Nella seconda metà del 200, quando Dante vi nasce, in una famiglia della piccola nobiltà Guelfa, Firenze è un comune agitato da conflitti sociali e politici. Dopo gli studi, condotti probabilmente anche a Bologna, Dante si iscrive all'arte dei medici e degli speziali, dato che l'appartenenza a una corporazione è il requisito per partecipare attivamente alla vita politica. ricopre vari incarichi pubblici, fino all'elezione a priore nel 1300. Due anni dopo, un rovesciamento delle fortune dei Guelfi Bianchi provoca però la sua condanna all'esilio.
Non rientrerà mai più a Firenze. Ospite di diverse corti signorili, trascorre gli ultimi anni in un'ininterrotta riflessione politica e letteraria, lavorando sulle opere più importanti. La morte lo sorprende a Ravenna nel 1321. Sintesi della cultura medievale e fondamento dell'umanesimo che è alle porte, le opere di Dante spaziano su una grande varietà di temi e di forme. Tra le rime, che da una prima fase, fortemente influenzata dai modelli siciliani e provenzali, evolvono verso la poetica del dolce stil novo, e la sua concezione dell'amore come forza salvifica, le liriche inserite nella vita nuova raccontano l'esperienza amorosa come un percorso spirituale.
La metafora della donna Angelo diventa una realtà letterale. Beatrice, la donna amata da Dante fin dalla giovinezza, rappresenta infatti Dio in terra. Per questo la sua morte non interrompe gli effetti salvifici della sua figura di tramite celeste, ma li amplifica anzi in un'eterna celebrazione.
Se nel banchetto di sapienza del convivio Dante offre ai lettori meno dotti un inedito compendio in volgare del sapere filosofico dell'epoca, nel De vulgari eloquenzia si rivolge in latino all'élite culturale, allo scopo di promuovere la dignità della lingua volgare. anche in ambito letterario. La commedia, definita in seguito Divina da Boccaccio, deve il suo titolo a lieto fine e alla presenza di toni quotidiani e non sempre aulici, due elementi che nella classificazione medievale dei generi contraddistinguono la narrazione comica rispetto a quella tragica.
In questo poema didascalico-allegorico, suddiviso in tre cantiche, che racconta il viaggio spirituale di Dante attraverso i tre regni ultraterreni fino alla visione di Dio, significati di tipo narrativo, filosofico-teologico ed etico-storico convergono in un grande universo che racchiude infiniti mondi e stili differenti.