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Riflessioni sul Capitolo 17 dei Promessi Sposi

ciao sono patrick sedi e ogni martedì e venerdì alle 14 pubblico un video sui promessi sposi oggi vediamo il riassunto del capitolo 17 con renzo che arriva a milano la storia si complica pertanto ti informo che il mio libro si promessi sposi ti permette di conoscere in maniera veloce approfondita tutto il romanzo per ogni capitolo scritto riassunto breve un riassunto dettagliato suddiviso in sequenze o inoltre indicato le tecniche narrative per riportato i pensieri le emozioni e dialoghi di tutti i personaggi il libro è disponibile su amazon in libreria propri link in descrizione che nel primo commento verso le 5 30 del pomeriggio renzo lascia il paese di gorgonzola e mentre procede e combattuto al suo interno da due desideri contrapposti quello di correre è quello di stare nascosto tuttavia dopo un po si calma perché pensa che in fondo solo i due birre e notaio criminale che sono andati ad arrestarlo conoscono il suo volto ed inoltre renzo non ha stampato in fronte il proprio nome quindi si tranquillizza e continua a camminare l'obiettivo di renzo è quello di raggiungere il fiume adda e riuscirà a trovare ascoltando il suono del fiume il camino di renzo è lungo e faticoso e il ragazzo comincia a sentire la stanchezza è freddo lungo la sua strada si imbatte in diverse cascine e quando passa vicino sente i cani abbaiare più volte renzo pensa di chiedere informazioni un rifugio in una di queste cascine ma poi teme che i proprietari possano o scambiarlo per un fuggitivo o ancor peggio pensare che sia un ladro decide così di proseguire e di trovare il fiume adda prima del farr del giorno in modo tale non dover continuare a cercare il fiume alla luce del sole davanti a tutti renzo si inoltra per una fitta boscaglia che sembra preannunciare la vicinanza del fiume adda si tratta di un luogo selvatico e solitario al cui interno renzo comincia a provare un certo terrore e si ricorda delle storie paurose e gli sono state raccontate da bambino per scacciare la paura dunque comincia a recitare frase varie preghiere dedicate ai morti dopo di che entra nel bosco vero e proprio e qui il suo stato d'animo peggiora in quanto all'interno di questo bosco al buio tutte le piante sembrano mostruose e spettrali e renzo comincia a provare un vero e proprio terrore sa così per scappare e tornare indietro nei luoghi abitati tuttavia riesce a farsi forza e a calmarsi renzo si ferma e si mette in ascolto restando così fermo sospeso il mormorio di piedi nel fogliame tutto tacendo di intorno a lui cominciò a sentire un rumore 1 rumorio humor mouriho d'acqua corrente sta in orecchi né certo esclama elan da fu il ritrovamento ad un amico un fratello di salvatore e così renzo si dirige con grande gioia verso il fiume raggiunta la riva dell'adda renzo osserva dall'altra parte del fiume i vari paesi e nota una grande macchia biancastra che suppone essere bergamo dopo di che osserva il fiume alla ricerca di una barca e non vedendo né nessuna si mette in ascolto per vedere se riesce a sentire il battere di qualche arredo tuttavia non c'è anima viva inizia così a pensare un modo su come passare la notte infatti a renzo è stato insegnato che la da non è un fiume con cui scherzare e quindi sa benissimo quanto possa essere pericoloso tentare di attraversare la all 8 e per di più di notte renzo decide così di attendere la mattina successiva e pensa un modo su come trascorrere la notte esclude di trascorrere la notte sopra un albero perchè il freddo non glielo avrebbe permesso esclude anche di attendere il giorno camminando avanti e indietro sia per il freddo sia perché è troppo stanco si ricorda così aver notato mentre si dirigeva al fiume un vecchio capanno di paglia e fango in cui solitamente des fatti contadini conservano il raccolto decide così di tornare indietro è provare a passare la notte dentro questo capannori entra senza problemi nota una sorta di amaca ma decide che è meglio non dormire lì sopra raccoglie invece la poca paglia per terra e si prepara un giaciglio per passare la notte prima di dormire però si inginocchia ringrazia la provvidenza e recita le preghiere ricordandosi di non aver pregato la notte precedente a causa del suo stato di ubriaco e pensa che proprio per questo che all'osteria della luna piena ha avuto quel risveglio non proprio piacevole dopo di che prova a dormire ma non riesce a prendere sonno in quanto è vittima di numerosi pensieri angosciosi prima di tutto si vede davanti tutti i personaggi incontrati nel corso della sua avventura dunque il mercante i notaio criminale gli sbirri non stai dalla luna piena il poliziotto in incognito e il vicario di previsione ma anche don rodrigo è don abbondio ossia persone con cui ha dei conti in sospeso finalmente iniziano a sopraggiungere anche di ricordi piacevoli ossia i volti di lucia agnese è fra cristoforo ma si tratta di ricordi si piacevoli ma anche dolorosi infatti inizia a pensare che agnese a causa di questa storia è costretta a vagabondare lontano da casa sua poi pensa lucia ed è preso da un enorme tristezza e infine al pensiero di fra cristoforo prova un enorme rammarico per non aver seguito i consigli dalle fratte questi pensieri angosciosi uniti al gelo che si trova all'interno del capanno non permettono al renzo di prendere sonno e ragazzo attende il mattino misurando le ore attraverso i rintocchi del campanile di una città vicina probabilmente trezzo d'adda quando il campanile batte le 5 del mattino renzo esce dalla capanna e si dirige verso il fiume percorrendo la stessa strada della sera prima questa volta però ride delle sue paure in quanto le piante che incontrano gli appaiono più mostruose e spettrali bensì alla luce del sole appaiono per quello che sono ovvero semplici piante raggiunta la riva dell'adda nota un pescatore e mi attira l'attenzione una volta che quest'ultimo si è avvicinato renzo gli chiede di essere traghettato dall'altra parte del fiume il pescatore accetta renzo salì sulla barca e prende in mano in remo dimostrando al pescatore di esser abile a manovrare la barca l'imbarcazione procede a zig zag in modo tale da appendere la forte corrente della durante il tragitto renzo chiede al pescatore se quella città in lontananza quella macchia biancastra sia il paese di bergamo in tutta risposta il pescatore dice la città di bergamo dopo di che renzo si informa se l'altra riva del fiume appartenga a venezia e pescatore gli risponde che quella è terra di san marco alla notizia renzo a un esclamazione di gioia giunti sull'altra riva renzo scende dalla marca e paga una berlin dal pescatore per il servizio ricevuto quest'ultimo gli augura buon viaggio è va via il narratore ci informa che questo pescatore era solito fare questo servizio ossia traghettare banditi a contrabbandieri dall'altra parte del fiume e lo faceva non tanto per i soldi quanto perché non voleva tra queste persone farsi dei nemici tuttavia faceva sempre stando ben attento alla giustizia ossia non essere scoperto renzo si sofferma sulla riva e guarda la patria che ha appena lasciato dall'altra parte del fiume prova una grande sensazione di sollievo e di felicità per essersi salvato ma allo stesso tempo prova tristezza per le persone care che ha lasciato oltre la riva del fiume dopodiché si dirige verso bergamo e questa volta chiede senza paura ai passanti quale sia la direzione per raggiungere bergamo questo perché renzo ormai non è più nel ducato di milano e dunque non ha nulla da temere apprende così da un passante che mancano per bergamo 9 emilia durante il cammino nota però sulla strada i segni della carestia in quanto incontra numerosi accattoni e svariate famiglie di contadini che chiedono l'elemosina e di fronte a questa situazione inizia a preoccuparsi in quanto teme che a causa della carestia non riuscirà a trovare lavoro però poi si tranquillizza perché ricorda che bortolo suo cugino è benestante e inoltre renzo confida nella provvidenza a questo punto comincia a sentire fame e pensa che non sia una cosa buona presentarsi dal cugino a stomaco vuoto e chiedergli come prima cosa da mangiare decide allora di spendere i pochi soldi che gli sono rimasti per un pasto frugale in un'osteria all uscita dall osteria incontra sulla porta a tre persone che chiedono l'elemosina una vecchia una donna più giovane con un bambino e un uomo ed ai pochi soldi che gli sono rimasti alla mano più vicina e nel farlo esclama che c'è la provvidenza mentre cammina renzo prova una certa allegria sia per il pasto appena consumato sia per l'azione buona appena compiuta e confida sempre di più nella provvidenza infatti renzo pensa che se la provvidenza ha fatto trovare a queste povere persone un uomo un forestiero e per di più fuggitivo che dava loro del denaro i suoi ultimi soldi di certo la provvidenza non lo abbandonerà in futuro renzo comincia così a farsi prendere da un certo ottimismo pensa che prima o poi la carestia dovrà pur finire essa di essere un buon lavoratori di setta e dunque non resterà senza lavoro infine ricorda di aver lasciato a casa del denaro che si farà presto spedire a questi pensieri renzo si lascia andare a delle fantasticherie comincia a fantasticare di trovare un buon lavoro in un filatoio di guadagnare dei soldi e con i risparmi farsi raggiungere da lucia e agnese di sposarsi con luci a bergamo e di condurre insieme una vita felice e pensa che un giorno andranno tutti e tre in gita lucia agnese renzo e ragazzo mostrerà le due donne il punto in cui attraversato il fiume arrivato a bergamo renzo nota un altro edificio con più ordini di lunghi e finestre riconosce essere un filatoio dunque vi entra e chiede un operaio del cugino bortolo castagneri l'operaio lo indirizza verso il signor bortolo a sentire il cugino chiamato con l'appellativo di signore renzo pensa che le cose non possano che andare ben e renzo raggiunge il cugino morto lo si salutano affettuosamente dopodiché il cugino porta renzi in una stanza appartata dove comincia a rimproverarlo per averlo raggiunto proprio in un momento di crisi come quello che stanno vivendo adesso a causa della carestia infatti bortolo più volte negli anni aveva invitato il cugino a fargli visita ma renzo non era mai andato renzo allora spiega al cugino le circostanze che lo hanno costretto a raggiungere bergamo proprio in quel momento il cugino bortolo appresa la situazione di renzo gli dice di non preoccuparsi e gli promette aiuto dopo di che elogia le doti di lucia e condanna il comportamento di don rodrigo infine ha preso carenzo ha finito tutti i soldi gli promette nuovamente il suo aiuto dicendo che non servirebbe a nulla aver ricevuto del bene da dio se poi non si fa del bene a parenti e amici a questo punto bortolo chiedi a renzi informazioni sulla rivolta di milano e spiega che nel bergamasco la situazione è diversa la città di bergamo ha infatti comprato dal mercante di venezia 2000 some di grano proveniente dalla turchia per nutrire la popolazione i rettori di verona e brescia hanno però deciso di chiudere i passi l'avvocato lorenzo torre e così inviato a venezia per convincere in dolce dell'insensatezza di questo provvedimento e il suo discorso è così straordinario che il doge non solo ordina ai rettori di far passare il grano ma addirittura gli ordina di scortarlo lo fanno batista avviava invece nunzio di bergamo a venezia ha convinto il senato veneziano che anche nelle campagne si patisce la fame a causa della carestia così il senato veneziano ha deciso di spedire a 4000 staglia di miglio per fare il pane nelle zone del bergamasco terminato il discorso bortolo dice renzo che lo presenterà al padrone presso il quale bortolon gode di grande fiducia in quanto e fa tutto del filatoio inoltre bortolo dice di aver già parlato in passato al padroni di suo cugino renzo e dunque ottimista sul fatto che penso possa trovare un impiego prima però bortolo dice di dover fare un avvertimento a renzo nel bergamasco infatti si è soliti chiamare i milanesi col termini di baggiani ossia sciocchi e bortolo spiega renzo che deve abituarsi a questa usanza e non deve darci peso più di tanto ma renzo non accetta e pensa che i bergamaschi lo dicano a chi permette di farselo dire il cugino aborto l'allora interviene nuovamente spiega al cugino che questa usanza è così diffusa che se renzo non accetta di essere chiamato baggiano dovrà andare in giro col coltello sempre in mano e spiega al cugino che dopo che ne avrà accoltellato e ho ammazzato tre o quattro prima o poi finirà lui con l'essere ammazzato e accoltellato inoltre dice i suoi compatrioti milanesi non lo hanno poi trattato molto meglio a queste parole renzo si convince e il cugino bortolo lo presenta al suo padrone renzo riceve una sistemazione dignitosa e narratore ci dice che questo fu merito della provvidenza in quanto anticipa renzo non avrebbe potuto più fare affidamento sui denari lasciati a casa sua con questo concluso per la spiegazione di questo capitolo ho fatto un video specifico iscriviti al canale e noi ci vediamo al capitolo 18 in bocca al lupo