Marijuana. Cosa succede dal punto di vista scientifico al nostro corpo quando si assume cannabis? Benvenuti alla serie Geopop gli effetti delle droghe.
Una serie per capire appunto come agiscono le droghe e quali sono i possibili danni che possono causare. Sì perché pensiamo che essere più consapevoli possa aiutare a starne alla larga. Ragazzi, moltissimi di voi guardano i video di Geopop ma non sono iscritti. Se volete essere aggiornati sui prossimi video e sui prossimi video anche di questa serie, che non volete perderveli, iscrivetevi, a voi non cambia niente, ma a noi cambia tantissimo.
Grazie e torniamo a noi. Allora, cominciamo col dire che se si mangiano le infiorescenze della cannabis, quindi il fiore, così a crudo, non succede nulla, nulla di particolare al nostro corpo. Non avremo i cosiddetti effetti psicotropi. L'elemento chiave che attiva i principi attivi è il calore. Come il calore?
Quando la marijuana viene bruciata, succede che il THCA, che è il principio attivo principale, che in realtà non è ancora attivo, si attiva trasformandosi in THC. Se qualcuno facesse un tortino con della marijuana non cotta, non farebbe nulla. I tortini o i cosiddetti brownies che danno l'effetto psicotropo lo danno perché sono stati cotti e quindi il THC-A perde la A e diventa THC, nello specifico perde una molecola di anidride carbonica.
Ma ora, il punto è, una volta che entra in circolo, cosa succede dal punto di vista biochimico al nostro corpo? Lascio la parola al nostro chimico De Na. Ok, a speandere perché oltre al THC è presente anche un'altra sostanza, il CBD. E la cosa interessante è che il THC e il CBD hanno la stessa identica formula molecolare, C21H30O2, ma nonostante questo hanno effetti completamente diversi l'uno dall'altro, perché il THC è molto più psicoattivo, agisce molto di più a livello cerebrale rispetto al CBD. Questo è dovuto da una piccola differenza nella struttura.
coltura molecolare, non tanto nella formula. Il THC, vedete, ha un atomo di ossigeno che forma un anello chiuso in questa zona, mentre il CBD nella stessa zona presenta un anello aperto. E questa differenza, nonostante sia piccola, è fondamentale.
Ma quindi quali sono gli effetti del THC e del CBD sul nostro corpo? Allora, uno dei primi effetti visibili del THC è che gli occhi si fanno rossi. Questo fenomeno è dovuto dalla...
vasodilatazione. In parole povere i vasi sanguigni si dilatano permettendo il passaggio di un flusso maggiore di sangue. Infatti si dilatano anche i capillari presenti nella sclera, la parte bianca dell'occhio, che diventano quindi visibili ad occhio nudo. Altri possibili effetti del THC sono la tachicardia o bradicardia, quindi un aumento o un rallentamento del battito cardiaco, ma anche la cosiddetta fame chimica, ovvero un aumento apparentemente immotivato di appetito anche con un'alterazione della sensazione di gusto e degli aromi. Questi sono gli effetti principali dal punto di vista fisico.
Dal punto di vista invece psichico, il THC può influenzare l'apprendimento, la capacità di concentrazione, la memorizzazione, l'attenzione, ma anche l'equilibrio e i riflessi. In poche parole è come se rallentasse un po'i nostri pensieri e il movimento del nostro corpo. Il CBD invece, avendo una struttura chimica diversa, non ha effetti psicotropi, quindi a livello cerebrale, e agisce su altri aspetti, come ad esempio la modulazione del dolore e sul rilassamento muscolare. Ma come agiscono queste due molecole dal punto di vista biochimico proprio sul nostro corpo?
Cioè, come fanno ad avere questi effetti? Nel preciso istante in cui il fumo viene aspirato, le sostanze della marijuana, della cannabis, entrano in circolo attraverso i polmoni. Nel giro di pochi secondi, quindi, il THC e il CBD, e insieme anche a tutte le altre sostanze, arrivano al cuore e vengono pompate in tutto il corpo, incluso il cervello. Prima di entrare nel cervello però, il THC e il CBD devono superare la barriera ematoencefalica. In parole povere si tratta di una barriera che protegge il cervello dalle sostanze nocive.
Il THC e il CBD. però riescono a superare questa barriera molto facilmente grazie al loro carattere lipofilo, ovvero alla capacità di mescolarsi con i grassi. Bene, una volta che il THC e il CBD hanno accesso a tutto il corpo, possono cominciare a manifestare i loro effetti. Entriamo nel cervello.
Qui, come vedete, ci sono tantissimi neuroni, circa 100 miliardi, che comunicano tra di loro. E per farlo tra un neurone e l'altro vengono rilasciati i cosiddetti neurotrasmettitori. cioè delle molecole messaggere, queste in viola che vedete. Ecco, il THC, una volta entrato nel cervello, si avvicina ai neuroni e si lega... un recettore specifico, il recettore CB1, molto meglio della nandamide, una sostanza naturalmente prodotta dal nostro corpo.
Quindi immaginatevi il recettore come se fosse un aggancio, il THC si attacca molto meglio delle molecole che invece già produciamo noi. Legandosi al recettore CB1, quindi, il THC modifica il rilascio dei neurotrasmettitori, le sostanze... messaggere e modificando il rilascio di queste sostanze si avranno effetti specifici in base a dove sono presenti questi recettori.
Se il THC si lega ai recettori presenti nell'ippocampo, in area del cervello, si verificano gli effetti relativi all'apprendimento e alla memoria, mentre quando arriva nel cervelletto interferirà con la coordinazione motoria e con l'equilibrio. La famosa fame chimica invece arriva dall'attivazione dei recettori presenti sia nell'ipotalamo, un'altra area del cervello, che quelli del cervello. dello stomaco e dell'intestino. Eh sì, perché i recettori CB1 sono un po'in tutto il corpo, non soltanto nel cervello.
Quindi il THC, legandosi a questi recettori, causa la produzione dell'ormone della fame, chiamato grelina, che farà aumentare l'appetito e anche la sete e verrà esaltato il senso del gusto e degli aromi. Infine, il THC potrebbe anche legarsi ai recettori del sistema cardiovascolare, quindi cuore, arterie, vene, inducendo una modifica del battito cardiaco e quindi causando una leggera tachicardia o bradicardia. Ok, bene, questo era in generale il meccanismo di azione del THC.
Il CBD invece, proprio per la piccola differenza strutturale che abbiamo visto prima, si lega molto meno ai recettori CB1. Infatti ha degli effetti completamente diversi. Abbiamo detto che sono effetti antidolorifici e ansiolitici ed è per questo che spesso viene anche utilizzato in medicina. In generale il suo meccanismo di azione non è ancora ben chiaro, si stanno ancora studiando.
tutt'oggi quali potrebbero essere i suoi meccanismi di azione sul corpo umano. Bene, per terminare è bene dire che diversi studi, come confermato anche dall'OMS, hanno dimostrato come il suo consumo massiccio e prolungato, specialmente nel periodo adolescenziale, possa portare dei problemi legati all'apprendimento, all'apprendimento e alla memorizzazione. Fino ai 21 anni, infatti, il cervello...
è in fase di crescita e l'assunzione di THC quando si è adolescenti può portare a problemi di sviluppo del cervello. In più l'OMS sottolinea che se un adolescente cresce in un contesto familiare dove ci sono stati già dei casi di psicosi e al tempo stesso consuma cannabis, è più probabile che sviluppi problemi psicologici. Quindi in soggetti predisposti è più probabile l'insorgenza di psicosi. C'è da dire però che per quanto riguarda la letalità non sono mai stati registrati casi di morte dovuti all'uso di cannabis. I recettori dei cannabinoidi, quelli che vi ha mostrato il Dena, non sono presenti nelle aree del cervello che controllano le funzioni cardiovascolari e respiratorie e di conseguenza il THC non può indurre ad esempio arresti cardiaci.
In pratica quindi non si può morire di overdose da cannabis. Ci tengo a ringraziare il dottor Fabio Turco, ricercatore dell'Università Federico II di Napoli e direttore scientifico di Cannabiscienza, che ha validato gli aspetti scientifici del contenuto di questo video. Detto ciò, grazie mille per averci seguito fino alla fine.
Fateci sapere se ci sono delle droghe particolari su cui vorreste un episodio. Noi ne abbiamo circa... Quanti?
8? 8 episodi programmati, quindi questa serie continua. Ci vediamo al prossimo episodio, sempre qui su Geopop, le scienze nella vita di tutti i giorni.
Ciao!