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Futuro del Lavoro e Intelligenza Artificiale

Ma quindi l'intelligenza artificiale mi ruberà il lavoro? Veramente io come Marcello Ascani, youtuber, perderò il lavoro a causa dell'AI? È una domanda che ha senso porsi, specialmente questo 2023 che è l'anno dell'AI. Quest'anno si parla solo di questo, se si parlava prima le cripto ancora prima di altro, adesso si parla solo di AI. E come sempre...

in queste situazioni dobbiamo tenere a mente due cose. La prima è che, come tutti i trend che esplodono in fretta, inizialmente c'è una fase di molta euforia. E siamo sicuramente in una fase di euforia. Quindi non ha senso investire tutto il nostro tempo, tutte le nostre energie, tutti i nostri soldi in una sola cosa che quest'anno potrebbe essere le IAI.

D'altro canto non ha senso neanche... snobbare l'argomento semplicemente perché c'è troppa euforia. Anzi questa euforia è giustificata, l'AI è un tema molto importante per cui sarebbe stupido non provare a capirlo.

Anche se a molti sembra che si parli di AI solo da quest'anno e forse dallo scorso anno in realtà se ne parla da decenni ed è un trend che va sempre più di moda. Io ho avuto la fortuna di anticipare tantissimi di questi trend perché ho un fratello molto nerd che già dieci anni fa me ne parlava. Forse l'ho già detto ma mio fratello ha un canale in inglese, in lingua inglese, che si chiama Rational Animation dove parla di razionalità, cose assurde e molto cervellotiche e su questo canale prima che si chiamasse Rational Animation Animation prima che facesse tutte queste cose metteva dei video dove su minecraft costruiva dei circuiti con la redstone video che adesso ha messo privati tranne uno dove appunto con la redstone costruisce un tercettrone che è la singola unità base di una rete neurale e di un'intelligenza artificiale Questo dieci anni fa. E io per la mia adolescenza, anche un po'dopo, mi sono assorbito questi discorsi sull'intelligenza artificiale, sull'etica a riguardo, la singolarità tecnologica. Tutto questo per dire che io molti argomenti ce l'ho sempre avuti nel retrocranio, perché mi venivano raccontati, anche se poi io personalmente ero già dedicato a fare video su YouTube e quindi non approfondivo più di tanto.

Stessa dinamica delle cripto devo dire. Comunque in questo video vediamo le cose fondamentali per capire questo fenomeno. Vi faccio anche qualche esempio di come l'AI già viene utilizzata dai creator per fare più contenuti o contenuti migliori e di come questa cosa sia spaventosamente veloce.

E parleremo anche di come noi aziende o noi persone possiamo implementare l'intelligenza artificiale nella nostra vita e se questa cosa ci farà perdere il lavoro oppure no e nel caso ce lo faccia perdere come comportarci. Iniziamo, sarà un video impegnativo, lo dividerò in capitoli. Anche se molti pensano di saperlo perché se ne parla tantissimo facciamo una definizione semplice di cos'è l'intelligenza artificiale.

L'AI è una branca della scienza informatica che cerca di creare macchine che riescono a imitare l'intelligenza umana. Tutto parte quindi dall'informatica, il cui padre è praticamente Alan Turing, lui vissuto negli anni 50, che ha ideato il famosissimo test di Turing. Questo test era un esperimento mentale per capire quando le macchine sarebbero diventate intelligenze artificiali reali come gli esseri umani.

Riassumendo, il test di Turing consiste nel fare delle domande a una persona reale e a una macchina E se non si riconosce che si sta parlando con una macchina, si pensa di parlare con un umano La macchina passa lo test di Turing e è ufficialmente un'intelligenza artificiale In realtà poi questo test ormai viene considerato un po'obsoleto Perché tantissimi chatbot, tra cui ChatGCP, riescono tranquillamente a superare il test di Turing con tantissime persone Ma non per questo sono AI generali E vi spiegherò bene le differenze tra poco Tutto questo per dire che da Alan Turing fino ad adesso si parla di questo tema, se ne parla sempre di più E gli avanzamenti tecnologici sono sempre più veloci No Non si può parlare di AI senza parlare di algoritmi. Gli algoritmi sono un concetto fondamentale alla base dell'informatica. E sono delle istruzioni che noi diamo al computer.

C'è un video molto interessante sui algoritmi che spiega la loro importanza nella nostra società, su Vox o sulla serie che Vox ha fatto su Netflix, Explained. Se sta su YouTube ve lo linko, se no vi dico dove trovarlo. È molto interessante.

Comunque, un algoritmo detta delle istruzioni ad una macchina mi fa fare A, B, C e D. Un algoritmo di intelligenza artificiale riesce ad apprendere. Se un algoritmo normale fa sempre le stesse cose, quando ha sempre lo stesso...

su input, un algoritmo di intelligenza artificiale riesce a imparare dai propri errori. Faccio un esempio pratico. Immaginiamo di dover programmare un software normale che riesca a distinguere delle immagini di gatti da immagini di non gatti.

Per programmarlo dovremmo dargli tantissime informazioni su come sono fatti i gatti, e anche molto precise. Gli dovremmo dire che ha le baffi, che ha le orecchie fatte in un certo modo, che ha il corpo fatto in un certo modo, gli daremo un grado di tolleranza, e lui riuscirà a distinguere i gatti dalle varie immagini che gli diamo. Non sarà però in grado di apprendere, e noi sapremo esattamente come funziona l'algoritmo al suo interno, perché l'abbiamo programmato noi, gli abbiamo dato noi le istruzioni. Invece, un programma di intelligenza artificiale potrebbe imparare.

Potremmo addirittura dare semplicemente l'obiettivo al programma di riconoscere un gatto tra le varie immagini che gli diamo. senza però spiegargli come è fatto un gatto. Ovviamente l'algoritmo andrà a fare un sacco di errori, perché lui non ha informazioni in questo momento, ma man mano imparerà dai propri errori, attraverso un processo che si chiama apprendimento supervisionato, perché noi supervisionando il lavoro del nostro algoritmo gli diremo se è stato bravo o non sei stato bravo.

Man mano che impara a riconoscere i gatti, diventa sempre più bravo e noi non capiremo neanche come fa a distinguere questi gatti. Semplicemente grazie ad aver analizzato tantissime immagini di gatti, grazie a questo apprendimento assistito, riuscirà finalmente a capire cos'è un gatto e cosa non è un gatto. Questo più o meno è il machine learning, detto proprio in maniera spicciola.

E questo esempio ci fa capire quanto i dati siano cruciali, centrali per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale. Quindi non è un caso se solamente adesso l'intelligenza artificiale sta progredendo così tanto. Perché solamente in questi ultimi anni la mole di dati a nostra disposizione sta aumentando a dismisura.

Con troppe poche immagini di gatti e non gatti l'intelligenza artificiale non riuscirebbe a imparare. Ma se gli diamo una mole immensa di questi dati lei sarà sempre più precisa, fino a diventare più brava di un essere umano. Se volete vedere degli esempi pre... ...di Machine Learning, basta andare su YouTube e vedere i vari video di ragazzi, di programmatori che creano i loro software in grado di insegnare al computer a giocare ai vari videogiochi, a parcheggiare un'auto, a giocare a Tetris e un sacco di altre cose.

Il mondo dei videogiochi è vicinissimo al mondo... E tutto partito dai videogiochi Innanzitutto perché l'hardware Cioè i computer che fanno girare le intelligenze artificiali Difatti sono scale grafiche E'stato un caso La scoperta del fatto che è molto più facile Insegnare le cose all'intelligenza artificiale Utilizzando come hardware le schede video. Tant'è che la casa produttrice di schede video, Nvidia, quest'anno ha valutazioni assurde, è diventata un'azienda gigantesca, è una delle aziende più grandi al mondo, una capitalizzazione di quasi un triliardo. Ed è proprio sui videogiochi che le varie aziende, le più grandi aziende di intelligenza artificiale, flexano i loro risultati. A partire dallo scacchi, che possiamo chiamare un videogioco, con Deep Blue o con OpenAI che negli scorsi anni flexava i suoi risultati insegnando al computer a vincere i tornei di Dota, di Starcraft e sbaragliando ogni giocatore umano.

Come mai però se ne parla così tanto adesso mentre prima ne parlavano solamente gli esperti di settore o comunque usciva la notizietta per esempio legata allo scacchi appunto ai videogiochi ma poi non si parlava molto. Quest'anno è l'anno dell'intelligenza artificiale generativa che ormai sentite da tutte quante le conferenze di Google, di Samsung, di tutti quanti i produttori di tecnologia si parla solamente di questo. AI, AI, generativa AI, generativa AI, AI, AI, AI, lei è generativa e quella che... allo scopo di creare cose nuove. Mentre prima io ho fatto un esempio di AI che va a distinguere una cosa rispetto ad un'altra, un gatto rispetto a un non gatto, l'AI generativa sarà in grado non solo di distinguere cosa è un gatto e cosa non è un gatto, ma anche di creare l'immagine di un gatto, o il miagolio di un gatto, o qualsiasi altra cosa, da zero, un nuovo gatto che prima non esisteva.

E questo è avvenuto sia con le immagini che con il testo. Con le immagini le abbiamo visto per la prima volta con Dolly di OpenAI, poi con MeJourney, StableDiffusion e tantissimi altri software. E anche col testo c'erano un po'di player, io utilizzavo Wraith Sonic prima che poi arrivasse ChatGPT e sbaragliasse la competizione Adesso sul testo il player più forte in assoluto è appunto ChatGPT E per questo tutti parlano di ChatGPT perché è estremamente brava a sembrare un essere umano E di fatti ChatGPT segue esattamente quello che ho detto prima, ha avuto in pasto tantissimi dati differenti, un dataset gigantesco pari quasi a tutto l'internet, esagerando, ed è quindi in grado, avendo letto miliardi di testi, di scrivere testi in modalità più disparate.

sembrando un essere umano, anzi camuffandoci in maniera variopinta. Può essere un poeta, può essere un saggista, può essere un avvocato, può essere un medico, può essere tutto. Riesce a superare di gre lunga il test di Turing.

Su questo non mi dilungo ulteriormente perché è quello di cui parlano tutti. Quindi può esserci utile a scuola per scrivere compiti, utile per tradurre testi, per studiare, per approfondire, eccetera, eccetera. Ad oggi, in realtà già negli scorsi anni, però l'AI è utilizzata dalle aziende intorno a noi in tantissimi modi diversi e neanche ce ne rendiamo conto.

Per esempio gli assistenti virtuali. Siri, Alexa, Google Assist. Tutti questi qua sono tutte piccole intelligenze artificiali che mirano a diventare prima o poi come Jarvis di Iron Man.

Oppure per esempio come nel film Hair in cui gli assistenti virtuali diventano così simili agli esseri umani che si possono innamorare con loro e fare sesso con loro. Avete visto Hair? Un gran filmone. Oppure per esempio sempre nei telefoni c'è il riconoscimento facciale, anche quella è una tecnologia strettamente legata all'AI. Un'altra applicazione che già abbiamo sui nostri telefoni è la traduzione automatica, per esempio con Google Tributtore.

La guida autonoma delle Tesla è tutta guidata dall'intelligenza artificiale che riesce a distinguere strade. De corsie, pedoni, eccetera eccetera Oppure tutti quanti gli algoritmi di raccomandazione Come il famosissimo e famigerato Algoritmo di TikTok L'algoritmo di YouTube O il sistema di raccomandazione di Spotify Di Netflix, eccetera eccetera Anche in realtà ormai la maggior parte dei servizi bancari Mastercard, Visa, eccetera eccetera Utilizzano l'intelligenza artificiale Per riconoscere le transazioni fraudolente E sempre di più di recente anche nel caso della medicina L'intelligenza artificiale è molto utile Nel riconoscere le malattie Prima che se ne accorga il medico Questo perché ovviamente più da ti diamo all'intelligenza artificiale più è in grado di riconoscere pattern che noi non saremmo in grado di vedere. Come notate sto parlando di tutte e singole applicazioni con uno scopo preciso.

In gergo questa si chiama intelligenza artificiale debole. Ogni volta che l'intelligenza artificiale è in grado di compiere un singolo obiettivo, che sia riconoscere un gatto o consigliarci quale è il prossimo video da vedere su YouTube, si chiama intelligenza artificiale debole. L'obiettivo per molti invece è arrivare a realizzare un'intelligenza artificiale in grado di fare tutto quello che farebbe un essere umano.

E magari anche in grado di automigliorarsi, autoprogrammare. Ecco questa si chiama intelligenza artificiale forte o generale, è il primo tassello che poi si porterà eventualmente alla singolarità tecnologica, cioè quel momento in cui l'avanzamento tecnologico sarà così veloce che sarà più veloce di quello che noi riusciamo anche solo a percepire o raggiungere con la nostra comprensione, quindi sarà un gran casino. Fantascienza, fantascienza che però potrebbe essere più vicina di quello che pensiamo. Ci sono vari film che parlano di singolarità tecnologica, uno di questi è Ex Machina del 2014, che è un filmaccio, devo dire l'ho visto al cinema, però fa comprendere l'argomento abbastanza. Molto più figo Matrix.

anche Matrix tendenzialmente affronta il tema dell'intelligenza artificiale, no? che prende il controllo dell'umanità ma la maggior parte di questi film sono distopici come mai sono distopici la maggior parte di questi film? perché l'intelligenza artificiale generale porta con sé un sacco di dilemmi etici, ma in realtà anche l'intelligenza artificiale è debole. Vediamo un secondo insieme quali sono questi dilemmi etici.

Il primo è quello che probabilmente utilizzerò per il titolo di questo video, cioè l'intelligenza artificiale ci ruberà il lavoro. Di conseguenza, una distribuzione della ricchezza poco equa. Come mai?

Facciamo un esperimento mentale. Immaginate che un'azienda riesca ad automatizzare tutti i propri processi produttivi, significa che riesce a licenziare tutti i propri dipendenti, senza spendere tutti quei soldi in stipendio, e guadagnare molto di più. Questo significerebbe molti più soldi per chi è proprietario di quell'azienda e molti meno soldi per chi viene licenziato.

Questo è il dilemma etico. Tanta che molte persone, come ovvia soluzione, portano il reddito universale di base. A un certo punto non sarà più importante e fondamentale lavorare per le persone perché l'automazione...

riuscirà a fare la maggior parte dei lavori e quindi l'essere umano riuscirà a approfondirsi delle risorse, risolvere bisogni, offrire servizi in maniera del tutto automatizzata e quindi senza l'utilizzo di esseri umani. O quasi senza l'utilizzo di esseri umani. Questo a tendere. Però anche prima di arrivare a questo livello fantascientifico, man mano che ci avviciniamo diventa sempre più attuale il tema di aiutare quelle persone che perdono il lavoro con l'automazione che è sempre più veloce. Spesso l'avanzamento tecnologico e il progresso spazza via il...

Alcune cose ne crea di altre. Se pensiamo a Netflix, che ha generato tantissima ricchezza, ma ha distrutto in realtà come blockbuster. Da un lato il nostro obiettivo personale deve essere non essere il blockbuster della situazione, dall'altro è preoccuparci di chi non è stato in grado di stare al passo coi tempi, perché magari ha una certa età, o perché magari ha uno scarso livello di educazione, o perché magari è stato solamente sfortunato e quindi si ritrova nella merda. Per esempio, chi possono essere i blockbuster dell'AI in questo momento? Ho appena visto un video su YouTube che si chiama The First Casualities of AI, cioè le prime vittime dell'AI, che fa un elenco di aziende che stanno fallendo a causa di altre aziende che stanno prosperando, in particolare CiaGTP.

Parla in particolare di CEG, che era un'app per gli studenti che utilizzavano per barare i compiti in classe, per copiare, adesso gli studenti per copiare utilizzano CiaGTP. Stranamente anche app per imparare le lingue come Duolingo vediamo che perdono quota di mercato a causa di CiaGTP. Oppure aziende come LegalZoom che aiutano le persone a produrre documenti legali stanno perdendo clienti perché ormai per fare documenti legali...

più semplici, la CIOGTP ti descrive più che bene. Addirittura anche aziende come Buzzfeed, Vice Media stanno perdendo quota di mercato perché producono contenuti in maniera molto molto costosa rispetto alle AI che lo fanno in maniera molto più, diciamo, veloce. La ricerca di Google, intesa come è fatta adesso, è messa in discussione, no, da CIOGTP, perché se prima una persona poteva cercare una cosa solo su Google adesso la cerca su CIOGTP, anche se poi questa cosa non è proprio vera vera. Ci sono però anche altri dilemmi etici, non ugualmente difficoltosi ma comunque abbastanza difficili, come per esempio il fatto che il potere delle AI è molto alto ma in mano a poche persone. persone.

Non solo è in mano a pochi stati, ma non è neanche in mano agli stati, è in mano a delle aziende. Tant'è che la ricerca scientifica in campo dell'intelligenza artificiale si è spostata dai centri di ricerca universitari nelle mani delle grandi aziende, perché è molto costosa da realizzare e ad avere le risorse economiche e i dipendenti e i dati sono le grandi aziende, non le università. Praticamente ormai il grosso del della ricerca è in mano a un pugno di companies, tecnologiche della Silicon Valley, che hanno tutto loro.

E questo chiaramente le potrebbe trasformare potenzialmente nelle grosse aziende. stato aziende distopiche che vogliono invadere il mondo potenzialmente si potenzialmente non sta portando gli esempi distopici per capire qual è il dilemmatico io non penso che succederà così faccio un tema un pochino più semplice ma comunque attuale cioè il tema dei bias cognitivi negli algoritmi se l'algoritmo impara da un dataset preso dal passato alcune volte quello che succede che va ad assorbire anche i bias cognitivi che noi avevamo quando facevamo noi le scelte Un esempio pratico è che spesso le società finanziarie utilizzano software di intelligenza artificiale per capire a chi offrire un prestito e a chi non offrire un prestito. Eccoci si è accorti che quelle aziende che utilizzano sistemi di intelligenza artificiale hanno algoritmi razzisti, perché in passato bias cognitivi legati al razzismo a parità di condizioni si offrivano meno prestiti a persone di colore, anche l'algoritmo a parità di condizioni offre meno prestiti a persone di colore, quello è chiaramente un problema di bias cognitivo nell'algoritmo e quindi bisogna risolverlo. Poi c'è il tema dei diritti all'autore, specialmente per quanto riguarda l'intelligenza artificiale generativa, c'è tutto un tema per cui se nel dataset che io do all'intelligenza artificiale ci sono le mie immagini, che però vengono utilizzate per insegnare a un AI a fare immagini come le mie, lei non mi sta pagando dei diritti all'autore.

O se io creo la voce di un cantante molto famoso e ci faccio una canzone, come gestisco i diritti all'autore di questa voce? Ecco questa è tutta una roba che va regolamentata. C'è un altro dilemma etico ed è il dilemma della trasparenza degli algoritmi.

Come ho detto all'inizio, un algoritmo normale è programmato da noi, noi gli diamo quello che deve fare e quello che non deve fare, gli diamo tutte quante le istruzioni e sappiamo come è fatto. Anche quando sono molto molto complessi sappiamo che sono stati fatti dai programmatori che più o meno ti sanno dire quello che hanno fatto. Nel caso dell'AI non è sempre così, man mano che impara dai propri errori e continua e continua e continua, noi non sappiamo di preciso cosa c'è dentro. Cosa sta imparando, cosa non sta imparando, in che modo lo sta facendo. È un concetto strano, però effettivamente neanche la stessa persona che l'ha programmato sa di preciso cosa sta accadendo.

Tutti questi problemi sono problemi dedicati appunto all'AI debole C'è poi un problema fondamentale relativo all'AI generale Il famosissimo Paperclip Maximizer Cioè immaginiamo di fondare un'azienda di mollette Assumiamo uno sviluppatore Che riesce a sviluppare un'intelligenza artificiale generale a cui da un solo obiettivo far produrre quante più mollette possibili. Ecco magari questa AI generale avendo quello solo come unico obiettivo utilizzerà tutte le risorse del pianeta terra e dell'universo per produrre miliardi e miliardi e miliardi e miliardi di mollette andando a uccidere Uccidere tutti gli esseri umani, andando a distruggere il pianeta e anche la galassia. Ecco, questo è il problema del paperclip maximizer. Ed è la stessa cosa che vediamo in Matrix, per esempio.

In Matrix tutti gli uomini sono intubati e vivono in un mondo fantastico, inventato. Ecco, magari a quell'intelligenza artificiale gli era stato dato l'obiettivo di preservare l'umanità, farla durare il più possibile, l'intelligenza artificiale ha calcolato e ha calcolato e ha deciso che quello era il modo migliore per preservare l'umanità. Che però non è il modo che noi vorremmo Questo perché ancora non siamo in grado di dare obiettivi precisi Però che rispettino tutta una serie di parametri Per esempio se io chiedo a un amico di prendermi un caffè E lui va sotto al bar e vede che però il caffè costa 100€ Ecco non ci compra il caffè Ci chiama e ci dice Marcello il caffè costa 100€ ma te lo prendo comunque?

Oppure proprio non te lo prende Questo perché anche se hai dato un obiettivo è in grado di capire il contesto Tutta una serie di cose Questo è un dilemmatico Ci sono n modi teorizzati per risolverlo Però è molto molto pericoloso Il paperclip maximizer è un esperimento mentale ideato da nick bostrom che ha scritto un libro che si chiama super intelligence è molto figo dategli un'occhiata Come tutti quanti gli strumenti, si possono utilizzare nel bene e nel male. Se da un lato internet può fare molto bene al mondo, viene utilizzato anche per le cose più illegali. Se le cripto possono essere utilizzate per rivoluzionare il mondo del denaro, vengono anche utilizzate per comprare merci illegali. Anche l'intelligenza artificiale può aiutare chi si comporta bene e chi si comporta male. Per esempio, chi vuole scoprire le tue password, o chi vuole accedere ai tuoi file, ai tuoi computer, ti vuole rubare i dati.

Con l'AI scoprire la password di qualcuno è molto, molto più semplice. E quindi è molto importante avere una password solida, non condividerla in giro e cambiarla spesso. Molte persone però non lo fanno, continuano ad avere password semplici e a non cambiarle spesso perché fanno tutto manualmente. In realtà ormai ci sono società di sicurezza che ti aiutano a farlo, come per esempio NordPass che sponsorizza questo video, supporta il mio canale ed è un servizio per gestire con facilità tutte quante le proprie password, aumentando sensibilmente il proprio grado di sicurezza. Se andate su nordpass.com slash marcellonordpass troverete uno sconto speciale solo per chi guarda questo video.

Oppure potete utilizzare semplicemente il codice marcellonordpass. Su NordPass potete creare le vostre password. Cambiarle, condividerle alle persone della vostra stessa organizzazione In particolare io che ho un'azienda, una piccola agenzia Devo condividere varie password con più persone all'interno dell'organizzazione Non solamente con me stesso Quindi ho bisogno di un posto sicuro dove gli altri possono accedere alle password Quando cambiano, quando le rinnovo Senza doverle divulgare su altri canali e in giro dove possono essere scoperte E per questo infatti esiste NordPass Business La versione di NordPass per le aziende E così vi metto le linee in pace su queste cose Smettete di utilizzare password come 1234 Pass...

password che ve le scoprono subito, specialmente adesso. Ci sono anche i miei colleghi youtuber a cui hanno fregato le credenze del canale, lo sapete meglio di me, per cui evitate di farlo. Marcia Tascani, Nordpass, descrizione, il primo commento del video.

Un altro grande pensatore dietro al mondo dell'AI generale si chiama Eliezer Yudkoski, che mio fratello me ne parlava, me ne è sempre parlato, io l'ho sempre ignorato. Di recente però ho fatto un'intervista con Lex Friedman, è uno che all'MIT si occupa dell'intelligenza artificiale, ma non solo, è un amico di Joe Rogan e Lex Friedman stesso ha un podcast molto molto molto famoso dove intervista tante persone di spicco, tra cui... tanti scienziati, perché lui stesso è uno scienziato, e ha intervistato sia Sam Haltman, cioè il fondatore di OpenAI, ma anche questo Eliezer Yudkoski, che è il fondatore del movimento della razionalità, di cui mio fratello è molto fan, anch'io sono abbastanza fan, anche se vorrei approfondire un po'di più, ed è un grande pensatore nel mondo dell'AI.

E'uno di quelli che è molto preoccupato, pensa che ci stiamo avvicinando molto velocemente all'AI generale e che dobbiamo stare attenti. Se andiamo a vedere i fatti però fortunatamente vediamo che da un punto di vista hardware siamo ancora lontani da riuscire ad arrivarci, manca ancora in realtà tantissimo, ci sono tantissimi in gergo si dice breakthrough tecnologici che dobbiamo superare prima di arrivare a una tecnologia del genere però nulla vieta che ci si possa arrivare in fretta. D'altro canto nessuno sapeva che saremmo arrivati fino a qua così in fretta.

Questa è la teoria, ora come facciamo a sfruttare finalmente questa tecnologia a nostro vantaggio? Noi bestiole, scimmiette, egoiste che vogliono fare i soldi, ci piace la teoria va bene, il mondo esplode ma chi se ne f... prega. Come ci facciamo i soldi con questo intelligenza artificiale?

Questo me lo sono chiesto fin dal principio E qui non è facile C'è un problema principale Come ho detto prima Insegnare cose ai software è molto costoso A livello proprio di capacità computazionale ne serve tantissimo Ma servono miliardi Centinaia di milioni in realtà Quindi non è che l'aziendina sotto casa può farsi il proprio software di AI proprietario Diciamo Per cui la tecnologia è tutta in mano a un pugno di aziende come ho detto prima Sicuramente OpenAI La pandemia 2015 Fondata da Elon Musk e da tutta un'altra combriccola di gente della Silicon Valley OpenAI è nata è andato come un preciato open source, come dice il nome, come una non-profit, poi in realtà è diventata una for-profit, ha smesso di essere open source, anche se comunque pubblica molti paper, ed è finanziata da aziende come Microsoft, e quindi è un'azienda che fa solo intelligenza artificiale, e in questo momento è un po'la pioniera. OpenAI ha con a capo Sam Altman. Poi però abbiamo Google.

Dal 2010 esiste DeepMind, che utilizza machine learning, deep learning, che sarà poi acquisita da Google, ed è proprio quell'azienda che in Google si occupa di fare tutta la roba riguardante l'AI. Google è un pioniere dell'AI. E poi c'è Meta, cioè Facebook, anche se noi vediamo Mark Zuckerberg che cazzeggia col metaverso quando gli altri si occupano di altro, in realtà anche in Meta ci sono pesantissimi investimenti nell'AI e anche in Meta il proprio linguaggio di programmazione. Poi ognuno di queste grosse aziende ha creato il proprio linguaggio per programmare con le AI.

Non è proprio un linguaggio, sono delle tecnologie. Quindi, se abbiamo una piccola o media impresa in Italia, come si fa? Non si usa l'AI? Caput?

Finito? In realtà possiamo farlo. Immaginiamo come se queste grosse aziende abbiano creato, in un certo senso, degli strumenti che poi noi possiamo utilizzare e rigiocarci in mille modi diversi.

È un po'come con le criptovalute. Quando sono nate le grosse blockchain, Bitcoin, Ethereum, eccetera, eccetera, è esplosa la moda delle cripto... e tutti quanti volevano fare il proprio progetto crypto però far nascere una blockchain da zero era estremamente costoso costa appunto qualche milione di euro meno rispetto alle AI ma comunque costa un sacco di soldi d'altro canto le persone per creare i propri progetti crypto si appoggiavano alle blockchain già esistenti in modo da spendere il meno possibile allo stesso modo noi possiamo appoggiarci alla tecnologia GTP alla tecnologia di Google o quella di Facebook che spesso vengono offerte un pochino a tutti a prezzo basso anche gratis ci sono anche alcuni progetti open source che ci permettono di creare il nostro programma in meno gratis e grazie a queste tecnologie noi possiamo svegliare sviluppare i nostri software che hanno alla base quelle tecnologie.

Facciamo un esempio pratico. ChatGTP è un'applicazione della tecnologia GTP, Generative Pre-trained Transformers. Noi possiamo utilizzare GTP per creare il nostro chatbot a cui magari gli chiediamo di collegarsi alle informazioni del nostro sito per poi poter offrire un servizio di supporto ai nostri clienti.

Quello è un chatbot che utilizza GPT Questo è un po'il concetto Tra l'altro io sto organizzando un video con un'azienda italiana che si chiama Bending Spoons Che fattura centinaia di milioni È una delle aziende italiane che è cresciuta di più negli ultimi anni Lo si occupano di creare app e loro hanno creato un'app che si chiama Remini e io la utilizzo sempre per fare upscaling di immagini ho scoperto da poco essere loro quindi quando li andrò a incontrare penso gli chiederò proprio loro come riescono a implementare l'intelligenza artificiale perché loro fatturano centinaia di milioni quindi non so se utilizzano linguaggi già esistenti o se hanno il loro linguaggio se loro fanno proprio i training sui dataset oppure comprano quelli già fatti, chi lo sa questo concetto comunque lo spiega Andrew N.G. un grande sviluppatore AI nel suo TED Talk che spiega proprio questo l'AI mana un pugno di persone e dall'altro canto si sta democratizzando piano piano grazie a lui grazie ai progetti open ma anche grazie al fatto che anche al piccolo commerciante di pizza adesso vengono messi in mano degli strumenti per poter fare un modello previsionale di quali pizze verranno comprate di più in base ai dati passati. Quindi se sono una piccola o una media impresa quali sono i passaggi per sfruttare l'AI? Beh sicuramente conservare i miei dati o organizzare tutti quanti i miei vecchi dati passati su dei database quindi immaginiamo di essere una catena di pizzerie.

So chi sono i miei clienti? Se non lo so magari provo a prendere questi dati quindi magari offro delle offerte sulla pizza dove l'utente però si deve registrare. Quindi mi dice chi è, cosa fa, in questo modo riesco ad avere un sacco di informazioni su chi compra la mia pizza e riesco a creare dei modelli previsionali per capire che pizza vendere.

Un'altra cosa che può fare una piccola azienda è appunto assumere uno sviluppatore in grado di sviluppare su Python, esperto di intelligenza artificiale, magari chiedergli una consulenza oppure proprio assumerlo e chiedergli di sviluppare qualcosina che ci aiuti a implementare modelli per il nostro business. Non è detto che ci sia per forza qualcosa da implementare nel nostro business, ma spesso è probabile. Che sia un chatbot per il customer service, che sia una roba per migliorare i processi, che sia una roba per la contabilità, potrebbe essere utile.

D'altro canto, attenzione a investire adesso soldi per sviluppare software e per sviluppare cose, perché sicuramente i grandi del mercato lo stanno già facendo. È inutile che io sviluppo il mio software per la mia contabilità, se poi arriva a fattura in cloud o chi per lui implementa l'AI in due secondi lo fa per me. Per esempio io utilizzo Photoshop per il fotoritocco, per le immagini, per... queste cose qua, Photoshop da poco ha realizzato la propria implementazione AI, che è una figata pazzesca.

Probabilmente anche senza fare niente molte aziende si ritroveranno senza saperla utilizzare l'AI perché i loro fornitori la utilizzano. Se utilizzo Gmail sicuramente a breve inizierà a implementare il suggerimento per scrivere le mail, le mail precompilate eccetera eccetera. Per cui non ho ancora tutto da vedere. Noi come singoli cosa possiamo fare?

Proprio non come aziende ma come persone. Sicuramente possiamo avere consapevolezza di quello che sta succedendo, avere consapevolezza delle nostre date, chi le diamo e cosa facciamo. Possiamo imparare a scrivere prompt. Per l'intelligenza artificiale generativa Quindi possiamo diventare bravi con i prompt E'una cosa fondamentale E possiamo migliorare in generale Quella che è la nostra interazione uomo-macchina Perché noi pensiamo a AI come qualcosa che ci sostituisce In realtà per molto tempo non è che ci sostituirà Ma ci sarà una grossa interazione uomo-macchina Chi sarà più bravo a interagire con le macchine A riuscire ad andare più avanti Ultimamente una cosa fica che ho visto E'un'intervista di Mr. Rip Che ha fatto con Piero Savastano Che è un tipo che mi appariva già da gennaio su TikTok E lui è uno forte sull'AI Devo dire molto bravo, è andato a seguire Guardatevi anche solo l'intervista che dura ad un paio d'ore, ecco escono un sacco di temi interessanti su quello che sto dicendo.

Arriviamo a me. L'intelligenza artificiale mi ruberà il lavoro? A me proprio come youtuber?

È una domanda particolare che mi sono posto varie volte, inizialmente mi sono detto di no, poi mi sono detto di sì. Come mai? Vi sciorino un po'di esempi, velocemente, di applicazioni che in maniera grezza sono state fatte dell'intelligenza artificiale per produrre contenuti. Mi ha fatto pensare, cavolo, siamo vicini ad un mondo in cui fare contenuti...

Tutti sarà... Così tutto è partito da quando ho scoperto il fake Tom Cruise Guardo TikTok e mi appaiono dei TikTok di Tom Cruise Vado sull'account e c'è scritto Parody and Young Mi rendo conto che non è lui È uno che assomiglia a Tom Cruise E con un deepfake fa tutti i video dove vuole a lui Ma è uguale, è indistinguibile E lui stesso poi ha fatto un episodio del podcast con Colleen e Samir I miei due creator veramente che amo E che dovete andare a seguire se vi piace il modo del content creation E lui in questa intervista di un'ora spiega come grazie al deepfake Ha creato un account appunto dove lui è identico a Tom Cruise Stessa cosa con Keanu Reeves C'è un account, vedi? dove c'è Keanu Reeves, non è lui, è un deepfake. Deepfake sono stati una delle prime applicazioni dell'AI e nell'interazione uomo-macchina è ancora tanto uomo poca macchina.

Poi però ho scoperto fake Joe Rogan. Joe Rogan, come sapete, è il podcaster più famoso al mondo, ha fatto migliaia di podcast, chi se non lui è perfetto come cavia per realizzare una voce uguale alla sua ma che non è la sua. E quindi sono nati tantissimi video differenti di Joe Rogan che intervista persone che non esistono, come Steve Jobs, come Donald Trump.

Cioè Donald Trump esiste, ma non l'ha mai intervistato. Tante persone l'hanno fatto, ma un caso eclatante. è il canale di Joe Rogan AI Experience, è molto carino, potete vedere il video.

Un altro caso invece etico negativo proprio è stata questa azienda di dropshipping, non so neanche se è un'azienda, un e-commerce di ragazzi scappati di casa, che comunque vendono integratori alimentari, hanno utilizzato il video di una vera intervista di Huberman con Joe Rogan. Huberman è un importante neurobiologo di... Oxford, Harvard, non mi ricordo, però è un punto di riferimento insomma per tutta la parte di biohacking, neurobiologia, eccetera eccetera, neuroscienze.

Ogni volta che lui dice qualcosa la gente lo fa. Andava in giro questa pubblicità finta dove lui promuoveva questi integratori, ma non ne lo faceva veramente, era la sua voce. campionata fatta dall'intelligenza artificiale.

Poi hanno iniziato a circolare le foto di Papa Francesco vestito col Moncler, vestito da rapper, Papa Francesco in discoteca, poi TikTok di Papa Francesco. Sono bellissimi, però appunto per la prima volta mi sono vestito in un boomer, no? Perché se i nostri nonni, i nostri genitori, i genitori non sono in grado di riconoscere la truffa del principe nigeriano, noi alcune volte non siamo in grado di riconoscere se Papa Francesco è reale o l'ha realizzato a meggiorne. Poi sono arrivati i presidenti che giocano a Minecraft. Fichissimi questi video, questi gameplay di Minecraft, dove senti la voce di Biden che gioca contro Obama, che gioca contro Donald Trump, molto molto fico, così fico che hanno fatto una petizione per farli giocare per davvero, ma quello è un extra.

Poi torniamo al caso dei diritti d'autore. In questi ultimi mesi è esploso il trend delle canzoni che utilizzano la voce degli artisti. Una di queste canzoni in particolare è di... diventata viralissima, famosissima, addirittura è arrivata ai primi posti nelle classifiche di Spotify ed è una canzone che si chiama Heart on My Sleeve.

È un finto featuring di Drake con The Weeknd che cantano una canzone. Ora, anche qua, non è che tutta la canzone è fatta da lei, solamente la voce è campionata, poi penso che la melodia l'abbia fatto questo tipo che è un bravo produttore musicale. Però a tendere anche la melodia sarà facile realizzarla con l'intelligenza artificiale generativa per cui il tema emerge sempre di più.

Tant'è che Billie Eilish ha detto, vabbè, se volete utilizzare la mia voce, utilizzatela. Basta che dividiamo i guadagni. In Italia pure abbiamo dei Casi carini, su TikTok emergevano ultimamente i video di ricchi e morti che vanno a Napoli, che vanno a Bologna, che vanno a Roma.

Tanto è che poi i veri doppiatori di ricchi e morti hanno fatto un video dicendo raga ma ci rubano la voce, non ci pagano, è un problema. Addirittura c'è un account che ho beccato su TikTok di Gerry Scott. Queste immagini di Harry Scott che si muove la sua voce, che è effettivamente la sua voce che dice cose assurde al limite della legalità, quindi da un lato fa ridere e dall'altro fa paura. Poi ci sono casi divertenti come il caso Balenciaga, tu li vedi Harry Potter, Veselo tutto Balenciaga, Hermione Balenciaga, Gandalf...

Balenciaga Gandalf non è neanche Di Harry Potter Però avete capito no? C'è tutto questo account Di Youtube Questo canale Youtube Che riviede I film cult In maniera diversa Quindi Breaking Bad Come un film Della Yakuts Agni Ottanta Oppure su TikTok Vanno i video Di Harry Potter palestrato Che dice cose assurde Fanno molto ridere Sono molto fichi Ah e che mi sono detto Ma teoricamente un AI mi può rubare il lavoro Basta che c'ha GTP scrive un testo Mi giorni il genere delle immagini Un software trasformi queste immagini in dei video Che un altro software crei delle canzoni di sottofondo Qualcuno che mischi tutte queste cose insieme Che potrebbe essere un altro software Ecco, mi di fatti mi ha rubato il lavoro Tant'è che alcune persone stanno già facendo questa roba Si chiama YouTube Automation Ed è per me una gran merda E una cagata Perché riempie YouTube di monnezza Questo lo spieghiamo dopo Comunque mi sono chiesto Quanto è difficile fare questa roba adesso? Quanto è difficile veramente automatizzare un canale YouTube adesso? Adesso, al posto di farlo io, ho chiesto di farlo a degli studenti universitari.

Insieme a mio socio Alessandro Menino sono andato in bicocca e ho monopolizzato, lui in realtà ha monopolizzato la propria stessa lezione, ha diviso in team la classe e a ogni team ha dato il compito di creare un canale YouTube completamente automatizzato, utilizzando appunto l'intelligenza artificiale per produrre i testi, per fare le immagini, per fare i video, eccetera, eccetera. E sono emersi dei canali YouTube brutti ovviamente, che non funzionano, ma con grandi potenzialità in prospettiva. Cioè, se dei ragazzi universitari con zero competenze su YouTube riescono in una settimana a fare qualcosa di questo genere, decente.

dei professionisti, magari un gruppo non di 5 ma di 50 persone, magari non esperti ma esperti, non con zero euro ma con milioni di euro, ecco che creiamo la macchina dei mostri. Diventa paurosissimo come cosa. C'è il caso adesso delle pubblicità che vengono fatte da sole.

Ora, da un lato una figata, dall'altro fa paura. Questo perché io ho paura che internet venga inondato di... Cacca. Già adesso c'è il concetto di segnale e rumore.

Il rumore è quello che ci bombarda tutti i giorni. Notizie inutili, pubblicità, roba scam, contenuti copiati, quello è il rumore. E ce ne sono tanti, infinite migliaia, la maggior parte di quello che guardiamo adesso su TikTok, su YouTube, al telegiornale, in radio, ovunque. rumore, rumore, rumore e poi c'è il segnale. Quelle poche cose che ci insegnano qualcosa, quel video interessante, in parte dobbiamo essere noi in grado di selezionare il segnale, il rumore, in parte però sono gli algoritmi a sceglierlo per noi, per cui io ho paura che man mano che fare contenuti sarà sempre più accessibile, grazie alle AI, sarà sempre più facile inondare internet di rumore.

Quando sarà facile copiare e vedere qualcun altro in pochi click e generare qualche video in pochi click, ecco che uno tsunami di rumore e di cacca inonderà il web e io questo non lo voglio. D'altro canto penso che se ci sarà il bisogno sempre più impellente di distinguere il segnale. segnale dal rumore, gli algoritmi di YouTube, delle altre piattaforme, diventeranno in grado di distinguere il contenuto originale da quello non originale, il contenuto buono da quello non buono, quello scam da quello non scam, eccetera, eccetera. Il mio obiettivo come YouTuber è quello di dare un contenuto di valore, di essere segnale, no? E mi spaventa questa gentaglia che vuole fare i soldi con i canali automatizzati, no?

Terribile. Ho veramente paura di perdere il lavoro con l'AI? In realtà no, perché l'AI non è una persona per ora, ma è uno strumento.

che ci aiuta ad essere più produttivi. Quello che noto è che cambiano le abilità necessarie per fare la differenza. Se volevo esplodere come youtuber dieci anni fa, a fare la differenza erano per esempio le mie abilità tecniche.

Avere una buona fotocamera, avere un buon computer sempre a montare. Al tempo nessuno lo sapeva fare, ti faceva fare la differenza. Adesso invece che i telefoni fanno i video, i video rimonti col telefono in maniera intuitiva, è molto più facile produrre un contenuto.

Sono altre le abilità a fare la differenza, magari è l'originalità di quello di cui parli, la creatività, magari sarà quella appunto di saper distinguere il segnale dal rumore, magari sarà quella di riuscire a creare dei prompt buoni. per l'intelligenza artificiale generativa, chi lo sa? però dobbiamo stare con le orecchie pizzate io personalmente non ho grandi paure al momento per il mio lavoro, piuttosto provo un po'di frustrazione perché vedo tante possibilità vedo che la tecnologia che ho intorno va veloce e io non sono in grado di sfruttarla a mio favore anche se potrei, ecco vado più lento di quanto vorrei, per cui quella è la mia grossa frustrazione, cioè di rimanere indietro la paura di non utilizzare quello che posso utilizzare tanto è che Piero Savastano ti faccio un appello, voglio che tu mi faccia una consulenza su come implementare la IE nel mio lavoro e nella mia agenzia, posso fare un'experienza exchange io ti darò una consulenza su come fare contenuti vabbè poi ci pensiamo.

Vi riassumo un po'di fonti che siccome doveste guardarvi in italiano appunto c'è questo Piero Sabastano poi ci sono anche i ragazzi di Data Pizza che sono molto forti sull'argomento in inglese c'è il canale 2Minutes Paper che io seguo da anni che parla di AI in realtà parla di paper scientifici relativi spesso alla computer grafica però c'è sempre un po'di AI in mezzo il podcast di Lex Friedman che ho già citato dovete assolutamente ascoltarlo sicuramente quello che ha fatto con i vari pensatori nel campo AI se volete approfondire l'argomento e poi basta una volta che volete entrare nel ram... rabbit hole dell'AI vi ha dato un po'di porte di apertura. Una volta che guardate un video potete guardarne altre mille, guardarne altre mille, altre mille, altre mille, passare una settimana, un mese, un anno solo a vedere questa roba.

Quindi tutto quanto il blog di Les Vrong, di Eliezer Yukos, che assurdo. Scrivetemi nei commenti cosa ne pensate, se per voi l'AI è uno strumento, se lo utilizzate, se ne avete paura, se volete il reddito di base universale, se vi siete stancati di lavorare, forse siete nel millennio giusto o forse no. Cosa ne pensate? Ditevelo. Noi ci vediamo con il prossimo video.