu no perché vede in parini comunque un nuovo che non è incline alla ribellione come lui no non è incline a questo spirito d d d d di voler cambiare le cose e torini dice apri bocca cioè vedremo adesso che marini non cerca neanche con le parole di far capire al suo giovane amico che non è il caso di ribellarsi sta zitto pro capite che il suo silenzio eloquente fa capire che cioè non c'è spazio per una rivoluzione no dice il pari non aprì bocca ma stringendomi il braccio mi guardava on your più fisso poi mi trasse con accennando mi perché io come accennando mi perché io non tornassi perché io tornassi a sedermi poi va avanti dice e pensi tu proruppe che ceo di share nessi un barlume di libertà mi perderei la donna della mia inferma vecchiaia imposti vani lamenti o giovine è degno di patria più grata se non puoi spegnere quel suo ardore fatale che non lo volge ad altre passioni c'è il parini dice jorge perché non si rivolge ad altre passioni c'è la politica di questi tempi non bisogna farla perché le cose non si possono cambiare cioè al massimo possiamo avere in italia dalle lotte civili ma non possiamo raggiunge la cioè quello che vogliamo con la ribellione ecco allora io guardai nel passato cioè quel punto quando parini di chador di di volgere lo sguardo dall'altra parte loro ortis dice io guardai nel passato allora io mi voltavo avidamente al futuro ma io verrà sempre nel vano e le mie braccia tornavano deluse senza mai stringere nulla e conobbi tutta la disperazione del mio stato cioè si rende conto vedete qui la disperazione di ortis lui prova a distogliere lo sguardo dalle sue speranze da queste sue queste sue da questo suo spirito di voler cambiare le cose di ribellione però non avere nient'altro che lo posso tenere in vita cioè vede solamente disperazione fate ovviamente il vice io guardo al passato ma non trovo niente che possa riempire la mia vita poi sappiamo che ortis si toglierà la vita si succederà la rai a quel generoso italiano la storia delle mie passioni ecco quel punto ortis si mette a narrare a raccontare a parini di cosa li narra di narra di teresa per la sua vita vedete quel generoso italiana lo chiama così chiama parini quel generoso italiano i narra la storia delle sue passioni gli di pensi teresa come uno di quei geni celesti i quali parquet discendano illuminare la stanza tenebrosa di questa vita e alle mie parole e al mio piatto il vecchio pietoso più volte sospiro nel cuore profondo no io gli dissi non vengo più che il sepolcro questa dichiarazione è molto molto importante perché adesso lordi spalla parini di racconta di questa donna di cui è innamorato di teresa dell'esperienza straordinaria che è stata l'incontro con con teresa poi però c'è la prospettiva dell'ortigia verso il suicidio perché a parla di sepolcri gli dice no non vengo più che il sepolcro c'e sempre questo discorso lui è già proiettato nella sua disperazione verso il suicidio e poi c'è un ricordo della madre noi abbiamo già detto che il rapporto tra ortis sua madre al rapporto molto affettuoso e molto stretto la visione c'è un mezzo ortis racconta questa visione no della madre che segue le sue orme mentre sta andando a gettarsi in immaginosa mente da un'auto e lo trattiene no quindi c'è questa è una metafora per dire che solo gli aspetti hanno fino ad ora trattenuto artis dal suicidarsi realmente anche se poi vedremo che non basteranno nemmeno quelli perché poi lui si suiciderà i fatti dice sono figlio di madre affettuosa e benefica spesse volte mi sembra di vederla calcare tremando le mie pedate e seguirmi fino al sogno di monza sono il monte non dio stava per di rubarmi e mentre era quasi con tutto il corpo abbandonato all'aria est afferrava mi per la falda dei vestiti e li ritraeva ed io volgendomi non udiva più che il suo pianto però dice pure stalla spiazza tutti gli appunti miei guai implorerà e è la stessa dal cielo il termine degli azzurrini giorni già segna madre sapeste veramente quello che io sto passando allora sarebbe d'accordo con me che devo mettere fine alla mia vita e poi guardate cosa dice qui alla riga 36 37 38 scusate 36 37 38 si dice ma l'unica fiamma vitale che anima ancora questo travagliato mio corpo è la speranza di tentare la libertà della patria sia in sempre lì cioè parini di dice di distogliere lo sguardo dalla politica va lui crede ancora talmente tanto crede talmente tacchini suoi ideali libertà della patria che dice cioè io ho ancora una fiamma che mi trattiene in vita che è questa idea della libertà della patria ea quel punto parini di nuovo sorride tristemente e insomma e lo è dice e poi che si accorse che la mia voce in più chi va cioè si cala un po bastardo si stanno impostando i miei riguardi sia bastavano i moti sul suo sul suolo ricominciò e quindi aggiunge un altro pezzo di discorso parini dice forse questo tuo furore di gloria potrebbe tra arti a difficile imprese ma credimi la fama dei nostri e la fama degli eroi penta un quarto la loro audacia due quarti alla sorte e l'altro quarto a ai loro delitti che cosa sta dicendo parini sta dicendo purtroppo gli eroi cioè non sempre riescono a realizzare i propri progetti e c'è molto purtroppo dipende dalla fortuna dalla sorte e molto dipende anche dei diritti cioè per ridare le cose a volte bisogna essere anche un po cinici cioè non è facile quindi gli eroi non sempre riescono a realizzare i propri progetti e poi avanti e dice forse ti reputi bastevolmente fortunato e crudele per aspirare a questa gloria cioè di cambiare noi le cose di liberare la patria stessi che i tempi che ne portano i mezzi ci pensi che i tempi in cui viviamo siano i tempi che ti permettono di cambiare le cose poi dice i gemiti sulla tele così sottolineo bene i gemiti di tutte le età e questo giogo della nostra patria non ti hanno per anche insegnato che non si deve aspettare libertà dallo straniero chiunque si intrica nelle faccende di un paese conquistato a chi dagli stranieri non ritrae che in pubblico danno alla propria infamia è chiarissimo il messaggio di parini cioè credi davvero che siano i tempi giusti per un eroe che si solleva da solo il titanismo di ortis qui da parte di parigi ha messo in discussione c'erano sono i tempi non è ancora capito tu giovane ortis dice parigi dice il vecchio parini quello che noi italiani stiamo subendo sotto l'oppressione dello straniero cioè non hai capito che non è il momento giusto per aspirare alla libertà e poi gli dice vediamo se lo lo sottolineata questa parte dei giovedì anche se tutti prodi di inserendosi in questa fase politica per cambiare le cose e non ce la farai perché dice poi passa al fianco un pezzettino anzi no andiamo avanti qui dice quando i doveri e diritti stanno sulla punta della spada il forte scrive le leggi col sangue e pretende il sacrificio da virtù niente siamo in un'epoca quindi si parla di diritti no e dice siamo in un'epoca purtroppo lingue i diritti non sono tutelati e quindi prevale la legge del più forte e della violenza questo tutto questo pessimismo espresso da parini per dire dire sono una che ha analizzato una parte di testo perché vedete che anche molto complesso né basta l'analisi fino qui quindi fino alla riga 47 tutto questo è il pessimismo che esprime parini nei confronti di del dl titanismo della voglia di costume di questi valori dell'hortus di ribellione cioè mi fa capire che non è il momento giusto per ribellarsi e trovare gloria nella politica cioè in questo momento non è possibile gli dice ti rendi conto che in italia nella parte di testo che non abbiamo realizzato che ve la racconto così in maniera discorsiva ti rendi conto che in italia l'unica cosa che possiamo solo ottenere è la guerra civile tentando così insistentemente di riportare la repubblica cioè primi ma anche fusco lo hanno ben presente cosa sia successo con la rivoluzione francese più volte nel corso di questo testo troviamo la parola terrore c'è voi sapete perché abbiamo raccontato anche quando abbiamo parlato di parigi della rivoluzione francese che cioè in francia avevano tentato di imporre l'uguaglianza sociale facendo fuori i benestanti cioè inghiottì nardò la gente cioè non è non si può portare avanti questi ideali quindi poi io adesso vi lascio dire da soli l'analisi del testo che non è nient'altro che quello che gli ho raccontato poi io spiegando il testo quindi la situazione negativa dell'italia napoleonica di questo episodio che abbiamo di cui abbiamo raccontato nel romanzo un episodio chiave è infatti è importantissimo l'abbiamo fatto e molto importante si può cogliere il nucleo centrale della problematica politica del pd ortis di tutto il suo dramma punto di partenza del dialogo è la situazione negativa dell'italia napoleonica i due interlocutori giovane jacopo il vecchio poeta rappresentano due atteggiamenti possibili dinanzi ad essa la rivolta generosa ma astratta pronta a tentare il tutto per tutto pur di contrastare una situazione intollerabile e l'analisi lucida e puntuale chiaramente del vecchio parini ma realisticamente consapevole dell'impossibilità di ogni arte alternativa e poi di leggete bene da soli questa ecco poi in impossibilità dell'azione politica che ha portato avanti chiaramente da il vecchio parigi che disillude gli eroici furori del giovane l'eroe e la delusione storica della rivoluzione nella rivoluzione francese attraverso il pessimismo di parini foscolo esprime il proprio pessimismo sulla possibilità dell'agire politico in questo momento cioè non solo parini cerca di disilluderlo ma anche foscolo stesso che scrive la storia che chiaramente fa emergere in questo racconto il il suo pessimismo politico cioè non si può tentare una rivoluzione in questo momento però è bene e poi l'alternativa della morte di e le distanze fra foscolo jacopo perché perché a questo paragrafetto lo leggerete jacopo ortis e si suicida mentre invece foscolo no quindi comunque ecco c'è questo critico che si chiama vigni critico che racconta e ci parla della differenza tra il personaggio di jacopo e poi lo scrittore o artista perché abbiamo appena detto jacopo fo foscolo farà fare questa fine a jacopo ortis cioè il suo nichilismo porterà al suicidio mentre invece posco lo abbiamo visto assolutamente non si suicida leggete vela con calma