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La Politica del Figlio Unico in Cina

Ciao a tutti, io sono Tiberica E in questo video vorrei parlarvi della politica del figlio unico in Cina. In Cina, così come in altri paesi, il primo giugno si festeggia la giornata internazionale del bambino. Una giornata durante cui vengono allestiti spettacoli, proiezioni di film e giochi vari destinati ai bambini sui quali appunto ruotano i festeggiamenti e che hanno un'occasione in più per ricevere qualche regalo. E parlando di bambini in Cina, naturalmente non si può non pensare alla nota politica del figlio. del figlio unico, una politica lanciata negli anni 70 per controllare la crescita demografica che era allora in contrasto con le prospettive di crescita dell'economia cinese. Ma a che punto siamo oggi? Prima di parlarne vi ricordo di iscrivervi al canale di Bridge in China e attivare la campanella per non perdervi i nostri nuovi video. Negli anni 70 la Cina si apprestava ad aprirsi al mondo sotto l'egida di Deng Xiaoping e secondo la dirigenza cinese le quattro modernizzazioni di agricoltura, scienze e tecnologia, industria e difesa nazionale non potevano realizzarsi senza un forte rallentamento della crescita della popolazione. Nonostante infatti il tasso di fecondità totale fosse sceso dai figli per donna della seconda metà degli anni 60, ai 3 del quinquennio 1975-1980, il tasso di crescita demografico restava circa l'1,5% annuo, determinando un raddoppio della popolazione nel giro di 45 anni, che nel 1980 si approssimava già al miliardo. La politica del figlio unico poteva essere la soluzione, perché imponeva, come suggerisce il nome stesso, alle coppie cinesi di avere massimo un figlio per famiglia. eccezione fatta per alcune minoranze etniche e per i nuclei familiari residenti in zone rurali, che potevano averne un secondo nel caso in cui il primo genito fosse femmina, e addirittura un terzo in condizioni particolari. Senza addentrarci ora nelle distorsioni sociali provocate da questa politica, possiamo dire che, con gli anni 90, gli effetti della politica demografica, lanciata ufficialmente nel 1979, sono evidenti. Il tasso di risorse è molto più alto, di fecondità totale è calato rapidamente sotto la soglia dei figli per donna, che sarebbe la soglia teoricamente compatibile con il mantenimento della popolazione, stabilizzandosi poi dalla seconda metà degli anni 90 sopra gli figli per donna. L'obiettivo di fondo della politica demografica di rallentare e stabilizzare la crescita della popolazione appare così pienamente raggiunto ed è per questo che nel 2015 si inizia a parlare di abolizione della politica. del figlio unico. Dal 2015 è infatti stata introdotta la possibilità per le coppie cinesi di avere un secondo figlio. Tuttavia questa modifica alla politica demografica non ha inciso sul tasso di fecondità poiché lo sviluppo economico e sociale del paese sembra aver creato le condizioni strutturali per una bassa fecondità. Pensiamo ad esempio all'alto costo dell'istruzione, all'aumento del caro vita tra gli altri fattori. Ed è così che, come riportato dall'ultimo censimento decennale del 2020, il tasso di crescita della popolazione è sceso allo nel quinquennio 2015-2020, registrando così la crescita demografica più legge. lenta dagli anni 50. Le indagini mostrano peraltro che la maggioranza dei cinesi non ha intenzione di avere più di un figlio, con il risultato di accentuare gli squilibri tra le classi di età. Va poi considerato che i primi nati sotto la politica del figlio unico hanno ora circa 40 anni e molti di loro si sono spostati nelle aree urbane lasciando i loro genitori senza un adeguato sostegno per la vecchiaia. Così nonostante l'innegabile sviluppo economico la Cina rischia di diventare un paese vero. vecchio, ma non ancora abbastanza ricco da poter sostenere tutti gli anziani, mettendo così anche a repentaglio la sostenibilità dello stesso sistema pensionistico. E questa probabilmente è la ragione che ha spinto il governo cinese al recente provvedimento che ha portato a tre il numero di figli consentito. Ad agosto 2021 infatti la Cina ha approvato gli emendamenti di modifica alla legge sulla popolazione e la pianificazione familiare per consentire alle famiglie di allargarsi fino a 5 componenti in totale. Il pacchetto include anche misure di sostegno per le famiglie di carattere finanziario, fiscale, educativo, abitativo eccetera che dovranno essere attuate naturalmente con l'apporto del governo centrale e delle amministrazioni locali. Al momento è difficile esprimersi circa l'efficacia di questi provvedimenti messi in atto dal governo cinese. Quello che è certo è che i bambini sono il cuore pulsante di una nazione dal quale ne dipende il futuro stesso. Per questo video è tutto e se lo avete trovato interessante lasciateci un like e noi ci vediamo come sempre al prossimo video. Sejian!