come si fa un testo argomentativo il tema argomentativo è una delle tipologie della prima prova di maturità ma è anche una delle forme testuali più utilizzate a scuola il testo argomentativo è molto semplice deve argomentare cioè deve convincere il lettore che la nostra idea sia quella giusta non dobbiamo quindi descrivere un personaggio non dobbiamo parlare degli eventi non dobbiamo dare delle informazioni su un fatto storico o letterario ma dobbiamo dimostrare che la nostra idea è corretta e argomentare significa proprio sostenere un'idea per convincere per dimostrare con delle argomentazioni logiche che quell'idea è corretta vediamo però come questa idea può essere argomentata e difesa primo punto la struttura al tema argomentativo deve iniziare con un'introduzione che spieghi bene la questione cioè il problema che ci stiamo ponendo la domanda alla quale dobbiamo rispondere nel fumo tra i giovani il diritto alla salute la pena di morte la tutela dell'ambiente è meglio il computer o la carta stampata è utile studiare latino subito dopo l'introduzione che deve essere abbastanza breve inseriamo direttamente la nostra tesi cioè cosa pensiamo di quell'argomento come ci schieriamo riguardo a quella questione la tesi è l'idea centrale del testo argomentativo è di solito un buon modo per esporla sarebbe quello di trovare una frase chiave ad effetto che racchiuda il nostro pensiero una volta che abbiamo fatto capire al lettore come la pensiamo dobbiamo cominciare ad argomentare cioè inserire degli argomenti a sostegno della nostra tesi quindi i dati i ragionamenti statistiche un racconto di fatti accaduti citazioni autorevoli tutto ciò che ci può servire per argomentare per spiegare meglio il nostro punto di vista attenzione perché quando volete citare qualcuno la citazione va messa tra virgolette va riportata in modo preciso esatto al contrario se non volete citarlo direttamente potete sintetizzare quello che dice quindi spiegarlo a parole vostre la fonte che citate va riportata nel testo non possiamo per dire semplicemente alcuni studi sarebbe sempre meglio citare la nostra fonte cioè a dire da dove prendiamo quell'informazione questo sempre per avvalorare di più la nostra tesi attenzione tra l'altro al confondere un opinione largamente condivisa con un luogo comune cioè vediamo tutte quelle frasi che ci sanno di proverbio che ci sanno di già sentito perché potrebbero sminuire la nostra argomentazione piuttosto di fronte ad una frase preimpostata i giovani non sono più quelli di una volta cerchiamo di spiegare nel testo il motivo per il quale non sono più quelli di una volta vedete la nostra opinione dobbiamo però anche prevedere le possibili obiezioni e queste obiezioni vanno confutate è quella fase chiamata dell'antitesi cioè per argomentare e convincere il lettore dobbiamo prevedere anche di parlare delle obiezioni di parlare della posizione contraria rispetto alla nostra mentre lo facciamo presentiamo anche gli argomenti a favore dell'antitesi ma allo stesso tempo proviamo a confutarli se la nostra idea è salda e crediamo davvero in quello che stiamo dicendo non dovrebbe risultare difficile smontare delle possibili obiezioni proprio attraverso la confutazione dell'antitesi noi possiamo raggiungere una sintesi cioè quel momento in cui ribadiamo la nostra posizione e dimostriamo che nonostante tutte le obiezioni fatte la nostra posizione è quella corretta il tema argomentativo alla fine deve avere una conclusione nella conclusione possiamo ribadire il nostro punto di vista e possiamo anche provare a trovare una soluzione cioè spiegare per esempio cosa sarebbe opportuno fare per evitare il problema veniamo poi allo stile in che modo scrivere un tema argomentativo innanzitutto parliamo della prima persona terzo argomentativo sicuramente contiene un parere personale quindi è un tema soggettivo eppure sarebbe sempre meglio evitare la prima persona piuttosto sarebbe opportuno usare la terza dobbiamo convincere il lettore della forza della credibilità della nostra tesi convincerlo quindi che il nostro pensiero sia effettivamente condivisibile se esprimo invece un affermazione in modo soggettivo dicendo secondo me io credo che questa stessa affermazione perde di valore il lettore può scambiarla per un punto di vista limitato sulla vicenda e non come un'idea condivisibile anche da lui quindi l'uso della prima persona nel terzo argomentativo secondo me indebolisce l'argomentazione vedete mettendo questo secondo me quanto è indebolito la mia argomentazione non ne abbiamo bisogno possiamo toglierlo come possiamo evitare la prima persona non serve scrivere secondo me non serve scrivere a parer mio io penso che piuttosto potremmo usare delle forme tipo è opportuno che possiamo sostenere che è evidente che si può dedurre che se da una parte possiamo sostenere questo dall'altra possiamo dire quest'altro più forte potrebbe essere è inaccettabile che è impensabile che evitiamo tutte quelle formule del tipo ora voglio parlare di questo ora conclude il testo dicendo che non servono assolutamente un'altra cosa da evitare che però per esempio molti giornalisti oggi fanno è quella di dialogare direttamente collettore fidatevi questa è la realtà credetemi è così tutto questo può risultare addirittura irritante per chi legge cerchiamo inoltre di evitare troppa enfasi quando sosteniamo la nostra tesi a volte un semplice aggettivo un avverbio possono aiutarci a far comprendere al lettore che crediamo davvero in quello che stiamo dicendo non serve quindi dilungarci ripetere sempre gli stessi concetti se per esempio stiamo scrivendo è sbagliato pensare che potremmo mettere un avverbio per dare ulteriore forza al nostro discorso e quindi è decisamente sbagliato pensare che questo si può fare il consiglio più grande però come al solito è quello di farci una scaletta prima ragionare sulla struttura del testo ragionare sulla propria su ciò che si vuole dire metterla in ordine e soltanto dopo cominciare a scrivere altrimenti il rischio è che mi venga un chiama argomentativo confuso nel quale non si capisce la vostra posizione e chiaramente ricordatevi di correggere gli errori d'ortografia