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Amore nella letteratura italiana

cari amici non so se ci avete mai riflettuto ma se mettiamo a confronto l'origine delle tre grandi letterature sorelle la greca la latina e la italiana notiamo che quella greca si apre all'insegna della guerra, con l'Iliade e l'epico scontro fra greci e troiani, quella latina all'insegna del teatro, il primo genere letterario coltivato dai romani, mentre la letteratura italiana si apre all'insegna dell'amore. Vi sarete certamente accorti che la grande maggioranza dei testi del periodo delle origini e anche oltre ci introduce in un universo dominato dalle donne, donne madonne e gentil donne viste attraverso gli occhi di uomini che le amano e le adorano. Una costruzione puramente concettuale e letteraria. come stiamo per vedere, che compensava una realtà delle cose del tutto diversa, in cui il mondo era al maschile e non al femminile. Allora, incominciamo proprio dal momento in cui la tematica amorosa, già ampiamente collaudata in Francia, approda nella nostra penisola. Tematica amorosa, abbiamo detto già ampiamente collaudata in Francia. Sto parlando naturalmente della letteratura in lingua d'oil e soprattutto di quella in lingua... che aveva sviluppato la teoria dell'amor cortese. Che cos'è? Do per scontato che lo sappiate, ma se avete bisogno di un ripassino trovate una mia video lezione al riguardo nella playlist dedicata alla letteratura italiana delle origini e duecento, il link è nella descrizione in basso. Ecco, nella prima metà del duecento la nascente letteratura italiana si appropriò dell'amor cortese, in particolare attraverso la scuola siciliana. che fece dell'amore e della donna la sua tematica esclusiva. Prima ho detto che l'amor cortese approdò dalla Francia alla nostra penisola, in realtà sarebbe più corretto dire in una delle nostre isole, perché furono proprio i rimatori della corte di Federico II i primi a mutuare la teoria della finamor e tutti quei topoi. ad essa collegati, che noi abbiamo imparato a riconoscere studiando la lirica trobadorica. Ne scorro rapidamente i principali perché mi servono per il nostro discorso, rimandandovi però alla lezione sulla scuola siciliana per gli approfondimenti. L'amore e la donna danno gioia, il provenzale gaugio. La donna prescelta, ossia madonna, mea domina, mia signora, è rappresentata come impareggiabile. L'amante usa i modi e i termini del servizio feudale che diventa servizio d'amore. Questo tipo d'amore idealizza la fisicità ma non la esclude affatto. Il corpo femminile ha un posto di rilievo come oggetto. bello e desiderabile. Infine notiamo che i poeti siciliani insistono su alcuni temi già noti, per esempio la metafora della donna stella che diventerà di grande momento nella poesia toscana e sarà particolarmente amata da Guinizzelli e Dante. Ma cosa cambia rispetto all'amor cortese come elaborato in origine? Beh, il contesto storico-culturale. e quindi il significato del fatto letterario, che non è poco. La corte di Federico II era il centro laico di un moderno stato burocratico, non più un castello feudale. Nella società, nel contesto in cui originariamente nasce, l'amor cortese si configura come la trasposizione nel rapporto amoroso di quello tra signore e vassallo. Madonna, non a caso appellata al maschile, mi don, è la metafora del signore feudale, mentre l'amante è metafora del cavaliere vassallo. Nel contesto della magna curia di Federico II, invece, il servizio d'amore non poteva più servire come metafora per esprimere le tensioni e gli ideali di quella società e della classe dei cavalieri. La poesia d'amore diventa così un puro fatto letterario, un divertissement mondano, con il quale i poeti variavano moduli fissi e convenzionali. Con la scuola siciliana l'amore si spoglia di quelle tensioni sociali che esso metaforizzava in origine per dire che la scuola siciliana diventare una tematica improntata a un ideale di purezza aristocratica. Ma proprio per questo la teoria dell'amor cortese ebbe tanto successo, tanta influenza presso le scuole poetiche successive che appunto miravano a costituire una elite culturale. Con la morte di Federico II, grazie al micenatismo che lo aveva caratterizzato e ai rapporti che aveva intrattenuto con cittadini toscani confluiti in Sicilia, l'amore e la donna si spostano questa volta nella penisola. Con i poeti toscani l'amore e la donna diventano il centro di una costruzione concettuale con la quale si intendeva fondare una nuova aristocrazia. dello spirito. In altre parole, attraverso la figura della donna e la teoria del rapporto d'amore, i toscani elaborano una nuova ideologia dell'intelligenza, della cultura, del merito e della nobiltà di spirito contrapposta a quella di Sam. Valore fondante di questa nuova ideologia fu quell'insieme di qualità morali identificate con il termine di gentilezza, un nuovo nome per la cortesia. Mi avvalgo a questo proposito di una lavagnetta che avevo già utilizzato altrove, ci ho fatto adesso qualche aggiunta a penna. Guinizelli è il primo che elabora una teoria filosofica proprio della gentilezza. Per lui l'amore è attributo naturale del cor gentile e il cor gentile chiama a sé l'amore, come ha ben illustrato nella celebre canzone manifesto al cor gentil reimpaira sempre amore. Ricordate che in tal modo gentilezza e amore diventano i valori fondanti di una nuova aristocrazia e nobiltà dello spirito contrapposta alla nobiltà di schiatta, di sangue, di stir. Guinizelli è anche il primo che approfondisce la figura di quella che diventerà la donna angelo, una donna cioè simbolo di una esperienza spirituale che va oltre. oltre il dato fisico e reale dell'amore. Guido Cavalcanti, il poeta dell'amore amaro, per lui il sentimento amoroso è una situazione di sconvolgimento interiore, non viene sublimato ed è una passione da evitare. Il passaggio finale verso la trasformazione dell'amore in una esperienza mistica tutta spirituale di rinnovamento interiore lo compie Dante nella Vita Nova. Egli prefigura nell'amore la beatitudine celeste. La donna è venuta in terra per breve tempo a miracol mostrare, ma la sua vera natura è divina. La Beatrice della vita nuova è già la donna che siede in paradiso e che salverà Dante dalle tre fiere inviandogli Virgilio. E vi ricordo ancora una volta che su ciascuno di questi argomenti trovate... singole video lezioni già pubblicate nella playlist che vi ho menzionato prima. Per concludere parlando di donna e di amore non possiamo non menzionare due visioni antitetiche, forse proprio quelle estreme tra le quali si colloca come visione di sintesi quella stilnovista. Sto parlando dell'amore mistico, quello religioso in senso stretto e poi in basso della rapp... rappresentazione della donna che ci offre la cosiddetta lirica comico-realistica. Con riferimento alla prima categoria ci vengono in mente, ovvio, Francesco da Sisi e Jacopone da Todi. Due esempi molto diversi di amore mistico ma entrambi rivolti direttamente alla divinità senza tramiti di donne angelo. La seconda categoria di amore è invece ben rappresentata dai poeti giocosi fra i quali spiega russico di Filippi e cecco Angiolieri. Una reazione letteraria a questa cosiddetta scuola poetica comico-realistica, una reazione letteraria condita da una buona dose di sarcasmo al dilagare delle figure femminili di natura stilnovistica così perfette e rarefatte. Ecco la radicalizzazione tematica ed espressiva a livello alto. alimentò una parallela radicalizzazione a livello basso e suscitò il rovesciamento parodistico dei temi e dei modi stilnovistici. Ed eccoci allora proiettati in un ben più prosaico mondo di amori grotteschi e di figure femminili ripugnanti e insopportabili. porta diaboli piuttosto che porta Cristo. Bene, in conclusione vi ricordo di iscrivervi al canale, mettetemi un bel like se il video vi è piaciuto e noi invece ci vediamo la prossima volta per parlare di Laura e Petrarca.