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La vita e opere di Carlo Goldoni

Buongiorno, buon pomeriggio e buonasera. Oggi video lezione dedicata a Carlo Goldoni. Prima però ricordatevi di lasciare un mi piace qui sotto, di iscrivervi al canale e di seguirmi anche su Instagram. Mi trovate come Diario di Charlotte. Carlo Goldoni è un commediografo veneziano di fama internazionale. Goldoni porterà il teatro italiano fuori dall'Italia. Carlo Goldoni nasce nel 1707 a Venezia. Suo padre Giulio Goldoni è un medico, tant'è che lo fa studiare al collegio dei Gesuiti di Perugia. Tuttavia a Carlo Goldoni della medicina non importa un fico secco, tant'è che infatti lui si appassiona al teatro e lo dirà lui stesso come racconterà nelle sue memorie. Tant'è che nel 1721 a Chioggia fuggirà sulla barca di una compagnia di comici e insieme ai comici trascorrerà pochi giorni in mare, ma durante i quali riderà, scherzerà e si prefigurerà la vita del commediante. Leggete queste pagine perché sono bellissime. Tenterà di riprendere gli studi, ma avrà una crisi depressiva che lo spingerà a ritirarsi quasi in un convento. A Feltre nel 1729 riuscirà a lavorare nell'amministrazione. giudiziaria. Proprio in questi anni scriverà le sue prime opere Il buon padre e la cantatrice, ma quando il buon padre, cioè il suo buon padre, morirà sarà costretto a riprendere gli studi e riuscirà a laurearsi a Padova in giurisprudenza. In realtà ci spiega un po' lui come è riuscito a laurearsi in giurisprudenza. Per riuscire a laurearsi a Padova bisognava avervi trascorso 5 anni consecutivi con certificati che attestassero la frequenza ma Goldoni trova la scappatoia perché in realtà lui tutta questa frequenza non ce l'aveva Era molto creativo, possiamo dirlo. Comunque sia, una volta laureato, esercita la professione forense, però questa non gli dà dei risultati convincenti. Si indebita addirittura, si... impegna anche in una promessa di matrimonio indesiderata e poi non sa come uscirne e scappa a Venezia. Negli anni 30 lavorerà per un diplomatico veneto ma poi tornerà a Venezia e riuscirà ad entrare in contatto con il teatro veneziano San Samuele che era uno dei teatri veneziani più famosi del settecento e che darà avvio proprio alla rivoluzione teatrale di Goldoni. In questo teatro ci suonerà anche Giallo. Casanova. In questi anni quindi Goldoni scrive la tragico-media Belisario e ottiene quindi il suo primo grande successo Belisario, quindi il famoso generale della storia antica che trovate qui anche su questo mosaico che è presente a Ravenna. Nel 1736 dopo essersi sposato con Nicoletta Cogno dirige il teatro San Giovanni. di Crisostomo che oggi è conosciuto come il Malibran. Abbiamo qui quindi l'avviamento della sua riforma goldoniana che di fatto si configura in tre momenti. Troviamo l'avviamento della riforma con l'opera Il Momolo Cortesan. Con la donna di Garbo però abbiamo la vera e propria commedia interamente scritta perché se ricordate prima della riforma goldoniana il teatro era un teatro improvviso. dove non c'era una vera e propria commedia scritta, ma dove tutto ruotava intorno alla bravura e anche all'esercizio degli attori. Con Pamela Nubile abbiamo anche l'abolizione delle maschere, quindi di quei tipi teatrali che ormai avevano stancato. Quindi la sua riforma, cioè la riforma di Goldoni, è una vera e propria sperimentazione che di fatto fa passare il teatro dall'improvvisazione, quindi dal cosiddetto teatro all'improvviso, alla commedia dell'arte. Inoltre, come dicevamo, lui elimina le maschere, quindi libera le scene da queste maschere ormai stantie che avevano dei ruoli fissi e trasforma il canovaccio in un copione. ...bel Per Goldoni questi anni sono anni di sperimentalismi, di riforme, ma sono anche anni difficili, tant'è che si ritrova coinvolto in una truffa e deve abbandonare Venezia. Anche se esercita la professione di avvocato, lui non abbandona il teatro e nel 1745 compone un'opera famosissima, Arlecchino, il servitore di due padroni. Nel 1747 Goldoni incontra Girolamo Medebac. che gli offre di lavorare per la compagnia e quindi torna al teatro Sant'Angelo di Venezia. Gli anni veneziani sono gli anni della putta onorata, della famiglia dell'antiquario, della bottega del caffè e della celeberrima locandiera. Pensate che tra il 1750 e il 1751 lui scrive 16 commedie che presenta al grande pubblico e alcune sono dei veri e propri teatri. capolavori come la bottega del caffè, i pettegolezzi delle donne. Ma la carriera di Goldoni non sarà soltanto in ascesa, incontrerà anche delle polemiche, delle critiche come quelle dell'abate bersiano Pietro Chiari, il quale criticherà Goldoni per le sue scelte innovative. Goldoni scrive la vedova scaltra, Pietro Chiari risponde con la scuola delle vedove, Goldoni scrive la sposa persiana, Pietro Chiari scrive la schiava cinese. Quando scade il contratto però con Girolamo Medebac, la carriera di Goldoni non finisce. Lui si sposterà al Teatro San Luca, attuale Teatro Goldoni, e si impegnerà a scrivere otto commedie all'anno. Commedie all'anno che genereranno grandi successi, basti pensare agli Innamorati, il Campiello, i Rusteghi oppure la trilogia della Villeggiatura. Continuano però le polemiche perché tutte le persone che fanno cose nuove spesso vengono criticate e infatti anche lo stesso Carlo Gozzi, esperto di teatro, scrittore anche di fiabe teatrali, rimprovera proprio Goldoni e la sua commedia dell'arte dicendo che questa commedia di fatto è troppo realistica, poco poetica. e anche poco educativa. E quindi continuano le critiche aspre verso il rinnovamento che sta portando Goldoni, che però continua la sua carriera, tant'è che è invitato addirittura in Francia, a Parigi. per la Comédie Italienne però non è l'accoglienza che lui si aspetta va a Parigi pensando di poter sperimentare e invece deve fornire di fatto scenari per commedie tradizionali Tuttavia a Parigi Goldoni insegnerà italiano alle figlie del re di Francia Luigi XV e si trasferirà anche a Versailles per cui abbandonerà il teatro per qualche anno. Nel 1775 poi tornerà a Parigi e insegnerà italiano nuovamente a parenti del re, in questo caso alle sorelle di Luigi XVI. A Parigi Goldoni scrive le sue Memoires, l'Histoire de sa vie. quindi la storia della sua vita e quella del suo teatro dedicata al re in tre volumi. Nel 1788 poi l'editore Zatti di Venezia inizierà la pubblicazione di tutte le sue opere, però poco dopo Goldoni morirà. Muore in una situazione comunque sia difficile dal punto di vista economico, tant'è che notate bene siamo nel 1793, gli anni della rivoluzione francese, quindi lui che avrà sempre collaborato. con il re viene messo da parte tuttavia dopo la sua morte la sua vedova riceverà comunque quella piccola pensione che spettava a goldoni che comunque verrà data alla vedo perché lui ormai era deceduto dopo diversi stenti e malattia ci vediamo al prossimo video dedicato alla locandiera