Transcript for:
La vita e l'eredità di Augusto

Ottaviano, approfondimenti, a tu per tu con il primo imperatore romano. Roma, da piccolo villaggio a capitale del mondo. La città di Roma fu fondata circa 2700 anni fa sulle rive del fiume Tevere.

All'inizio non era che un piccolo villaggio di pastori. Nel corso dei secoli però, i suoi abitanti, animati da una ferrea volontà di espandere i propri confini, e di allargare i propri commerci, conquistarono moltissimi territori, grazie anche a un esercito formidabile e perfettamente organizzato. I romani seppero amministrare sapientemente le terre conquistate e vi portarono il proprio modo di vivere e la propria civiltà.

Così, per centinaia di anni e attraverso forme di governo diverse, monarchia, repubblica e impero, Roma dominò e romanizzò tutte le terre che si affacciavano sul Mediterraneo. parte dell'Europa e dell'Asia minore. Per questo essa fu chiamata Caput Mundi, capitale del mondo. Ottaviano Augusto, primo imperatore.

Gaio Giulio Cesare Ottaviano nacque a Roma il 23 settembre del 63 a.C. da Gaio Ottaviano, un ricco uomo d'affari, e da Azia, una nipote di Giulio Cesare. Era gracile e spesso malato. ma dotato di intelligenza incredibile e grande coraggio. Affrontava rischi e fatiche con entusiasmo.

Aveva solo 17 anni quando Cesare lo portò con sé in una spedizione in Spagna. Successivamente lo adottò come figlio e suo successore. Alla morte di Cesare, Ottaviano si liberò dei suoi avversari politici e assunse il governo di Roma. Nel 27 avanti Cristo gli venne conferito il titolo di Augusto, cioè degno di essere venerato, divenendo così il primo imperatore romano.

Nel corso degli anni gli furono conferite molte altre onoreficenze. Morì a Nola nel 14 d.C. Ottaviano Augusto e il potere.

Ottaviano ebbe poteri eccezionali, Ma non assunse mai atteggiamenti che potessero richiamare quelli di un re o di un dittatore e non fece mai sfoggio di ricchezze. Eppure gli vennero conferite le cariche più importanti dello Stato. Il Tribunato della Plebe, che rese la sua persona sacra e inviolabile di fronte alla legge.

Il Proconsolato, che gli diede il comando supremo di tutte le legioni romane. La carica di Pontefice Massimo, con cui sovrintendeva a tutti i regi. la vita religiosa.

Secondo il sistema onomastico romano assunse tre appellativi. Imperatore, titolo riservato un tempo ai comandanti militari in occasione di vittoria come prenome. Cesare, cioè il nome del suo padre adottivo, come nome. Augusto, titolo che significa colui che accresce, cioè che rende ricchi e felici come cognome. Infine, incoraggiò l'abitudine di farsi chiamare principe, cioè primo tra i cittadini.

Ottaviano Augusto e le riforme Negli oltre 40 anni di principato, Augusto introdusse riforme di importanza fondamentale. Riordinò l'amministrazione delle province per governare al meglio l'impero, divenuto ormai vastissimo. Ristrutturò il sistema di tassazione fiscale, rendendolo più efficiente e più giusto.

Completò la riforma dell'esercito. I soldati dovevano rimanere in servizio un periodo molto lungo, 20 anni per la fanteria e 10 per la cavalleria. In cambio ottenevano una buona paga e al termine del servizio un pezzo di terra da coltivare. Istituì una speciale guardia armata dell'imperatore, i pretoriani, 9000 soldati ben addestrati che restavano stabilmente a Roma, usati anche per garantire l'ordine nella città.

Emanò leggi per combattere il lusso e per difendere la famiglia, riducendo, ad esempio, la possibilità di ottenere il divorzio, e incoraggiò i matrimoni e la procreazione. Riordinò il sistema monetario, che rimase praticamente immutato per due secoli. Ottaviano Augusto e la pace Grazie alle conquiste di Giulio Cesare, l'impero romano si era enormemente ingrandito, fino a comprendere la Gallia e l'Egitto, due regioni ricchissime.

Augusto non tentò nuove imprese militari perché aveva capito che la civiltà romana dalla capitale alle più remote province aveva un fortissimo bisogno di pace era giunto il momento di proclamare la fine delle guerre e la ripresa delle attività produttive così fece chiudere il tempio di giano che durante le guerre rimaneva aperto affinché giano il dio che guardava passato e avvenire potesse accorrere in aiuto dei combattenti proprio per celebrare la pacificazione dell'impero Augusto fece anche costruire l'Arapacis, l'altare della patria. I freggi che lo decorano raffigurano l'imperatore e la sua famiglia, il mito dell'origine di Roma e la cerimonia dell'inaugurazione dell'altare. Ottaviano Augusto e la prosperità dell'impero Durante il lungo periodo della Pax Romana, l'impero prosperò e divenne solido e unito.

L'economia si sviluppò in tutti i settori. Le province più lontane da Roma conubero le tecniche usate per allivare il bestiame e coltivare i campi. L'artigianato e l'industria conubero un periodo di grande splendore. Dalle cave di pietra e di marmo giungevano materiali per la costruzione di strade, acquidotti e ville, mentre le botteghe artigiane producevano vasi, oggetti in ceramica, metallo, vetri e tessuti. Anche la vita sociale subì notevoli trasformazioni.

Numerosi furono gli schiavi, che dopo aver pagato il riscatto, divennero liberti, cioè schiavi liberati. Ottaviano Augusto e la famiglia Ottaviano Augusto ebbe tre mogli, ma la terza, Livia Drusilla, fu la vera donna della sua vita. Nata nel 58 a.C. in una famiglia ricchissima, Era figlia di Mario Livio Druso Claudiano. Probabilmente il matrimonio di Ottaviano e Livia fu imposto da ragioni politiche.

Doveva suggellare la pace tra l'imperatore e la potente Gens Patrizia dei Claudi. Si racconta che fu addirittura il suo primo marito a condurre Livia all'altare. Insieme al marito, Livia condusse una vita semplice e modesta.

Non indossò mai abiti sgargianti e gioielli. Continuò a curare la casa, a cucinare e a tessere abiti per il marito. Pur stando nell'ombra però, Livia riuscì a influenzare gli affari di stato, tanto che in Oriente, ad esempio, la sua figura veniva adorata insieme a quella dell'imperatore.

Livia morì nel 29 d.C. e fu divinizata dall'imperatore Claudio. Ottaviano Augusto e la cultura L'epoca di Augusto conobbe un grande sviluppo delle arti e della cultura. Nella piazza principale, il Foro, si potevano ammirare statue e dipinti. Mecenate, grande amico e consigliere dell'imperatore, uomo dotato di gusti raffinati e di profonda cultura, protesse e aiutò, anche economicamente, numerosi letterati e artisti.

I maggiori scrittori della letteratura latina che si riunirano attorno a Augusto furono Virgilio, Orazio, Tito Livio e Ovidio. Attraverso le loro opere questi scrittori esaltarono la magnificenza di Roma e il poeta Virgilio nel suo poema epico Leneide creò il mito dell'origine divina di Roma. Augusto stesso amava scrivere tragedie, poesie e opere storiche, sia in prosa sia in versi. Ottaviano Augusto e... I monumenti.

L'epoca di Augusto è passata alla storia anche come Età Aurea. In quel periodo infatti Roma divenne una città molto importante. L'imperatore voleva utilizzare le immagini, i monumenti, le costruzioni per esaltare la sua grandezza e ricordare i suoi trionfi.

La gemma Augustea è un gioiello che risali al 10-20 d.C. Nella parte superiore, Augusto era figurato in trono, con l'aquila del dio Giove a sua protezione. Accanto a lui siede Roma, con lancia e delmo. Nella parte inferiore, i soldati fanno un trofeo con le armi dei nemici. Roma divenne maestosa, ricca e piena di splendidi monumenti, che possiamo ancora oggi ammirare.

Augusto stesso era solito dire, ho trovato una città di mattoni. Lascio una città di marmo. Ottaviano Augusto, tra leggende e curiosità. Augusto soffriva di numerosi malanni e spesso trascorreva le notti insonni. Un giorno sentì dire che un senatore riusciva a dormire tranquillo, malgrado fosse pieno di debiti.

Immediatamente mandò un servo perché comprasse a qualsiasi prezzo il materasso del senatore. Augusto mangiava poco e soprattutto cibi molto sobri, piccoli pesci, formaggio e un po'di frutta accompagnati da pane comune. Spesso capitava che partecipasse ai banchetti senza toccare nessuna pietanza.

Augusto non credeva all'astrologia. Dopo molte insistenze però si fece leggere il futuro da Teogene, che gli predisse un avvenire splendido. Da allora si fidò ciecamente degli astrologi e fece coniare delle monete con il proprio segno zodiacale, il capricorno.

Augusto aveva nascosto un ingente tesoro, costituito da innumerevoli oggetti preziosi e migliaia di monete d'oro. Sono state effettuate varie ricerche, ma non si è arrivati ad alcun ritrovamento. Due uomini, che avevano addestrato un pappagallo a salutare Augusto, furono ricompensati con ventimila denari. Un calzolaio allora cercò di addestrare il suo corvo a fare altrettanto, ma poiché l'uccello era lento ad imparare, gli disse, «L'attività e il sacrificio sono sprecati».

Finalmente un giorno il corvo adulò l'imperatore. Ma egli rispose con indifferenza. Allora il corvo ripete le parole del suo padrone.

L'attività e il sacrificio sono sprecati. Ammirato da tanto spirito, Augusto rise e comprò il corvo per molti denari. Ottaviano Augusto, oggi. Ancora oggi la figura di Ottaviano Augusto ha il suo fascino. Negli ultimi decenni sono state prodotte numerose serie televisive.

e diversi film che hanno come argomento la sua vita. È interessante anche il documentario su Augusto, il primo imperatore romano, speciale superquark condotto da Piero Angela. I filmati video si possono vedere anche su YouTube e ricreano al meglio il personaggio di Ottaviano Augusto.