Buonasera amici del canale. Allora intanto inizio subito col dire che quest'oggi siamo di nuovo in tre. Da subito dico c'è il professor Corrias.
Ciao Matteo. Ciao Mauro, buonasera a tutti. il dottor Andrea Cionci che già alcuni di voi, molti di voi per la verità, hanno imparato a conoscere e quindi buonasera dottor Cionci. Buonasera dottor Biglino, buonasera professor Corrias, è un piacere essere di nuovo con voi.
Io vi dico subito che non vi chiamo e non vi considero ospiti ma perché siete i protagonisti del video, quindi non è che siete ospiti del video, siete i protagonisti, veramente. Quindi oggi noi torniamo ovviamente ad occuparci della questione del papato di Roma. Ce ne siamo occupati dal punto di vista del cosiddetto codice Ratzinger di cui il dottor Cionci è, come dire, titolare di un'inchiesta che sta conducendo da tempo molto interessante, molto intrigante e così come abbiamo un codice Ratzinger fatto... particolare utilizzo della lingua latina, particolare utilizzo della sintassi latina, particolare utilizzo dei silenzi, l'abbiamo già visto l'altra volta, adesso oggi siamo qui a parlare di un codice Bergoglio, nel senso che anche il Papa, insomma, diciamo così, o antipapa, a seconda di come lo si vuole considerare, perché sappiamo che in questi video ne parliamo con assoluta equidistanza, non vogliamo fare discorsi dottrinali ma vogliamo fare un discorso da un punto di vista storico per quanto succede all'interno di questa istituzione, ma parliamo di un codice Bergoglio perché? Perché anche lui ha un suo codice comunicativo fatto di atteggiamenti, fatto di scelte, fatto di contenuti e quindi io magari comincerei con Matteo se tu vuoi introdurre l'argomento, poi lo ovviamente approfondiamo.
Quindi chiedo un attimo di pazienza al dottor Giorgio. Sì, certo. Allora, diciamo così, oggi ci occupiamo di una questione piuttosto delicata, piuttosto spinosa, per il semplice fatto che è una di quelle questioni diciamo suscettibili di destare reazioni contrastanti a seconda del particolare orientamento ideologico, morale, anche confessionale.
di chi ci ascolta. Per questa ragione, come già hai fatto tu, occorre ribadire una volta per tutte che il nostro punto di vista è quello di osservatori equidistanti, cioè noi qui ci proponiamo di osservare un fenomeno o una serie di fenomeni con lo sguardo dello storico. E appunto con lo sguardo dello storico diciamo pure che un fatto incontestabile, a proposito del pontificato di Porto e Mario Bergoglio.
E'questo, un fatto incontestabile e condivisibile a prescindere da quale sia l'orientamento di chi lo osserva. E il fatto è questo, Papa Francesco, orca e Mario Bergoglio, nel suo stile, nelle sue scelte pastorali, nelle sue scelte liturgiche e soprattutto, direi, nei suoi pronunciamenti dottrinali, è un qualcosa di piuttosto singolare, di assolutamente inedito, per certi versi direi persino qualcosa di stravagante. nella tradizione del cattolicesimo romano.
E allora proviamo a osservare più da vicino questo pontificato, queste scelte, questi pronunciamenti, questi atteggiamenti. Diciamo così, partiamo da una nuda segnalazione dei fatti, di questo aspetto me ne occuperò io, per poi procedere a un tentativo di interpretazione di questi stessi fatti. E questo è opportuno che lo faccia Andrea Cionci. perché appunto già lui ha dedicato nel suo saggio il codice Ratzinger un'intera sezione all'analisi di questi aspetti del pontificato o dell'antipapato appunto a seconda dei punti di vista di Corte Mario Bercò. Ecco ci terrei però a essere chiaro, l'intento non è quello di proclamare una verità dogmatica o di difendere tantomeno l'ortodossia cattolica, non è questo e non potrebbe essere, o d'altra parte, il nostro compito.
Qui, diciamo così, con una metafora che potrebbe... servirci all'occorrenza. Stiamo osservando una epocale partita a scacchi, una partita a scacchi nella quale per la prima volta nella storia degli scacchi appunto uno dei due giocatori infrange patentemente le regole del gioco.
Ecco la cosa interessante da osservare è che non c'è una levata generale di rimostranze ma... Solo l'altro giocatore in qualche modo si pronuncia, segnalando con lui pochissime persone, segnalando le irregolarità. La cosa notevole, interessante da approfondire, da studiare, è che la maggior parte degli appassionati degli scacchi, la maggior parte dei cattolici, fuori di metafora, trova non solo del tutto accettabile, ma addirittura auspicabile, la novità.
introdotta d'impeto da Bergoglio all'interno del sistema culturale del cattolicesimo. In realtà qui si tratta appunto di analizzare l'applicazione o meno di regole tenendo ben presente che quando si parla di gioco non bisogna equivocare, cioè nel senso che il gioco è una cosa molto seria, soprattutto un gioco come questo nel quale sono in ballo le sorti del mondo, mi limito. leggere due righe, proprio due righe, dal codice Ratzinger di Andrea Cionci dove in realtà si dice ci sono molti laici che ritengono la questione di interesse esclusivo dei cattolici. Questo è un grave errore di valutazione perché il pontefice romano è una figura politica di primissimo piano a livello mondiale soprattutto in un momento in cui, e lui quindi è un autorità, riconosciuta anche dal mondo civile, in assenza di figure politiche che possano rappresentare oggi una concezione dell'uomo e della vita che superi il livello base da amministrazione di condominio". Quindi è chiaro che la rottura di queste regole porta, come dicevi tu, a delle novità o addirittura delle stravaganze. Ecco possiamo entrare... nel merito concreto di questo? Certo, assolutamente. Ben inteso, non volevo essere irriverente quando parlavo di gioco. Il gioco, sappiamo, è una cosa serissima e in questo caso lo è ancora di più. Allora direi che la prima cosa che... Non avevo dubbi su questo, non avevo dubbi, ma ho inteso precisarlo perché è bene sempre... Assolutamente, sì. La massima cautela. E delicatezza anche. La prima cosa che colpisce, osservando Forche e Mario Bergoglio, Diciamo che è questo. Bergoglio ha sempre mostrato una certa insofferenza nei confronti degli apparati formali tradizionalmente cattolici. Faccio alcuni esempi che possono essere rivelativi di questo aspetto. Ad esempio, si sarà notato che Bergoglio non porta lo stemma pontificio sulla fascia dell'attalare. Un piccolo dettaglio, però mettiamolo da parte e aggiungeremo tanti altri. Più in profondità ha rinunciato. cassandolo dall'annuario pontificio al titolo forse più qualificante del romano pontificio, cioè quello di vicario di Cristo. Ancora, abbiamo visto in diverse circostanze, testimoniato da diversi video, il fatto che rifiuti sistematicamente il bacio dell'anello. Ancora un altro aspetto che può essere rilevante, non vive nel palazzo apostolico, ma risiede nella residenza... Santa Marta, nella casa Santa Marta, che è appunto una struttura alberghiera interna alla città del Vaticano. E poi, questo è un aspetto che Andrea Cionci ha approfondito ampiamente in diversi suoi interventi, anche ovviamente nel Codice Ratzinger, Bergoglio si lega spesso a simboli del tutto peregrini, talvolta addirittura irrituali, come per esempio il curioso Buon Pastore che campeggia sulla sua croce pettorale, una croce pettorale tra l'altro... d'argento e non d'oro, come tradizionalmente è la croce pettorale del pontefice. Oppure immagini mariane alquanto peregrine, come ad esempio l'immagine della Maria che scioglie i nodi. Immagini assolutamente lontane dalla pietà popolare, semi sconosciute, di origini in genere piuttosto oscure. Più in profondità... è chiaro che ci sono anche aspetti più sottili e più profondi al tempo stesso, non legati semplicemente a queste scelte diciamo così formali. Per esempio, è interessante il suo personale stile di comunicazione, di azione, sempre piuttosto fumoso, e talora francamente contraddittorio, soprattutto quando ci si addentra poi nei pronunciamenti di carattere dottrinale. Segnalo alcuni fatti macroscopici. Durante un'udienza in lingua spagnola, tenutasi nel 2021, alla domanda posta da una persona, Perché Gesù Cristo si è fatto crocifiggere? Si capisce che questa è una questione cardinale per tutto l'impianto soteriologico della teologia cristiana. Bergoglio dichiarò, non so fino a che punto candidamente a questo punto, di non saper rispondere. Ecco, si capisce che qui c'è da restare quantomeno sorpresi da una risposta di questo tipo, se non altro perché esiste una... complissima letteratura teologica e non sappiamo bene anche quali passi biblici sono stati tradizionalmente impiegati per fondare appunto la soteriologia cristiana, da Isaia a tutti i più celebri passaggi dei Vangeli. Ancora, ad Abu Dhabi nel 2019, quando Bergoglio si produsse in un bizzarro bacio sulle labbra... dell'imam della Università di Al-Azhar, quando si trattò poi di redigere un documento, come dire, consuntivo intitolato Dichiarazione sulla fratellanza umana, Bergoglio dichiara esplicitamente che tutte le religioni sono volute da Dio, aprendo chiaro in questo modo al più esplicito sincretismo, ovviamente inammissibile dal punto di vista cattolico. Voglio ribadire che qui stiamo osservando il codice e le infrazioni al codice. Non stiamo dicendo che il codice ha valore universale assoluto. Non lo stiamo né affermando né negando. Qui il discorso è oggettivo. Ancora, durante un'udienza generale nell'Aula Paolo VI, tenutasi nell'agosto del 2021, Bergoglio dichiara che i comandamenti non sono assoluti, non hanno valore assoluto. aprendo in questo modo a posizioni relativistiche, anche queste inammissibili secondo l'impianto teologico cristiano. E i comandamenti, afferma ancora Bergoglio, conducono all'incontro con Gesù Cristo, cito, che ci giustifica gratuitamente. E qui le tangenze con la teologia luterana, quindi a dispetto di tutta la dottrina escatologica cristiana, sono evidentissime. Non so fino a che punto accettabili. all'interno del sistema teologico cattolico. Ancora, in occasione del Sinodo dell'Amazzonia, durante il quale peraltro mostrò un'apertura sorprendente verso la possibilità del matrimonio per i sacerdoti, matrimonio per i sacerdoti che, insomma, vorrei ricordarlo, nella tradizione del cristianesimo delle origini era qualcosa di assolutamente accettato. lo è ancora nel ramo orientale del cristianesimo. Dall'undicesimo secolo nella Chiesa latina si è imposta la disciplina del celibato per i sacerdoti e da allora è rispettata come un aspetto caratterizzante del cristianesimo occidentale. Tra l'altro questo pronunciamento meritò una correzione immediata da parte di Josef Ratzinger. Ecco, il 4 ottobre del 2019 Bergoglio porta processionalmente all'interno della Basilica di San Pietro un'effigie di divinità tribale amazzonica, la famosa Pachamama, e all'interno della Basilica di San Pietro vengono addirittura celebrati dei riti in onore di questa divinità. Qui insomma siamo addirittura all'infrazione del primo comandamento. Ancora, la famosa enciclica Amoris Laetitia, diciamo... nel 2016, in cui Bergoglio avrebbe dovuto chiarire una volta per tutte l'annosa questione della liceità della comunione ai divorziati e risposati, in realtà è un testo quanto mai involuto, poco chiaro, poco esplicito e soprattutto non ultimativo sulla questione, appunto, al punto che è memorabile la reazione di quattro cardinali che decisero di scrivere a Corte e Mario Bergoglio sottoponendogli dei dubbi, cioè delle questioni dubbie, che si aspettavano Bergoglio risolvesse una volta per tutte. Ora, non solo Bergoglio non ha mai risposto ai cardinali, ai dubbi dei cardinali, non li ha mai neanche ricevuti, non ha mai dato loro udienza e la questione, a quanto mi risulta, è ancora sospesa. Con il motu proprio Tradizioni spustodes, siamo nel 2021, ricarando poi la dose con il successivo motu proprio Desiderio desiderati, Bergoglio abolisce di fatto il rito antico della liturgia latina. tra l'altro contraddicendo in modo del tutto il rituale un documento del suo predecessore, cioè di Benedetto XVI, la Summorum Pontificum, che invece accordava ad ogni sacerdote cattolico la piena libertà di celebrare la liturgia in rito antico. La motivazione adotta da Bergoglio era quella per cui occorreva evitare le divisioni, di fatto però questa sua presa di posizione così netta ha creato più problemi da questo punto di vista di quanti. non ne volesse risolvere, portando la Chiesa addirittura sulla soglia di uno scisma semidichiarato. Ancora, atteggiamenti curiosi di Bergoglio. Bergoglio non si inginocchia mai davanti al Santissimo Sacramento, all'Eucarestia, come da prassi nella tradizione cattolica, ma poi lo vediamo prostrarsi davanti a capi di Stato africani, baciando loro i piedi oppure baciando sulle labbra. un imam musulmano. Ancora, si lascia andare a dichiarazioni, diciamo così, sorprendentemente, irrituali, sulla Madonna o su Gesù Cristo. La prima definita in un'intervista alla Repubblica pubblicata la vigilia di Natale del 2021, una donna di strada. mentre Gesù Cristo si sarebbe addirittura fatto diavolo. Questo lo ha dichiarato in un'omelia tenuta ad Astana nel corso dell'incontro multireligioso che si è tenuto appunto nel settembre di quest'anno. Da ultimo, questa è recentissima, l'abbiamo sentito condannare, i confessori che non concedono automaticamente l'assoluzione ai penitenti, confessori ai quali dà addirittura dei delinquenti. Questo però contraddice come minimo il codice di diritto canonico che sottopone la decisione di accordare la soluzione al confessore a dei vincoli, a delle regole, alla verifica di alcune condizioni. Insomma, penso che sia sufficiente questa esposizione generale. Il quadro mi sembra quello di una evidente stravaganza, insomma, di una irregolarità di sapore. realmente rivoluzionario rispetto alla tradizione cattolica. Se pensiamo soprattutto a un'altra celebre dichiarazione di Bergoglio che ebbe ad affermare, cito, che non bisogna fare un'altra chiesa ma una chiesa diversa. Personalmente mi tornano alla mente delle riflessioni piuttosto incisive, ad esempio di un filosofo francese che è Michel Onfray, ateo anticlericale, addirittura un edonista dichiarato. il quale in diversi suoi saggi, in diverse interviste, soprattutto mi viene in mente un saggio recente che si intitola L'arte di essere francesi, denuncia precisamente la fine della civiltà giudaico cristiana, con tutta la sua storia gloriosa, e le cui cause andrebbero ricercate nella creazione di una nuova civiltà post-umanistica, nel quale processo la Chiesa Cattolica con la sua sistematica dismissione identitaria avrebbe una precisa responsabilità. Ecco, questa mi sembra, dal punto di vista di un primo tentativo di interpretazione generale del fenomeno, una lettura non priva di interesse e non priva di validità. Certamente, adesso facciamo finalmente intervenire Andrea Cionci che ci racconterà effettivamente tutto. Tu hai citato Onfray, Onfray che io ho letto ampiamente e mi vengono in mente così a caldo due cose. Una, nel trattato di ateologia, perché la cosa riguarda esattamente il tema di cui stiamo parlando, lui di fatto identifica la civiltà laica con la civiltà giudaico cristiana, tant'è che lui scrive noi mangiamo, dormiamo, sogniamo, pensiamo, soffriamo. laici ma in realtà lo facciamo come ebrei cristiani. perché siamo condizionati da duemila anni di tradizione ed è proprio quella tradizione di cui adesso appunto tu stavi dicendo e Cionci ci spiegherà, tradizione che viene violata, insomma si cambiano un po'le regole del gioco e poi nel suo voluminosissimo Trattato Decadenza lui parla proprio di un transumanesimo, cioè di un passaggio a delle società che, se non ricordo male, lui definisce de... territorializzate, quindi andando verso un veramente nuovo ordine mondiale. Ora, dottor Gionci, lei si è avvalso della consulenza di teologi, di storici, studiosi ovviamente della storia del cristianesimo, di esperti di iconografia cristiana e lei con tutto questo ha... diciamo, tratteggiato veramente una possibilità, un quadro interpretativo di queste novità o addirittura di queste contraddizioni o di queste stravaganze che il professor Corrias ci ha messo adesso in evidenza. Ecco, adesso vorrei che ce ne parlasse lei. Prima di raccontarvi qualcosa in merito all'oggetto della nostra trasmissione vorrei specificare un paio di cose. Molti si saranno chiesti perché non compaio in video e questa è una mia abitudine per rispetto verso il Santo Padre Benedetto XVI, proprio perché quello che conta non è Andrea Cionci, ma quello che ci ha rivelato attraverso il codice Ratzinger e attraverso il diritto canone. In seconda battuta mi associo a quanto già specificato dal professor Corrias, nel senso che qui non stiamo a dare patenti di legittimità. questo a quella religione o a quel credo ma è semplicemente un discorso di natura legale, di natura canonica perché appunto chiunque sia il capo di una religione è tenuto a essere custode dei principi di quella religione per rispetto dei credenti. Quindi se un sacerdote hindù per esempio ottenesse quell'incarico attraverso delle manovre, delle pasticcerie, e poi si mettesse a promanare per esempio il buon sapore della bistecca alla fiorentina sarebbe una cosa illegale, una mancanza di rispetto verso il popolo inglese. Quindi nel mio volume, nella mia inchiesta che consta di oltre 350 articoli raccolta in un volume di 340 pagine che oggi è un best seller nazionale grazie all'interesse dei lettori io ho messo a fuoco un dato che per me è assolutamente oggettivo, cioè che Papa Benedetto XVI nel 2013 non ha mai abdicato, non ha lasciato la sede vacante, ma ha lasciato la sede impedita, rifugiandosi in uno status giuridico canonico dove il Papa resta Papa ma prigioniero, mantiene quindi il munus petrino che è l'investitura che per la dottrina cattolica è di origine divina, come ha anche specificato Giovanni Paolo II nella Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis, nominando proprio il munus petrino, di derivazione divina. Ora, in ambito cattolico, il munus è legato a tutta una serie di questioni che attengono lo Spirito Santo, l'infallibilità nei pronunciamenti definitivi, l'assistenza dello Spirito Santo. nell'insegnamento del magisterio in materia di morale, di costumi e di dottrina e poi l'assistenza negativa dello Spirito Santo all'elezione del pontefice. Quindi, da un punto di vista teologico, dal punto di vista dei credenti, le aporie che sono state individuate poco fa in modo molto efficace dal professor Corrias sono perfettamente giustificabili. Ovviamente Bergoglio può dire quello che dice, fare quello che fa, perché non è il Papa, non ha l'assistenza dello Spirito Santo e quindi diciamo nel variegato mondo degli antipapi, perché ce ne sono stati almeno 40 nella storia della Chiesa, può andar bene come può andar male, nel senso che abbiamo avuto due antipapi santi come Felice e Ippolito e antipapi eretici come per esempio Novaziano. Questo dipende dal fatto che l'antipapa non ha l'assistenza dello Spirito Santo e quindi... può essere antipapa in modo inconsapevole come per quei due santi nominati poco fa o invece diciamo essere abbarbicato al potere in modo, come posso dire, non santo, ecco decisamente non santo. C'è viceversa dal punto di vista dell'osservazione laica c'è un problema grande quanto una casa che forse io stesso ho mancato di sottolineare con la dovuta rilevanza. Cioè il fatto che siano nove anni che della legittimità, della legalità, dell'abdicazione presunta di Benedetto XVI si discute in modo asperrimo e il presunto Papa Francesco non ha mai dimostrato la minima volontà di fare chiarezza, di sanare un problema. di chiedere spiegazioni al Papa Benedetto XVI, ma anzi lui stesso ha ammesso candidamente un paio di mesi fa che le dimissioni di Benedetto sono state poco chiare. Allora, io non so come funzioni a casa vostra, o meglio, lo so perché voi siete persone oneste di alto profilo culturale, però voglio dire, se qualcuno mettesse in dubbio la laurea del professor Corrias, Io penso che il professor Corrias per primo andrebbe alla segreteria della propria università per chiedere ma che cosa è successo? Ci sono stati dei problemi, dei disguidi, un equivoco? Cioè, voglio dire, qualsiasi persona onesta, in buona coscienza, nel momento in cui vede messa in discussione la legittimità dell'incarico o del ruolo o del titolo che ha, dovrebbe essere il suo primo interesse spasmodico. quello di fare luce, fare chiarezza. E qui noi non abbiamo nulla di tutto ciò. Voglio dire, a vergoglio del fatto che le dimissioni di Benedetto possano essere state più o meno valide, che lui stesso possa aver più o meno ricevuto il munus direttamente da Dio, non importa niente. Allora voi ve lo immaginate un Giovanni Paolo II che, diciamo... se ne infischia del fatto di essere assistito o meno dallo Spirito Santo? Cioè per Bergoglio il fatto di avere il munus o di non averlo, il dubbio che lui possa non essere assistito dallo Spirito Santo, non gli crea il minimo pensiero. E allora questo inevitabilmente denota un intento che non è onesto nei confronti della fede cattolica e di un miliardo duecentottantacinque milioni. credenti. Non so se questo discorso mi sembra abbastanza condivisibile, non credo che ci siano discussioni su un discorso di questo genere. Quindi il fatto che a partire da questo atteggiamento lui provveda a uno smantellamento metodico, sistematico e anche abbastanza sottile della fede cattolica mi sembra del tutto naturale, è perfettamente coerente. Quello che però deve essere messo maggiormente a fuoco è che non si tratta di stravaganze, di distrazioni, di trascuratezze, approssimazioni, ma si tratta di un ben preciso progetto che mira al sovvertimento del cattolicesimo, non solo alla sua sostituzione con un'altra religione che possa fare più o meno comodo ai poteri forti mondialisti. No, qui si tratta di un sovvertimento sistematico, come in alto così in basso, dicono gli alchimisti. Cioè io ho tratteggiato nella seconda parte del mio libro, dedicata al Bergogliesimo, così ho chiamato questa sua particolarissima forma di spiritualità, un procedimento Diciamo innanzitutto il fatto che Bergoglio attinge a una quantità di eresie conclamate, neomodernismo, neoluteranesimo, neognosticismo, neopaganesimo, neomarcionismo, cioè contro la visione di un dio vetro testamentario troppo rigido, un neoarianesimo che è gravissimo, cioè la minimizzazione della divinità di Cristo. Vi faccio solo riflettere su un dato oggettivo. Nel 2018 lo pseudomonaco Enzo Bianchi, che è un commercialista e che ha fondato una pseudocomunità monastica in Piemonte a Bose da 30 anni sostiene candidamente che Gesù Cristo non era il figlio di Dio. Per carità, un'opinione rispettabilissima. Tra l'altro lui non ha neanche gli ordini religiosi quindi Enzo Bianchi la può pensare come vuole per quanto ci riguarda. Il problema sapete qual è? Il problema è che nel 2018 il dottore Enzo Bianchi ha presieduto il raduno spirituale mondiale dei sacerdoti ad Ars in Francia. Uno che dice che Gesù non era il figlio di Dio, ci rendiamo conto? Nel 2018 Enzo Bianchi passava per essere il teologo prediletto di Papa Francesco e due mesi dopo che io sulle pagine di Libero enumerai le sue conclamate eresie, mai smentite peraltro dallo stesso interessato, non è che ha scritto al Libero dicendo che cosa avete detto qui. Mi state diffamando? No, niente, perché erano tutte cose patenti, documentate eccetera. Due mesi dopo che questa realtà è venuta alla luce su un giornale mainstream, non si sa com'è, ma Enzo Bianchi è stato silurato. Il mio legittimo sospetto è che questo personaggio fosse diventato troppo scomodo per le sue fughe in avanti eccessive, che avrebbero screditato la figura del presunto Papa Francesco, che Papa non è. che papa non è perché faccio un veloce riferimento al discorso di prima se il papa precedente non è abdicatario e non è morto ma è impedito che si convoca un conclave per eleggere un altro papa quest'altro papa è un antipapa perché il conclave stesso è illegittimo quindi a questo punto tutte le stranezze enumerate poco fa dal professor corrias assumono una perfetta collocazione, tanto che a me non stupiscono per niente. Sono circa trent'anni che Bergoglio porta al collo una croce pettorale molto particolare, disegnata da uno scultore che si chiamava Vedele in epoca immediatamente post conciliare. Questa croce reca la figura del Buon Pastore, ma è una figura particolarissima di Buon Pastore, del tutto estranea. alla tradizione iconografica cristiano-cattolica. Proprio non esiste una figura del genere. Cioè il buon pastore con le braccia incrociate. Si tratta della posizione del buon pastore dei Rosa Croce, una posizione rituale tipica che viene assunta dai membri di questo ordine segreto o anche della massoneria al giuramento per il diciottesimo grado da principe Rosa Croce. Questo ordine segreto, misterico, pseudomassonico, considera da sempre Gesù Cristo come un grande illuminato, un profeta, ma non come figlio di Dio. Ora, dice San Giovanni che chiunque non considera Gesù come figlio di Dio è anticristo. Quindi voi avete il Papa Francesco che porta al collo un simbolo anticristico. Vi sembra normale? A proposito dei Rosa Croce, dobbiamo ricordare che il presunto Papa Francesco ha ricevuto lodi sperticate da 70 loggie massoniche di tutto il mondo. Ora bisogna fare attenzione perché massoneria e cattolicesimo sono come acqua e olio, cioè sono due nemici assolutamente inconciliati, due realtà spirituali totalmente incompatibili. perché il cattolicesimo è una religione rivelata che ritiene che Gesù Cristo sia il figlio di Dio, che ha rivelato tutto, ha rivelato l'identità del Dio creatore, semplificando invece la massoneria ha un percorso opposto, diverso, cioè che l'uomo e il mondo è stato creato da un grande architetto dell'universo che tuttavia si disinteressa dell'uomo secondo il noto paragone di Voltaire, cioè come... un gran visir che prende il sole sulla tolda della propria nave e si interessa dei topi che nella stiva si accapigliano fra di loro. Quindi sta all'uomo elevarsi, capire le regole dell'universo attraverso un percorso gnostico, cioè di conoscenza misterica, iniziatica, segreta, riservato a pochi. Come vedete siamo su due piani completamente opposti e assolutamente... come dire, nel pieno rispetto di entrambe le posizioni. Certo, non stiamo qui a dire chi abbia ragione o chi abbia torto. come dicevo prima. Non sono conciliabili, ecco. Esatto, come dicevo prima. Una non può introdurre gli elementi dell'altra. Certo, certo. Se ci fosse un cattolico che si infiltra in una loggia massonica per cattolicizzarla alle spalle dei massoni sarebbe un percorso disonesto, allo stesso modo, no? Mutatis mutandis sarebbe un percorso disonesto. percorso ugualmente disonesto e truffaldino. Quindi massoneria, rosacrocianesimo, esoterismo, alchimia, sapere gnostico, cabala, sono tutte realtà alternative, contrarie e incompatibili con il cattolicesimo. Detto questo, i Rosacroce tornano ancora in modo molto subdolo. nelle modifiche del messale. Per esempio la preghiera eucaristica che diciamo voi tutti avrete nell'orecchio perché come diceva Benedetto Croce non possiamo non dirci cristiani, concetto ripetuto anche da Onfray recentemente, la preghiera eucaristica la conosciamo tutti e dice e ora Padre Santo santifica questi doni con l'effusione del tuo spirito. Adesso questa formula è stata cambiata ed è diventata santifica questi doni con la rugiada del tuo spirito la rugiada e da dove è uscita questa ah si giustificano i vescovi bergogliani che hanno manomesso il messale dicono che nel terzo secolo i primi cristiani parlavano della rugiada come diciamo di una metafora della grazia di Dio che cade sul mondo e si deposita in modo omnipervasivo come come appunto la rugiada di Dio ma questo succedeva nel terzo secolo, un secolo prima che venisse dogmatizzato lo Spirito Santo. E allora uno si chiede ma che senso ha ripristinare questa metafora ormai obsoleta della terza persona trinitaria quando è ormai ben dogmatizzata da tanti secoli? Perché la rugiada è il nettare dei Rosa Croce e viene raccolta, veniva raccolta fino al novecento da alchimisti con dei lenzuoli di notte per farne delle preparazioni. ad uso esoterico. Tra l'altro c'è anche nella tradizione ebraica il discorso della rugiada effettuato in un certo modo. Ecco sì, è un elementale esoterico comune alla tradizione ebraica che è stato inserito o reinserito artatamente all'interno del messaggio. Ma di queste sovversioni a livello molto sottile o vertoniano potremmo dire che sono state operate nel messale ce n'è una quantità infinita per esempio il gloria vi ricordate che pace in terra agli uomini di buona volontà quindi si presuppone un criterio meritocratico selettivo pace in terra solo agli uomini di buona volontà adesso è stato cambiato e pace in terra agli uomini amati dal signore tutti gli uomini sono amati dal Signore. Quindi non c'è più questo criterio selettivo meritocratico di qui sopra e l'insegnamento, diciamo, muta di 180 gradi. Questo rovesciamento sottile ma speculare lo troviamo anche nel cambiamento del Padre Nostro. La formula e non ci indurre in tentazione, che presume una verità di fede, cioè che Dio possa mettere alla prova l'uomo, testarne, come posso dire, la resistenza nella fede, forgiarne la fede come un buon padre amorevole, per esempio, pone delle sfide al figlio piccolo, come potrebbe essere quello di togliere le rotelline a una bicicletta, no? Questa formula diventa e non ci abbandonare alla tentazione. Ora, nonostante la petizione al negativo, non ci abbandonare alla tentazione, si presuppone però qualcosa di blasfemo, cioè che Dio possa abbandonare alla tentazione. È come se io dicessi, dottor Biglino, la prego, non mi metta il beleno nel caffè. È vero che la sto pregando di non farlo, ma io, nello stesso momento, presuppongo che lei possa mettermi il cianuro nella tevara. All'altro, chiedo scusa. in greco, eis enenkes emas, eis peirasmon, significherebbe letteralmente non portare noi dentro la tentazione partendo dal verbo eis fero cioè portare dentro e eisenenkes emas, non portare noi dentro la tentazione. Infatti, quindi la traduzione... Le questioni sulla traduzione sono veramente molto interessanti, ne ho parlato anche in video, ma il discorso che giustamente lei sta facendo, lo ribadisco per gli ascoltatori del canale, è... far vedere, evidenziare i cambiamenti rispetto alla tradizione che il nuovo papato o antipapato sta apportando o tentando di apportare in un modo più o meno patente o nascosto. Certo e questo processo è consentito anche da, bisogna dire, una ignoranza dei principi base della fede cattolica che ormai si deve a 60 anni dal concilio, alla cosiddetta palude teologica post conciliare, perché il concilio è stato l'inizio di questa aggressione interna alla fede cattolica tipica di quegli ambienti che all'interno della Chiesa sono passati al nemico della Chiesa, cioè alla massoneria. e quindi gli ultimi papi si sono dovuti difendere la Fossa dei Leoni proprio da queste continue aggressioni alla fede cattolica. Ecco perché, come ho illustrato nel mio libro Codice Ratzinger, il piano anti-usurpazione messo in pratica da Papa Benedetto XVI nel 2013 era pronto da 30 anni, dal 1983, cioè da quando il diritto canonico ha... per volontà di Ratzinger, Cardinale Ratzinger, ha introdotto questo sistema mutuato dal diritto dinastico tedesco, il Fürsterrecht, che scompone, distingue fra titolo dinastico e potere pratico, legittimità nell'esercitare il potere pratico, quindi la dicotomia fra munus e ministerio. A questo proposito vorrei ricordare che anche il monastero Mater Ecclesiae, quale oggi è rifugiato Papa Benedetto all'interno della città del Vaticano fu fatto costruire da Giovanni Paolo II nei primi anni novanta perché un monastero di clausura che consentisse al Papa auto impedito di rifugiarsi all'interno del Vaticano e quindi di avere la sede impedita. Con la sede impedita l'usurpatore dovrà essere diciamo annichilito, annullato. Faccio una breve parentesi sul discorso di Ticonio per spiegare la strategia generale di Papa Benedetto. Ticonio era un teologo del quarto secolo romano che diceva che nella Chiesa di Cristo è contenuta la Chiesa del Diavolo mascherata, nascosta. Quando è che verrà alla luce questa Chiesa del Diavolo con la grande discessio? Uno scisma normale? No! perché negli scismi del passato ai quali siamo abituati la parte eretica veniva con la grande discessio di cui parla Ticonio invece la Chiesa di Cristo che si ritira e lascia campo libero alla Chiesa del Diavolo in modo che possa manifestarsi e noi oggi assistiamo effettivamente a un rovesciamento del cattolicesimo ad opera della Chiesa Bergogliana Quindi, diciamo, da un punto di vista di osservazione cattolico, chi rovescia il cattolicesimo non può che giocare nella squadra opposta. Questo mi dispiace, ma dal punto di vista dei cattolici è lampante. Uno dei processi più interessanti di inversione di un elemento identitario cattolico è quello del rovesciamento della figura di Maria. Secondo la fede cattolica... questo appuntamento con la storia che è definito dall'articolo 675 come una grande prova finale nella quale la Chiesa dovrà affrontare un'apostasia che nasce dall'interno, un'apostasia che promette la salvezza a tutti in cambio del rifiuto della verità di fede ed è esattamente quello che sta succedendo perché Bergoglio promette a tutti la misericordia divina l'assoluzione per tutti, tanto che il prete che rifiuta l'assoluzione, cosa prevista dal diritto canonico? Perché se il penitente non è ben... contrito del suo peccato o se la situazione non è matura il sacerdote ha il diritto dovere di differire o addirittura rifiutare la soluzione quindi definire delinquente un prete che non dà automaticamente come un jukebox o una macchinetta la soluzione significa dare del delinquente a padre pio o al santo curato d'ars grandi grande figure di confessori che nella loro vita hanno spesso e volentieri differito o rifiutato la confessione a persone che non erano sinceramente pentite. Quindi tornando alla visione cattolica questa grande apostasia interna è un'aggressione di tipo diabolico che si scontrerà con l'azione della figura di Maria perché Maria schiaccia la testa al serpente come voi ben sapete e quindi è considerata la generalessa, colei che comanda questa battaglia contro l'aggressione del diavolo. Ecco perché Bergoglio si accanisce con la figura di Maria in modo estremamente sottile e devo dire anche affascinante per certi versi. Una prima inversione della figura mariana è la paciamama, citata poco fa dal professor Corrias. Questa divinità pagana. andina che nei primi tempi diciamo della colonizzazione del nuovo mondo venne utilizzata dai gesuiti per l'inculturazione cioè per sostituire gradualmente le divinità locali con le figure della teologia cattolica in realtà diciamo questo processo si è completato da un pezzo tanto che in sudamerica abbiamo la vergine di guadalupe che è una madonna veneratissima conosciutissima e che rende del tutto inutile e obsoleto il ricorrere a questi vecchi arnesi dell'inculturazione come la Pachamama. La Pachamama è la madre terra, la dea della terra, la grande madre, alla quale per secoli sono stati sacrificati animali ma anche, con ogni probabilità, esseri umani. Tanto che il 5 agosto scorso in Bolivia a El Alto, durante la... il festival dedicato alla Pachamama, la festa dedicata alla Pachamama, un giovane di 30 anni è stato sepolto vivo in onore della Pachamama. Per fortuna il ragazzo è riuscito a liberarsi dalla bara nella quale era stato rinchiuso e si è salvato, ma diciamo per il rotto della cuffia. E voi avete una divinità alla quale si fanno sacrifici umani o si tenta di fare sacrifici umani che è stata intronizzata nella Basilica di San Pietro. la Bergoglia, quale ha poi piantato anche un albero nei giardini vaticani dedicato alla pagina. Questa però diciamo è una delle figure più evidenti della mistificazione della figura di Maria che da madre del cielo diventa madre terra. Una delle figure pseudomariane più interessanti del Pantheon Bergogliano è la cosiddetta Maria che scioglie i nodi sulla quale ho fatto delle indagini che si sono rivelate corrette. Questo culto è stato propagandato da Bergoglio a partire dagli anni Ottanta, dopo un suo soggiorno in Germania, dove vide nella chiesa di San Peter ad Augusta, una chiesa gesuitica, uno strano ex voto della Maria che scioglie i nodi, la Knotenloserin si dice in tedesco. Questo ex voto fu fatto dipingere da tale Jeronimus Langenmantel per rievocare un episodio di cui era rimasto protagonista, si era reso protagonista suo nonno. Praticamente sua nonna, i tedeschi si sposano legando un nastro, facendo un nodo a un nastro. Siccome i due coniugi litigavano spesso, questa donna faceva tanti nodi a questo nastro nuziale. e diciamo l'unione si stava quasi per sfasciare, stavano alle soglie del divorzio e questa donna fa offrire da un prete gesuita questo nastro alla Madonna, la quale si dice avrebbe sciolto i nodi di questo nastro. Ora naturalmente questo miracolo pseudotale confrontato con i miracoli attribuiti a Maria nella tradizione cristiana è abbastanza leggero, per non dire quasi ridicolo. Ma ho scoperto che questo Jeronimus Langemantel apparteneva a un'accademia protomassonica che si chiamava la Fruchtbringende Gesellschaft. che a detta di storici della massoneria era appunto una organizzazione che avrebbe anticipato la massoneria vera e propria da lì a qualche anno. Ma soprattutto la novena che si recita alla Maria dei Nodi riprende in modo preoccupante il rito magico dei nove nodi, un rito magico tra i più famosi, tanto che nel volume Pillole di Magia di Michela Chiarelli viene citata espressamente la Maria che scioglie i nodi come figura della Grande Madre. Vedete che con questa ennesima figura pseudo mariana Bergoglio ripropone la Grande Madre, questa divinità arcaica antichissima che non ha nulla a che vedere con la dottrina cattolica, come in alto così in basso, un rovesciamento completo. Volevo farle una domanda... Nel senso che questo ovviamente è dal punto di vista di un cattolico che ha una tradizione e vede che c'è un Papa o Antipapa che la sta stravolgendo in vari modi, sotto vari aspetti, sia dal punto di vista dottrinale che dal punto di vista liturgico, inteso come servizio anche visibile ai fedeli. riferisco ad esempio a questo discorso della paciamama eccetera, lei ha accennato, ne aveva accennato anche prima Corrias, ad una lotta, ad una fortissima lotta interna alla luce di questa situazione nella quale, e le parlo da laico ovviamente, si trova il papato, quindi si trova la Chiesa e quindi sapendo quale influsso geopolitico, diciamo così... genericamente all'intera istituzione della Chiesa sul pianeta nel quale viviamo. È possibile ipotizzare degli scenari futuri, cioè al di là di una elencazione di fatti che mi pare assolutamente molto ricca e circostanziata e quindi indipendentemente dalle posizioni di fede, si può pensare ad un percorso che porta verso possibile scisma oppure ad un percorso che possa portare, diciamo dal punto di vista di un cattolico, al ripristino di una linea che può essere considerata giuridicamente corretta dell'Istituto Pontificio? La ringrazio, è una domanda molto interessante. Dunque, da un punto di vista laico, innanzitutto io mi preoccuperei un tantino perché... i valori cristiani li conosciamo tutti e la nostra civiltà è fondata su valori cristiani. Nel momento in cui subdolamente vengono proposti dei nuovi valori che sembrano cristiani ma in realtà in radice, in nuce, sono profondamente anti cristiani, io una domanda me la farei anche perché questo processo è fatto in modo subdolo, sotterraneo, overtoniano. Non è che è arrivato un Papa... da un giorno all'altro ha detto signori sapete che ci siamo stancati di adorare Gesù Cristo da domani cominciamo ad adorare Belzebù allora diciamo questo per quanto possa essere un programma un po'discutibile però almeno è presentato in modo onesto non è onesto se tu vai a pregare una Madonna facendo credere che è una figura mariana e invece quella figura lì c'è la madre terra, la grande madre grazie la Lilith, Astarte, tutte queste divinità che non hanno assolutamente nulla a che vedere con la figura di Maria. Ma venendo al discorso del futuro della Chiesa, io dico che questa faccenda dell'antipapato è la chiave di volta di tutte le grandi questioni che ci attanagliano in questi ultimi tempi. Dalle questioni del controllo demografico, sanitario. digitale, economico delle nazioni e dei popoli, fino alle questioni di politica estera, guerre varie, eccetera. Quindi io ho sempre considerato questa come la chiave di volta di un castello che si smonterà. Si smonterà grazie a un uomo che ha il titolo di Vicario di Cristo e che lo conserva, e che è il Papa Benedetto XVI. Questo ma non per una questione teologica, per una questione canonica, perché nel momento in cui il fatto che Papa Benedetto è sempre rimasto il Papa, non ha mai abdicato, era in sede impedita, sarà reso ufficiale, sarà dichiarato apertamente e non più lasciato allo scavo di quelli che capiscono di diritto canonico o alle orecchie per intendere di coloro che riescono a decodificare i messaggi in codice razzi, di cui abbiamo parlato l'altra volta. il mondo subirà un trauma, un trauma che è paradossalmente descritto in modo molto efficace dalla profezia di Rasputin, che per quanto non cattolico è figura discutibile, lui dice che nella Roma dei Papi un uomo venerabile si scoprirà che era un serpente, farà la fine del serpente e ci sarà una rivoluzione terribile per cui quelli che indossavano l'abito dell'ingiustizia saranno riconosciuti come i giusti e viceversa perché poi vi lascio solamente immaginare il momento in cui 7,5 miliardi di persone non so quanti siamo avranno l'informazione che colui che è stato individuato per dieci anni undici anni non so quando avverrà come il papa lo sponsor morale di tutte le riforme più positive del mondo eccetera era in realtà un falso papa ci sarà un rovesciamento della percezione di miliardi di persone e questo avrà delle conseguenze di rompete. Matteo, tu hai qualcosa da aggiungere? Sì, io vorrei a questo punto provare ad ampliare un pochino l'orizzonte di osservazione, fare il mio lavoro in qualche modo, cioè lo storico delle religioni. A me sembra indiscutibile che qui, oltre i limiti della questione estremamente confessionale, siamo davanti a un'esigenza. a un processo di alterazione radicale dei paradigmi non solo della religione cristiana occidentale, cioè del cattolicesimo in sé, ma dell'intera cultura occidentale. In realtà, dal punto di vista antropologico, culturale, storico, religioso, si tratta di fenomeni piuttosto noti, già osservati ampiamente nel lungo percorso dell'umanità e delle sue espressioni culturali e cultuali. Ad esempio, penso... a un caso di scuola, diciamo così, cioè la straordinaria capacità di persistenza degli elementi del culto romano, quello che in età cristiana fu definito paganesimo, all'interno proprio del organismo della religione cristiana, ormai stabilizzatosi, ormai definito in maniera precisa, del cristianesimo trionfante a partire dal IV secolo d.C. Non è mia intenzione ovviamente esprimere giudizi di valore sulla novità che sta prendendo piede, che si sta affermando in maniera sempre più evidente e direi anche irreversibile da questo particolare punto di vista. Certamente però, e qui depongo un pochino l'oggettività dello storico delle religioni, credo sia lecito sperare che il nuovo che si sta affermando non faccia rimpiangere troppo l'antico che sta evaporando. Vorrei anticipare un attimo agli amici del canale che stiamo preparando una sorpresa, insomma un lavoro dal contenuto culturale altamente qualificato e che sarà una sorpresa di cui parleremo ormai, posso dire, se non tra brevissimo, di sicuro tra breve e quindi questo ho voluto anticipare. Allora io... Intanto ringrazio, se non ci sono altre cose da aggiungere, direi che abbiamo dato un quadro completo per che ciascuno possa farsi un'idea e vorrei riprendere proprio dal codice Ratzinger una frase che ha scritto Andrea Cionci dove dice, anche se in un contesto dove affronta un certo tema, ognuno si regoli come crede ma è importante cercare di andare oltre la logica del proprio benessere spirituale personale, oltre la routine delle proprie abitudini, inquadrando la questione in un contesto più ampio e in questo contesto più ampio è anche, dal mio punto di vista ovviamente, per il canale di cui sono responsabile, contesto all'interno del quale poi ognuno ovviamente ha le sue idee e quindi nel rispetto reciproco noi ne parliamo, noi ne abbiamo parlato, chissà forse anche torneremo a parlarne, ma mi pare che questa possa essere una giusta conclusione se voi lo ritenete. Quindi io vi ringrazio per questa ennesima chiacchierata e ringrazio anche tutti quelli che ci hanno ascoltato fin qui. Quindi saluto il dottor Andrea Cionci. Grazie dottore, grazie a tutti. Matteo Corrias, il professor Matteo Corrias. Ciao Matteo. Ciao Mauro, ciao Andrea. Ciao a tutti e come sempre alla prossima.