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Filosofia Greca: Talete e Anassimandro

E diamo inizio così a questo nostro viaggio nella storia del pensiero filosofico occidentale che coincide con la nascita del pensiero greco. La filosofia greca nasce a Mileto, convenzione di Mileto, professionalmente sulle coste dell'Asia minore, in questa ricca colonia greca in cui i mercanti greci sono al centro del traffico mercantile di tutto il Mediterraneo orientale. e noi sappiamo che insieme alle merci normalmente circolano anche le persone e quindi le idee che quelle persone portano.

La scuola di Mileto, e cioè i filosofi di questa terra greca in Asia Minore, raccolgono i rudimenti della scienza degli egizi e dei caldei. Vediamo, gli agrimensori egizi avevano sperimentato un metodo empirico, un metodo pratico per misurare le terre, agrimensori, significa appunto misuratori di terre, cioè quello che poi l'evoluzione porterà a definire geometri. I rudimenti della geometria dei caldei finiscono tra le mani di Talete, il quale li elabora e ci restituisce quello che noi chiamiamo il teorema di Talete, meglio conosciuto come teorema degli angoli.

Viene attribuito a Talete ma probabilmente è suo in parte, è suo concettualmente, allo stesso modo come è sua la previsione dell'eclissi di sole che in qualche modo deriva dalle conoscenze rudimentali. dell'astronomia dei caldei. Questo ci dice la formazione mentale di Talete, cioè da elementi diciamo empirici relativi ai fatti, relativi all'attività quotidiana, riesce a fare astrazione e a ricavarne concetti di ordine generale, cioè idee spendibili anche in altri settori, anche in altre circostanze. con le stesse finalità di chi le aveva partorite originariamente.

Teorema di Talete. E poi lui prevede l'eclissi di sole. I suoi contemporanei però diffidavano perché, diciamo, troppo astratto, troppo con la testa tra le nuvole, lo non si... si fidavano granché di questo nuovo modo di procedere nella conoscenza che serviva poco alla vita quotidiana.

Poi però restarono impressionati dal fatto che Talete fece un'operazione... una brillante operazione mercantile quando in una stagione di penuria nella produzione di olive comprò tutti i frantoi a bassissimo prezzo e si arricchì in una stagione successiva quando ci fu un'abbondanza di produzione di olive e tutti chiedevano frantoi per lavorare le olive stesse. Ma vediamo qual è il più importante ragionamento.

che attribuiamo a Talete, tale da farne il padre della filosofia occidentale e quindi di farne, oltre che il caposcuola, anche l'iniziatore di un nuovo metodo che noi chiamiamo filosofia. Talete pensa che tutte le forme di vita abbiano una stessa matrice originaria, uno stesso tratto d'origine. Loro... nella loro lingua dicono archè, l'origine, il principio primo da cui tutte le cose sono.

Non è importante poi quello che dice, l'importante è come organizza il pensiero e cioè l'osservazione delle forme di vita, le piante, gli animali, gli uomini, tutto quello che è vivo ha con sé acqua e non sopravvive in assenza di acqua. Quindi ha acqua dentro di sé, ha bisogno di acqua fuori di sé, l'acqua può essere quell'elemento primo originario sulla base del quale si sviluppa poi la vita. Quindi estendendo il ragionamento con una operazione, una brillante operazione mentale, arriva ad astrarre e dire...

Il principio primo unificante per tutte le cose, da cui poi tutte le cose traggono origine, necessariamente deve essere l'acqua, ma non l'acqua quella che sgorga nei ruscelli, quella che sgorga dalle fonti. L'acqua come elemento originario che per solidificazione produce la terra, per rarefazione l'aria e poi successivamente il fuoco. è l'elemento motore, l'elemento che mette in moto tutti i processi.

L'acqua dunque sta a metà, al di sotto dell'acqua più pesante si posiziona la terra, al di sopra della terra più leggera l'aria e quindi il fuoco che indica l'elemento trasformatore. Allora acqua, terra, aria, fuoco. Il gioco. degli elementi a partire dall'acqua originaria ci rende il mondo e le cose vive all'interno del mondo dunque questi elementi questo principio unico che è derivato da un'osservazione nel mondo reale è il principio su cui si fonda questo primo ragionamento filosofico che è un primo elemento di metodo Dopo di lui, che è nato nel 624, morto nel 546, quindi a ridosso tra il VII e il VI secolo a.C., avendo già fatto una prima operazione di ripulitura dalle letture mitologiche e religiose, in qualche modo semplicistiche, che tendono ad interpretare i fenomeni naturali come espressioni di... forze soprannaturali al di fuori della natura e quindi lui cerca di leggere dentro la natura tutto ciò che è naturale, dentro la natura senza principi che vengano dall'esterno e senza forzature di tipo mentale.

E quindi gli fa eco, subito dopo di lui, nasce nel 610. e muore anche lui nel 546, Anassimandro. Anassimandro, ripeto, con la strada spianata da Talete, ecco il concetto di scuola dove sta, prosegue la sua opera. Attinge anche lui ai concetti dell'astronomia dei caldei e pare che sia dovuto a lui l'invenzione dell'orologio solare, cioè di scuola. diciamo la bacchetta che si posiziona e segna le ore con il trascorrere dell'ombra proiettata su un quadrante, lo gnomone, l'orologio solare.

Lui scrive proprio un poemetto, gli viene attribuito un poemetto sulla natura, che nella lingua dei greci si diceva perifuseos, e dice ci deve essere una legge naturale che dimensiona, che si... struttura e produce da sé e con sé tutte le cose come effetto della sua azione. Una legge naturale, un principio unico. Talete aveva detto l'acqua, ma appunto non l'acqua, bensì l'elemento acqueo, lui dice qualcosa di più, dice apeiron, la parola detta nella lingua dei greci che viene tradotta come non determinato.

non definito, non distinto, cioè un ammasso di cose, un ammasso di elementi non definibile, indeterminato, a partire dal quale per effetto dei contrari, caldo, freddo, secco, umido, cioè per contrasto interno a questo ammasso non determinato, non definito. poi riesce a produrre l'ordine naturale delle cose. Dunque da un disordine originario, un indeterminato aperon, si ordinano gli elementi e gli elementi. Sempre terra, acqua, aria, fuoco, con la terra che è centrale nell'universo, con l'acqua che è l'habitat dei pesci, con l'aria che è l'habitat dei pesci.

abitate degli uccelli, insomma. Le forme di vita si sistemano ordinatamente insieme agli elementi per riprodurre poi un disordine, per riprodurre poi un nuovo ordine. Quindi gli elementi di talete sono qui sottoposti a forze naturali, caldo, freddo, secco, umido, forze naturali che per contrasto producono le cose. E dunque la ciclicità della natura è... che da disordine produce l'ordine per poi riprodurre un disordine che è alla base di un nuovo ordine, questo è l'elaborazione del concetto già proposto da Talete che approda ad una sistemazione diversa, ma non diversa nel metodo, diversa negli elementi che la compongono, negli elementi che la distinguono, nelle tappe in cui si fondano.

È sempre l'ordine naturale che non piove improvvisamente, non zampilla dal capriccio di una divinità oppure dall'intervento di forze extranaturali, ma che trova al proprio interno le condizioni per la propria esistenza. Più giovane di tutti è Anassimandro. Anassimandro nasce nel 586. Muore nel 528, quindi è a pieno diritto un uomo del VI secolo che eredita da Talete e da Anassimandro il metodo e anche la strutturazione. Anche a lui viene attribuito un poemetto sulla natura, un Perifuseos. Lui però dice che tutte le cose hanno origine da un soffio vitale che non è l'aria ma è aereo, è un soffio vitale che quando c'è determina la vita, quando non c'è determina la morte, ma sempre all'interno degli elementi naturali.

Il principio è unico, è finito, è determinato. Poi i greci avevano paura dell'infinito, i greci... si accostavano sempre con molta circospezione all'infinito, preferivano avere a che fare con elementi determinati, con cose determinate in condizione di stabilire un inizio o una fine, stabilire un principio, stabilire un percorso, cercare di individuare, comprendere un percorso.

Anna Simene parla dunque di questo principio. elementare che è il soffio vitale aereo l'aria e a partire da questo per rarefazione e condensazione vedete prende dai due suoi predecessori sia il metodo sia gli elementi perché per rarefazione e condensazione gli elementi si compongono e dal soffio aereo noi abbiamo l'acqua che si condensa l'aria per rarefazione per solidificazione la terra, il fuoco. Quindi acqua, terra, aria, fuoco, in questo ciclo mai finito, ma definito.

Definito. Che ha un inizio, una fine, un inizio, una fine, cioè è scandito nella ciclicità della riproduzione naturale. È una scuola questa?

Possiamo dire di sì. Possiamo dire di sì perché ha lo stesso metodo, osservazione nelle cose concrete, astrazione, organizzazione di un'idea. E quell'idea dimensionata ci produce un'immagine del mondo.

che ha una spiegazione di tipo razionale e che è riferita comunque, ed è riferibile comunque, al mondo reale, osservato con i sensi. Ora, è evidente, dipende da fin dove i sensi si possano spingere per arrivare a strutturare e dimensionare un universo, un mondo ideale, sempre più aderente ad una scientificità, ad una spiegazione, scientificamente. accettabile.

Ovvio, sono spiegazioni rudimentali, ovvio, stiamo balbettando ma stiamo cominciando a trovare un modo in cui la mente si pone di fronte alle cose e elabora una spiegazione da dare alla natura delle cose.