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The Rise and Fall of Mussolini

questa sera mettete da parte per qualche ora la fanno quotidiano della politica e del covip questa sera fatevi trasportare in una cronaca di poco meno di cento anni fa le origini del fascismo della dittatura e di tutto quello della tragedia che ne è seguita una cronaca drammatica in diretta dai luoghi in cui benito mussolini ha costruito il suo potere anzi i pieni poteri insieme a sabrina ferilli valerio mastandrea massimo popolizio naturalmente con antonio scurati e poi con lo storico luciano canfora speciale mm come mussolini benito tra pochissimo [Applauso] 7 aprile 1926 apriamo questa puntata con una notizia inquietante è drammatica benito mussolini è rimasto vittima di un attentato le informazioni sono ancora poche e confuse e frammentarie per il momento quello che sappiamo è che sulla piazza del campidoglio sono stati esplosi dei colpi d'arma da fuoco davanti al palazzo senatorio dove era in corso un congresso di chirurgia in questi momenti concitati siamo comunque riusciti ad avere delle immagini che precedono di pochi istanti l'attentato sono queste immagini guardate [Musica] [Applauso] ecco avete visto il duce mentre scendeva le scale del palazzo senatorio per uscire sulla piazza del campidoglio pochi istanti dopo dalla folla assiepata nella piazza è partito un colpo di pistola che avrebbe raggiunto il duce al volto bene adesso abbiamo altre immagini che sono state girate negli istanti immediatamente successivi all'attentato se la regia in grado di mandarle le guardiamo [Applauso] evidentemente è ancora tutto molto confuso ma mi dicono dalla regia che siamo in grado di collegarci con il campidoglio dove abbiamo un inviato che può raccontarci con precisione nei dettagli quello che è accaduto [Musica] [Musica] roma 7 aprile 1926 piazza del campidoglio ma dove sono gli sati un lieve alone di delusione ma che ha l'entusiasmo della folla accorsa sulla piazza del campidoglio per salutare il capo del governo ne era stato promesso lo spettacolo esotico e vivace dei carabinieri eritrei quei [ __ ] alti e magri con i calzoni alla zuava e il pezzo rosso con la coccarda in cima ecco però che benito mussolini appare sullo scalone monumentale dell'antico edificio ogni delusione per quanto piccola svanisce [Musica] [Risate] [Musica] il duce appare in ottima forma e di buon umore è venuto a inaugurare il vii congresso internazionale di chirurgia e lo ha fatto sfoggiando la sua cultura eclettica e imparaticcio con un discorso che come sempre quando si tratti di dare del tu al mondo gli ha scritto la sua amante mentore margherita sarfatti cesa apposta da milano il 5 aprile per due notti d'amore e di lezioni di inglese nell'appartamento privato di via rasella e il duce l'orlo prorompe dalla folla contenuta dai cordoni dei carabinieri mussolini sorride e discende la scalinata a passo spedito accompagnato da tre chirurghi roberto alessandri davide giordano e giuseppe bastianelli luogo nel coltello illuminare consultato dalla sarfatti che insiste da mesi per operare l'ulcera di mussolini l'auto presidenziale si è già costata al porticato del palazzo dei conservatori la portiera posteriore è già spalancata il canto sommesso però si fa largo tra le acclamazioni della folla armonioso ma tiene quasi soffocato come un umore gentile un gruppo di giovani studenti romanista intonando a bassa voce giovinezza l'inno del fascismo lo cantano come se invece di un grido di battaglia forse il pianissimo che apre la celebre aria del nabucco benito mussolini sistema gode per un istante di quello maggio inconsueto lo restituisce salutando romanamente gli studenti romeni vuoi perché l'orgoglio si abbina sempre alla testa alta vuoi perché la fortuna è da sempre bendata vuoi perché la meccanica dei porti alle sue regole è una di queste prescrive che un braccio teso costringa ad alzare salutando i romeni benito mussolini tira indietro la testa [Musica] bene bene il colpo di rivoltella viene escluso dalla sinistra dal lato della sala dei matrimoni sovrasta il campo degli studenti come lo schiocco don bastone che per quota un sesso la impugna una vecchia con entrambe le mani a braccia tese davanti a sé brandendo la piccola arma di metallo brunito nascosta da un velo d'organza nera la donna vestita a lutto ai capelli bianchi spettinati lo sguardo sbarrato è di una magrezza spettrale sembra una di quelle lunatiche che non avendo altro da chiedere alla vita trascorrono quel che ne resta nutrendo torme di gatti randagi una gattara ha fatto fuoco contro i due il colpo però mirato alla tempia lo colpisce al naso non avesse inteso il braccio a salutare gli studenti romani sarebbe tutto finito e invece mussolini e in piedi il sangue gli cola dal naso a macchiare la camicia bianca e hiba veri deltaits la mano istintivamente portato al volto ne resta imbrattata e in ogni caso il palazzo pullula di ben 400 chirurghi la ferita sembra lieve e il soccorso a immediato bastianelli tampona l'emorragia con il suo fazzoletto da taschino e il ferito viene trascinato in un locale a pianterreno da lì per sottrarlo alla ressa dei medici di tutto il mondo che si accalca intorno a quel sangue insigne rischiando di soffocare il duce del fascismo è trasferito a casa sua in via rasella roma trattiene il fiato ma l'angoscia di breve durata presto si viene a sapere che la ferita e superficiale il proiettile ha trapassato soltanto le pinne nasali questo non impedisce che una processione di cortigiani call che nelle ore successive le pietre di via rasella autorità gerarchi fascisti comuni accorrono a sincerarsi delle condizioni di salute del capo mussolini ordina categoricamente che ne rappresaglie netturbini seguono di quell'attentato si è infatti venuto a sapere che la sparatrice è una squilibrata cittadina irlandese figlia degenere di lord che ha già più volte inscenato il proprio suicidio ed è venuto a roma con il proposito fallito di assassinare [Musica] [Applauso] [Musica] violet albina gibson questo è il suo nome è gia rinchiusa le mantellate non a complici l'attentato insomma non ha carattere politico tutto ciò non impedisce comunque a delle torme di squadristi esaltati di incendiare ancora una volta le redazioni di la voce repubblicana ed è il mondo il cui fondatore giovanni amendola esule scacciato perseguitato proprio all'alba di questo stesso giorno mentre a roma mussolini si risvegliava da una notte di passione e di ripetizioni di inglese con la sua amante borghese e morto nel letto di una clinica a cannes intanto benito mussolini prontamente ripresosi dallo shock telegrafare rassicura al telefono sua moglie rachele facendo anche un po di spirito l'inglese non mi ha ammazzato ma quasi mi ammazzavano i dottori del congresso è sempre al telefono tranquillizza anche suo fratello arnaldo colto da una crisi di pianto per il merito di benito benito minio palmati arnaldo si tratta di una bagatella non bisogna mozionanti per così poco è stato un attimo e soprattutto e duce placa i suoi collaboratori mi è successo niente sono ancora vivo torniamo lavoro [Musica] contrariamente al parere dei medici il programma non cambia di una virgola nel pomeriggio si insedierà il nuovo direttorio del partito fascista a palazzo vidoni e domani si salpa per la libia a bordo di una nave da guerra noi siamo ancora vivi e l'avvenire incalza sostare e retrocedere la marcia continua prenderemo il mare a bordo di questo nostro legno romano [Musica] quello che dovrebbe essere l'anno napoleonico del fascismo è iniziato con un secondo attentato cattivo auspicio un miracolo gli italiani salgono subito il dilemma a vantaggio della seconda ipotesi un senso generale di poste rne azione insieme di gioia per lo scampato pericolo si diffonde nel pomeriggio migliaia di romani in tumulto si assiepano lungo la strada che condurrà mussolini alla sede del partito molti di loro in ginocchio ci tengono gli occhi lucidi di pianto un'aura provvidenziale comincia circonfonde la figura del duce [Musica] sul suo volto appena un po più pallido del solito solo un grosso cerotto bianco appiccicato di traverso al naso segnala l'appuntamento mancato con il destino fa uno strano effetto a vedersi un'impressione incerta sospesa tra le pitture di guerra di una tribù comanche la mascherina di carnevale o il travisamento del bandito [Musica] massimo popolizio dal campidoglio un inviato davvero speciale e ora alle mie spalle potete vedere il duce col naso incerottato gli andata molto bene e la sua attentatrice violet albina gibson irlandese figlia di un lord 50 anni fuori di senno almeno questo risulta infatti verrà arrestata processata poi rinchiusa in un carcere in un ospedale psichiatrico e quindi estradata nel suo paese ma è lo stesso mussolini a graziarla e tra l'altro le vita così il linciaggio tutto sommato questo fallito attentato non fa che rendere ancora più magica e invincibile la sua immagine adesso però adesso però dal gioco di questa cronaca reinventata scivoliamo verso la storia di come m è una citazione dal secondo libro di antonio scurati che racconta l'ascesa e la caduta del del duce di come m riesce a conquistare i pieni poteri in questo paese cancellando ogni forma di democrazia violet albina gibson tuttavia non è stata la prima e non sarà l'ultima ad attentare alla vita del duce nel 1924 ma questo si scoprirà soltanto dopo la guerra ci prova un gruppo di anarchici e socialisti che ingaggiano un muratore maldestro e una tale contessa martini la quale è guarda caso amante del duce cercano appunto di avvelenarlo ma poi la cosa non va a buon fine e la congiura fallisce e i congiurati rimangono però nell'ombra per molti anni nel 25 ci prova un colonnello degli alpini e deputato socialista si chiama tito zaniboni vuole sparargli con un fucile di precisione da un albergo che affaccia sul su palazzo chigi in piazza colonna sopra la galleria sordi l'attuale galleria alberto sordi ma c'è una soffiata e viene beccato prima ancora che riesca a portare a termine l'attentato lo arrestano e lì finisce nel 26 tocca all'anarchico gino lucetti che aspetta mussolini in macchina a porta pia e lancia contro la sua automobile una bomba a mano però la bomba rimbalza sul tetto della macchina non fa nulla a mussolini e invece ferisce otto persone non è finita perché lo stesso anno a bologna ci riprova un quindicenne un ragazzino si chiama anteo zamboni gli spara una pistolettata mentre sta passando per via indipendenza e si dice che sia stato un carabiniere a spostare mussolini e in maniera che il colpo arrivi semplicemente a tranciare gli la sciarpa che porta alla al collo il ragazzino zamboni viene acchiappato dagli squadristi massacrato e strangolato sul posto la sua famiglia tutta la sua famiglia verrà arrestata ma attenzione perché dietro questo tentativo di fare fuori mussolini si scorge l'ombra di una cospirazione ordita si dice dalla gerarca più fanatico e oltranzista che c'è in quel momento sulla piazza e cioè roberto farinacci ma tanto basta al duce tanto bassano questi falliti attentati a consentirgli di accelerare la marcia verso la dittatura e a quel punto in virtù di questo tentativo di assassinarlo gli squadristi circondano assediano il parlamento e vengono lì montecitorio promulgate delle leggi fascistissime che sono il primo passo verso la creazione di un sistema totalitario sabrina ferilli da montecitorio [Musica] la mana mana [Musica] [Applauso] roma 9 novembre 1926 parlamento del regno camera dei deputati la camera dei deputati è stata convocata in seduta straordinaria l'ordine del giorno non prevede alcuna mozione riguardante la decadenza dei parlamentari o leggi speciali il regolamento proibisce l'inserimento di nuove emozioni senza istruttoria ma alle 16 30 del 9 novembre 1926 quando il segretario del partito fascista augusto turati prende la parola i regolamenti le procedure i protocolli sono ormai cosa morta cosa del passato [Musica] il consiglio dei ministri riunitosi il 5 novembre ha presentato una serie di provvedimenti repressivi che prevedono il ritiro dei passaporti ai dissidenti la soppressione di tutti i giornali di opposizione lo scioglimento di tutti i partiti e organizzazioni contrarie al fascismo l'istituzione del confino di polizia il nuovo capo della polizia arturo bocchini ne ha data applicazione immediata cominciando con la caccia ai comunisti antonio gramsci loro leader e intellettuale è stato arrestato a sorpresa durante la notte è rinchiuso a regina coeli nonostante le sue precarie condizioni di salute al resto hanno pensato gli squadristi impedendo fisicamente ai deputati comunisti l'ingresso in aula e scacciando perfino dalle tribune gli ex onorevoli democratici [Musica] quando augusto turati il mite l'elegante il giudizioso turati si alza in piedi per perorare la mozione inserita a sorpresa ea dispetto di ogni regolamento che prevede la decadenza forzata di 124 parlamentari regolarmente eletti l'aula di montecitorio ormai pullula soltanto di camicie nere ogni altro colore è svanito oggi inizia una nuova era l'era fascista [Musica] il discorso di turati a breve i parlamentari secessionisti che hanno disertato l'assemblea dopo il rapimento di giacomo matteotti per protesta contro l'illegalità fascista hanno fatto opera di sovvertimento contro i poteri dello stato violando lo statuto poi si sono addirittura resi complici degli attentati a mussolini turati sta invocando lo statuto nel momento in cui la sua mozione intende evidentemente sopprimerlo dimentica inoltre che a quei parlamentari fu fisicamente impedito di rientrare in aula nel gennaio del 1926 quando gli squadristi di scacciarono a bastonate [Musica] ma anche questo ormai non importa il segretario del partito fascista ora si rivolge direttamente a mussolini per il quale sul banco della presidenza un mazzo di fiori rossi è un fascio di lauro sono stati sapientemente composti con una risma di fogli a comporre il tricolore questa assemblea e forse veramente l'assemblea della rivoluzione fascista oggi veramente a cui presente tutto il popolo italiano a legiferare e a vedere duce bisogna ascoltarla questa voce anche se chi porta a quel eco e povera cosa mussolini apostrofato personalmente non esita io quella voce la precedo esclama turati ricevuto l'imprimatur salta il fosso non è più un contrasto tra partito e partito fra governo e naturale opposizione e la lotta tra un popolo e un gruppo di rinnegati ai deputati dell'opposizione ancora ammessi in aula una manciata di liberali riuniti attorno a giovanni giolitti non resta dunque che quest'ultima votazione per salvare la democrazia il diritto d'opposizione altrui e il proprio onore le prime due votazioni procedurali per ammettere le emozioni non previste all'ordine del giorno si votano a scrutinio segreto ottengono rispettivamente 332 voti favorevoli e 10 contrari 334 favorevoli e 8 contrari la terza votazione con cui si delibera la soppressione di ogni democrazia con la decadenza forzata dei deputati legalmente netti si tiene invece con modalità palese per alzata e seduta i favorevoli in piedi i contrari seduti esito unanimità tutti in piedi nella confusione del momento non è chiaro se il drappello dei liberali sia presente in aula o se abbia deciso di sottrarsi agli eventi pascolando nei corridoi a seguire un ultima votazione quella sul disegno di legge per la difesa dello stato proposto appunto dal guardasigilli configura come reato la ricostituzione di associazioni e partiti di sciolti dai provvedimenti di polizia prevede pene fino a 10 anni per la propaganda antifascista la perdita della cittadinanza il ritiro dei passaporti e la confisca dei beni ai fuoriusciti istituisce un tribunale speciale per i reati politici e reintroduce in italia tra le prime nazioni civili ad averla pulita la pena di morte [Musica] il ministro rocco estensore della legge la presenta in pochi minuti nessuna discussione niente altro da aggiungere si vota a scrutinio palese per appello nominale la legge approvata con 341 voti favorevoli e 12 contrari i fascisti applaudono si urla ovunque vivano solo le mie la seduta è tolta in meno di quattro ore la camera dei deputati ha demolito ciò che restava dello stato liberale ha defenestrato 124 deputati eletti e ha distrutto una conquista civile che costituiva un primato dell'italia nel mondo l'opposizione è morta la libertà è soppressa la libera vita politica è finita [Musica] [Musica] quando anteo zamboni viene massacrato a bologna e mezzo alla strada sono trascorsi due anni e quattro mesi da quell'atto orrendo che ha svelato il vero volto del fascismo l'assassinio di giacomo matteotti che roberto rossellini nel documentario dalla marcia alla catastrofe racconta così è nato il gran consiglio del fascismo origine dello stato totalitario l'opposizione si illude di poter combattere i banchi smo con la schiena ma mussolini ha escogitato una legge elettorale e il 6 aprile del 24 di garantisce con il solo 25 per cento dei voti due terzi del parlamento la formula durerà quattro anni poi avremo il partito unico le elezioni si svolgono in un clima di intimidazione e violenza ai seggi elettorali montano la guardia i tutori della illegalità l'onorevole giacomo matteotti il segretario del partito socialista ha attaccato duramente mussolini denunciando gli arbitri dello squadrismo a uomini come questi non si può rispondere che a colpi di rivoltella neri tosolini il cadavere è introvabile viene rinvenuto il giorno di ferragosto sepolto nella macchia della quartarella nel viterbese mussolini è in crisi l'antifascismo depone un mazzo di garofani rossi dove matteotti scompare [Musica] i carabinieri caricano la folla raccoltasi su lungotevere arnaldo da brescia molti camerati si tolgono il distintivo e stracciano a destra i più rigorosi trovano in luce è debole e incerta in realtà ha paura assassinio di matteotti sembrava che dovesse concludere con grande anticipo la storia del fascismo e del duce e invece mi hanno gettato tra i piedi dice mussolini un cadavere che mi impedisce di camminare la trave è impietosa ma anche al grido via dal governo il fascismo replica evasivamente senza raccogliere lo sveglio degli oppositori alla formale richiesta di rendere giustizia al paese all'aria di rispondere caldi caldi non esageriamo l'opposizione abbandoni parlamento si ritirano i socialista durati il liberale giolitti il cattolico de gasperi nella speranza che il fascismo isolato lasci il potere il duce dichiara assumo io solo la responsabilità politica morale e storica di tutto quanto è avvenuto parla in un'aula davvero sorda e grigia gli servono subito ribaltati fasi la piazza vecchio amore applaude un dittatore che non ha ancora trovato la sua vita antonio scurati buonasera buonasera mussolini superfortunato miracolato uomo della provvidenza beh sì questo è il titolo che ho deciso di dare al secondo volume con cui secondo romanzo con cui racconto la sciagurata parabola del fascismo perché in questi anni che racconto in questo secondo volume che sono gli anni centrali gli anni del regime gli anni in cui mussolini dopo aver conquistato il potere dopo averlo conservato a dispetto dell'atroce delitto di giacomo matteotti lo consolida fino a diventare il dittatore d'italia fino ad assommare in sé tutti i poteri pieni poteri fino a poter dispiegare il suo progetto totalitario di totale sottomissione del popolo della nazione italiana e di abolizione di ogni libertà e virtù civile riesce a farlo proprio perché in questo volgere di anni che le letture hanno in qualche modo ricostruito assurge a questa figura carismatica ma quasi magnetica semidivina di uomo della provvidenza noi sappiamo che questa espressione uomo della provvidenza questo imprimatur gli giungerà nel 1929 dalla cattedra diciamo più alta quella di san pietro cioè sarà il papa a definire benito mussolini uomo della provvidenza di fronte a una platea di studenti dell'università cattolica dopo il concordato ma già prima negli anni che stiamo qui raccontando cioè negli anni tra il 1925 1929 riesce a risollevare una situazione che per lui sembrava disperata appunto a seguito della croce delitto di giacomo matteotti che gli suscita contro un'ondata di sdegno e di orrore da parte del popolo in maniera da un lato fortunosa perché scampa a quattro attentati nell'arco di 16 mesi e dall'altra però assolutamente spregiudicata e abilmente opportunistica vale a dire che questi attentati di cui noi abbiamo sentito in parte il racconto sono alcuni sicuramente spontanei come quello per esempio di tito zaniboni altri dubbi oscuri nella loro genesi come quello di anteo zamboni a bologna il più importante la perché curati e giunge se posso perché la sensazione è che va beh sicuramente qualche attentato sarà stato un attentato spontaneo ma la sensazione è che siano degli attentati visto che abbiamo poi fatto una certa esperienza che servono a destabilizzare per stabilizzare sto usando un'espressione che abbiamo sentito poi in anni più recenti si è esattamente così qualunque sia stata la genesi di questi attentati e come dicevo di alcuni non c'è dubbio di altri invece permane il mistero e non sarà mai più sciolto l'effetto ultimo che questa sequenza di attentati sortisce in termini proprio oggettivi è quello che diceva lei destabilizzare per stabilizzare tutti gli italiani finalmente si sono ormai a costumati sono a questa espressione strategia della tensione che si riferisce ovviamente ai cosiddetti anni di piombo agli anni settanta ebbene nel 1926 in italia una strategia della tensione ante litteram in parte organizzata dal regime fascista e pensiamo per esempio al fatto che l'attentato zaniboni fosse pienamente a conoscenza delle autorità di polizia e lasciano tito zaniboni organizzarlo e giungere fino alla camera d'albergo dove aveva già introdotto il fucile da dove avrebbe poi sparato mussolini per poi coglierlo sul fatto all'ultimo momento per poter gonfiare diciamo così l'effetto propagandistico di quest'azione ecco le dicevo qualunque sia stata la genesi e la trama ordita dietro le quinte di questi attentati il risultato è certo il regime fascista che con il brutale omicidio di giacomo matteotti hai raggiunto a un passo dal baratro si rafforza la figura di benito mussolini che soltanto pochi mesi prima era stata rigettata con sdegno dalla maggior parte degli italiani assurge a quest'aula semi mitica di uomo della provvidenza uomo che nessuna mano de mica è in grado di scalfire uomo su cui come hanno scritto diversi giornali si stende la mano provvidenziale di un potere superiore e quindi uomo a cui il popolo italiano sciaguratamente si consegna certo ascoltando queste cose vengono in mente anche i momenti più drammatici della vita repubblicana quando dopo piazza fontana dopo il sequestro di moro c'è qualcuno che si alza in parlamento e chiede non solo le leggi speciali ma la pena di morte insomma comunque un tentativo di portare il paese verso una deriva autoritaria adesso ci torniamo tra poco perché in realtà proprio per la serie e mussolini ha fatto anche cose buone invece vi facciamo vedere come tutto quello che è accaduto porterà il fascismo e il paese verso un sistema totalitario tra pochissimi minuti invece di coagulare le forze liberali e socialiste per arginare la violenza che aveva portato al delitto matteotti invece di frenare la prepotenza squadrista e il progetto di dittatura fascista l'opposizione in parlamento si squaglia sparisce come in uno sbadiglio e mussolini che sente la debolezza dell'avversario è pronto ad assestare il colpo finale nel 1928 nella primavera di quell'anno quel barlume di democrazia che era sopravvissuto alla prima raffica di leggi fasciste viene spazzato via e sabrina ferilli ci aggiorna da montecitorio [Musica] roma 16 marzo 1928 camera dei deputati all'ordine del giorno dei lavori parlamentari oggi è la fine del parlamento ciononostante nell'aula di montecitorio sebbene piena ristagna uno strano silenzio un assenza di voci paludosa monne asfittica una quiete paleozoica da luogo inanimato popolato solo della vita infima dei batteri gli insetti d'acqua le muffe le centinaia di deputati presenti secernono solo un borbottio distratto da scolaresca sbagliata ma tutto sommato ossequiosa la riforma costituzionale del sistema elettorale che si accingono a votare prevede un unico collegio elettorale in tutto il regno una lista unica scelta in sostanza dal gran consiglio del fascismo e in pratica da mussolini durante la seduta del 27 febbraio il guardasigilli rocco ha spiegato chiaramente cosa ciò significhi la nascita di un sistema totalitario in cui il corpo elettorale è chiamato soltanto a ratificare le decisioni prese dal gran consiglio elevato organo supremo dello stato ciò nonostante la definitiva liquidazione dello stato liberale nato dal risorgimento non sembra appassionare gli onorevoli parlamentari che dovranno a breve approvare la sanzione giuridica alla perdita di ogni loro dignità e utilità tutto si svolge con silenziosa speditezza con il tedio adeguato al disbrigo di una stanca routine con la riluttanza dei derelitti nessuno si iscrive a parlare in sede di discussione generale i singoli articoli vengono approvati uno dopo l'altro senza che si registrino un solo intervento le mosche ruggiano sotto l'immenso velario in stile liberty da cui spiove una luce opaca poi però giovanni giolitti chiede di parlare improvvisamente il silenzio si anche rava scende un'ottava si fa pesante [Musica] giolitti è uno di quegli uomini che battezza con il proprio nome un'intera epoca siede in parlamento da 46 anni e 13 legislature è stato sette volte ministro e cinque volte presidente del consiglio la prima nel 1892 quando benito mussolini ancora frequentava la scuola elementare con giolitti nel suo imponente metro e 90 di altezza si alza a parlare lo stato liberale il parziale faticoso contraddittorio tentativo di trasformare un paese antico e arcaico in una democrazia moderna [Musica] la sua voce risuona da lontano il metodo oggi proposto per la costituzione della nuova camera mi sembra che non possa garantire la rappresentanza nazionale affinché un'assemblea possa essere la rappresentanza di una nazione ritengo che i suoi componenti debbano poter essere letti in piena libertà come prescrive lo statuto tanto lei alla nuova camera non ci torna lo stesso l'urlo beffardo che ha interrotto il vecchio patriarca proviene dai banchi della destra è stato vomitato dalla gola di un individuo di bassa statura ma di grande energia magro nervoso la camicia nera stracolma all'eccesso di medaglie nastrini e onorificenze [Musica] achille starace vicesegretario del partito fascista gesticola con veemenza meccanica come una marionetta caricata a molla tutti conoscono le sue pose da condottiero la sua totale mancanza di senso del ridicolo [Musica] ma tutti conoscono anche la sua fatica aggressività la sua cieca fedeltà a mussolini giovanni giolitti lo ignora e prosegue questa legge la quale affidando la scelta dei deputati al gran consiglio esclude dalla camera ogni possibilità di opposizione politica segna il definitivo distacco del regime fascista dallo statuto una caligine d'attesa del usa scende sul pubblico giunto al passo estremo di fronte al crollo della diga giolitti non ha trovato di meglio che appellarsi allo statuto la costituzione poi diventata la carta fondamentale d'italia adottata per la prima volta da carlo alberto di savoia per il regno di sardegna nel 1848 un sistema di leggi vecchio addirittura di 80 anni ma non più vecchio come i maligni non mancheranno di notare di giovanni giolitti che il giorno della sua promulgazione era già nato da sei anni per queste ragioni anche a nome di pochi colleghi devo dichiarare che non siamo nella possibilità di dare voto favorevole al disegno di legge nel silenzio giovanni giolitti si risiede non altro da aggiungere a questa sua garbata dichiarazione di prammatica la veste dell'oppositore l'ha indossata per pochi secondi e ora la smessa come si smette dopo il teatro l'abito da sera con lui ha parlato la voce del passato il secolo scorso quella voce in una camera già scempiata dalla motivazione degli oppositori dell'aventino scacciati a forza è servita soltanto ai fascisti a far dimenticare che stanno sopprimendo un parlamento già cadavere [Musica] nessuno applaude nessuno protesta ma nessuno ritiene nemmeno di dover replicare il sipario si chiude ecco tutto nessuno ad eccezione di achille starace [Musica] incongruo accaduto si sbraccia con le sue tipiche pose napoleoniche per ottenere dal banco della presidenza il diritto di parlare da come schiuma di rabbia appare chiaro che siamo solini lo autorizzasse oltre a insultare giolitti starace non esiterebbe a balzare alla gola per azzannarli la vena giugulare con un unico misericordioso gesto della mano benito mussolini gli nega entrambe le cose la parola e la ferocia fa cenno di tacere e di mettersi a sedere starace grugnendo obbedisce l'ultimo discorso di giovanni giolitti in parlamento di cui è stato per mezzo secolo prima un protagonista e poi il dominatore quasi assoluto si spegne insieme ad esso in tono sommesso non con un applauso e nemmeno con un boato ma con uno sbadiglio la camera approva larghissima maggioranza la propria mortificazione soltanto 15 voti contrari poi la seduta è tolta a breve anche il senato sarà chiamato ad approvare la riforma elettorale lo sbadiglio è risaputo è un fenomeno contagioso [Musica] scurati anche se ne abbiamo visti e continuiamo a vederne di degni eredi imitatori consapevoli o inconsapevoli dei farinacci degli starace è abbastanza impressionante che dei cosiddetti padri della patria come giolitti come turati diciamo si siano fatti mettere gli stivali in testa da questi signori ma che è successo neanche riuscito a mettere un freno a questa smania di potere di mussolini perché questo a questa è la domanda questa ovviamente è la domanda e io nei miei romanzi in quest'ultimo di cui sabrina ferilli ha letto queste pagine la ringrazio me la sono posta me la sono posta insieme ai tanti lettori e ho voluto sottolineare queste scene raccontando proprio diffusamente le sedute parlamentari nel corso delle quali in maniera per noi oggi spero incredibile la democrazia il parlamento vota a larghissima maggioranza la propria soppressione la propria morte si suicida perché volevo anche lasciare un monito ai lettori e segnalare appunto che contrariamente a quello che a volte si immagina la democrazia può morire o può degenerare anche proprio attraverso disattenzioni distrazioni ignavi e piccoli compromessi piccoli egoismi sbadigli noi immaginiamo sempre che il giorno in cui mussolini porta in parlamento la legge che di fatto sopprime il meccanismo elettorale dell'anno krazia e fa approvare la lista unica ci sia stato uno scontro o qualcosa di memorabile un conflitto e invece no e invece no c'è solo un giovanni giolitti che ha dato il nome un'era che stancamente si alza e con un discorso quasi da da burocrate e sottolinea il fatto che quella legge non è conforme allo statuto ecco questo ci dice che è vero siamo nel 28 siamo in un momento in cui la parte cruenta del fascismo gli dello squadrismo le persecuzioni nelle campagne l'omicidio di matteotti si è già consumata il fascismo ha già represso con la violenza con l'omicidio politico con il carcere con le leggi speciali i suoi oppositori ai dissidenti eppure in parlamento siedono ancora uomini che sono stati alfieri dello stato liberale e nessuno di loro trova la forza per opporsi e questo è questo ci dice che è appunto la violenza sicuramente è stata una caratteristica del fascismo fin dall'origine una sua essenza che hanno accompagnato nell'arco di tutta la sua storia l'alfa e l'omega e questo già di per sé basterebbe a smentire la fandonia del mussolini ha fatto anche cose buone ma oltre alla violenza oltre l'oppressione oltre alla brutalità e c'è la complicità di quella vastissima zona grigia di uomini e di momenti in cui si rinuncia si cede si smette di combattere si volta la testa si pensa ai fatti propri ed è così che una democrazia muore è così che una democrazia decade del genere attraverso piccoli smottamenti quotidiani questo insomma io credo che debba valere anche come monito per il presente è il prossimo futuro scurati certo chissà forse una delle componenti diciamo che avrà in qualche modo un fatto scivolare verso la burocrazia come unica forma diciamo così di opposizione né voce contraria nel momento in cui il fascismo st agguantando tutto beh insomma sì la violenza il delitto matteotti secondo me devono aver dato anche una specie di altolà a chi aveva intenzione di opporsi ma è curioso che la democrazia poco alla volta muoia in questo modo nel momento in cui mussolini anche mussolini rischia di morire perché una delle cose che diciamo sono poco conosciute sono le condizioni di salute in un solini che aveva questa ulcera duodenale per cui vomitava sangue non riusciva ad alzarsi dal letto ce la racconta questa ce lo racconta questo diciamo passaggio intimo privato del duce se io apro il mio romanzo m l'uomo della provvidenza uomo della provvidenza proprio con il racconto credo sorprendente di un mussolini che nel 1925 nell'istante in cui ha trionfato sui suoi avversari dopo la crisi seguita al delitto matteotti vomita sangue vomita sangue nel chiuso della stanza della sua camera personale ed è morso aggredito dall'interno da questa quasi letale ulcera duodenale una una malattia di origine psicosomatica per lui come per tutti noi e proprio in questo momento nei mesi e negli anni in cui mussolini rischia la vita giunge più volte in fin di vita non solo per gli attentati che gli vengono mossi ma anche per questo suo male interno in cui si scrive nel suo stesso corpo il maleficio del fascismo diciamo così la sua immagine pubblica e come se si separasse dall uomo in carne ed ossa dall'uomo reale e sulla scena pubblica viene proiettata in questa luce semidivina mentre l'uomo rischia la vita mentre l'uomo soffre il proprio nelle sue budella nelle sue e interiora del male che ha fatto sulla scena pubblica appare sempre più come il salvatore della patria sempre più come l'uomo della provvidenza sempre più come un semidio ecco io ho voluto sottolineare questa divaricazione no tra la carne per il corpo tra le realtà fisica del tiranno e la sua immagine pubblica perché secondo me in questo divaricazione è nascosta il destino il destino sciagurato e tragico degli italiani che mussolini ai fascisti a cui condannano l'italia questa costante divaricazione tra la realtà e la propaganda e l'immagine e il culto del capo il culto della guerra e queste retoriche sulla forza guerriera degli italiani sull'impero che seducono molte persone e che precipitano però come un sol uomo il paese verso la disgrazia e verso la catastrofe sì certo e proprio tipico dei regimi totalitari in o del culto della personalità mi vengono in mente due esempi anche se c'entrano naturalmente molto poco uno con l'altro quello degli ultimi mesi di vita di evita peron aggredita dal da un tumore che addirittura si mostrava in pubblico sostenuta da un'impalcatura e cernie con che aveva preso il posto di andropov l'unione sovietica che insomma cercava da infinte stanze di fare delle riunioni e poi in realtà erano la la sua stanza d'ospedale dove dove lo mostravano con con gli altri esponenti del soviet per non far vedere che era malato ma andando sempre dentro questo aspetto diciamo dell'immagine per introdurre poi anche un altro aspetto del fascismo mussolini non ha soltanto un'idea politica nella testa cioè la sua dittatura deve diventare anche forma estetica no deve diventare un apparire anche dal punto di vista architettonico sì certo il appunto io concludo questo secondo romanzo questo secondo capitolo della mia saga sul fascismo proprio nel 1932 con l'inaugurazione della via dell'impero e contemporaneamente con l'inaugurazione della mostra del decennale cioè quella grande mostra che il regime con l'ausilio di straordinari artisti quali per esempio mario sironi all architetto adalberto libera organizzò per celebrare se stesso e per storicizzare se stesso ecco in quello stesso giorno mussolini inaugura appunto la via dell'impero che oggi si chiama via dei fori imperiali come una grande conquista urbanistica e architettonica una grande realizzazione del regime fascista del tutto indifferente al fatto che questa nuova grande arteria che è stata tracciata con la rigano nel cuore di roma ne rappresenta anche un infarto che per poterla tracciare questa via sono state demoliti secoli di storia buona parte del quartiere medievale che sorgeva in quello stesso luogo edifici che erano stati cari a grandissimi artisti che avevano costruito alla gloria architettonica di roma è il fascismo senza deportati a centinaia di pagine di famiglie senza nessuna esitazione tira questa riga non provoca questo infarto nel cuore della città eterna per creare secondo la loro visione nuova bellezza bene bellezza magniloquente grandiosa è però senza la minimo scrupolo nei confronti di ciò che uccide di ciò che muore di ciò che viene schiantato da questo suo gesto brutale ecco qui c'è una io credo una potente metafora di ciò che è stato il fascismo fin dal primo giorno in tutti i giorni della sua vita e fino all'ultimo un gesto brutale e violento che non ha la minima una preoccupazione è il minimo scrupolo nei confronti di ciò che uccide resti lì scurati è proprio così roma deve diventare la proiezione del fascismo nel mondo l'immagine del fascismo nel mondo quindi via tutti gli orpelli dell'antichità per fare posto a stradoni che possano consentire parate con gli stivali dall'altare della patria fino al colosseo e tra poco massimo popolizio dal campidoglio ci racconta come restate con noi da dove si comincia a costruire un impero da roma asfaltando le anticaglie della storia per dare una forma fascista alla capitale che dovrà mostrare al mondo come si può marciare dall'altare della patria fino al colosseo massimo popolizio dal campidoglio [Musica] roma 28 ottobre 1932 via dell'impero nel decimo anniversario della rivoluzione fascista si inaugura la terza roma una città sventrata tre intere età dell'uomo medioevo rinascimento ed epoca barocca raschiate via dal suo centro storico come da un utero lunga 900 metri e larga 30 diritti come la spada di un legionario via dell'impero si stende ai piedi del duce il più vasto teatro di demolizioni della storia moderna [Musica] bene [Musica] per la sua realizzazione hanno lavorato 1.500 operai sono stati asportati 300mila metri cubi di rocce terra e detriti abbattuti 2203 barney sfollate 1886 persone tutto questo in un solo animo dall'ottobre del 31 a quello del 32 fulmineo come una coltellata all'addome beh [Musica] lo sventramento dell'ultimo anno completa un vasto piano di demolizioni già avviato per isolare il campidoglio e aprire la via del mare tramite la devastazione a occidente del colle smontata la casa di giulio romano quella seicentesca di pietro da cortona disfatta la chiesa di santa rita di carlo fontana e poi il piano realizzato nella speranza di scoprire la rupe tarpea tabula rasa del quartiere medioevale addossato al campidoglio [Musica] isolato il teatro marcello disintegrata la limitrofa piazza montanara tanto amata da goethe [Musica] travolte tre chiese numerosi palazzi seicenteschi spianati l'arco e il teatro dei saponari demolito quel che restava della casa di un chelangelo annientato il blocco occidentale di piazza aracoeli la quinta da cui proprio michelangelo aveva concepito la visuale lontana nel campidoglio [Musica] tutto ciò che viene distrutto è derubricato come antico ciarpame lou reed casu pone sudicio pittoresco allo sdegno che si leva dall'estero replica l'invettiva nazionalista contro gli esteti stranieri i quali proclamano che si rovina roma e vogliono trovare in italia la bellezza lerche pittoresca come una volta si cercava l'emozione dei briganti su tutto domina la visione magniloquente del duce la terza roma si dilaterà sopra altri colli lungo le rive del fiume sacro sino alle spiagge del tirreno eccola la terza roma il colosseo che si erge l'orizzonte nella sua gigantesca solitudine il vuoto che inonda le pendici dei colli come dopo il crollo di una diga il passato rievocato a colpi di piccone [Risate] [Musica] a celebrare il voto monumentale di questo nuovo secolo secondo programma alle 11 in punto del 28 ottobre 1932 cala dal rione monti un corteo di storchi di monti di orbi la sfilata inaugurale dei mutilati della grande guerra giunge puntuale all'appuntamento con questa storia di rovine per quanto sia possibile ai loro corpi menomati la colonna dei reduci scende a passo celere e dall'altro di magnanapoli verso l'altare della patria sembra che la spianata quella l'acqua vastità nel cuore della città eterna sia stata creata apposta per evidenziare l'euro infermità e loro zoppie le loro storpiature i palazzi demoliti le chiese abbattute le colline sbancate riecheggiano al tempo stesso sadiche e pietose nei corpi mutilati dei grandi invalidi di guerra i ruderi della gloria dei secoli accolgono e al tempo stesso ignorano i cimeli organici della gloria militare d'italia [Musica] [Musica] [Musica] alla loro testa mutilato tra i mutilati ma innalzato verso il cielo da un purosangue che misura più di un metro e settanta al garrese cavalca benito mussolini il duce del fascismo si arresta all'imbocco della via dell'impero il governatore di roma gli porge le cesoie su di un piatto d'oro e dominate le bizze del cavallo mussolini taglia il nastro che dischiude la nuova via sacra della nazione fascista tra la folla che fa alla al duce a gerarchia i reduci molti bambini e persino qualche adulto si svolgono e riavvolgono un giocattolo composto da una cordicella fissata la scanalatura interna di una rotella di legno e la moda del momento un passatempo innocente basato sulla ripetizione che ipnotica di un medesimo gesto completamente insensato si chiama yo yo è stato giudicato poco austero dalle autorità fasciste ma non si è potuto impedire che il suo innocuo idiotismo sporcasse la cerimonia solenne [Musica] salvi [Musica] non c'è [Musica] ha senso [Musica] sarebbe piaciuto al duce questa colonna sonora per la marcia dei fori imperiali scurati ma diciamo 6 se posso diciamo provare a fare uno dei passaggi arditi come si potrebbe dire visto il tema che stiamo affrontando questa sera prima il fascismo si impossessa dal punto di vista politico della del paese poi cerca di dargli una forma estetica ma il terzo passaggio è l'ossessione dell'impero possiamo farlo questo percorso immaginarlo sì certo è una successione plausibile è però secondo me non dobbiamo perdere di vista il fatto che non sono momenti successivi purgatori l'ossessione dell'impero è un'ossessione nella sua promessa di conquista e nella sua minaccia di violenza che corre come una linea rossa una linea nera una linea di sangue versato lungo tutta la vicenda fascista anche qui il ciò che accade è che da un lato la politica viene brutalizzata e poi questa brutalità diventa una sorta di strumento universale per accostare la realtà una brutale semplificazione della complessità della realtà delle nostre vite e soprattutto delle nostre vite democratiche questo promette il fascismo ed è una promessa che purtroppo mantiene è la cosa che va sottolineata è che questa promessa di brutale semplificazione della complessità della vita seduce milioni di persone il fascismo mussolini fin dalle origini dice io sarò brutale la destinazione ultima dei popoli è l'impero è la conquista e la sottomissione degli altri è la violenza degli altri ma questo ve lo prometto significherà che tutti i problemi della nostra vita verranno risolti no la complessità verrà annientata non ci sarà più quella mediazione quel dibattito in parlamento le sue inettitudini le sue inefficienze io risolverò con un tratto con un gesto violento della mano ogni problema che voi avete è la gente gli crede e la gente scambia le proprie libertà democratiche in cambio di questa promessa di brutale semplificazione della complessità delle cose di lì a poco questa promessa sulla sponda africana o significherà un genocidio noi italiani per conquistare l'entroterra libico con la piena consapevolezza di pietro badoglio che firmerà l'ordine con la spietata ferocia di rodolfo graziani che lo eseguirà e con il pieno avallo di benito mussolini per domare l'indomabile resistenza dei guerrieri senussiti de porteremo 100mila persone vecchi donne e bambini in marce della morte verso un sistema di ben 18 campi di concentramento creati in un'area desertica nei pressi della costa in questi campi di concentramento il tasso di mortalità sarà del 50 per cento stermineremo la metà di un intero popolo pur di realizzare quel sogno di conquista è quella promessa terribile di semplificazione brutale della realtà e mi permetta un ultima cosa purgatori perché qui abbiamo un'altra di quelle agghiaccianti simmetrie che deve valere come monito per il presente perché quel tipo di leadership chiamatela fascista chiamatela populista chiamatela sovranista che promette di risolvere i problemi attraverso la brutale semplificazione di essi non è tramontata ecco l'agghiacciante simmetria e questa kufra ai più attenti di voi questo nome richiamerà a quel punto nei deserti della libia in cui oggi quella terribile tratta e schiavizzazione di migliaia decine migliaia di disperati che provengono dal centrafrica alla ricerca di una vita migliore ebbene kufra fu al centro del mito coloniale del fascismo che ne celebra le imprese di graziani di questa leggendaria marcia su kufra questo per dire che quel rischio non è mai tramontato e ancora qui con noi e quando oggi qualcuno dice beh poi il problema dell'immigrazione quale non c'è nessun problema ributtiamo lì a mare ecco quella è la brutalizzazione della politica quello dello stesso gesto con cui i fascisti sterminarono un intero popolo pur di poter costruire il loro impero si tra l'altro parlando della della paranoia della sindrome della paranoia come problema come disturbo mentale come problema psicologico lo psichiatra vittorino andreoli in un'altra puntata ci spiegava che appunto la fragilità delle persone di fronte alla promessa che viene fatta da un'altra persona paranoica ma che dice io sono talmente forte da risolvere i vostri problemi identificate v me io vi farò vedere come si fa quel meccanismo funziona è lì che nasce poi il consenso ma soltanto un'ultima cosa poi tanto riparleremo anche della questione africana ma quindi diciamo nella visione di mussolini era tutto già chiaro fin dall'inizio non c'è una progressione la progressione nei fatti ma l'idea di quello che voleva fare ce l'aveva fin dalla marcia su roma no non nel senso che lui avesse una strategia di lungo periodo di grande respiro non nel senso che lui avesse un programma politico dettagliato anzi da questo punto di vista e questo è uno degli aspetti su cui ho più insistito nel tratteggiare la figura di mussolini nei miei romanzi mussolini era un uomo vuoto mussolini non aveva idee non aveva strategie non aveva principi lui dice di sé io sono l'uomo del dopo io arrivo un attimo dopo sulla scena degli eventi cosa significa significa che lui ha questa intuizione terribile cioè che nell'era della politica delle masse il leader seguirà un passo indietro la massa non la precederà riuscirà a guidandole mettendo a guidarla mettendosi in coda cioè fiutando gli umori della massa che sono quasi sempre malumori le paure il risentimento dell'odio il livore soffiando su di essi e poi riempendo se ne come 13 è bene però questo modo di guidare le masse seguendole assecondandole nei suoi umori più neri più tetri questa è una cifra di mussolini fin dal 1919 che lo accompagnerà fino agli ultimi suoi giorni e quindi questo diventa un programma soffia sulle paure alimenta il malcontento alimenta l'odio alimenta l'astio la alimenta il risentimento crea dei nemici e poi riempiti di queste paure e usa le per dominare questo è l'unico programma che mussolini ha fin dall'inizio proprio così e bene ricordare che le mani dell'italia sulla libia si erano allungate fino al 1911 sotto il governo di giolitti ma conquistata la tripolitania rimaneva il problema della cirenaica che non voleva sottomettersi e quelle popolazioni guidate dalla dall'imam omar al mukhtar erano diciamo il l'ostacolo vero che si poneva di fronte all'idea dell'impero ed è così per questo che badoglio generale badoglio decide di incontrare al mukhtar per provare a trovare un accordo vediamo [Musica] [Musica] [Applauso] [Musica] l'incontro è un nulla di fatto al mukhtar avverte gli italiani che non si arrenderà e a quel punto il duce da ordine di schiacciare il ribelle con ogni mezzo il compito viene affidato al generale rodolfo graziani che mostrerà tutta la sua ferocia sterminando letteralmente tutti quelli che si oppongono alla decisione di conquistare anche la parte della libia che non si era sottomessa al al fascismo io saluto antonio scurati grazie scurati noi adesso continuiamo il racconto di dm di mussolini benito entrando proprio nella parte che ha a che fare con il genocidio in africa cominciando con una lettura da palazzo venezia valerio mastandrea [Musica] [Applauso] [Musica] [Applauso] [Musica] abbiamo avuto il bis come prevedevo siciliani ripeto non mi sembra all'altezza della situazione la mia opinione è che si dovrà avvenire ai campi di concentramento [Musica] il dispaccio di emilio de bono ministro delle colonie del governo fascista e già quadrumviro della marcia su roma a pietro badoglio governatore delle colonie lippi che già eroe della grande guerra e del 10 gennaio del 1930 [Musica] si riferisce alla irriducibile esasperante straordinaria resistenza nella zona montuosa della cirenaica da parte dei guerrieri se non city guidati da omar al mukhtar [Musica] eppure debbono all'alba del quarto decennio del secolo non ha bisogno di spiegare a badoglio cosa intenda per campo di concentramento la locuzione è evidentemente ben nota la pratica corrispondente già in uso entrambe ricorrono nella storia della colonizzazione italiana in africa e nei suoi documenti ufficiali già prima di questa data il campo di concentramento è una misura estrema un provvedimento a cui sia diviene in ultima ratio ma tutto sommato è una parola consueta il quadro un filo della marcia su roma non esita a pronunciarla è l'eroe di vittorio veneto non ha brividi scene riceverla [Musica] comincia qui una sorta di torneo tra le parole e le cose una corsa a inseguimento in cui le parole sono altisonanti tronfia terribili e le cose invece squallide grame e comunque terribili intanto dopo nove anni di servizio senza sosta in colonia rodolfo graziani lascia l'africa all 8 marzo il 21 ea roma dove riceve il plauso della camera è l'elogio personale di mussolini nella capitale riceve anche dal ministro de bono le direttive per il suo prossimo incarico in cirenaica separazione assoluta tra ribelli e sottomessi tutti i ribelli presi impiccati la voce di al mukhtar giunge a bengasi sinistra e beffarda come un'eco del discorso di insediamento di graziani sbarcato nuovamente in libia incaricato di sostituire siciliani abbiamo sentito un ruggito di leone partire da bengasi arrivare fin nel cuore della montagna sono spaventate bene presto constateremo che sotto la pelle del leone si nasconde ancora una volta l'asia la lingua antica delle popolazioni che i colonizzatori vorrebbero sottomesse ricca di suoni culturali aspirati battezza con parole e immaginifiche e sprezzanti la realtà delle cose gli italiani rinchiusi nei loro fortilizi come in prigioni detengono il facile illusorio vigliacco governo del giorno ma il coraggioso libero lunare governo della notte che è saldamente nelle mani di al mukhtar e dei suoi ribelli [Musica] il 20 di giugno pietro badoglio scrive a graziani qual è la linea da seguire bisogna anzitutto creare un distacco territoriale largo e ben preciso fra le formazioni ribelli e le popolazioni sottomesse non mi nascondo la portata e la gravità di questo provvedimento che vorrà dire la rovina della popolazione cosiddetta sottomessa ma oramai la via c'è stata tracciata e noi dobbiamo perseguire sino alla fine anche se dovesse perire tutta la popolazione della cirenaica [Musica] emilio de bono e benito mussolini approvano immediatamente la linea sanguinaria tracciata da badoglio tutte le tribù del jebel 100 mila anime saranno strappate all'altopiano e concentrate alle falde in una fascia semidesertica tra le pendici e il mare [Musica] sì il 25 giugno del 1930 soldati italiani sotto il comando del generale graziani iniziano in cirenaica in nome del regime fascista una delle più grandi deportazioni della storia del colonialismo europeo [Musica] la fotografia aerea del campo di concentramento di e la bear è un'immagine indecifrabile incolore ma soprattutto indolore promana quasi un senso di quiete la quiete dell'estinzione della cenere spento di ciò che resta di antichi fuochi una volta consumata ogni bampa la fotografia aerea illustra così perfettamente la teoria la teoria fascista dei campi di concentramento dettagliatamente esposta nelle circolari ministeriali prevede infatti che le popolazioni deportate essendo ostili ma non avendo mai combattuto gli italiani armi alla mano non possano essere considerate ufficialmente nemiche e debbano dunque essere trattate in maniera civile ma la vita come noto tende per sua indole a smentire la teoria soprattutto quando si tratta della vita in prossimità della sua apocalisse guardando meglio quell'immagine avvicinandoci al suolo riusciamo a distinguere nella duplice linea scura ai bordi del campo il doppio reticolato di filo spinato scendiamo ancora e scorgiamo gli intervalli che spezzano le linee di tende lecce e cenciosi infine quando il nostro volo a planare ha quasi raggiunto il suo grado zero riconosciamo nelle macchioline nere che prima c'erano apparse come sgranature fotografiche esseri umani e ridotti a una condizione normale uno di essi un giovane maschio dall'incarnato olivastro piantato nello spiazzo tra il cardo e il decumano come un arbusto incenerito all'incrocio della gloria urbanistica dell'antica roma sta nudo sotto il sole a perpendicolo dell'estate africana a piedi uniti la testa penzoloni la mascella crollata le braccia tese ai lati del corpo e due grossi sassi appesi a ciascuno dei due polsi per mezzo di funi un cristo in croce cui sia stato negato perfino il sostegno di una croce [Musica] osservato ad altezza d'uomo il campo di concentramento di arrabbiarsi in carica di smentire la teoria punto per punto passata al setaccio di malversazioni ruberie storno di materiali a ogni livello organizzativo la magrezza scheletrica degli internati contraddice le precise norme dell'amministrazione coloniale riguardo all'alimentazione i sintomi vistosi di dissenteria bacillare tifo petecchiale malaria scorbuto salmonellosi vaiolo e setticemia assortite smentiscono la pianificazione della commissione sanitaria [Musica] l'unico aspetto scrupolosamente realizzato del progetto teorico dei civilizzatori bianchi oltre alla riproduzione del castrum romano per l'architettura dei campi riguarda i dispositivi di punizione nel sole abbacinante dell'estate africana palchi e forche tremolano come un miraggio potrei fatto sul vasto piazzale all'incrocio di cardo e decumano è lì che viene impiccato il suppliziato non appena le sue braccia cedono al peso delle pietre il suo corpo crolla al suolo sospinto da un improcrastinabile impulso di fusione con la terra di ritorno alla quiete dell'inorganico ultimo desiderio che gli viene negato quando il suo corpo quasi esanime sollevato di peso perché pensioni dalla forca assistono allo scempio costretti dagli aguzzini italiani i padri i fratelli di amici ei parenti di ogni grado compresi donne e bambini [Musica] ma nonostante tutta la ferocia messa in campo i ribelli non si arrendono e allora e allora altro che italiani brava gente se non bastano le armi convenzionali si può fare ricorso ai gas che hanno già prodotto delle degli stermini immensi durante la prima guerra mondiale e questo invito questo ordine viene accolto senza esitare dal generale graziani che diventa il campione del genocidio ancora valerio mastandrea da palazzo venezia [Musica] la sostanza liquida è incolore seppur a la persistenza nell'aria una volta raggiunta la forma di aerosol elevata l'unico indizio sensibile della sua vescica anche potenza e quell'odore caratteristico di senape o anno le goccioline microscopiche disperse a nube a contatto con le cellule le distruggono immediatamente attaccano inesorabilmente le mucose i bulbi oculari i tessuti polmonari sono i primi ad essere danneggiati poi la pelle che rimane preda di infiammazioni vesciche e piaghe inguaribili agisce sulla cute penetrando anche attraverso i vestiti il cuoio e il calcio siano essi impermeabili o no concentrazione di 0 15 milligrammi per litro d'aria sono mortali in meno di 600 secondi il suo nome deriva dalla città di bra nelle cui vicinanze fu usata per la prima volta nel 1917 dai tedeschi durante la guerra mondiale iprite [Musica] nessuno dei giornali italiani nei molti resoconti sulle avventurose imprese del generale graziani nei deserti libici osa menzionare l'iprite ma i documenti dell'ufficio comando non mostrano una minima remora nel dettagliarne l'uso massiccio nonostante il protocollo di ginevra del 25 sottoscritto anche dallo stato italiano è in vigore dal 28 ne abbia bandito l'uso il generale graziani deve farlo perché badoglio lo rimprovera aspramente per l'inutilità delle manovre a largo raggio e vuole farlo perché nonostante le deportazioni i campi di concentramento i rastrellamenti continui omar al mukhtar resta imprendibile per quanti sforzi facciano per stanarlo per quanti scontri vincano contro le sue ml al mukhtar riesce sempre a scomparire nella notte incombe come un fantasma come una divinità malevola un'entità soprannaturale [Musica] tra le truppe coloniali si diffonde la credenza che sia un gene uno dei demoni maligni citati nel corano e pur di sfatarne il mito graziani ordina allora l'istituzione dei tribunali volanti costituiti da giudici militari improvvisati aviotrasportati che piombano con processi lampo sui presunti complici dei ribelli il 19 di giugno gruppo di sottomessi intenti a mietere lorgio ha preso un te con dei combattenti due giorni dopo l'arresto il tribunale ne ha ordinato l'immediata impiccagione [Musica] al mukhtar è oramai incapace di controffensiva ma risoluta una resistenza simbolica fino all'ultimo uomo con una guerriglia quotidiana senza quartiere e allora graziani furioso ordine ai bombardamenti con l'iprite ordine alla deportazione di tutte le popolazioni della marmarica ordina che tutti i parenti dei combattenti siano rinchiusi nei campi punitivi ma nonostante questo al mukhtar continua a restare imprendibile per mesi il generale implora i fondi necessari a organizzare una spedizione sull'ultima roccaforte della senussia il centro di raccolta di tutto il ribellismo libico kufra kufra non è semplicemente la più remota tra tutte le oasi del deserto cupra è la quintessenza nel deserto sulla mappa del ventesimo secolo nel punto in cui compare il suo toponimo un occhio addestrato a leggere il palinsesto dei millenni scorgerebbe ora come nei tempi antichi il medesimo monito hic sunt leones [Musica] di omar al mukhtar non si ha nessuna notizia dall'aprile del 1930 nessun avvistamento nessuna traccia graziani dicono a roma nasconde i suoi fallimenti inseguendo un fantasma poi però a wadi e sanya dopo l'ennesimo combattimento è l'ennesima fuga dei ribelli accanto a un cavallo finemente bardato sotto un mucchietto di sabbia il deserto restituisce un ricco astuccio in argento al cui interno intatti un paio di occhiali in oro riverberano i raggi del sole africano al mukhtar è vecchio ma è vivo e presbite non è un fantasma e può essere sconfitto finalmente è rodolfo graziani ottiene la sua marcia succo fra la mattina del 20 dicembre del 1930 il generale ordina alle truppe cammellate del tenente colonnello pietro maletti di muovere da ed abbia verso il loro lontano obiettivo verso le ore 10 del 19 gennaio un biplano segnala circa 400 armati che pur essendo in forte inferiorità numerica superato il margine settentrionale dell'oasi di el houari si dirigono rapidamente contro la colonna canapini in avanguardia la colonna avvertita assume formazione di combattimento l'epopea finisce qui la spedizione italiana forte di oltre 3 mila uomini tra fanti artiglieri e soprattutto dell'appoggio aereo di una ventina di bombardieri conquista con fra in mezza giornata il resto è massacro [Musica] il saccheggio dura tre giorni interi e l'entrata nell'oasi della fanteria italiana è preceduta da massicci bombardamenti sulle abitazioni civili il principe druso arslan formatosi alla scuola del revisionismo islamico e amico personale di mussolini cui chiederà inutilmente di liberare i deportati scatena sulla stampa islamica una campagna pubblicistica i cui accusa gli uomini di graziani di ogni atrocità corani bruciati sotto le pentole per cucinare il vitto dei soldati la grandezza via della senussia chiamata la corona ridotta a bettola di ubriachi inneggianti alla distruzione dei musulmani donne stuprate uomini impiccati e persino ventri gravi di squarciati con la baionetta ignorando metodicamente la dimensione tragica della guerra e della vita rodolfo graziani può sfogare il suo lirismo in una pagina che crede immemorabile del suo diario di pacificatore dei deserti kufra è stata la sintesi di una grande marcia simbolica non una semplice occupazione territoriale dove nel deserto per dove verso e nulla delle sabbie tropicali ma anche verso tutte le mete del futuro grande destino d'italia più prosaica una prudenza di destino l'idea che ha folgorato il condottiero mentre sorvolava la cirenaica per mettersi alla testa dei suoi uomini alla vigilia della battaglia lassù a 1000 metri d'altezza è stato raggiunto dalla visione della soluzione finale per isolare al mukhtar da ogni possibile aiuto la costruzione di un gigantesco reticolato che corra lungo il confine tra cirenaica italiana ed egitto inglese 270 chilometri di filo spinato srotolato nel nulla infinito per stroncare quel nomadismo ancestrale [Musica] il contrabbando non è affatto finito ma da pura speculazione commerciale si è trasformato in squisito rifornimento bellico con una base di partenza posta in un paese straniero che io non posso invadere omar al mukhtar ed i suoi protettori attenderanno invano di scoprire in millesimo camuffato da leone io li strangle ero prima o poi col ferro feroce di una più feroce realtà occidentale [Musica] è il genocidio in libia si compie e così il destino di al mukhtar che non ha mai voluto arrendersi alla ferocia con cui è stato combattuto dagli italiani avete visto nelle ultime fotografie il generale rodolfo graziani invecchiato accanto al principe junio valerio borghese quest'anno ricorre il cinquantesimo anniversario di quel tentativo di colpo di stato che aveva nella testa e che per fortuna non non andò in porto ma tra poco torniamo con un'altra lettura di valerio mastandrea da palazzo venezia e con lo storico luciano canfora restate con noi santo [Musica] qualcuno ha detto che i crimini commessi dagli italiani in libia sembrano le prove generali di quello che sarà l'olocausto degli ebrei commesso dai nazisti in in germania e in polonia e non soltanto lì e forse è vero sta di fatto che graziani che è il campione di quel genocidio riceve da mussolini l'ordine di farla finita con al mukhtar e questa sua ribellione e adesso un'altra l'ultima lettura di valerio mastandrea da palazzo venezia lettura che come quelle di massimo popolizio e sabrina ferilli sono tratte da m di antonio scurati [Musica] il deserto non è più sconfinato sono stati necessari 270 milioni di verga di ferro 20 mila quintali di cemento e 35mila di filo spinato sei mesi di lavoro di 2.500 indigeni a 40 gradi all'ombra e 6 milioni di tonnellate d'acqua nel luogo più arido della terra ma alla fine rodolfo graziani ha ottenuto il suo reticolato in generale ha squartato l'amato deserto per poter vedere il proprio nemico ai suoi piedi nella polvere adesso deportata l'intera popolazione del gebel braccato da ogni lato privato anche dei rifornimenti dall'egitto omar al mukhtar davvero non ha più scampo l'opera colossale del reticolato procede di pari passo con l'internamento totale delle popolazioni dipese dall'anziano capo dei seno city a settembre del 1931 sono quasi 100 mila tra uomini donne vecchi e bambini essere rinchiusi insieme alle loro bestie da pascolo nei 17 campi di concentramento disseminati nella sirte [Musica] e mentre si muore di fame di malattie di stupri ed i quotidiani impiccagioni gli orfani dei fieri guerrieri i nomadi sono dei programmati attraverso progetti di rieducazione che li vorrebbero trasformare nei fedelissimi fascisti di domani [Musica] tutto ciò non rallenta né guasto l'imminente trionfo del vicegovernatore della cirenaica al contrario per celebrare la sutura tra le due colonie in occasione della visita del sottosegretario lessona si organizza un raid automobilistico bengasi tripoli 38 bolidi in assetto sportivo sfrecciano lungo la tratta per mille e 125 km [Musica] uno scorcio di un campo di concentramento compare in alcuni fotogrammi del filmato con cui l'istituto luce celebra le opere civilizzatrice italiane ci si può insomma abbandonare al giubilo omar al mukhtar e ancora alla macchia ma oramai è un uomo perduto per la prima volta dopo decenni di lotta graziani dispone di una rete di informatori tra i sensi ti piegati dalle deportazioni anche alcuni tra quelli inflessibili avversari hanno preferito il tradimento alla mortificazione dei campi sono loro ovviamente a consegnare umano [Musica] [Applauso] [Musica] l'undici settembre le spie rinnegate segnalano il door di al mukhtar che tenta la risalita da nord e lungo un versante del gemelli il gruppo mobile del tenente colonnello piatti gli sbarrò la strada con manovra disperata omar ordina di invertire la marcia di frazionarsi e di lanciarsi assurda questa volta a tradirlo e l'aviazione guidata dai ricognitori la colonna di inseguitori agli ordini del maggiore ragazzi intercetta vari gruppi di fuggitivi e durante gli scontri che ne seguono uno di loro è ferito al braccio i coloniali sparano al cavallo per impedirne la fuga l'uomo è un vecchio appiedato non tenta nemmeno di afferrare il moschetto si rialza e claudicante cerca di raggiungere una macchia di acacia in breve i salari gli sono addosso per finirlo un istante prima di calare il fendente sul derelitto uno dei cavalleggeri libici al soldo degli italiani lo riconosce lo sconfitto del resto pronuncia orgogliosamente il proprio nome omar al mukhtar a saab alzarlo [Musica] graziani per una beffa del destino al momento della cattura si trova in italia pronto a salire su un vagone letto con la sua signora per raggiungere parigi dove visiterà l'esposizione coloniale un pezzo d'africa in cartapesta rievocata nel centro della ville lumiere piantata in asso la moglie ines la mattina del 15 settembre dopo anni di caccia al suo fantasma rodolfo graziani incontra per la prima volta omar al mukhtar faccia a faccia e in carne ed ossa seduto dietro la scrivania del suo ufficio nel palazzo del governo a bengasi graziani vede venirgli incontro un uomo ammanettato di bassa statura che si trascina a fatica sui piedi gottosi ha il volto quasi interamente coperto da un barracano e lo sguardo ispirato dei marabutti e incontrati tante volte nelle sue peregrinazioni nei deserti nonostante la gotta l'età le manette e a dispetto dell onore dovuto al nemico sconfitto rodolfo graziani lascia omar al mukhtar in piedi durante tutto l'interrogatorio perché gli chiede hai combattuto così accanitamente il governo italiano l'interprete libico traduce immediatamente poi attende la replica per la mia religione risponde il vecchio in piedi con voce fioca quasi afono ma pacata e musicale hai mai avuto la speranza di poter scacciarci dalla cirenaica con così scarsi uomini e mezzi no questo era impossibile e allora che cosa ti propone vi di raggiungere nulla io combattivo e basta il resto era nelle mani del destino il confronto tra i due nemici si prolunga su questa falsariga graziani si appella al ragionamento al calcolo rimprovera l'ostinazione scriteriata l'altro invoca il destino prima del congedo definitivo grazie a dimostra al prigioniero un astuccio d'argento riconosci questi occhiali si sono miei lì o perduti nel combattimento di wadi e sanya da quel giorno si vanta graziani io sono stato sicuro che tu saresti stato un mio prigioniero maktoob sentenzia o marco la solita voce pacata era destino dopo una breve pausa aggiunge restituisci meli perché non ci vedo del resto ormai è inutile ora in mano me ed essi l'interprete tradotta l'ultima parola pace nemmeno ora il generale fascista rende al suo avversario l'onore delle armi al mukhtar e trascinato via ancora in manette poche ore dopo il 15 settembre del 1921 alle ore 17 comincia nel salone del palazzo littorio il processo contro di lui il pubblico ministero e l'avvocato giuseppe bedendo che si diretta a comporre poesie in dialetto romanesco sui lager della sirtica il 16 settembre alle 9 del mattino omar al mukhtar entra in manette nel campo di solo per qualche istante il vecchio santone guerriero rivede la sua gente gli uomini le donne i vecchi e i bambini per i quali ha combattuto tutti riuniti lì ad accoglierlo ma la forca è già pronta gli mettono il capestro al collo lui sembra a mormorare qualcosa poi la corda si tende [Musica] 20 mila libici si accalcano istintivamente sotto di lui come a voler sorreggere con il proprio corpo di popolo il corpo straziato del loro eroe morente un folto cordone di militi i fucili spianati li tiene lontani la salma e inumate immediatamente a bengasi il luogo segreto [Musica] buonasera per luciano canfora buonasera salute buonasera professore noi abbiamo questa sera raccontato questa ascesa irresistibile di benito mussolini che si impossessa dei pieni poteri come si direbbe oggi vara la dittatura che era diciamo l'idea che aveva in testa fin dal momento della marcia su roma poi abbiamo anche mostrato che cosa abbiamo combinato in africa inseguendo il sogno dell'impero i campi di concentramento i gas il genocidio vorrei chiederle subito se questa ossessione dell'africa in qualche modo corrisponde al vero volto del fascismo beh sì perché c'è dietro l'immagine dell'impero romano l'impero romano che ha avuto nella sponda africana una parte essenziale non solo della sua storia ma se vogliamo anche cosa che al fascismo non sempre piaceva del suo personale direttivo settimio severo grande imperatore era africano in ogni modo l'idea che un impero debba spettare all'italia come le altre grandi e meno grandi potenze europee avevano era un punto fermo già prima del fascismo no non a caso le vicende di crispi adua eccetera e poi di giolitti in libia stanno a significare che l'imperialismo e inerente al potere borghese professore c'è chi dice questa diciamo ferocia con la quale noi abbiamo cercato senza riuscirci alla fine di sottomettere questi popoli africani sterminandoli in qualche modo sono la prova generale di quello che poi accadrà in germania con l'olocausto cioè con il nazismo e i campi di sterminio dove muoiono sei milioni di ebrei questo va detto ed è vero che cioè salto di qualità nella gestione della colonia è stato esattamente a ridosso degli anni 30 cioè tra il 26 e il 28 fino alla impiccagione di omar al mukhtar o comunque il processo in farsa che fu investito ma la novità era la ferocia con cui si prendeva la decisione di aggredire demolire annichilire intere popolazioni ecco questo direi era un salto di qualità che non si era ancora prodotto sebbene si debba pur dire che nei secoli precedenti i grandi stati colonialisti hanno fatto sempre in africa qualcosa di feroce di inimmaginabile penso alla tratta dei neri penso a quella guerra tremenda della francia in algeria beh anche il belgio guerra della francia in algeria come il belgio non ne parliamo c'è mark twain con il soliloquio di re leopoldo no che un testo meraviglioso di polemica politica contro d'africa gestione belga del congo sudafrica alla guerra anglo boera ma quella è un'altra storia ma io mi riferisco alla francia nell'ottocento dal 1830 al 1848 una guerra tremenda per conquistare passo a passo l'algeria imprendibile si tratta sempre poi dell'interno del paese ma anche per il caso italiano della libia noi eravamo andati a tripoli no nell'undici sbarcando e poi fino al 12 però l'interno l'interno era indomabile di qui poi quella quel genocidio al quale abbiamo posto mano per tentare di conquistare l'intero territorio come dicevo prima abbiamo provato a raccontare come mussolini nel suo progetto di stato totalitario abbia via via azzerato le libertà scatenando la repressione usando gli squadristi fino a diventare il duce cioè l'uomo dei pieni poteri che poteva decidere qualunque cosa nel paese tutto questo poi lo sa diciamo fatto alleare con hitler lo ha fatto entrare in guerra con le conseguenze tragiche che conosciamo com'è possibile che ci sia ancora qualcuno oggi che dice eppure delle cose buone le ha fatte certo la domanda è più che legittima debbo dire che la questione del seguito del consenso e la questione principale quando si parla del fenomeno del fascismo cioè io ricordo una una nota di diario di benedetto croce il 2 dicembre del 43 quando ormai era nata la repubblica sociale italiana i tedeschi avevano occupato in nord italia anzi addirittura fino a lazio roma eccetera ma era un governo fantoccio e croce scrive in questo suo diario non si parla più di mussolini nel senso che i giornali ne parlano poco per il suo governo della repubblica sociale voi di fatto era azzerato dalla presenza tedesca di fatto ma lui dice imploro gli storici del futuro di non volersi inventare virtù che quest'uomo non ha avuto e lo tratteggia in modo molto critico cinismo sostanziale immoralità istrionismo vanagloria mancanza di senso morale però poi lui dice ma il problema vero è un altro quello che fu posto scherzosamente soggiunge da un capo popolo fiorentino ai tempi della battaglia di montaperti lui sconfitto scappa con i suoi i quali gli rimproverano di averli portati alla rovina e lui questo capo popolo risponde voi perché mi avete seguito quindi croce dice il problema vero è perché l'italia è andato dietro allora il fatto che a distanza di tempo ci siano minoranze disgustate della pessima politica alla quale purtroppo assistiamo si inventino non avendolo conosciuto un fascismo attraente non ci deve stupire vanno illuminati educati informati di ciò che fu veramente il fascismo senza tra l'altro diciamo mussolini aveva in in odio possiamo dire così comunque certamente era una delle persone che detestava di più era proprio benedetto croce perché al congresso del partito fascista nella adesso non ricordo 24 25 una delle cose di cui si vantò fu quella di non aver mai letto nulla di benedetto croce suscitando ovviamente degli applausi che erano così organizzati io però le volevo dire c'è anche una responsabilità dell'opposizione dei socialisti dei liberali che si fanno scippare diciamo la democrazia sotto il naso dunque intanto chiariamo che essendo l'uomo particolarmente disinvolto poco dopo affermò invece di averli letti tutti i libri di benedetto croce tanto nessuno potesse ferroviaria mentre un episodio non solo primo episodio minore ma sintomatico ben lei ha detto i liberali ma non li metterei sullo stesso piano dei socialisti perché i liberali nelle loro varie sfumature hanno tenuto a battesimo il fascismo mentre i socialisti sono stati l'antagonista su cui si sono scatenati se lei pensa all'aggressione alle unici ai comuni alla municipalità di bologna la municipalità di milano espugnata con la forza erano municipalità in cui il sindaco la giunta erano stati eletti e le erano giunte socialisti sia a bologna che a milano e poi l'aggressione sistematica eccetera invece i liberali hanno aiutato mussolini a prendere il potere non a caso il re si è rifiutato di proclamare lo stato d'assedio il 28 ottobre al 22 e al leader di un piccolo partito molto aggressivo e molto finanziato e armato ha dato il posto di capo del governo dopo di che quest'uomo ho fatto un governo di coalizione dentro il quale c'era un larga parte del personale liberale o cosiddetto indipendente quindi le vere responsabilità sono del liberalismo italiano che ha tenuto a battesimo il fascismo egli si è alleato anche dopo nelle elezioni del 24 il listone il famoso listone che stravinse con la lettera della legge elettorale maggioritaria la legge acerbo che serve appunto a falsare i risultati il listone era pieno di liberali indipendenti e fascisti la camera eletta nel 24 è una camera mostruosa in cui liberali non fanno che applaudire ciò che fa il capo del governo e hanno votato la fiducia anche dopo è venuto fuori il cadavere di matteotti quindi la responsabilità liberale enorme senza professore ci aiuti diciamo a fare questo salto temporale insomma per il quale ci vorrebbe molto tempo per ragionare e riflettere dal 1928 a quando mussolini decide di allearsi con con hitler e di entrare in guerra a quel punto lui diciamo è convinto che mettersi al fianco del fuhrer sia una mossa straordinariamente lungimirante cioè convinto che la guerra sia di fatto vinta di potersi come si diceva a sedere al tavolo dei vincitori in realtà tutto questo precipita un paese già diciamo nei guai in una tragedia sì i due momenti sono distinti da una parte c'è la fase del patto a 4 mussolini ebbe un grande prestigio diplomatico quando mise d'accordo in un patto a 4 governo inglese il governo francese il governo italiano e ed era il momento migliore diciamo della sua diplomazia la germania non è ancora in quel momento la germania hitleriana siamo prima del marzo 33 quando va al potere bisogna dire la scelta in suo favore da parte del fascismo italiano non è una scelta isolata ci sono libri importanti mi riferisco per esempio a quel libro di cache gli amici del fiume o anche altri studi su l'elite inglese chamberlain in prima persona ma anche lord londonderry hanno appoggiato il fiume fino a dopo il patto di monaco quindi l'alleanza con la germania che è sbagliata dal punto di vista strategico e molto miope perché ha una visione soltanto eurocentrica non si rende conto che la guerra precedente la grande guerra è stata vinta dall intesa perché è arrivata l'america perché l'intervento americano ha fatto crollare e la forza tedesca che stava per prevalere quindi è una visione eurocentrica quella di dire allearsi con la germania vuol dire vincere dopodiché l'ulteriore passo è quello di entrare in guerra cosa che non era affatto inevitabile e una parte dello stesso vertice del fascismo era perplessa un astuto filo fascista come francisco franco dalla guerra si è tenuto fuori quindi direi che i due errori fondamentali di mussolini sono stati sopravvalutare l'importanza dell'alleanza con la germania e buttarsi nella guerra professore le faccio un ultima domanda e un'ultima domanda che ci riporta ai nostri giorni a parte diciamo l'ungherese orban che sappiamo si sta mettendo di traverso con l'europa ma comunque sta facendo una politica cosiddetta dei pieni poteri no è riuscito in qualche modo attraverso il covip a mettere le mani sulle leve istituzionali ea diventare un uomo che può decidere sostanzialmente tutto quello che accade nel paese questo covip perché diciamo alimenta queste pulsioni che portano verso i pieni poteri e secondo lei l'esempio di orban potrebbe essere seguito beh intanto qualunque grande sciagura calamita determina da parte del potere una voglia talvolta legittima talvolta no di accrescere la propria capacità decisionale questo direi è ovvio quando c'è per esempio c'è una guerra si sospendono le attività parlamentari questo va da sé nel caso specifico quello che il governo attuale governo ungherese vuol fare e di ricattare la comunità europea di cui fa parte e fino a qualche tempo fa poteva contare sull'appoggio degli stati uniti in particolare di trump ricattarla per non avere le quote dei migranti per non avere i gravami connessi quindi è un cinismo che sta dando all'ungheria dei frutti perché per ora l'ungheria è diventata insieme con la polonia è forse più della polonia un paese che tiene in scacco la comunità europea che il fenomeno però della deriva autoritaria o liberticida sia ben più grande di quello che noi vediamo nel continente europeo credo che sia dimostrato dalle convulsioni in cui attualmente ormai da un mese si dibattono gli stati uniti d'america dopo un'estate sanguinosa siamo al paradosso istituzionale di un presidente che non se ne vuole andare pur avendo un risultato negativo cioè noi non abbiamo forse ancora messo a fuoco a sufficienza quella profezia per cui un fascismo di tipo americano è possibile non eletto in un saggio di kenneth che è stato anticipato da un settimanale italiano la lettura e sennet che uomo avuto dice temo che biden possa essere una parentesi e che trump non dico di persona lui ma un altro tram provenga fuori la deriva di tipo fascista è dietro l'angolo questo lo dice uno che conoscere americana molto a fondo quindi orbán è soltanto un nano rispetto a questo problema enorme che forse ci attende grazie professore grazie davvero di essere stato con noi viva grazie all'aiuto noi salute grado di lavoro grazie noi ci vediamo tra pochissimi minuti per parlare del film che vi mostreremo bellissimo film di carlo lizzani mussolini ultimo atto tra pochissimo alla fine di aprile del 1945 esattamente 14 anni dopo l'esecuzione di omar al mukhtar in libia lo stesso destino tocca a benito mussolini alla sua amante claretta petacci e ad alcuni gerarchi fascisti che vengono catturati nella coda di quella guerra tragica che il duce aveva voluto combattuto e perso insieme ad adolf hitler e adesso prima di farvi vedere il film un'ultima riflessione che fosse dovremmo fare tutti la facciamo guardando questa questo disegno di mauro biani che idealmente sta guardando anche mussolini che ci fa pensare a cosa ci può aver lasciato di buono nulla il fascismo e ora i film di carlo lizzani mussolini ultimo atto rod steiger henry fonda franco nero lisa gastoni lino capolicchio tra gli altri noi ci vediamo alla fine del film