Il nord Italia. Cominciamo dalla Valle d'Aosta, la regione più piccola e meno popolata d'Italia. La sua estensione è di 3260 km² e conta 126.000 abitanti. È una regione a statuto speciale dovuto alla presenza di una minoranza di lingua francese che tuttavia corrisponde solo all'1% dell'intera popolazione regionale.
La lingua più diffusa in questa regione è il franco-provenzale. Il capoluogo è Aosta. Il nome di Aosta è stato dato in onore di Ottaviano Augusto dopo la conquista del territorio da parte dei Romani nel 25 avanti Cristo.
Nella storia più recente la Valle d'Aosta è stata parte del Ducato di Savoia e del Regno di Sardegna ed è poi diventata una regione italiana. L'economia della Valle d'Aosta è basata principalmente sul turismo invernale. La temperatura qui può arrivare fino a meno 20 gradi e le precipitazioni nevose sono abbondanti durante la stagione fredda. Le montagne sono il fiore all'occhiello di questa splendida regione che comprende le quattro vette più alte d'Italia, il Monte Bianco, il Monte Rosa, il Cervino e il Gran Paradiso.
Il Piemonte. Il Piemonte è una storia strettamente legata allo sviluppo del Regno d'Italia che ha avuto origine proprio da quello sardo-piemontese. Torino è il capoluogo della regione ed è stata la prima capitale italiana dall'anno dell'unità fino al 1865. Il territorio di questa regione è prevalentemente montuoso ed è ricco di fiumi e laghi.
Oltre alle molte risorse naturali e paesaggistiche, il Piemonte offre un grande patrimonio artistico e culturale di diversi periodi storici, dal romanico al gotico al neoclassico fino al barocco e all'arte contemporanea. L'area metropolitana di Torino conta circa 2 milioni di abitanti e comprende poli industriali, culturali e artistici di livello nazionale. Molte aziende storiche d'Italia sono state fondate in questa città, Fiat, Iveco, Cirio, Lavazza eccetera.
Le altre province piemontesi sono Verbano, Cusio, Ossola, Vercelli, Novara, Biella, Alessandria, Asti e Cuneo. La popolazione piemontese è di circa 4 milioni e 300 mila abitanti. distribuiti su una superficie di 25.400 km² che rende il Piemonte la seconda regione italiana per estensione. Il Piemonte possiede una ricchezza linguistica invidiabile ma spesso non conosciuta. Oltre all'italiano la regione riconosce altre cinque lingue storiche il piemontese, l'occitano, il franco-provenzale, il francese e il walser una variante del tedesco.
Inoltre si parlano dei dialetti del lombardo, del ligure e dell'emiliano. Parliamo della Liguria. La Liguria è una striscia di terra barriera bagnata dal mare e confina a ovest con la Francia, a nord con il Piemonte e a est con l'Emilia-Romagna. La sua popolazione è di circa un milione e mezzo di abitanti distribuiti nelle quattro province di Genova, Savona, Imperia e la Spezia.
Il clima emite sulla costa ma presenta temperature invernali rigide sulla parte montuosa della regione. Il turismo è una delle attività economicamente più rilevanti per la Liguria, specialmente per i paesaggi rinomati come Portofino, le Cinque Terre o Porto Venere. Genova è il capoluogo di questa regione e città natale del grandissimo Fabrizio de Andrè. La fama di questa città non si limita solo alla musica.
Genova è stata una delle repubbliche marinare oltre che la città natale di Cristoforo Colombo. L'economia della regione si basa sull'agricoltura, l'allevamento, la pesca e l'industria, strettamente legata al grande porto di Genova. Caratteristica di questa regione è la lingua ligure, sfortunatamente parlata sempre meno a causa di vari fattori socio-culturali, ma protagonista di opere letterarie ed artistiche regionali. La Lombardia.
La Lombardia è la regione più popolosa d'Italia, con ben 10 milioni di abitanti. La maggior parte delle persone vive nell'area intorno a Milano, capoluogo della regione ed anche centro finanziario ed economico nazionale. Milano è anche la città natale di Alessandro Manzoni, una delle colonne portanti della letteratura italiana. Il resto degli abitanti vive nelle altre province di Sondrio, Como, Lecco, Monza e Brianza, Varese, Bergamo, Brescia, Pavia, Lodi, Cremona e Mantova, su una superficie di circa 24.000 km.
quadrati. Il nome di questa regione si deve ai Longobardi, popolazione germanica che nel VI secolo a.C. occupò gran parte della penisola, stabilendo la sede del regno nell'attuale Pavia. L'economia lombarda è la prima in Italia, contribuendo a circa un quinto del prodotto interno lordo nazionale.
Molte imprese, che operano soprattutto nel settore industriale, tessile e chimico, hanno sede in Lombardia. È una regione ricca di cultura e di splendidi laghi, tra cui il lago di Garda, il lago Maggiore, il lago di Como e il lago di Seo. Oltre all'italiano si parlano diversi dialetti della lingua lombarda. Trentino Alto Adige.
Il Trentino Alto Adige conta circa un milione di abitanti ed è una delle tre regioni italiane a statuto speciale del Nord Italia. La maggior parte delle competenze regionali sono gestite direttamente dalle due province autonome di Trento e di Bolzano. Lo statuto speciale è dovuto alla diversa composizione linguistica della popolazione. Il Trentino parla quasi completamente italiano o dialetti trentini.
eccetto in alcune comunità storiche in cui si parlano il cimbro e il mocheno, due lingue germanofone protette dalla provincia di Trento. L'Alto Adige è invece a maggioranza di lingua tedesca con una minoranza del 25 per cento circa che parla italiano. In Trentino In Valentino Alto Adige è poi presente anche una minoranza linguistica che parla il Ladino, una lingua retoromanza parlata anche in Veneto e in Friuli Venezia Giulia. In tanti indicano la parte nord della regione con il nome di Südtirol, si tratta della denominazione austriaca dell'Alto Adige, zona appartenuta all'Austria fino al 1918. Il territorio è prevalentemente montuoso con vette che raggiungono i 3.900 metri. Il turismo è l'attività principale sia d'estate che d'inverno.
Sono numerose le stazioni sciistiche rinomate, come quelle di Madonna di Campiglio, Ortisei e Canazzei, mete frequentate da migliaia di turisti. Veneto. Il Veneto è la regione italiana che attira più turisti, grazie alla presenza di città d'arte come Venezia e Verona. I quasi 5 milioni di abitanti sono distribuiti su un territorio di circa 18.400 km2, nelle sei province di Belluno, Treviso, Vicenza, Padova, Rovigo e Verona.
e nella città metropolitana di Venezia. Geograficamente il territorio del Veneto è molto vario ed è composto da zone collinari, montuose, pianeggianti e costiere attraversate da molti fiumi. Il clima della regione cambia considerevolmente a seconda della zona, relativamente mite vicino al mare e rigido in prossimità delle Dolomiti.
La storia del Veneto è ricchissima. Le città venete hanno conosciuto periodi di grande splendore, specialmente durante la supremazia veneziana sui mari, che ha raggiunto l'apice nel XV secolo. Nel XIX secolo il Veneto ha dato vita ai moti risorgimentali culminati con la proclamazione della Repubblica di San Marco nel 1848. Durante la Prima Guerra Mondiale i Monti Veneti sono stati teatro di leggendarie battaglie contro l'esercito ostriaco. Il Veneto è una delle regioni più ricche e produttive d'Italia ed ospita molte imprese attive nel settore tessile, chimico e manufatturiero, che contribuiscono in maniera determinante al prodotto interno lordo nazionale.
Nella regione sono parlate oltre all'italiano e al veneto altre tre lingue autoctone il cimbro il ladino e il friulano friuli venezia giulia il friuli venezia giulia è una regione ricca di particolarità linguistiche e culturali motivo per cui le è stato concesso lo statuto speciale. La popolazione regionale è di unità che risiedono su una superficie di quasi 8.000 chilometri quadrati. I confini di questa regione sono il risultato delle due guerre mondiali.
Dopo la prima l'Italia ha ottenuto il Venezia Giulia dall'Austria mentre a seguito del secondo conflitto il nostro paese ha dovuto cedere alla Jugoslavia, fiume, zara insieme a numerose isole e valli circostanti. Questa regione è crocevia di diverse culture e da riconoscere. riconosciuto come lingue ufficiali oltre all'italiano, anche il friulano, il tedesco e lo sloveno.
Accanto a queste lingue si parlano anche dei dialetti veneti come il triestino. Dal punto di vista amministrativo il Friuli Venezia Giulia è stata la prima regione italiana ad aver abolito tutte le province, che fino al 2016 erano Trieste, Pordenone, Gorizia e Udine. Questa regione è ideale per le vacanze, è possibile visitare grotte, montagne, zone costiere e valli suggestive e impianti sciistici. L'offerta enogastronomica è molto vasta e si producono vini di alta qualità. Emilia-Romagna.
L'Emilia-Romagna ha una superficie di 22.452 km2 e conta circa 4 milioni e mezzo di abitanti. Il suo territorio si estende dalle coste adriatiche fino alla Liguria ed è in gran parte occupato dalla pianura padana, con alcuni rilievi nella zona appenninica. Questa regione è nata dall'unione dell'Emilia e della Romagna. L'Emilia racchiude la città metropolitana di Bologna, capolubra.
luogo di regione e le province di Ferrara, Modena, Parma, Reggio Emilia e Piacenza. La Romagna comprende le province di Rimini, Ravenna e Forlice-Sena. La città di Reggio Emilia possiede un forte valore simbolico per la storia d'Italia in quanto qui è stato esposto per la prima volta il vessillo tricolore nel 1797. In Emilia-Romagna sono diffuse tre lingue regionali appartenenti alla famiglia gallo-italica, l'emiliano, il romagnolo e il ligure.
L'Emilia-Romagna è una delle aree più ricche d'Europa con un'unità di più di 100.000 persone. un tasso di disoccupazione sotto il 4%. In questa regione sono presenti varie aziende leader nel settore alimentare ed industriale, oltre a molte piccole aziende a conduzione familiare e a grandi marchi famosi in tutto il mondo.
Ferrari, Ducati, Maserati, Barilla e tantissime produzioni enogastronomiche a marchio DOP. Parliamo adesso del centro Italia e cominciamo con la Toscana. La Toscana ospita abitanti su una superficie di circa 23.000 km2.
Firenze è capoluogo e principale fulcro storico, artistico ed economico amministrativo. Le altre province toscane sono Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Il nome Toscana deriva dall'antica denominazione latina della regione etrusca, ossia Tuscia. Dopo il crollo dell'impero romano e del dominio bizantino, le città toscane hanno conosciuto un periodo di progressiva crescita, testimoniato dall'avvento di Pisa, la repubblica marinara che ha esteso la propria supremazia sul Tirreno. La Toscana è stata la culla del rinascimento.
Nel 300 e nel 400 centri come Firenze e Siena hanno attirato i migliori artisti dell'epoca che hanno creato opere d'arte uniche ed insuperabili. In contemporanea in queste città si è sviluppato un commercio prosperoso che ha portato alla nascita del settore bancario moderno. L'economia della regione si basa su vari distretti industriali, sulle produzioni agricole e sul turismo, con circa 6 milioni di turisti in arrivo ogni anno per godere della grandissima ricchezza di monumenti ed opere d'arte. Il toscano è, dopo la lingua sarda, l'idioma che meno si è discostato dal latino e si è evoluto in maniera lineare ed omogenea.
È alla base della lingua italiana grazie alle opere letterarie di Dante Lighieri, Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, Niccolò Machiavelli e Francesco Guicciardini. Lazio Il Lazio è la seconda regione italiana per popolazione, dopo la Lombardia, con circa abitanti. Roma, città in cui risiede la maggior parte della popolazione, è capoluogo di questa regione e capitale d'Italia.
Oltre a Roma, le altre province del Lazio sono Viterbo, Rieti, Frosinone e Latina. Una particolarità di questa regione è il fatto di ospitare al suo interno un intero stato, ovvero la città del Vaticano. Il nome della regione deriva da Lazium.
un'area che ancora prima della nascita di Roma ospitava un popolo latino. La storia del Lazio è fortemente legata a quella dell'impero romano, che dopo essere arrivato alla sua massima espansione con l'imperatore Traiano nel 117 d.C., si è dissolto sul finire del V secolo. Dopo aver fatto parte del sacro romano impero, il territorio laziale è stato gradualmente incluso nello stato della chiesa, fino alla presa di Porta Pia nel 1870, che ne ha decretato l'adesione al Regno d'Italia.
Il Lazio, con il suo patrimonio sassano, storico, artistico, archeologico, architettonico e religioso è una delle regioni più importanti non solo per la cultura italiana ma anche per quella europea e mondiale. In Lazio si parlano lingue locali generalmente appartenenti al gruppo dei dialetti italiani mediani nella parte centro nord e al gruppo dei dialetti meridionali nella parte sud. La città di Roma rappresenta una sorta di isola linguistica caratterizzata dal dialetto romanesco molto simile all'italiano e spesso considerato una parlata più che un dialetto.
Umbria L'Umbria si trova nel cuore della penisola e si estende su un territorio di 8456 km2. Ospita una popolazione di 885.000 abitanti distribuiti sulle due province di Perugia, capoluogo regionale e di Terni. Il paesaggio umbro è spettacolare e parecchio vario. Troviamo colline, laghi, torrenti e boschi impreziositi dalla presenza di città d'arte ricche di storia e tradizioni. Il nome della regione deriva dagli Umbri, popolazione che occupava la regione in epoca...
pre-romana insieme agli Etruschi. Dopo la caduta dell'impero romano il suo suolo fu occupato da Longobardi e Bizantini e poi venne diviso nei piccoli stati del periodo signorile. Oltre a presentare una ricca varietà di piatti e prodotti tipici, il patrimonio umbro include monumenti, opere d'arte...
e numerosi monasteri sparsi in tutto il territorio. Chiese romaniche, cattedrali gotiche, basiliche, palazzi e affreschi di rara bellezza stanno ancora oggi a testimoniare la grande produzione artistica che in epoca medievale e rinascimentale diede all'Umbria capolavori immortali. In Umbria esistono parlate locali che fanno parte del gruppo dialettale mediano italiano, un continuum dialettale esteso nell'Italia centrale compresi Lazio e Marche.
Parliamo proprio delle Marche, regione si trova al plurale e non deriva da quello dell'antica popolazione dei Piceni che abitava quest'area in epoca preromana, bensì dal termine germanico Marca, che significa territorio di confine. Nel corso della storia i diversi marchesati presenti in questa zona si sono riuniti fino a dare vita all'attuale regione. Il milione e mezzo di abitanti delle Marche è diviso tra il capoluogo Ancona e le province di Pesaro Urbino, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, per un territorio totale di poco più di un milione e mezzo di abitanti. di 4.900 chilometri quadrati.
Il paesaggio è molto vario e presenta monti, colline e un lungo litorale di 173 chilometri caratterizzato dalla presenza di rinomati centri balneari. L'economia marchigiana si basa su un interessante modello che unisce la produttività delle piccole e medie imprese e la buona qualità della vita tipica dell'Italia centrale. Le marche si caratterizzano anche per una singolare ricchezza di artisti e studiosi di fama internazionale come Raffaello Sanzio, tra i maggiori protagonisti. della pittura del rinascimento gioacchino rossini grande compositore e giacomo leopardi 3 milioni I poeti dell'ottocento italiano, le marche insieme all'Umbria e al Lazio si contraddistinguono per la presenza di un continuum fra le ripartizioni dialettali che sfumano impercettibilmente tra di loro. Tra i dialetti marchigiani troviamo dialetti del gruppo Gallo, italico ma anche dei gruppi dei dialetti italiani centrali e meridionali.
Arriviamo finalmente al sud e alle isole e cominciamo con l'Abruzzo. Pur essendo geograficamente nel centro della penisola italiana l'Abruzzo viene comunemente incluso tra le regioni meridionali. per le sue affinità culturali e storiche con l'Italia meridionale. Il suo nome deriva da Apruzium, l'area presso l'attuale Teramo, abitata dai Pretuzzi in epoca preromana.
La regione è anche nota con il plurale Abruzzi, successivamente alla divisione in Abruzzo Citeriore e Abruzzo Ulteriore al tempo della sua appartenenza al Regno di Napoli. Questa regione si estende su una superficie poco superiore ai 10.000 km2 e ha una popolazione di circa abitanti. L'Aquila è il capoluogo di regione mentre le altre province sono Pescara, Chieti e Teramo.
Il territorio abruzzese è prevalentemente montuoso e collinare, con una stretta fascia costiera lungo il litorale lunga 131 km. Nonostante i numerosi terremoti, la regione conserva molti borghi affascinanti, di valore storico ed artistico e tra i più belli d'Italia. Accanto alle bellezze architettoniche, l'Abruzzo può vantare delle attrazioni naturalistiche insuperabili, concentrate nei vari parchi nazionali nella zona di Pescara.
peninica e nelle restanti numerose aree protette. L'economia abruzzese è la migliore del sud Italia grazie ad una crescita graduale che ha consentito alla regione di emanciparsi dalla povertà nei primi anni cinquanta. I dialetti abruzzesi fanno parte principalmente del gruppo dei dialetti italiani meridionali intermedi, spesso con influenze del centro Italia o Campania. Parliamo proprio della Campania. Al tempo dei Romani il litorale tirrenico campano Veniva chiamato Agro Capuano, nome che si è gradualmente modificato fino a diventare Campania.
Il territorio di questa regione è stato oggetto di molte dominazioni nel corso degli anni per opera dei Longobardi, dei Bizantini, dei Normanni, degli Spagnoli e dei Borboni. Proprio durante il periodo borbonico fu parte del regno delle due Sicilie, prima dell'annessione al regno d'Italia. Napoli è il capoluogo della Campania e conta quasi un milione di abitanti.
La Campania è tra le regioni italiane più popolose del Mezzogiorno e la terza in Italia. con più di 5 milioni e mezzo di abitanti. Le altre province campane sono Benevento, Caserta, Avellino e Salerno. La geografia campana è molto variegata ed è caratterizzata da catene montuose e zone costiere con piccole isole, come Ischia, Capri e Procida.
I suoi innumerevoli tesori artistici ed architettonici rendono questa regione una delle più importanti a livello nazionale dal punto di vista culturale, come testimoniato dai molti siti UNESCO presenti nel territorio. Il turismo è una delle attività economiche principali insieme al settore dei servizi e all'industria. La lingua napoletana non ha valore ufficiale in Campania pur avendo un ruolo importante nella storia e nella cultura dell'Italia meridionale.
Parallelamente alla lingua napoletana si sono sviluppati i dialetti campani. appartenenti al gruppo meridionale intermedio ed usati anche oltre i confini regionali soprattutto nel basso lazio molise il molise è nato per distaccamento della provincia di campo basso dall'abruzzo al quale era unito fino al 1963 con 4438 chilometri quadrati e la seconda regione più piccola d'italia dopo la valle d'aosta il suo nome viene da quello del feudo più prestigioso cresciuto gradualmente fino a diventare la contea dominante ai tempi di federico secondo il territorio Il territorio molisano è diviso in due province, quella di Campobasso, capoluogo regionale, e quella di Isernia, per un totale di circa 300.000 abitanti. La sua scarsa densità abitativa non consente una grande produttività economica, anche se il Pil Procapite è uno dei più alti nell'Italia del Sud. Sebbene il territorio regionale non sia particolarmente esteso, il Molise può contare su una grande varietà di paesaggi incontaminati, che includono monti, colline e zone costiere.
Nel territorio molisano sono presenti minoranze etniche e linguistiche. Le principali sono quella dei croati del Molise e quella albanese o Arbresh. In entrambe le minoranze si mantiene la lingua tipica e le varie tradizioni. Basilicata. Gli abitanti della Basilicata si chiamano Lucani.
Questo termine deriva da Lucania, il primo nome della regione, ancor prima di diventare un possedimento romano. La stessa denominazione fu usata anche durante il periodo fascista, per poi essere sostituita con quella attuale nel 1947. L'imperatore Augusto fu il primo ad usare il nome Basilicata, che deriva dal greco Basilicos, cioè funzionario del re. La Basilicata ospita più di mezzo milione di abitanti distribuiti su circa 10.000 chilometri quadrati. La regione è divisa in due province, il capoluogo Potenza e Matera, famosa per i sassi di Matera, centro storico della città e patrimonio dell'uomo.
Humanità Unesco. L'area regionale è prevalentemente montagnosa e collinare. La costituzione morfologica ostacola gli investimenti industriali, lo sviluppo intensivo dell'agricoltura e la capillarità dei trasporti. Tuttavia l'economia lucana conta sulla...
presenza di numerosi giacimenti di idrocarburi, il cui impatto sull'occupazione regionale sembra essere promettente. I dialetti lucani non hanno uniformità linguistica e variano molto a seconda della zona. In generale fanno parte del gruppo dialettale meridionale intermedio.
In Basilicata è presente una minoranza etnica e linguistica arbreche ed è possibile trovare cartelli bilingui italiano e albanese. La Puglia. Come per Abruzzo e Marche, anche la Puglia veniva spesso chiamata al plurale, anche se oggi non si usa più.
Questo era dovuto alla suddivisione dell'attuale territorio in tre ripartizioni differenti. In epoca angioina si usava quindi dire le Puglie. Il nome deriva dagli antichi abitanti, gli Apuli.
Dopo il crollo di Roma, la Puglia venne occupata dai bizantini, dai normanni, dagli angioini, dagli aragonesi e dai borboni. Il suolo pugliese si estende su circa 19.540 km2 ed è abitato da 4 milioni di abitanti. Bari è il capoluogo regionale e le altre province sono Lecce, Fosso, Foggia, Taranto, Brindisi e Barletta a Andriatrani.
La Puglia ospita il Tavoliere delle Puglie, l'area pianeggiante più vasta del sud Italia, seconda solo alla pianura padana. Le coste pugliesi si estendono per circa 865 km, di cui circa il 90% sono balneabili. L'economia regionale si basa molto sull'attività agricola. recentemente affiancata dal comparto tecnologico, chimico ed automobilistico.
In Puglia si parlano molti dialetti che sono classificabili in due gruppi fondamentali, i dialetti meridionali intermedi, parlati nella parte centro-settentrionale, e quelli estremi, parlati nel Salento. Inoltre ci sono piccole isole linguistiche in cui si parla il grico, derivato dal greco e l'arbreche. Calabria La storia del nome di questa regione che costituisce la punta dello stivale è davvero singolare.
La denominazione nell'era augustea dell'impero romano era infatti Brutium. Ancor prima i greci indicavano gli abitanti di questo territorio Itali. A tutti gli effetti questa è l'origine del nome del nostro paese. La parola Calabria veniva invece utilizzata per indicare la Puglia.
Con il passare dei secoli, dopo il dominio bisantino, il nome cominciò ad indicare unicamente la penisola calabrese, pur essendo i confini della Calabria. quasi completamente bagnati dal mare, il suo territorio è principalmente montuoso, con la presenza dell'Appennino Lucano e di quello Calabro. Molti dei suoi tratti costieri sono in forte pendenza e rocciosi, soprattutto quelli sul lato tirrenico.
La Calabria è abitata da circa 2 milioni di abitanti che risiedono nel capoluogo Catanzaro e nelle altre province di Vibo Valencia, Crotone, Reggio Calabria e Cosenza. Nonostante l'alto tasso di economia nascosta non permetta di avere dati certi, la Calabria è una delle regioni più povere d'Italia. I settori economici principali della regione sono l'agricoltura, specialmente la produzione di agrumi, e il turismo. La popolazione calabrese ha un'identità abbastanza variegata e l'insieme dei dialetti parlati nella regione rispecchia queste caratteristiche. Nel nord della regione si parla un dialetto calabrese derivante dalla lingua napoletana, mentre nel sud da quella siciliana.
Ci sono minoranze linguistiche riconosciute che parlano il guardiolo, una varietà dell'occitano, il dialetto greco calabro e l'arbrescio. Parliamo ora della Sicilia. La Sicilia è la prima regione italiana per estensione, estendendosi su 25.832 km2.
È la quinta per popolazione, con circa 5 milioni di abitanti. La regione si compone dell'isola di Sicilia, la più grande del mar Mediterraneo e di varie altre isole ed arcipelaghi. Per via della sua insularità è una delle 5 regioni italiane a statuto speciale.
Le province sono 9, Palermo, Capoluogo, Agrigento, Catania, Caltanissetta, Enna, Messina, Ragusa, Siracusa e Trapani. La regione comprende diverse piccole isole, 19 delle quali sono abitate. La storia della Sicilia ha origini antichissime. L'isola fu abitata dai Fenici e dai Greci, che lasciarono importanti testimonianze del loro passaggio. Successivamente la dominazione romana fu occupata dai Bizantini, dai Normanni, dagli Angioini e dagli Aragonesi, per poi passare ai Borboni.
Il regno delle due Sicilie cessò di esistere nel 1860, quando la regione fu unita al Regno d'Italia con un plebiscito, in seguito alla spedizione dei Mille guidata da Garibaldi. La Sicilia presenta un territorio ricchissimo di siti archeologici, di centri di stra... straordinaria importanza culturale e di bellezze naturali uniche, come ad esempio il vulcano Etna.
L'economia si basa soprattutto sull'agricoltura, sul turismo e sull'industria, specie quella del settore estrattivo. La lingua ufficiale in Sicilia è l'italiano, ma gran parte della popolazione parla anche la lingua siciliana, non tutelata dallo Stato, nonostante sia ricordata conosciuta dalla regione siciliana, dall'UNESCO dall'Unione Europea e da altre organizzazioni internazionali. Nell'isola ci sono anche minoranze etnolinguistiche e dialettali, come quella gallo-italica della Lombardia siciliana, quella arbreche e quella greca.
La Sardegna. La Sardegna è la terza tra le regioni italiane per estensione, con più di 24.000 km2 di superficie. La sua popolazione è di abitanti.
Questa regione gode dello statuto speciale per via della sua insularità e per l'utilizzo del sardo e del catalano, due idiomi riconosciuti come lingue minoritarie dallo Stato italiano. Il capoluogo regionale è Cagliari e le altre province sono Oristano, Nuoro, Sassari e Sud Sardegna. La storia sarda è antica ed affascinante.
L'isola è stata, fin dagli arbori della civiltà, un attracco frequentato da chi navigava da una sponda all'altra del Mediterraneo. Il popolo nuragico, vissuto nell'isola a partire dal secondo millennio a.C., ha lasciato numerose testimonianze, specialmente nella forma di nuraghi, torri di pietra basaltica costruite probabilmente a scopo difensivo. In seguito alla dominazione romana e bizantina, la Sardegna ha conosciuto il periodo dei Giudicati, seguito poi da una lunga occupazione spagnola.
L'economia sarda si basa fortemente sul turismo. L'isola attrae ogni anno milioni di turisti grazie alla bellezza delle sue coste incontaminate. Il sardo è la lingua storica delle popolazioni sarde, succeduta al nuragico e ritenuta insieme all'italiano come quella più conservativa tra le lingue romanze. Oggi si stima che solo il 10% della popolazione in età giovanile usi il sardo attivamente.
Inoltre nel nord dell'isola si parlano idiomi romani, di derivazione corso-toscana e troviamo anche isole linguistiche non sarde, come quella di Alghero in cui si parla una variante del catalano.