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L'importanza e i cambiamenti nel Cinquecento

[Musica] Il 500 fu un secolo molto importante per l'umanità. L'eredità di quello che era successo nel 400 con le nuove scoperte geografiche iniziò ad avere davvero un impatto sulla società dell'epoca e molti cambiamenti iniziarono a verificarsi. Il 500 è anche l'inizio di un'età di ripresa perché dopo la crisi del 300 che aveva depresso fortemente l'Europa, l'Europa stessa torna a crescere. torna a crescere dal punto di vista demografico, ma anche economico e finanziario. Il 500 è un secolo di ripresa, di splendore dal punto di vista europeo. Dal punto di vista americano invece è l'età dei conquistadores, l'età delle conquiste dello sfruttamento barbaro e selvaggio delle risorse del nuovo continente americano. L'impatto dell'arrivo di queste risorse cambierà per sempre il volto anche dell'Europa e la prima cosa che cambierà sarà innanzitutto la concezione dell'economia che diventa una economia mondo, un'economia globale che si sviluppa non solo più sulla scala del Mediterraneo, ma sulla scala dell'intero mondo. Assume una dimensione oceanica, se volete, così come le comunicazioni, i viaggi e i commerci. In questo video tratteremo alcuni dei fenomeni globali e generali di questo secolo, del 5, che rientra nella prima età moderna, così la chiamiamo insieme al 6ic. In questo secolo ci sono dei fenomeni che noi dobbiamo vedere che caratterizzano la società nel suo complesso. Andremo poi ad affrontare in video separati invece i movimenti politici, perché questo sarà anche il secolo di Carlo V e del grande progetto imperiale. Sarà anche il secolo della riforma e successivamente della controriforma cattolica, ma di questo ci occuperemo in dei video separati. Qui voglio parlarvi dei fenomeni globali e soprattutto di quelli che caratterizzano la demografia e l'economia di questo secolo. Partendo da ciò che avviene rispetto alla popolazione, dobbiamo dire che dopo la crisi del 1300 c'era voluto un bel po' per l'Europa per rimettersi in piedi. Abbiamo visto che il 1400 era stato un secolo di gradualissima ripresa, ma la presenza di numerose carestie e frequenti epidemie aveva fatto in modo che questa ripresa fosse non generalizzata. e soprattutto fosse molto lenta. È solo nel 1500 che la popolazione europea torna a crescere in maniera consistente. Come voi sapete i dati, per noi storici a riguardo sono un po' difficili da trovare perché all'epoca non si tenevano dei registri delle nascite puntuali e dobbiamo affidarci a quando ci sono a dei catasti o dei documenti o addirittura ai registri delle parrocchie, ma questi di solito sono presenti per aree molto specifiche se siamo interessati a uno specifico arco temporale, per cui quelle che vi do adesso sono semplicemente delle stime. Però pensate che l'incremento demografico fu tale che nel 1400 la popolazione europea in media si aggirava tra i 40 e 50 milioni di abitanti. Nel 1500 arriverà ai 60-70 milioni di abitanti per poi arrivare agli 80-90 milioni di abitanti nel 1600. Sarà una crescita quindi continua, ma questo incremento demografico ha appunto delle cause. Come ce lo spieghiamo perché ci fu? Innanzitutto ci fu una diminuzione del tasso di mortalità. la gente moriva di meno e moriva più tardi, non tanto a ragione di incrementi dal punto di vista della qualità di vita o di scoperte tecnologiche o avanzamenti in campo medico, per quelli dobbiamo aspettare ancora un po'. Il fattore principale che sta dietro alla diminuzione del tasso di mortalità è la diminuzione dell'incidenza di carestie e di soprattutto pestilenze di epidemia in generale che smisero di falcidiare con tanta regolarità la popolazione europea e divennero molto più isolate, quindi incidendo in misura minore. Tra l'altro la popolazione europea aveva iniziato a sviluppare delle difese immunitarie contro queste epidemie, cosa che invece non avevano fatto e non avevano potuto fare gli indios, che in effetti, come abbiamo studiato, verranno falcidiati da questi morbi come il tifo, il vaiolo, il colera e così via. Un'altra causa dell'incremento demografico è sicuramente l'incremento del tasso di natalità. La gente fa più figli, nascono più bambini, la mortalità infantile è ancora molto alta, per cui tenete conto che le famiglie fanno davvero tanti figli, anche otto, perché non sopravvivono tutti fino all'età adulta, magari te ne sopravvivono due o tre fino all'età adulta. Proprio per questo la gente fa più figli e dato che c'è anche una ripresa economica, la gente tende a sposarsi prima. Le coppie si sposano prima, iniziano prima a fare figli. L'età media delle persone è ancora molto bassa, si agira ancora su circa 50 anni, quindi l'aspettativa di vita non è molto alta. Con questo non dovete pensare che non ci fossero anziani nel mondo del 500, c'erano sicuramente. La vita media è proprio appunto una media e su questa media pesa tantissimo la mortalità infantile che abbassa drasticamente la media. La mortalità infantile dovuta a tanti procedimenti medici e anche soprattutto non conosciuti e che rendevano il parto e l'esperienza, appunto, infantile molto difficile. Pensate a come sarebbe un mondo dove non ci sono medicine moderne per poter curare i nostri bambini. Era un mondo in cui pochi sopravviveano fino all'età adulta, molti morivano in età giovanile o infantile e quelli che poi sopravvivevano potevano anche arrivare all'età anziana, quindi la media si attesta su 40-50 anni. L'incremento demografico fu anche dovuto alla presenza di maggiori risorse, almeno in una prima fase, alle nuove cose che arrivavano dall'America e all'estensione delle superfici coltivabili. lo vedremo. Tuttavia generò anche dei problemi perché la popolazione crebbe in un ritmo e secondo una modalità che non erano di pari passo rispetto a quanto le risorse o lo sfruttamento delle risorse procedevano. Ma di questo ci occupiamo nella parte successiva del video. Qui dobbiamo anche dire che la crescita demografica non fu generalizzata, non fu presente con lo stesso ritmo ovunque. A crescere furono soprattutto le città e soprattutto le città di alcune paesi, no, come l'Italia, la Francia e la Germania che erano le nazioni, se volete, i paesi, dovremmo dire, le aree geografiche più popolose. La Francia esisteva, Germania, Italia, come sapete ancora no. Queste erano le aree più popolose. In Italia c'era la città più popolata di tutte, Napoli che aveva più di 200.000 abitanti era un vero e proprio centro importantissimo dell'epoca, ma l'Italia in generale abbondava di città molto popolose che erano state falcidiate dalla peste, ma si erano poi gradualmente riprese. Uno sviluppo importantissimo però che si ebbe nelle città fu quello delle città affacciate sull'Atlantico, di città come Siviglia, porto e porta per le Indie, oppure di Anversa che si affacciava sul mare del Nord e quindi era al centro di tutti i traffici, non solo della Lega anseatica, ma anche dei commerci, appunto, con le Americhe. Ad Anversa ci fu una grande crescita. Poi, siccome questa città fu coinvolta all'interno del conflitto fra le Province Unite e la Spagna e alla fine finì in mano degli spagnoli, a emergere fu Amsterdam, dove molti migrarono e fecero passare la popolazione complessiva della città nel corso di un solo secolo da 15.000 abitanti a 100.000 1000 abitanti. Pensate voi quanto aumento ci fu ad Amsterdam, che diventa uno dei nuovi astri nascenti dell'Europa dal punto di vista finanziario, commerciale, di innovazioni. Lì si erano trasferiti anche moltissimi arabi ed ebrei che erano stati cacciati dalla Spagna, avevano portato con loro il loro knohow tecnico, le loro tecniche commerciali, il loro spirito imprenditoriale che li contraddistingueva tanto. Si erano trasferiti in Olanda e in particolare ad Amsterdam. Qui effettivamente nacque un centro di scambi molto importante, ma in generale possiamo assistere a uno spostamento più a nord dei commerci e anche un po' gradualmente della popolazione, sebbene per il momento nel 500, se dobbiamo rifarci solo al 500, l'area mediterranea sia ancora molto popolata, soprattutto l'Italia è molto importante dal punto di vista sia economico che culturale e politico. Assunsero anche grande importanza in quest'epoca le capitali dei vari stati, di quelli che almeno erano nati. pensate a Parigi, in Francia, oppure a Londra, in Inghilterra, ma soprattutto a Madrid, che fu scelta come sede centrale del potere, quindi come capitale da parte di Carlo V, e che in realtà non era così favorevole dal punto di vista della posizione, era nell'entroterra, lontana dai porti, eppure riuscì ad acquisire una certa importanza, proprio perché era una capitale, diventava il centro amministrativo, politico, burocratico di tante forze che si andavano ad assiepare e a creare all'interno di uno stato moderno. stati moderni che stavano iniziando a nascere e a conformarsi e che in queste capitali trovarono il loro centro politico e di radiazione. Se ci fu questa crescita demografica delle città, fuono pesanti migrazioni interne. Le condizioni di vita dei contadini nelle campagne, come vedremo fra poco, diventavano sempre più proibitive e la gente si trasferiva in città, sia perché, appunto, in città da un certo punto di vista c'era più lavoro, ma anche perché il lavoro era migliore. In campagna il lavoro era molto poco pagato e non è che in città fosse pagato di più, però almeno in città il lavoro non era sottoposto alla stagionalità, al raccolto, non era esposto a il clima, al tempo atmosferico, ma era molto più regolare, era una paga comune, sebbene non fosse sempre un lavoro molto rispettato e anzi un lavoro dove si vivesse bene, le ore di lavoro erano tantissime, lavoravano anche gli anziani, lavoravano anche i bambini, lavoravano tutti, non era una società quella del 500, dove ci si potesse permettere di avere grosse parti delle popolazioni che non lavoravano, come ad esempio gli anziani e i bambini. Era una società in cui c'era bisogno del lavoro di tutti e tutti quanti erano impegnati a lavorare. Il concetto stesso di lavoro cambia, ma per parlare di questo dovremmo parlare dell'economia, cosa che faremo nella terza parte di questo video. Adesso voglio fare un piccolo focus su cosa succede nelle campagne, su cosa sta succedendo lì. Beh, effettivamente nelle campagne in quest'epoca si sta producendo un mutamento, qualcosa che era già successo in epoca romana, poi era scomparso attraverso il Medioevo e ora si torna a ripresentare. I grandi proprietari terrieri iniziano ad acquisire sempre più terre e potere perché perché la popolazione sta crescendo, quindi c'è una maggiore domanda di cibo, ci sono più persone e quindi c'è più bisogno di cibo. Questo secolo, il 5 sceglierà di rispondere in una maniera molto precisa e anche peculiare, cioè estendendo la superficie coltivabile e fin qui è abbastanza scontata, quindi mettendo a coltura molte più arie, soprattutto aree che per esempio la natura, i boschi avevano reclamato durante la crisi del 300 in generale durante il Medioevo e quindi estendendo la superficie coltivabile. Ma che cosa si coltivava? Ecco, il 500 fece una scelta molto forte a favore dei cereali. Furono i cereali a essere coltivati. cereali che al di là del fatto che permettevano di creare, ad esempio, il pane, che sarà il vero e proprio staple, il vero e proprio pilastro alimentare di quest'epoca, di fatto però permettevano un'alimentazione non troppo varia, non erano ricchi di proteine, ad esempio si smise di coltivare, come si era fatto a lungo nel Medioevo, i legumi, ad esempio, che erano invece fonti di proteine abbastanza economici e si tese invece a focalizzarsi sui cereali. Un'altra cosa che non fu subito intuita, almeno non nel 500, furono le potenzialità di nuove piantagioni provenienti dall'America, come il mais e la patata, che poi in seguito diventeranno dei capisaldi dell'alimentazione europea. Ma in questo secolo no. In questo secolo ci si concentra sui cereali, ci si concentra sull'orzo, ci si concentra appunto sul grano e che danno origini appunto a prodotti come per esempio il pane che è il vero proprio simbolo di quest'epoca. L'andamento del costo del pane è uno dei fattori forse più interessanti da studiare del 500 perché lievita costantemente non solo il pane ma appunto anche i prezzi. Proprio perché c'è una domanda che cresce proporzionalmente alla popolazione, però le capacità da parte del 500 di sfruttare in maniera intensiva le coltivazioni non crescono della stessa maniera, per cui anche aumentando la superficie coltivabile arriva un certo limite dove non puoi aumentarla più effettivamente però la produttività dei campi, il rapporto tra le risorse investite e quanto un campo effettivamente produce non è sufficientemente alto. ci vorrà l'industrializzazione, ci vorranno le macchine per arrivare a una rivoluzione da questo punto di vista per adesso il 500 è un secolo in cui l'umanità fatica, soprattutto l'Europa a fatica nel tenersi al passo con le richieste, per cui i prezzi aumentano e nelle campagne si presenta un fenomeno abbastanza peculiare perché queste ampie coltivazioni vanno in mano ai singoli proprietari terrieri che diventano sempre più grandi. Quelli più piccoli invece si ritrovano costretti a vendere i loro appezzamenti di terreno e fare poi da braccianti, cioè da lavoratori salariati pagati da i grandi proprietari terrieri. Questi grandi proprietari terrieri poi tendono a volte a recintare le proprie terre e questo cosa fa? Fa sì che i villaggi, ad esempio i piccoli contadini, quelli indipendenti, o anche semplicemente i pastori, quelli che hanno del bestiame, non abbiano più terre dove far andare i loro animali a pascolare e a nutrirsi, oppure dei boschi in cui andare per raccogliere la legna, per scaldarsi col fuoco durante l'inverno, in generale sfruttare l'energia che deriva dalla combustione del legno. Queste sono cose molto più importanti per l'epoca di quanto a noi oggi potrebbero sembrare perché erano proprio la base della vita dell'epoca. Non avere un luogo dove andare a far pascolare i tuoi animali e non avere un luogo dove andare a raccogliere della legna erano grossi problemi per gli uomini di quest'epoca. Problemi che spinsero i contadini dell'epoca non solo a fare molte rivolte, a lamentarsi della loro condizione, ma anche poi, in preda alla disperazione a trasferirsi in città, andando a rimpolpare le fila e la popolazione di quelle città di cui abbiamo detto prima. E nel fare questo cambieranno tantissimo l'economia di quest'epoca. in Inghilterra soprattutto il fenomeno delle enclosures, queste chiusure dei campi privati che appunto tolgono ai villaggi, ai cittadini e ai contadini indipendenti la possibilità di attingere alle terre comuni, sarà appunto particolarmente noto in Inghilterra e darà origine a tante riflessioni su questo. Pensate per esempio a Thomas Moore nel suo Utopia, che è un testo che poi studieremo anche in filosofia e riflette parte proprio dalla condizione dei contadini in Inghilterra. È uno sfondo di riflessione molto importante. Questo era un problema che preoccupava molto in quest'epoca e sebbene per noi possa essere un po' lontano, dobbiamo sforzarci di capire quanto fosse importante, al punto che spingeva molti appunto a trasferirsi in città. Ma adesso passiamo a parlare dell'economia del 500, perché tutte queste cose di cui abbiamo detto fino ad ora, l'aumento della popolazione e i cambiamenti avvenuti nelle campagne ebbero un impatto molto importante e decisivo sull'economia che mutò, diventò un primo modello di economia protocapitalistica. Non era ancora un'economia capitalistica piena, ma era una prima realizzazione. Che significa un'economia capitalistica? In una prima definizione generica, col tempo avremo modo di perfezionarla mano che andremo avanti, possiamo definire un'economia capitalista un'economia che è volta all'accumulare risorse da reinvestire all'interno delle attività. L'imprenditore ha un'attività commerciale, guadagna dei soldi, delle risorse e anziché usarle per autosostentarsi o migliorare il proprio stile di vita, li rinveste all'interno della stessa attività, in maniera tale che il guadagno è impiegato per realizzare altro guadagno, quello che noi chiamiamo profitto. L'ottica delle attività commerciali è volta a massimizzare i loro profitti. è ciò che viene guadagnato viene reinvestito all'interno dello stesso circuito. Questo produrrà sul 500, poi sul 600 una spirale di crescita molto importante perché questo continuo afflusso di risorse permetterà a tantissime imprese di svilupparsi e crescere, però ovviamente come solito con il capitalismo con tante contraddizioni di fondo. L'economia di quest'epoca fu dominata da alcuni fattori determinanti che vi posso citare affinché vi diano un quadro mentale di quali sono gli elementi contraddistintivi dell'economia del 5. Una delle prime cose che a me viene in mente quando penso all'economia di quest'epoca è lo sfruttamento molto forte del carbon fossile come combustibile e quindi la nascita o meglio il potenziamento del sistema di estrazione è appunto delle miniere. molte persone iniziano a fare i minatori. Questo sarà un lavoro tipico di quest'epoca e poi anche del 600. Eh, si lavora in miniere in condizioni davvero pessime, ma lo si fa perché ciò che si estrae è davvero molto prezioso questo combustibile, il carbon fossile, che deriva dalla decomposizione attraverso secoli e secoli dei vegetali e che poi si può usare, appunto, per alimentare tramite la combustione varie cose. Adesso ancora non le macchine, però col tempo ci si arriverà anche a quello. Si assiste poi anche a una specializzazione delle figure che si occupano dell'economia. Pensate a tre grandi protagonisti: artigiani, mercanti e banchieri. Nel Medioevo o anche nel 400 queste figure avevano teso un po' a smussare i loro confini, si inconfondevano un po'. C'erano delle figure che erano al tempo stesso sia mercanti che banchiere, oppure sia artigiani che mercanti. Pensate all'artigiano che produce il ferro di cavallo e lo vende all'interno della sua bottega, no? o pensate al banchiere che però è anche un mercante perché fa anche affari, perché investe i soldi della sua banca. Ecco, nel 500 le figure che si occupano di questo, del commercio, della finanza, dell'economia, tendono a distinguersi, a specializzarsi. Ci sono le figure dei banchieri super specializzati su quello, le figure dei mercanti super specializzati sui commerci difficili di quest'epoca, che sono i commerci transoceanici, molto rischiosi, che richiedono una certa conoscenza e certe specifiche tecniche. E poi ci sono gli artigiani specializzati nella produzione di alcuni oggetti. Voi vedrete che anche alcune regioni europee si specializzano nella produzione di certe cose. Nasce l'idea che i panni di lana si comprano in Italia oppure nelle Fiandre, che certe altre cose vengono dalla Francia, altre dal Sud Italia e così via. nasce questa idea di specializzazione anche artigianale, per cui queste figure tendono a separarsi col tempo e fra queste le più importanti probabilmente sono proprio quelle dei banchieri che noi abbiamo già visto in passato. Sappiamo come, ad esempio, i fiorentini si erano distinti come grandi banchieri. In quest'epoca sono rappresentati dalla famiglia dei medici che sono i banchieri del Papa, una delle grandissime potenze economiche di quest'epoca che richiedeva tantissimi denari per i suoi progetti e che gli venivano appunto forniti proprio dai medici. Altri banchieri degni di nota furono i Fuger in Germania, perché i Fuger furono i principali banchieri, ad esempio, di Carlo V. acquisirono un enorme potere e col tempo però furono soggetti alla stessa sorte tragica toccata in passato ai Bardi ai Peruzzi perché quando si prestano soldi a figure molto importanti come ad esempio anche i sovrani in quest'epoca quello che succede è che ci si espone a dei grandi rischi. In cambio si ricevono grandissimi benefici e non solo economici, non solo il pagamento degli interessi, ma proprio la possibilità, ad esempio, di sfruttare in maniera esclusiva alcune miniere oppure di commerciare in maniera esclusiva con alcune aree geografiche. Tutti questi monopoli o benefici concessi a questi banchieri li faranno arricchire enormemente. Al tempo stesso però l'ingenti prestiti concessi ai sovrani talvolta non vengono restituiti, soprattutto quando i sovrani dichiarano bancarotta e in quel caso intere famiglie crollano trascinando di sé tutta la loro fitta rete di affiliati. Perché questi banchieri, ad esempio i Fuger, non immaginate che abbiano una filiale solo in Germania, hanno filiale in tutta Europa. Anche in Italia una importantissima, ad esempio, è a Roma, ma sono dislocate in tutta Italia. E quando i Fuger cadono, perché i sovrani a cui hanno prestato i soldi non possono restituirli, attorno a loro, insieme a loro, crollano tutta una serie di affiliati e appunto soci che avevano commerciato con loro e che con loro avevano dei debiti, gente che aveva messo i propri soldi da parte e così via. Sono movimenti e momenti importantissimi dal punto di vista dell'economia globale di quest'epoca, del 500. Eh, nello specifico, nel caso dei Fuger, dopo la loro caduta, eh verranno sostituiti in quel suo ruolo, per un breve periodo, fino a più o meno a metà del 600, dai banchieri genovesi che eh si distingueranno e Genova diventerà molto ricca e molto importante proprio per questo motivo, perché saranno dei banchieri molto importanti. Questa però è anche l'epoca di nuove strategie tecniche commerciali. Pensate che nasce ufficialmente la borsa. La borsa prende il nome Dal palazzo dell'uomo nel quale ci si riuniva, o meglio, i mercanti si riunivano per fare i loro scambi. Questi scambi che facevano tra di loro i mercanti effettivamente permettevano a queste figure molto importanti di incontrarsi e di fare affari. Eh, non esiste ancora il concetto di azioni, ok? Però inizia a nascere il concetto di partecipazione e dividendi che sono molto importanti perché il 500 è anche l'età delle compagnie commerciali. Noi sappiamo che sistemano sin dal Medioevo. Tuttavia adesso c'è una cosa molto importante perché se nel Medioevo in pochi partecipavano alle compagnie commerciali, solo i grandi mercanti, e queste compagnie commerciali realizzavano missioni sì pericolose, ma comunque sempre all'interno dei confini del Mediterraneo, del Mar Nero e così via. Tuttavia adesso invece le compagnie commerciali iniziavano a investire su traffici molto rischiosi, per cui erano fondamentali. Vi ricordate cosa sono le compagnie commerciali? Vuol dire che ci sono dei mercanti che siccome sono spaventati dal rischio del loro investimento, ad esempio mandare una nave dal Portogallo fino in America e farla poi tornare in Portogallo o in Spagna, il viaggio è molto pericoloso, esposto a grandi rischi. Se mandano una sola nave la loro, non solo sostengono dei costi folli per armarla, per dotarla di mezzi e metterci dell'equipaggio, ma poi se quella nave per caso e succede va a finire male, quel mercante si è rovinato e ha perso tutto. è molto più sicuro se tanti mercanti si mettono insieme, mettono insieme una flotta o addirittura una tratta commerciale dove le navi partono e tornano continuamente e quindi io singolo mercante non ho investito in una nave ma in 20 navi. Per cui quello che succede è che se anche una si perde io ho perso un vesimo, ma quel vesimo che ho perso sarà più che eh compensato dal fatto che le altre 19 navi sono tornate e io mi sono presi i guadagni di quelle 19 navi. Tutti i guadagni, no? Ovviamente una parte perché ognuna di queste spedizioni è finanziata collettivamente. In una nave abbiamo investito, non io da solo, ma io e altri 10 persone, io e altre 20 persone, 30 persone, ci siamo divisi la quota per armare e mandare questa nave in America e farla tornare. Quello che succede è che quando torna tutti i guadagni realizzati si dividono per 10, 20, 30, qualsiasi numero noi fossimo ad aver finanziato questo. Questi si chiamano i dividendi. Un cambiamento importante che ci fu nelle compagnie commerciali in quest'epoca, oltre al maggiore rischio dei viaggi e la maggiore ambizione, potremmo dire, di queste imprese commerciali, anche al volume di questi traffici commerciali, fu soprattutto il fatto che queste compagnie commerciali in origine venivano messe in piedi per una sola impresa, per un solo viaggio. Adesso invece tendevano a essere più regolari e a non smontarsi mai. Per cui io investivo continuamente nei viaggi di una ventina di navi che facevano la spola tra la Spagna o il Portogallo e l'America. e poi tornavano indietro. Io avevo i miei soldi costantemente investiti in queste imprese commerciali e ogni volta che queste tornavano io ricevevo dei dividendi, una parte dei guadagni realizzati. Le compagnie commerciali nel corso di breve tempo arriveranno ad assumere un'importanza fondamentale e saranno cruciali per comprendere l'età moderna perché riceveranno dai sovrani perché diventeranno potentissime e quindi i sovrani concederanno loro, ad esempio, dei monopoli, come per esempio la compagnia delle indie, no? che poteva commerciare con le Indie in maniera esclusiva. Tutti gli inglesi che commerciavano con le Indie dovevano far parte della Compagnia delle Indie. Tutte le navi della Compagnia delle Indie dovevano arrivare appunto nelle Indie orientali o occidentali, se volete. Verranno fondate entrambe nel corso dei secoli successivi al 5 e serviranno per regolare il commercio con, appunto, l'India oppure l'America. Effettivamente questo farà sì che queste compagnie diventino fortissime, potentissime e che i sovrani diano loro anche la possibilità, in cambio chiaramente di benefici, parte dei guadagni e così via, di avere un esercito delle forze armate personali ed imporsi nei territori dove andavano con la forza. Ad esempio, se la Compagnia orientale delle Indie arriva in India, ha più che altro i mezzi e anche il benestare del sovrano per imporsi lì con la forza e quindi schiacciare le forze di resistenza locali e mettere in piedi un centro commerciale, un centro di scambi. Questa è ormai diventata una economia mondo, come l'hanno chiamata gli storici, perché ormai questa è un sistema economico che si basa sugli scambi tra tutti i continenti della Terra ed effettivamente col tempo arriverà a diventare una vera e propria economia globalizzata, dove mano le economie tenderanno a diventare sempre più interdipendenti, sebbene questo non sia ancora il caso adesso. Una cosa importante che dobbiamo notare a questo proposito è che il centro degli scambi si sta gradualmente spostando verso il nord e verso ovest, se partiamo dall'Europa, perché si sta spostando sempre di più verso l'oceano, verso i commerci con l'America e verso il mare del Nord. Il Mediterraneo inizia a perdere importanza. Vi ricordate le città che vi ho citato prima, Siviglia, oppure potete prendere Amsterdam? Sono tutte città che si affacciano su commerci diversi da quelli del Mediterraneo. Non che il Mediterraneo perda nel 500 completamente la sua importanza. Il declino economico del Mediterraneo e dei traffici all'interno del Mediterraneo sarà graduale. Non ve lo dovete immaginare come un brusco taglio, una netta cisura che da un punto all'altro tutti iniziano a commerciare in America e nessuno commercia qui in Europa nel Mediterraneo, perché effettivamente non fu così. I cambiamenti in storia sono molto lenti e l'economia in quest'epoca, sebbene stia diventando un'economia mondo, perlopiù nella maggioranza dei casi ancora un'economia locale di piccola scala dove la maggior parte di ciò che viene prodotto viene focalizzato all'autoconsumo. Tutti i discorsi che noi abbiamo fatto sono discorsi generali di tendenze che stanno nascendo e progressivamente si stanno affermando. Sappiate però che la tendenza graduale e inarrestabile, così dirà la storia, sarà quello dello spostamento del centro dei commerci sempre più verso la dimensione oceanica e del nord ovest dell'Europa più che verso l'area mediterranea che col tempo molto gradualmente perderà importanza. Un ultimo fenomeno molto importante dal punto di vista economico che voglio affrontare in questa lezione è quello dell'inflazione perché voi sapete che in Europa c'era la famosa crisi dei lingotti. era stata uno dei motivi che aveva spinto gli europei a cercare rotte alternative rispetto a quella via della seta per arrivare in India, cioè in Asia. E effettivamente la crisi dei lingotti verrà risolta grazie al fatto che nelle nuove terre, soprattutto in America, vengono scoperti numerosi giacimenti auriferi o di altri minerali preziosi. Questi minerali arrivano in Europa, vengono usati per coniare le monete, c'è sempre più oro, vengono connate sempre più monete. Questo fa sì che si abbia il fenomeno cosiddetto dell'inflazione che noi incontreremo tantissime volte nel corso della storia, ma che è bene iniziare a vedere in cosa consiste l'inflazione avviene quando c'è una immissione di nuova moneta. Questa emissione di nuova moneta fa sì che il valore della moneta diminuisca. Per cui, ad esempio, con €1 io prima potevo comprare tre forme di pane, adesso ne posso comprare due perché la moneta adesso vale di meno, il potere di acquisto della moneta è diminuito. Ora, di per sé l'inflazione non è necessariamente un fenomeno economicamente negativo, anzi potrebbe aumentare la fiducia della gente perché circolano più soldi, circolano più denaro e quindi la gente ha più fiducia, può investire di più. Il discorso però è che ci sono tutta una serie di fenomeni che devono cambiare insieme all'inflazione affinché l'inflazione non sia negativa. Ad esempio, i salari si devono adeguare. Se c'è un'inflazione i salari devono salire insieme all'aumento dei prezzi. Se c'è l'inflazione e quindi la moneta vale di meno, io devo essere pagato di più. Se prima prendevo 100 come stipendio, ma adesso 100 vale di meno, perché €1 adesso non vale più €1 come prima, ma vale me è chiaro che il mio stipendio per stare a pari passo rispetto all'inflazione io ora dovrei prendere €200. Dovrei prendere il doppio, dato che la moneta da adesso vale la metà rispetto a prima. Questo molto raramente avviene. Le monete perdono la capacità di acquisto, ma i salari non aumentano di pariasso, per cui a perdere la capacità di acquisto sono le persone, i lavoratori, che quindi si ritrovano con uno stipendio aumentato di pochissimo, ma con i prezzi che sono aumentati tantissimo e quindi il loro vecchio stipendio con cui prima magari compravano tre forme di pane e sfamavano l'intera famiglia, adesso basta malapena prendere una forma di pane e quindi la famiglia inizia a mangiare male, c'è l'impoverimento, tornano le caristie, i poveri sono uno dei grandissimi problemi del cin 500 perché l'economia dal punto di vista più basso è molto depressa. L'inflazione impatta gravemente la vita concreta delle persone del 500. La povertà si diffonde perché i prezzi aumentano. Pensate al prezzo del pane che raggiunge livelli vertiginosi, continua a crescere, eppure i salari non crescono, a volte addirittura diminuiscono. La moneta vale sempre di meno e io ne prendo sempre di meno. Per cui potete capire bene come si sia all'orizzonte di una crisi inevitabile dal punto di vista economico e l'inflazione, che di per sé non era negativa, di fatto si rivelerà una condanna per l'Europa del 500. Con questo credo di aver detto tutto ciò che volevo dirvi rispetto al 500 in generale. Nelle prossime lezioni andremo ad affrontare alcuni eventi molto importanti che avvengono in questo secolo, ad esempio Carlo V e il suo progetto imperiale oppure la riforma protestante e così via. Per quelli vi rimando alle prossime lezioni e nel frattempo vi ringrazio dell'attenzione. Ci sentiamo presto. [Musica]