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Appunti sulla Storia Medievale e Alimentazione

bar devo dire che quando Beh dal 98 io sono professore già molto prima da giovanissimo ero ricercatore di storia medievale e quando tanti anni fa ho capito che io volevo dedicare la mia vita a studiare la storia medievale Ecco non avrei mai creduto che mi avrebbe portato poi qui su questo palco a parlare a parlare di cibo di scienze gastronomiche e di educazione alimentare anche se in realtà poi già in quegli anni lontanissimi in cui io ero studente si cominciava già a parlare in Italia di un professore di un giovane professore di storia medievale che aveva scoperto che l'alimentazione la storia dell'alimentazione poteva essere un grande tema e che si stava facendo un nome era Massimo Montanari che è qui oggi con noi e io però non non ci sono non ci sarei arrivato subito e anche se poi adesso Ripensandoci mi rendo conto che man mano Man mano che mi innamoravo sempre di più di quel medioevo che avevo deciso di studiare e com'è che me ne innamoravo a tanti potrà sembrare una cosa strana eh ma me ne innamoravo perché leggevo degli autori leggevo degli uomini e qualche volta anche delle donne viva Dio di quell'epoca che scrivevano che ci hanno lasciato la testimonianza di come vedevano il mondo di come sapevano raccontare la loro vita e e gli autori di cui mi innamoravo se ci ripenso adesso poi questo tema del cibo ce n'era uno in particolare Io ne ho parlato spesso nei podcast appunto di cui si diceva è un frate Francescano che si chiamava frasalimbene Sarà un caso ma era di Parma e quindi di cibo e di vino si interessava moltissimo Fra Salimbene era un Francescano era un Francescano del 200 era uno che per descrivere ai suoi lettori italiani la Francia diceva la Francia è divisa in otto province di cui quattro bevono vino e quattro bevono birra e che è la prima volta che va in Francia in Borgogna dice poi lui scrive questa lunga cronaca in latino in cui racconta tutte le cose che ha fatto che ha visto che ha conosciuto dice Io ci sono andato mi avevano detto che lì in Borgogna si fa più vino che a Cremona a Parma e Reggio Emilia messa insieme io non ci volevo credere ma quando sono stato lì ho dovuto rendermi conto che invece è davvero così e Salimbene è anche uno che ragiona su come il cibo su come il cibo è importante nella sua società naturalmente ci ragiona dal punto di vista di qualcuno che dice Noi siamo È ovvio che lo pensi un uomo del Medioevo e della fine del Medioevo siamo una società talmente evoluta talmente ricca talmente sofisticata talmente civile sempre di più anche troppo a tavola a tavola scopri continuamente raffinatezze nuove Poi faceva un esempio che io fino a pochissimo tempo fa e quindi per 40 anni non ho capito diceva quest'anno per la prima volta alla festa di Santa Chiara ho mangiato i ravioli senza crosta di pasta e dico dice il frate per mostrare qu che livelli di finezza arriva ormai la golosità umana per decenni Io mi sono chiesto chissà cosa vuol dire di recente mi ha scritto un signore che si occupa di industria alimentare in Corea un italiano però e credo di Parma e mi ha scritto dice Ma lei non lo sa ma In alcune zone di Parma È tradizione che la ciotola degli anolini in brodo si con una crosta di pane si spolvera di parmigiano e poi si passa in forno e questa che è rimasta a Parma come una tradizione di alcuni quartieri nel 200 era il modo normale di fare i ravioli il primo che ha tolto la crosta di pasta è passato per un raffinato inventore che aveva scoperto qualcosa di nuovo quindi in realtà il cibo appunto potrei farne tanti altri di esempi e di come di come il cibo ha attraversato la cultura medievale di come alla gente di Allora interessava in parte come interessa a noi eh in parte come una cosa necessaria e che non ce n'è sempre abbastanza noi oggi ci preoccupiamo del fatto che ci sia un miliardo di esserei umani che non mangia abbastanza nel Medioevo tutti gli anni verso questa data si cominciava a chiedersi ma dappertutto ma quest'anno il raccolto basterà per tutti o non basterà tutti gli anni quando il grano comincia a venir fuori guardi il cielo grandin rà di nuovo oppure no e tutti dovevano preoccuparsene se ne preoccupava Il contadino perché lui davvero se il raccolto fosse andato male non avrebbe saputo come dar da mangiare ai suoi figli ma se ne preoccupava anche l'imperatore o il papa perché se i raccolti vanno troppo male e la gente non sta bene per le autorità è un problema le autorità devono farsi carico di Questo naturalmente e poi ci si interessava del cibo appunto come uno status Symbol come uno dei grandi piaceri della vita e poi ci si interessava del cibo come una cosa da capire da un punto di vista intellettuale e medico i medici del Medioevo che pure avevano una scienza fondata su principi che noi sappiamo essere poco consistenti e quindi di per sé è una scienza che non aiutava tanto a guarire davvero i malati però avevano una concezione del corpo umano come un tutto che va studiato nel suo insieme di cui bisogna capire i funzionamenti non studiando le singole parti Ecco è un medico medievale era perfettamente in grado di dire Tu non mangi bene tu dovresti poi magari i consigli che dava erano basati su principi scientificamente sbagliati Ma questa attenzione c'era è talmente presente dappertutto nel mondo medievale che io studio il cibo e la preoccupazione per il cibo che la ritrovo adesso che sto studi il personaggio del Medioevo che forse sembrerebbe il meno adatto per l'argomento San Francesco sapete che fra pochi anni sarà l'anniversario della morte di San Francesco d'Assisi San Francesco è uno che per principio si imponeva le peggiori rinunce e quindi Digiuni spaventosi Ma era anche un uomo contraddittorio è una caratteristica degli autori del medioevo è che non nascondono le contraddizioni gli esseri umani non è un'epoca ipocrita Il medioevo Anzi E allora quelli che ci hanno raccontato di San Francesco sono in grado di dirci contemporaneamente certo le privazioni che si imponeva Poi però c'era quella volta c'era quella volta che era malato e che lui che era prima di convertirsi era uno di quelli che invece sperimentavano le raffinatezze era uno di quelli che avendo tanti soldi e anche tanta voglia di spenderli pagava il banchetto per tutti ogni tanto tornava fuori quel vecchio gaudente che era stato Francesco da giovane e allora c'è quella volta che ed è malato gli vien da dire Certo che però che voglia che avrai di mangiare un piatto di gamberi e naturalmente Dio lo Ascolta 5 minuti dopo bussano alla porta c'è uno ha portato un paniere di gamberi per San Francesco e San Francesco li mangia a quel punto e c'è quella volta noi qui che appunto con Carlin Petrin ci siamo abituati a riscoprire le vecchie Le Antiche Tradizioni le cose quasi scomparse i mostaccioli Ecco i il tipo di biscotti di dolci di tante città dell'Italia centrale Francesco sul letto di morte si ricorda allimprovviso di quella signora di Roma che l'avevo ospitato tanti anni fa e dic Certo che se venisse qua Madonna jacopa a farmi assaggiare ancora una volta i suoi mostaccioli naturalmente Madonna jacopa per ispirazione Divina è partita da casa una settimana prima e 5 minuti dopo bussa alla porta con i mostaccioli Dunque il cibo dappertutto Certo quando io ero studente da noi lo sapeva solo Massimo Montanari poi lo stiamo imparando lo stiamo imparando in tanti io di recente mi sono reso conto che questa intuizione l'avevano avuta ancor prima anche i grandi storici che nel all'inizio del Novecento hanno trasformato il nostro mestiere Penso quei grandi storici francesi come Mark Block che hanno insegnato agli storici che la storia Appunto è la storia di tutto anche della vita quotidiana della mentalità dei modi di ragionare di tutto c'è una lettera di Mark Block siamo negli anni 30 lui scrive al suo collega e socio Lu fev altro grande storico Mark Block dice pieno di entusiasmo dice a fevra ho scoperto un argomento nuovo Mi sto occupando di questa cosa son sicuro che non ci avete mai pensato avete mai pensato al problema della marmellata è un grande storico che sta parlando a un altro grande storico scrivono grandi libri sulla società feudale sull'economia Ecco il problema della marmellata perché dice Mark Block oggi non sarebbe più attuale perché non abbiamo più le nonne che fanno la marmellata Ma negli anni 30 tutti pensavano certo la marmellata della nonna cosa c'è di più tradizionale cosa c'è di più ovvio Nelle famiglie francesi da sempre si fa la marmellata dice Block da sempre un momento da quando lo zucchero costa poco lo zucchero c'è sempre stato ma era Carissimo nel Medioevo era una spezia poi nel 600 nel 700 arrivava da dai Caraibi era sempre molto caro le nonne non facevano la marmellata poi qualcuno ha inventato la barbabietola e da quando lo zucchero lo facciamo qui con la barbabietola da allora la nonna può fare la marmellata pertanto per far vedere come i meccanismi mondiali dell'economia potevano Collegarsi con le abitudini domestiche dell'alimentazione domestica no E allora certo Certamente oggi per chi fa il mio mestiere È ovvio che l'alimentazione il problema non solo di come la gente mangia e beve Ma di cosa pensa la gente del cibo è un problema cruciale e ci sono momenti che probabilmente dovrebbero passare alla storia come momenti epocali anche se sconosciuti mi viene in mente l'impressione che ho avuto un po' di tempo fa quando mi è capitato in mano un libro dell'800 scritto da un capitano di Marina americano che è uno dei primi americani che sono arrivati in Giappone dopo che il Giappone è stato costretto ad aprire i suoi porti sapete che il Giappone per Tre secoli si era isolato dal mondo e poi nel 1854 una squadra navale americana arriva in Giappone e obbliga L'impero del Giappone ad aprirsi al commercio internazionale E a me è capitato fra le mani un libro scritto da un autore da un capitano di Marina americano arrivato subito dopo stato ospite delle autorità giapponesi sul posto e racconta la sua esperienza Al di là che mi verrebbe voglia di divagare perché questo racconto di cos'era il Giappone a metà dell'oc un paese dove tutti i giapponesi hanno due abiti uno da inverno e uno da estate ed è il Governo ogni anno che decide la data in cui ogni giapponese passa dagli abiti estivi agli abiti invernali e viceversa Ma a parte questo che non c'entra e mi scuserete il capitano dice anche m'hanno invitato a pranzo m'hanno dato da mangiare m'hanno dato da mangiare il pesce crudo e si sente lo sgomento con cui a comunicare ai suoi lettori occidentali questa idea di aver mangiato il pesce crudo oggi il pesce crudo abbiamo imparato tutti quanti no O quasi Insomma comunque e io credo che quel momento in cui il primo occidentale ha assaggiato il pesce crudo in Giappone ha assaggiato il sashimi potrebbe essere una delle grandi date no della storia della globalizzazione della globalizzazione umana Dopodiché appunto oggi oggi noi potremmo anche a di vivere in un paese che abbiamo giustamente ricordato i problemi della Cultura alimentare di oggi ci tornerò adesso concludendo Però sotto altri aspetti potremmo anche avere l'impressione di aver fatto grandi passi avanti per esempio quella tendenza che è Io credo di per sé innata nell'essere umano Cioè a non voler mangiare il cibo degli altri voler mangiare il proprio che è tutt'ora la tendenza spontanea dei bambini no come ben sappiamo tutti Ecco al bambino non viene naturale assaggiare una cosa strana che non ha mai visto e questa è stata tendenza dell'umanità per molto molto tempo eh oggi invece tutti quanti andiamo al ristorante cinese e io no perché le bacchette non ho mai imparato a usarle ma la maggior parte specialmente dei giovani che vedo mangiano tranquillamente con le bacchette altro poi è sapere se abbiamo interiorizzato che le bacchette vogliono dire che solo dei Barbari selvaggi e incivili mettono in tavola degli strumenti taglienti perché a tavola si va per l'incontro conviviale e solo i barbari pelosi dell'Occidente possono fare una cosa così rozza Come mettere sulla tavola un oggetto che taglia quello vogliono dire le bacchette lo sapete Ecco però in ogni caso appunto oggi noi siamo disposti sperimentiamo di tutto assaggiamo di tutto non può più succedere come successe Agli ufficiali dell'esercito di Wellington al tempo delle guerre napoleoniche l'esercito inglese al tempo delle guerre napoleoniche combattè per anni in SP e ci sono le lettere degli Ufficiali inglesi che all'inizio dell'Ottocento raccontano Cosa è la Spagna ora Naturalmente un paese poverissimo arretrato cattolico ma la cosa più drammatica è il cibo Il cibo è immangiabile friggono tutto nell'olio d'oliva e questa cosa per questi gentiluomini inglesi di inizio Oco suscita una repulsione un disgusto Ecco noi oggi queste cose le abbiamo su superate al tempo stesso noi oggi sappiamo di aver bisogno di un'educazione alimentare perché perché appunto c'è una tale pressione di un mercato che propone cibo scadente potremmo pensare che invece in passato di questa educazione non ci fosse quel gran bisogno no che tradizionalmente le culture umane abituasse la gente a mangiar bene non è necessariamente così Eh io direi che anzi sono tanti gli esempi di come la pulsione a mangiar male Se solo si può sia anche quella parte del no dell'anima umano non voglio fare l'esempio di Carlo Magno che è fin troppo ovvio però Carlo Magno indubbiamente avendo mangiato quasi soltanto arrosti di selvaggina per tutta la vita alla fine se n'è trovato male e anche allora c'erano medici che gli dicevano che non gli faceva bene mangiare arrosto tutti i giorni essendo medici delavo nono secolo non è che proponessero il brodetto di verdure eh gli proponevano di mangiarla bollita la carne anziché arrosto ma lui non voleva perché era un tale status Symbol mangiare la carne arrosto allo spiedo Che magari avevi cacciato tu stesso però non c'è bisogno appunto di tornare di andare a Carlomagno anche 1000 anni dopo eh se voi Guardate nei romanzi dell'800 o nel ricettario dell'artusi come mangiava la nostra classe dirigente la nostra buona borghesia alla fine dell'800 soprattutto quanto mangiavano quanto mangiavano e quanto bevevano quantità che sono inconcepibili per noi oggi Io vi faccio un esempio di menù estivo dal libro dell'artusi un menù estivo per il mese di agosto si intende assaggiava un po' delluno un po' dell'altro eh Per carità non comunque menù estivo per il mese di agosto taglierini in brodo prosciutto e melone lesso di vitella con fagiolini volovan ripieni di rigaglie cotolette di vitella con prosciutto tacchino arrosto con insalata bavarese e frutta di stagione questo è il modo in cui una normale non è un menù per principi Eh una normale signora dell'Italia di fine 800 che invitava un po' di amici Certo non è il pranzetto quotidiano ma ho invitato un po' di amici in tavola faccio arrivare tutto questo quindi appunto forse l'educazione alimentare non è soltanto una necessità di oggi però però Certo con gli enormi profitti del fast food e dell'alimentazione dei del Junk Food Certo oggi oggi c' nè un bisogno particolare E allora E allora si chiede alla scuola di introdurre l'educazione alimentare Io credo che questa sia una cosa su cui ha molto senso ragionare e questa è l'unica cosa su cui mi sento di avere un consiglio da dare ma non tanto per raggiungere i ragazzi quanto ancor prima proprio per per promuovere questa proposta quello che vorrei dire è questo vabbè intanto lo sappiamo tutti La scuola tutti parliamo della scuola come se fosse un monolite la scuola è una realtà enormemente variegata e diversificata e ognuno di noi la percepisce come può attraverso la sua esperienza ognuno di noi si ricorda quella che ha fatto poi vede quella che fanno i figli io ne vedo un po' di più di tanti altri perché sono spesso invitato mi rendo conto che questa è anche questa una deformazione perché ci saranno tante scuole che non invitano professori o dall'esterno a dibattere con gli studenti a discutere con loro quelle scuole lì io non le conosco io conosco quelle che mi invitano però son tante in tutto il paese e io devo dire che tutte le volte che sono entrato in una scuola o l'ho incontrata con le tecnologie diaboliche di oggi anche a distanza tutte le volte io ho avuto una sensazione molto precisa che la scuola almeno quelle scuole sono uno dei pezzi più belli del nostro paese sono uno dei luoghi più belli Non solo dei più importanti per principio Ma davvero di fatto più belli dove si realizzano delle relazioni umane poi lo sappiamo Certo il lavoro dell'insegnante è un lavoro di massa è un lavoro di massa malpagato faticoso e e dunque c'è di tutto ma nella mia esperienza nelle scuole tra gli insegnanti e i loro ragazzi tante volte si realizza qualcosa di miracoloso ed è l'ultima volta che quei ragazzi si trovano con persone che si sforzano di aprirgli la testa di insegnargli a ragionare di non pensare esclusivamente Poi appunto al al loro inserimento nella vita lavorativa e così via l'ultima volta E allora io credo che sia che la scuola possa senz'altro pensare di farsi carico anche di questa dimensione nel momento in cui si facesse quello che con la scuola italiana secondo me si fa troppo poco cioè cominciare dicendogli voi siete un pezzo importantissimo del nostro paese siete un pezzo importantissimo sacro del nostro paese fate un lavoro senza il quale il nostro paese non avrebbe un futuro questa cosa è fondamentale e ve la riconosciamo e sappiamo che è riconosciuta troppo poco e siamo qui a chiedervi di fare ancora un sacrificio di introdurre ancora qualcos'altro fra le cose che cercate di insegnare ai nostri ragazzi Ecco io credo che questa premessa sarebbe fondamentale perché anche la scuola percepisse Alla fine se lo prenda tutto l'applauso professore [Applauso] No volevo dire che alla fine non ha risposto alla mia domanda esplicitamente ma implicitamente ci ha dato una lezione di come un podcast che è voglio dire oggi raggiunge più di 12 milioni di utenti è un formato vincente se si sa raccontare e legare la tematica su più strade no professore Cioè è lì che si ha l'appiglio qui qui qui qui qui Sì io poi non so neanche far schioccare le dita purtroppo cosa che ho sempre impianto No perché è importante secondo me visto che abbiamo qui il professore secondo me il lo strumento del podcast e parlando di nuove generazioni è quello più pulito parlando di buono pulito e giusto a livello di comunicazione perché arriva in modo diretto ai ragazzi ma lo fa in modo Appunto eh maturo vorrei dire perché comunque fa lavorare anche l'immaginazione no quindi cerca di coinvolgere il più possibile no ma l'immaginazione è una cosa assolutamente fondamentale e del resto appunto auguri a chi dovrà insegnare l'educazione alimentare a scuola bisognerà inventarsi il modo di farlo il consiglio però appunto questo punto è lo stesso che io do a me stesso ogni volta che devo preparare una lezione di storia Perché poi un podcast mio non è nient'altro che quello una lezione di storia e bisogna riempirli di fatti e bisogna riempirli di fatti perché i fatti sono gli esseri umani la storia è fatta dagli esseri umani è un catalogo di azioni compiute da esseri umani e quando puoi dedicare un'intera lezione a un singolo fatto storico ti puoi permettere di far vedere questa cosa di far vedere che stai parlando di esseri umani di uomini di donne e non di date di concetti astratti Ecco in qualche modo l'insegnamento questo lo sanno ovviamente anche gli insegnanti a scuola Salvo che a scuola è molto più difficile avere il tempo di approfondire di arricchire di dettagli di riempire Parlo ovviamente dell'insegnamento umanistico eh Poi poi lo scientifico per me è un grande mistero è tutta un'altra cosa Ecco io credo che l'insegnamento dell'educazione alimentare avrà anche delle connotazioni scientifiche ma credo che farà parte soprattutto degli insegnamenti umanistici di quelli che ci aiutano a capire meglio Chi siamo noi a questo mondo Ecco come dobbiamo fare per imparare a starci e quindi in questo senso il parallelo forse ci può essere Grazie grazie grazie Professore grazie mille grazie Ci vediamo più tardi