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La Filosofia e il Concetto di Dio

Allora secondo appuntamento con il ripasso in vista dell'esame di Stato oggi affronteremo uno dei temi classici della filosofia parleremo di Dio che cos'è Dio per una serie di autori tra il programma di quarta e il programma di quinta Io direi di partire brevissimamente dalla riflessione che fa Kant per Kant è uno spartiacque per quanto concerne la riflessione diciamo metafisica te logica perché secondo Kant Dio è oggetto poi di Fede Kant è il teorico della indimostrabili chiaramente logica razionale dell'esistenza di Dio Ma Dio divento un postulato Della Ragion Pratica Cioè l'uomo vive come se Dio esistesse per poter avere l'obiettivo del bene a cui tendere dunque la Ragion Pratica ciò che guida il nostro comport ha un fine è una Ragion Pratica che si muove in vista di un fine e il fine Ragion Pratica Certamente è il Cielo Stellato Sopra di me e la legge morale dentro di me ma il garante di questa legge morale è Dio Dio come il bene sommo verso cui l'agire umano buono tende il garante il fatto che gli uomini che si comportano bene in maniera morale secondo tu devi perché devi saranno premiati e dunque un vivere come se Dio esistesse Perché Dio diventa un atto di Fede gli idealisti compiono Ovviamente un inversione di rotta rispetto alla Fede anche intima teorizzata da Kant e ripropongono una visione di Dio molto forte e in modo particolare con Hegel Dio coincide con l'assoluto coincide con l'idea coincide con il soggetto universale Con l'infinito coincide con la ragione dio coincide con la ragione la ragione coincide con Dio è un panteismo razionalista quello di di di di Hegel e ovviamente la dialettica hegeliana di tesi antitesi sintesi nel secondo Hegel nel Lee della vecchiaia può essere interpretata così anziché dire l'idea in sé l'idea fuori di sé l'idea che torna a sé nel secondo EG nell' della vecchiaia avete che Dio è in sé Dio fuoriesce da sé e Dio ritorna in in sé ovvero La ragione si aliena per ritornare a sé più ricca abbondante Au febon portando con sé il processo no D fuoriuscita e proprio per arricchirsi l'alienazione l'uscita di Dio da sé della dall ragione da sé è indispensabile per un ritorno a sé più razionale più consapevole in questo caso lo stesso Dio si arricchisce attraverso il il perdersi lo smarrirsi Dunque per quanto concerne Hegel Dio è coincidenza con la ragione non vi è nulla al di fuori della ragione non vi è nulla al di fuori di Dio Dio come totalità razionale contrapposta a questa Fede razionale questa visione di Dio coincidente con la ragione Abbiamo ovviamente kirkegaard il can di kiesberg con il kirker di Copenhagen dunque un ambiente No tra il pietismo e anche un un rigido protestantesimo accomuna la crescita culturale la formazione di kirg e di Kant e dunque una Fede come quella di EG improponibile per questi autori e Kirk cosa ci dice che Dio è quello scandalo è quel paradosso Dio è colui che ci chiede di credere senza che ci siano delle dimostrazioni senza che ci siano delle prove logiche Dio è colui che ci crede ci chiede di credere in maniera scandalosa ricordiamo ovviamente l'episodio della vita religiosa di Abramo Dio ci ci chiede di avere fede anche al momento in cui ci sollecita di uccidere la cosa più importante che abbiamo nostro figlio dunque la Fede come paradosso come scandalo e dunque Dio come un atto di Fede paradossale scandaloso Dio è ciò verso cui noi dobbiamo avere il coraggio di di gettarci tra la vita etica e la vita religiosa c'è un abisso e in questo abisso l'uomo deve Provarsi a buttare deve gettarsi in questo abisso se ha il coraggio di farlo Dio lo salverà lo porterà a sé dopo Kirk iniziano i grandi critici dell'idea di Dio i critici I decostruttori I dem mistificatori tutta tradizione critica nei confronti di Dio si par amente da Schopenhauer secondo cui Dio è una menzogna e un'illusione l'ottimismo cosmico quello che mette alla base dell'universo Dio che governa Dunque Il cosmo che dà un senso al Cosmo che dà un fine al Cosmo dalla tradizione platonica aristotelica passando per quella cristiana islamica Ebbene secondo Schopenhauer l'ottimismo cosmico è un'illusione una menzogna che serve a far vivere bene l'uomo a illudere l'uomo di vivere un universo ordinato e governato da Dio invece Universo un universo atio cieco retto da una volontà di vivere assoluta in causata e senza scopo eterna e infinita Dio come illusione Ovviamente inizia poi la tradizione del materialismo del materialismo ateo di ferbach secondo cui Dio è il prodotto di una cattiva predicazione soggetto appunto complemento di un'inversione di dei corretti rapporti di predicazione Cioè Dio che è l'astratto viene viene messo al fondamento del concreto Cioè Dio che crea l'uomo cioè il pensiero che crea il reale e l'astratto che Crea appunto Il concreto secondo forbach non è così Questo è un errore è un'alienazione Cioè l'uomo si è subordinato a ciò che in realtà esso stesso ha creato perché Perché non è l'astratto che produce il concreto non è il pensiero che produce il reale ma è il concreto che produce l'astratto è il reale che produce il pensiero Pertanto è l'uomo che produce Dio e non è Dio che crea all'uomo e la religione è un'antropologia capovolta Cioè se io studio la religione capisco l'uomo conosco l'uomo Cioè capisco il soggetto che si è alienato che ha creato Dio Cosa fa l'uomo crea Dio proiettando fuori di sé qualità paura e desideri crea un'ente un'idea inventata a cui però si sottopone a cui si sottomette Dunque Dio come produzione dell'uomo l'uomo si aliena a una sua appunto produzione si aliena perché ha paura tendenz mente di fronte alla vita del finito del limite l'ateismo di forbach invece è una rinuncia a Dio è un riprendersi qualità desideri e anche capacità di gestire le paure poi si passa ovviamente a Marx e Dio divento un'idea non soltanto produzione naturalistica Ma un'idea prodotta dall'uomo Ma è un uomo storicizzato e sociale gli uomini storicamente gli uomini nelle diverse società producono Dio Dio come Oppio dei popoli come oppiaceo che aiuta gli uomini a accettare le ingiustizie sociali le ingiustizie politiche le ingiustizie economiche per alleviare il dolore del del dello sfruttamento le classi sociali meno abiente producono Dio cioè si affidano a Dio credono agli dei che gli vengono imposti e in questo caso avete una riflessione più ampia e complessa di quella di fora perché Marci dice che non è soltanto un oggetto inventato dall'uomo unide dall'uomo verso su cui i popoli o le classi sociali più deboli sfruttate Si appellano ma è anche un'invenzione della classe dominante che utilizza Dio per avere obbedienza per avere popoli uomini soggetti sociali deboli obbedienti in terra che accettino le differenze di giustizia in terra proiettando l'aspirazione di giustizia nell'aldilà Passiamo poi ovviamente c'è in mezzo il positivismo secondo cui Dio e la religioni sono una tradizione ormai superstizione da superare Ma per arrivare ovviamente a Nietzsche e poi a Freud secondo Nietzsche Dio è la menzogna delle menzogne recuperate Schopenhauer è la menzogna millenaria Dio non è soltanto il dio delle religioni Dio è ogni prospettiva metafisica illusoria che l'uomo fa propria che l'uomo accetta verso cui l'uomo si subordina per cercare di dare un senso alla vita l'uomo impaurito spaventato l'uomo debole si affida No alle menzogne platoniche cristiane per poter accettare la durezza della vita la vita non è apollinea la vita è fato la vita è dionisiaco la vita è è la medusa la vita non è una storia razionale progressista la vita è caos per accettare il caos gli uomini dovrebbero trasformarsi in Uber manion in oltre uomini ma poiché gli uomini non riescono a fare ciò gli uomini si sono adagiati hanno creduto alle divinità alle prospettive metafisiche che nei secoli nei millenni si sono radicate Dunque Dio come menzogna delle menzogne menzogna millenaria menzogna che il Folle e zaratustra vengono a decostruire annunciando appunto la morte di Dio ultime prospettive sono quelle ovviamente di Freud che è un positivista ma però cerca di dare una spiegazione in questo caso scientifica e psicoanalitica di Dio Dio che cos'è Dio è la proiezione di un rapporto figlio padre come il figlio Cerca la protezione nel padre così gli uomini cercano in Dio una protezione non limitata nel tempo non limitata nelle potenzialità ma assoluta cioè eterna e onnipotente Dio è il padre perfetto il padre che sa rispondere a ogni domanda che i figli l'umanità in questo caso prova porgli Dio è il padre onnipotente non è il padre Dunque che ha limiti Dio è la risposta assoluta ai problemi e alle debolezze Dio è quel padre che ti prende per mano dalla culla e ti accompagna all tomba con tutta una serie di risposte consolatorie che però l'avvenire di un'illusione hanno sempre Un avvenire perché gli uomini di fronte a queste grandi quesiti queste grandi incertezze a queste grandi debolezze hanno bisogno di essere presi per mano pertanto c'è una visione appunto psicoanalitica Dio visto come il la la proiezione rafforzata del rapporto figlio ovviamente padre nel 900 sono molte altre ovviamente le riflessioni che verranno elaborate saranno sempre nel solco del marxismo nel solco del di Freud In molti casi a parte appunto la la parentesi abbiamo visto degli esistenzialisti e gli gli esistenzialisti ti danno una prospettiva di esistenza Comunque senza Dio sia in ideg Ma poi soprattutto in sart l'uomo è progetto gettato nel mondo è uomo che Prova a dare un significato all'esistere nel tempo nel limite in assenza di un Dio Pertanto è un uomo fragile È un uomo limitato che deve provare a progettare se stesso con una minaccia costante questa minaccia si chiama il nulla ma l'esistenzialismo di Heidegger e di sart è un esistenzialismo che va al di là app appunto di ogni prospettiva divina che rinuncia ad ogni prospettiva Divina