Buongiorno, buon pomeriggio e buonasera! Oggi leggiamo e analizziamo insieme il piacere di D'Annunzio, con libro alla mano! Prima però ricordatevi di lasciare un mi piace qui sotto, di iscrivervi al canale e di seguirmi anche su Instagram, mi trovate come Diario di Charlotte. Addentriamoci quindi nella biografia e contestualizziamo un po'questo romanzo.
Sappiate che ho già dedicato una video lezione alla vita e alle opere di D'Annunzio che vi lascio qui sopra. Siamo nel 1881 e Gabriele D'Annunzio frequenta l'ambiente romano. Lui inizialmente a Roma vorrebbe anche continuare a studiare lettere però poi decide di dedicarsi al giornalismo e quindi abbandona gli studi. Descrive lui stesso Roma in questo modo. A Roma il clima è dolcissimo, il cielo splendido, il sole d'oro, le rovine hanno strofe e immagini superbe per il mio cuor di poeta.
Nel 1883 D'Annunzio sposa la duchessina Maria Arduì di Gallese, da cui avrà anche un figlio, però continuano le sue scappatelle amorose, infatti questa contessina... Non è molto fortunata. Nel 1887 infatti si innamora di Barbara Leoni. Barbara Leoni è molto importante perché D'Annunzio attingerà alle lettere d'amore con lei proprio per il piacere.
Quindi nell'87 si innamora di questa donna e insieme frequentano prima delle zone dell'Abruzzo, si rifugiano sull'Adriatico, quindi passano insieme delle giornate e delle notti. d'amore, perché D'Annunzio per scrivere ha bisogno di provare forti emozioni. È proprio in Abruzzo, nel convento Michetti, che D'Annunzio scrive il piacere.
Si trova infatti a Francavilla a Mare e scrive proprio D'Annunzio. Ora, nel convento di Francesco Michetti, pittore e pittagorico, io mi proponevo appunto di comporre la mia seconda prosa. Parliamo ora un po'di date.
Il Piacere viene pubblicato nel 1889 a Milano dalla casa editrice Treves. Nel 1895 poi D'Annunzio ripubblica la sillogge I Romanzi della Rosa. Infatti Il Piacere fa parte di questa sillogge insieme all'Innocente e al Trionfo della Morte. Peraltro questa sillogge, lo avrete visto anche nel nostro video dedicato alla vita di D'Annunzio, è l'unica che porta a termine. Ecco, questa è una chicca!
Nel senso che D'Annunzio è il vate, lo chiamano il vate, è un poeta che è eccezionale di fatto. Bene, che cosa fa? Ha una trovata pubblicitaria grandiosa.
Fa firmare un'acqua forte da Andrea Sperelli, sì, proprio l'Andrea Sperelli che è il protagonista del Piacere. Chiede quindi al bulino. di Sartorio di pubblicare questo cartellone pubblicitario con la firma di Sparelli autografa.
Chiaramente Sparelli è un personaggio che non esiste, ma in questo modo lo fa come vivere e incuriosisce anche i potenziali lettori. Infatti questa acquaforte rappresenta Elena Muti dormiente. Tra le cose possedute più preziose di Andrea Sparelli, si legge proprio nel piacere, era una coperta di seta fine. di un colore azzurro disfatto, intorno a cui gravavano i dodici segni dello zodiaco in recamo.
La nudità di Elena non poteva avere una più ricca ammantatura. Ebbene, nel piacere noi leggiamo che Elena ama molto distendersi e avere addosso questa coperta preziosa con i dodici segni zodiacali. L'acqua forte!
Rappresenta proprio Elena mentre dorme e questi 12 segni zodiacali. In questa fase Danunzio di fatto è un esteta, ovvero pone l'arte come un valore supremo. Tutta la sua vita è sottoposta alla legge del bello e lui deve vivere in modo inimitabile.
Che vuol dire? Vuol dire che la sua vita deve essere... eccezionale, anche se in realtà questo vivere inimitabile si riduce al lusso, al denaro anche alle esigenze del mercato ma bando alle letterarie cure quando le quanime notte si sostituisce al fastidioso lume diurno e fa duopo salpar l'ancora per le congeniali frivolezze mondiali e questa fase andrà poi a preannunciare ad anticipare il superomismo perché D'Annunzio che cosa fa? Legge, dice...
Legge così parlò Zaratustra e si innamora della filosofia niciana, però la rivede in modo un po'non del tutto corretto, come poi farà anche il nazionalsocialismo, come farà anche Hitler che avrà una rilettura di Nietzsche piuttosto incompleta e anche lo traviserà. Bene, D'Annunzio quindi prende a prestito rispetto alla filosofia niciana alcuni concetti. come quello dell'oltreuomo, quindi l'uomo che supera se stesso con la sua volontà di potenza e la sua forza plastica. Peraltro, Nietzsche è anche un appassionato di storia dell'arte e di arte come valore supremo. Un'arte che, se dovessimo riprendere la terminologia nietzschiana, potremmo dire un'arte dionisiaca, che rappresenta l'ebrezza, il bello, il tumulto.
e non un'arte invece apollinea, che rappresenta l'armonia, le forme di Apollo. Perché quest'opera si intitola Il Piacere? Mi è stato anche chiesto su Instagram, perché molti mi fate delle domande anche lì.
Ebbene, si chiama Il Piacere perché? Perché il protagonista, il conte Andrea Sparelli Fieschi D'Ugenta, che è l'alter ego di D'Annunzio, È un dandy, lui stesso si definisce un giovane viziato ed effeminato e dedica tutta la sua vita a questo piacere, che non è un piacere profondo, spirituale, viscerale, ma è un piacere effimero, è un piacere superficiale. Infatti lui passa tutta la sua vita a fare della sua vita un'opera d'arte, come gli ha insegnato il padre. Iniziamo però ad entrare nel... Piacere, che peraltro io avevo letto alle superiori e ho riletto qui per voi.
Andrea Sparelli è l'ideal tipo del giovine signore italiano del XIX secolo. Lui si definisce il legittimo campione di una stirpe di gentiluomini e di artisti eleganti. L'ultimo, pensate, non se la tirava, l'ultimo discendente di una razza di intellettuale. Wow!
Innanzitutto dobbiamo dire che D'Annunzio critica in questo modo il mondo borghese, perché noi apriamo il piacere e leggiamo di fatto una critica alla borghesia del tempo, lui dice sotto il grigio diluvio democratico odierno che molte cose belle e rare sommerge miseramente va anche poco a poco scomparendo quella special classe di antica nobiltà italica. Quindi il mondo borghese... sta sommergendo negativamente l'antica nobiltà italica, antica nobiltà di cui però fa parte il nostro Andrea Sperelli.
Questa è una dichiarazione di ostilità nei confronti anche del mondo borghese, data anche dal fatto che nel 1882 abbiamo il suffragio allargato per le elezioni. Come vi dicevo, Andrea Sperelli vive la vita... facendo un'opera d'arte di sé e di tutto ciò che lo circonda.
Ebbene, questa Massima non è una sua invenzione, non è uno sgirbizzo mattiniero, ma è proprio il padre che gli ha insegnato a vivere così. Infatti, i suoi insegnamenti sono stati fare la vita un'opera d'arte, non avere rimpianti, giusto, e oscurare la verità tramite l'arte del sofisma. Che cosa sono i sofisti? Ebbene, nella filosofia antica i sofisti erano dei filosofi a pagamento, come Protagora e Gorgia, che esercitavano l'arte della persuasione e della retorica.
Loro non perseguivano tanto una verità essenziale, ma semplicemente cercavano di dimostrare con l'arte della parola le loro ragioni. Famosissimo è l'Encomio di Elena che è di fatto un'esercitazione di retorica dove vediamo il filosofo dimostrare l'innocenza di Elena semplicemente con tutta una serie di artifici retorici. Ebbene, l'arte del sofismo comunque può essere utile anche quando vi trovate in situazioni spinose e cercate un po'di, diciamo, confondere l'interlocutore, però non fatelo troppo perché altrimenti vi beccano. Nel 1884 Andrea Sparelli arriva a Roma e si stabilisce a Palazzo Zuccari.
Lui ama la Roma delle ville, delle fontane, delle chiese ed è di fatto un eroe decadente. Anche qui noi abbiamo già dedicato una lezione al decadentismo che vi lascio qui sopra. Questo eroe decadente è una figura che è già presente nella letteratura straniera e ci sono due... personaggi che vi dovete ricordare Jean de Sessant che è un personaggio di Harbour che vuol dire controcorrente ideato da Husemane in Francia e anche il Dorian Gray che è sicuramente più noto di Oscar Wilde in Inghilterra secondo Benedetto Croce noi con D'Annunzio abbiamo il risuonare nella letteratura italiana di una nota decadente ferina sensualistica quindi anche bestiale, ferina vuol dire animale. Ora parliamo della struttura del romanzo e vediamo i capitoli brevemente.
Capitolo 1 l'incontro con Elena Muti e poi la sua dolorosa partenza. Capitolo 2 l'incontro con Maria Ferres. Capitolo 3 abbiamo una sorta di fusione tra Elena e Maria.
poi l'abbandono. Iniziamo dal libro 1 e abbiamo un flashback, cioè torniamo indietro. Sparelli sta aspettando l'arrivo di Elena Muti, la sua amante, che però lo ha abbandonato e allora ripensa le notti d'amore con lei prima della sua partenza, partenza che è avvenuta il 25 marzo del 1885. Ebbene, Elena ha preferito poi, era già vedova, ma si sposa con un lord inglese, Lord Heathfield, e lo lascia. Quindi in due si incontrano per l'ultima volta e lei lo congeda, freddamente peraltro, povero Spirelli.
Nel viaggio era poi ci racconta come ha conosciuto questa femme fatale, questa donna bellissima, Elena Muti, la duchessa Elena di Cerni. L'ha incontrata per la prima volta dalla cugina e appena l'ha vista ha pensato a... Ecco, la mia donna.
Non so se vi è mai capitato di incontrare una donna o un uomo che vi ha colpito così tanto di dire ecco, questo deve essere mio. Ebbene, Spirelli è attratto dalla sua arguta giocondità, per la libertà dei suoi moti e per il suo infaticabile sorriso. Elena Muti ama il calore e le rose, a cui spesso si diverte a strappare i petali. E pare, crea.
adattata secondo Spirelli soltanto ad esercitare l'amore. Infatti il suo corpo sembra quello della dane del correggio. Questo libro è pieno di riferimenti artistici e quindi se volete farvi anche una cultura del mondo dell'arte io ve lo consiglio. Quindi questa spiritualità pro di Elena non è una spiritualità profonda, è una spiritualità come quella di Spirelli, superficiale. Dopo il primo incontro i due si rivedono anche ad un'asta però Elena che conosce bene come sedurre un uomo dice lo tengo un po'in disparte e quindi lui è tutto appassionato cerca di fare un po'il galletto di cercare di prendere la sua attenzione ma niente lei infreddamente gli dà un consiglio di puntare tutto su un piccolo orologio peraltro piuttosto macabro con anche un teschio dopo quindi la serata Elena si sente male e niente Sparelli ne approfitta la raggiunge e i due si baciano dice proprio il narratore la passione li avvolse e li fece incuranti per tutto ciò che per ambe due non fosse un godimento immediato torniamo poi al punto di prima cioè l'abbandono di Elena vi ricordate che abbiamo detto che abbiamo iniziato con un flashback ebbene i due iniziano ad avere una relazione amorosa fatta di incontri ripresso e la casa di Sperelli che viene descritta minuziosamente con tutti i suoi gingilli, le sue suppellettili e poi Edera.
Decide di lasciarlo, no? E quindi Sparelli diventa irresistibile perché tutte le donne che lo vedevano con lei praticano finalmente lo possiamo conquistare. Si intrattiene alla brillante idea di intrattenersi con una donna sposata tra le tante, donna Ippolita e niente, è già netto il rutolo che il marito non è proprio contentissimo e quindi decidono di fare un duello on guard e alla fine Andrea Sparelli viene ferito al torace e quindi deve andare. in convalescenza siamo al libro secondo Sperelli passa la convalescenza nella villa di Schifanoia che si trova a Francavilla al mare ed è in crisi perché soffre il suo animo da cherubino quindi d'angelo soffre per tutte le bugie che ha detto legge tantissimo legge versi, poesie pensa al suo amore per Elena Muti e qui abbiamo la famosissima frase il verso è tutto che vi avevo detto... Ve l'ho detto anche su Instagram, è stato ripreso da un'altra opera di D'Annunzio, è un verso che poi lui ricita perché D'Annunzio è un autocitazionista, cita se stesso un po'ovunque.
Comunque, sì, all'anima di Sparelli è piena di poesia e inizia di nuovo a comporre. Al che arriva la nostra seconda donna, Maria Ferres. Maria Ferros infatti sarà ospitata dalla cugina di Danunzio dove lui sta facendo la convalescenza e così lui conoscerà la sua nuova amata.
Maria Ferros è molto diversa da Elena Mutti, non è una fan fatale. Arriva alla villa pensati indossando un velo che le copre il volto e Sperelli da bello birichino dice vorrei vederla, conosciamola meglio. Trascorrerà alla villa Maria Ferres alcune settimane insieme alla figlia Delfina mentre il marito Don Manuel si trova altrove a Roma. Questa Maria Ferres ha un volto artistico e mistico ed è incorniciato da capelli che sembrano un serpente nero e hanno anche dei riflessi violacei da cui Sparelli è molto colpito. La sua espressione è malinconica ed esprime tristezza e bontà.
Vedete che Sparelli nota molto i sorrisi, no? Il sorriso di Elena, il sorriso di Maria. Quando arriva Maria, andrà Sparelli, pum, si riaccende. Simono infatti del risveglio sarà poi la rosa che si appunterà all'occhiello.
Durante una passeggiata Maria, insieme ad Andrea chiaramente, perché iniziano poi a frequentarsi, lei è un po'stuzzicata da quest'uomo, trova dei versi incisi. E si complimenta con lui. Questi versi lui li aveva scritti proprio per lei, ma lei non lo sa. Il 25 settembre allora Sparelli le confessa finalmente di amarla, ma la figlia delfina l'interrompe. E voi non saprete mai fino a qual punto la mia anima è vostra, dice Sparelli.
Scusate se non sono compartecipe di Sparelli, però lo trovo un po'come dire affettato in questi modi. Maria allora scrive il suo diario e dice quello che sta crescendo in lei. Egli mi conquista l'intelletto e l'anima. Ogni giorno di più, ogni ora più, senza tregua, contro la mia volontà, contro la mia resistenza.
E noi diremmo Maria scappa. Perché in realtà Maria si sta cacciando in un guaio di fatto e lo vediamo nei prossimi libri. Libro terzo. Ebbene Maria inizia a sentirsi in colpa e decide di scappare. pare di fatto anticipa la sua partenza e va dal marito mentre andrea torna a roma ovviamente torna a roma inizia un po a rivedere la sua vita precedente tutto quello spirituale quel sacro che lo aveva risvegliato ma che pizza dicono e quindi torna alla realtà inizia ad andare di nuovo a far conquiste a divertirsi con gli amici incontri galanti viaggetti in Francia, in Inghilterra e Maria così d'un balzo Andrea Sparelli si rituffò nel piacere.
Addirittura incontra pure Elena Muti e la definisce uno spirito senza equilibrio, in un corpo voluttuario, però riprende a desiderarla e quindi la seconda cercando di ricostruire un'amicizia ma in realtà vuole riconquistarla. Pochi giorni dopo questo suo rincontro della Muti, torna anche Maria a Roma. Quindi vanno a un concerto insieme e lui sembra di nuovo proiettato verso Maria.
Quindi vedete Sperelli, che poi ha il prego di Danunzio, un po'di qua, un po'di là, un po'di qua, un po'di là. Non ha ben chiaro dove vuole andare, no? Quando torna Maria, vuole Maria e vanno a un concerto e lui...
Vede anche Elena e anche Maria la vede e Maria dice una frase che ogni donna avrà detto quando con il suo compagno era passata una bella ragazza sospettando che due avessero una relazione. Bella, molto bella, per vedere che cosa dice l'altro. Sparelli quindi dice, posso fare di due amanti donne che in realtà mi vorrebbero come un amico. Al che...
D'Annunzio torna a casa da questo concerto dove c'è anche Elena, si fa dare un passaggio in carrozza e i due si baciano. Quindi lui asseconda il capriccio. E come se un po'Elena e Maria diventassero una sorta di terza amante.
Noi D'Annunzio, che poi Sparelli, si giustifica dicendo io sono camaleontico, chimerico, incoerente, inconsistente. Dopo il basso però Elena lo ignora. Lo ignora, gli dà buca ad un appuntamento e quindi niente, Sparelli si riconcentra su Maria e i due visitano insieme Villa Medici. Lei trova una scritta e capisce che questa scritta, tratta da Goethe, si riferisce a Elena, però si fida di Sparelli. Si fida di Sparelli e gli dice, dentro di sé si dice, insomma, fa parte del passato.
Libro quarto. E qui abbiamo la fine che veramente è un bijou. Andrea va a casa di Elena ma lei ha un nuovo amante.
Nel frattempo il marito di Maria viene accusato di barare. Allora Maria va da Sperelli disperata e gli dice sarà la nostra ultima notte. E mentre i due stanno avendo un amplesso Andrea Sperelli pronuncia il nome di Elena ma è con Maria. Lei se ne accorge. prende Baracca e Burattini e lo scarica e lui rimane solo.
La giusta fine, a mio parere, di Andrea Sparelli. Analizziamo però questo romanzo. I modelli letterari. Allora, da Nonzio Prenne, da Baudelaire, le corrispondenze, da Montpassant e i fratelli Goncourt.
Noi abbiamo citato i fratelli Goncourt parlando del... verismo e del realismo, in particolare i fratelli Goumour-Cours sono dei realisti, il decadentismo europeo, Gustave Flaubert, quindi Madame Bovary, Percy Shelley, molto amato dell'annunzio, e Keats, quindi questi sono i modelli, ma ce ne sono tanti altri in realtà. Analizziamo però. Questo romanzo segna la fine del naturalismo, se non sapete che cos'è naturalismo.
Il naturalismo ve lo lascio qui e ho già dedicato una lezione al confronto tra il naturalismo e il verismo. D'Annunzio infatti si dedica ora all'introspezione dei personaggi. Questo possiamo definirlo un romanzo psicologico che approfondisce i moti dell'animo umano. Elena di Troia versus Vergine Maria. Sì, infatti i nomi, no?
I latini dicevano nomen. omen, cioè il nome è un presagio, il nome è un augurio, il nome dice qualcosa di te, ebbene Elena rimanda alla bella Elena di Troia, la sposa del re di Sparta, Menelao che viene contesa da Paride che si innamora di lei e per la quale secondo il mito scoppia la guerra di Troia, versus la vergine Maria Casta Candida, devo dire che anche Maria Ferris rimanda alle donne angelicate del dolce stil novo. La tecnica dell'autocitazione d'annunzio vuole mettersi dappertutto e quindi lui si cita.
Gli elenchi di Oggetti alla moda sono ripresi dai suoi articoli giornalistici. L'addio tra Andrea e Elena viene da un'altra novella tratta da San Pantalone. E le riflessioni sull'amore vengono invece da lettere che lui effettivamente si è scritto con Barbara Leoni. La lingua e lo stile, lo avrete sentito anche voi leggendo insieme alcuni passi che ho selezionato io per voi, è ricercato, lessico, le parole sono rare, preziose, ci sono tanti latinismi, arcaismi, anche in realtà parole straniere e tantissime citazioni letterarie e d'arte. Spero che questo video vi sia piaciuto, vi ricordo che ho una playlist dedicata alla maturità, seguitemi e alla prossima video-lezione!
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