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Capacità Giuridica e di Agire nel Diritto

Vedo che lo sciopero Viari. Vedo che lo sciopero vi ha ridotto di numero, a maggior ragione registriamo sul podcast e su youtube e andiamo avanti Ieri ci siamo occupati della... Sì, non ho spento il cellulare, vabbè, speriamo che non suona. Ieri ci siamo occupati della personalità giuridica, o meglio, della capacità giuridica e abbiamo iniziato ad occuparci della capacità giuridica della persona fisica. In particolare abbiamo visto che la capacità giuridica si acquista con la nascita, abbiamo visto che ci sono però alcune eccezioni, cioè alcuni casi in cui la legge eccezionalmente attribuisce la capacità giuridica al concepito e abbiamo visto che però si tratta di una capacità giuridica riconosciuta sotto condizione e quindi può venire meno nel caso in cui il concepito non nasca. Abbiamo visto che cosa? questo significhi. Proviamo ora a occuparci di un concetto che talvolta lo studente impreparato confonde rispetto al concetto di capacità giuridica che invece è un concetto radicalmente distinto cioè il concetto di capacità di agire che cos'è la capacità di agire? è la capacità di gestire il patrimonio di cui una persona è titolare, quindi è la capacità di esercitare i diritti e adempiere gli obblighi di cui la persona nel senso giuridico del termine è titolare. La capacità giuridica è la capacità di essere titolare di quei diritti e di quegli obblighi. La capacità di agire è la capacità di esercitare i diritti e adempiere agli obblighi. Io vi ho già detto, in una delle lezioni passate, che la rete dei rapporti giuridici in cui una persona è inserita non deriva solo dalle no... Non deriva solo lo stato attuale e concreto di questa rete di rapporti dalle norme, ma deriva anche la sua realtà. anche, un concetto che abbiamo già detto e ripetuto, da una serie di atti che le persone, che le norme, la cui vita, le cui relazioni, le norme mirano a disciplinare, una serie di atti che quelle persone compiono. Vi ho già detto che cos'è un atto, richiamo la nozione di allora, in particolare dalle manifestazioni di volontà che le persone compiono. Ma per compiere atti, e in particolare quei particolari atti che sono le manifestazioni di volontà, e tra l'altro quei particolarissimi atti che sono particolari manifestazioni di volontà che sono i contratti, per compiere questi atti è necessaria la consapevolezza. di ciò che si fa, la capacità di rendersi conto degli effetti degli atti che si compiono. C'è, ve lo dicevo in una delle prime lezioni, una strettissima connessione tra il concetto di atto e il concetto di effetto, perché è un atto, è un fatto, compiuto consapevolmente, ora possiamo aggiungere, da una persona perché si producano gli effetti che la legge riconnetta a quell'atto. Ebbene, ciò che è indispensabile è la consapevolezza. Questa consapevolezza è la capacità di agire. Allora, una persona può avere la capacità giuridica, ma può non... non avere la capacità di agire perché può non avere questa consapevolezza degli effetti degli atti che compie esistono quindi delle persone che sono tali nel senso giuridico del termine quindi delle entità che hanno la capacità giuridica e quindi delle persone fisiche che sono nate, che non sono ancora morte che tuttavia sono incapaci, nel senso che non hanno quella consapevolezza, non hanno quella capacità. La legge conosce tre ipotesi di incapacità, tenete conto che su questo poi ci sono alcune differenze. Aiuto. E che succede? Alcune differenze terminologiche, poi ogni tanto qualcuno viene a farmi leggere il libro che magari usa una terminologia leggermente differente, magari abbiate la flessibilità perché il diritto è anche lessico e qual... il lessico generalmente è universale ma c'è qualche convenzione lessicale che non tutti i giuristi seguono nello stesso modo quindi sappiate uniformare il lessico che uso io o ora con quello che eventualmente trovate diverso sul vostro libro, non mi ricordo neanche più se è su un libro adottato adesso o questa differenza era su un libro di prima, ma non importa, è un problema puramente terminologico. Allora dicevo, ci sono tre ipotesi di incapacità, un'incapacità che noi chiamiamo legale, un'incapacità giudica, giudiziale e un'incapacità naturale. Che cos'è l'incapacità legale? È l'incapacità che deriva immediatamente dal verificarsi di una situazione, indicate in termini generali e astratti, quindi per tutte le persone, dalla legge. Esempio, esempio più ovvio, banale, non voglio dire unico, ma quasi. Il minorenne non ha la capacità di agire, può essere titolare di diritti, è un minorenne che eredita una casa da un suo genitore, è un minorenne che ha un patrimonio, ha la capacità di agire perché è nato, ha ereditato e quindi è proprietario di un patrimonio. Ha la capacità giuridica ma non ha la capacità di agire, nel senso che non può validamente manifestare la volontà necessaria per compiere gli atti relativi al patrimonio di cui è titolare, perché si suppone che non abbia un sufficiente livello di consapevolezza. è una situazione di incapacità legale perché tutti coloro che sono nati da meno di 18 anni sono in questa situazione, c'è una norma generale astratta che afferma che La capacità di agire si acquista con il compimento dei 18 anni, che significa che in generale tutti coloro che non hanno compiuto i 18 anni non hanno la capacità di gestire il patrimonio di cui siano eventualmente titolari. Qual è questa norma? Per ora andiamo in ordine, quindi è tutto molto facile. E'l'articolo 2 del codice civile. La maggiore età è fissata al compimento del diciottesimo anno con la maggiore età. si acquista la capacità di compiere tutti gli atti ovvero atti significa quella cosa che abbiamo detto ormai cento volte per i quali non sia stabilita un'età diversa, eccezionalmente, qui se volessimo col metodo di ieri, di grazia da questo, potremmo utilizzare i rinvii tra parentesi del codice civile per capire quali sono gli atti per i quali la legge eccezionalmente ammette il minorenne al compimento. Un esempio banale, lo trovate di sicuro tra i rinvii di tutti i vostri codici, il matrimonio. Il minorenne può essere autorizzato a sposarsi. Il matrimonio è un atto, una manifestazione di volontà. Il minorenne può esagerare l'autorizzazione ma può essere autorizzato a sposarsi, fatto che abbiamo avuto 16 anni. Naturalmente se io vi chiedo di parlarmi della capacità di agire e voi mi parlate dell'articolo 2, quando mi riferite la parola atti, preparatevi a che io poi vi chiedo che cos'è un atto. Andiamo avanti, seconda ipotesi. incapacità giudiziale. In questi casi, nei casi di incapacità giudiziale, noi abbiamo una persona legalmente capace, quindi in prima approssimazione maggiore N, ma che tuttavia viene privata della capacità di agire da un provvedimento del giudice. Quindi è un giudice che specificamente con riferimento a quella persona... stabilisce che egli o ella non abbia o non abbia più la capacità per gestire il suo patrimonio. Le figure di incapacità giudiziale nel nostro ordinamento, dopo una riforma, Qualche anno fa sono tre, il codice civile 1942 erano due, questa è la prima modifica del codice che ci troviamo ad affrontare, le figure ora sono tre, l'interdizione dell'inabilitazione dell'amministrazione di sostegno, l'amministrazione di sostegno è stata creata da una riforma legislativa, io per ora vi dico, di qualche anno fa. Non voglio che voi studiate di quando, tra l'altro questa è una prima risposta a una domanda che mi fate frequentemente Ma il libro, l'edizione del 2001, è una domanda più frequente in relazione all'edizione del 2013, non è necessario essere onesti Va bene? Vi ho detto, la maggior parte di quello che studiamo è acquisita circa 700-800 anni ...sopravvivo, cioè magari sapeste bene il diritto privato che era scritto sul libro di 2002, magari, per cui sopravvivete benissimo, certo qualche problemino, più andiamo indietro nel tempo, più rischiate di trovare... guardo, uno è questo, una legge, vi ho detto prima, perché non voglio che lo studiate a memoria, io non me lo ricordo, di qualche anno fa, ha introdotto a fianco alle tradizionali figure dell'interdizione di rinabilitazione e sostegno, la terza figura, scusate, dell'interdizione di rinabilitazione, la terza figura che è quella dell'amministrazione di sostegno. Sarebbe utile sapere quant'è la legge, e soprattutto sarebbe utile trovare le norme sull'interdizione, l'inabilitazione e l'amministrazione di sostegno sul nostro comune. Operazione che vi riesce difficile. Perché vi riesce difficile? Perché queste norme stanno all'interno del libro primo, libro che per voi è quasi integralmente sconosciuto, cioè è ben conosciuto per il titolo primo di cui stiamo parlando ora e per il titolo secondo di cui cerchiamo di parlare, ma è invece quasi integralmente sconosciuto per tutto il resto. Perché è il libro che si occupa, come vi dicevo ieri, di diritto di famiglia e voi il diritto di famiglia non lo studiate. Però dovete conoscere il libro primo quantomeno per essere in grado di trovare sul libro primo le cose che studiamo. E, contrariamente a quello che... poteva, ha una logica che il codice poteva o avrebbe potuto seguire, le norme sulla incapacità giudiziale non sono subito dopo l'articolo 2, una logica poteva essere quella di... della capacità, correlativamente dell'incapacità legale, e subito dopo parlare dell'incapacità diviziale. Il codice non segue questa logica, per cui le norme di cui ora parliamo non stanno negli articoli 3 e seguenti. Perché? Perché la malattia... fisica o psichica, generalmente psichica, che fa sì che un maggiorenne non sia in grado di rendersi conto del significato degli atti che compie, dei loro effetti, è una vicenda che riguarda la vita della persona fisica per cui il codice se ne occupa dove? se ne occupa Molto più avanti, allora sfogliamolo il codice molto rapidamente il libro primo giusto per capire come è organizzato. Allora dopo le norme del titolo primo che sono quelle di cui ci occupiamo ora Troviamo le norme del titolo secondo, che sono quelle sulla capacità giuridica, di cui ci occuperemo immediatamente dopo. Poi ci sono alcune altre norme relative ad alcune vicende, più che vicende, caratteristiche della persona fisica. e mi riferisco al titolo terzo che individua il domicilio e la residenza della persona fisica poi ci sono le norme sulla morte presunta e sulla dichiarazione di assenza non importa poco andiamo avanti poi inizia al Al titolo sesto inizia la parte di diritto di famiglia, come vi dicevo prima, cioè le norme sul matrimonio. Titolo sesto, norme che saltiamo a pie pari. Saltando a pie pari il titolo sesto, subito dopo il titolo sesto, ecco qui tra l'altro troviamo, è importante avere un codice aggiornato, perché se avete un codice precedente al 2012 barra 2013 non vi ritrovate più, perché come forse voi sapete se leggete vagamente i giornali, però forse nel 2012 eravate quasi bambini, no bambini no, forse non leggevate ancora i giornali, giornali nel 2012 è entrata in vigore un'importantissima riforma in Italia che ha equiparato lo status di figlio, è una cosa che voi non studierete perché non studiate i diritti di famiglia ma che magari avete sentito dire, l'equiparazione del stato di figlio e quindi l'equiparazione tra figli nati nel contesto del matrimonio e figli nati da genitori non sposati, questo è il tema, è stata una legge importantissima che ha modificato in modo molto incisivo il libro primo del codice genile e quindi ha anche modificato l'ordine espositivo delle materie, quindi se avete un codice precedente al 2012 avete un codice che è organizzato in modo sensibilmente diverso. Se avete invece un codice aggiornato, al titolo VII cominciate a trovare le norme sullo stato del figlio e... Andiamo avanti, poi al titolo ottavo ci sono le norme sull'adozione ma solo sull'adozione ora dei maggiorenni perché l'adozione dei minorenni è stata inserita in una legge speciale, la legge sull'adozione al titolo nono Cominciamo a trovare, ad avvicinarci al nostro tema, cioè le norme sulla responsabilità dei genitori. All'interno di queste norme c'è l'articolo 320 che è una norma che è invece una norma importante per il discorso che noi stiamo facendo. Perché è una domanda che voi dovete farvi quando noi parliamo di incapacità e tutte le volte in cui parliamo di incapacità. Se il soggetto, la persona che ha la capacità giuridica ma che non ha la capacità di agire, non può esercitare i diritti ed adempiere gli obblighi, chi lo fa per lui? Tutte le volte in cui il codice prevede un'incapacità di agire, prevede anche la particolare figura. del soggetto, della persona che agisce in nome e per conto della persona incapace. Per il minorenne di cui abbiamo parlato prima, questa persona è il genitore, anzi i genitori, assieme o separatamente, questo in questo momento ci interessa relativamente poco le norme di diritto di famiglia che voi non studiate. Se ne occupa una norma che però è importante anche ai vostri fini che è l'articolo 320 del codice civile. Sono i genitori alla domanda che quindi si fa l'esame, ma chi agisce in nome e per conto, come si dice con un'espressione giuridica molto nota, della persona legalmente incapace, in particolare del minorenne, i genitori, secondo quanto dispone l'articolo 320 del codice civile. Poi il codice. Al titolo decimo si occupa, c'è un titolo nono bis inserito da una legge di cui non ricordo la data, una legge del 2001 che è il capo conclusivo della parte relativa ai rapporti familiari parte molto attuale purtroppo di questi tempi relativa alla protezione delle persone nella loro vita familiare contro gli abusi in famiglia, non è che sia un gruppo di norme che hanno ai mezzi. funzionato benissimo leggendo, da quel che si capisce leggendo i giornali. Andiamo sempre avanti sfogliando la struttura del libro primo, vi dicevo troviamo poi il titolo decimo che è dedicato alla cura dei minori, anzi diciamo così, alla rappresentanza, cioè alla manifestazione di volontà in nome e per conto del minore nel caso in cui il minore non abbia il minore. e i genitori, in questo caso detto molto semplicemente, sempre perché voi queste norme non le studiate, ma dovete avere l'idea della geografia del codice, il codice prevede che nel caso in cui un minore non abbia... ai genitori ma non sia in stato di abbandono se è in stato di abbandono la legge prevede che sia adottato il bambino e quindi a quel punto ha di nuovo un genitore quindi non sia in stato di abbandono ma non abbia i genitori cittadini, cittori, quindi sia orfano di padre o di madre, il codice prevede che si apra la cosiddetta tutela e quindi ci sarà un tutore, poniamo un nonno, uno zio, chi che sia, che ha la capacità di agire in nome per conto del minore. Noi non studiamo il dettaglio di queste norme che tradizionalmente fanno parte del diritto di famiglia e andiamo avanti. E arriviamo al titolo undicesimo che si occupa di un tema, l'affiliazione e l'affidamento che a noi non interessa. E finalmente arriviamo al titolo dodicesimo che è quello che ci interessa, che si occupa delle persone, il nuovo titolo del titolo dodicesimo introdotto dalla legge che è la legge che ha introdotto l'amministrazione di sostegno, quella legge di cui io prima vi dicevo non ci ricordiamo la data, nel senso che non voglio che voi la studiate ma voglio che siate in grado di arrivare sul codice rapidamente a queste norme quando ne parliamo all'esame, dicevo il nuovo titolo del titolo dodicesimo In realtà nel lessico giuridico il titolo di un titolo non si chiama titolo ma si chiama rubrica i titoli nel lessico giuridico si chiamano rubrica quindi la rubrica, la nuova rubrica La nuova rubrica del titolo dodicesimo introdotto da questa legge del 2004 che ha riformato la incapacità giuridica è misure di protezione delle persone. prive in tutto e in parte di autonomia. Il titolo vecchio era molto meno fair rispetto, non me lo ricordo, ma sicuramente era meno fair. Ah no, eccolo qua, il titolo vecchio, la rubrica vecchia era dell'infermità, dell'interdizione e dell'inabilitazione. aveva l'accento sull'infermità, oggi non si parla più, sapete che anche la vecchia parola con cui si era sostituita l'espressione infermità, cioè handicap, oggi viene considerata nel lessico legislativo assolutamente unfair, se caso si parla di persone con diversa abilità. Il lessico giuridico si è molto raffinato da questo punto di vista. Qui si parla di persone prive di autonomia. Autonomia significa, nel lessico giuridico, capacità di manifestare una volontà. Ebbene, quindi, l'Istituto dell'Incapacità Giudiziale è stato incisivamente riformato nel 2004 con la introduzione di una terza figura che si è affiancata alle due tradizionali dell'interdizione e dell'amministrazione di sostegno addirittura riformulando proprio la struttura L'amministrazione di sostegno è stata messa all'inizio del titolo dodicesimo ad indicare che dovrebbe essere la figura più importante e in pratica lo è diventata la figura più importante. seguiamo un metodo esposizivo tradizionale, quindi parliamo prima dell'interdizione e poi dell'inabilitazione solo in fondo della figura nuova, viene un po'meglio dal punto di vista didattico, che cos'è l'interdizione? L'interdizione è la privazione totale, completa ed assoluta della capacità di agire disposta da un giudice, disposta a carico di un soggetto che per una malattia fisica o psichica tendenzialmente non temporanea ma perpetua, irreversibile sia totalmente incapace di rendersi conto del significato delle sue azioni costui viene interdetto l'interdetto è totalmente privo della capacità di agire e quindi torna ad essere come un minorenne grazie Chi agisce in nome e per conto dell'interdetto, non i genitori perché l'interdetto è maggiorenne e quindi non ha più un genitore esercente la responsabilità genitoriale, ma un tutore. Qualche volta il tutore è lo stesso genitore, per carità. ma è una persona nominata dal giudice, che sceglie eventualmente tra le persone vicine al minore, se usate l'absus, alla persona incapace, ma eventualmente anche può scegliere un professionista. sta terzo, neutrale se c'è un conflitto tra le persone che sono vicine al minore o persone vicine al minore, in ipotesi non ce ne sono. Il tutore quindi ha la piena capacità di agire al posto della persona interdetta. Ci sono alcuni atti che il tutore può compiere da solo, tipicamente quelli di ordinaria amministrazione, altri atti che invece il tutore può compiere da solo. può compiere solo con l'autorizzazione di un giudice. Così ad esempio se si deve vendere un immobile dell'interdetto, il tutore ha bisogno dell'autorizzazione di un giudice, quindi deve spiegare al giudice perché è necessario vendere un bene di questa persona, deve spiegare al giudice che il prezzo a cui si ipotizza di venderlo è un prezzo equo e il giudice a fronte di questa, della prova dell'utilità e della prova dell'equità del prezzo, dà l'autorizzazione. I presupposti dell'interdizione sono indicati al capo secondo del titolo dodicesimo, articolo 414, il maggiore di età, ovviamente dobbiamo parlare di un maggiorenne perché il minorenne non ha nessuna necessità di essere interdetto. Lasciate stare il riferimento al minore emancipato, che è una figura che voi non studiate, i quali si trovano in condizioni di abituale, vedete, abituale infermità di mente, che li rende incapaci di provvedere ai propri interessi, sono interdetti quando ciò è necessario per assicurare la loro protezione. Chi invece viene o può essere inabilitato? Se ne occupa l'articolo 415, cioè la norma immediatamente successiva. Vi garantisco che voi potete fare l'esame senza sapere questi numeri a memoria. E'importante che sappiate ritrovare le norme. Quando avete il codice aperto davanti sapete i numeri perché sapete leggere i numeri arabi e quindi sapete che è l'articolo 415. E'utile sapere magari che la norma sull'interdizione è quella subito successiva. subito precedente a quella dell'inabilitazione il maggiore di età infermo di mente lo stato del quale non è però così grave questa norma è definita in negativo quindi è definita con riferimento alla norma sull'interdizione dicendo che è una situazione meno grave Non è talmente grave da far luogo all'interdizione, può essere inabilitato. Può anche essere inabilitato colui, la norma parla al plurale ma è lo stesso, che per prodigualità o per abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti espongono, se è la loro famiglia, a gravi pregiudizi economici. Cioè l'idea è di una situazione, di una persona che non ha una malattia mentale, ma per esempio è alcolista. Possono infine essere inabilitati il sordo, il cieco dalla nascita o dalla prima infanzia. Qui il lessico è incredibile, leggendo queste norme si vede subito che sono norme del 1942. Il legislatore contemporaneo non parlerebbe mai di norme. mai di un sordo o di un cieco, direbbe per il cieco un ipovedente e per il sordo non lo so ma sicuramente c'è un modo per dirlo, questo è significativo, non è una cosa priva di significato, la legge ha un aspetto anche didascalico. Quindi la situazione dell'inabilitazione è una situazione meno grave. La reazione dell'ordinamento è meno grave. L'inabilitato non viene completamente privato dalla capacità di agire, ma viene privato della capacità di fare atti importanti. Gli viene lasciata la capacità di fare atti di ordinaria amministrazione, gli viene affiancato un curatore, non un tutore, un curatore per il compimento degli atti di, chiamiamoli così, straordinaria amministrazione. E'come voi vedete fin qui un sistema rigido. Colui che è completamente incapace al tutore, colui che è parzialmente incapace al curatore e può fare alcune cose stabilite dalla legge. Il legislatore si è reso conto che questo sistema così rigido funzionava male. Perché? Perché ci si è resi conto che la difficoltà nel valutare gli effetti delle proprie azioni, dei propri atti, è una difficoltà piena di zone grigie. Non è bianca o nera. o bianca e nera e un'unica scala di grigio in mezzo ma ha mille sfumature e anche mille colori perché vi è qualcuno che è assolutamente incapace di fare certe cose ma è bravissimo a farne certe altre facciamo un esempio che è l'esempio classico pensate a una persona anziana Pensate a una persona anziana che magari è ancora lucidissima in alcune decisioni fondamentali della sua vita, è perfettamente in grado per esempio di capire se è opportuno o non è opportuno vendere una propria casa, se ha i denari per mantenersela oppure no, ma in ipotesi ha un totale ed assoluto blocco psicologico nella gestione dei rapporti con una banca. perché non capisce nulla dei moderni strumenti finanziari, magari fa anche un po'di confusione tra le vecchie lire e gli euro e quindi è facilissima vittima di magari truffe da parte di qualche malintenzionato che vuole fargli o farle fare investimenti sprovveduti e via discorrendo Qual è l'idea quindi che ha avuto il legislatore? L'idea che la capacità di agire possa essere un vestito che si ritaglia su misura quasi sartorialmente sulla concreta situazione di incapacità in cui versa la persona che deve essere protetta. Qui nasce appunto la... Amministrazione di sostegno, il cui nome è appunto più gentile rispetto a interdizione e inabilitazione. L'idea è dare un aiuto, affiancare alla persona un terzo, che non chiamiamo più né tutore né curatore, ma amministratore, affiancargli o affiancarle un amministratore. che sostenga la persona con problemi, con difficoltà, in parte priva di autonomia. Vediamo come l'articolo 404, quindi torniamo indietro perché il legislatore ha voluto soffertire la numerazione iniziale e mettere l'amministrazione di sostegno, che pure è l'ultimo degli istituti, all'inizio proprio per sottolinearne la maggiore. portata la persona che per effetto di una infermità ovvero di una menomazione fisica o psichica si trova nella impossibilità anche parziale addirittura anche temporanea perché l'idea è che la situazione di difficoltà possa essere superabile di provvedere ai propri interessi può essere assistita da un'amministrazione di sostegno nominata dal giudice tutelare, voi non sapete chi è il giudice tutelare, ma è un particolare giudice del luogo di residenza. La norma successiva indica La peculiarità, quali sono i poteri di questo amministratore? Non li stabilisce la legge, a differenza dei poteri del tutore e del curatore, li stabilisce il giudice con il decreto di nomina dell'amministratore. sostegno, articolo 405, questo decreto indica che cosa può fare la persona che ha bisogno di sostegno, l'amministrato e che cosa può fare l'amministratore, quindi è un vestito che si ritaglia su misura. Poi devo dire che nella prassi, già poco dopo l'approvazione della legge del 2004, questa figura ha finito con cannibalizzare le altre due. L'inabilitazione non esiste proprio più nella prassi dei nostri tribunali, non credo ne venga pronunciata una da tempo immemorabile. L'interdizione viene utilizzata nei casi gravissimi. Da alcuni tribunali, ma molti altri, preferiscono scegliere la più mite figura dell'amministratore di sostegno dicendo peraltro che l'amministratore di sostegno può fare tutto e l'amministrato non può fare nulla. Quindi è stata una figura che ha avuto un effetto cannibalizzante sulle altre due e ci sono in vista riforme legislative che ipotizzano addirittura di cancellare le altre due figure e lasciare solo l'amministrazione del sistema. Chiaro? Bene, ultima ipotesi, quella della incapacità naturale. Che cos'è l'incapacità naturale? È una situazione di fatto, di fatto, non di diritto. quindi non c'è né una situazione descritta dalla legge né una pronuncia di un giudice, è una pura situazione di fatto nella quale si venga a trovare un soggetto, una persona fisica, che seppure legalmente capace e non sottoposta a misure limitative della sua capacità, si trovi per qualsiasi causa, anche temporanea, in un certo momento a non rendersi conto del significato degli atti che compie. Pensate ad esempio all'ubriaco. L'ubriaco non è interdetto, non è inabilitato, auspicabilmente è maggiorenne. Quindi ha una piena capacità di agire, ma nel momento in cui è ubriaco non è in grado di rendersi conto di ciò che fa. Voi potreste anche dire, vabbè, peggio per lui, si è ubriacato. L'ordinamento non dice peggio per lui, primo perché magari non è ubriaco, magari per qualche ragione ha avuto un momento di sbandamento psichico, poi perfettamente recuperato, del quale non è minimamente responsabile, magari è semplicemente passato a fianco a una fabbrica di grappa e si è ubriacato per i vapori della grappa, o semplicemente si è ubriacato perché di sì. Ora, poiché l'ordinamento presuppone che ci sia una volontà di effetti dietro ogni atto, se la situazione di incapacità... per quanto naturale priva un soggetto di quella capacità di rendersi conto degli effetti dei propri atti, l'ordinamento deve in qualche modo, fra un attimo cerchiamo di vedere come, farsi carico di questo. problema e quindi porsi l'ordinamento e il problema, e risolverlo, della efficacia degli atti compiuti dalla persona naturalmente incapace. Se voi, tanto per capirci con un esempio che ci accompagnerà a lungo, capire di che cosa stiamo parlando, se voi entrate in una gioielleria completamente ubriachi con una bottiglia di vodka in mano e comprate un brillante da 10 carati con l'idea di regalarlo a una signora appariscente o un signore appariscente perché non facciamo distinzioni per genere che passa per strada e magari poi lo fate date in gioielleria, date la carta di credito, vi prendete il diamante e lo regalate alla signora che passa per strada il tutto dopo aver bevuto tre bottiglie di vodka ok? la domanda è questa serie di atti che voi avete compiuto prima avete compiuto un fatto avete bevuto tre bottiglie di vodka questo per il diritto è un fatto poi avete compiuto degli atti, in particolare due contratti, avete comperato il diamante e poi avete stipulato in qualche modo, poi qui bisognerebbe essere un po'più complicati ma noi non ne abbiamo gli strumenti giuridici, ma avete compiuto un altro contratto che è la donazione del diamante a quella signora che passava per stare, in realtà il discorso è un po'più complicato perché per le donazioni l'ordinamento... richiede un atto pubblico cioè la presenza di un notaio e quindi la cosa diventa un po'più complicata sta di fatto che comunque questo anello lo avete dato a questa signora di cui non sapete neanche il nome che la quale se l'è messo in tasca ed è sparito bene tutto ciò che cosa significa per il diritto? che conseguenze ha? Forse per rendere l'esempio un po'più interessante, perché se le cose sono andate come vi ho descritto un attimo fa, ahimè, ho il sospetto che la signora non la recupereremo mai più e quindi si terrà il suo anello, sarà molto difficile recuperarlo, e ci sarà un problema rilevante di gestione dei rapporti fra voi e il gioielliere. Però Gelli era amico mio, io il cannello te l'ho dato, tu me l'hai pagato, se poi tu l'hai regalato alla prima signora che passava per strada ed eri ubriaco di vodka è un problema tuo, giusto? Potremmo modificare leggermente il nostro esempio per renderlo un po'più intrigante, poi vedremo come lo risolve la norma e lo risolve allo stesso modo nell'uno e nell'altro caso. Ma potremmo un po'modificarlo, pensare che voi avete cercato di dare l'anello alla signora che passava per strada, la quale essendo adottata di un minimo di coscienza, di intelletto e di buonsenso dice amico mio scusi noi non ci conosciamo, lei è chiaramente ubriaco, si tenga il suo anello e vada in pace. pace. E quindi che cosa succede? Voi vi rimettete l'anello in tasca... Andate a dormire, smaltite la sbronza, vi svegliate la mattina dopo con un feroce mal di testa, bevete due caffè, dopodiché torna alla mente l'episodio. Un po'confuso nei suoi contorni, la prima cosa che fate è andate a vedere nella tasca della giacca se l'anello c'è, lo trovate e ne siete consolati. Dopodiché però vedete con vivo raccapriccio che avete ricevuto un sms dalla compagnia che gestisce la vostra carta di credito su cui c'è scritto che il giorno precedente, trattandosi anche di una carta di credito gold, avete fatto una spesa a 10.000 euro. La ricollegate alla presenza dell'anello. nelle tasche della vostra giacca che cosa immediatamente pensate di tornare a precipitarvi dal gioielliere e dire amico mio le restituisco l'anello mi restituisco i miei 10.000 euro la domanda che noi dobbiamo porci è che ciò che segue con questa teoria di pigiami a strisce e a righe e a quadretti di cui poi parliamo rapidamente quello che segue è la risposta all'ordinamento a una fondamentale domanda nel caso che stiamo facendo avete voi Ha poi diritto a restituire l'anello al gioiediere, ovviamente in previa restituzione del prezzo, oppure a questo punto l'anello l'avete comperato e... e quindi il gioielliere vi può dire ah amico mio se lei vuole io l'anello glielo ricompero ma glielo ricompero per usato e quindi io gli anelli li compro mica al prezzo a cui li vendo oppure andate da qualcuno che compre gioielli usati o avete diritto a restituirglielo alla restituzione del prezzo Il che significa il vostro stato di incapacità naturale è rilevante al fine della validità degli atti che avete compiuto in stato di incapacità? Di tutto ciò si occupa l'articolo 428 del codice civile. Cosa dice l'articolo 428 del codice civile? che è l'ultima norma del titolo dodicesimo no, non è neanche l'ultima norma è una delle ultime norme del titolo dodicesimo del libro primo gli atti allora, la norma è divisa in due commi Questo è fondamentale. Primo comma della norma. Gli atti compiuti da persona che, sebbene non interdetta, e noi possiamo aggiungere non inabilitata, non sottoposta all'amministrazione di sostegno, possiamo anche dire seppure legalmente capace. Si provi essere stata per qualsiasi causa, anche transitoria, incapace di intendere o di volere al momento in cui gli atti sono compiuti? Tutta questa prima parte della norma, come dire, saremmo quasi in grado, non serve che la studiate a memoria, saremmo quasi in grado di raccontarcela da soli, no? Il problema è questo, lo abbiamo posto il problema, qual è la validità degli atti compiuti dalla persona? legalmente e giudizialmente capace ma nel momento in cui li ha compiuti non in grado di rendersi conto degli effetti di quegli atti? Possono essere annullati questi atti. Ora, quando voi verrete a fare l'esame dovrete sapere che questo predicato, annullare, è un predicato importantissimo per il diritto... dei contratti e non va confuso con il predicato dichiarare nullo, non va confuso con il predicato risolvere, non va confuso con il predicato rescindere e che se farete un errore di questo genere si aprirà sotto la vostra sedia una botola profonda, per ora questa cosa non la sappiamo ancora quindi... Consideriamo questo predicato sinonimo di posti nel nulla, considerati inefficaci, poi ripeto, annullati a un significato. ...un significato molto preciso che a suo tempo studieremo. Posso restituire l'anello e ho diritto alla restituzione del prezzo. Possono essere annullati su istanza della persona medesima o dei suoi eredi o aventi causa, lasciamo stare questa formula che è un po'complicata ancora per noi, possono essere annullati su istanza non del gioielliere ma dell'ubriaco. Non è che il gioielliere dopo può dire, no ma ora ci ho ripensato con l'anello, riportamelo, perché eri ubriaco. No, scusa, se ero ubriaco lo saprò io. La legge tutela me che ero ubriaco, non tutela te. Anzi. tanto che non ti sanzioni la legge visto che hai contrattato con un ubriaco, quindi possono essere annullati su istanza dell'incapace se ne risulta un grave pregiudizio all'autore, cioè l'idea è se l'autore dell'atto viene danneggiato da quell'atto e quindi si ritiene che non lo avrebbe compiuto se non fosse stato incapace, allora l'atto viene annullato, chiaro? Leggete il primo comma. Vi tranquillizzate, è chiaro che l'atto mi ha pregiudicato, io non avrei mai comperato, io sono un onesto bancario, guadagno 1800 euro al mese, non avrei mai comperato un diamante da 10.000 euro, men che mai per regalarlo alla prima signora che passava sul marciapiede, ma comunque non lo avrei mai comperato. E'la metà dei miei risparmi, che scherziamo, se non avessi bevuto tra i miei risparmi. le bottiglie di vodka prima, maledetto me, non l'avrei mai comprato, quindi mi danneggia, quindi se leggiamo il primo comma dell'articolo 428 siamo sereni. Eh ma c'è il secondo comma. Cosa dice il secondo comma? Il secondo comma dice che L'annullamento, è lo stesso predicato di prima, il mettere nel nulla, lo sciogliere, il considerare inefficace dei contratti non può essere pronunciato se non quando per il pregiudizio che sia derivato o possa derivare alla persona incapace di intendere o di volere o per la qualità del contratto altrimenti risulta la mala fede dell'altro contraente. Allora, mentre il primo comma indica come requisito per l'annullamento il pregiudizio, il secondo comma indica come requisito per l'annullamento la malafede. che può risultare dal pregiudizio o dalla qualità del contratto o da altre circostanze ma la malafida è indispensabile quindi per quei particolari atti che sono i contratti, il rapporto tra atti i contratti l'abbiamo già studiato, il contratto è un sotto insieme dell'insieme atti, per quei particolari atti che sono i contratti è necessaria ai fini dell'annullamento la malafede. Cosa significa la malafede dell'altro contraente? Allora, torniamo per la prima volta a questo concetto, che è un concetto fondamentale nel lessico juridico, la malafede, anzi, per dire la verità, di solito... diritto parla di buona fede, ma la fede è il contrario della buona fede. Che cos'è la buona fede? Allora, buona fede è una di quelle non molte espressioni, e questo naturalmente non vi semplifica la vita, che nel lessico giuridico hanno... hanno due significati completamente diversi. Ne troveremo altre, di espressione, un'altra è il dono, tipicamente. Ma la fede ha nel lessico giuridico due significati diversi. Può significare due cose completamente diverse. Vi ho detto ma la fede, parliamo della buona fede. La buona fede ha due significati completamente diversi. La buona fede può essere una situazione psicologica relativa ad una persona relativa alla non conoscenza di una certa situazione io sono in buona fede nel senso che facciamo un esempio di come si utilizza questa espressione nel lessico comune non sono venuto a lezione oggi Non perché non avessi voglia, dico ai finanziatori del mio corso di studi, non perché... Non avessi voglia di venire a lezione. Non sono venuto perché credevo che la lezione non ci fosse. Ero in buona fede, nel senso che credevo che l'azione non ci fosse, credevo una cosa sbagliata, ma ero in buona fede. Chiaro? Lo si dice anche nel lessico comune. Quindi la buona fede nel lessico giuridico, in uno dei suoi due significati, indica una situazione di ignoranza di una certa situazione. Viceversa, la mala fede è la consapevolezza di una certa situazione. Non è andato a lezione dicendo che la lezione non c'era, ma era in malafede. Lo sapeva benissimo che invece la lezione c'era. Chiaro? Primo significato. Secondo significato, lo troveremo più avanti, di buona fede, è la correttezza. La correttezza nei rapporti con gli altri. Colui che è in buona fede è una persona che si comporta in modo corretto. Quindi il primo significato è la buona fede in senso soggettivo, come stato psicologico di una certa persona. Il secondo significato è la buona fede in senso oggettivo, come canone di comportamento. Vedremo che la buona fede in senso oggettivo ha un significato molto importante nel nostro diritto. ancora più importante ce l'ha nel diritto di area germana ebbene in questo contesto, cioè nel contesto dell'articolo 428 la buona fede, anzi il suo contrario, la mala fede è sicuramente il senso soggettivo cioè nel primo dei due sensi e quindi che cosa significa che l'articolo 428 per i... contratti richiede ai fini dell'annullamento la mala fede dell'altro contratto, significa richiedere come requisito essenziale per l'annullamento del nostro contratto che l'altra parte, per esempio abbiamo fatto il gioielliere, fosse consapevole dello stato di incapacità. Facciamo un esempio. in cui tra l'altro la mala fede risulta da altre circostanze. Io entro nella gioielleria di qui sopra, con la bottiglia di vodka in mano, la terza delle tre, con passo malfermo, Fuzzando di vodka lontano un miglio, con la voce impastata, e dico al gioielliere mi dia quel gioiello, quell'anello che ha in vetrina, costi quel che costi, che lo regalo a quella signorina. Ora, qualunque gioielliere con un minimo di senno... Mi dice, amico mio, vada a smaldire la sbornia, poi sarò qui per servirla. Ok? Se il gioielliere, nonostante queste circostanze, ugualmente mi vende il gioiello, è, come dire, ha fatto il furbo. No, ci ha provato. Admirato ad abusare di una situazione che conosceva. Poi la malafede dice che il codice può risultare del pregiudizio. Io accetto di comprare per 10.000 euro uno zircone che vale 500 euro. subisco un pregiudizio, già dal fatto che sia disponibile a pagare per 10.000 euro uno zircone, forse il gioielliere dovrà capire che tanto lucido non sono. O dalla qualità del contratto, cosa significa? Vado da un rivenditore e dico io che faccio il professor universitario e compro... 10 tonnellate di tondini di ferro il signore che non l'ha mai visto dice ma ormai non l'ha mai vista lei che si deve fare nuovo nuovo imprenditore no io insegno diritto e scusi che cosa se ne va di 10 tonnellate di tondini di ferro no tu dire voglio mettere nel mio giardino forse dovrebbe capire che io tanto lucido non sono ok questi però sono indici della malafede Il recitatore chiede la malattia. Domanda! Potrebbe venirci un dubbio, che è la seconda parte di questa slide con il pigiama a righe e a quadretti. Ma, per i contratti, è sufficiente la prova del pregiudizio? Scusate, è sufficiente la prova della malafede o è necessaria anche la prova del pregiudizio? Perché si pone questo dubbio? Questo dubbio viene dal punto di vista logico, attiro la vostra attenzione su questo perché è la prima norma per quelle che studiamo E poi, anche in futuro, io cercherò di non mettervi, per evitare di farvi confusione, tanti dubbi sull'interpretazione delle norme che andiamo a leggere. Ma una volta nella vita è opportuno prendere le misure su un problema interpretativo. Che cos'è un problema interpretativo? Il diritto per quanto i legislatori ottocenteschi si fossero sforzati di sottrarlo ai giuristi, questo nobilissimo sforzo di sottrarre il diritto ai giuristi. Per quanto, ripeto, i legislatori dell'Ottocento si siano sforzati di fare un diritto cristallino, scritto tutto in un codice, e di porre fine al mare magno delle interpretazioni, Il diritto però è sempre soggetto a dichiarazione. Poi più il legislatore è bravo, meno è lo spazio dell'interprete. In questi tempi il legislatore non è tanto bravo, non è, e soprattutto... Non governa un mare infinito di leggi che continuano a produrre e le quali poi pongono problemi interpretativi nei loro rispettivi rapporti. Ma questo è un chiaro esempio di problema interpretativo. Quasi è irrilevante dal vostro punto di vista la soluzione del problema, o meglio, quella che è stata la soluzione che è stata seguita dai giudici. Io vi ho detto che le sentenze dei giudici non sono fonte di diritto, nel nostro ordinamento però sono. servono per conoscere, sapere com'è perlomeno probabile che questo problema interpretativo venga risolto. Ebbene, qual è il problema? Il problema si capisce mettendo uno dentro l'altro questi due insiemi, di cui quello dei contratti, e di cui quello dei contratti tratti è un sottoinsieme dell'insieme degli atti. Allora noi che cosa possiamo ritenere? Noi possiamo ritenere che il rapporto tra il primo e il secondo colone dell'articolo 428 debba essere interpretato in questo modo, per gli atti è necessario il pregiudizio, mentre per quel particolare sottoinsieme dell'insieme degli atti che sono i contratti, invece è necessaria la prova della malafede. se voi li rileggete ora che vi ho posto il problema potete pensare il primo comma si occupa degli atti ma non di tutti gli atti perché il secondo comma si occupa dei contratti quindi il primo comma si occuperà della corona circolare cioè di quei particolari atti che non sono contratti perché dei contratti si occupa il secondo comma prima soluzione grazie che poi è quella seguita dalla giurisprudenza tra l'altro seconda soluzione che è quella che probabilmente dal punto di vista logico-lessicale sarebbe più fondata posto che anche i contratti sono atti E che il primo coma non distingue e dice che è necessario il pregiudizio per tutti gli atti e quindi anche per i contratti, il secondo coma si limita ad aggiungere una cosa per i contratti, e cioè la prova della malafede. ma anche per i contratti, essendo i contratti atti, sarà necessaria la prova del pregiudizio. Il che non è influente nel nostro caso, ne anticipo che la giurisprudenza segue la prima soluzione, ma questo non è particolarmente importante per voi. Non è irrilevante nel nostro caso, perché? Perché se voi siete quel signore che è entrato avendo bevuto tre bottiglie di vodka nella gioielleria, e ha comperato un diamante al suo prezzo se seguiamo la prima ipotesi dovete limitarvi a dimostrare che eravate ubriachi e che il gioielliere era in grado di accorgersene e quindi se ne è accorto se invece seguiamo la seconda ipotesi dovete dimostrare una cosa più complicata da dimostrare e cioè che l'avere acquistato diamante sia per voi un pregiudizio. Cosa non banale, perché è facile dimostrarlo se l'avete pagato tre volte il suo prezzo o due volte il suo prezzo. Se l'avete pagato il suo prezzo, dov'è il pregiudizio? Prima avevate 10.000 euro, adesso avete un diamante che vale 10.000 euro. Sì, bene, ma io sono un bancario, ho 20.000 euro di risparmi, capirete che avere immobilizzato 20.000 euro di risparmi in diamante da 10.000 euro, cioè avere immobilizzato la metà in diamante... non è un gran affare. Sì, ma magari tu non siedi a un bancario, magari sei un signore molto più ricco, magari sei un signore che normalmente compra gioielli, però quella volta lì non c'era nessuna voglia di comprare un gioiello, però era un rialzo. e gioie di eros e di eris. Quindi vedete che questo problema interpretativo che può sembrare anche raffinato è un problema che ha una diretta conseguenza nella vita pratica delle persone. La prova del pregiudizio è una prova difficilissima, poi dovremmo chiederci ma serve un pregiudizio oggettivo o è sufficiente un pregiudizio soggettivo? Quindi le caratteristiche personali della persona che compie l'atto sono rilevanti per valutare il pregiudizio oppure il pregiudizio è un fatto esclusivamente oggettivo che riguarda la natura dell'affare? Chi lo sa? Voi stipulate un contratto per l'acquisto di un'enciclopedia, cosa che non compra mai più nessuno, però voi siete un po'ubriacchi, vi ferma uno per la strada e dice... firmi qui per la cultura voi scoprite che avete stipulato un contratto in base al quale per i successivi 20 anni al prezzo di 1000 euro all'anno vi manderanno un fascicolo di un'enciclopedia C'è il pregiudizio? Chi lo sa se c'è il pregiudizio? Magari sì, magari no, va alla dimostrazione. Stiamo a discutere se è una buona enciclopedia o una cattiva enciclopedia? Allora, voi capite che l'interpretazione del rapporto tra il primo e il secondo coma in articolo 428 in questo caso incide in modo decisivo sulla vostra vita. Bene. Domande? Ah, non sollecito abbastanza le domande. Sarà che avendo perso due lezioni, che è una sensazione psicologica, perché comunque le faremo prima o poi, mi sento indietro e quindi non sollecito abbastanza le vostre domande. In realtà, se vedete l'ordine di svolgimento delle lezioni, siamo indietro. ma è sempre così perché le prime lezioni sono fatalmente più lente non ho mai alterato il calendario ma le prime lezioni sono sempre più lente e lo vedete perché c'è la necessità di spiegare cose che più avanti non dovranno rispiegare tutto ciò sembra viva per prendere fiato prima di passare alla slide successiva Ci ricordiamo che siamo a 1 ora e 08 che servirà per la transizione su Youtube fra una slide e l'altra A proposito, se per caso vi rendeste conto che le cose su Youtube non funzionano, vi Perché io non è che me le ascolto, mi pare che funzioni, ho fatto dei sondaggi a campioni Già mi annoio abbastanza seguirmi parlare una volta, figuratevi due Parliamo quindi ora, nel quarto d'ora che segue, 20 minuti che seguono, della persona giuridica. Già vi ho detto che cos'è una persona giuridica? È un'entità a cui l'ordinamento attribuisce... la capacità giuridica, cioè la capacità di essere autonomo, titolare di diritti e destinatario di opere noi, per tornare all'esempio che abbiamo fatto ieri, che siamo in quest'aula oggi Potremmo avere l'idea bizzarra di comprare una videocamera? Possiamo noi, come entità autonoma rispetto alle singole persone fisiche che sono in quest'aula, comprare una videocamera? Può una videocamera essere intestata alla classe degli studenti di diritto privato? In quel che segue troviamo la risposta. Prima di tutto, però di vedere la risposta dobbiamo riflettere su un dettaglio e anche qui imbanniamo un concetto che ci servirà altre volte Le persone giuridiche sono caratterizzate dal principio di tipicità. Le persone giuridiche sono tipiche. Che cosa significa dire che le persone giuridiche sono tipiche? Significa che l'ordinamento giuridico conosce solo e tollera solo, ammette solo, dite un po'come lo volete, persone giuridiche che appartengano a un certo modello che il legislatore precostituisce. Sono ammesse solo le persone giuridiche? appartenenti ad uno dei tipi, tra cui l'espressione tipico, ad uno dei tipi descritti dal legislatore, quelle e non altre, non me ne posso inventare un'altra. Noi utenti del diritto e quindi le persone che già esistono in quanto tali che appartengono a una certa collettività non possono con un loro atto inventarsi una persona giuridica di un tipo sconosciuto al legislatore devono necessariamente scegliere uno dei tipi descritti dal codice Attenzione però, perché qui c'è un problema di cui abbiamo già fatto cenno qualche lezione fa. Deschetti dal codice dove? Nel libro primo, anzi nel titolo secondo del libro primo, che sia il titolo secondo, l'abbiamo già capito, il titolo primo è la persona fisica, il titolo secondo è la persona giuridica. Sì ma non sono. Perché sì ma non sono? Per due ragioni, perché le persone giuridiche sono un insieme diviso in primo luogo in due sottoinsiemi esaustivi, le persone giuridiche private e le persone giuridiche pubbliche. Cosa sono le persone giuridiche pubbliche? Sono persone giuridiche che guadagnano la loro personalità, che hanno ottenuto la capacità giuridica, sulla base di una norma non di diritto privato ma di diritto pubblico. Già sappiamo cos'è il diritto pubblico. Quindi sono persone giuridiche che sono tali Perché l'ordinamento dello Stato le considera tante. Qual è la prima persona giuridica pubblica che conosciamo? Lo Stato. Lo Stato ha capacità giuridica. Le caserme sono di proprietà dello Stato. Quindi lo Stato ha capacità giuridica, perché è titolare di diritto. Di diritti privati. Lo Stato è proprietario di una caserma esattamente come io sono proprietario di casa mia. È la stessa proprietà. È un diritto privato di proprietà. Lo Stato non ha acquistato la capacità giuridica sulla base delle norme che noi vedremo che permettono alle entità private di acquisire la capacità giuridica perché c'è una norma di diritto pubblico che attribuisce allo Stato stato la capacità di un'impresa. E lo stesso vale per gli altri enti territoriali, e lo stesso vale per una serie di altri enti pubblici. Pensate all'Inps. L'Inps è un ente pubblico, l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. che ha un patrimonio, anche rilevante, ha dei debiti, paga le pensioni, è pensionato italiano, quindi è una persona giuridica, di diritto pubblico. Tutto ciò è in qualche modo menzionato nel titolo secondo del libro primo del Codice Civile che dice All'articolo 11 le province e i comuni nonché gli enti pubblici riconosciuti come persone giuridiche godono dei diritti secondo le leggi e gli usi osservati come diritto pubblico. Quindi la capacità giuridica delle persone giuridiche pubbliche è regolata dal diritto pubblico. E visto che è regolata al diritto pubblico, noi ci allontaniamo da essa con estrema soddisfazione. Il capo secondo del libro primo si occupa invece delle persone giuridiche private, ma attenzione, non di tutte le persone giuridiche private, perché anche nel sottoinsieme persona giuridica, che è la persona giuridica, giuridica privata, noi dobbiamo fare una fondamentale distinzione che già vi ho accennato l'altro giorno quando parlavamo della struttura del codice civile, perché alcune persone giuridiche private sono disciplinate dal libro primo del codice civile, altre persone giuridiche private sono invece disciplinate dal libro quinto del codice civile, il libro sul lavoro. Qual è la distinzione? Nel libro quinto sono disciplinati i tipi di persone giuridiche private che hanno come scopo l'esercizio di un'attività finalizzata alla divisione di un utile o di un vantaggio cooperativo, potremmo aggiungere se fossimo raffinati. Nel libro quinto si disciplinano queste persone giuridiche private, quindi quelle che esercitano un'attività finalizzata alla divisione di un utile fra i soci, quindi al profitto e alla divisione di questo profitto fra i soci. E questi tipi di persone, intorno alla parola tipi, in modo proprio, lo segue al principio di tipicità. Tipi sono alcuni, non altri. Noi possiamo elencare quali sono le persone giuridiche private. C'è banale. Sono pochi. poi le elenchiamo ma questi tipi di persone giuridiche private che esercitano un'attività finalizzata alla divisione di un utile si chiamano società e sono disciplinata al libro quinto Fiat, auto, S.P.A. è una società è una entità che ha persona giuridica privata cioè è una persona giuridica privata e quindi ha capacità giuridica è finalizzata la divisione di un utile fra i soci e quindi è disciplinata al libro quinto se invece l'entità esercita un'attività che ha uno scopo diverso dalla divisione di un utile, allora è disciplinata dal libro primo. I tipi di persone giuridiche private che esercitano un'attività diversa, con uno scopo diverso dalla divisione di un utile, sono disciplinati dal libro primo. Quali sono questi tipi? Adesso lo diciamo. Un numero molto limitato, infinito. Le associazioni e le fondazioni. Poi fra un attimo vediamo qual è la differenza. Disciplinate dal libro primo. Disciplinando dal libro quinto invece le società e in particolare vi faccio l'elenco poi le differenze, ahimè non possiamo studiarle perché le studierete nell'esame di diritto commerciale, che è nel vostro curriculum, questo è il mio corso. Ma voi siete quindi tutti omogenei, perché appartenete tutti a un unico curriculum, giusto? Oggi ne siete? Questo è incredibile. Va bene, poi questo è un unico, credo sia il primo anno che ho una classe di studenti omogenei. Una volta appartenevano addirittura a una molteplicità di corso di laurea, di anni di insegnamento diversi. Addirittura lo stesso curriculum, secondo me, lo stesso primo anno ha cominciato. Quali sono le società? Elenchiamo le mani, le elenchiamo giusto così per sapere quali sono e per sapere se sono un numero limitato. Sono la società semplice, la società in nome collettivo, la società in accomandita semplice. Sono sigle che voi conoscete, sentite, la società responsabilità limitata, la società per azioni, la società in accomandita per azioni e la società cooperativa, che è l'unica che ha uno scopo un po'diverso, la divisione degli utili, perché ha lo scopo di ripartire tra i soci il vantaggio cooperativo. Quando voi comprate un libro alla società cooperativa... della libraria universitaria, diventate soci, per effetto del fatto di essere soci, comprate il libro con lo sconto. Nessuno vi darà mai inutile per il fatto di essere soci di quella società, ma avete un vantaggio operativo acquistate i servizi a un prezzo un po'minore. Noi non ci occupiamo di società. Una volta, finché il mio corso era 9 crediti, c'erano alcune lezioni sulle società, perché non tutti gli studenti poi facevano diritto commerciale, adesso non ce ne occupiamo proprio perché il corso era 6 crediti, non c'è più tempo e tanto avete il corso di diritto commerciale. Ci occupiamo invece degli enti di cui allibero primo, e quindi prima di tutto delle associazioni e delle fondazioni. Qual è la differenza? L'associazione è un ente a base personale, è un insieme di persone, fisiche. Pensate all'associazione bocciofila milanese, non mi so che esista. all'associazione Cannottieri Olona, che invece esiste, sono una serie di, una collettività di persone, di associati, che si mettono assieme per, non per realizzare un'attività economica finalizzata alla divisione di un utile, ma per godere di certi servizi. La piscina, il campo da tennis, Le canoa e via discorrendo, le bocce, il campo da bocce, la persona che unisce il campo da bocce si mettono assieme per avere un vantaggio associativo, per realizzare un'attività ludica, sportiva o magari di pubblica utilità, pensate all'associazione italiana per la ricerca contro il campo. Cosa sono invece le fondazioni? Le fondazioni hanno un livello di elaborazione di astrattezza maggiore perché nella fondazione, la fondazione non è un insieme di persone nell'associazione la persona giuridica ha almeno sullo sfondo una serie di persone fisiche la fondazione no la fondazione è un patrimonio rivolto al perseguimento di uno scopo. Quindi la fondazione non ha una base personale, ma una base patrimoniale. La fondazione è un patrimonio rivolto al perseguimento di uno scopo, che diventa persona. Pensate alla fondazione Veronesi. La fondazione Veronesi è chiaro che si regge su alcune persone fisiche, che sono i suoi indipendenti, che sono coloro che ad essa si dedicano, ma non ci sono gli associati, anche finché ne invita il fondatore, il musica. abbiamo fatto, Umberto Veronesi, la fondazione non era costituita da lui, era stata fondata da lui. Cosa significa fondata? L'atto genetico della fondazione. Significa che la gente c'è una persona, magari uno, due, tre, dieci, quindici, cento persone, che cosa fanno queste persone? Devolvono a un certo scopo una parte del loro patrimonio. e fanno un atto costitutivo della fondazione la fondazione nasce da un contratto così come l'associazione troviamo per la prima volta una cosa che può fare il contratto per ora ce le puntiamo una ad una poi quando studieremo il contratto faremo un riassunto poi ogni volta che ne troviamo una facciamo un riassunto di tutte quelle precedenti troviamo per la prima volta una cosa che si può fare con un contratto Si può far nascere una nuova persona ovviamente giuridica nascere una persona fisica è un contratto Col contratto il fondatore o i fondatori creano la persona nel senso che dichiarano con questo contratto di devolvere un patrimonio ad uno scopo. Da quel momento, come è, su questa base... quel momento è sbagliato, su questa base si può ottenere la capacità giuridica su questa base Sia per la fondazione che per l'associazione, il contratto non è sufficiente per far nascere la personalità giuridica, la capacità giuridica. È necessario un altro elemento, che è un atto pubblico di riconoscimento della persona. Quindi la persona di cui ha il libro primo ottiene la capacità giuridica sottoponendosi al controllo dello Stato. Lo Stato attribuisce la capacità giuridica e quindi attribuisce la capacità autonoma di essere titolare di diritti e destinatari di obblighi a questa entità che cessa di essere la classe di diritto privato ma diventa una persona a fronte del fatto che la persona accetta di sottoporsi al controllo dello Stato. E lo Stato, o tra l'altro c'è stata una riforma nel 2000 che ha disciplinato questa cosa, ma a noi importa poco, purtroppo non abbiamo tempo di soffermarci su questo, la cosa fondamentale è che lo Stato attribuisce la capacità giuridica in cambio della sottoposizione al controllo. E'la vecchia ragione per cui i partiti politici non hanno mai chiesto la capacità giuridica, proprio per non sottoporsi al controllo dello Stato. Quindi noi per comprare il proiettore di cui la classe sia effettivamente proprietaria, cosa dovremmo fare? Dovremmo costituire un'associazione, perché siamo persone, oppure potremmo anche farlo nella forma di fondazione, se la vogliamo lasciare ai posti, vogliamo che tutte le classi di diritto privato in futuro abbiano questa videocamera. Quindi facciamo una fondazione. per lo sviluppo degli strumenti didattici elettronici a favore delle classi di diritto privato futuro. Oppure, non siamo così altruisti, ce la vogliamo tenere per noi, dobbiamo fare un'associazione. Ci mettiamo assieme noi, non è più un patrimonio in volta uno scopo che noi spariamo dalla vita dell'ente. No, siamo sempre noi dietro, però le invitiamo a capacità autonoma rispetto alla nostra. Dovremmo costituire un'associazione. Chiedere il riconoscimento allo Stato, fare uno statuto che regoli la vita di questa associazione dopodiché l'associazione va a comperarsi, meglio i delegati rappresentanti dell'associazione, vanno a comperarsi la videocamera e la videocamera è di proprietà dell'associazione, che è esattamente quello che succede per l'associazione Canutti e Golona o per l'associazione Bocciofi-Laminalese, ripeto sempre che esista. A quel punto le voce sono di proprietà dell'associazione. I debiti nei confronti del personale che fa la manutenzione del campo, da Levi sulla Bocce, sono debiti dell'associazione, non sono debiti dei singoli associati. Se voi siete associati dell'associazione Calottieri Olona, i dipendenti dell'associazione, i giardinieri, non potranno mai venire da voi a chiedervi il pagamento dello stipendio. Perché? Perché l'associazione è autonoma rispetto a voi. Chiaro? La stessa cosa vale... Per la fondazione, se la fondazione ha un debito non è che i creditori possano rivolgersi al fondatore, perché la fondazione è autonoma rispetto al fondatore. Finiamo il discorso, ahimè abbiamo effettivamente un quarto d'ora di ritardo rispetto alla tabella di marcia, la settimana prossima. Au revoir! Allora, memorizziamo...