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L'antica Grecia e la sua Eredità

l'antica grecia la culla della civiltà occidentale per oltre mille anni fu una potenza militare e detenne il primato nelle arti e nelle scienze una nuova generazione di grandi menti che realizzò capolavori architettonici studiò la natura e fece progredire e sapere umano i meravigliosi templi greci parvero ai loro contemporanee in opera degli dei ma come riuscirono gli antichi greci a edificare opere così complesse sollevando pietre dalle dimensioni gigantesche queste meraviglie dell'architettura vennero realizzate per volere di grandi personaggi le cui ambizioni portarono la grecia allo splendore di un impero ma questa esplosione e culturale e artistica venne ostacolata a causa di spietate lotte tra le città stato greche lotte che segnarono la fine di un'epoca aurea [Musica] 23 settembre 480 avanti cristo l'alba spuntava sull'isola di salamina e sul braccio di mare largo un chilometro e mezzo che la separa dalla terraferma il mare era calmo nulla faceva sospettare che di lì a poco si sarebbe scatenata una feroce battaglia e che l'acqua si sarebbe tinta col rosso del sangue erano in gioco il futuro e l'indipendenza delle città stato greche che erano minacciate da una potenza vicina il più grande impero del mondo allora conosciuto l'impero persiano la persia era la superpotenza mondiale dell'epoca ricca e forte militarmente il più grande impero multietnico e multiculturale mai esistito i persiani avevano allestito una forza di invasione di proporzioni eccezionali circa 700 navi trasportavano 150.000 guerrieri decisi a conquistare la grecia ma i greci erano pronti a combattere il loro leader era l'ateniese temistocle brillante stratega e uomo politico da anni egli si preparava allo scontro coi persiani mettersi contro l'impero persiano la maggiore superpotenza dell'epoca non fu una scelta facile per te mi sta qua le forze navali greche erano inferiori nella proporzione di 2 a 1 temistocle inoltre doveva affrontare un grosso problema tenere unita sotto il proprio comando la coalizione e disomogenea e litigiosa delle città stato greche ogni polis infatti era una sorta di piccola nazione a semi autonoma e fiera all'interno del territorio greco e quindi per quanto in tutte le polis si parlasse la stessa lingua e si adorassero le stesse divinità non esisteva un senso di identità nazionale ogni città perseguiva i propri interessi particolari che spesso erano in conflitto con quelli delle altre e così si scatenavano feroci guerre intestine temistocle fu in grado di coalizzare i greci contro il nemico comune lo stratega ateniese non era un aristocratico e non si vergognava delle sue umili origini sentiva di non appartenere agli ambienti aristocratici anzi si vantava di non essere raffinati diceva non so suonare la lira né cantare ma so perfettamente ciò che bisogna fare per rendere una città forte e indipendente temistocle aveva già affrontato i persiani dieci anni prima una forza d'invasione di minori dimensioni aveva attaccato la grecia scontrandosi con gli ateniesi e i loro alleati a maratona è visto che le fece tesoro di quell'esperienza e a salamina fondò la sua strategia sull'unico punto debole che aveva individuato nella macchina da guerra persiana la flotta aveva capito che il mare non era l'elemento più congeniale per il nemico la persia era una potenza terrestre ma sull'acqua poteva essere battuto temistocle convinse i suoi concittadini a creare la flotta più potente mai vista al mondo lavorando giorno e notte si iniziò a costruire una flotta di 203 remi le navi da guerra più temibili dell'antichità una trireme era lunga circa 40 metri era leggera e affusolata sulla prua a livello dell'acqua aveva un rostro di legno ricoperto di bronzo un'arma micidiale si lava come un missile 170 rematori erano disposti su tre livelli 62 in quello superiore 54 in quello intermedio e altrettanti nel inferiore quelli nell'ultimo livello stavano in un punto bassissimo dello scafo i fori per i reni si aprivano solo 45 centimetri sopra la linea di galleggiamento queste imbarcazioni a remi costruite in legno potevano raggiungere la velocità di 8 9 nodi una prestazione eccezionale per le navi dell'epoca erano davvero micidiale i rematori naturalmente dovevano fare lavoro di squadra bisognava remare all'unisono sembra facile in partenza ma poi è dura tenere il ritmo la flotta di triremi venne completata in pochi anni giusto in tempo per fronteggiare l'attacco nella primavera del 480 avanti cristo parti e l'imponente spedizione persiana contro la grecia sapendo che la flotta nemica era superiore numericamente temistocle escogitò un piano semplice ma astuto per compattare le forze greche ed equilibrare le sorti dello scontro doveva trasformare una condizione sfavorevole quella di avere meno navi dei persiani in un vantaggio per fare questo bisognava attirare i nemici in un luogo dove non potessero di spiegare le loro forze al completo e li colpirli [Musica] il luogo ideale era lo stretto di salamina temistocle ideo così uno stratagemma per attirare la flotta persiana nello stretto di salamina era un uomo molto astuto abile nel tendere trappole sapeva che i persiani preferivano sottomettere un territorio senza combattere ricorrendo all'intimidazione o corrompendo i traditori alla vigilia della battaglia temistocle inviò un servo fidato all'accampamento persiano sull'altro lato dello stretto fingendosi una spia il servo disse al sovrano nemico che le truppe greche erano allo sbaraglio e che se i persiani fossero salvati quella notte le avrebbero colte di sorpresa i persiani caddero nella trappola all'alba scoprirono con stupore che la flotta greca non si apprestava a fuggire anzi si stava disponendo informazione di battaglia perciò si trovarono costretti a combattere era la condizione perfetta per sferrare l'attacco ideato da temistocle 200 triremi con a bordo 34mila uomini si disposero in linea i persiani non avevano spazio per manovrare nell'angusto braccio di mare temistocle li aveva attirati in una trappola senza via di scampo si susseguirono violenti attacchi per tutto il giorno le navi greche circondarono quelle persiane colpendole con i rostri nello scontro morirono moltissimi ufficiali persiani tuttavia la battaglia si svolse in modo così caotico che a fine giornata i greci non erano certi di aver sconfitto il nemico ma alla fine le migliaia di cadaveri di marina i persiani lungo le rive di salamina resero evidente la vittoria greca secondo le fonti i persiani persero circa 200 navi i greci solo 40 coloro che non morirono annegati vennero massacrati dai soldati greci in attesa sulle rive se i greci non avessero vinto la battaglia di salamina la civiltà ellenica e quei valori che noi tutti ancora oggi condividiamo forse non si sarebbero sviluppati dopo quella straordinaria vittoria temistocle venne acclamato come un eroe ma le sue ambizioni personali e la sua avidità gli procurarono anche molti nemici era solo questione di tempo il rancore dell'assemblea esplose ad atene all'epoca vigeva una procedura chiamata ostracismo una sorta di gara di impopolarità i cittadini votavano qual era a loro giudizio l'uomo politico più pericoloso per la città è costui veniva esiliato per dieci anni nel 471 avanti cristo temistocle fu ostracizzato per ironia della sorte l'esilio lo portò alla corte persiana al servizio di nemici che aveva tanto combattuto non rivide mai più atene fu esiliato proprio in persia dove trovò asilo terminò la sua vita parlando la lingua persiana e lavorando come amministratore per l'imperatore di persia che lo nominò governatore di una città dell'asia minore temistocle fu uno dei grandi protagonisti della storia greca una storia che affonda le radici nel mito in un glorioso passato rievocato nei poemi epici dell'iliade e dell'odissea che narrano le gesta di divinità ed eroi questi racconti sono forse solo leggende ma le opere architettoniche realizzate dagli antichi greci sono reali e visibili ancora oggi nel xiii secolo avanti cristo in vaste zone della penisola ellenica era insediata una popolazione che parlava un dialetto greco erano i micenei una fiorente civiltà sviluppatasi nell'egeo le loro imprese militari si trasformarono in leggende tramandate poi dai greci nei secoli a venire la loro capitale micene era difesa da un imponente cittadella costruita nell'arco di 150 anni secondo il mito i micenei guidati dal sovrano agamennone furono protagonisti di eroiche imprese militari le loro gesta vennero narrate intorno all'ottavo secolo da omero nei due poemi epici per eccellenza l'iliade e l'odissea per gli antichi greci l'iliade era una sorta di libro sacro le storie narrate racchiudevano una morale indicavano un modo di vivere parlavano delle divinità e della religione ma descrivevano anche persone e situazioni insegnavano gli ideali dai quali si sarebbe dovuto trarre ispirazione i racconti ei personaggi dell'iliade e dell'odissea sono tra i più celebri di tutte le mitologie il rapimento di elena ad opera di paride l'assedio di [ __ ] da parte di agamennone e il cavallo di legno che i greci usarono per entrare a [ __ ] e distruggerla nonostante il trionfo ottenuto nella guerra di [ __ ] una volta tornato in patria agamennone non poté essere acclamato come un eroe secondo il mito venne ucciso dalla moglie clitennestra che con giurò contro di lui i poemi omerici sono da sempre al centro di un dibattito è veramente ovvero il loro autore o il poeta si limitò a mettere insieme racconti popolari tramandati oralmente dal punto di vista di un antico greco la questione non avrebbe senso per i greci omero non era né un cantastorie n'è uno scrittore per loro omero era uno storico e le leggende da lui narrate non erano favole da raccontare ai bambini per farli addormentare ma fatti realmente successo ecco cosa resta di micene la capitale è descritta da omero secondo la mitologia greca qui regno agamennone le rovine mostrano che i micenei erano abilissimi costruttori e realizzarono straordinarie opere di ingegneria avvicinandosi a micene la prima cosa che si scorge è la cinta muraria di fortificazione che è molto imponente e include immediatamente un senso di solennità e timore le mura di cinta dell'acropoli di micene sono costruite con enormi blocchi di pietra ciascuno pesante fino a 10 tonnellate furono progettate con grande precisione ogni pietra si incastra perfettamente con quelle vicine [Musica] ancor più imponente e solenne appare l'ingresso alla cittadella di micene la famosa porta dei leoni la porta dei leoni era l'entrata principale dell'acropoli di lì ce ne è una delle opere più importanti della grecia preclassica sia per la struttura architettonica sia per il simbolismo del bassorilievo due leoni in piedi sulle zampe posteriori poggiano gli artigli sul basamento di una colossale le teste ormai perdute e guardavano all'esterno chiunque entrava così percepiva le mire di potere di micene la porta in sé presenta la classica struttura con due montanti e un architrave questi monoliti fungono da pilastri per sostenere un gigantesco architrave pesante circa 12 tonnellate la parte interessante è quella superiore dove sono scolpiti leoni attorno al triangolo le pietre sono disposti in modo da formare una specie di arco che si chiama arco a mensola immaginate che queste siano quattro pietre se invece di impilarle così vogliamo creare un'apertura su questo lato le facciamo sporgere un po disponendole in questo modo le con una struttura a gradini volendo azzardare un po di più per ottenere un'apertura ancor più ampia si possono spostare ulteriormente le pietre sempre con la stessa tecnica così parola struttura potrebbe crollare e questo il rischio il trucco per evitare che crolli tutto è semplice basta disporre via via dei contrappesi così dietro ognuno dei nostri gradini questo elemento triangolare è un'innovazione introdotta dai micenei non si ha traccia di strutture simili precedentemente da questo punto di vista non si può negare che rappresenti qualcosa di veramente nuovo e originale gli architetti micenei perfezionarono poi ulteriormente l'utilizzo dell'arco a mensola creando edifici con una struttura interna rivoluzionaria la volta a tholos questo tipo di copertura era usato solo in un genere di costruzione le tombe i micenei realizzarono infatti monumenti straordinari per ospitare i loro sovrani dopo la morte la struttura delle tombe a tholos si discostava da tutte le altre costruzioni micenei la forma circolare e quasi del tutto assente nell'architettura dei micenei e si prediligevano linee dritte e angoli retti solo per le tombe ricorsero alla forma rotonda probabilmente quindi nella loro cultura il cerchio aveva un valore simbolico connesso profondamente all'idea della morte costruire una tomba a tholos era un'impresa non da poco bisognava innanzitutto scavare nel fianco di una collina questa specie di trincea costituiva il cosiddetto dromos che in greco significa corsa o luogo dove si corre si tratta infatti di un corridoio che conduce alla tomba fiancheggiato da due alte pareti di pietre squadrate più di tremila anni fa attorno al 1200 avanti cristo i visitatori che percorrevano il dromos per avvicinarsi alla tomba si trovarono di fronte un imponente ingresso ai lati dell'entrata si ergevano due alte colonne di marmo verde con decorazioni a zig zag e a spirale ognuno di questi blocchi è alto quasi 80 centimetri sono disposti ad anello 33 anelli che vanno a formare un coro ognuno è leggermente sporgente rispetto a quello sottostante così la struttura una volta livellate le pietre sembrava una cupola per assicurare stabilità a questo tipo di costruzione è necessaria una pressione costante e che va dall'esterno verso l'interno un po come per una botte di legno dove gli anelli metallici sono indispensabili per tenere unite le doghe questa pressione nelle tombe micene era garantita dalla giunta di terra che veniva compattata intorno alla tomba man mano che la costruzione procedeva infatti una volta terminata la struttura interna contemporaneamente si formava un cumulo di terra sopra la tomba intorno al 1100 avanti cristo la civiltà micenea scomparve improvvisamente e misteriosamente esistono molte teorie sulla fine dei micenei l'ipotesi più accreditata è che iniziarono a decadere in seguito alle scorrerie di popolazioni barbare originarie delle steppe che attaccarono anche l'egitto e la mesopotamia sconvolgendo i traffici commerciali dopo la caduta di micene per quattro secoli la grecia attraverso un'epoca buia dal punto di vista culturale la rinascita iniziò nell'ottavo secolo avanti cristo con la comparsa e lo sviluppo delle città stato ognuna gareggiava con le altre per il primato economico e militare ma anche per realizzare le opere più grandiose sull'isola di samo ad esempio venne realizzato uno dei progetti ingegneristici più straordinari e all'avanguardia del mondo antico un tunnel che attraversava una montagna per portare acqua alla città [Musica] sparta atene corinto tebe sono solo alcune delle oltre cento città stato che fiorirono nella penisola ellenica 400 anni dopo la fine dell'antichissima civiltà micenea prima dell'avvento della democrazia nel mondo greco in molte polis vigeva la tirannide cioè il governo di un solo uomo uno dei più famosi tiranni greci fu policrate che regnò sull'isola di samos situata nella parte orientale del mar egeo ebbe un ruolo di spicco sulla scena politica internazionale strinse alleanza con i persiani e anche con gli egizi era un uomo ambizioso policrate capì che la più grande risorsa che samo poteva sfruttare era il mare creò una flotta di 103 rem e che seminò il terrore fra le città vicine e impose una tassa a tutte le navi che transitavano in prossimità dell'isola sotto policrate samo divenne una grande potenza marittima fu lui a gettare le basi della fortuna e del potere dell'isola grazie alle ricchezze accumulate policrate fece erigere imponenti mura difensive attorno alla città e poter affrontare un problema che assillava molte isole del mediterraneo la scarsità di acqua potabile samo era una grande città con molte risorse purtroppo però l'acqua scarseggia va e ce ne era un gran bisogno esisteva una sorgente d'acqua dolce ma era separata dalla città dal monte castro una collina alta circa 300 metri policrate doveva trovare il modo di collegare la città alla fonte ma realizzare un acquedotto sulla collina non era possibile potevano costruire lungo i pendii un sistema dei canali per rifornire la città ma in caso di assedio i nemici lo avrebbero immediatamente sabotato e così nonostante le fortificazioni e le nuove mura la popolazione sarebbe morta di sete era necessario trovare un'altra soluzione policrate si rivolse a un architetto di nome e upa lino e gli ide o un progetto quasi incredibile per l'epoca realizzare un tunnel che attraversasse il monte castro da una parte all'altra un progetto imponente e molto lungo da realizzare era necessario moltissimo tempo per scavare una galleria del genere si decise perciò di realizzare due tunnel uno che partiva da un versante è uno dall'altro sorsero però problemi di misurazione come gli ingegneri del ventesimo secolo che hanno progettato il tunnel sotto la manica e opalino fece scavare due gallerie partendo dagli opposti versanti del monte facendola incontrare a metà strada condizione fondamentale era che gli imbocchi venissero realizzati alla stessa quota inoltre le due gallerie dovevano correre sullo stesso piano orizzontale altrimenti c'era il rischio che gli scavi procedessero senza mai incontrarsi era una bella impresa senza disporre dei moderni strumenti per il rilevamento delle quote ecco come e opalino effettuò i suoi calcoli procedendo a piedi intorno al monte schematizza il percorso dalla sorgente alla città in una serie di tratti perpendicolari tra loro sommando tutti i tratti verticali e tutti quelli orizzontali ricavo i due cateti di un triangolo rettangolo e ne calcola quindi l'ipotenusa questa indicava la direzione del condotto attraverso il monte per realizzare l'acquedotto il progetto prevedeva inoltre lo scavo di un'altra galleria più grande per gli addetti ai lavori questa galleria principale delle dimensioni di un metro e ottanta per un metro e ottanta serviva solo come spazio in cui lavorare per realizzare il tunnel sottostante che era il vero e proprio acquedotto mentre la galleria di lavoro fu scavata assenza inclinazione l'acquedotto venne realizzato con una certa angolazione e una leggera pendenza per far sì che l'acqua scorre se lentamente verso la città nelle viscere della montagna proseguire i lavori fu arduo una volta che si addentrarono all'interno del monte le difficoltà forno moltissime potevano verificarsi crolli imprevisti e l'acqua poteva improvvisamente inondare le gallerie quindi c'erano pericoli continui inoltre i tunnel erano bulli e bisognava illuminarli anche perché gli addetti allo scavo dovevano sapere sempre in che punto si trovavano per fare procedere ai tunnel in linea retta lì ci fu qualche modifica di percorso ma alla fine gli operai si incontrarono a metà strada all'incirca nel punto previsto dai opalino i due tunnel sir accordarono con un dislivello di una sessantina di centimetri una differenza insignificante se si pensa che la galleria era lunga oltre un chilometro quella straordinaria opera ingegneristica doveva essere il fiore all'occhiello del regno di policrate ma lo splendore di samo non durò ancora a lungo il governatore persiano dell'asia minore ritenne che il grado di autonomia di cui policrate godeva non poteva essere tollerato poteva diventare d'impaccio alle manovre di espansione dell'impero il tirarlo su così catturato brutalmente torturato infine crocifisso policrate è solo uno dei tiranni che governarono le città stato fino al sesto secolo per tutta l'età arcaica fra l'ottocento e il 500 avanti cristo le uniche forme di governo che i greci conobbero furono la monarchia l'oligarchia e la tirannide ma stava per aprirsi una nuova era nel quinto secolo atene inaugurò il primo governo democratico l'illuminato statista che rese possibile quel cambiamento si chiamava pericle a lui si deve anche la costruzione del monumento simbolo della civiltà greca che sorge sull'acropoli di atene è il tempio greco per eccellenza il partenone nel 480 avanti cristo quando temistocle sconfisse i persiani a salamina salvo non solo atene ma anche la sua giovane democrazia nata circa 30 anni prima anche atene aveva avuto i suoi tiranni ma la loro epoca era finita la città era ricca militarmente forte all'avanguardia nelle arti e nella cultura si aprì la cosiddetta epoca d'oro di atene legata soprattutto al nome di pericle intellettuale progressista e illuminato e gli favori le arti e lo sviluppo della democrazia il suo primo obiettivo però fu sempre quello di accrescere il potere ateniese a costo di ricorrere al ricatto alla corruzione e alla forza pericle apparteneva a una delle antiche famiglie aristocratiche di atene da un uomo che vantava a quelle nobili origini ci si aspettava che assumesse un ruolo di comando in campo politico e un militare la sua carriera politica ebbe inizio quando giovanissimo entrò a far parte del collegio degli strateghi e 10 uomini che detenevano il comando dell'esercito ad atene abilissimo oratore pericle presto divenne il più influente statista ateniese pericle era nato per fare il politico era un'attività che gli riusciva naturale era bravo con le parole sapeva convincere e si dedicava anima e corpo al suo lavoro dal 461 al 429 avanti cristo egli fu al governo ad atene ricoprendo diverse cariche pubbliche all'epoca la marina ateniese non aveva rivali nel mediterraneo orientale e la sconfitta subita dai persiani a salamina l'aveva dimostrato ma la minaccia di un'altra invasione incombeva ancora per questo nel 478 avanti cristo atene aveva stretto con altre città stato greche un'alleanza a scopo difensivo chiamata lega delio attica e intorno alla metà del quinto secolo atene aveva ormai assunto un ruolo di preminenza all'interno della lega ad elio attica assicurandosi anche notevoli entrate pericle trovò il modo di impiegare al meglio il denaro disponibile costruendo opere pubbliche che rispecchiavano la potenza e lo splendore di atene secondo il mito poseidone dio del mare e atena dea della sapienza si sfidarono sull'acropoli di atene per il patronato della città giudici della contesa furono gli stessi ateniesi poseidone colpi il suolo con il suo tridente facendo scaturire l'acqua athena invece trafisse il terreno con la sua lancia e fece nascere un ulivo che rappresentava una fonte di sostentamento e anche di attività commerciali vinse athena che divenne così la dea protettrice della città nel corso dei secoli erano stati ratti vari templi in suo onore a pericle però spetta il merito di avere donato al mondo la più straordinaria opera architettonica dell'antica grecia il par tenore pericle decise di ricostruire sull'acropoli un tempio dedicato ad atena sulle fondamenta di un preesistente edificio consacrato alla dea ci vollero migliaia di operai e di esperti artigiani per realizzare il partenone e i costi di costruzione furono elevatissimi la cifra si aggirerebbe intorno ai 30 milioni di drag me oggi corrisponderebbe a qualche miliardo di euro era una cifra astronomica non dimentichiamo però che si trattava di un'opera finanziata dallo stato la costruzione iniziò nel 447 avanti cristo in lunghezza il partenone occupa circa due terzi di un campo da calcio i lati corti misurano 30 metri e quelli lunghi 70 per costruirlo fu necessario estrarre e trasportare il marmo da una cava distante circa 16 km occorrevano in totale 30 mila tonnellate di marmo bianco nella cava gli operai sfruttarono le crepe presenti naturalmente nella pietra per staccare enormi lastre dal fianco della montagna per prima cosa bisognava individuare queste incrinature e calcolare se il blocco di marmo fosse abbastanza grande per lo scopo a cui serviva se andava bene si inserivano dei cunei all'interno delle spaccature che potevano essere orizzontali o verticali ovviamente si usavano cunei di ferro non di legno era un metodo efficace perché colpendo simultaneamente i cunei con dei martelli veniva impressa un'enorme forza così data la friabilità del materiale si riuscivano a creare ulteriori crepe ma quando gli enormi blocchi di marmo erano pronti squadre di operai con l'ausilio di leve funi e carrucole intervenivano per spostarmi e trasportarli verso l'acropoli non mancavano però gli incidenti in questa fase c'era sempre il rischio che gli enormi blocchi di marmo scivolassero schiacciando e uccidendo gli uomini al lavoro estrarre e trasportare il marmo dalla cava fu solo la prima delle difficoltà affrontate per costruire il partenone i tecnici al servizio di pericle dovettero trovare una soluzione per sollevare gli enormi blocchi pesanti anche 10 tonnellate luglio 447 avanti cristo sull'acropoli di atene fervevano i lavori per la costruzione del partenone pericle era intenzionato a fare di atene la città più potente della grecia un faro per le altre polis e il partenone doveva essere il suo simbolo era un modo per affermare la supremazia della città per dimostrare che atene era la culla della democrazia e della libertà di pensiero e che con il suo esercito e la sua flotta era superiore alle altre polis quasi tutti i templi dell'epoca erano esa stili cioè avevano sei colonne sulla facciata e 13 sui lati lunghi il partenone fu progettato invece per essere un tempio o tasti lo cioè con otto colonne sulla facciata e 17 sui lati questo lo rendeva diverso dagli altri templi che avevano tutti le stesse proporzioni potevano variare le dimensioni ma l'aspetto era lo stesso variando le proporzioni invece l'edificio appariva più imponente l'elemento fondamentale in un tempio greco sono le colonne ogni colonna era composta da undici cilindri di pietra posti uno sopra l'altro chiamati rocchi essi erano scanalati e dovevano combaciare perfettamente quando venivano sovrapposti la base superiore di ciascun rocchio era divisa in quattro anelli concentrici ciascuno di essi veniva ha lisciato ho mantenuto ruvido a seconda della de renza necessaria per incastrare il rocchio con quello successivo al centro gli scalpellini realizzavano un incavo rettangolare profondo una decina di centimetri venivano poi inseriti all'interno di ciascun incavo tasselli di legno che servivano ad allineare e centrare ogni rocchio con quello superiore la fase successiva era la più difficile sollevare i pesantissimi rocchi si pensi che per ciascuna colonna del partenone si dovettero sollevare fra le 63 e le 119 tonnellate di marmo furono usate delle gru le gru sono macchine estremamente semplici composte da un braccio e da una serie di carrucole come noto il vantaggio di questo sistema è che a seconda di quante carrucole vengono utilizzate consente di sollevare un peso di 10 tonnellate abbassando un contrappeso anche di soli 100 kg e il blocco di pietra veniva fissato alla gru in vari modi uno dei più comuni prevedeva di agganciare delle funi a sporgenze volutamente lasciate attorno al rocchio di marmo poi si attaccavano le funi a un gancio metallico a forma di s alla parte superiore del gancio veniva infine fissata la corda della gru di solito si lasciavano 4 protuberanze per rocchio in modo che lo sforzo per sollevarlo venisse distribuito in modo uniforme come per le colonne anche per i muri della cella interna si dovette studiare un sistema per unire i blocchi di pietra a quei tempi non si usava la malta si utilizzavano degli elementi metallici a forma di doppiati che venivano inseriti in appositi incavi cesellati nei blocchi una volta che le colonne i muri erano completati si facevano saltare via le protuberanze usate per sollevare i blocchi e la pietra veniva lasciata si dice che nel partenone non esistono linee dritte in effetti quando il tempio venne edificato gli architetti ricorsa ad una serie di cosiddette correzioni ottiche le usarono a partire dai gradini alle colonne fin sul timpano l'elemento triangolare sulla sommità dell'edificio osservate i gradini sembrano dritto a uno sguardo più attento nella parte centrale o c'è una curvatura questo stratagemma è usato anche nelle colonne sono di ordine dorico quindi prive di base sembrano venir fuori direttamente dalla pietra ogni colonna aventi scanalature che sembrano ondeggiare grazie al gioco del chiaroscuro il fusto della colonna e leggermente rigonfio nella parte mediana questo rigonfiamento si chiama entra si una lunga linea retta che si trova all'altezza del nostro orizzonte tende ad apparire curva per eliminare questa illusione ottica gli architetti del partenone utilizzarono linee curve così da creare l'effetto contrario e dare l'impressione di una perfetta armonia geometrica se la struttura invece fosse stata squadrata con precisi angoli retti sarebbe sembrata tutta storta all'interno del partenone era custodita alla monumentale statua di atena i costi per la costruzione del tempio erano stati elevatissimi ma quelli per la statua all'interno furono altrettanto alti se non di più la statua di atena era alta tra i 10 e gli 11 metri era davvero colossale è anche molto preziosa infatti era una statua crisoelefantine cioè fatta di avorio e oro centinaia di scultori lavorarono ai fregi del partenone dimostrando la grande maestria dei greci anche nelle arti decorative i fregi i più famosi del partenone sono quelli che corrono lungo le pareti della cella interna un bassorilievo realizzato con uno sbalzo di pochi centimetri raffigurante le panatenee celebrazioni dedicate alla dea atena che si tenevano nella città ogni quattro anni oggi le rovine del partenone che tutti vediamo sono bianche in antichità invece non solo le sculture ma molte parti dell'edificio erano decorate con vari colori non tutti i cittadini ateniesi però apprezzarono il tempio alcuni lo consideravano brutto un progetto voluto solo da pericle per autocelebrarsi molti ateniesi detestavano il partenone e gli altri templi voluti da pericle le giudicavano orribili un pugno in un occhio a platone ad esempio non piacevano molti cittadini non condividevano l'idea di costruire nuovi edifici sull'acropoli il luogo più sacro della città perché quelle novità rappresentavano una rottura col passato il malcontento ad atene non riguardava solo la costruzione del partenone più il potere di pericle cresceva più i suoi rivali politici tramavano contro di lui presto lo attaccarono colpendo i suoi più stretti collaboratori il primo obiettivo fu una donna colta e raffinata di nome aspasia una terra che frequentava all'alta società ed era accompagna di pericle le e tre erano cortigiane di alto livello vengono spesso paragonate alle geishe e della cultura giapponese frequentavano ambienti esclusivi e partecipavano alla vita culturale ateniese e greca in generale in epoca classica ad atene le donne erano sottomesse agli uomini aspasia però rappresentava un eccezione pericle non la considerava inferiore e l'aveva introdotta negli ambienti dell'elite cittadina lei e pericle facevano coppia fissa si facevano sempre vedere insieme suscitando stupore e persino scandalo fra la popolazione ateniese pericle una volta ho visto addirittura baciare aspasia in pubblico evidentemente nell'antica atene non erano molto gradite queste dimostrazioni di affetto in pubblico e il partenone venne terminato nel 432 avanti cristo c'erano voluti quasi 15 anni di lavoro ma alla fine il tempio dedicato ad atena rispondeva al disegno politico di pericle mostrare la supremazia di atene al mondo per ironia della sorte l'egemonia che il tempio simboleggiava stava svanendo mentre sparta l'antica nemica di atene acquistava potere la creazione della lega delio attica da alcuni è vista come la nascita dell'impero ateniese in effetti in tutte le città che appartenevano all'alleanza divennero sempre più sottomesse ad atene tanto che gli spartani iniziarono a guardare con sospetto gli ateniesi e alla fine si sentirono minacciati da essi nel 431 avanti cristo sparta mosse guerra ad atene per due lunghi anni atene resistette all'assedio ma la splendida città di pericle subì anche l'attacco di un nemico invisibile dopo un paio di anni a causa del sovraffollamento all'interno della città la popolazione fu colpita da un'epidemia proveniente forse dalle regioni del vicino oriente è nota come la grande peste ateniese causò la morte di moltissimi cittadini pericle aveva circa 60 anni sopravvisse alla pestilenza ma ne uscì indebolito fisicamente a lui fu addossata la colpa della sventura che aveva investito atene nel 429 con la guerra e la peste che gettavano un'ombra cupa sulla sua città pericle morì [Musica] il sanguinoso conflitto che oppose sparta ad atene è conosciuto come guerra del peloponneso continuo per altri 25 anni si concluse nel 404 avanti cristo con la sconfitta di atene al termine della guerra del peloponneso l'epoca di pericle e la supremazia di atene erano finiti lo splendore della cultura dell'architettura classica però sopravvissero i due uomini che contribuirono maggiormente al perpetuarsi di quell'eredità però non erano ateniesi [Musica] in nome di questi due personaggi divennero sinonimo di conquista ma anche di ellenismo cioè della diffusione degli ideali e della cultura greca nel mondo fino ai nostri giorni si tratta di filippo ii il macedone e di suo figlio un condottiero che suscitò l'ammirazione di generali e imperatore di ogni tempo da giulio cesare a napoleone il soli 33 anni quell'uomo si impose in quasi tutto il mondo allora conosciuto fu allievo di aristotele e arriva persino ad autoproclamarsi dio si chiamava alessandro magno [Musica] [Musica]