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Exploring the Thracians and Their Culture

oggi vorrei affrontare un argomento che in passato mi è stato richiesto più volte qui sul canale Ma che io ho sempre dribblato conscio che si tratta di un tema molto complesso oggi parliamo del popolo dei traci Per prima cosa in questo filmato andremo ad accennare alle possibili origini ancestrali della cultura dei traci quando e dove Questa può essersi formata per poi passare immediatamente ad analizzare tutte quelle fonti letterarie che ci aiutano a definire i traci o Ovvero le fonti dei Greci vedremo tutta una serie di miti greci che trattano dei traci poi come i greci li descrivevano fisicamente ne descrivevano gli usi e i costumi e la religione passeremo poi ad analizzare un tema Molto spinoso che è quello dell'identità dei traci e successivamente delle relazioni che i traci avevano con tutta una serie di diversi gruppi che di volta in volta sono considerati o una loro emanazione o delle realtà contigue ma distinte ovvero il popolo dei geti il popolo dei Daci e tutte quelle realtà di origine traica che erano stanziate in Anatolia per concludere infine tratteremo la parabola dei due regni traci per eccellenza il regno degli odris e quello dei sapei prima di cominciare come sempre se non l'avete già fatto vi invito ad iscrivervi al canale a mettere un mi piace ed ora immediatamente cominciamo a trattare dei traci l'origine dei traci è molto difficile da identificare in maniera precisa Ma secondo lo storico e archeologo Russo Lev samuilovo cultura di babino che si sviluppa nell'età del bronzo nell'ucraina meridionale e nella Moldavia tra il 2000 e il 1800 avanco gli elementi della cultura di babino sembrano ricollocarsi verso sud-ovest a seguito della spinta subita da parte degli elementi della cultura di srub Forse gli antenati del popolo dei cimmeri sarà nell'area che oggi corrisponde all'odierna Bulgaria Grecia nord orientale Turchia europea e Romania meridionale che si porterà a compimento a metà del secondo millennio avanti Cristo Il fenomeno di etnogenesi dei traci a seguito della sovrapposizione di elementi provenienti da est appunto della cultura di babino con elementi delle culture locali è grosso modo questa l'area che gli antichi identificavano con la Tracia anche se va detto che nei classici i confini dei traci sono molto ondivaghi e di volta in volta ad esempio il Danubio viene presentato come un termine netto con le terre della dascia a nord oppure al contrario le terre dei traci vengono estese in maniera indefinita verso nord andando a sfumare a est nelle Piane della scizia che per Stefano di Bisanzio addirittura fanno ancora parte della Tracia e verso Ovest nelle selve della Germania il popolo dei traci viene citato per la prima volta nell'Iliade qui leggiamo che il loro re reso pur dovendo difendere le sue terre dalle incursioni degli sciti Invia in soccorso di Priamo un nutrito contingente di Guerrieri capitanato dai condottieri acamante e pirò amente 10 anni dopo scongiurata la minaccia scitica reso giungerà in prima persona nella piana di Ilio per guidare le sue truppe su di un cocchio d'oro e d'argento trainato da una coppia di prodigiosi cavalli bianchi dono di Ares dio della guerra reso però troverà la morte la notte stessa del suo arrivo nella piana di Ilio sgozzato nella sua tenda da Diomede introdotto Sii nascostamente insieme ad Odisseo insieme ad Ulisse nell'accampamento dei traci per rubare proprio i cavalli bianchi di Ares il rapporto tra i traci ed Ares ricorre spesso nella mitologia greca tant'è che il loro eroe eponimo frx viene indicato come figlio di Ares se non addirittura secondo Euripide thx non sarebbe altro che uno dei tanti nomi del Dio della guerra altri monarchi mitici dei traci come tereo sono indicati come figli di Ares così come tutta una serie di eroi eponimi di diverse tribù della Tracia come odomo bistone edone e migd rispettivamente degli odom manti dei bistoni degli edoni e dei mdon va detto però che esiste una tradizione parallela che ci viene presentata con grande dovizia di particolari da arriano Ma che è già presente in Appiano la Tracia dovrebbe il suo nome a trach una Ninfa versata nelle arti magiche RAM Mantica e in particolare nell'uso delle Erbe e dei farmaci sia per guarire sia per avvelenare e per questo accostata ad altre incantatrici sinistre della mitologia greca come Circe o Medea il cerchio verrebbe chiuso Però se vogliamo riconoscere trach in quella trassa della quale scrive Antonino liberale indicandola come figlia di Ares che sarebbe andata in sposa ad dipp figlio di triball eroe eponimo appunto dei triball un'ennesima tribù della Tracia certo tra il dio della guerra e una oscura Ninfa incantatrice avvelenatrice è evidente che i greci percepivano i traci come una realtà bellicosa e pericolosa Non a caso Erodoto scrive che se non fosse stato per la loro mancanza di comunione di intenti per la loro mancanza di un unico re i traci si sicuramente sarebbero stati il popolo più potente del mondo le fonti classiche insistono sul fatto che i traci avessero i capelli rossi e gli occhi azzurri e questa sembra essere una costante nel tempo partendo da senofane di colofone e arrivando fino a Giulio firmico materno va detto che se effettivamente vi sono rappresentazioni nell'arte della Tracia che mostrano individui con i capelli rossi al contrario abbiamo degli affreschi come ad esempio o quelli della tomba di alexandrovo che mostrano tutta una serie di personaggi con i capelli scuri a questo punto considerando l'estensione variabile della Tracia dal punto di vista dei classici e conseguentemente dei popoli che la abitavano sembra probabile che dovessero coesistere fenotipi diversi e che i classici quindi avessero scelto come rappresentativi quelli che ai loro occhi risultavano più esotici descrivendo abiti dei traci Erodoto parla di cappucci in pelle di Volpe alti stivali in pelle di cervo e tuniche e mantelli In Canapa questi ultimi riccamente ricamati secondo Plinio la pratica del ricamo era stata per la prima volta concepita dal popolo dei frigi che come Vedremo fanno parte della Grande famiglia dei traci ed effettivamente nelle rappresentazioni di individui traci nell'arte classica cappucci in pelle di volo capelli appuntiti e soprattutto mantelli ricamati sembrano essere gli elementi più caratterizzanti Erodoto parla anche di un altro aspetto peculiare dei traci che gli lega alla nobiltà ovvero il tatuaggio tutta una serie di altri elementi che Erodoto attribuisce ai traci ai loro usi e ai loro costumi sono elementi caratteristici dello stereotipo del barbaro e quindi non sappiamo quanto affidabili e realistici partendo dalla licenziosità del fanciulle finché non si Maritano al disprezzo nei confronti dell'Agricoltura e al considerare Il saccheggio ai danni del vicino come il metodo di sussistenza più nobile in assoluto scrivendo delle divinità adorate dai traci Erodoto riporta quattro figure del panteon Greco Ares Artemide Dioniso ed Hermes Quest'ultimo a suo dire particolarmente seguito dai nobili non risulta però sempre facile riuscire a ricondurre queste divinità greche al loro corrispettivo indigeno licofrone scrivendo di una divinità dei traci dai tratti Ferini dai tratti lupes schi la accosta ad Ares e la chiama candon quindi forse quell' Ares di cui scrive Erodoto potrebbe essere questo candon altre fonti greche citano una divinità femminile della caccia e della Luna chiamata bendis che potrebbe ragionevolmente essere l'artemide di scrive Erodoto più difficile invece riuscire a trovare un parallelo un nome indigeno per Dioniso il cui rapporto con la divinità Frigia sabazio non soddisfa del tutto ma questo Probabilmente perché il tema è stato analizzato sempre con un'ottica non propriamente corretta che andrebbe in parte forse invertita di fatto il mito greco più volte riporta che Dioniso è lui stesso originario della Tracia ed uno dei suoi appellativi bessaro significa dalla pelle di volpe dal copricapo dal cappuccio di volpe che è un chiaro rimando ai costumi dei traci quindi forse siamo davanti a una divinità che se magari non può essere definita propriamente di origine Tracia Comunque va posta in un passato ancestrale dove era condivisa dove nasce all'interno di una coinè tra greci e traci un'altra divinità Tracia citata dalle fonti greche è è cotis una dea il cui nome sembrerebbe ricondurre al tema della guerra e infatti si è cercato di riconoscerla in alcune raffigurazioni vascolari greche che rappresentano una donna armata alla moda dei traci va detto però che i culti di cotis la ritualità di cotis riportata nelle fonti greche sembra collegarla Più che altro con la dea Frigia Cibele quindi una grande madre una divinità della fertilità un altro Dio dei traci che conosciamo invece dal l'epigrafia è zibel furdoszoba ricorrente nell'arte dei traci nella quale vediamo spesso rappresentato un cavaliere tricefalo che impugna un asab penne tutto quello che sappiamo dei traci al di là di quanto possiamo evincere dal dato archeologico ci giunge filtrato attraverso gli occhi dei classici Il nome stesso di traci è un esono ovvero un nome dato da altri e ad oggi non sappiamo ancora esattamente da cosa derivi Secondo alcuni dal verbo greco trasso Che significa agitare rimescolare in riferimento alla natura turbolenta delle popolazioni tragiche secondo altri dalla parola trakus che significa incolto Barbaro Selvaggio oppure ancora dall'aggettivo femminile da essa derivato trachia dissestato accidentato in riferimento alla natura montuosa e impervia delle terre dei traci Stefano di Bisanzio scrive che anticamente vi erano altri due termini forse di origine indigena che indicavano la Tracia aria E perch quest'ultimo perch viene interpretato come Monte Rube roccia e quindi effettivamente forse all'origine della parola Tracia vi è trachia territorio accidentato In ogni caso noi non sappiamo assolutamente con quale termine i traci Si autod definissero ma facendo un passo indietro se esistesse un termine utilizzato dai traci per autodefinirsi come collettività se vi fosse un senso di identità di appartenenza condiviso tra le diverse tribù della Tracia e ancora posto questo senso di appartenenza condiviso esistesse quali tra la miriade delle tribù della Tracia vi aderissero e quali no Ora Dobbiamo considerare anche un altro fattore Per quanto riguarda la lingua parlata dai traci ad oggi a noi è giunta una manciata di epigrafi la cui traduzione oltretutto non ha ancora riscontrato il consenso dell'Accademia e un totale di 23 lemmi presenti nelle fonti classiche dove di volta in volta ci viene detto che questa o quella parola ha un'origine Trace è evidente che davanti a un quadro di questo tipo anche solo parlare di lingua Tracia è incredibilmente complicato è incredibilmente problematico e forse sarebbe più corretto limitarsi a dire che dovevano esistere una serie di dialetti ind europei nell'area dei territori della Tracia imparentati tra loro in maniera variabile a pesare ulteriormente su tutta la questione il modo nel quale i classici interpretan e presentano di volta in volta la Tracia ed di traci come abbiamo detto in precedenza i confini della Tracia per i classici sono presentati in maniera incredibilmente ondivaga in alcuni casi abbiamo dei Confini a malapena precisi il nord della Grecia e della Macedonia il mar Nero il Danubio Ma già comunque a Occidente il confine tra i monti della Tracia e quelli dell'illiria è assolutamente sfumato e di volta in volta abbiamo tribù attribuite ai tra o agli lilliri in contrapposizione a questo quadro che comunque come già detto non è poi così preciso abbiamo dei riferimenti alla Tracia ai suoi confini dove questi si sviluppano in maniera indefinita verso Nordest e verso nord-ovest arrivando a sfumare nelle Piane della scizia e nelle foreste della Germania è evidente che davanti a un quadro così confuso È molto difficile definire cosa fosse la Tracia chi fossero i traci Anche perché abbiamo a che fare con un'identificazione che non parte dalle popolazioni stesse Ma dai Greci a rendere ancor più intricata tutta la questione il rapporto difficilissimo se non impossibile da districare tra i traci e altre due realtà i geti e i Daci secondo Erodoto i geti una popolazione stanziata su entrambe le sponde del basso Danubio sarebbero la più nobile e la più valorosa tra le stirpi triche salvo poi sottolineare subito dopo come per usi e costumi si distinguono sensibilmente da tutti gli altri traci strabone riporta la questione in maniera leggermente diversa pur sottolineando da una parte che sia opinione comune dei Greci che i geti siano traci egli sostiene che tra le due popolazioni Semmai intercorra una sorta di parentela linguistica e che i traci e i geti parlino due lingue cognate ma comunque diverse tra loro Semmai secondo strabone i geti parlano lo stesso idioma dei Daci un popolo stanziato nell'entroterra di quella che è l'odierna Romania secondo strabone geti e Daci sono due partizioni due Cantoni dello stesso popolo la prima partizione è quella dei geti stanziata in quella che è grosso modo l'odierna valacchia la seconda quella dei Daci stanziata in quella che grosso modo e l'odierna Transilvania mentre per altri autori classici come Plinio Pompeo trogo ed Appiano jeti e Daci sono semplicemente dei sinonimi per cercare di chiarire la parentela tra Daci geti e traci sarebbe dirimente il dato linguistico ma ad oggi le analisi portate avanti sono sicuramente inconclusive E questo perché se come abbiamo già detto gli elementi epigrafici della lingua Tracia sono pochissimi una manciata di epigrafi scritte in caratteri Greci la cui traduzione è ancora fortemente dibattuta ancor più minimale è la situazione in ambito geto dacico abbiamo perlop nomi propri incisi in alfabeto greco o latino sulla ceramica E per il resto si lavora di ricostruzione partendo dai toponimi la situazione è evidentemente ancora aperta e ha portato a un proliferare di diverse teorie che di volta in volta propongono le lingue triche e le lingue daciche come sostanzialmente due diramazioni dialettali della stessa lingua oppure come due lingue distinte imparentate tra loro in maniera variabile Il punto è che più si cerca di costituire delle categorie solide ben definite in seno alla realtà dei traci più se ne esce sconfitti E questo perché gli stessi che presentano per primi un macr gruppo identif at come traci ovvero i classici quando ne parlano nel dettaglio fanno emergere di volta in volta tutta una serie di realtà che sono presentate come eccezioni con dei tratti propri che le distinguono da tutto il resto come appunto i geti come i traci stanziati subito a nord della Macedonia come i misi come i trausi che addirittura vengono indicati come un popolo tracio ma strettamente imparentato con gli sciti L'unica cosa che effettivamente Si può provare a presentare è l'esistenza di due macrogi uno nella Tracia propriamente detta a sud del Danubio che beneficia molto presto di influenze da parte del mondo greco prima e macedone poi e un altro gruppo invece un altro macr gruppo a nord del Danubio che viene maggiormente influenzato dall'elemento scitico ma anche da diverse culture mele europee e che arriva a sviluppato sia da un punto di vista politico che da un punto di vista religioso in maniera autentica strabone elenca tutta una serie di popolazioni dell'Asia Minore che secondo lui sono di stirpe trasca nello specifico i frigi i bitini i tini i misi i bebricio tracic di queste popolazioni è sostenuta anche da Erodoto e secondo Plinio in alcuni casi era addirittura possibile risalire alla tribù inaria che ancora era stanziata in traccia Ad esempio la tribù dei Brigi per i frigi la tribù dei moesi per i misi per i bitini e i tini una tribù omonima mentre per quanto riguarda i mdon sarebbero stati originari della migdonia una regione della Macedonia che precedentemente aveva fatto parte della Tracia e che poi i macedoni avevano conquistato le migrazioni che portano degli elementi dalla Tracia a giungere in Anatolia devono essere susseguite In momenti diversi probabilmente causate dall'estrema turbolenza delle tribù tragiche ad esempio Noi leggiamo in Erodoto che i tini e i bitini vengono sospinti in Asia minore dai misi che giungono successivamente mentre da strabone apprendiamo l'esatto contrario invece strabone riporta che quando tini e bitini giungono in Asia minore Già vi trovano stanziati i misi i bebricio giunti a ancor prima tutte queste migrazioni che debbono essersi susseguite per tutta la prima metà dell'età del ferro probabilmente cominciano in quel periodo che gli storici identificano come collasso dell'età del bronzo durante il quale il popolo dei frigi che nelle fonti neo assire vengono citati con il nome di muschi si manifesta in Asia minore e insieme probabilmente a molti altri fattori ha avuto parte nel nel crollo dell'impero ittita nell'ottavo secolo avanti cristo i frigi fondano un importante regno in Anatolia con una capitale la città di gordio famosa per il nodo che venne tagliato con la spada da Alessandro Magno il nome di gordio probabilmente nasce da una parola Frigia Che significa semplicemente città gordum ma si lega anche al nome di un mitico fondatore il re gordias che sarebbe stato il padre dell' ancor più famoso re Mida ora se sicuramente Mida che tramutava in oro tutto ciò che toccava è una figura della mitologia greca noi però troviamo nelle cronache neo assire il nome di un re dei muschi Mita che chiede al re assiro sargon II aiuto e soccorso contro le incursioni dei cimmeri saranno effettivamente i cimmeri a portare al crollo del regno dei frigi in una sorta di ricorso storico se pensiamo alle origini della cultura tracic che forse appunto vanno ricercate nella cultura di babino che viene sospinta verso occidente da quelli che probabilmente erano gli antenati dei cimmeri tutte le migrazioni successive che portano altre popolazioni di origine traica in Anatolia debbono essere inquadrate Come spesso accade per le migrazioni dell'evo antico non tanto come grandissimi movimenti di popoli ma spostamenti di piccole bande guerriere che si insediavano con un ruolo preponderante predominante sulla popolazione locale senza ombra di dubbio di fatto tutti questi popoli che si trovano in Asia minore e che i greci riconoscono in qualche misura come traci dovevano evidentemente avere degli elementi che li rendevano distinguibili come tali probabilmente legati all'ambito linguistico Ma sotto molti punti di vista Sicuramente sotto molti aspetti legati alla cultura materiale e alla struttura sociale dovevano aver assorbito caratteri sia dalle popolazioni anatoliche locali sia dai Greci della Ionia e dall' Olia tra la fine del sesto e primi del V secolo avanti Cristo le tribù della Tracia o meglio quelle della Tracia propriamente detta subito a Nordest della Macedonia entrarono nell'orbita dell'Impero Persiano dei sudditi alquanto riottosi da quanto traspare dalle Fonti i traci cominciarono a perseguire un proprio progetto Prot statale a seguito delle sconfitte subite dai persiani in Grecia che diedero loro abbastanza spazio di manovra da dare il via a un processo formativo che trovò nella tribù degli udris il suo Polo accentratore sicuramente aver fatto parte di un grande impero come quello persiano deve aver contribuito alla nascita di un progetto Nazionale così come la volontà di potersi interfacciare con il mondo greco in maniera paritaria da Erodoto apprendiamo che il primo re degli odris teres i diede sua figlia in sposa a un re della scizia così da [Musica] securizzato la macedonia durante la guerra del Peloponneso gli ateniesi utilizzarono in diverse circostan stanze reparti di alleati o mercenari reclutati in Tracia nello specifico i loro famosi schermaglia Ori e Fanti leggeri detti peltasti dalla pelta il loro caratteristico scudo in cuoio e vimini dalla forma semiluna e rimasero talmente tanto affascinate dalla loro efficacia contro gli opliti Laci demoni da cominciare ad addestrare autonomamente dei propri reparti armati in maniera analoga che combattevano Appunto non come opliti ma come agili schermaglia il regno degli odris non arrivò mai a conquistare completamente tutta la Tracia e a ricondurre sotto di sé tutte le tribù tragiche e anzi ottenne una fiera resistenza da parte dei triball ad esempio al contempo però riuscì ad assoggettare i geti e nel suo momento di massima espansione sotto il re cotis io arrivò a contendere con successo ad Atene il controllo del kersoneso e dell'ellesponto quando cotis i venne assassinato nel 360 aan CR da due allievi del filosofo Platone pitone ed eraclide probabilmente Sum mandato ateniese il regno degli odris però collasso su se stesso dividendosi in diversi potentati in guerra tra loro che divennero facile preda di Filippo II di Macedonia il controllo esercitato dai cedoni sulla Tracia sembra essere stato in buona misura epidermico E infatti proprio con il crollo del regno degli odris assisteremo al sorgere Lungo il Corso Del Basso Danubio di un regno dei getti e anche durante il dominio di Alessandro Magno sebbene moltissime tribù e moltissime realtà della Tracia faranno atto di sottomissione nei confronti del sovrano macedone di fatto manterranno un discreto spazio di manovra e una discreta autonomia durante l'impresa asiatica di Alessandro poi sorgerà un condottiero tra Ace a nome seute che verrà successivamente ricordato con il nome di seute i che organizzerà una rivolta di massa delle tribù della Tracia con l'obiettivo di rifondare il regno degli odris seute terzo verrà affrontato D lisimaco Uno dei diadochi dei generali di Alessandro Magno e riuscirà però a venirvi a Patti addirittura seute izo sposerà Berenice la figlia di lisimaco e arriverà a frammentare la Tracia in due diversi distretti amministrativi una fascia Costiera che rimarrà saldamente sotto il controllo dei Macedoni E l'entroterra che di fatto verrà amministrato da lui dalla sua capitale un centro amministrativo fondato appositamente con il nome di seut opolis il nuovo regno degli odris di seute i verrà travolto nel 279 aanti CR dalla grande spedizione celtica dei Balcani travolto ma non completamente annichilito tant'è che durante le guerre macedoniche successive che vedranno la macedonia confrontarsi con Roma Noi leggiamo Nei testi classici di un regno degli odris i cui confini però non sono assolutamente specificati che è alleato appunto di Filippo V di Macedonia a seguito delle due guerre macedoniche cambierà completamente l'assetto di potere della Tracia e se il regno degli odris al pari di Filippo V cadrà nell'oblio sorgerà un nuovo Regno quello dei sapa i sapei guidati dal re abruptio contro Perseo va detto però che il controllo dei sapei sulla Tracia deve essere stato decisamente frammentario tant'è che nel 150 aanti Crist un nuovo condottiero macedone andrisco riuscirà ad ottenere grande consenso e soprattutto a reclutare dei corposi contingenti proprio in Tracia dando inizio alla quarta guerra macedonica in generale il controllo dei sapei sulla macedonia sembra appunto essere stato enormemente frammentario e il regno stesso contraddistinto da un elevato grado di turbolenza e instabilità e questo è dimostrato da tutte le campagne che i romani fino alla fine del primo secolo avanti Cristo continuano a portare avanti contro diverse tribù della Tracia che evidentemente non rispondevano assolutamente ai sapei come ad esempio i Bessi In ogni caso caso con la morte dell'ultimo re dei sapei re metalcek iscrivetevi al canale Grazie