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Espansione Economica e Culturale in Europa

A partire dall'undicesimo secolo, l'espansione urbana e la ripresa economica che si registrano nell'Europa occidentale impongono un ritmo diverso alla statica società medievale, producendo modificazioni anche in campo culturale. Emerge così l'uomo nuovo, che oltre a dedicarsi agli affari, si organizza come corporazione, partecipa alla vita cittadina, ne condivide le lotte politiche. È un cambiamento graduale, che porta tuttavia a concepire la cultura sempre più in termini di competenza tecnica.

Perché come l'artigiano, anche l'uomo d'affari, dedito alla mercatura, all'imprenditoria, alle attività creditizie, ha bisogno di competenze specifiche, quali le conoscenze matematiche e le tecniche della contabilità. Nel corso del Basso Medioevo, dunque, il sapere si trasforma tanto nei contenuti che nelle forme. Le competenze del mercante medievale.

Già nel corso del 200, per qualsiasi rapporto d'affari, si utilizza la forma scritta. E già in questi anni, il mercante possiede conoscenze tecniche, acquisite con l'aiuto di chierici, che tengono i suoi conti dietro compenso. Questi stessi chierici, e più tardi anche dei laici, diventano i maestri dei ragazzi da avviare alla mercatura.

Per contratto, Si impegnano a far sì che l'allievo impari ad interpretare atti notarili, scrivere lettere, tenere la contabilità. La scienza della borghesia. La mercatura ha i suoi testi e le sue pratiche.

È lungo questa strada che si forma la scienza della borghesia mercantile. E tra gli elementi basilari c'è l'apprendimento dell'arte di fare i conti, l'aritmetica. Se per ciò che riguarda la lingua si tratta della capacità di leggere e scrivere in volgare, Per l'arte di fare i conti si comincia con lo studio delle regole elementari, seguito dallo studio delle quattro operazioni, delle frazioni, delle proporzioni, con applicazioni appesi, misure e monete.

Queste ultime, peraltro, richiedono una trattazione speciale, essendo valutate in sistemi non decimali. Per le tecniche delle registrazioni contabili, il ciclo si completa con il tirocinio in un'azienda della propria città e talvolta anche all'estero. La partita doppia.

Lo sviluppo delle tecniche di contabilità culmina con la partita doppia. Inventata in Toscana nel corso del XIII secolo, si diffonde in tutta la penisola e poi anche all'estero, rivelandosi subito uno strumento molto utile per la gestione delle imprese. Consiste nella tenuta di libri contabili, in cui ogni operazione dà luogo a due distinte registrazioni, cioè a un dare e a un avere. Nel giornale si annotano i fatti in ordine cronologico, nel libro mastro invece si segue l'ordine per argomenti.

Le compagnie commerciali. Tra le conseguenze dello sviluppo delle tecniche finanziarie vi è anche la nascita delle grandi compagnie commerciali. Ancora una volta sono i mercanti italiani, mentre introducono innovazioni, quali la lettera di cambio e i titoli del debito pubblico, a far nascere tali organizzazioni, in cui i profitti sono più elevati. si distribuiscono in proporzione ai capitali investiti. I soci sono mercanti, banchieri, armatori, proprietari di attività produttive di vario tipo e tali compagnie assomigliano molto alle attuali multinazionali.

Anche esse dispongono di grandi capitali, flotte, carovane ed una fitta rete di filiali, ma soprattutto hanno un enorme potere politico. No