La prima cosa che mi pare potrebbe essere interessante dire parlando delle donne nel medioevo è che noi invece di baloccarci con appunto cinture di castità, ius primenoctis, streghe e così via potremmo ragionare su come quel mondo che dovremmo conoscere perché ci ha lasciato innumerevoli tracce, lo studiamo a scuola, lo studiamo a scuola la letteratura medievale e leggiamo Dante, leggiamo Boccaccio, poco, cioè sempre troppo poco però quel mondo potrebbe darci un meraviglioso esempio di come funziona Un meraviglioso esempio di qualcosa di cui noi nell'Occidente di oggi avremmo un gran bisogno, e cioè capire come funziona una società che è patriarcale e maschilista, se vogliamo, nel senso che tutte le posizioni di potere, tranne rare eccezioni, sono occupate da uomini, ma che è soprattutto una società basata su una rigida separazione dei ruoli. È una società basata sull'idea che gli uomini sono fatti in un certo modo e le donne in un altro e va bene così, ci saranno dei motivi se siamo stati creati così, divisi in due e questi due mondi convivono ognuno con il suo compito e le sue cose da fare. È un modello di società che noi nell'Occidente moderno abbiamo rifiutato perché abbiamo deciso di fare una cosa straordinaria che credo mai nessuna società umana ha fatto e cioè di provare a dire siccome separare i ruoli nettamente e dire queste cose le possono fare solo gli uomini, i maschi e queste altre le possono fare solo le femmine siccome questo provoca tanta infelicità ai singoli individui o può provocare tanta infelicità e noi nella nostra epoca non vogliamo che i singoli individui siano infelici e diamo più importanza allo sviluppo di ogni singolo individuo che non ha una visione d'insieme, allora noi proviamo a fare una cosa che mai nessuna società umana ha immaginato, cioè creare una società in cui tutti possono fare le stesse cose che poi di fatto noi percepiamo essenzialmente come.
Anche le donne, se Dio vuole, possono fare le cose che tradizionalmente facevano gli uomini, il politico, il magistrato, lo scienziato e così via. Questa cosa noi dobbiamo avere ben chiaro che è un'impresa incredibile quella in cui la nostra società si è impegnata, non dobbiamo pensare vabbè ma è ovvio che è così, sono solo quei deficienti del passato che non l'avevano capito. Noi stiamo facendo una cosa stupefacente, stiamo tentando di fare, ogni donna qui mi dirà siamo ben lontani dall'esserci arrivati davvero, no? Però è da generazioni che ci stiamo provando.
Allora, Fede, fammi ancora dire una cosa perché sennò me la dimentico. Avete pazienza, Federico. A questo punto noi però dobbiamo anche sapere che è il nostro occidente che oggi è impegnato in questo esperimento incredibile.
E allora abbiamo bisogno di sapere come funziona invece una società diversa dalla nostra. Una società in cui si dice, è ovvio che uomini e donne fanno cose diverse, no? Dobbiamo sapere come funziona una società così per confrontarci.
E saperlo non è così facile, rischiamo di ridurlo a caricatura. Allora, il nostro medioevo ci offre un modello meraviglioso di questo, di una società complessa, evoluta, sofisticata, intelligentissima a certi livelli, che è la nostra sotto certi aspetti. Perché anche quella gente mangiava maccheroni col parmigiano grattugiato sopra, d'accordo? E andava a sentire lezioni universitarie, e andava a messa la domenica a sentire il... d'accordo?
È la nostra sotto certi aspetti. Ma in una fase in cui tutti davano per scontato che gli uomini fanno certe cose e le donne certe altre. Per puro caso tutte le cose che danno più soddisfazione in pubblico le fanno gli uomini, ma non è colpa di nessuno. questo in modi che noi non ci immaginiamo più. Dante nella vita nuova a un certo punto racconta, credo che sia quando muore il papà di Beatrice.
E lui sa che Beatrice è lì in casa sua che piange, suo padre è morto, e va a portare conforto come un'infinità di vicini e conoscenti e amici vanno a casa Portinari per partecipare al lutto. Però Dante non può entrare in casa, perché la regola è che quando c'è un lutto e c'è il morto in casa, le donne stanno dentro a piangere e di quelli che arrivano per partecipare al lutto della famiglia, le donne entrano, gli uomini stanno fuori. E si fa così. Loro stessi non avrebbero saputo dire perché, in realtà poi con uno sguardo antropologico uno dice no, quello è un mondo come tante società dove non solo la nascita ma anche la morte la gestiscono le donne.
soltanto portano il bambino nella pancia e poi lo allattano e poi lo allevano nei primi anni, ma anche quando uno muore le donne subentrano fuori dai piedi gli uomini, sono cose che sappiamo fare noi e facciamo noi, dal lutto alle lamentazioni. l'occuparsi del cadavere, lavarlo, pulirlo, vestirlo e tutto quanto. E allora Dante che vorrebbe tanto andare dentro perché c'è Beatrice dentro, però è costretto a star fuori, dopodiché gli viene da piangere, lui piange perché pensa a Beatrice, ma le donne che vanno e vengono, quando escono delle donne da dentro E lui chiede come va, e queste qua lo vedono con le lacrime agli occhi e gli dicono, ma lascia perdere, lascia piangere noi, quello è il ruolo nostro, cosa vieni a metterci il naso, d'accordo?
Ecco, io l'ho letta di recente questa cosa, non me lo sapevo di certi, ma che arrivasse fino a quel punto, in realtà non me lo immaginavo e credo neanche tanti di voi, no? Allora, quelle società fatte così ovviamente tendono ad alimentare, lo raccontava... Maria Giuseppina Muzzarelli stamattina parlando di Christine de Pizan tendono ad alimentare l'idea che non siamo solo diversi e con ruoli diversi ma che sotto certi aspetti i maschi sono superiori perché tutte le cose che richiedono studio, intelligenza le fanno gli uomini mentre le donne fanno delle cose più spontanee e naturali. Società fatte così tendono ad alimentare negli uomini l'idea che le donne comunque sono inferiori a noi.
che è ovviamente uno dei motivi per cui oggi noi siamo imbarcati nell'esperimento di rovesciare questo tipo di stereotipo. Però società di questo tipo non implicano ovviamente che la donna poi sia disprezzata e marginata, non abbia un ruolo. La donna ha dei ruoli enormi in società di quel tipo, ruoli che però tendono a essere privati e non pubblici. usi in casa e non fatti vedere fuori, non sto dicendo tutto questo per dire non era poi così male, torniamoci, sia ben chiaro, non vorrei che ci fossero fraintendimenti su questo, ma anche chi crede che se una società è organizzata in quel modo tradizionale vuol dire che le donne lì non contano e non esistono, si sbaglia, contano ed esistono ma nei modi che le regole condivise gli riconoscono, a casa, nella famiglia.
Dopodiché tutti sanno che in qualunque novella medievale, quando si racconta di mariti e mogli, non è mai ovvio che in casa è il marito che comanda. È pieno di situazioni in cui ci raccontano di famiglie dove invece è la moglie che comanda. Ci ridono su perché dovrebbe essere il marito. Allora, capite, quello che voglio dire è che lì abbiamo una società che ci presenta in modo non caricaturale, ma con una grande complessità e ricchezza di esempi. come funzionava una società tradizionale per quanto riguarda la spartizione tra uomini e donne, e questo credo che per noi sarebbe istruttivo, ecco, studiarlo.
Avete presente la bellissima pagina del Vangelo, dove veramente si vede con chiarezza la superiorità della donna, è quella donna lì, ma quella donna lì è una donna archetipica, non è solo una donna. donna speciale o particolare, quella donna che si rivolge al figlio e gli dice, non gli dice nemmeno nulla, non gli dà nemmeno un comando, perché sa benissimo che il figlio intuisce. la mamma ordina e il figlio obbedisce, gli dice non hanno più vino, e quello gli risponde quasi male, risponde con impertinenza, ma che vuoi da me, ma che c'è fra me e te donna, donna, tu discendente di quella lì che ha mangiato la mela e ci ha messo tutti nei guai e mi ha obbligato perfino a venire in terra e a farmi crocifiggere, cosa vuoi da me?
Lei non gli risponde. e nemmeno si rivolge ai servi e dice fate quello che lui vi dirà e lui vi dirà quello che voglio io. Ma dico, la donna, la donna, la donna, all'uomo, veramente, siamo di una coscienza di inferiorità straordinaria, non vi parlo della vagina dentata, perché ve ne ha parlato già il dottor Floyd, ma siamo in quell'ambito. Guarda, io tu ieri, no ti interrompo perché vagina va bene una parola, si può dire, no?
Vagina si può dire, vagina? Perché ieri il professor Barbero ha fatto una lezione e tu non c'eri. abbiamo approfittato della tua sensazione Alessandro ha scritto un libro sui cazzi, si può dire cazzi?
No! è vero, è vero tutto ieri siamo stati attenti ci vuol dire asterischi, puntini, puntini ha fatto una lezione senza dire una parola Arriva lui, cazzo! Non ho fatto un discorso mascherita, ho fatto un discorso sulla reale e effettiva inferiorità dell'uomo che l'uomo sente benissimo rispetto alla donna, non a caso.
Insomma noi parliamo di medioevo, in medioevo è un'età maschilista, accidenti se è un'età maschilista, ma dico dalla Vergine Maria fino alla donna angelicata, gli esseri umani di sesso maschile e tutto il medioevo hanno passato. La loro vita è inginocchiata, non mi risulta che le donne facessero la stessa cosa. È vero che c'è un poeta, non mi ricordo qual era, un poeta occitano, il quale dice, attenzione, perché esiste la lotta di classe, e come dice giustamente Marco Revelli, l'hanno vinta i ricchi, l'avevano già vinta i ricchi anche allora. E lui fa un discorso sessista, ma nello stesso tempo un discorso profondamente. socio-antropologico fondato su come si tratta una donna con la quale si vuole arrivare al punto di fare all'amore.
E allora dice, beh, dipende dalle categorie, perché questo è il punto. È difficile dire la donna nel Medioevo era soggetta all'uomo, dopodiché si parla di Eleonora Aquitania, si parla di Santa Eldegarda, si parla dell'imperatrice Matilde o della... contessa è toscana matilde si vede gente veramente soggetta agli uomini non era un granché anche se insomma eleonora d'aquitania soprattutto con enrico secondo ne ha passate di brutte ed è stata veramente vilipesa in vario modo da enrico ii che era enrico ii il quale a un certo punto non non ha saputo come fare se non reagire alla sua conclamata inferiorità nei confronti della moglie, conclamata da se stesso a se stesso, segregandola, eccetera, ma è un atto di paresse e debolezza, è molto simile a quella di colui che sentendosi più debole si vendica picchiando o uccidendo la moglie, cioè esercitando la sua massa muscolare, l'unica cosa in cui lui si ritiene del tutto superiore, beh dico insomma siamo bassini come metà massicci. del genere umano se siamo ridotti ridotti a questo ma le donne lo sanno benissimo io non so non credo che nessuno se qualcuno c'è ma non credo che nessuna femminista sia veramente poi del tutto convinta che pur di far di far trionfare il femminismo si dovrebbe sacrificare sull'altare del femminismo anche la femminilità questo sarebbe darsi un po la zappa sui piedi e non lo fanno però c'è naturalmente una gradatoria il trovatore in questione che hanno minato e poi l'ho messo subito a parte e dice questo la signora feudale la si può solo venerare come la vergine maria e sperare da lei una qualche grazia e grazie una signora può dare a un solito a uno a uno spasimante che in ultima analisi della solita poi però c'è anche la no la nobile di rango inferiore, poi ci sono le mercantesse, con le mercantesse si può parlare un po'più liberamente, poi si esce dal castello, si esce dalla città e si trovano le contadine, con la contadine si può ardire anche qualche confidenza maggiore, poi si trovano le pastorelle che sono gentili, ma stanno sempre con le pecore, è un po'una cosa pecoreccia.
in ultima analisi e alla fine c'è la porchiera la badante di porci beh a lei si salta addosso senza troppe storie sono tutte donne però una graduatoria si fa e la graduatoria è evidentemente socio, politico economico, culturale quindi è anche questo elemento che chiaramente bisogna mettere in conto scusa che ti interrompo Franco è perché è difficile interrompere perché non posso dare dei calci perché è troppo lontano attento scusa se ti interrompo sono stato zitto ho fatto un discorso di mezz'ora e hai già visto voglio dire voglio dire parlavo delle pastorelle adesso il diminutivo Cosa che abbiamo toccato forse poco finora... Abbiamo toccato delle pastorelle? No, no, no!
Abbiamo toccato poco... Che gentaccia! Abbiamo toccato poco delle pastorelle! Certo, questo discorso è di nuovo un problema di distinzione di ruoli ed è il problema di come noi ormai siamo lontani dal capire i nostri antenati.
Perché... E attenzione, so benissimo che questo è un problema, come tutte le cose che stiamo dicendo sono cose che hanno una ricaduta immediata sull'attualità e quindi bisogna stare ben attenti. Ci sono società dove si organizza il matrimonio dei figli cominciando molto presto, perché l'unica cosa che conta è l'accordo tra le famiglie e se noi ci mettiamo d'accordo già adesso che i nostri figli sono piccoli va bene lo stesso. Ma quando parliamo di spose bambine del medioevo il discorso è diverso. Loro avrebbero detto, ma come bambine?
Ma stai scherzando? Quella è una società... che ovviamente dispone di pochissime difese contro la malattia e contro la morte. È una società come quella antica, né più né meno, dove si muore a tutte le età, dove muoiono i bambini come mosche, muoiono i neonati, muoiono continuamente, muoiono le persone, si muore a 15 anni, si muore a 20 anni, si muore a 25, una piccola minoranza arriva alla vecchiaia, d'accordo?
E al tempo stesso è una società che sente fortissimo l'impulso a dire noi dobbiamo procreare e moltiplicarci. Poi in particolare nella società ebraica e in quella cristiana questo sta scritto e quindi è anche proprio un precetto, è la volontà di Dio. Ma al di là di questo è una spinta naturale fortissima, che è la stessa che c'è in tutti gli animali d'altra parte, quindi lì l'essere umano è un animale che... A quell'epoca non è ancora modificato culturalmente o non troppo il fatto che è comunque una cosa automatica che è ovvio che dobbiamo fare, fare figli.
Fare figli è una cosa che richieda che un uomo e una donna si sposino e vadano a letto e poi i scienziati medievali discutono, è interessantissima la discussione sul fatto che è chiaro a tutti che l'uomo... Nel momento dell'orgasmo emette lo sperma e questo sperma serve per generare il figlio. Meno chiaro è che la donna nel momento dell'accoppiamento fa la stessa cosa, anche lei emette uno sperma. E'curioso che gli scienziati medievali su questo si dividono. Ci sono quelli che dicono giustamente no, la donna non emette nessuno sperma, dopodiché da questa conclusione scientifica giustissima traggono la conseguenza sbagliata che quindi la donna non ha nessun ruolo nel produrre il figlio, serve soltanto come vaso, ecco diciamo, fa tutto l'uomo.
Invece gli scienziati che traggono la conclusione sbagliata che la donna è esattamente come l'uomo, e così via, da questa conclusione sbagliata arrivano a concludere una cosa giustissima, e cioè che in realtà il figlio è il prodotto sia del maschio sia della femmina e che entrambi contribuiscono. Dopodiché la donna rimane incinta. E finalmente arriva la gravidanza e ci vuole quasi un anno per tutto questo, è lungo questo tempo, e poi partorisce, e io non so, non credo che abbiamo mai fatto dei calcoli, delle medie, dire che la donna ci muore una volta su dieci forse è troppo.
però in media una volta su... vogliamo fare come le missioni di guerra dei piloti americani che nella seconda guerra mondiale avevano una probabilità su 25 grosso modo, su 20 o 25 di non tornare, tanto che gli americani che erano ricchi, i loro piloti da guerra, dopo 25 missioni li rimandavano a casa, se è arrivato fin lì basta, ecco. Allora la donna rischia di morirci e comunque rischia il bambino. E se il bambino è nato, poi però che passi il primo anno non è affatto detto, anzi non dico che metà muoiono nel primo anno, ma un quarto probabilmente sì. Questo spiega anche come mai nella mentalità collettiva, almeno i maschi, le donne probabilmente no perché l'hanno portato dentro per nove mesi, ma il maschio che tutto sommato è rimasto.
...da aspettare, ha imparato che per non soffrire troppo è meglio non attaccarsi troppo al neonato, perché non lo sai se ne uscirà, se verrà grande. Questa è una cosa non soltanto del Medioevo, naturalmente dura a lungo. Andate a leggere in Montaigne, in Montaigne quindi in un...
In un orgoglioso e arrogante gentiluomo del Cinquecento, un uomo di guerra ma anche un uomo di cultura, uno straordinario filosofo, Montegno da qualche parte parla dei neonati e dice sì, anch'io ne ho persi uno o due. Provate a immaginare oggi qualcuno che non si ricorda più bene se gli è morto un figlio neonato o gli sono morti due. No, ecco, e quello è Montaigne.
Allora, poi però se sei fortunato, se il bambino è fortunato, cresce, va avanti, dopodiché può sempre morire. Ti può morire a tre anni, a cinque, a nove, a dieci, succede continuamente dappertutto. E nel frattempo quindi tua moglie è di nuovo incinta. Se noi dovessimo, ecco, i nostri sceneggiatori che producono film ambientati nel medioevo, quando fanno vedere una folla, dovrebbero far vedere dappertutto una marea di bambini, ovviamente, come oggi nel terzo mondo, e dovrebbero far vedere le donne sempre incinte.
La donna o è il neonato o è incinta, non solo perché non si conoscono mezzi efficaci per evitarlo, lì c'è una grossa discussione, in realtà ogni tanto, specialmente se fai l'amore con qualcuno che non è tuo marito, preferiresti non restare incinta, c'è tutto un folklore, rimedi magici, ma anche delle conoscenze verosimilmente non così sbagliate, ma nel matrimonio la donna è sempre incinta perché lo scopo è quello. Ma allora se lo scopo è quello e se i rischi sono così forti, e allora quando cominci a fare sì che la donna faccia la cosa principale per cui esiste, cioè fare dei figli, appena possibile. E quindi la ragazza di 14-15 anni è una donna, è fertile e quindi si sposa e comincia a fare dei bambini. E dato che tutti danno per scontato questo, gli uomini si innamorano delle 15 anni. Perché il modello è quello, ciò che oggi sarebbe pedofilia è assolutamente normale nelle società del passato perché la quindicenne è pronta.
Dopodiché è uno di quei casi in cui la separazione tra ciò che ci si aspetta da un uomo e ciò che ci si aspetta da una donna è totale. L'uomo la deve mantenere questa donna e i figli che gli darà, la deve mantenere questa famiglia e quindi l'uomo deve essere sistemato. Questo significa intanto che nelle società tradizionali un'infinità di gente non si sposa mai.
I garzoni, i servi pastori, gli apprendisti, i domesti, quella gente lì non si sposa. Ti sposi quando sei sistemato, hai un reddito e quindi normalmente non giovanissimo. Conseguenza al matrimonio, normalmente la moglie ha 15 anni e il marito ne ha 25 o anche 30. Dopodiché la gente dice perfetto è proprio quello che ci vuole perché chi è che deve comandare in casa? E'il marito naturalmente no? Vedete come torna tutto dal loro punto di vista funziona tutto perfettamente smette di funzionare Soprassensionare quando noi, nella nostra modernità, ci diciamo ma chi l'ha detto che deve comandare il marito?
E chi l'ha detto che la donna deve solo fare figli? Che quello è lo scopo per cui è stata messa al mondo? Noi capite, rimettiamo in discussione tutto e creiamo una società straordinaria dove le opportunità per i singoli sono enormemente maggiori, dove le strade non sono più dettate. mettate in modo così rigoroso per tutti anche in base semplicemente al tuo sesso, creiamo una società che è l'unica società che ha potuto a quel punto pensare alla democrazia, perché anche la democrazia si capiva chiaramente nel discorso del professor Cardini, è una di quelle conseguenze del fatto che in Occidente... Abbiamo deciso che ogni individuo vuole le stesse cose che possono avere anche tutti gli altri.
Tutto questo è un esperimento straordinario, si tiene tutto, l'eguaglianza dei sessi e la democrazia sono due pezzi dell'esperimento che noi in Occidente abbiamo messo in piedi da qualche secolo e in particolare nell'ultimo secolo, in realtà molto più intensamente di prima. In passato non era così e quindi oggi a noi l'idea di un trentenne che sposa una quindicenne ci fa star male, così come troviamo vergognosa l'idea di un uomo adulto che si innamora di una quindicenne e se la porta a letto. Dobbiamo però fare lo sforzo di capire che sono vissute generazioni e generazioni nel cui sistema di valori e di vita quelle cose invece erano perfettamente logiche e naturali. Sarà che l'uomo moderno... Si trova un po'scoperto davanti a queste cose perché avete presente le cose che non sono da uomini e che non si fanno e che le fanno le donne, compreso l'apparecchiare e lo sparecchiare, molto banalmente.
Tutte queste cose sono contestate, ora l'uomo arriva a voler cucinare, anzi spesso pretende di cucinare, di cucinare meglio della donna, poi ormai siamo pieni di chef, però quando si tratta di fare i piatti c'è... ancora anche in società molto avanzate nel nostro occidente, una certa reluttanza, non solo, ma gli europei per molto tempo hanno sfottuto gli americani perché al cinema, che era ancora il cinema in bianco e nero, il cinema degli anni 20, 30, ancora 40, si vedevano gli uomini che naturalmente facevano i piatti dopo ogni pasto. E attenzione perché alla fine della cura... All'uguaglianza fra gli individui, prima o poi, si deve riproporre il vecchio problema già impostato alcuni decenni orsono dal vecchio Marx.
L'uguaglianza totale non è uguaglianza anche se non è uguaglianza anche economica. Siamo pronti a affrontare questo tema? Sembra di no perché il trend della modernità occidentale sta andando paradossalmente in un'area di riscaldamento.
paradossalmente verso un sempre maggiore e un sempre maggiore iato tra i pochi molto ricchi e i sempre più molti che sono molto poveri. E questo senza dubbio è una contraddizione in termini della nostra società occidentale. Abbiamo seminato qualche cosa e poi ci siamo accorti che i frutti di questo qualche cosa non ci vanno più bene. Sì, ma perché appunto il problema è sempre quello di capire che intanto naturalmente che le società umane sono complesse e che dentro c'è di tutto e che non sono mai riducibili a una visione unitaria, non c'è nessuna società in cui tutti la pensano allo stesso modo.
Questa è una prima cosa che dobbiamo ricordarci perché invece noi abbiamo la tendenza a percepire questa divaricazione, queste differenze nella nostra società. Le altre ce le immaginiamo invece fatte di persone tutte uguali. Le donne nel Medioevo erano così.
Non è così, a me viene in mente una cosa che non c'entra col Medioevo ma che a me ha colpito enormemente. Una volta leggevo un libro che parlava di indiani d'America. Gli indiani d'America sono società molto primitive nel senso di che quando sono arrivati a contatto con i bianchi erano praticamente all'età della pietra, primitive in quel senso.
Sono società in cui è molto forte vista da noi l'esistenza di una cultura tradizionale, tribale e condivisa da tutti. Per cui tutti noi... Noi occidentali la accentuiamo anche ovviamente per rendere le cose più facili quando si fa un film come Balla coi lupi per esempio allora ecco che i Dakota hanno tutti i capelli lunghi o le trecce mentre invece i malvagi poni hanno tutti la cresta ma entro certi limiti è vero che in una società tribale tutti i membri della tribù si riconoscono e hanno certe caratteristiche che sono le loro Dopodiché a me è capitato appunto di leggere la seguente cosa, antropologo che discute con il vecchio indiano e si fa raccontare come vanno le cose e dice, gli copricapi, le penne d'aquila, dice sì sì no certo, quando uno aveva fatto un atto di valore in combattimento, toccato un nemico con la sua arma per esempio, aveva diritto a portare... una penna d'aquila, se l'hai fatto due volte, due penne d'aquila, e l'antropologo chiede, e queste cose una volta che uno ha diritto a portarle, le porta sempre?
E l'indiano risponde, ma dipende, se uno di quei tipi che ha queste cose ci tengono, allora, capite, c'è sempre la dialettica fra l'individuo e la collettività. E allora, all'interno di questa dialettica è chiaro che possono coesistere Uomini che pensano che siccome noi uomini lavoriamo e portiamo i soldi a casa e facciamo politiche, facciamo la guerra, mentre le donne se ne stanno a casa, comode loro, è vita comoda, sempre lì a chiacchierare con le amiche, e che quindi dicono, beh, è ovvio che la donna è inferiore, non saprebbe fare quello che sappiamo fare noi. In realtà nel Medioevo non c'è molto bisogno di ragionare su questo perché è un'epoca in cui...
ancora in linea di massima la grande maggioranza delle persone accetta come naturale e inevitabile la divisione dei ruoli. Il problema, no un momento, attenzione, le donne sono più stupide degli uomini, non possono fare questo, sarà discusso violentemente soprattutto nell'Ottocento, quando per la prima volta le donne diranno vogliamo votare anche noi, vogliamo laurearci in medicina, vogliamo poter fare il magistrato, allora lì sì che la spinta conservatrice di tanti uomini porterà a dire no, un momento.... è impossibile. Dopodiché è fondamentale aver chiaro che noi siamo sempre di fronte a società dove anche se la ripartizione dei ruoli è diseguale, anche se questa disuguaglianza fa sì che c'è chi comanda più visibilmente e chi invece per avere un po'di potere deve ritagliarselo con fatica all'interno dello spazio domestico, anche se quello che giustamente... Franco Cardini definiva come dire la maggior massa muscolare e anche un diverso atteggiamento mentale, fa sì che in una tipica famiglia medievale è l'uomo che picchia la moglie e non il contrario, perché l'uomo deve comandare, deve insegnare, certo tutto questo è assolutamente vero, dopo di che nessuno mai in quelle società si sogna di dire la donna non esiste, la donna è… Una cristiana ha un'anima immortale e ha un ruolo dentro questa società e di conseguenza chi ragiona, i pochi intellettuali che si pongono dei problemi in astratto e ragionano sulle cose, ovviamente dà per scontato che la disuguaglianza non significa che la donna non ha.
Allora è chiaro che se io sono un teologo e un canonista, quello di cui parlavo ieri... Sto discutendo su tutta una serie di problemi legati alla vita sessuale perché i fedeli si aspettano che io gli insegni le cose e questi fedeli sono maschi e femmine e le cose che noi come clero decidiamo di insegnare ai cristiani vanno insegnate agli uomini e alle donne. E quando poi il confessore riceve i penitei fedeli che vengono a confessare, che hanno fatto? Vengono gli uomini e vengono le donne e dunque è del tutto ovvio. che le regole che noi stabiliamo devono essere regole per gli uomini e per le donne e a questo punto ogni problema va analizzato da entrambi i punti di vista e quindi se io sono un canonista che si sta divertendo in modo particolare a regolamentare la vita sessuale, perché so che la vita sessuale è una cosa importantissima so, come è ovvio, che riguarda tutti solo epoche molto più ipocrite immagineranno come molti immaginavano nell'ottocento che in realtà alle donne il sesso non interessa e che è una cosa che significa offenderle anche soltanto parlarne e così via nel Medioevo ovviamente non è così allora si sta ragionando su questo e devo pormi il problema dal punto di vista di tutti ma del resto non è difficile perché se io sono un canonista cristiano del dodicesimo del tredicesimo secolo Per prendere delle decisioni andrò a vedere cosa c'è scritto nella Bibbia naturalmente.
E nella Bibbia ci troverò che San Paolo, quando parla di certe cose, prende in considerazione entrambi i sessi. E certe volte li prende in considerazione per dire, ragazzi guardate che i due sessi hanno responsabilità diverse. La donna deve fare un sacco di cose, dice San Paolo. Ma non deve parlare nell'assemblea, nell'assemblea parlano gli uomini. E quando invece San Paolo ragiona sul dovere coniugale, oh qui c'è una coppia, c'è un uomo e una donna, e di conseguenza allora cosa decidiamo?
E così allora decidiamo che evidentemente in quel momento decisivo per la vita della coppia, che è quando si fa l'amore, Ebbè allora entrambi hanno un dovere verso l'altro e San Paolo lo dice appunto nel modo più espresso, una volta che ti sei sposato la donna non è più arbitra e padrona del suo corpo, suo marito. è il padrone e allo stesso modo l'uomo non è più arbitro e padrone del suo corpo, la moglie è la padrona. E allora qualunque canonista che ragioni su queste cose prima o poi andrà a sbattere in questo passo della prima lettera ai Corinzi e dirà è di conseguenza e allora il diritto certo, il diritto quindi il diritto al piacere c'era anche la donna per forza, darà fastidio a tanti mariti, magari sì ma a noi non importa se gli dà fastidio, noi dobbiamo dire la verità e la verità è quella e allora la donna ha diritto sì, è un diritto certo.
E allora se immagino una donna che viene da me e mi dice guarda che mio marito non mi soddisfa, io cosa devo dirle? Ovviamente al confessore spiegherò, dille che porti pazienza, che ci sono tante cose, però se poi la donna insiste io devo dirle che non ha il diritto di chiedere la separazione? No, se la donna insiste ha il diritto. di chiedere la separazione perché mio marito non mi soddisfa e tutto questo viene direttamente da San Paolo e quindi non c'è modo di evitarlo, poi tutti i mariti del medioevo pensano questo ma figuriamoci anche nel medioevo come oggi era pieno di imbecilli, di gente rozza, di gente violenta, di egoisti, di gente che pensava solo a se stessa e quindi succedeva di tutto, ma se noi vogliamo dire che cos'era L'atteggiamento che il clero medievale e gli intellettuali avevano verso queste cose, dobbiamo andare a leggere i loro libri. E poi il fatto che un'infinità di gente non andasse dietro a questo è anche ovvio, perché naturalmente, e qui chiudo, Ho già detto ieri, ma lo ridico, perché mi sembra un passo veramente decisivo per capire che cos'è il Medioevo, ma che cos'è qualunque società umana.
I canonisti si interrogano com'è che noi proibiamo da sempre l'adulterio e la sodomia e di fare sesso in certe posizioni e continuamente arrivano i penitenti a dirmi guardi ho fatto questo, ho fatto quello. tanto che si sentono delle mostruosità in confessione che voi neanche vi immaginate. E poi vengono fuori gli scandali e tocca processare la gente e continuamente i nostri tribunali infliggono penitenze e multe a gente che ha fatto tutte quelle cose che noi da sempre diciamo che sono vietate. E perché?
Perché la gente dice io faccio quello che voglio e anche questo è il medioevo.