luigi pirandello l'involontario soggiorno sulla terra di luigi pirandello inizia nel 1867 ad agrigento ma si svolge presto tra palermo roma e bonn dove lo scrittore termina gli studi universitari tornato a roma il figlio del caos come ama definirsi dal nome della contrada natale frequenta gli ambienti letterari grazie all'intermediazione di luigi capuana insegnando e scrivendo i primi romanzi e le prime novelle pubblicate e rivista nel 1903 la doppia sventura di un dissesto economico e di una crisi psichica della moglie spinge pirandello a integrare lo stipendio con la produzione letteraria all'origine del romanzo il fu mattia pascal che ottiene un grande successo di pubblico c'è proprio questa esigenza concreta la poetica che via via prende forma ha tra i suoi cardini la frattura tra apparenza e realtà percepirla permette di approfondire il carattere relativo di ogni esperienza come sostiene il saggio l'umorismo definito sentimento del contrario e come mostrano le opere metà letterarie per esempio il romanzo in forma diaristica inizialmente intitolato si gira ne consegue l'interesse di pirandello per la scrittura drammaturgica che si fa significativo negli anni della prima guerra mondiale il cosiddetto teatro del grottesco rappresenta la falsità delle convenzioni borghesi e lo smarrimento della personalità dietro le maschere indossate per conformismo sociale che diventano l'unica realtà dopo il successo internazionale di sei personaggi in cerca d'autore apice della riflessione meta teatrale pirandello si dedica interamente alle commedie seguendo le compagnie nelle loro tournée in europa e in america raggiungendo una fama davvero globale fino ad ottenere il nobel per la letteratura e progettando l'edizione complessiva della propria produzione sebbene ritrattata in seguito fa discutere la sua adesione al fascismo che gli garantisce alcuni importanti incarichi le opere degli ultimi anni sembrano voler tracciare una fuga dalla storia e dalle dinamiche del potere il fu mattia pascal costituisce una novità nella narrativa italiana non solo per la struttura ma soprattutto per i temi che esplora la critica alle trappole che soffocano l'uomo moderno prima tra tutte la famiglia sfocia infatti in un acuta critica al concetto stesso di identità nell'ultimo romanzo uno nessuno e centomila tale critica è portata fino alle sue estreme conseguenze nella lienart e società primo novecentesca non c'è più spazio per la coerenza e l'autenticità del io e l'individuo frammentato in centomila ruoli sociali è ridotto a nulla