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Incontri con Alex Corlazzoli e la sua esperienza

n [Musica] Benvenuti all'appuntamento Dedicato ai libri agli scrittori in particolare del nostro territorio Oggi infatti ospitiamo Alex corlazzoli che è Cremasco Buonasera e bentrovato Buonasera a voi Alex è un personaggio conosciuto Ci diamo del tu Direi di sì vanta di numerose esperienze sia in campo della sia nel campo della scrittura ma soprattutto anche della tv della giornalismo e dell'insegnamento perché questa è è la tua prima professione possiamo dire quella Ma sì diciamo che in questo momento una delle professioni sono nato giornalista sono diventato maestro e oggi sicuramente faccio il maestro Quasi a tempo pieno dedicando però non dimenticando la penna non dimenticando la voglia il desiderio di scrivere soprattutto per essere voce di chi non una voce e soprattutto per custodire come ben diceva la vostra vostro la vostra scritta custodire delle storie condividere delle storie soprattutto come che è quello che faremo oggi proprio grazie al tuo ultimo lavoro che non è un vero e proprio romanzo ma è quasi un diario possiamo definirlo così maestro perché poi i ragazzi ti chiamano maestro Ah sì mi chiamano maestro mi chiamano Alex mi chiamano come preferiscono e sicuramente il maestro è un mestiere appassionante un mestiere sicuramente che ti espone che ti mette tutti i giorni davanti ai bambini mettendoci la faccia e mettendoci le tue storie quando uno fa il maestro deve in qualche modo calcolare che deve raccontare la vita e infatti anche questo libro è stato condiviso in qualche modo coi miei bambini diario da monastero parole di di un atio in cammino è sì come ben dicevi una sorta di diario è nato appunto durante i miei due mesi in monastero un'esperienza reale vera vissuta unesperienza totalmente reale per lungo tempo ho meditato questa scelta Se una persona che poteva che è atea che crede di essere atea la mia definizione esattamente credo di essere ateo non son certo di essere ato che è ben diverso poteva condividere la vita con dei monaci e a un certo punto dopo un'estate di ripensamento e dopo essere stato in un altro monastero il monastero sull'isola di San Giulio delle suore Benedettine ho proprio con così meditato con La Badessa di questo Monastero dove vivono 70 monache Benedettine di clausura il monastero uno dei più grandi d'Europa la mia decisione una decisione che è stata quella di andare appunto in questo monastero e vivere notte e giorno con i monaci che cosa ha spinto ti ha spinto a prendere questa decisione un desiderio di riflessione oppure un desiderio di cambiamento o che cos'altro arrivato a 50 anni ho pensato che fosse il caso di fare un tagliando e quindi sono partito con il desiderio di essere una persona migliore di diventare una persona migliore desiderio che è stato totalmente scombinato che è stato totalmente ribaltato nel primo colloquio con la mia guida spirituale in monastero Sono stato accompagnato per due mesi da una guida spirituale che ho scelto io chiaramente Anzi ci siamo scelti proprio come accade nei rapporti d'amore attraverso uno sguardo attraverso la complicità con il priore del monastero Ma non è che perché fosse Priore doveva avere questo compito assolutamente È stato un una sintonia un'armonia tra sguardi e quando io ho detto ad Emiliano sono qui perché vorrei essere un uomo migliore lui mi ha detto dimentica questa cosa noi dobbiamo cercare di accoglierci per quello che siamo non essere degli uomini migliori non puntare ad essere degli uomini è un'illusione è una fesseria ho utilizzato una parola molto più molto più vivace emano per rendere questa idea e mi ha invece posto davanti al fatto dell'accoglienza dell'accogliere stesso e dell'accogliere noi per quello che siamo un po' quello che diceva anche eh tal di di Mileto Insomma dove diceva appunto che il fatto di accogliere se stessi ama te stesso però il desiderio comunque di diventare persone migliori di migliorare quello che si fa E quello che si è non non lo riteniamo sbagliato No sicuramente non non è sbagliato ma cosa significa poi alla fine migliorare Noi siamo fatti di errori che commettiamo è il grande La grande sfida che sicuramente ha davanti l'uomo e soprattutto lo si impara durante i tempi di silenzio nel monastero durante il tempo in cui vivi la solitudine è quella di cercare di fare tesoro della vita che hai trascorso in modo da poterne reinvestire nei cambiamenti in modo da poter rimetterti in gioco Eh quando sei in monastero ti rendi conto in alcuni momenti che sei veramente di fronte ai tuoi fantasmi che sei di fronte alle tue fragilità che sei di fronte anche a quelle storie che hai incontrato nella tua vita Noi siamo chi incontriamo Siamo anche i luoghi che incontriamo Ma perché ci rispecchiamo negli altri perché sicuramente gli altri hanno delle storie delle vite che entrano a far parte volenti o nolenti del nostro vissuto Quando incontri una persona che abbia un dolore che abbia una sofferenza che abbia un amore verso te che non riesca a dare l'amore che vuoi che sicuramente anche le storie che incontri e io ne ho incontrate tante durante i miei viaggi ricordo una bambina in Ucraina per esempio che ho incontrato in orfan trofio con la quale ho giocato prima d' andarmene ricordo un'altra ragazzina in Moldavia che era stata in Italia e chiedeva la carità in Moldavia con la quale ho parlato a lungo ricordo in India persone che ho incontrato per la strada ricordo un grande colloquio serale sotto le stelle nel cortile di un senegalese che mi aveva ospitato tutti momenti che sono diventati Preziosi nella mia esistenza e che hanno fatto parte di quello che oggi sono comprese quelle che sono state le le delusioni i fallimenti io dico sempre che non sono felice assolutamente Eh però viene ricercata la felicità La felicità viene ricercata e sicuramente i monasteri sono un luogo dove la gente ha modo di sostare di fermarsi e di riflettere su cos'è la felicità e dove trovare la felicità e come trovare la felicità eh è è felicità anche la bellezza di un monastero è felicità la condivisione e la fraternità che c'è in un monastero non ho mai respirato così tanta fraternità come i due mesi passati in monastero che tra l'altro sono stati i due mesi più belli della mia esistenza addirittura davvero senza dubbio i mesi più belli della mia vita sono stati questi due mesi in cui io mi sono alzato alle 5:30 per andare alla preghiera delle 6 ho apprezzate le Albe su questo magnifico paesaggio di San Gimignano i momenti in cui mi sono ritrovato con i monici a pranzo i momenti in cui i pellegrini lungo la via Francica che si fermavano condividevano con noi la loro esistenza condividevano con noi i loro vissuti condividevano con noi i loro obiettivi i loro Miraggi ho conosciuto storie eccezionali sono stati i mesi più belli quando andavo per esempio al cinema col Monaco noi andare al cinema è normale che cosa a vedere cosa Ah siamo andati a vedere io capitano siamo andati a vedere il film recente su berlinger siamo andati a vedere qualsiasi tipo di film che c'era anche perché era un'occasione per il monaco che il l'ha detto all'orto di di di di uscire dal monastero Grazie anche alla presenza di un laico che era a condividere questa vita però questo mi ha permesso addirittura di sentire quelle sere che io uscivo a vedere un film col Monaco come se fosse capodanno una volta alla settimana era capodanno per cui andare e rientrare alle 10 di sera e fermarsi a parlare sotto le stelle o camminare in compagnia di questo Monaco col quale si si si si si stava insieme pensando e parlando dei suoi limiti delle sue fragilità delle mie delle fragilità del mondo delle sfide quindi era un colloquio a 360 perché nel monastero c'è un libro conservano un libro che ha scritto il fondatore Enzo Bianchi che dice non siamo uomini migliori l'idea che i monaci siano qualcosa o qualcuno di astratto lontano da quello che viviamo noi Assolutamente no Sicuramente la loro vita è fatta di un orizzonte di senso che viene dato appunto dalla fraternità noi non siamo in grado per esempio nelle nostre esistenze di essere fraterni di essere reciprocamente insieme agli altri in uno spirito di paresia in uno spirito vero Ci sono molte relazioni inquinate sui posti di lavoro Ci sono molte relazioni inquinate nei rapporti a due mentre in monastero la fraternità è è è la bussola è la bussola che conduce della bussola che smussa anche in momenti magari di tensione Ma questo perché è un luogo comunque ristretto la vita è tra di loro escono poco rispetto magari ad altri sicuramente il monastero ti protegge sicuramente il monastero È un luogo dove incontri persone che hanno la tua stessa frequenza sicuramente Il silenzio è maestro il silenzio che a me ha spaventato i primi giorni perché i primi giorni mi sono trovato Ho pianto le prime sere in monastero Così come ho pianto quando sono andato via per la gioia invece ma ho pianto perché Perché Non vedevi l'ora di andare no no no no no no no sì no no Certo i primi giorni ho detto ma io non sto qui io me ne vado io torno e invece poi pian piano ho apprezzato proprio la solitudine a un certo punto quando ho scelto di rimanere un altro mese arrivando a due il monaco che mi faceva da guida m'ha detto adesso impara a stare nella solitudine e io ho veramente lavorato su me stesso per imparare a stare nella solitudine c'è come dice Messner una solitudine bianca è una solitudine nera La solitudine nera è quando non la scegli è quando ti ritrovi nella solitudine La solitudine bianca è quando la scegli Invece quando la solitudine allora diventa compagna e in quel momento allora diventa anche tuo compagno semplicemente le campane del monastero diventa tuo compagno una mantide religiosa che entra e che a casa avresti spazzato via e che invece lì Ecco diventa occasione per fotografarla per stare in compagnia di un essere che non è uguale a te e di cui vai a cercare Di che si tratta la fotography diventa compagna la pioggia che magari è un fastidio invece perché sicuramente ti trovi in un luogo che è i monaci dicono citando un passo biblico siamo nel mondo ma non del mondo è parole sulla quale Bisognerebbe meditare siamo nel mondo e nei monasteri non è vero che sono lontani dal mondo i monasteri nel mio monastero nel monastero dove sono stato io ogni sera si ricordavano le persone care al monastero ogni sera si ricordavano i cristiani perseguitati ogni sera si ricordavano le persone che lavorano per la pace ogni sera si ricordavano i conflitti ogni sera si ricordavano le tragedie eccetera quindi sono nel mondo ma non del mondo quindi che cosa ti ha spaventato di più ah mi ha spaventato sicuramente i primi giorni mi sono trovato ribaltato in tempi e spazi diversi da quelli che io vivo perché lo spazio era quello tra L'Antica Pieve millenaria il refettorio Dove vivono i monaci e la mia cella Era uno spazio ristretto che io avevo durante la giornata mentre noi nella nostra vita abbiamo molteplici spazi che abitiamo e poi sicuramente il silenzio quando alle 8 e mezza Cala Il grande silenzio e suona la campana e dopo aver cenato e dopo anche aver assato un buon Nocino che i monaci producono e io ho meditato molto sul Nocino sulla parola macerare sul lasciare andare su quanto quel quel liquido resta e lungo il passare del tempo diventa prezioso diventa il nocino ma dopo anche una bevuta di Nocino eccetera mi ritrovavo sicuramente in un grande silenzio ehm che ma anche il dover andare in cella per dormire assolutamente dici benissimo cogli benissimo questo senso perché io non mi addormentavo non ho mai dormito prima di mezzanotte o l'una ma però già il passi che dovevo compiere tra il refettorio e il monastero era per me erano passi decisivi importanti a volte addirittura faticosi perché appunto andavo in cella non è andavo Chissà dove andavo in cella andavo in un luogo che era comunque fatto di una Sca di legno di una libreria di legno di un letto e di una lampada L'essenziale L'essenziale Esatto questo è la regola di Benedetto e credo che faccia molto bene anche a noi tornare all'essenzialità Appunto io sono ateo credo di essere ateo Anzi credo che gli orpelli di cui noi ci circondiamo siano veramente poco utili e che invece il ritorno all'essenzialità che il monastero ti dà anche per ad esempio nel cibo Il cibo è un cibo che proviene dall'orto è un cibo che diventa veramente prezioso e sempre in quantità giuste perché lo devi lo condividi con gli altri e quindi stai attento a quello che mangi per poterlo dare anche agli altri e diventa tutto la il con Ecco il con diventa veramente importante nonostante ci siano dei tempi lunghissimi in cui non stai coi monaci Ma stai con te stesso nella nella nella certezza che c'è una presenza non quella di Dio eh la presenza di questi uomini per che cosa hai pianto e per che cosa hai sorriso ho pianto sicuramente perché ho dovuto fare i conti con i miei fantasmi con i miei fallimenti ho dovuto fare i conti con quella parte di vita che non è andata come avrei voluto che andasse ho pianto perché sono andato il monastero per cercare di essere un uomo migliore e poi invece ho dovuto lavorare sull'accoglienza e soprattutto per il il godimento della compagnia di questi quattro uomini con la quale abbiamo parlato di tutto Abbiamo parlato di politica abbiamo parlato di sesso abbiamo parlato di funghi abbiamo parlato di musica abbiamo parlato di viaggi Abbiamo veramente er sono diventati la mia famiglia ancora oggi sono la mia famiglia io ecco trascorrerò con loro i giorni prima di Natale compresa la notte di Natale e per me questo diventa veramente Sono veramente parte di me possiamo definirlo questo tuo libro questo tuo lavoro anche un viaggio non diario riduttivo è un viaggio è un viaggio che io ho voluto fare con le altre persone perché molte avevano io quando sono partito ho detto ai miei bambini che sarei andato su un pianeta su un pianeta lontano dove c'erano poche persone e molta natura e così non ho rivelato immediatamente che andavo in un monastero per non dare adito alle persone di pensare che fosi impazzito da diventare Monaco perché almeno potessi diventare Monaco ma quando poi qualcuno che sapeva che mi trovava in monastero ha iniziato a chiedere ha iniziato a avere delle curiosità iniziato ad avere e allora mi sono accorto che quelle parole che avevo iniziato a scrivere in realtà per sfogarmi per le prime parole sono nate in realtà per me stesso potevano diventare preziose anche per far viaggiare qualcun altro nel monastero nell'esperienza del monachesimo quindi per questo si può tenere vicino sul comodino sicuramente sono parole come quella di Sinc letica la gatta Nocino silenzio solitudine lexio Divina pietre Pellegrino dedizione sono parole che possono sicuramente diventare un un'occasione di meditazione un'occasione per fermarsi un'occasione Perm fare introspezione un'occasione per chi Cristiano Per pregare non non è un libro dove sicuramente posso permettermi di fare omelie e io ho una vita che definisco scarabocchiata e quindi non posso certo mettermi a fare omelie quindi non si trovano certo lì parole da prete Anche perché ben distante da me questo questo c'è sicuramente invece della della spiritualità la spiritualità di un dell' errare la spiritualità di chi come ben detto da labre che era definito lo zinghero di Dio ha viaggiato per la strada Insomma anch'io sonoo stato nella strada e sono stato nella strada del di questo monastero per cercare anche di di di di di condividere le strade degli altri e dare a tutti la possibilità di esperire quindi in conclusione in questi ultimi secondi che cosa ha cambiato in che cosa sei cambiato cambiare non è così facile non credo di essere cambiato credo di appunto come ho detto all'inizio di sapere di più accogliermi credo di aver più attenzione per e cura per le piccole cose Grazie ringraziamo Alex corlazzoli per averci aiutato ad entrare nella sua esperienza e nel suo libro Grazie per essere stato con noi Grazie a voi e grazie naturalmente a tutti voi per averci seguito Arrivederci [Musica] C 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