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La Dinastia Flavia e i suoi Imperatori

Abbiamo parlato di Claudio e Nerone, gli ultimi due esponenti della dinastia Giulio-Claudia che regnarono a Roma nel primo secolo d.C. Ma appunto morto Nerone, morto poi in maniera ignominiosa scappando da Roma, morto Nerone si aprì un problema a Roma, perché la dinastia che aveva regnato da Augusto in poi si era esaurita e adesso chi poteva diventare imperatore? Ci furono vari disordini. vari cambiamenti veloci repentini di potere fino a che non è emersa una nuova dinastia che avrebbe governato in città nell'impero per un trentennio circa la dinastia Flavia e oggi la vedremo, andiamo a cominciare. Non so se il caffè è nella nuova tazza dedicata a Galliaugheri Lei che mi hanno regalato dei professori dell'Università di Padova adesso per contratto mostro anche il logo dell'Università di Padova e questa tazza insieme alla vecchia mi farà compagnia anche... Anche nei prossimi video con me ci sono a farmi compagnia i soliti, non regalati ma di famiglia, Tupolino, Tostoi, Batman, De Andrè e là in fondo il mostro peloso, io mi chiamo Armando Ferretti, sono un insegnante di storia e filosofia delle superiori, insegno nel liceo scientifico di Rovigo e da qualche anno ormai, mesi, sto realizzando su questo canale delle video spiegazioni di storia, di filosofia e di educazione civica che seguono più o meno il programma che si fa alle superiori ma poi ogni tanto si lanciano in qualche approfondimento, in qualche deragliamento con... con argomenti affini che magari riguardano anche l'attualità e il mondo di oggi per cercare di dare qualche coordinato. Sono video introduttivi ma che alle superiori e spesso anche all'università vanno più che bene. Se poi volete approfondire in descrizione a questo, come a tutti i video che ho fatto negli ultimi mesi, trovate anche dei consigli di lettura. per ampliare i vostri orizzonti culturali. In questo caso oggi stiamo parlando di storia romana. Già da un po'in realtà stiamo parlando di storia romana, ci stiamo dedicando al periodo imperiale. Abbiamo parlato di Augusto, abbiamo parlato di tutta la dinastia che seguì ad Augusto, la cosiddetta dinastia Giulio-Claudia, e come vi dicevo in premessa però... L'ultima volta che abbiamo fatto un video di questo tenore, e lo trovate comunque linkato anche in descrizione, abbiamo parlato chiuso su Nerone, ultimo esponente di questa dinastia, morto scappando da Roma, ucciso da uno schiavo, e Nerone che lascia Roma senza guida. in un momento di grande crisi. Sotto Augusto Roma è stata governata bene, sotto alcuni dei suoi successori è stata governata bene, ma altri come in particolare Caligola e Nerone nell'ultima fase del suo governo hanno dato prova di, diciamo... instabilità, di grandi dissidi col senato, di grandi contrasti che avevano portato sostanzialmente a problemi, problemi grossi, problemi ingenti. Adesso che la dinastia sembra esaurirsi si apre un vuoto di potere come spesso quando ci sono dei vuoti di potere, come accade spesso quando ci sono vuoti di potere. si genera una lotta interna per prendere questo potere, per assumere questo potere. Infatti quello tra il 68 e il 69 d.C. è chiamato spesso dalla storiografia l'anno dei quattro imperatori, perché nel giro di pochi mesi effettivamente sul trono imperiale romano salirono ben quattro diverse persone, alcune in grado di governare solo per pochi mesi, l'ultimo destinato a durare. Chi furono queste quattro persone e soprattutto da chi furono messe alla guida dell'impero? Il primo organismo a farlo. a farsi avanti fu il senato che riuscì a nominare il primo di questi imperatori già nel giugno del 68 e si trattava di Galba, un anziano senatore che venne messo lì per diventare l'erede di Nerone. Galba quindi era il 1, 2, 3, 4, 5, imperatore romano Dopo Augusto e dopo i suoi successori, in realtà governa molto poco, perché vi dicevo, posto sul trono a giugno, già nel gennaio del 69, quindi dopo appena sei mesi, sette mesi, fu scalzato, fu cacciato dai pretoriani. che avevano momentaneamente lasciato il pallino nelle mani del senato ma i pretoriani avevano assunto un potere molto forte erano stati protagonisti anche di alcune vicende sulla dinastia imperiale precedentemente questi pretoriani misero sul trono Otone un uomo a loro gradito Quindi Ottone scalzò Galba, ma anche Ottone poteva governare per poco, pure lui perché salito a gennaio, già ad aprile perse il potere. Perse il potere perché questa volta fu l'esercito a farsi avanti, dopo i pretoriani, fu l'esercito a fare in un certo senso la voce grossa e riuscì a mettere sul trono imperiale il comandante delle truppe del Reno che si chiamava Aulo Vitellio. Quindi un... generale, ma ancora una volta anche per Viteglio il potere fu di breve durata, siamo già al terzo, vi ricordo, Galba, Ottone e Viteglio, perché alla fine nel dicembre del 69, quindi è passato un anno e mezzo in realtà da quando si è iniziati in questo periodo, questa ridda di imperatori momentanei, sale al potere l'ultimo di questi quattro imperatori, quello destinato a durare perché regnerà per circa dieci anni, fino al 79, dal 69. Questo imperatore è Tito Flavio Vespasiano, più noto come Vespasiano, fondatore della dinastia Flavia, nuova dinastia che avrebbe regnato per un trentennio circa, un pochino meno, la dinastia... che vedrà salire al trono Vespasiano e poi i suoi due figli. Vespasiano era un militare, un soldato che in realtà nel 69, già da tre anni, è impegnato lontano da Roma, è impegnato in giudizio. quindi dalle parti dell'attuale Palestina e di Israele attuale, perché sta reprimendo una dura rivolta della popolazione locale. La sta reprimendo con grande forza, con grande anche capacità militare. sono proprio le sue truppe, le truppe che si trovano a Oriente a proclamarlo imperatore. E già questo ci fa capire che siamo davanti a un cambiamento abbastanza importante a Roma. Intanto il Senato aveva provato all'inizio a mettere un suo uomo sulla carica imperiale, ma viene subito scalzato via prima dai pretoriani, poi dall'esercito, segno che il Senato ormai conta molto relativamente. Certo, le famiglie senatori hanno ancora un certo peso, ma non hanno più il potere di decidere da sole chi mettere nei posti che costano. contano ma c'è da dire anche che per la prima volta viene nominato imperatore intanto uno che non si trova a Roma perché Vespasiano si trova proprio in oriente lontano dalla scena romana e dovrà tornare dopo questa proclamazione a imperatore dovrà tornare a Roma e prendersi il potere quindi intanto un uomo che si trova fuori Roma un uomo che viene scelto dall'esercito che ormai è un ruolo preminente abbastanza evidente da quello che abbiamo detto già con Viteglio ma ancora di più con Vespasiano e l'esercito a recidere E poi, soprattutto, adesso lo vediamo, Vespasiano è un uomo nuovo in un certo senso, proviene da una famiglia estranea alle classiche famiglie patrizie romane, addirittura non è neppure di Roma, perché proviene dal Lazio. E adesso vediamo lui, la sua origine e soprattutto il suo governo. Vespasiano appunto fonda questa nuova dinastia che avverrà nel giro di poco tempo salire al trono anche i due figli Tito e Domiziano, ma appunto proviene da una famiglia di origini... tutto sommato modeste rispetto a quella a cui si era abituati quantomeno, la famiglia proveniva da Rieti, era anche importante a Rieti, però appunto non proprio Roma, non proprio il centro dell'impero, non proprio le classiche famiglie patrizze che avevano governato fino a quel momento, quindi Domiziano era un uomo novus, effettivamente Domiziano Vespasiano era un uomo novus. Aveva dimostrato grande abilità militare, questo lo vedremo anche nel suo impero perché la politica estera fu certamente un fiore all'occhiello, un punto importante della sua politica, ma appena arriva a Roma, acclamato dal suo esercito sulla spinta dell'acclamazione dei suoi uomini, Vespasiano si premurò anche di rafforzare subito i suoi poteri. Dopo quattro imperatori che si erano susseguiti, tra i primari lui e poi lui e il quarto, nel giro di poco tempo, si rende conto che se lo vuole essere un altro imperatore che dura pochi mesi ha bisogno di mostrare la forza di cui dispone, mostrare la volontà di prendere il potere. E infatti riesce subito a rafforzare i poteri che aspettavano l'imperatore, agendo soprattutto sul senato che invece esce molto indebolito da tutta questa situazione. In particolare Vespasiano riesce a fare approvare una serie di delibere del senato che danno all'imperatore nuovi poteri, ad esempio il potere di stipulare alleanze militari e diplomatiche con paesi esteri in totale libertà. Ad esempio ottiene anche il diritto di convocare a suo piacimento il senato, ottiene anche il diritto di varare lui di sua iniziativa e di approvare i cosiddetti senato consulti che erano le deliberazioni. del senato che ormai erano sostanzialmente suo appannazzo era lui che diceva al senato cosa provare e cosa no insomma in poco tempo vespasiano riesce ad accumulare nelle sue mani un grandissimo potere anche più forte di quello dei suoi predecessori e soprattutto potere che non è limitato neppure formalmente da leggi o da plebisciti fino a quel momento gli imperatori avevano gradito anche convocare dei plebisciti o o comunque rispettare alcune leggi per far vedere di essere all'interno di un certo alveo di norme, di regole fissate. L'espasiano non ha più bisogno di queste leggi. di queste regole, di questi plebisciti, perché agisce in maniera... spontanea, volontaria, sulla base della sua volontà che diventa velocemente legge e non è limitata in nessun modo. Quindi sicuramente un rafforzamento molto forte del potere che gli consente di stare al governo per dieci anni e poi di vedersi succedere dai suoi figli, dei suoi due figli. Ma la grande forza di Vespasiano sta sicuramente in queste prime mosse abili, ma anche nella capacità di tenere sotto controllo l'esercito e di ottenere ottenere importanti vittorie o comunque importanti successi per quanto riguarda la politica estera, cioè vediamoli. Dal punto di vista della politica estera ci sono secondo me quattro cose che vanno rimarcate, nel film 3 parliamo subito della quarta latata. Partiamo subito dopo in un punto a parte perché c'è un discorso più lungo da fare. Quali sono queste prime tre di quattro cose che diremo in politica estera? La prima cosa, subito Vespasiano si occupa di intervenire a reprimere una rivolta che si è scatenata nella zona del Nord Europa, attuali Paesi Bassi, attuale Olanda per intenderci, dove il popolo dei Batavi... che era un popolo di origine germanica che si trovava lì, aveva cercato di approfittare dei disordini dei quattro imperatori della guerra civile, perché era stata una vera e propria guerra civile, per ribellarsi al dominio romano per garantirsi delle libertà e delle autonomie. La rivolta ribata vi viene piegata con grande durezza. Vespasiano che è un uomo d'arma, un uomo esperto, ha già 60 anni e quando diventa imperatore, cioè un uomo maturo che sa gestire e che ha gestito anche in altre zone d'Europa rivolte di questo tipo decide di intervenire risalendo il corso del reno del Danubio fondando una nuova città vicina alla zona della rivolta che si chiamava Acque. Flavie che è l'attuale Wiesbaden in Germania e da lì organizzano una dura repressione contro il popolo di Batavi che viene effettivamente piegato nel giro di relativamente poco tempo e viene ricondotto all'obbedienza. Quindi prima mossa importante dove Vespasiano fa vedere di non essere stato distratto, piegato dalla guerra civile ma di essere ancora in grado di tenere sotto controllo l'impero. Seconda operazione importante in Britannia, la Britannia era già stata invasa precedentemente ma adesso... grazie a Vespasiano i romani si spingono più a nord, si dirigono sempre più a nord e poi è un'operazione d'alta lunga che verrà continuata da Domiziano negli anni successivi però intanto c'è una spinta ad avvicinarci sempre più verso il centro nord dell'Inghilterra attuale, dell'isola britannica terza mossa importante per quanto riguarda la politica estera non è tanto una guerra o una repressione quanto una mossa difensiva fino a quel momento i romani avevano gestito i confini in una maniera un po'particolare cioè avevano creato utilizzato preferibilmente una serie di stati cuscinetto di entità statali autonome formalmente ma in qualche modo legate ai clienti di Roma eccetera per proteggersi dai possibili nemici più esterni. Ora Vespasiano decide di cambiare strategia e decide di iniziare a lavorare a una nuova struttura o meccanismo difensivo che passerà sotto il nome di Limes. Ancora oggi Limes è il confine dei romani. Cos'è questo Limes? Cioè lui... supera la questione dei stati sul cuscinetto e dei regni clienti eccetera, inizia almeno in alcune zone inizialmente di confine, poi questa struttura verrà estesa, a edificare una serie di piazze forti, di fortificazioni lungo il confine, quindi torri ad esempio di controllo, tipo terrapieni, tipo fossati, cose di questo genere, che servono a dividere il territorio romano dal territorio estero straniero non romano. Grazie Quindi una linea fortificata, controllata, lungo la quale percorre una strada che costeggia tutto il Linnes, tutto il confine, e lungo questa strada e queste fortificazioni ci sono diverse guarnigioni romane, formate magari da piccoli gruppi, ma... sparsi lungo tutto il confine in modo da controllare la linea, il limes proprio di confine tra la zona romana e la zona straniera. È un lavoro lungo che impegnerà i romani per più di 50 anni prima che il limes sia terminato, però è un lavoro che funziona, sulle prime soprattutto si rivela molto efficace, finché i romani useranno il limes per confrontarsi contro un unico nemico che sta al di là di questo limes il limes giocherà tutto a favore dei romani che grazie a questo sistema di fortificazione di controllo di ripartizione anche delle forze lungo il confine riusciranno ad assorbire bene i tentativi di urto delle popolazioni straniere germaniche quando però e lo vedremo più avanti nella storia le popolazioni germaniche tenteranno di unirsi tra loro allearsi o comunque sceglieranno altre vie e altre tattiche e l'IMES non si rivelerà più così efficace come era stato sulle prime. Però insomma per il momento la mossa di Vespasiano frutta. frutta dei dividendi, cioè effettivamente il confine risulta ben controllato, ben amministrato, ben gestito, grazie appunto a questa nuova linea di difesa che farà anche storie. La quarta operazione politica estera dopo, come vi ho detto, la rivolta dei Batavi, dopo la Britannia, dopo il Limes, fu la questione della Palestina, della Giudea, dove vi ho detto Vespasiano, tra l'altro, si trovava nel momento in cui... proclamare un imperatore e dovete lasciare per spostarsi verso Roma. Ecco la rivolta era in atto e c'era una dura repressione dei romani ma non era ancora sedata questa rivolta infatti Vespasiano lasciò la zona ma lasciò in loco in Giudea il figlio Tito che avrebbe proseguito effettivamente negli anni successivi la lotta contro i giudei contro i ribelli locali mentre il padre Vespasiano si trovava a Roma. Effettivamente Tito continua e nel giro di qualche anno riesce a sgominare ogni resistenza. Nel 70... effettivamente penetra Gerusalemme, saccheggia Gerusalemme, la capitale, il cittato importante della zona e distrugge il tempio di Gerusalemme, cosa che è importante anche perché nella storia del popolo ebraico è una ferita fortissima. Il tempio viene distrutto, è davvero un vulnus per gli ebrei, ma anche tutti i tributi che gli ebrei pagavano al tempio locale vengono dirottati da Gerusalemme a Roma al tempio di Giove Capito. Tolino. Come tutte le ricchezze di Gerusalemme e in generale della zona vengono prese dai romani, vengono arraffate dai romani e vengono spedite a Roma. Saranno molto utili per risanare le casse dello Stato che piangono abbastanza miseria dopo le sperequazioni di Nerone, dopo la guerra civile, dopo un serie di problemi. È raboccata d'ossigeno per le casse statali di Roma, ma certo un saccheggio grave, pesante, per invece la Giudea. Però Tito con grande durezza effettivamente riesce a piegare queste ricchezze. resistenza, non del tutto perché preso a Gerusalemme in realtà un gruppo di ulteriore resistenza giudea riesce a scappare da Gerusalemme, si rifugia a Masada sul Mar Morto e riuscirà a resistere per alcuni altri anni alle truppe romane fino circa al 74 d.C., poi verranno sgominati e massacrati pure loro. Però in generale questa durezza di Tito, questo saccheggio, questa distruzione di Gesusalemme e di altre città giudee provoca un effetto importante anche per la storia. In generale il popolo ebraico, a parte il Tempio, ma anche per il popolo europeo, per l'Europa intera, perché proprio nel 70 a.C. avviene una grande dispersione degli ebrei in giro per l'Europa. Moltissimi ebrei lasciano Gerusalemme, lasciano la Giudea dopo questa dura repressione romana e iniziano a cambiare luogo, a spostarsi, un po'in Nord Africa, un po'in Europa. Comunità di questo tipo ebraiche in Nord Africa e in Europa già esistevano in realtà, perché le abbiamo notizie anche dalle sende d'Egitto di comunità ebraiche già da tempo, in certe zone dell'Europa c'erano già delle piccole comunità ebraiche, però adesso si vanno molti ingrandendo, arrivano nuovi flussi di migranti, potremmo chiamarli così, che lasciano la Palestina e si rifugiano in varie zone d'Europa formando comunità tra l'altro abbastanza coesita di loro perché continuano a parlare ebraico, un po'alla volta inizieranno a modificarsi anche queste lingue ebraiche in dialetti locali, in scena l'indice eccetera. Ma comunque queste comunità ebraiche fanno gruppo a sé, spesso nelle nuove città che li ospitano. Si parla di diaspora, è il modo con cui viene ricordato questo evento, la prima grande diaspora ebraica, non l'unica. Diaspora deriva da una parola greca che significa dispersione, perché gli ebrei effettivamente non tutti... ma una certa parte dei re si risperde in giro per il mondo allora conosciuto, cioè Nord Africa ed Europa. Non tutti, perché qualcuno rimane, ovviamente anche il Giudea non è che si spopola completamente la zona, però insomma un buon numero di re si sposta e iniziano a formare quelle comunità che poi andranno ingrandendosi e dureranno fino anche all'età contemporanea. Come vi dicevo, il saccheggio di Gerusalemme e le ricchezze trovate in Giudea vennero traslate a Roma e aiutarono a risanare i conti pubblici che erano effettivamente... in grandissima difficoltà. Nerone si era dato a spese pazze, soprattutto nell'ultimo periodo del suo regno, l'abbiamo detto, con la costruzione della Domus Aurea e altre cose del genere, e in ogni caso la guerra civile tra il 68 e il 69 l'aveva portato anche lì a spese pazze, a spese troppo frequenti, troppo antiche. per le casse dello Stato. Quindi i saccheggi di guerra, le vittorie nelle varie azioni militari ma soprattutto in Giudea riuscirono a permettere a Vespasiano di rinforzare la ritirare una boccata d'ossigeno per quanto riguarda le finanze e permisero all'imperatore di varare anche una politica di diciamo di cambiamento dell'urbanistica anche di Roma nel senso che Vespasiano si impegnò a edificare importanti edifici a Roma lo fece con i saccheggi con risultati questi saccheggi ma anche aumentando le tasse e soprattutto nelle province province e verso certe categorie professionali, ad esempio impose delle gabelle per l'uso di liquami, per chi lavorava il cuoio, cose di questo genere, quindi tasse soprattutto sui provinciali e su alcune professioni. Tutto questo nuovo Il nuovo gettito fiscale favorì la costruzione di edifici che dovessero esaltare la gloria e il fasto di Roma. Ad esempio, in particolare, due grandi edifici vennero creati a Roma sotto Vespasiano. Il primo fu il Tempio della Pace. Un tempio importantissimo, era all'epoca ritenuto una delle grandi meraviglie del mondo. Oggi non lo abbiamo più, abbiamo dei resti nella zona di fori imperiali, ma poca roba. Rispetto alla grandezza e alla meraviglia che doveva destare questo grande tempio, fu edificato tra il 71 e il 71. e il 75, quindi poco dopo anche il saccheggio proprio di Gerusalemme. Ma poi l'altra grande opera che invece ci è rimasta in buona misura e che è diventata il simbolo Il più famoso di Roma è l'Anfiteatro Flavio, il meglio noto come il Colosseo. Il Colosseo fu edificato proprio sotto Vespasiano, o meglio, si iniziò l'edificazione del Colosseo sotto Vespasiano e si terminò sotto suo figlio Tito. I lavori cominciarono già nel 69 d.C. e terminarono solo nell'80, ma d'altronde era un anfiteatro enorme, pensato per contenere fino a 50.000 spettatori, che per l'epoca era tantissimo, molto costoso, molto faticoso, una grandissima opera che però è ancora lì dopo tutti questi millenni e nonostante poi per molto tempo, come forse saprete, si sia depredato questo edificio nel corso del medioevo, dei secoli, per ottenere materie prime per edificare altre parti di Roma, però è ancora lì in buona misura ed è ancora uno dei grandi simboli di Roma. Questo anfiteatro Flavio fu costruito, i lavori partirono appunto, vi dicevo, sotto Vespasiano, ma fu terminato da... Tito nell'ottanta e si racconta che quando fu inaugurato si tennero giochi e feste per cento giorni consecutivi proprio per celebrare questa grandissima costruzione simbolicamente molto d'impatto. Come vi dicevo Vespasiano che era salito dal trono già relativamente anziano morì poi nel 79 d.C. quindi dopo circa dieci anni di regno e il successo è il figlio maggiore Tito che come abbiamo detto era già stato un abile generale in Giudea. Tito però governò poco, governò appena un paio d'anni, dal 79 e l'81 e il suo impero fu segnato purtroppo per lui da due eventi luttuosi su cui ovviamente lui non aveva alcuna responsabilità ma che contrassegnarono questi due pochi anni di governo. Il primo fu l'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., quella celeberrima eruzione che distrusse Pompei ed Ercolano. raccontata, vista mille volte in mille modi che, fortuna nostra, ci ha permesso di avere oggi, in questi ultimi secoli, in questi ultimi decenni, una memoria storica, una fonte di... primaria importanza per sapere come si viveva in una città romana quali erano i lavori quali erano gli usi costumi eccetera perché grazie all'eruzione c'è rimasta pressoché intatta certo fu un evento tragico luttuoso una catastrofe per chi si trova in quelle zone e questa nel 79 dopo cristo l'anno dopo nell'ottanta ci fu un altro grande incendio di roma simile a quello di nerone ma come vi ho detto gli incendi a roma erano relativamente frequenti purtroppo perché per via della conformazione della città dell'uso del del legno eccetera e anche questo fu un evento piuttosto tragico che non si doveva di per sé a Tito ma che contrassegnò il suo governo. Tito morì nell'81 e gli successe il fratello Domiziano, anche egli figlio ovviamente di Vespasiano. Ecco Domiziano avrebbe governato per più anni, fino al 96 quindi per 15 anni, ma il suo regno fu contrassegnato da alterne vicende. All'inizio si dimostrò un abile amministratore come era stato suo padre, come era stato anche suo fratello Tito nel poco tempo. che aveva avuto a disposizione perché cercò di varare alcune riforme utili al funzionamento dello Stato, ad esempio migliorò la burocrazia statale rendendola più efficiente, ad esempio conneò nuove monete migliori delle precedenti che servirono a rafforzare l'economia, ad esempio concesse anche un aumento di stipendi ai soldati, il primo dopo molti anni, cosa che gli ds più fedele all'esercito e ormai era chiaro che bisognava avere anche l'appoggio dell'esercito per poter governare a Roma e infine in campo economico si distinse anche per il tentativo di proteggere l'economia italica soprattutto. Ad esempio abbiamo una importante mossa per quanto riguarda il vino, una mossa che alcuni libri di storia definiscono già protezionistica, è un termine quello del protezionismo che si usa prettamente nell'età moderna e contemporanea per parlare di economia, però per certi versi questa mossa era a suo modo protezionistica. Perché cosa fece? Diciamo che i produttori di vino italici erano all'epoca in difficoltà perché subivano la concorrenza dei produttori di vino stranieri o meglio delle province di fuori dell'Italia i provinciali avevano capito che col vino si facevano affari buoni e si erano messi a coltivare viti e a produrre vino in grandi quantità, danneggiando la produzione italiana che aveva una forte concorrenza, allora Domiziano si premurò di proteggere i coltivatori italiani italici, imponendo il dimezzamento della produzione di vino delle province, cioè se la Gallia produceva un tanto quantitativo di vino da quel momento poi doveva dimezzare il quantitativo in modo che ci fosse meno concorrenza tra virgolette estera cioè provinciale contro il vino italico in più domiziano impose anche delle quote dei limiti di produzione per il vino anche in italia in modo che non si superassero certe quote non ci fosse troppa concorrenza e così i produttori italiani o italici potessero avere maggior forza dal punto di vista della politica estera domiziano ottenne alcun alcuni successi in campo militare ma anche alcuni inciampi. I successi soprattutto li ottenne nella lotta contro i Catti, che era un popolo germanico lungo il Reno che vennero facilmente regolati, e poi li ottenne anche in Britannia dove già abbiamo detto che la Vespasiano si era partiti verso nord e effettivamente le conquiste continuarono, i romani continuarono a salire sempre più verso la Scozia per intenderci. Quindi quelle due situazioni molto positive. Invece meno bene andò... la lotta contro i Daci. I Daci erano un popolo, sempre di origine germanica, che viveva lungo il Danubio. Ecco lì i romani ebbero grosse difficoltà e dovettero scendere a patto. Il re di Cebalo, il re dei Daci, ottenne infatti nell'89 che i romani gli pagassero dei tributi per evitare di entrare in guerra nuovamente e continuare la guerra contro i Daci. Segno che gli romani se l'hanno vista abbastanza brutta e avevano dovuto scendere a compromessi. Quindi, luci e ombre diciamo dal punto di vista della politica estera e dal punto di vista della politica interna. Bisogna però dire anche che dopo i primi anni di buona amministrazione, negli ultimi anni, Domiziano si fece via via sempre più sospettoso. sempre più impaurito e anche desideroso di esaltare la propria figura. Tentò rivalare infatti un vero e proprio culto imperiale, un culto della figura dell'imperatore che doveva essere considerato dominus et deus, signore e dio, ed essere adorato come un dio. Chi si rifiutava di prestare il dovuto omaggio all'imperatore poteva essere accusato di ateismo e messo a morte. E non solo, Domiziano oltre ad esaltare questa sua figura finì anche per perseguitare molti membri di famiglie importanti romane, di famiglie senatorie, di famiglie patrizie, anche dell'esercito, impurito dal fatto che qualcuno tramasse contro di lui. Quindi si sentiva molto spesso un po'vittima di persecuzioni, di trame contro di lui. Questo suo atteggiamento così sospettoso e con poi chiaramente messa a morte di molti possibili nemici provocò effettivamente varie congiure contro di lui perché quando uno diventa problematico si tenta di eliminarlo effettivamente una di queste congiure ebbe successo nel 96 d.C. Domiziano fu ucciso da membri di queste famiglie perseguitate bisogna dire che il senato si vendicò degli ultimi anni di Domiziano che erano stati così duri contro il senato proclamando la cosiddetta damnazio memorie la damnazio memorie vuol dire la cancellazione della memoria di Domiziano Domiziano il suo nome venne cancellato infatti per ordine del senato da tutti i documenti ufficiali in modo che non ne rimanesse traccia chiaramente la morte di Domiziano mette fine alla dinastia Flavia che ha regnato con tre imperatori per ripeto un trentennio circa ed apre una pagina nuova che vedremo prossimamente perché dopo il brevissimo intermezzo di Nerva sarà la volta di Traiano e ci sarà anche lì abbastanza da dire ma ne parla nemmeno un video apposito perché ormai come vedete il minutaggio inizia a essere relativamente consistente Per oggi ci fermiamo qui. Vi ricordo che in descrizione trovate i capitoletti con cui di solito divido i video e sono comparsi anche qui come i titoli che eravate mentre parlavo. Trovate anche i link agli altri video che ho citato, i link alle playlist principali. di storia, corso di filosofia, ma poi anche i link ai social network se volete seguirmi e rimanere informati sui video che faccio, i podcast che registro e tutto il resto. In più, ve la segnalo in particolare, c'è anche il link alla newsletter settimanale, se volete abbonarvi è gratuita, ovviamente arriva una mail a settimana che fa un po'il riassunto dei video che ho fatto, degli argomenti che ho affrontato, c'è qualche riflessione sull'attualità, c'è qualche consiglio di lettura, c'è qualche consiglio di visione. Cioè ma... è una newsletter che forse potrebbe essere interessante dateci un'occhiata ho finito ci vediamo presto per altri video di storia romana ma poi anche più in generale di storia di ogni epoca di filosofia e tutto il resto ciao alla prossima