Questo punto preciso del foro ci permette di raccontare un capitolo essenziale della storia di Roma, perché proprio qui, questo punto esatto, venne cremato il corpo di Giulio Cesare e i romani, per ricordarlo, avevano innalzato un altare di forma cilindrica tutto coperto di marmi. I marmi sono stati asportati nel tempo, l'altare è stato semi demolito, ma ancora lo possiamo indovinare. La cosa che colpisce di più... E che a più di duemila anni di distanza c'è ancora chi lascia dei fiori e dei messaggi in onore di Giulio Cesare. Che state aspettando?
Sì. Contrariamente a quanto si crede, Giulio Cesare non venne ucciso qui nel foro, nel senato del foro, ma a più di un chilometro da qui, cioè nella sala delle assemblee del teatro di Pompeo, che era il più grande edificio della Roma di quell'epoca, perché era proprio lì che il 15 di marzo, alle edi di marzo, si riunivano i senatori. Dopo l'omicidio il corpo venne portato in processione fin qui nel foro ed esposto su un grande podio.
i rostra, che si trovano proprio in questo punto e che oggi non ci sono più. Era una specie di terrazzo rialzato, di podio rettangolare e possiamo capirne l'aspetto grazie a un rilievo esposto nel Senato, nella Curia. Si vede l'imperatore Traiano che si rivolge alla folla in piedi su questo podio. Era chiamato rostra per via dei rostri delle navi nemiche sconfitte che erano stati fissati come trofei. Erano delle punte di bronzo con cui una nave speronava quell'avversario.
Il corpo di Giulio Cesare venne mostrato alla folla con tutte le sue ferite mortali, le 23 coltellate. E proprio in questo punto il suo fedele amico, il console Marco Antonio, tenne quel famoso discorso funebre, che fu un vero capolavoro. Cominciò col tessere le lodi del defunto e poi caricò. Di rabbia e dolore la folla per il brutale assassino e colpo di scena finale agitò la toga insanguinata di Giulio Cesare. La reazione della folla fu devastante, si appiccò il fuoco al luogo dove era stato assassinato, si cercarono gli assassini e si tentò di bruciarne le case.
Poi si tornò qui e si decise di cremare subito il corpo di Cesare, anche se era vietato farlo nel foro. Infatti lui fu l'unico ad essere cremato in questo luogo. Si presero i banchi e gli scrani del Senato e tanta legna e si fece una pira e si appiccò il fuoco.