poi quei governi [Musica] [Musica] un argomento a piacere la storia dell'articolo 9 della costituzione italiana la repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione questo è il testo dell'articolo 9 della costituzione italiana e il popolo italiano che con l'articolo 1 ha conquistato la sovranità con questo articolo acquistato anche un patrimonio ossia l'eredità delle generazioni precedenti il retaggio dei padri questo principio giuridico è scolpito nella coscienza di ogni italiano come affermò il presidente della repubblica carlo azelio ciampi nel 2003 questo articolo tutela la nostra grande tradizione culturale quella che abbiamo ereditato dall'umanesimo e dal rinascimento quella basata sull'incontro tra la cultura classica e il progresso scientifico della prima età moderna e per questo ribadisce la piena libertà nella divulgazione della cultura e nello svolgimento delle attività di ricerca e introduce la tutela del paesaggio e del patrimonio artistico ma quali sono i principi ei valori alla base di questo articolo quali le tappe che hanno portato alla sua formulazione il testo definitivo di questo articolo venne distribuito ai deputati il 20 dicembre 1947 ma facciamo un breve riepilogo il 2 giugno del 1946 era stata eletta l'assemblea costituente presieduta da giuseppe saragat il capo provvisorio dello stato era enrico de nicola l'assemblea a segno a una commissione di 75 membri il compito di redigere in tre mesi un progetto di costituzione il testo sarebbe stato poi discusso in aula il lavoro venne affidato ad alcune sottocommissioni i cui testi vennero integrati dal comitato dei 18 le discussioni in materia di istruzione e cultura furono affidate alla prima sottocommissione che si era insediata il 19 luglio 1946 presieduta da tupini è composta da 24 membri in tutto fra i quali giorgio la pira aldo moro sandro pertini che venne però subito sostituito da giovanni lombardi concetto marchesi nilde iotti e palmiro togliatti ma i principali ideatori di questo articolo sono considerati il comunista concetto marchesi e il democristiano aldo moro il latinista concetto marchesi all'epoca rettore dell'università di padova volle l'articolo sulla protezione dei monumenti storici artistici naturali il giovane aldo moro all'epoca trentenne collaborò alla stesura la prima stesura di questo articolo è datata 18 ottobre 1946 nel testo si insisteva sulla tutela ma non c'era alcun accenno alla libertà della cultura seguirono numerose discussioni e ci fu addirittura che definì superfluo questo articolo il testo venne scritto ben 11 volte fino alla stesura definitiva che venne sottoposta alla votazione finale dell'assemblea e distribuita ai deputati il 20 dicembre 1947 la discussione intorno al testo di questo articolo fu molto animata perché il dibattito verteva su un punto cruciale la tutela del paesaggio e del patrimonio storico artistico spettava allo stato oppure alle regioni la maggior parte dei costituenti era favorevole alla prima ipotesi poiché l'eccezionale patrimonio artistico italiano costituiva un tesoro nazionale per questo l'assemblea decise di sostituire nel testo repubblica a stato poiché il primo termine comprendeva tanto lo stato quanto le regioni ma l'articolo voluto fortemente da concerto marchesi non nasceva dal nulla era stato formulato qualcosa di simile nella costituzione della repubblica di weimar del 1919 l'articolo 150 affermava infatti che i monumenti storici le opere d'arte le bellezze della natura ed il paesaggio sono protetti e curati dal rais è qualcosa di simile era stato inserito anche nella costituzione della repubblica spagnola del 1931 ma assai più significativi erano i precedenti italiani dalla legge del 1902 alle leggi bottai del 1939 il precedente più immediato erano proprio le leggi bottai emanate in pieno regime fascista dal ministro dell'educazione nazionale giuseppe bottai la prima legge bottai fu pubblicata il primo giugno 1939 e fu la prima legge organica per la tutela delle cose di interesse artistico e storico in quello stesso mese il 29 giugno venne varata anche una seconda legge bottai per la tutela delle bellezze paesistiche per la stesura di queste leggi giuseppe bottai si era avvalso della collaborazione di storici dell'arte come roberto longhi giulio carlo argan cesare brandi e giurista santi romano ma cosa avevano introdotto le leggi bottai la tutela delle cose di interesse artistico e storico tra cui anche l'arte contemporanea le manifestazioni e istituzioni sportive gli archivi la discoteca di stato la materia urbanistica la considerazione dell'arte come strumento indispensabile di educazione della collettività e di salvaguardia dell'identità dei cittadini la tutela valorizzazione e gestione e promozione dei beni culturali la protezione delle bellezze naturali il concetto di paesaggio definitivamente incluso nel patrimonio nazionale che diventava così diviso in due categorie beni culturali e paesaggistici l'istituzione di un piano paesaggistico come mezzo innovativo di valorizzazione del territorio inoltre per la prima volta si dichiarava il ruolo centrale dello stato nella tutela dell'identità culturale italiana in questo ambito l'amministrazione pubblica aveva precise responsabilità inoltre si vietava l'esportazione di determinati beni e si individuavano aree protette e piani territoriali la tutela del patrimonio culturale e di quello paesaggistico fu considerata indispensabile per salvaguardare l'identità dei cittadini italiani ed è questo il motivo per cui questo principio venne inserito come principio fondamentale anche nella nostra carta costituzionale ma come si era arrivati alla formulazione di queste leggi dopo la proclamazione del regno d'italia ci volle molto tempo prima di arrivare a una legge di tutela nazionale questo perché lo stato guida dell'unità il regno di sardegna non conosceva la cultura della tutela che gli altri stati italiani preunitari avevano invece elaborato da tempo lo statuto albertino al contrario ribadiva l'assoluta priorità della proprietà privata la prima legge di tutela nazionale venne pubblicata a 40 anni dopo l'unità del regno nel 1902 era la legge nasi la prima legge di tutela nazionale del patrimonio monumentale che risultò però di difficile attuazione anche a causa di un regolamento molto complesso molto più efficace il risulto la legge rosa di del 1909 la prima vera legge di tutela nazionale essa definì con chiarezza la preminenza del pubblico interesse sulla proprietà privata vietò l'alienazione di beni di proprietà pubblica affidò al ministero della pubblica istruzione e compiti di sorveglianza e di conservazione istituì la notifica per i beni di proprietà privata considerati particolarmente importanti e da sottoporre a tutela nel disegno di legge ci furono due principi che la camera approvò e il senato no l'azione popolare e quello della tutela del paesaggio furono entrambi bloccati come affermò un principe romano non esiste paesaggio bensì solo proprietà fondiaria il senato infatti era composto da uomini diventati tali per nomina regia o per cento quindi era costituito da membri dei grandi latifondi e della grande aristocrazia che volevano garantire e proteggere tutti i loro privilegi ma fondamentale per le leggi bottai fu la legge croce pubblicata nel 1922 la prima che sancì la rilevanza del paesaggio per la determinazione dell'identità nazionale benedetto croce era stato ministro della pubblica istruzione dal giugno del 1920 a luglio del 1921 e durante questo periodo aveva scritto il testo di una legge che venne accolto soltanto nel 1922 quando croce non era più ministro l'articolo uno recitava sono dichiarate soggetti a speciale protezione le cose immobili la cui conservazione presenta un notevole interesse pubblico a causa della loro bellezza naturale o della loro particolare relazione con la storia civile e letteraria sono protette altresì dalla presente legge le bellezze panoramiche era stata questa la prima legge per la tutela delle bellezze naturali e degli immobili di particolare interesse storico nel testo della legge tuttavia non si parlava di paesaggio ma nella relazione con la quale il senatore benedetto croce presentò questa legge si parlava di bellezza naturale o del paesaggio egli ne dette anche una prima sommaria definizione ricordando come anche il patriottismo nasce dalla secolare carezza del suolo agli occhi ed altro non è che la rappresentazione materiale visibile della patria con i suoi caratteri fisici particolari con le sue montagne le sue foreste le sue pianure i suoi fiumi le sue rive con gli aspetti molteplici e vari del suo suolo quali si sono fermati e sono pervenuti a noi attraverso la lenta successione dei secoli nella sua relazione il senatore riconobbe che le misure di tutela limitano la proprietà privata ma afferma anche che questo limite è una necessaria servitù per pubblica utilità croce si richiamò alle leggi borboniche che parlavano di servitù di veduta che a loro volta si rifacevano a una legge di giustiniano che proteggeva le vedute di costantinopoli ferdinando di borbone nel regno delle due sicilie nel 1841 aveva emanato alcuni riscritti contenenti importanti prescrizioni per la tutela del paesaggio in queste disposizioni aveva introdotto il principio della servitù di veduta una servito pubblica più importante della proprietà privata pertanto il diritto del popolo di godere del panorama e delle bellezze naturali era considerato più importante del diritto di un privato di poter costruire o di costruire edifici troppo alti se questi toglievano l'umilità di veduta nel suo discorso inaugurale croce cito anche il presidente americano theodore roosevelt che durante la sua presidenza aveva inaugurato una vasta campagna per la protezione dell'ambiente naturale la conservazione deve voler dire il massimo bene possibile per il più gran numero di cittadini per il tempo più lungo possibile aveva affermato roosvelt questo principio si deve applicare al numero dei cittadini nel grembo del tempo cioè soprattutto alle generazioni future croce citò inoltre john ruskin l'artista e critico d'arte inglese che aveva ribadito che la tutela della natura è un obbligo morale verso le generazioni future il paesaggio va tutelato perché è fonte di intense esperienze estetiche non per il singolo ma per la collettività condividere queste esperienze estetiche collettivamente cementa la società il paesaggio è luogo chiave della responsabilità sociale in esso le istanze sociali e politici di oggi sono obbligati a misurarsi con i valori della natura della bellezza e della memoria quindi il passato in funzione del futuro e in quello che noi facciamo al paesaggio che la nostra società misura se stessa sulla base di questi precedenti croce parlò di un altissimo interesse morale artistico che legittima all'intervento dello stato poiché il paesaggio non è altro che la rappresentazione materiale e visibile della patria ma il principio della pubblica utilità sancito dalla legge croce e ribadito dalle leggi bottai è in realtà un principio radicato nella cultura italiana anche nella storia dell'italia pre unitaria e trae la propria origine dal diritto romano a roma le prime enorme di tutela che vietavano l'esportazione risalivano al quindicesimo secolo ma possiamo andare anche più indietro nel tempo pensate che nel 1162 a roma in relazione alla tutela della colonna traiana il comune aveva deliberato quanto segue per salvaguardare l'onore pubblico della città di roma la colonna non dovrà mai essere danneggiata o demolita ma restare così com'è per tutta l'eternità intatta e inalterata fino alla fine del mondo se qualcuno attenterà la sua integrità sarà condannato a morte e i suoi beni saranno incamerati dal fisco in italia negli antichi comuni prima e negli stati preunitari poi monumenti e paesaggio divennero espressione della cittadinanza principio di identificazione emotiva che coincideva con l'idea stessa di far parte di una comunità ben governata lo vediamo nel buon governo di lorenzetti al palazzo pubblico di siena lo leggiamo nel costituto del comune di siena del 1309 secondo il quale chi governa la città deve in primo luogo assicurare la sua bellezza e il suo ornamento essenziali per lo diletto e l'allegrezza dei forestieri ma anche per l'onore e la prosperità dei senesi a siena questo principio era così importante che nel 1400 3 venne istituito l'ufficio dell'ornato che aveva il compito di nominare ufficiali addetti a controllare l'ornato el acconcio della città e vediamo gli stessi valori in questo affresco di domenico di michelino ma su disegno di alessio baldovinetti realizzato in santa maria del fiore a firenze l'affresco raffigura dante alighieri con in mano il suo capolavoro la commedia e al suo fianco sinistro i principali monumenti della città di firenze quest'opera quindi celebra la grandezza del sommo poeta la grandezza della sua opera ma anche della città che gli ha dato i natali l'identità culturale e la lingua l'affresco celebra dante in occasione del secondo centenario della sua nascita ma nello stesso tempo celebra anche la sua identità fiorentina verrà presentata da quel paesaggio cittadino in cui predominano gli edifici pubblici simbolo appunto della comunità principio ispiratore delle norme tese a proteggere i monumenti delle città fu il primato del pubblico bene sopra il profitto privato fu la nozione di bene comune o pubblica utilità che con ragione si faceva risalire al diritto romano per citare anche in questo caso un solo esempio basterà ricordare la costituzione apostolica di gregorio xiii nel 1574 nella quale il pontefice e proclama l'assoluta priorità del bene e del decoro pubblico sulle cupiditas e sui comoda dei privati e sottopone a rigoroso controllo l'attività edilizia di tutti i privati su questi stessi principi si fonda l'articolo 9 della costituzione italiana che tutela il bonum comune e sottintende la pubblica utilità del patrimonio dei cittadini intesi appunto come collettività dimostrando quindi la profonda e imprescindibile armonia tra etica e politica l'articolo 9 della costituzione italiana è pertanto la sintesi di un processo polare che ha visto l'affermazione della priorità del pubblico interesse su quello privato e che in modo lungimirante ha affermato lo stretto legame tra la tutela del patrimonio culturale e quella del paesaggio e ora tocca a te la tua scuola deve organizzare una mostra dedicata ai principi fondamentali della costituzione italiana a te è stato assegnato l'articolo 9 devi raccogliere una serie di immagini corredate da ricche didascalie per spiegare l'importanza di questo articolo la sua storia e i principi sui quali si basa per svolgere questo compito ti consiglio la visione degli altri due video da me dedicati all'articolo 9 ti allego il link qua sotto a questo punto non mi rimane che augurarti buon lavoro se questo video ti è piaciuto metti un like e iscriviti al mio canale a presto