Decidendosi a esporre i suoi piallatori alla seconda mostra impressionista del 1876, Gustave Caillebotte, figlio della giatta borghesia parigina, entrò nella cerchia dei pittori intransigenti e rinnegati, definiti impressionisti. Quest'opera in particolare divise la critica tra riflessioni su eventuali aspetti sociali celati all'interno del dipinto e considerazioni sulla gestione che l'artista fece dello spazio. Alcuni accolsero favorevolmente quella che ritenevano una rappresentazione fedele della realtà espressa nel lavoro giornaliero di alcuni artigiani.
Altri, meno entusiasti, protestarono riguardo all'inusuale taglio prospettico. La visione dall'alto al basso deforma tutto, le linee del pavimento risalgono e non si vede molto al di là della base di un muro, degli stucchi, le pareti e della ringhiera del balcone. Il grande Claude Monet negli anni 70-800 era un pittore con idee radicali e pochi soldi in tasca.
Lui insieme a un gruppo di amici artisti diede vita a un nuovo tipo di pittura che sarebbe poi stata chiamata impressionista. Monet e i pittori dell'impressionismo vollero fermare sulla tela l'istante del quotidiano, rivolgendo il proprio interesse a luoghi popolari, amati dalla piccola borghesia parigina. Bagnanti alla Grenouillère raffigura proprio uno di questi luoghi all'aria aperta.
La Grenouillère, uno stabilimento balneare sulla Seine vicino a Bougival, a ovest di Parigi. Nell'estate del 1869 Monet viveva vicino alla Grenouillère, con la sua amante Camille e il loro figlio. Il movimento artistico stesso dell'impressionismo deve il nome a quest'opera.
Fu esposta per la prima volta nel 1874 in una mostra indipendente voluta da un gruppo di pittori tra cui lo stesso Monet, Renoir e Degas. La mostra era un'alternativa al tradizionale salon organizzato dallo Stato e mise gli artisti che vi parteciparono nella condizione di lavorare. in modi radicalmente diversi.
Il critico Louis Leroy quando visitò la mostra condannò il dipinto definendolo nient'altro che uno schizzo. In modo dispregiativo inoltre definì la mostra con il titolo l'esposizione degli impressionisti e subito gli artisti fecero proprio questo termine. In una recensione del 1876 un critico sarcastico si riferiva ai partecipanti della seconda mostra impressionista come Cinque o sei pazzi, tra loro una donna, un gruppo di sfortunate creature. Berthe Morisot è la donna a cui fa riferimento il simpatico critico.
La Morisot, un membro importante del gruppo, ha esposto in sette delle otto mostre organizzate dagli impressionisti. Non solo, ha anche contribuito finanziariamente a sostenere il movimento impressionista. Madre e sorella dell'artista Una delle più grandi opere della Morisot fu esposta al Salon del 1870 e forse anche nel 1874 alla prima mostra impressionista.
Pittura e danza, due aspetti che nell'opera di Degas vanno a braccetto. Come se stessimo spiando dal buco della serratura, l'artista qui ci permette di cogliere un momento durante una lezione di danza. Il maestro che nel dipinto dà il tempo con il bastone.
è uno dei ballerini e coreografi francesi più importanti del XIX secolo, Jules Perrault. L'insegnante che vediamo nell'opera fu un tempo primo ballerino del balletto imperiale a San Pietroburgo dove realizzò bellissime coreografie entrate nella storia della danza classica. La lezione è in pieno svolgimento e Degas coglie molti dettagli che la rendono una vera istantanea di realtà.
Un gruppo di ballerine sul fondo sta chiacchierando, c'è chi si sistembe i capelli, chi ha le braccia incrociate, chi stende le gambe e chi appoggia stancamente il volto sulla mano. L'immagine di una donna davanti a uno specchio fu di ispirazione per vari artisti del XIX secolo, pensiamo a Jean-Auguste Dominique Ingres, Edouard Manet e Mary Cassatt. E a prima vista...
Donna alla sua toilette di Bermoriso sembra conforme agli altri esempi tipici del soggetto. Una donna seduta davanti a uno specchio, nella privacy della sua camera, persa in pensieri e fantasie lontane. Ci sembra che la giovane donna contempli il suo riflesso, tuttavia un esame più attento della composizione ci rivela che lei in realtà stia guardando verso il basso piuttosto che nello specchio e il riflesso non mostra i suoi lineamenti ma la lucentezza dei contenitori cosmetici e dei petali del fiore appoggiato su un tavolo vicino.
Il Ballo al Moulin de la Galette che Pierre-Auguste Renoir realizzò nel 1876 rappresenta una delle opere più importanti della prolifica produzione dell'artista, esponente di spicco del movimento impressionista. Il dipinto venne esposto nel 1877 in occasione della terza mostra del gruppo. Renoir, come gli altri artisti del movimento, si interessò alla pittura in plein air, ma a differenza degli altri impressionisti, conservò sempre una particolare preferenza per la figura umana, restando a modo suo più vicino alla tradizione accademica.
Il quadro molto probabilmente non fu eseguito all'aperto, perché la sua dimensione, che raggiunge quasi i due metri di larghezza, lo avrebbe reso molto difficile. Ma quello che conta è la sua ispirazione, che è tutta volta alla rappresentazione della luce e del reale. La prima serie delle ninfee viene dipinta da Claude Monet tra il 1899 e il 1904. Le ninfee blu di cui vi parlerò qui sono più tarde, in un certo senso rappresentano un ulteriore passo nelle sperimentazioni dell'artista.
La ricerca principale di Monet rimane quella della luce e dell'acqua, materialità al limite fra il sensibile e il non sensibile. inafferrabili nelle conseguenze concrete dei loro effetti, imprigionate nell'impressione di un quadro proprio grazie ai colori della tavolozza dell'artista. I suoi splendidi ritratti dell'alta società americana, influenzati dalla pittura di Velázquez e Manet, assurgono rapidamente al ruolo di veri e propri status symbol del potere di classe. Accanto alla celebrazione della sfarzosa eleganza dell'aristocrazia statunitense, Lo sguardo compiacente di Sargent si sofferma sulla rappresentazione dei rampolli di una classe destinata a fare degli Stati Uniti la prima potenza economica mondiale. Joanna Iferman, giovane modella irlandese e amante del pittore, posa per Whistler nel suo studio parigino.
Il titolo del ritratto è forse dovuto a un suggerimento di un giornalista, il primo ad accostare la pittura di Whistler alla musica. L'opera mostra una donna a figura intera vestita di bianco in piedi su una pelle d'orso polare di fronte a una tenda bianca con un giglio bianco in mano. Insomma possiamo dire che l'opera è quasi interamente bianca.
Il dipinto è stato interpretato dai critici sia come un'allegoria dell'innocenza e della sua perdita che come allusione religiosa alla Vergine Maria. Fu respinto sia dalla Royal Academy che dal Salon Ufficiale di Parigi, ma alla fine venne esposto al Salon de Refusé nel 1863. A questa mostra era presente anche Edouard Manet con la famosa colazione sull'erba e insieme le due opere si sono guadagnate un sacco di attenzione. Se ti è piaciuto il video iscriviti al canale, lascia like e condividilo con i tuoi amici. Ti invito anche a visitare il mio negozio.
Un saluto e al prossimo video di Artesplorando!