ciao ragazzi oggi inizieremo a entrare nella mente e nella vita di uno degli autori più stimolanti che potete incontrare in quinta liceo luigi pirandello scrittore siciliano premio nobel per la letteratura autore di romanzi novelle teatro che non è lo fu addirittura uno dei primi letterati che iniziò a collaborare per il cinema la sua produzione letteraria è vastissima e cercheremo di sintetizzarla nelle prossime puntate in questa invece inizieremo a introdurre il suo pensiero e racconteremo la sua vita iniziamo dalla poetica bisogna subito chiarire che pirandello è uno di quegli autori della modernità la cui poetica si può dividere nettamente in due fasi ben distinte inizialmente in quanto scrittore siciliano aderì alla corrente del verismo in seguito cambiò radicalmente la sua visione del mondo approdando invece al relativismo chiariamo questo concetto molto importante pirandello si definisce uno scrittore di natura filosofica c'è un autore che in ogni opera tenta sempre di spiegarci il senso profondo della vita così come scrive lui stesso la filosofia che propone è quella del relativismo e conoscitivo sembra un concetto difficile ma in realtà è molto semplice al contrario del positivismo cioè di coloro che sostengono che la realtà possa sempre essere spiegata da regole oggettive e rapporti ferrei di causa effetto pirandello crede invece che non esista una realtà oggettiva ma mille facce della stessa realtà un universo di punti di vista quindi il nostro modo di conoscere il mondo è sempre parziale è relativo appunto questo concetto è cresciuto molto bene dal titolo di uno dei suoi romanzi più famosi uno nessuno e centomila noi crediamo di essere uno ma assumiamo 100.000 maschere diverse a seconda del contesto sociale al quale vogliamo adattarci siamo studenti in classe davanti agli insegnanti romantici e sensibili quando usciamo con la nostra ragazza degli eterni bambini davanti al mio dei nostri genitori ma chi siano in realtà ecco quando i personaggi di pirandello si pongono questa domanda puntualmente impazziscono e la follia sarà proprio il tema principale su cui si concentrano la maggior parte delle opere di pirandello ecco da qui deriva la sua visione dell'uomo moderno diviso tra vita e forma due concetti importantissimi che comunque approfondiremo nella prossima puntata la vita è la nostra anima la parte di noi non razionale più spontanee immediata quella parte di noi che tendiamo sempre a tenere nascosta la forma invece coincide proprio con quelle maschere di cui parlavamo poco fa pirandello afferma che le forme sono il nostro modo di relazionarci agli altri sono quindi convenzionali e necessarie servono per adattarsi alla società la vita dunque coincide con i nostri affetti le emozioni le passioni invece la forma si identifica con la professione che esercitiamo la nostra fede religiosa la nostre idee politiche come tradurre però tutto ciò in poetica e qui viene fuori genio per andalo riesce a fare ciò attraverso l'umorismo ovvero in molti suoi testi la stessa situazione prima ci fa sorridere e in un secondo momento ci fa pensare davanti a una vecchia signora vestita da ragazzina viene da ridere ma se scopriamo il perché la vecchia si veste così ovvero per mantenere legata a sé l'amore del marito molto più giovane di lei beh smettiamo di ridere e iniziamo a pensare umorismo e proprio quel meccanismo che ci consente di capire quanto sia sottile il confine fra realtà e apparenza tra maschera e verità scusate fermiamoci un attimo ma voi credete veramente che sia io sia all'interno del bagno di una scuola fabio ferma pure il globo sono le nove di sera di un giovedì qualunque sta piovendo qui a quarto oggiaro non vedo l'ora di andare a mangiare qualcosa ma prima bisogna finire di girare questa puntata già ora mi rimetto la maschera e vi racconto la vita di pirandello per evitare che mi prendiate per pazzo bene ragazzi era un incredibile giornata di sole a girgenti l'odierna agrigento quando il 28 giugno 1867 luigi pirandello venne al mondo genitori provenivano da due ottime famiglie benestanti piccolo borghesi il padre possedeva infatti una miniera di zolfo che lascerà in eredità al figlio dopo aver compiuto gli studi liceali pirandello si iscrisse all'università di palermo seguendo una passione per la letteratura nata quando era ancora giovanissimo alcuni dicono che abbia scritto il primo racconto addirittura all'età di 11 anni in seguito si trasferì a la facoltà di lettere di roma dove però ebbe un acceso litigio con il professore di latino si trasferì quindi all'università di bonn in germania dove si laureò nel 1891 qui entrano in contatto con la filosofia la letteratura e il teatro tedesco che influenzarono sicuramente la sua poetica dal 92 pirandello si trasferì a roma dove conobbe luigi capuana il più importante teorico del verismo nel 93 scrisse il suo primo romanzo le scuse una prima raccolta di racconti proprio vicini a questo movimento il verismo l'anno successivo sposò maria antonietta portulano nel frattempo era diventato docente di lettere e autore di novelle per numerose riviste e giornali siamo giunti a un anno decisivo nella vita di pirandello il 1903 un allagamento fa franare la miniera di zolfo di famiglia le conseguenze sono drammatiche non solo pirandello perse tutto a livello economico ma per di più la moglie già molto fragile per via di una malattia nervosa sorpresa dalla notizia del disastro fu colpita da un ictus che la fece sprofondare nella pazzia verrà in seguito ricoverata per tutta la vita in un manicomio pirandello la q di immobilizzata a letto meditando più volte il suicidio lo dico spesso solo chi soffre ha diritto di poesia proprio in questo anno pirandello scrisse il suo più grande nel capolavoro al posto di ammazzarsi preferì suicidare due volte mattia pascal avete già capito l'anno successivo 1904 pirandello pubblico il fu mattia pascal ottenendo un grande successo di pubblico ma anche la bocciatura da parte della critica etichettato come uno scrittore di consumo umorista minore in particolare da parte di benedetto croce che stroncherà anche il successivo saggio sull'umorismo importantissimo pubblicato nel 1908 e anche questo ve lo ripeto spesso il premio più ambito per un artista è sempre la condanna per aver rappresentato in modo originale il proprio tempo pirandello per via del disastro economico a questo punto deve un po sbarcare il lunario e quindi iniziò a lavorare moltissimo la mattina nelle scuole pomeriggio per riviste giornali inoltre iniziò anche a collaborare con l'industria del cinema che stava allora muovendo i primi passi scrivendo proprio soggetti per il film sentite le sue parole che suscitarono le risate dei critici il futuro della comunicazione in questa nuova forma d'arte i ragazzi tra qualche tempo guarderanno più pellicole che leggere libri beh direi che ci ha preso nel 1910 ebbe il primo contatto con il mondo teatrale e dalle 15 pirandello divenne pressoché autore di teatro anche se non abbandono ormai la narrativa durante la prima guerra mondiale fu interventista e il figlio stefano partì volontario catturato dagli austriaci grande momento anche questo di sofferenza per per pirandello dal 1920 il nostro autore comincio a conoscere un successo incredibile è del 21 il suo capolavoro teatrale sei personaggi in cerca d'autore opera inizialmente fischiata in seguito rappresentate in tutto il mondo è finita dunque per pirandello la monotonia sedentaria del lavoro di professore poiché inizio a seguire le sue compagnie teatrali nelle tournée e in europa e in america dal 25 assunse addirittura la direzione del teatro d'arte a roma bisogna qui sottolineare che proprio nell'anno in cui il fascismo mostrava il suo volto più nero l'anno dei brogli elettorali l'anno del delitto matteotti l'anno in cui molti prendevano le distanze da mussolini pirandello si iscrisse al partito questo probabilmente per il suo spirito conservatore e siciliano che vedevano il duce l'unico in grado di risollevare l'italia dal caos seguito però si rese conto della vuota esteriorità del regime della retorica pomposa dei suoi riti e pur evitando ogni forma di rottura esplicita cominciò anche in alcuni suoi testi a prendere in giro le maschere fiere e ignoranti dei fascisti negli ultimi anni di vita curò la pubblicazione organica delle sue opere le novelle in novelle per un anno e maschere nude in cui raccoglie tutti i suoi testi teatrali nel 34 massimo riconoscimento ricevette veramente questa volta il premio nobel per la letteratura misto ormai la sua fama mondiale continua a lavorare per il cinema e nel 36 proprio mentre assisteva a cinecittà alle riprese del film tratto dal suo romanzo il fu mattia pascal si ammalò di polmonite e morì con questo è tutto ragazzi e ricordate ogni uomo mente ma dategli una maschera e diventerà sincero perché siamo tutti in fondo a un inferno dove ogni attimo è un miracolo ciao [Musica]