l'ermetismo tra le due guerre si afferma nella poesia italiana la corrente dell'ermetismo che recuperando il simbolismo e la parola pura di ungaretti si candida evocare attraverso una scrittura ellittica analogie oscure e sinestesie ardite il mistero nascosto dietro il velo della realtà il termine che la designa coniato dal critico francesco flora in senso dispregiativo fa riferimento alla chiusura e al impenetrabilità di uno stile giudicato incomprensibile per la maggior parte dei lettori a difesa del valore assoluto di questo tipo di letteratura vista come intima ricerca della verità imprescindibile e non separabile dalla vita stessa si schiera a carlo bo con un celebre articolo sulla rivista il frontespizio che diventa il manifesto teorico dell'ermetismo uno dei centri della poetica ermetica e firenze dove negli anni 30 fiorisce intorno a il frontespizio e il campo di marte una vera e propria scuola che comprende autori come salvatore quasimodo alfonso gatto mario luzi e critici come carlo bo e oreste macrì il luogo di ritrovo degli intellettuali fiorentini è il caffè le giubbe rosse e la produzione del periodo documenta pur nelle differenze individuali un fitto scambio di immagini e suggestioni la raccolta ungarettiana sentimento del tempo edita nel 1933 costituisce un modello di riferimento per il suo uso spinto dell'analogia il suo preziosismo formale e il suo gusto per i riferimenti ambigui e indefiniti generale gli ermetici vivono la poesia come una rivelazione spirituale che attraverso passaggi non logici permette di attingere a significati di tipo di vino o comunque astratto puntando sulle vocazioni più che sulla comunicazione razionale presuppone un pubblico inevitabilmente elitario tali soluzioni espressive trovano un riscontro anche nel contesto storico degli anni del fascismo l'ideologia totalitaria del regime rende infatti pericoloso un confronto diretto con la storia e il rifugio in una scrittura allusiva ed enigmatica è una reazione fisiologica che consente non solo di superare la censura ma anche di esprimere la profonda incertezza dominante vero sentimento del tempo di un'epoca oscura